Dipartimento di Mantova U.O. Sistemi Ambientali

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1 Dipartimento di Mantova U.O. Sistemi Ambientali ARPA della Lombardia Dipartimento di Mantova: V.le Risorgimento, Mantova ( tel. 0376/4690.1; fax 0376/ ) registrazione n. 6456

2 Dipartimento di Mantova U.O. Sistemi Ambientali Mantova, 27/04/2009 OGGETTO: VALUTAZIONE QUALITA DELLE ACQUE SUPERFICIALI ALTO MANTOVANO 1 INTRODUZIONE La relazione riassume i risultati delle campagne di monitoraggio effettuate negli anni finalizzate all approfondimento della qualità delle acque superficiali dell Alto Mantovano. La scelta dei punti di monitoraggio è stata effettuata dopo aver valutato il livello di conoscenza già disponibile in merito al territorio oggetto di studio. In particolare sono stati sviluppati due filoni di ricerca: 1. è stata effettuata una revisione dell idrografia locale, consultando anche il Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura Mantovana, per identificare eventuali lacune nella descrizione delle acque superficiali dell area e colmarle con monitoraggi integrativi 2. per quei corsi d acqua compresi nella rete regionale è stata effettuata una revisione critica dei dati storici, al fine di riassumere la qualità delle acque secondo lo stato delle conoscenze attuali; 2 ANALISI TERRITORIALE Il territorio oggetto del presente studio rappresenta la parte più settentrionale della provincia di Mantova. Comprende nella parte più a nord le colline moreniche costituite dai sedimenti di origine fluvioglaciale che lasciano il posto verso sud alla pianura alluvionale. La porzione più a nord fa parte del più ampio Anfiteatro Morenico del Garda, formato da una serie di cerchie moreniche disposte con concavità verso il lago di Garda con rilievi che possono superare anche i 150 metri. Il terreno presenta una granulometria elevata, priva di segni di sedimentazione che testimoniano la deposizione caotica delle particelle trasportate durante lo scioglimento del ghiacciaio. Ai piedi dell Anfiteatro Morenico si estende la zona dell alta pianura, influenzata dalla presenza dei tre principali scaricatori fluvioglaciali, Mincio Oglio e Chiese, che scorrono nei propri alvei terrazzati. Il Mincio, che delimita ad est il territorio esaminato, rappresenta il principale scaricatore ARPA della Lombardia Dipartimento di Mantova: V.le Risorgimento, Mantova ( tel. 0376/4690.1; fax 0376/ ) registrazione n. 6456

3 glaciale che decorre in senso nord sud profondamente incassato nelle proprie alluvioni ghiaiose e nei terrazzamenti formati dal divagare del fiume durante i vari regimi idrologici. N ella zona esistono altri corsi d acqua minori, come il Redone Superiore e l Albanella, che percorrono trasversalmente l Anfiteatro Morenico nella porzione immediatamente sul confine con la provincia di Brescia. I depositi morenici grossolani permettono una buona penetrazione delle acque e le pendenze un buon drenaggio, per cui il territorio si presenta relativamente povero di deflussi superficiali. Tuttavia nelle zone depresse si può osservare l affioramento delle acque sotterranee con la conseguente formazione di aree palustri e di piccoli specchi lacustri: con l andare del tempo questi specchi lacustri si trasformano per interramento in torbiere. Tra questi laghi ricordiamo il Lago di Castellaro Lagusello che per la sua valenza ambientale è stato vincolato come Riserva Naturale Regionale. I sedimenti dell alta pianura sono eterogenei e passano gradatamente da granulometrie più grossolane a quelle più fini; sedimenti più grossolani permangono in prossimità dall alveo del Mincio. Il reticolo idrico artificiale, ad uso prevalentemente irriguo, è stato costruito per lo più partendo da adduttori principali che prelevano le acque da serbatoi naturali oppure da pozzi sotterranei. In particolare la zona dei Colli Morenici, povera di acque superficiali e quindi negli anni passati fortemente penalizzata dal punto di vista agricolo, ha potuto contrastare questa scarsa attitudine all agricoltura quando negli anni 70 è stato costituito un sistema irriguo che attinge prevalentemente dal canale Virgilio. Il canale Virgilio alimenta anche la rete irrigua nei comuni di Goito e Guidizzolo. Tra i corsi d acqua tributari del Mincio di un certo interesse è il Caldone che presenta, almeno nel primo tratto, una buona qualità essendo di origine risorgiva. A questo proposito occorre ricordare che il territorio esaminato intercetta la cosiddetta fascia delle risorgive, nella quale, per un tratto che attraversa tutta la Pianura Padana dal Friuli al Piemonte, le acque sotterranee affiorano in seguito al brusco cambiamento della tessitura del terreno in cui scorre la falda. Ad Ovest il territorio esaminato è delimitato dalla Seriola Marchionale che percorre la pianura in senso Nord Sud, per poi sfociare in Osone nei pressi dei laghi di Mantova. Il canale era alimentato