Aeroporti di Milano LINATE. Piano d Azione ai sensi del D.Lgs. 194/05

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1 Aeroporti di Milano LINATE Piano d Azione ai sensi del D.Lgs. 194/05 18 luglio 2013

2 INDICE 1. Introduzione 3 2. Descrizione dell Aeroporto di Linate 4 3. Autorità competente 8 4. Contesto giuridico Valori Limite Sintesi dei risultati della mappatura acustica e stima della popolazione esposta Valutazioni delle criticità Consultazioni pubbliche Misure antirumore in atto Progetti in preparazione Strategia di Lungo Termine Interventi pianificati, informazioni di carattere finanziario e tempistiche Valutazione dell attuazione e dei risultati Conclusioni 33 2

3 1. INTRODUZIONE Nel presente documento è riportata la relazione del Piano d Azione dell aeroporto di Milano Linate, elaborato secondo quanto previsto dal Dlgs. n 194 del 19 Agosto Il piano d azione, tenuto conto dei risultati della mappatura acustica dell aeroporto di Linate inviata alla Regione Lombardia ed al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel giugno 2012, è destinato a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti. In accordo con quanto scritto nell art. 4 del Dlgs. 194/05, deve essere elaborato il piano d azione relativo agli aeroporti principali, così come definiti all art. 2 comma 1 lettera b del Dlgs. 194/2005, tra cui rientra l aeroporto di Milano Linate. In base alla normativa vigente, la presente relazione prende in considerazione tutti gli elementi in accordo a quanto previsto dall allegato al Dlgs 194/05. Il fine di tale studio è delineare le strategie per l individuazione di interventi atti a migliorare l impatto acustico in essere, senza sostituire quanto dovrà essere previsto dalla normativa nazionale in vigore. Nel contesto aeroportuale, in continua evoluzione, la redazione dei Piani d Azione ex. D.Lgs. 194/05 rappresenta un utile documento strategico, nel quale si andranno ad inserire armonicamente le scelte inerenti gli interventi propri dei piani di abbattimento e contenimento del rumore, finalizzati al contenimento e abbattimento del rumore sul territorio. 3

4 2. DESCRIZIONE DELL AEROPORTO DI MILANO LINATE Contesto territoriale L aeroporto di Linate è localizzato a circa 7 km dal centro di Milano, ed è inserito nella cintura urbana fortemente urbanizzata; si colloca nella pianura lombarda, nel settore Sud-Est della provincia di Milano ed insiste sui territori comunali di Milano, Segrate e Peschiera Borromeo. Figura 1 - L aeroporto di Linate nella cintura metropolitana milanese. Dati geografici relativi all aeroporto di Linate: PARAMETRO LATITUDINE AEROPORTO LONGITUDINE AEROPORTO ELEVAZIONE AEROPORTO VALORE deg deg ft Gli insediamenti residenziali più prossimi, nel raggio di 1 km, sono: a Nord: Novegro (Comune di Segrate) a Sud-Est: Mezzate, Canzo (Comune di Peschiera Borromeo) a Ovest: Linate (Comune di Peschiera), Parco Lambro (quartiere di Milano), Triulzo (Comune di San Donato Milanese). 4

5 Figura 2. Ortofoto dell Aeroporto di Linate. Il sedime aeroportuale ricade per la maggior parte nel Comune di Peschiera Borromeo ed in misura minore nei Comuni di Segrate e Milano (poco meno di 50 ha). La superficie totale occupata dal sedime aeroportuale è di circa 396 ha. Alcune porzioni del territorio circostante l aeroporto rientrano nel Parco Agricolo Sud Milano, istituito con L.R. 23 Aprile 1990, n 24. 5

6 Il sistema delle Infrastrutture Il sistema delle infrastrutture è caratterizzato da una pista principale (18/36) lunga 2442 m e larga 60 m e da una pista minore (17/35) lunga 601 m larga 22 m. Una estesa rete di vie di rullaggio (circa 6,8 km in totale) collega le due piste con le aree terminali e garantisce la movimentazione al suolo dei velivoli. Il terminal destinato al traffico passeggeri è posto a nordest delle piste; nell area est del sedime è invece ubicata l area destinata al servizio del traffico merci. L aeroporto di Linate è stato certificato da ENAC il , con certificazione n. 002B/APT, successivamente confermata il e nel Il codice di riferimento ICAO dell aeroporto di Linate è 4D, lo scalo è pertanto in grado di accogliere senza alcuna restrizione velivoli con apertura alare fino a m. 48. L aeroporto di Linate serve quasi esclusivamente collegamenti di linea da/per le principali località nazionali ed europee. Il terminal si compone di aree distinte per i flussi in arrivo ed in partenza ed è configurato in modo da differenziare le aree di attesa ed imbarco dei passeggeri in partenza con voli Schengen, rispetto a quelle destinate ai passeggeri dei voli non-schengen. L area di traffico si sviluppa essenzialmente su due piani: al piano terreno si trovano le aree destinate ai passeggeri in arrivo e le aree di imbarco remote, al primo piano è presente la maggior parte delle aree destinate al servizio dei passeggeri in partenza (registrazione, controlli di sicurezza, aree d attesa, imbarchi con bridge). Il piano interrato ospita prevalentemente locali tecnici e magazzini; al primo piano si trovano i servizi di ristorazione accessibili al pubblico e varie aree ad uso amministrativo, al secondo piano sono presenti altri uffici e alcune aree di servizio. 6

