COMUNE DI MODENA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. OGGETTO n.

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1 COMUNE DI MODENA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE L anno in Modena il giorno del mese di ( ) alle ore regolarmente convocato, si è riunito il Consiglio Comunale in seduta pubblica per la trattazione degli oggetti iscritti all'ordine del giorno (1^ convocazione) Hanno partecipato alla seduta: e gli Assessori: Ha partecipato il Generale del Comune La PRESIDENTE pone in trattazione il seguente OGGETTO n. Prot. Gen: 2013 / pt - LEGGE REGIONALE 30 LUGLIO 2013 N. 15 "SEMPLIFICAZIONE DELLA DISCIPLINA EDILIZIA" - DETERMINAZIONI IN MERITO - (Relatore )

2 IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso: - che l Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato la legge regionale 30 luglio 2013, n. 15 Semplificazione della disciplina edilizia che abroga e sostituisce la precedente legge regionale sull edilizia (Legge regionale 25 novembre 2002, n. 31 Disciplina dell attività edilizia ) e contiene già gli adeguamenti alle disposizioni sulla semplificazione in edilizia di cui all art. 30 del Decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 convertito dalla Legge 21 giugno 2013, n. 98, recante: Disposizioni urgenti per il rilancio dell economia cd Decreto del Fare ; - che la LR 15/2013 è entrata in vigore il 28 settembre scorso e prevede di adeguare gli strumenti urbanistici e regolamentari del Comune, mediante varianti al Regolamento urbanistico edilizio (RUE), od atti deliberativi del Consiglio Comunale o della Giunta comunale, entro scadenze predeterminate previste tra il dicembre 2013 e gennaio 2014 ed in particolare: = Art. 6, comma 3, lett. a Adeguamento delle norme regolamentari comunali in materia di Commissione per la qualità dell architettura e del paesaggio (CQ), la cui istituzione viene confermata come obbligatoria per i Comuni, ma con componenti solo esterni; = Art.13, comma 4 Possibilità per gli strumenti urbanistici di limitare i casi in cui la ristrutturazione edilizia è consentita mediante demolizione e ricostruzione del fabbricato con modifica della sagoma; Individuazione, entro il 31/12/2013, con delibera da aggiornare almeno ogni tre anni, delle aree del Centro Storico nelle quali non è consentita la ristrutturazione edilizia con modifica della sagoma ed i casi in cui il medesimo intervento non può avere inizio prima che siano decorsi 30 gg dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); = Art. 27, comma 3 Disciplina, da parte del RUE, del procedimento di riesame dei permessi di costruire rilasciati e delle SCIA presentate; = Art. 32, comma 1 lett. g Definizione, entro 90 gg dall entrata in vigore della LR e cioè entro il 27/12/2013, delle fattispecie gratuite di interventi consistenti nel frazionamento delle unità immobiliari non connesso ad un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente che non comporti aumento di su e mutamento di destinazione d uso con incremento delle dotazioni territoriali; = Art. 57, comma 4 Recepimento, entro il 30/1/2014, della deliberazione dell Assemblea Legislativa n. 279 del 4/2/2010 Atto di coordinamento sulle definizioni tecniche uniformi per l urbanistica e l edilizia ; Visto: - che in relazione agli adeguamenti previsti dall art. 6, comma 3, lett a, dall art. 13, comma 4 (primo punto), dall art. 27, comma 3, dall art. 57, comma 4, essi sono contenuti nella variante al RUE adottata con propria deliberazione n. xx del xx/xx/xxxx; - che per quanto attiene invece: = l art. 13, comma 4, circa la possibilità di individuare aree del Centro Storico nelle quali

