Introduzione al sistema nervoso

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1 SISTEMA NERVOSO

2 Introduzione al sistema nervoso Il nostro corpo è costituito da milioni di piccole strutture esplicanti innumerevoli e diverse attività, ogni attività svolge un ruolo complementare alla più importante funzione unitaria del corpo: la sopravvivenza. La sola maniera secondo la quale molte unità possono collaborare ad una singola complessa funzione è che esse agiscano in modo organizzato, vale a dire ognuna delle parti deve essere coordinata ed integrata da una necessaria e reciproca possibilità di comunicazione. In breve: le comunicazioni rendono possibile il controllo ed il controllo rende possibile sia l organizzazione che l integrazione. (es: un ospedale con migliaia di persone che lavorano in maniera organizzata, coordinata ed integrata con possibilità di scambi di comunicazioni fra reparti ). Gli impulsi nervosi e le sostanze chimiche (ormoni, anidride carbonica ed alcuni ioni) costituiscono i due tipi di messaggi o comunicazione che si verificano all interno del corpo umano: funzione fondamentale. Il sistema nervoso è la sede dell assunzione, elaborazione e trasmissione delle informazioni relative a tutto il corpo umano: è il sistema di regolazione delle funzioni corporee (sistema nervoso autonomo) ed anche il mezzo con cui interagiamo con l ambiente che ci circonda (sistema nervoso vita di relazione). Ogni espressione della nostra personalità, ossia pensieri, speranze, sogni, desideri, emozioni sono funzioni del sistema nervoso. Per riassumere il Sistema Nervoso, in generale: Riceve stimoli dall interno e dall esterno dell organismo Analizza ed elabora risposte adeguate Invia risposte alle zone dell organismo deputate Permette di elaborare pensieri, parole ed avere la consapevolezza di ciò che facciamo Coordina l attività di altri organi e regola le funzioni vitali Sistema nervoso 2

3 Anatomia del sistema nervoso Il sistema nervoso viene anatomicamente diviso in due parti: 1. Sistema nervoso centrale: è interamente contenuto in strutture ossee ed è composto dall Encefalo (Cervello, Cervelletto e Bulbo), racchiuso nella scatola cranica, e dal Midollo Spinale contenuto invece nel canale vertebrale. Il SNC è responsabile dell integrazione, dell analisi e della coordinazione dei dati sensoriali e dei comandi motori. 2. Sistema nervoso periferico: situato completamente al di fuori di strutture ossee, costituito solo da Nervi (es. nervi cranici, nervi spinali.) Il SNP svolge essenzialmente la funzione di trasmissione del segnale. Il sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale L encefalo è circondato da liquor trasparente (liquido cefalorachidiano) che ha la funzione di cuscinetto protettivo. L encefalo è localizzato nella scatola cranica ed è formato da: Cervello È suddiviso in due emisferi ed è la parte più grande dell encefalo; è la sede di tutte le attività umane superiori: percezione, volontà, pensiero, coscienza, memoria. La sua superficie presenta parecchie pieghe, che servono per aumentarne il volume e quindi il numero di neuroni presenti. Cervelletto Dopo il cervello è la parte che occupa maggior spazio all interno della scatola cranica, ed è localizzato sul bulbo, nella nuca. Ha la funzione di regolare il tono muscolare, sovrintendere al coordinamento dei movimenti, al mantenimento della postura ed all orientamento nello spazio. Sistema nervoso 3

4 Bulbo E localizzato tra il cervello ed il midollo spinale, sotto al cervelletto. Nel bulbo sono localizzati diversi centri vitali che regolano il ritmo cardiaco e respiratorio, la pressione arteriosa, la tosse, il vomito, la secrezione della saliva. Il MIDOLLO SPINALE ha forma cilindrica e si estende dall occipite fino a raggiungere pressapoco il primo corpo vertebrale lombare, non occupa quindi tutta la lunghezza della colonna vertebrale, è più breve ma è costituito da tanti segmenti quanti sono i corpi vertebrali. E formato da una sostanza centrale di forma particolare che ricorda quella di una farfalla, che contiene principalmente cellule nervose e da una sostanza periferica formata da lunghi fasci ascendenti e discendenti che collegano fra loro encefalo e midollo spinale. Il canale vertebrale rappresenta, per il midollo spinale, che è molto delicato, un ottima protezione dai danni meccanici. Collega il SNC e SNP, integra e completa i messaggi da e per il cervello e determina reazioni involontarie. Il sistema nervoso periferico È costituito dai nervi periferici che collegano il cervello ed il midollo spinale al resto del corpo, compresi i muscoli, gli organi di senso e gli organi del sistema digerente, respiratorio, escretore e circolatorio. Conclusioni relative al sistema nervoso Il cervello è l organo principale della vita, il centro della coscienza, del pensiero, della volontà. Sistema nervoso 4