fino ad alcuni anni fa da risorgive che ne assicuravano la buona qualità lungo tutto il suo corso, tuttavia l intenso sfruttamento delle acque sotterranee sia per fini agricoli, ma soprattutto per fini industriali, ne ha provocato il progressivo prosciugamento: è ancora visibile il capofonte, di fattura gonzaghesca, sotto un cavalcavia nel comune di Castiglione. Attualmente il canale viene alimentato per lo più da acque derivate dalla centrale dell Esenta e dai numerosi scarichi provenienti dal territorio circostante e per questo motivo come vedremo presenta caratteristiche qualitative fortemente compromesse. In questa porzione di territorio l irrigazione è prevalentemente sostenuta da acque di derivazione del canale Arnò: solo una porzione di terreni, nella parte più a nord-ovest, è irrigata mediante acque sotterranee gestite da consorzi privati ricompresi nel Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura Mantovana. 2.1 CORSI D ACQUA PRINCIPALI Di seguito vengono riportati brevemente i criteri che hanno ispirato la scelta dei corsi d acqua da controllare. In Fig.2.1 viene riportato il reticolo idrografico dell Alto Mantovano, in Fig.2.2 invece sono rappresentati i punti campionati nell ambito del progetto IAAM.. 3

4 2.1.1 Il Mincio e i suoi Affluenti Il Mincio risulta controllato piuttosto dettagliatamente perché, facendo parte della rete regionale, viene campionato mensilmente. Meno conosciuta è la qualità di due suoi affluenti, il Redone Superiore (Fig.2.3) ed il Redone Inferiore, che attraversando territori intensamente sfruttati convogliano nel fiume un carico di nutrienti non trascurabile. L irrigazione è sostenuta prevalente da acque provenienti dal canale Virgilio, che deriva le sue acque dal fiume Mincio (Lago di Garda) in virtù di una concessione di 15,30 m³/s medi (massimi circa 29 m³/s) e sottende una superficie di ha. La qualità delle acque utilizzate nella zona è sostanzialmente la medesima del Mincio a Peschiera, in quanto il Virgilio, con il suo fondo cementato e non ricevendo scarichi, non presenta scambi con il territorio attraversato Il territorio di Castiglione delle Stiviere Analizzando i dati più recenti si è notata l assenza di monitoraggi delle acque nella porzione nord-ovest del territorio esaminato, per cui in questa zona sono stati effettuati campioni su canali che per vari motivi sono stati ritenuti rappresentativi. Il sistema Riale-Albana-Albanella (Fig.2.4)presenta un certo interesse dal punto di vista ambientale in quanto attraversa un territorio con una valenza paesaggistica elevata ed inoltre si trova ad un livello di naturalità che è opportuno tutelare da ulteriori processi di artificializzazione. Il canale Arnò (Fig.2.5) creato all inizio del XX sec. partendo dall idea di portare l acqua del Lago d Idro attraverso il fiume Chiese anche nei territori dell Alto Mantovano, attualmente deriva le sue acque dal fiume Chiese, attraverso la Roggia Lonata, si sviluppa dalla località Maglio a Lonato (BS) e termine in comune di Cavriana La portata di concessione del canale Arnò è oggi di 3,70 m³/s nel periodo estivo e di 2 m³/s nel restante periodo dell anno, e viene distribuita sui terreni mediante canali secondari, della capacità di circa 300 l/s, che hanno uno sviluppo complessivo di più di 200 km e sono per il 90% rivestiti. Ad ovest del territorio esaminato troviamo la Seriola Marchionale (Fig.2.6). Il canale fa parte della rete regionale e viene quindi monitorato regolarmente in un punto in comune di Ceresara. Tuttavia, essendo un recettore di importanti scarichi, si è ritenuto opportuno seguirne l evoluzione lungo tutto il suo corso. La Seriola Marchionale riceve l apporto inquinante del fosso Gerra (Fig.2.7) che, convogliando le acque reflue del comune di Castiglione d.s., contribuisce al sensibile peggioramento della qualità del corpo idrico recettore. Il territorio rientra nell ambito di competenza del Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura Mantovana. La superficie complessivamente irrigata è di circa ha (68% del totale), di cui ha per aspersione, ha a scorrimento e 750 ha con impianto pluvirriguo. 4

5 Fig Irrigazione nel comprensorio di bonifica Alta e Media Pianura Mantovana 3 ANALISI DEI RISULTATI: DATI CHIMICI 3.1 Il canale Arnò Il canale è stato campionato in tre punti: in ingresso, un punto intermedio ed in uscita. L ipotesi di partenza è stata quella di assenza di un gradiente significativo nella concentrazione dei vari parametri indicatori di inquinamento, essendo il canale isolato da apporti con il territorio. Il canale viene alimentato solo in periodo irriguo, pertanto i campioni sono stati effettuati solo in estate, in quanto durante la stagione fredda il canale va in asciutta. In All.3, Fig.3.1, sono riportati alcuni grafici rappresentativi dei trend dei parametri, mentre i certificati analitici sono riportati per esteso in All Temperatura, Mineralizzazione