7 Traffico aereo e tipologie di aeromobili operativi su Linate Nel corso del 2011, anno di riferimento per l elaborazione della mappatura acustica, gli aeromobili maggiormente rappresentativi (percentuale sul totale del traffico) sono risultati essere quelli appartenenti alla famiglia degli A320. Le tabelle sotto riportate mostrano nel dettaglio: - Tabella 2: il traffico dell aeroporto di Linate nel corso del 2011, suddiviso per periodo diurno (06:00-20:00) serale (20:00-22:00) e notturno (22:00-06:00) - Tabella 3: principali tipologie di aeromobili, nell anno 2011, individuate come medie giornaliere Operazione Diurno Serale Notturno Totale Atterraggi Decolli Totale Percentuale 82% 12% 6% Media giornaliera Tabella 2. movimenti giornalieri Linate 2011 Tipologia Diurno Serale Notturno Totale A MD CNA CL F Altri Totale Tabella 3. Principali tipologie di aeromobili (medie giornaliere) Anno

8 3. AUTORITÀ COMPETENTE L autorità competente è SEA S.p.A., con sede legale presso l Aeroporto Forlanini Milano Linate, Segrate (MI). I riferimenti per i Piani d Azione sono: - Responsabile Environment and Airport Safety tel: fax: eas@pec.seamilano.eu SEA S.p.A. ha come oggetto sociale l esercizio di qualsiasi attività connessa e complementare al traffico aereo o di qualunque tipo o specialità, ed il compimento di tutte le operazioni commerciali, industriali e finanziarie necessarie ed utili al conseguimento dello scopo sociale. Le quote societarie sono così suddivise: Comune di Milano: 54,81% F2i SGR Spa: 44,31% Provincia di Varese, Comune di Busto Arsizio, 0,88% altri azionisti pubblici e privati: Gli Aeroporti di Milano, realizzati e gestiti da SEA, hanno origine dall istituzione nel 1948 dell aeroporto di Malpensa, ad iniziativa della Società Aeroporto di Busto 1 alla quale, con convenzione n. 651 del , era stata affidata la costruzione, l'allestimento e la gestione di un aeroporto civile sul sedime dell'aeroporto di Milano Malpensa. La Società ha successivamente modificato la denominazione nell attuale SEA nel 1955, a seguito dell acquisizione da parte del Comune di Milano della quasi totalità delle azioni. Linate è stato istituito nel 1956 quando SEA ottenne dallo Stato l autorizzazione a realizzare e gestire l aeroporto di Linate. 2. L evoluzione della tecnica dei trasporti aerei rese di lì a poco opportuna la realizzazione, per la città di Milano, di un sistema aeroportuale privato, articolato su due aeroporti distinti, ma interdipendenti, di cui uno (Malpensa) destinato prevalentemente al traffico intercontinentale e internazionale su 1 Costituita tra privati il Che entrò in esercizio nel

9 lunghe distanze e l'altro (Linate) adibito al traffico nazionale e comunitario su brevi distanze. Detto sistema venne formalmente istituito con la L , n. 194 che, nel confermare espressamente la natura privata - a norma degli artt cod. nav.- del suddetto sistema, riconosceva a S.E.A., che ne aveva assunto a proprie spese la realizzazione, la "abilitazione" a svolgerne l'esercizio, con conseguente diritto a far propri tutti i diritti da esso derivanti, ivi compresi quelli (cd. diritti di approdo e partenza) di cui alla L , n L esplicito riferimento nella legge istitutiva agli artt. 704 ss. cod. nav. (ora 694 e ss) - che, come noto, disciplinano, in un titolo autonomo rispetto a quello relativo agli aeroporti statali in concessione, gli aeroporti privati "autorizzati" al pubblico transito - confermava in termini incontrovertibili, oltre alla natura privata degli aeroporti del sistema aeroportuale milanese (del resto anche in prosieguo costantemente ribadita dalla giurisprudenza), il titolo abilitativo e non concessorio che legittimava la S.E.A. all'esercizio degli aeroporti medesimi. I rapporti Stato-S.E.A., fermi i principi generali dettati dai suddetti articoli, sono stati specificamente regolati da un'apposita convenzione (n. 191/62), - rinnovata dalla Convenzione ENAC/SEA del correlata alla legge istitutiva, che vi faceva del resto espresso rinvio. Un esame della situazione giuridica complessiva della Società, sotto il profilo del regime - pubblico o privato - alla quale essa è sottoposta, non può prescindere dalla chiara espressione dei suoi tratti caratterizzanti: a) SEA è una società di diritto privato (ancorché a prevalente partecipazione pubblica locale), che gestisce un sistema aeroportuale privato aperto al pubblico transito; b) la legittimazione a gestire tale sistema non nasce da una concessione, ma da un'apposita legge che le riconosce l'abilitazione all'esercizio degli aeroporti, facendo per di più espresso rinvio al regime degli aeroporti privati autorizzati all'apertura al pubblico transito. La natura privata degli aeroporti milanesi e il riferimento legislativo agli artt. 704 ss. c. nav. escludono per altro verso che la previsione legislativa della gestione S.E.A. sia configurabile come "alternativa alla forma ordinaria della concessione statale" in analogia al modello delle s.p.a. ex art /90; c) accanto ad un'attività necessaria - limitata alla gestione dell'aeroporto in senso stretto (aerodromo) -, la S.E.A. svolge direttamente, o comunque assicura, una serie di attività accessorie ed "eventuali", inerenti ad 9