5 Una grave lesione cranica può causare danni cerebrali con rischio di una grave compromissione delle funzioni corporee vitali. Una lesione al midollo può isolare una parte del corpo dal cervello. La funzionalità, in questa parte, può andare perduta anche per sempre. Anche se possediamo miliardi di neuroni in corpo, essi però non sono in grado di riprodursi ed una volta distrutti sono insostituibili. Se una parte del cervello o del midollo viene lesa, la perdita di quei neuroni è irreversibile e si avrà, di conseguenza, la perdita irreversibile di una funziona ad essa legata. I neuroni necessitano di un costante apporto di ossigeno, dopo 3-6 minuti di anossia (assenza di ossigeno) i neuroni muoiono e si hanno danni cerebrali irreversibili. Principali patologie legate al sistema nervoso Epilessia Non è a priori una malattia, ma bensì una manifestazione. Le cause possono essere le più diverse e molte volte non esiste una causa particolare. Come si manifesta Nel substrato a livello del cervello, per motivi diversi, alcune cellule cominciano ad emettere impulsi elettrici e non vanno più d accordo con le altre, si può quasi dire che impazziscono, con conseguente compromissione delle funzioni collegate alla zona colpita. Esistono diversi tipi di epilessia a seconda della zona colpita. La crisi di grande male Le manifestazioni sono di tipo motorio (i muscoli si contraggono e si rilasciano), con comandi anomali, senza senso, anche violenti. Si manifesta in tre fasi: INIZIO-DECORSO-FINE, nell intervallo fra le crisi non ci sono sintomi. Le crisi sono pressoché, non del tutto, indipendenti da fattori esterni: possono sopravvenire in qualsiasi momento della giornata, in movimento o anche a riposo, durante il sonno, in auto... Comportano la perdita di coscienza, per questo motivo sussiste sempre un potenziale pericolo di vita. L evento iniziale è preceduto da sensazioni strane, provocate dai neuroni impazziti, a volte da suoni, visioni, odori (tipico di zolfo) che nella realtà non ci sono (allucinazioni); questo processo viene definito aura epilettica, successivamente avviene la caduta a terra per incoscienza. Attenzione: per questo motivo ogni epilettico è un potenziale traumatizzato cranico o traumatizzato periferico. Sistema nervoso 5

6 Evoluzione 3 periodi con lo stesso tempo uguale fra loro, della durata di alcuni minuti (da 3 a 7), con un tempo totale abbastanza limitato. A volte viene emesso un urlo prima della caduta a peso morto a terra in stato di incoscienza. Gli occhi possono essere aperti, sbarrati e con presenza di revulsione oculare. La fase tonica Fase della rigidità muscolare totale, è una rigidità in estensione (muscoli rigidi ed estesi in lunghezza), eccetto mani, pugni chiusi e/o estremità delle falangi chiuse. Anche la muscolatura respiratoria sarà contratta con conseguente periodo di apnea, ipoossigenazione (l aspetto può essere cianotico); può esserci morsicatura della lingua dovuta alla contrattura dei muscoli del viso. La fase clonica La muscolatura si rilascia e si contrae con movimenti violenti, ulteriore rischio di morsicatura della lingua; rischio di problemi respiratori in quanto i polmoni non hanno la piena possibilità di espandersi a causa del brevissimo tempo che intercorre fra un irrigidimento e un rilasciamento dei muscoli. Fase post-critica È la tipica fase del rilassamento generale, il soggetto è ancora in stato di incoscienza senza nessun aspetto particolare. Potrebbe avere un po di bava alla bocca: non è altro che la saliva prodotta e non deglutita in precedenza; la stessa potrebbe essere striata di sangue, dovuto alla morsicatura della lingua. Potrebbe presentarsi perdita di urina, più raramente anche di feci, provocate dalla muscolatura striata degli organi che controllano i reni e la zona anale. Quando il soggetto comincerà a riprendersi sarà confuso, disorientato, senza ricordare nulla. Esso può presentare dolore a seguito della caduta a terra ed anche a causa del rapido movimento muscolare avuto ed alla relativa produzione di molto acido lattico in poco tempo (esempio: quando si comincia un attività sportiva all inizio si avverte dolore muscolare); spesso il soggetto si addormenta: il sonno serve per il recupero dallo sfinimento fisico precedente. Esistono, a livello medico, delle terapie che possono tenere sotto controllo l irritabilità delle cellule del cervello. Sistema nervoso 6