del corso d acqua, Solidi Sospesi La Temperatura cresce progressivamente da monte a valle, per effetto del riscaldamento solare e contemporaneamente dell assenza di scambi termici con in fondale cementato. I parametri legati alla mineralizzazione, cioè Conducibilità, Solfati e Durezza, tendono a diminuire verso valle, mentre i Cloruri presentano un valore più alto nella stazione numero 2. Tenuto conto che gli apporti con il territorio dovrebbero essere nulli questo aumento in una stazione intermedia costituisce un andamento anomalo del parametro: come vedremo in seguito analizzando anche gli altri parametri, è possibile che la stazione 2 sia in comunicazione con il territorio circostante, ricevendo un apporto di acque dall esterno. Per tutti i parametri sopra analizzati non si sono riscontrate sostanziali differenze tra i due periodi (estate 2007 ed estate 2008). I Solidi in Sospensione tendono a crescere nel corso della prima campagna da monte a valle; nel 2008 si mantengono sostanzialmente uguali da monte a valle, ma con valori leggermente più elevati rispetto al La loro presenza nelle acque, data la natura del canale, può essere collegata a fattori legati alla morfologia dell alveo, in particolare al distacco di cemento dalle pareti artificializzate Sostanze Azotate e Fosfati L Azoto Ammoniacale rimane sempre a concentrazioni molto basse; nella prima campagna ha concentrazioni più elevate nelle prime due stazioni, mentre nel 2008 è sostanzialmente uguale in tutti i 3 punti. 5

6 L Azoto Nitrico, nella prima campagna, tende a crescere nella seconda stazione, mentre nella seconda campagna mostra livelli più alti, ma costanti, in tutte e tre le stazioni. Comunque i valori dei composti dell Azoto sono poco significativi. Anche il Fosforo totale si mantiene su livelli molto bassi, anche se con un leggero aumento nella terza stazione nel caso della prima campagna Ossigeno Disciolto, BOD 5 e COD Il buon rimescolamento e la turbolenza dell acqua porta ad un buon livello di ossigenazione, attestato anche da una sovrassaturazione piuttosto accentuata (145%) nella stazione 3 nella campagna del 2008: i valori elevati di Ossigeno Disciolto potrebbero essere legati anche all attività fotosintetica delle alghe unicellulari presenti nelle acque ed adese alle pareti del canale stesso. Il BOD 5 ed il COD sono stati più alti nella campagna del 2007, in particolare nella stazione in ingresso, attestando così la presenza un carico di sostanze ossidabili già nelle acque convogliate dalla Roggia Lonata. Sia il BOD 5 che il COD in questa campagna hanno presentato i valori più bassi nella stazione 2. Nell estate 2008 i valori misurati per entrambi i parametri sono stati molto inferiori, e sostanzialmente uguali in tutte le 3 stazioni Tensioattivi anionici e Escherichia coli Questi due parametri sono associati alla presenza di scarichi di origine civile; E.coli è un enterobatterio presente nell intestino di animali a sangue caldo, quindi la sua presenza in acqua può essere ricondotta anche all effetto di reflui zootecnici. Per quanto riguarda i Tensioattivi anionici le acque presentano già in ingresso concentrazioni superiori al Limite di rilevabilità: nella prima campagna, caratterizzata da concentrazioni più elevate, il valore maggiore si osserva nella terza stazione, mentre nel 2008 il trend è in diminuzione da monte a valle. L inquinamento microbiologico raggiunge un livello significativo,soprattutto nel 2007: da notare, in questa campagna, il valore particolarmente alto della seconda stazione. Tenuto conto da un lato che la presenza di E. coli deve essere collegata ad apporti di origine civile e zootecnica, dall altro che il microrganismo presenta una scarsa resistenza in ambiente esterno, i valori elevati riscontrati in stazione 2 dovrebbero essere ricollegati all apporto di uno scarico scarsamente depurato proveniente da insediamenti civili o alle conseguenze di uno spandimento liquami che in qualche modo possa aver coinvolto non solo i terreni ma anche il canale Metalli e pesticidi Lo screenig sui principali metalli e pesticidi ha dato risultati negativi, confermando che il canale non dovrebbe ricevere inquinamenti di tipo diffuso provenienti dal territorio esaminato Conclusioni Il canale Arnò costituisce un importante vettore di acque per uso irriguo per il territorio compreso tra i comuni di Castiglione, Solferino, Cavriana, e Guidizzolo. La qualità delle acque è risultata buona, sia per quanto riguarda il carico di nutrienti, sia per l assenza di sostanze tossiche. Tuttavia l analisi degli andamenti monte valle ha permesso di evidenziare alcuni comportamenti anomali: l artificializzazione del canale e l assenza di scarichi diretti avrebbe dovuto significare assenza di apporti con l esterno e quindi relativa stabilità dei parametri lungo l asse. Questo comportamento non è sempre stato seguito: eclatante l andamento delle concentrazioni dell estate 2007 dell E.coli, in quanto la stazione 2 presenta per alcuni parametri valori più elevati di quanto atteso. 6