10 un più ampio concetto di "impresa aeroportuale", nelle quali agisce in piena libertà come un qualsiasi altro imprenditore privato. Si precisa nuovamente che dal 2004 SEA ha conseguito la certificazione d aeroporto di Linate prevista dal Regolamento ENAC per la costruzione ed esercizio degli aeroporti. ENAC infatti ha imposto l obbligo di certificazione per le Società di Gestione Aeroportuale sotto duplice profilo: -conformità delle infrastrutture ai requisiti tecnici previsti dal Regolamento sopra citato; -verifica in merito al possesso di capacità organizzative e procedurali per quanto concerne le attività operative svolte in area air side. 10

11 4. CONTESTO GIURIDICO I principali riferimenti normativi relativi all impatto acustico generato dall attività degli aeroporti sono i seguenti. - Legge 447 del 26/10/1995, Legge Quadro sull inquinamento acustico che definisce tra l altro: o le sorgenti sonore, indicandone la tipologia, o una serie di valori, (art.2) o la natura dei provvedimenti per la limitazione delle emissioni sonore e l ambito in cui questi rientrano o la figura del tecnico competente in acustica ambientale o le competenze dei soggetti istituzionali e/o territoriali o i piani di risanamento acustico o le sanzioni amministrative (art. 10) o l adozione di Regolamenti di esecuzione - D.M. 31/10/97: Metodologia di misura del rumore aeroportuale. Il Decreto si propone di contenere l inquinamento acustico negli aeroporti civili e in quelli militari aperti al traffico civile e disciplina:i criteri di misura del rumore emesso dagli aeromobili. Tra l altro definisce le procedure per: o l adozione di misure di riduzione del rumore aeroportuale o la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico o la definizione delle caratteristiche dei sistemi di monitoraggio Attraverso gli allegati definisce la procedura per la determinazione del valore del Livello di Valutazione del rumore Aeroportuale (LVA) e le procedure per l esecuzione delle misure. Inoltre affida ad una Commissione presieduta dal Direttore di ciascuna circoscrizione aeroportuale ENAC il compito di definire le procedure antirumore che sono poi adottate con provvedimento dello stesso Direttore della circoscrizione aeroportuale. - D.P.R. 11/12/97 n. 496: Regolamento recante norme per la riduzione dell inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili - D.M. 20/05/1999: Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico - D.P.R. 09/11/99 n. 476: Regolamento recante modificazioni al D.P.R. 11/12/97 n. 496, concernente il divieto dei voli notturni 11

12 - D.M. 3/12/1999: Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti - D.M. 29/11/2000: Criteri per la predisposizione, da parte delle societa' e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. Stabilisce i criteri tecnici per la predisposizione, da parte delle societa' dei piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto nell'esercizio delle infrastrutture stesse. Il decreto interviene normando in particolare gli obblighi in carico al gestore dell infrastruttura, i criteri di priorità e gli obiettivi dell attività di risanamento, oneri, modalità e priorità degli interventi. - D.Lgs. 17/01/05 n. 13. Recepimento Direttiva 2002/30/CE. Il decreto legislativo definisce condizioni e modalità di adozione delle misure utili a favorire il raggiungimento di obiettivi finalizzati alla riduzione dell inquinamento acustico generato dalle attività aeroportuali, con particolare attenzione alla popolazione esposta. Viene adottato il principio dell approccio equilibrato, che si basa sul principio di contemperare le esigenze di tutela della popolazione dall inquinamento acustico con le esigenze di salvaguardia delle esigenze di mercato attraverso scelte che comportino un equilibrato rapporto costo-benefici. - D.Lgs. 19/08/05 n Attuazione Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Il decreto stabilisce i criteri di definizione del rumore prodotto dalle infrastrutture principali di trasporto, inclusi gli aeroporti, secondo l indicatore acustico Lden, nonché le azioni programmate dai gestori delle infrastrutture, volte alla riduzione e gestione del rumore prodotto. - Delibera di Giunta Regionale N. 8/808 11/10/05: Linee guida per il conseguimento del massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia. E un importante riferimento tecnico per le società di gestione aeroportuale della Lombardia, specifica e chiarisce metodologie e modalità operative di gestione dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale. La società SEA condivide l opportunità di tracciare riferimenti che si collochino ben oltre quanto oggi è previsto dalla normativa nazionale stessa, ad ulteriore tutela della popolazione esposta e a garanzia della 12