3 non è consentita la ristrutturazione edilizia con modifica della sagoma ed i casi in cui il medesimo intervento non può avere inizio prima che siano decorsi 30 gg dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), non si ritiene di procedere, per le seguenti motivazioni. Gli edifici del centro storico sui quali è consentito l intervento di ristrutturazione sono un numero limitatissimo di casi e comunque la giurisprudenza ha da tempo chiarito che le modifiche ammissibili devono essere non significative e modeste in quanto altrimenti verrebbe meno la caratteristica propria degli interventi di recupero e si tratterebbe, invece, di nuova costruzione; inoltre l art. 13.2, comma 9, recependo il disposto dell art. A-7 della LR 20/2000 e s.m. stabilisce tutta una serie di vincoli e divieti di carattere generale interessanti i centri storici per cui la ristrutturazione con modifica degli originari parametri di sedime e sagoma rimane effettivamente limitata a modeste modifiche; = per quanto riguarda invece la possibilità di limitare i casi in cui la ristrutturazione edilizia è consentita mediante demolizione e ricostruzione del fabbricato con modifica della sagoma, essi sono contenuti nella variante al RUE di cui sopra; = l art. 32, comma 1, lett. g, circa la definizione delle fattispecie gratuite di interventi consistenti nel frazionamento delle unità immobiliari non connesso ad un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente che non comporti aumento di superficie utile e mutamento di destinazione d uso con incremento delle dotazioni territoriali, si precisa che, in virtù di quanto sopra, sono gratuiti i frazionamenti degli immobili produttivi, terziari e commerciali, anche connessi ad interventi di cosiddetta ristrutturazione leggera, come definita dall art , comma 2, del Testo coordinato delle Norme di PSC - POC RUE. Rimangono invece onerosi gli interventi di frazionamento di immobili ad uso residenziale in quanto l aumento di unità immobiliari, anche senza opere, comporta aumento di carico urbanistico in relazione all aumento di dotazioni territoriali richieste (numero dei parcheggi) dallo strumento urbanistico vigente; Visto altresì: - che l art. 32, comma 1, lett. e) della LR 15/2013 ha chiarito il regime di gratuità per la realizzazione dei parcheggi da destinare a pertinenza delle unità immobiliari, nei casi di cui all art. 41 sexies della Legge n. 1150/1942 (legge urbanistica) che prevede siano riservati, nelle nuove costruzioni, parcheggi in misura non inferiore a 1mq per ogni 10 mc di costruzione; - che invece i parcheggi che gli strumenti urbanistici comunali prevedono in aumento della dotazione obbligatoria di cui sopra sono soggetti al contributo di costruzione; - che le dotazioni di parcheggi di pertinenza di cui sopra, corrispondenti ai parcheggi privati obbligatori (P765) di cui all art e seguenti del Testo coordinato delle Norme di PSC POC - RUE, sono dimensionate negli strumenti urbanistici comunali come numero di parcheggi per mq e quindi occorre definire un coefficiente di conversione; - che per quanto riguarda gli usi commerciali C/1 - tranne i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e gli esercizi di vicinato -, C/2/3 e gli usi produttivi D/1/2/3/7/8a/8b, lo standard di PRG corrisponde a quello obbligatorio di legge e pertanto la dotazione di parcheggi privati obbligatori (P765) è sempre gratuita; - che per quanto riguarda, invece, gli usi residenziali A/0, gli usi direzionali A/10, gli usi commerciali C/1 limitatamente ai pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e agli esercizi di vicinato - e gli usi produttivi D/4/5/6, il coefficiente di conversione è individuato nella seguente formula estesa e breve: (P765 x 25) [(Su x 10/3)/10] (P765 x 25) (Su/3), il cui risultato dà la superficie di mq di parcheggi privati obbligatori (P/765) in eccedenza per la quale va corrisposto il contributo di costruzione e dove:

4 = P765 è il numero di parcheggi privati obbligatori richiesti dall art del Testo coordinato delle Norme di PSC POC RUE, = 25 è 25mq e cioè la dimensione standard in mq del parcheggio, come definita dall art. 24.5, comma 1, del Testo coordinato delle Norme di PSC POC RUE, = Su è la superficie utile di progetto, = 10/3 è il coefficiente di conversione individuato dal PRG per trasformare la superficie utile in volume, previsto dall art , comma 3, del Testo coordinato delle Norme di PSC POC - RUE; Ritenuto pertanto di procedere ad approvare le determinazioni di cui sopra; Richiamato l'art. 42 del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Visto il parere favorevole del Dirigente Responsabile del Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia Privata, arch. Marco Stancari, espresso in ordine alla regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Visto il parere favorevole del Ragioniere Capo, dott. Carlo Casari, espresso in merito alla regolarità contabile ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Dato atto che la presente proposta è stata sottoposta all'esame della Commissione consiliare competente nella seduta del D e l i b e r a - di approvare le seguenti determinazioni: = in relazione a quanto previsto dall art. 13, comma 4, circa la possibilità di individuare aree del Centro Storico nelle quali non è consentita la ristrutturazione edilizia con modifica della sagoma ed i casi in cui il medesimo intervento non può avere inizio prima che siano decorsi 30 gg dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), non si ritiene di procedere per le seguenti motivazioni. Gli edifici del centro storico sui quali è consentito l intervento di ristrutturazione sono, infatti, un numero limitatissimo di casi e comunque la giurisprudenza ha da tempo chiarito che le modifiche ammissibili devono essere non significative e modeste in quanto altrimenti verrebbe meno la caratteristica propria degli interventi di recupero e si tratterebbe, invece, di nuova costruzione; inoltre l art. 13.2, comma 9, recependo il disposto dell art. A-7 della LR 20/2000 e s.m. stabilisce tutta una serie di vincoli e divieti di carattere generale interessanti i centri storici per cui la ristrutturazione con modifica degli originari parametri di sedime e sagoma rimane effettivamente limitata a modeste modifiche; = in relazione a quanto previsto dall art. 32, comma 1, lett. g, circa la definizione delle fattispecie gratuite di interventi consistenti nel frazionamento delle unità immobiliari non connesso ad un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente che non comporti aumento di superficie utile e mutamento di destinazione d uso con incremento delle dotazioni territoriali, si ritiene di stabilire quanto segue. Sono gratuiti i frazionamenti degli immobili produttivi, terziari e commerciali, anche connessi ad interventi di cosiddetta ristrutturazione leggera, come definita dall art , comma 2, del Testo Coordinato delle Norme di PSC - POC RUE; sono invece onerosi gli interventi di frazionamento di immobili ad uso residenziale in

5 quanto l aumento di unità immobiliari, anche senza opere, comporta aumento delle dotazioni territoriali e cioè del numero dei parcheggi (il numero dei parcheggi è, infatti, stabilito in relazione al numero delle unità immobiliari abitative) dallo strumento urbanistico vigente; = in relazione alla previsione di gratuità dei parcheggi di pertinenza di cui all art. 32, comma 1, lett. e) della LR 15/2013, nella misura fissata dall art. 41-sexies della Legge n. 1150/1942, per calcolare la misura di parcheggi eventualmente eccedenti e sulla quale va corrisposto invece il contributo di costruzione, di dare atto che per gli usi commerciali C/1 - tranne i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e gli esercizi di vicinato -, C/2/3 e per gli usi produttivi D/1/2/3/7/8a/8b, lo standard di PRG corrisponde a quello obbligatorio di legge e pertanto la dotazione di parcheggi privati obbligatori (P765) è sempre gratuita. Per gli usi di seguito definiti e cioè gli usi residenziali A/0, gli usi direzionali A/10, gli usi commerciali C/1 limitatamente ai pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e agli esercizi di vicinato - e gli usi produttivi D/4/5/6, di approvare la seguente formula estesa e breve - per l individuazione delle eventuali eccedenze alle quali applicare il contributo di costruzione: (P765 x 25) [(Su x 10/3)/10] (P765 x 25) (Su/3), il cui risultato dà la superficie in mq di parcheggi in eccedenza per la quale va corrisposto il contributo di costruzione, per le motivazioni e con le esplicitazioni di cui sopra. Nel caso di risultato negativo, nessun onere è dovuto e la dotazione di parcheggi andrà comunque integralmente reperita; = i dispositivi di cui sopra, relativi agli art. 32, comma 1, lett. e) e lett. g), modificano ed integrano la disciplina di cui agli atti deliberativi consiliari n. 17 del 18/2/1999 e n. 89 del 17/12/2007 e alla determinazione dirigenziale applicativa n del 20/12/2007 di approvazione di Indicazioni procedurali per l'applicazione degli oneri di urbanizzazione di cui agli artt. 27 e segg. della LR n. 31/2002 e tabelle parametriche approvato con deliberazione del C.C. n. 17 del 18/2/1999 e modificato con deliberazione del C.C. n. 89 del 17/12/2007 Testo Coordinato.

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7 C O M U N E DI M O D E N A Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia Privata Allegato alla deliberazione del Consiglio comunale n. del Oggetto: LEGGE REGIONALE 30 LUGLIO 2013 N. 15 "SEMPLIFICAZIONE DELLA DISCIPLINA EDILIZIA" - DETERMINAZIONI IN MERITO - - Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, della presente proposta di deliberazione ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL. Modena, Il Dirigente Responsabile Marco Stancari - Si esprime parere favorevole in merito alla regolarità contabile della presente proposta di deliberazione ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL. Il Ragioniere Capo Modena, Assessore proponente Gabriele Giacobazzi