7 3.2 Riale-Albana-Albanella, Redone Superiore e Redone inferiore I canali presentano caratteristiche morfologiche abbastanza simili, con un alveo naturale e per alcuni tratti ricco anche di vegetazione macrofitica e spondale; il substrato è grossolano tranne che nel Redone Inferiore, dove si riscontra un fondo prevalentemente limoso. Questi canali sono alimentati da apporti naturali per cui è stato possibile compiere, oltre ai due campionamento estivi, anche un campionamento invernale (dicembre 2008). In All.3 e in Fig.3.2. sono riportati alcuni grafici rappresentativi dei trend dei parametri, mentre i certificati analitici sono riportati per esteso in All Mineralizzazione del corso d acqua, Solidi Sospesi La Conducibilità è un parametro che riproduce fedelmente le caratteristiche litologiche dei territori drenanti nei canali; in aggiunta le concentrazioni possono essere notevolmente incrementate dalla presenza di apporti inquinanti puntuali e diffusi. E correlata all arricchimento dei principali anioni (Cloruri, Solfati, Nitrati e Bicarbonati) e cationi (Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio). I canali in esame presentano valori piuttosto elevati: il Riale ed il Redone Superiore hanno concentrazioni sempre superiori ai 600 µs/cm; il Redone inferiore uguaglia gli altri canali nel campione invernale, mentre in periodo estivo presenta valori decisamente inferiori. Anche Cloruri e Solfati sono relativamente elevati, tuttavia non presentano lo stesso andamento rispetto alla conducibilità, per cui il valore elevato di questo parametro deve essere determinato dalla presenza di altri ioni, probabilmente provenienti piuttosto da sorgenti diffuse che puntuali Sostanze Azotate e Fosfati L Azoto ammoniacale è presente in tutti i tre canali, con un deciso aumento nel campione invernale del Riale e del Redone Superiore nel campione invernale. Significativa la presenza di Azoto nitrico, che raggiunge valori piuttosto elevati soprattutto nel Riale, in tutte le campagne di monitoraggio. L apporto di azoto nitrico non sembra legato a fattori stagionali. Considerato che i territori attraversati dai canali sono vulnerabili ai nitrati a causa della tessitura grossolana del terreno, è possibile che l apporto alle acque di nitrati, soprattutto immessi a causa dell attività zootecnica e dello spandimento di liquami e fertilizzanti, possa derivare dal dilavamento del territorio. Lo ione nitrato potrebbe essere quindi anche quello che contribuisce agli elevati valori di conducibilità discussi in precedenza. E stata riscontrata la presenza di Fosforo totale, in particolare nel Redone Superiore, dove si trova in concertazioni più elevate in tutte le stagioni. La presenza contemporanea di Ortofosfato, che rappresenta la forma solubile facilmente metabolizzabile dagli organismi viventi, in particolare dai vegetali, fa pensare che l origine del parametro possa essere da ricercarsi in sorgenti domestiche prossime al punto di campionamento Ossigeno Disciolto, BOD 5 e COD I tre canali presentano un livello di ossigeno inferiore alla saturazione ma che non manifesta condizioni di distrofia evidente. Più significativo il carico di sostanze ossidabili (BOD 5 e COD), anche se i valori rimangono al disotto dei criteri di accettabilità per la vita acquatica. La stagione estiva 2008 ha presentato i valori più bassi, mentre nel periodo invernale si presentano le condizioni peggiori, quando Redone Inferiore e Superiore hanno presentato valori più alti. Il Riale ha presentano le concentrazioni più alte nell estate A contribuire all apporto di sostanze ossidabili concorrono per lo più gli scarichi civili che recapitano in questi canali. 7

8 3.2.4 Tensioattivi anionici e Escherichia coli I tensioattivi anionici sono stati ritrovati in concentrazioni piuttosto elevate, ampiamente superiori al valore guida previsto per l idoneità per vita acquatica, nelle due campagne estive: i valori testimoniano che l apporto dovuto a scarichi civili è significativo. Valori leggermente più bassi si sono riscontarti nel campione invernale, in particolare per quanto riguarda i due Redoni. Anche l inquinamento di origine microbiologica è risultato significativo: da rilevare il valore di 4000 u.f.c. del Redone Superiore nel campione dell estate 2007 ed il valore di 8000 u.f.c. del Riale nel Dicembre Metalli e pesticidi Tra i metalli ricercati, solo Rame e Arsenico sono risultati presenti. Il Rame è stato rilevato in tracce nei Redoni nel campione invernale. Richiede un approfondimento invece il comportamento dell Arsenico, che è stato rinvenuto in dosi abbastanza elevate in tutti i canali nell inverno 2008: come noto questo metallo si ritrova in elevate concentrazioni nelle acque di falda di vari comuni della provincia, l