13 qualità dei dati rilevati dalla propria rete di monitoraggio, e assicura ai criteri ed alle metodologie contenute in detto documento di best practice tutta l attenzione del caso, insieme alle informazioni ed agli indicatori che derivano dai contatti in sede internazionale con gli altri aeroporti dotati di altrettante reti di rilevazione. Va inoltre sottolineato che ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con lo scopo di uniformare la gestione delle reti di monitoraggio del rumore aeroportuale a livello nazionale, ha rivisitato le Linee Guida della Regione Lombardia. Queste ultime sono state pubblicate sul sito internet di ISPRA come riferimento per tutte le società di gestione aeroportuali nazionali, per la corretta installazione e la buona gestione delle reti di monitoraggio del rumore aeroportuale. 13

14 5. VALORI LIMITE Con l entrata in vigore del D.Lgs. 194/05 era prevista l adozione tramite decreto di criteri e modalità per la conversione degli indici acustici presi a riferimento dalla normativa in vigore, con quelli definiti nel D.Lgs. 194/05. Non risultando detti decreti ancora emanati, è giocoforza fare riferimento ai descrittori attualmente utilizzati nelle valutazioni inerenti l impatto acustico nell intorno aeroportuale e quindi all LVA (Livello di Valutazione Aeroportuale), come definito dal D.M. del 31 ottobre L art. 5 del DM del 31 ottobre 1997 istituisce, demandando il compito all ENAC, una commissione aeroportuale per ogni aeroporto con il compito di approvare la zonizzazione acustica aeroportuale definendo così le zone A, B, C ed i conseguenti limiti acustici. In particolare l art. 6 comma 2 afferma che: All'interno di tali zone valgono i seguenti limiti per la rumorosità prodotta dalle attività aeroportuali come definite all'art. 3, comma 1, lettera m), punto 2), della legge 26 ottobre 1995, n. 447: zona A: l'indice LVA non può superare il valore di 65 db(a); zona B: l'indice LVA non può superare il valore di 75 db(a); zona C. l'indice LVA può superare il valore di 75 db(a). Al di fuori delle zone A, B e C l'indice LVA non può superare il valore di 60 db(a). SEA, come richiesto dal D.Lgs. n. 194 del 2005 ha elaborato la mappatura acustica strategica dell Aeroporto di Linate, con riferimento al traffico reale che ha operato sull aeroporto nel corso dell intero 2011, avvalendosi dei descrittori acustici definiti nello stesso decreto: - Lden: Livello giorno-sera-notte (Day-Evening-Night Level), continuo equivalente a lungo termine ponderato A, espresso in decibel (db), determinato sull insieme dei periodi giornalieri di un anno solare; - Lnight: Livello notturno (Night Level) continuo equivalente a lungo termine ponderato A, espresso in decibel (db), definito alla norma ISO :1987, relativo a un anno solare, dove la notte è di 8 ore (dalle alle 06.00). Le valutazioni effettuate nel presente documento, e nella documentazione relativa alla mappatura acustica, non possono essere in ogni caso utilizzate quale riferimento ai fini della individuazione di un eventuale 14

15 superamento di limiti, in quanto il descrittore da utilizzare nelle valutazioni dell impatto acustico degli aeroporti rimane Lva, ai sensi del D.M. 31 Ottobre Esse possono tuttavia rappresentare un ulteriore descrizione della situazione acustica dei territori circostanti l aeroporto e fornire elementi utili per l effettuazione di considerazioni strategiche di più ampio significato. La Commissione Aeroportuale di Linate in data 6 maggio 2009 è giunta all approvazione della zonizzazione acustica aeroportuale. Di seguito si riporta, in fig. 3, la mappa acustica approvata dalla Commissione Aeroportuale il 6 maggio