7 Il decorso della crisi Il decorso della crisi epilettica è fondamentale: la stessa deve aver avuto un inizio, un decorso ed una fine, ma potrebbe anche ricominciare subito un volta o più volte (crisi ricorrenti) oppure potrebbe proprio non finire (quindi all inizio ed al decorso non segue la fine). In tutti questi casi sussiste un grave pericolo di vita del soggetto che, per tutto quanto esposto, può andare in arresto respiratorio a causa della rigidità della muscolatura: in questo caso è assolutamente necessario l intervento medico. Cosa fare se presenti segni e sintomi di epilessia Non cercare mai di aprire la bocca in quanto non serve a nulla, è in atto una contrattura muscolare estesa fino a livello toracico, non ci riusciremmo con il rischio di farci male. Proteggere assolutamente la testa: durante i movimenti violenti del capo, il soggetto potrebbe farsi veramente male, possiamo mettere qualcosa sotto la testa (anche i ns. piedi vanno bene, purché non indossiamo degli scarponi pesanti). Non ostacolare mai il movimento spontaneo della muscolatura, basta solo proteggere tale situazione: cercare di fermarla oltre che dannoso per eventuali lussazioni o fratture risulterebbe una lotta impari in quanto il soggetto non sente il dolore e pertanto non ferma il movimento e la sua forza, in quel momento, è sviluppata alla massima potenza. Lingua: è un muscolo striato rigido e non cade all indietro perché si contrae e si rilascia non ostruendo le vie aeree ad eccezione della fase post critica o di rilasciamento. Non svegliare mai l epilettico dopo la crisi quando questi appare caduto in un sonno ristoratore: il respiro è regolare, il colorito della cute è normale, valuto solo A, B, C. In questa fase l organismo ha messo in atto un processo di recupero che sicuramente è migliore di qualsiasi altro intervento esterno, non bisogna interrompere questo processo autonomo. Quando il soggetto si sveglia è da proteggere e tranquillizzare sotto l aspetto psicologico: creare un ambiente consono, senza la presenza di estranei, meglio solo con i famigliari ed il soccorritore. Somministrare ossigeno. Portare il soggetto in ospedale, cercare di convincerlo, per il rischio che la crisi si possa ripetere, a volte anche per molte occasioni. Cause scatenanti della manifestazione epilettica Alcune delle cause scatenanti della malattia epilettica possono essere: malattie durante la gravidanza interferenze esterne (es. Trauma cranico commotivo: per un anno da quando è avvenuto l incidente sussiste il rischio di crisi epilettiche dovute a cicatrici formatesi a livello Sistema nervoso 7

8 cerebrale per marginare la lesione avuta, tale cicatrice è composta da tessuto diverso rispetto a quello cerebrale, che provoca conseguente irritazione al cervello e perciò la crisi) diabete, cioè eccesso di glucosio emorragia cerebrale Ictus celebrale È un evento acuto, improvviso di tipo vascolare. Nel cervello deve essere presente una buona vascolarizzazione con apporto costante di ossigeno e zuccheri. Se non arriva ossigeno in tutta o in un area del cervello si ha un evento acuto. Distinguiamo due tipi di ictus: ictus ischemico ictus emorragico Ictus ischemico Mancanza di afflusso sanguigno (es. vaso chiuso o ristretto perché malato. In questo caso possiamo presumere che anche altri vasi di quel soggetto possano avere lo stesso problema). Cause dell ictus ischemico Ipertensione colesterolo alto diabete Questi fattori creano depositi di grasso nelle pareti del vaso, attirano piastrine che si attaccano ispessendo il grasso, si formano dei trombi (es. calcare nel rubinetto). Se il trombo arriva ad occludere un vaso, il sangue non passa e pertanto una zona del cervello non verrà rifornita di ossigeno con conseguente morte del tessuto cerebrale di quella zona. La funzione che compete a quell area del cervello danneggiata verrà compromessa. Segni e sintomi dell ictus ischemico Perdita di coscienza improvvisa anche senza alcun segno precedente In alcuni casi non c è perdita di coscienza, in questo caso bisogna interpretare alcuni segni importanti tenendo presente sempre che se un area cerebrale è compromessa la funzione legata a quella zona sarà compromessa. Il soggetto potrebbe non avere nulla da raccontare, può presentare: forte cefalea Sistema nervoso 8