apporto nelle acque superficiali può avvenire quindi per scambi con le acque sotterranee. Nelle acque superficiali le concentrazioni sono generalmente molto basse, vicine al limite di rilevabilità; valori elevati sono stati ritrovati solo in alcuni canali del bacino dell Oglio, mentre nel bacino del Mincio quando presente le concentrazioni del metallo si attestano sui 2-3 µg/l. Per quanto riguarda i pesticidi le molecole trovate in tutte le campagne sono state Terbutilazina e Terbutilazina desetil, un diserbante utilizzato nelle colture di mais ampiamente diffuso in tutta la provincia. Nel campione invernale è stata riscontrata la presenza anche di Metolachlor e nel Riale sono state ritrovate tracce di Prometrina. Il grado di contaminazione rispecchia l inquinamento diffuso in tutte le acque superficiali della Pianura Padana. Non sono invece state ritrovate molecole classificate dalla normativa europea come prioritarie, ed in particolare Atrazina e suoi metaboliti Conclusioni I tre corsi d acqua analizzati presentano alcuni segni di alterazione evidenziati da valori significativi di nutrienti e di E. coli: la causa probabile è da ricercarsi sia negli scarichi civili che nel dilavamento dal territorio agricolo circostante. A riprova della presenza di un apporto di origine diffusa è lo stato di contaminazione da fitofarmaci, presenti tutto l anno, anche se con concentrazioni maggiori durante la stagione estiva: in concomitanza con l uso le quantità aumentano, tuttavia il dilavamento nei corsi d acqua si verifica anche durante l inverno a testimonianza di in inquinamento residuo anche lontano dal periodo d utilizzo. 3.3 La Seriola Marchionale ed il fosso Gerra La Seriola Marchionale è stata analizzata in 6 punti ritenuti significativi per gli impatti ricevuti: i primi due punti a monte e a valle del fosso Gerra, a monte e a valle dell abitato di, nel punto di Ceresara facente parte della rete regionale e prima della foce in Osone, ormai in comune di Curtatone. E stato effettuato un campione invernale ed uno estivo. Da notare che in estate il punto a monte del fosso Gerra non è stato campionato perché in asciutta. In aggiunta è stato campionato anche il fosso Gerra in quanto, essendo recettore di importanti reflui, come vedremo in seguito determina un contributo significativo sulla qualità della Seriola: nel canale sono stati effettuati due campioni estivi (2007 e 2008) ed uno invernale (dicembre 2008). I dati della Seriola Marchionale e del fosso Gerra sono riportati in All.3 e in Fig.3.3, in All

9 3.3.1 Temperatura, Mineralizzazione del corso d acqua, Solidi Sospesi La Temperatura invernale della Seriola Marchionale diminuisce sensibilmente nelle ultime tre stazioni; in estate la situazione è più omogenea, riscontrandosi valori più elevati solo nella stazione terminale. Il comportamento invernale può essere interpretato in due modi: le prime tre stazioni presentano valori più elevati per cause naturali, cioè in seguito al rimescolamento con acque di falda caratterizzate da temperature invernali più elevate rispetto a quelle in superficie la presenza di scarichi determina un innalzamento della temperatura; a questo proposito si nota che il fosso Gerra, canale fortemente impattato da scarichi, presenta in inverno una temperatura di 15 C. La Conducibilità della Seriola Marchionale è decisamente elevata soprattutto in periodo estivo, quando fino alla stazione posta a valle di i valori sono superiori ai 1000 µs/cm. Da notare che anche i valori dei principali anioni, in particolare Cloruri e Solfati, raggiungono livelli molto elevati: in estate è piuttosto netta la distinzione tra le stazioni poste più a monte, che presentano situazioni decisamente più critiche rispetto alle ultime due poste più a valle. Un particolare riguardo merita l analisi dei dati del fosso Gerra, che presenta valori più alti in tutte le campagne. I Solidi Sospesi non costituiscono un problema nel tratto considerato in periodo invernale, invece diventano molto alti in estate, soprattutto nella stazione a valle del fosso Gerra: data l aspecificità di questo parametro è possibile attribuire questi valori anche ad una maggior movimentazione di terriccio dovuto all irrigazione dei campi circostanti Sostanze Azotate e Fosfati Sia l Azoto ammoniacale che l Azoto nitrico presentano valori più bassi nella campagna invernale: è possibile che in periodo irriguo il dilavamento del territorio trasporti una quantità maggiore di composti azotati dalle campagne circostanti. Confrontando i dati del fosso Gerra con quelli della stazione più a valle, il primo presenta valori inferiori, per cui è possibile che l inquinamento rilevato in Seriola Marchionale sia antecedente all ingresso del canale, o comunque sia originato da più sorgenti. Significativo anche il grado di inquinamento da Fosforo, che raggiunge valori elevati nelle stazioni più a monte e molto alte nel fosso