16 Figura 3. Mappa acustica Aeroporto di Linate 16

17 6. SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA E STIMA DELLA POPOLAZIONE ESPOSTA Nel 2012 è stata trasmessa alla Regione Lombardia e al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la mappatura acustica, elaborata come previsto dal D.Lgs. 194/2005, relativa all aeroporto di Linate. Per l elaborazione è stato considerato come riferimento l anno Il risultato della mappatura acustica consiste nelle mappe di rumore, rappresentanti la situazione del rumore esistente, causata dal traffico aeroportuale, in funzione dei descrittori acustici così come definiti dal citato D.Lgs. e cioè: - Lden (livello giorno-sera-notte): il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A relativo relativo all intera giornata; - Lnight (livello notte): il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A relativo al periodo dalle alle Lo studio dell impatto acustico generato dallo scalo di Milano Linate è stato realizzato avvalendosi del modello previsionale INM versione 7.0b, strumento predisposto dalla FAA americana e di ampio utilizzo in ambito delle Commissioni Aeroportuali, secondo la raccomandazione dell ISPRA, per ottenere le mappe dei descrittori acustici Lden e Lnight. I parametri meteorologici utilizzati, riportati in tabella 4 rappresentano la media annuale calcolata sui dati rilevati nel corso del 2011 forniti da ARPA. PARAMETRO VALORE TEMPERATURA 62.6 F PRESSIONE in-hg VENTO MEDIO 0 kt UMIDITÀ RELATIVA 71.7 Tabella 4. Parametri meteorologici. I dati di traffico sorgente sono costituiti dai tracciati radar reali forniti da E.N.A.V., riferiti ai movimenti che hanno operato sull aeroporto di Milano Linate nell anno Le informazioni grezze fornite da E.N.A.V. sono successivamente processate dal software del sistema di monitoraggio SEA che procede ad 17

18 eliminare gli errori, a identificare il tipo di operazione sulla base dell aeroporto di arrivo e di destinazione e ad assegnare automaticamente la pista utilizzata. Il totale dei movimenti di decollo e atterraggio ottenuti dopo tali elaborazioni, ripartiti sulla base dei periodi diurno, serale e notturno previsti dal D.Lgs. 194 del 2005 sono illustrati in tabella sotto riportata; nell ultima riga vengono indicati i corrispondenti valori medi giornalieri. La previsione di impatto della mappatura acustica elaborata corrisponde quindi ad una movimentazione di 321 aeromobili al giorno. Operazione Diurno Serale Notturno Totale Atterraggi Decolli Totale Percentuale 82% 12% 6% Media giornaliera Tabella 5. Anno 2011: movimentazione aeromobili. Nelle successive figure 4a, b, c e 5a, b sono riportati i risultati della mappatura acustica suddivisi per quadranti territoriali per una visione più chiara. Le figure 4a, b, c riportano le curve di isolivello per il descrittore acustico Lden in db(a), mentre le figure 5a, b riportano le curve di isolivello per il descrittore acustico Lnight in db(a). 18

19 Figura 4a. Mappa Lden Curve di isolivello da 55 a 75 db(a). 19

20 Figura 4b. Mappa Lden Curve di isolivello da 55 a 75 db(a). 20

21 Figura 4c. Mappa Lden Curve di isolivello da 55 a 75 db(a). 21

22 Figura 5a. Mappa Lnight Curve di isolivello da 50 a 70 db(a). 22

23 Figura 5b. Mappa Lnight Curve di isolivello da 50 a 70 db(a). Nella tabella 6 sono riportati i valori stimati degli edifici e persone esposte alle rispettive fasce di rumore L DEN all interno delle curve di isolivello, mentre nella tabella 7 sono riportati i valori stimati degli edifici e persone esposte alle rispettive fasce di rumore L NIGHT all interno delle curve di isolivello. POPOLAZIONE EDIFICI LDEN db LDEN db LDEN db LDEN db 0 0 LDEN >75 db 0 0 Tabella 6. Lden risultati popolazione ed edifici esposti 23

24 POPOLAZIONE EDIFICI LNIGHT db LNIGHT db LNIGHT db 0 0 LNIGHT db 0 0 LNIGHT > 70 db 0 0 Tabella 7. Lnight risultati popolazione ed edifici esposti. Il calcolo della popolazione residente compresa nelle diverse fasce acustiche è stato effettuato prendendo come riferimento il censimento ISTAT L impiego di un Sistema Informativo Territoriale ha permesso di determinare le informazioni richieste. 7. VALUTAZIONE DELLE CRITICITÀ Con riferimento ai limiti di legge previsti dalla normativa nazionale, SEA ha riscontrato che dopo l approvazione della zonizzazione acustica non ci sono stati dei superamenti. Si noti che, rispetto ai dati forniti nella precedente mappatura acustica del 2006, si evidenzia un calo di residenti e di edifici interessati dalle curve isofoniche. La riduzione dell impatto acustico è dovuta all efficacia delle scelte effettuate dalla Commissione Aeroportuale ed alle variazioni della tipologia di aeromobili che attualmente operano sullo scalo. La redazione delle mappatura acustica ha fornito ulteriori elementi descrittivi a completamento di un quadro già ampiamente esplorato attraverso la quotidianità del monitoraggio acustico e l assiduità nell elaborazione dei dati. 24