9 può essere confuso in uno stato di non perfetta lucidità compromissione della vista, dell udito mancanza di sensibilità negli arti afasia: l unica funzione presente in un solo emisfero (di sinistra) è quella della parola, pertanto potremmo presupporre che se il soggetto non riesce a parlare la zona del cervello colpita sarà quella di sinistra Cosa fare se presenti segni e sintomi dell ictus ischemico mettere il soggetto in posizione semiseduta o seduta, mai sdraiato,per evitare l afflusso eccessivo di sangue alla scatola cranica somministrare ossigeno ad alti flussi dove possibile, svolgere soccorso psicologico Ictus emorragico Mancanza di afflusso sanguigno (es. vaso chiuso o ristretto perché malato. In questo caso possiamo presumere che anche altri vasi di quel soggetto possano avere lo stesso problema). Cause dell ictus emorragico È un evento critico causato dalla rottura di un vaso. Nel caso di ictus emorragico manca apporto di ossigeno ed il sangue che fuoriesce dal vaso viene a contatto con il tessuto cerebrale le cui cellule lo interpretano come sostanza tossica e pertanto si irritano. Spesso è preceduto da una forte cefalea, come fosse una pugnalata, seguita da nausea Inizia con uno sgocciolamento del vaso anche ore prima della rottura completa. In tutti i casi l ictus diventa mortale quando vengono intaccate le zone del cervello deputate alle funzioni vitali. Segni e sintomi dell ictus emorragico Perdita di coscienza improvvisa anche senza alcun segno precedente In alcuni casi non c è perdita di coscienza, in questo caso bisogna interpretare alcuni segni importanti tenendo presente sempre che se un area cerebrale è compromessa la funzione legata a quella zona sarà compromessa. Il soggetto potrebbe non avere nulla da raccontare, può presentare: forte cefalea Sistema nervoso 9

10 può essere confuso in uno stato di non perfetta lucidità compromissione della vista, dell udito mancanza di sensibilità negli arti afasia: l unica funzione presente in un solo emisfero (di sinistra) è quella della parola, pertanto potremmo presupporre che se il soggetto non riesce a parlare la zona del cervello colpita sarà quella di sinistra Cosa fare se presenti segni e sintomi dell ictus emorragico mettere il soggetto in posizione semiseduta o seduta, mai sdraiato,per evitare l afflusso eccessivo di sangue alla scatola cranica somministrare ossigeno ad alti flussi dove possibile, svolgere soccorso psicologico TIA, Attacco ischemico transitorio In questo caso il blocco all interno del vaso viene spostato spontaneamente dall afflusso del sangue che arriva successivamente. Non lascia generalmente tracce, è però un campanello d allarme per il soggetto. Cause dell attacco ischemico transitorio Generalmente colpisce soggetti con problemi cardiaci. Segni e sintomi dell attacco ischemico transitorio formicolio breve paralisi, poi ripresa breve perdita di memoria panico Cosa fare se presenti segni e sintomi dell attacco ischemico transitorio mettere il soggetto in posizione semiseduta o seduta, mai sdraiato,per evitare l afflusso eccessivo di sangue alla scatola cranica somministrare ossigeno ad alti flussi dove possibile, svolgere soccorso psicologico Sistema nervoso 10

11 La crisi isterica La crisi isterica è dovuta a problemi psichici (non neurologici), dovuta ad un disagio psicologico tale da doverlo esternare agli altri. Noterete che sempre viene manifestata in presenza di pubblico, non vi è mai una perdita di coscienza completa, se il soggetto cade a terra, cade in sicurezza, autoproteggendosi sempre. Lo stesso ricorda sempre l accaduto, l ambiente esterno rimane sempre in contatto con lui, non perde mai di vista ciò che lo circonda (es.: se sbatte una porta egli si gira verso il rumore, l epilettico no). La crisi dura più a lungo della crisi epilettica. Spesso l intervento calibrato di qualcuno può far cessare la manifestazione. Cause della crisi isterica La crisi isterica è un'ostentazione di comportamenti plateali che hanno lo scopo di richiamare l'attenzione. Talvolta si ha una simulazione di perdita di coscienza. Le crisi isteriche sono spesso precedute da malumore e tristezza e si manifestano in modo chiassoso. Talvolta possono sfociare in urla, atteggiamenti plateali o drammatici e in contorsioni violente che possono essere scambiate per crisi epilettiche. Al contrario di queste ultime, tuttavia, durante una crisi isterica non si ha mai una reale perdita di coscienza, anche se talvolta l'isterico la simula. Inoltre, poiché hanno lo scopo di richiamare l'attenzione, le crisi isteriche avvengono solo in pubblico, il paziente non si ferisce mai e non presenta amnesie di ciò che è successo. Segni e sintomi della crisi isterica Perdita di coscienza parziale Urla, grida, pianto, rabbia Intolleranza alle persone, soprattutto se scatenanti della crisi isterica Iperventilazione, formicolio Cosa fare se presenti segni e sintomi della crisi isterica mettere il soggetto in posizione semiseduta o seduta, per agevolare la respirazione, spesso resa difficoltosa da lacrime e muco. in caso di iper-ventilazione, cercare di regolarne la frequenza creando una resistenza agli atti respiratori spesso molto rapidi ed inefficaci, attraverso il posizionamento di mascherina con reservoir SENZA ossigeno oppure posizionando un sacchetto di carta davanti alla bocca del paziente, facendolo respirare al suo interno. Sistema nervoso 11

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