Gerra. Da notare che la quasi totalità del Fosforo rilevato è come Ortofosfato, la forma solubile ed assimilabile dagli organismi viventi. L Ortofosfato è presente nei reflui civili in grande quantità, sia come residuo metabolico sia come prodotto di degradazione di detergenti e detersivi, pertanto rappresenta un buon indicatore di inquinamento domestico. Essendo facilmente assimilabile tende rapidamente ad essere incorporato dagli organismi oppure a depositarsi nella forma in solubile, pertanto la sua presenza in acqua può essere associata ad una forma di inquinamento recente che non ha ancora avuto il tempo di essere biodegradato nell ambiente. In Seriola Marchionale, al pari di altri inquinanti, anche il Fosforo tende a ridursi nelle stazioni più a valle. Nel fosso Gerra il carico di Fosforo è particolarmente elevato, soprattutto in periodo estivo Ossigeno Disciolto, BOD 5 e COD Il grado di ossigenazione della Seriola Marchionale è sempre piuttosto elevato: occorre evidenziare la forte sovrassaturazione rilevata in periodo estivo soprattutto nelle due stazioni di valle, probabile segnale di condizioni di uno sviluppo algale legato all elevato carico di nutrienti, e quindi di possibile eutrofizzazione. 9

10 BOD 5 e COD presentano il valore massimo in inverno nella stazione a valle del fosso Gerra. Anche in estate le stazioni più a monte sono quelle più critiche: tuttavia, confrontando il dato con quello rilevato nel fosso Gerra, si notano in quest ultimo valori inferiori per entrambe i parametri rispetto a quelli misurati nel recettore. Questo comportamento potrebbe essere giustificato in base a due ipotesi: al momento dei campionamenti il fosso Gerra aveva già rilasciato in Seriola un picco di inquinamento che transitava verso valle in Seriola Marchionale sono presenti altri contributi, a monte del punti di campionamento che si assommano all impatto del fosso Gerra. In fosso Gerra comunque occasionalmente si rinvengono valori elevati di BOD 5 come attestato nel campione dell estate Tensioattivi anionici e Escherichia coli Sia in Seriola Marchionale che nel fosso Gerra è stata riscontrata la presenza di Tensioattivi anionici. In Seriola Marchionale è la stazione a valle dell abitato di che presenta in entrambe i periodi il valore peggiore, mentre il fosso Gerra presenta la situazione più critica nell estate Particolarmente significativo il dato relativo all inquinamento microbiologico. La Seriola Marchionale in inverno presenta il valore peggiore, pari a 4000 u.f.c. di E. coli, nella stazione a valle del fosso Gerra. In estate la stessa stazione raggiunge i u.f.c.; le due stazioni successive, a monte e a valle di, mantengono un grado di criticità raggiungendo rispettivamente 8000 e 6000 u.f.c. Questi valori rapportati a quanto riscontrato nel resto della provincia di Mantova rappresentano sicuramente un anomalia: tenuto conto che l E. coli è un parametro che facilmente decade a causa della scarsa idoneità del batterio a sopravvivere in ambiente extracorporeo, pertanto è un segnale di una contaminazione fecale massiccia di origine recente. Le cause principali sono da ricercarsi da un lato nei reflui civili, dall altro dalla presenza di reflui zootecnici e di spandimenti di liquami in prossimità dei canali. Il fosso Gerra ha presentato una situazione più critica nel campione invernale. Nel campionamento dell estate 2008 si è ripetuta la situazione che è stata osservata per il BOD 5 e COD, con valori più alti nel recettore che nell affluente Metalli e pesticidi Tra i metalli pesanti ricercati sono stati trovati in quasi tutti i campioni Rame, Zinco, Arsenico, Cromo Totale e Nichel; il Piombo è stato ritrovato in tracce nel campione estivo a monte e a valle di. Le concentrazioni sono ampiamente al di sotto dei valori imperativi proposti per la vita pesci, tuttavia la presenza costante in tutti i campioni è segnale di una contaminazione piuttosto persistente e diffusa su tutta l asta del fiume. Da rilevare i valori significativi di Zinco ed il valore molto elevato di Nichel nel campione dell estate 2007 del fosso Gerra. Tra i pesticidi ricercati l Atrazina desetil e la Terbutilazina desetile sono risultate ampiamente diffuse: il campionamento estivo è stato quello in cui il maggior numero di stazioni ha presentati tracce di questi pesticidi. La Terbutilazina è stata trovata in Seriola Marchionale nel campione estivo ed in tutti i campioni del fosso Gerra. Da notare inoltre la presenza di Atrazina, pesticida che ormai dovrebbe esser fuori uso dagli anni 90, e di Prometrina, sia in fosso Gerra che nella stazione a valle di. In fosso Gerra inoltre si è riscontrata la presenza di Ametrina. 10