25 8. CONSULTAZIONI PUBBLICHE SEA ritiene fondamentale il rapporto con il Territorio, sia attraverso i rappresentanti eletti, sia con tutti i soggetti in qualche modo interessati e/o coinvolti a diverso titolo. Mensilmente sul sito internet aziendale vengono aggiornati i dati acustici delle centraline gestite da SEA ed i dati di operatività dello scalo. SEA, inoltre, nell ottica della condivisione delle conoscenze, ha rivisitato la parte ambientale del proprio sito web aziendale inserendo notizie e informazioni anche su altri aspetti ambientali. Al fine di consentire la partecipazione del pubblico e degli enti interessati alla preparazione dei piani d'azione, in base a quanto previsto nel D.Lgs. n.194/2005, SEA ha pubblicato sul sito internet aziendale (dandone evidenza nella homepage) un elenco degli interventi già effettuati e degli interventi pianificati o in fase di studio segnalando la possibilità di inviare osservazioni e commenti. Durante la fase di consultazione pubblica propedeutica alla stesura del piano d azione non è pervenuta nessuna osservazione / commento. A partire dal giorno 19 luglio 2013 la documentazione inerente il piano d azione sarà disponibile sul sito internet della Società di gestione aeroportuale a disposizione del pubblico per la libera consultazione e la possibilità di presentare delle osservazioni (entro 45 giorni ai sensi dell art.8 del D.Lgs. 194/2005). 25

26 9. MISURE ANTIRUMORE IN ATTO A. Tipologia di aeromobili Presso l aeroporto di Linate è consentito l acceso di aeromobili Capitolo 3 o superiori Annesso 16 ICAO. Gli aeromobili certificati capitolo 2 non possono utilizzare l aeroporto, salvo che per voli di emergenza. Anche in relazione alle destinazioni servite dalle differenti compagnie aeree, la società di gestione ha promosso con efficacia un azione di sensibilizzazione orientata all abbandono dei velivoli più vetusti (MD80) a favore di aeromobili più moderni che presentano almeno due ordini di vantaggi: a. hanno motorizzazioni e profili aeronautici più efficaci e performanti, quindi determinano livelli nettamente inferiori di rumore; b. come conseguenza di tale evoluzione tecnologica sono caratterizzati da migliori prestazioni nella combustione e quindi hanno emissioni in atmosfera più contenute (pur essendo questo aspetto estremamente limitato se paragonato alla gamma complessiva delle emissioni in atmosfera provenienti da tutte le differenti fonti non aeroportuali). B. Procedure Antirumore. Oltre all uso preferenziale della Pista 36 per decolli e atterraggi, sono in vigore sullo scalo aeroportuale di Linate le procedure antirumore di seguito riportate, come pubblicato in AIP RAC 1-85 Procedure antirumore. Procedure di salita iniziale. La procedura (Disposizione DGAC 42/674/A3/4.2 del 21 marzo 1996) prescrive, che durante la fase di salita iniziale i piloti dovranno mantenere i seguenti parametri: a) fino a 1500 FT QFE: - potenza di decollo; - flap di decollo; - salita alla V2 + 10/20 KT IAS nel rispetto dell'assetto massimo; b) a 1500 FT QFE: - ridurre la spinta e salire alla V2 + 10/20 KT IAS fino a 3000 FT QFE ; c) a 3000 FT QFE: - accelerare gradualmente fino alla velocità di salita in rotta retraendo i flap. Tale procedura non si applica in presenza di avverse condizioni atmosferiche o per ragioni di sicurezza. 26

27 Procedure di avvicinamento e atterraggio. I piloti devono condurre il loro volo ad una velocità che permetta la manovra dell'aeromobile in configurazione pulita fino ad una distanza di circa 12 NM dal punto di contatto. La velocità raccomandata è di 210 KT ± 10 KT o minima di manovra se più alta. La successiva parte dell'avvicinamento, sia strumentale che a vista, deve essere condotta con una pendenza opportunamente regolata per ottenere, se possibile una discesa continua, l'intercettazione del sentiero di avvicinamento non al di sotto di 3000 FT QFE e la stabilizzazione dell'a/m non oltre l'om o posizione equivalente. La tecnica di esecuzione deve prevedere un processo di decelerazione dell'a/m e di variazione della configurazione aerodinamica tale da ottenere velocità e configurazione finali all'om, FAF o posizione equivalente. L'applicazione di tale procedura è raccomandata purché essa sia compatibile con le istruzioni ATC e le condizioni meteorologiche siano favorevoli. Sono consentite deroghe per avvicinamenti di precisione, CAT II e III. L'avvicinamento, sia strumentale che a vista, dovrà essere effettuato con un angolo di discesa non inferiore all'angolo del sentiero di discesa ILS o inferiore a 3 se non è previsto un ILS. Comunque gli aeromobili che effettuano l'avvicinamento a vista dovranno intercettare il sentiero di discesa ad una quota non inferiore a 1000 FT QFE. C. Distribuzione del traffico In questo ambito riveste particolare significato la limitazione dei voli notturni, in merito ai quali SEA da tempo ha in corso una serie di verifiche nel tentativo di ridurli, cercando di collocarli nelle fasce estreme del periodo notturno, così da estendere quanto più possibile la fascia oraria di quiete notturna. In merito alla distribuzione degli aeromobili sulle SID (Standard Instrumental Departure) vengono riportate le SID approvate nel corso dei lavori della Commissione Aeroportuale che hanno definito lo scenario di minimo impatto. Particolarmente significativa è stata l introduzione dei waypoint che permettono un volo di precisione agli aeromobili più moderni e quindi il maggior rispetto della rotta assegnata. 27

28 D. Attività a terra Tali attività sono relative alla regolamentazione dell uso di: - Reverse (inversori di spinta: ausilio per la frenata durante l atterraggio) La Disposizione DGAC n. 42/255/R2/1-9 datata 17 Marzo 1997 prevede infatti che l uso del reverse ad una potenza superiore al minimo è permesso solo per comprovate ragioni di sicurezza o ragioni operative. Il mancato rispetto di questa prescrizione può provocare un inquinamento acustico significativo sul territorio circostante l aeroporto. - Auxiliary Power Units (APU) Gli impianti di bordo Auxiliary Power Units (APU), pur lasciando spazio a specifiche esigenze operative, potranno essere utilizzati per il tempo massimo di 30 minuti prima della partenza e di 15 minuti dopo l'arrivo; nel caso di utilizzo dei pontili di imbarco l'uso della predetta apparecchiatura APU non è consentito oltre 15 minuti. - Prove motori Le prove motori a potenza elevata nelle fasce orarie dalle alle sono vitate, eccetto per gli aeromobili destinati all'immediato reimpiego. 28

29 10. PROGETTI IN PREPARAZIONE L approvazione della zonizzazione acustica da parte della Commissione Aeroportuale rappresenta per l Aeroporto di Linate una tappa miliare nella storia dello studio e del contenimento dell inquinamento acustico originato dal traffico aereo operante sull aeroporto. Per la prima volta si ha a disposizione una situazione condivisa e codificata, sulla base della quale operare ai fini del miglioramento della situazione acustica delle popolazioni residenti nel territorio interessato. SEA, valutato che in questi ultimi anni dopo l approvazione della zonizzazione acustica non ci sono stati dei superamenti, ha comunque attivato l azione di promuovere uno scambio di pareri con il Ministero per l Ambiente in merito a chiarimenti sulla normativa vigente che non parla di situazioni di incompatibilità, createsi nel territorio intorno lo scalo, di cui SEA non ha avuto in alcun modo responsabilità dirette o indirette. Tale situazione di incompatibilità nasce dal fatto che alcuni insediamenti abitativi ricadono nella zona B, inammissibile secondo quanto prescritto dal D.M. 31/10/97. SEA ritiene che sia necessario un chiarimento normativo relativo al soggetto, o ai soggetti attorno al quale (o ai quali) si deve incentrare l iniziativa di liminare tali situazioni di incompatibilità, valutando anche azioni diverse. Per tale motivo, ha richiesto al Ministero dell Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare chiarimenti in merito alla normativa vigente. Si precisa, inoltre, che nel caso in cui il gestore aeroportuale debba intervenire nei casi di incompatibilità al momento non ci sono normative specifiche. Rimane impegno di SEA monitorare con particolare attenzione l evolversi della situazione al fine di poter supportare, in futuro, eventuali ulteriori ipotesi di diversa definizione legate a possibili variazioni di traffico o a cambiamenti nell utilizzo dello spazio aereo. 29

30 11.STRATEGIE DI LUNGO TERMINE Linate continua a rappresentare un importante porta di accesso a Milano e a tutto il territorio circostante. L approccio strategico di SEA sarà sempre improntato al continuo riferimento ai principi di approccio bilanciato propri del D.Lgs. 13 del 17 gennaio 2005 con il quale l Italia ha recepito la Direttiva 2002/30/CE. SEA è anche impegnata ad attivare forme specifiche di intervento nei confronti dei rappresentanti dell Amministrazione Pubblica e dei cittadini residenti nei comuni limitrofi all aeroporto al fine di continuare l opera di sensibilizzazione mirata ad evitare il proliferare di nuove costruzioni a ridosso dell aeroporto. E confermato inoltre il ruolo propositivo presso le compagnie aeree per la sensibilizzazione all impiego di aeromobili di nuova generazione e comunque a impatto contenuto, sia in merito alle problematiche di tipo acustico, sia con riferimento alle emissioni in atmosfera. Ulteriore dimensione è quella rappresentata dall utilizzo di modalità PRNAV per la definizione (e il controllo) delle direttrici di decollo, fattore importante per la riduzione dell inevitabile dispersione del traffico dovuta sia a problematiche di sicurezza sia a condizioni meteo climatiche rapportate al carico effettivo di ogni aeromobile. Sea continua a garantire l attività di analisi puntuale dei dati acustici rilevati dalle centraline facenti parte della rete di monitoraggio del rumore aeroportuale. Inoltre SEA si impegna a migliorare ed implementare la stessa rete di monitoraggio per ottenere e mantenere livelli ottimali di gestione, secondo quanto definito dalla Linee Guida Regionali. 30