11 3.3.6 Andamento dei dati storici nella stazione di Ceresara La stazione di Ceresara fa parte della rete di rilevamento regionale e pertanto possiamo ricostruire l andamento storico della qualità a partire dal In Tab.1.a. viene riportato l andamento dell indice LIM calcolato secondo i criteri definiti dal D.lgs 152/99 e s.m.i. dal 75 percentile delle concentrazioni dei 7 macrodescrittori. Dalla tabella si vede che la qualità può essere definita come oscillante tra uno stato SUFFICIENTE (identificato con un colore giallo), ed uno stato SCADENTE (colore arancione): da notare il sensibile peggioramento riscontrato nel corso degli ultimi due anni. Tab.3.1 Andamento dell indice LIM, del 75 percentile e dei punteggi dei macrodescrittori in Seriola Marchionale le 100-Ossigeno disciolto (100- % sat.) Azoto nitrico (mg/l) Azoto ammoniacale (mg/l) BOD 5 (mg/l) COD (mg/l) Fosforo totale (mg/l) Escherichia coli (u.f.c.) ,50 5,68 0,32 3,60 18,75 1, ,75 9,00 0,87 2,08 21,25 0, ,25 5,93 0,13 2,78 13,75 0, ,50 5,47 0,32 3,15 12,75 0, ,28 6,23 0,74 6,53 25,75 1, ,75 5,05 1,53 4,90 16,25 0, DO N-NO3 N-NH4 BOD5 COD P tot E. coli Fig Punteggio macrodescrittori Analizzando i trend temporali dei punteggi e dei parametri si nota che sostanzialmente il LIM più elevato viene sostenuto dall Ossigeno Disciolto e dal BOD 5 : infatti il valore decisamente migliore dell anno 2006 è determinato dal punteggio di 80 del DO e dal 40 di BOD 5 ed E. coli. Peggiore la situazione relativa ai composti dell Azoto, al COD e al Fosforo totale. Anche l inquinamento microbiologico, che nella provincia di Mantova non costituisce un problema a seguito della disinfezione abituale dei reflui civili, nel caso della Seriola Marchionale assume spesso livelli significativamente elevati, con netto scadimento negli ultimi due anni. 11

12 Confrontando i dati ottenuti nelle due campagne effettuate lungo l asta del fiume si nota che il punto 65 Ceresara spesso si trova in condizioni migliori rispetto ai punti posti più a monte: questo dato induce a considerare che il giudizio qualitativo sul fiume possa essere decisamente peggiore rispetto al livello SCADENTE calcolato sulla base dei dati di monitoraggio Conclusioni La campagna conoscitiva approfondita del sistema Seriola Marchionale-Fosso Gerra ha posto in risalto non poche criticità relative alle acque di questi canali. In particolare emerge che il carico di nutrienti e l'inquinamento microbiologico raggiunge spesso valori elevati, con una distribuzione spaziale strettamente circoscritta fino al tratto a valle dell abitato di. In questa zona concorrono molto probabilmente più fattori, quali ad esempio l uso agricolo di un territorio fortemente vulnerabile, la presenza di scarichi civili, produttivi e zootecnici scarsamente depurati, l apporto diffuso a seguito di dilavamento e dalle reti fognarie non convogliate in sistemi di depurazione. Come evidenziato in occasione di sopralluoghi sul posto un effetto negativo può essere anche prodotto dalla scarsità d acqua che spesso si presenta nelle stazioni più a monte. La valutazione critica dei risultati del monitoraggio ha indotto ad esaminare le informazioni cartografiche del tratto più a monte. Come è possibile vedere in Fig.3.5, tra gli apporti principali si devono considerare quelli provenienti dal comune di Castiglione delle Stiviere, tramite il fosso Gerra. Tra gli scarichi produttivi occorre considerare due industrie casearie poste a nord della confluenza con il fosso Gerra: le industrie sono autorizzate allo scarico in canale Gozzolina, tuttavia questo canale presenta un tratto di alveo in comune con la Seriola Marchionale, nel quale avviene i rimescolamento della acque. Più a valle la Seriola Marchionale attraversa l abitato di : non è da escludere un apporto di origine civile da abitazioni non collettate all impianto di depurazione. Infine in cartografia è possibile evidenziare la presenza di numerosi appezzamenti nei quali è autorizzato lo spandimento dei liquami, e quindi è plausibile che il mancato rispetto delle fasce riparie e delle prescrizioni possa determinare episodi di inquinamento nelle acque superficiali. 4 ANALISI DEI RISULTATI: I DATI BIOLOGICI 4.1 IBE L analisi della componente biologica dei corsi d acqua monitorati ha previsto l utilizzo dell indice biotico esteso I.B.E. (Ghetti,1997), metodo prevede il riconoscimento degli organismi a livello di genere e famiglia; il valore di I.B.E. viene calcolato con l ausilio di una tabella a doppia entrata: orizzontale che tiene conto dei gruppi faunistici più sensibili all inquinamento riscontrati nel campionamento. verticale tiene conto della numerosità e quindi della biodiversità della comunità macrobentonica. I valori di IBE sono raggruppati in 5 classi di qualità che possono essere rappresentati graficamente mediante dei colori convenzionali. Valori intermedi vengono rappresentati dalla combinazione dei colori delle 2 classi. 12