31 12. INTERVENTI PIANIFICATI, INFORMAZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO E TEMPISTICHE Di seguito, sono riportati in modo schematico i dati disponibili inerenti gli interventi di rilievo già effettuati e quelli in via di realizzazione o di studio, dai quali è possibile desumere alcuni significativi elementi relativi al rapporto costo-benefici degli interventi stessi. Interventi effettuati o in atto Rete di monitoraggio del rumore aeroportuale costituita da 6 centraline fisse Limitazioni nell utilizzo degli inversori di spinta(reverse thrust) Predisposizione di un unità operativa monitoraggio rumore aeroportuale: - gestione del sistema di acquisizione del rumore aeroportuale; - manutenzione rete monitoraggio; - effettuazione di campagne di misura specifiche; - valutazioni revisionali tramite software di simulazione modellistica; - interventi di up grading. Divieto accesso per gli aeromobili certificati capitolo 2 - Annesso 16 ICAO Divieto di effettuare prove motori dalle alle Limitazione nell utilizzo degli impianti di bordo Auxiliary Power Units (APU) Introduzione di nuove rotte di decollo (SID) Obbligo di utilizzare la pista 36 per i decolli, salvo condizioni meteo o altri motivi di sicurezza non lo consentano. Sensibilizzazione nei confronti delle compagnie aeree per l utilizzo di aerei più performanti Sensibilizzazione nei confronti degli amministratori pubblici sulla necessità di non costruire nelle vicinanze dello Costo Tempistica Popolazione interessata Quattro acquisite dalla Provincia di Milano Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Non quantificabile Rete attiva dal 1994 e gestita da SEA dal 2001 Dal 1997 Dal 2000 Dal 2002 Dal 2004 Dal 2004 Dal 2007 Dal 2008 Dal 2009 Dal 2009 Tutta la popolazione vicina e di area vasta Tutta la popolazione a ridosso dello scalo Tutta la popolazione vicina e di area vasta Tutta la popolazione vicina e di area vasta Tutta la popolazione a ridosso dello scalo Tutta la popolazione a ridosso dello scalo Gran parte della popolazione posta a nord, nord-est e nord-ovest dell aeroporto La popolazione posta a sud, in particolare San Donato e San Giuliano Tutta la popolazione vicina e di area vasta Comuni di sedime e limitrofi

32 scalo Interventi in fase di realizzazione e/o di studio Implementazione e ammodernamento della rete di monitoraggio del rumore con l introduzione di centraline più performanti ed in grado di acquisire maggiori informazioni. Specializzazione dell unità operativa del monitoraggio del rumore e migliorie del sistema di acquisizione del rumore aeroportuale Proseguimento dell azione di sensibilizzazione nei confronti delle compagnie aeree per l utilizzo di aerei più performanti Sensibilizzazione nei confronti degli amministratori pubblici sulla necessità di non costruire nelle vicinanze dello scalo Costo Tempistica Popolazione interessata Tutta la popolazione vicina e di area vasta Tutta la popolazione vicina e di area vasta Non quantificabile Non quantificabile Tutta la popolazione vicina e di area vasta Comuni di sedime e limitrofi VALUTAZIONE DELL ATTUAZIONE E DEI RISULTATI Sea intende monitorare periodicamente e con estrema attenzione l andamento dell attuazione del piano d azione e della situazione acustica del territorio circostante l aeroporto, come peraltro sta facendo da tempo con risultati apprezzabili. Nell immediato e nei prossimi anni verrà verificato lo scenario su cui si basa la zonizzazione aeroportuale approvata e si potranno valutare gli eventuali superamenti dei limiti o situazioni di ulteriore miglioramento. SEA si impegna a continuare il confronto con gli enti locali e con i rappresentanti territoriali, valorizzando i contributi utili a contenere e limitare l impatto acustico generato dalla presenza dell aeroporto. 32

33 14. CONCLUSIONI SEA, con l intento di controllare le azioni programmate nel presente Piano di Azione, si impegna a: - proseguire il monitoraggio dell andamento della situazione acustica del territorio circostante l aeroporto, come sta effettuando da tempo con risultati apprezzabili, sia mediante le centraline appartenenti alla rete di monitoraggio del rumore aeroportuale, sia con specifiche campagne di misura; - elaborare e simulare scenari, nelle opportune sedi anche in collaborazione con altri soggetti, per valutare la corrispondenza tra le ipotesi fatte e i risultati ottenuti, al fine di contribuire a formulare nuove ipotesi di soluzione di problemi di volta in volta rilevati. - continuare il confronto con gli enti locali e con i rappresentanti territoriali, valorizzando i contributi utili a contenere e limitare l impatto acustico complessivo generato dalla presenza dell aeroporto, consapevole che le diverse realtà devono trovare un punto d incontro che renda la convivenza accettabile a tutti; Nel momento in cui SEA riceverà i chiarimenti normativi da parte delle istituzioni in merito agli interventi da effettuare in caso di situazioni di incompatibilità attuerà idonei provvedimenti mirati e validi a livello normativo. Sulla base di quello che è stato esposto si è aperta una fase operativa e di valutazione delle attività da mettere in atto di sicuro interesse per il territorio e per la popolazione coinvolta, oltre che per tutti coloro che, a diverso titolo, vivono la realtà aeroportuale di Linate. 33

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