13 Classi di qualità Valori di IBE Giudizio di qualità I Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile Colore relativo alla classe di qualità II 8-9 Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o di alterazione III 6-7 Ambiente molto inquinato o comunque alterato IV 4-5 Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato V Ambiente fortemente inquinato e fortemente alterato Riale-Albana-Albanella, Redone Superiore e Redone inferiore L analisi conoscitiva di questi corsi d acqua del reticolo idrografico minore mette in evidenza un moderato stato di alterazione della comunità macrobentonica. I canali Albana e Redone superiore ricadono nella seconda classe di qualità, mentre il giudizio peggiore è stato attribuito al canale Redone inferiore ( terza classe ) che ha espresso solamente 10 unità sistematiche, a fronte delle 16/17 ritrovate negli altri 2 canali. La variazione della struttura di comunità può essere in parte attribuita alla tipologia stessa dei canali (pendenza, velocità di corrente, substrato ) e in parte alla artificializzazione del tratto studiato del Redone inferiore. I giudizi espressi dall IBE devono intendersi come relativi, in quanto, il nuovo D.Lgs 152/06 per attribuire lo stato di qualità a un corso d acqua utilizzerà un rapporto tra le condizioni di riferimento di un analoga tipologia fluviale e le condizione del canale studiato: Il rapporto tra le condizioni di riferimento e quelle riscontrate è un valore compreso tra 0 e 1: i valori prossimi a 1 tendono allo stato ecologico elevato, quelli prossimi allo 0 allo stato ecologico pessimo Seriola Marchionale Il giudizio complessivo che si può ricavare dalla analisi dei vari punti monitorati sull asta fluviale è di un ambiente inquinato o comunque alterato (terza classe). Il punto a monte del fosso Gerra e il punto foce in Osone ricadono nella quarta classe di qualità (ambiente molto inquinato o comunque molto alterato), mentre i punti migliori sono stati trovati a monte di ( II classe) e a valle -valle del mulino sulla sp 10 (III/II classe). Per quanto riguarda il punto a monte del fosso Gerra, la mediocre qualità è certamente dovuta alla scarsità di acqua del tratto (va in secca periodicamente) e agli scarichi fognari delle abitazioni. Il punto foce in Osone risente dell inquinamento diffuso della zona dove scorre e ovviamente di tutto l inquinamento dei tratti a monte. I punti con qualità (relativamente) migliore si ritrovano nei punti dove le condizioni idromorfologiche (portata e ossigenazione) del C.I.S. sono superiori. 4.2 DIATOMEE Le alghe sono la componente più abbondante in un corso acquatico e sono presenti tutto l anno nel corpo idrico con generi e specie differenti a seconda del tipo del corso d acqua della stagione e delle condizioni ambientali e essendo completamente sommerse con corpo e tallo all interno di esso,sono molto sensibili alle variazioni chimiche e fisiche delle acque. Tra tutte le alghe quelle che meglio si prestano a tale scopo sono le Diatomee o Bacillariophyceae in quanto avendo uno scheletro siliceo si ottengono 13

14 preparati permanenti,sono sempre presenti in grande quantità nel corpo idrico con generi e specie differenti a seconda del tipo del corso d acqua della stagione e delle condizioni ambientali e danno una rapida e ben valutabile risposta alle modificazioni. Per valutare la qualità dei corsi d acqua attraverso le diatomee è stato utilizzato l indice EPI-D, (Eutrophication/Pollution Index Diatom based) (Dell Uomo 1996, 1999). Questo indice si basa sulla sensibilità (affinità/tolleranza) delle Diatomee ai nutrienti, alla sostanza organica ed al grado di mineralizzazione del corpo idrico, con particolare riferimento ai cloruri, che possono rappresentare un potente fattore di polluzione delle acque interne. L indice qui proposto si basa, come la maggior parte degli indici diatomici utilizzati in Europa, sulla formula matematica di Zelinka e Marvan (1961): dove: aj rj ij abbondanza della specie j Affidabilità (dall inglese reliability ) della specie j, inversamente proporzionale al suo range ecologico; valori utilizzati: 5 per un indicatore ottimo, 3 per un indicatore buono, 1 per un indicatore solo sufficiente indice integrato ponderato di sensibilità della specie j; i valori attribuiti vanno da 0 (per un specie che indica un ambiente di ottima qualità) a 4 (specie che indica un corpo idrico completamentedegradato). Il risultato fornito dall indice EPI-D, che si ottiene estendendo la sommatoria a tutte le specie della stazione considerata, è un valore compreso tra 0 e 4, dove i valori prossimi allo 0 indicano acque pulite, mentre quelli via via più elevati stanno a significare acque sempre più compromesse. Per cogliere anche piccole, ma significative variazioni dell indice diatomico lungo un corso d acqua, il calcolo va effettuato alla seconda cifra decimale. L interpretazione del risultato è stata proposta inizialmente in otto classi di qualità (Dell Uomo, 1996, 1999; Dell Uomo et al., 1999), come mostrato nella tabella sottostante: Valori EPI-D Qualità Colore 0.0<EPI-D 1.0 Ambiente di qualità eccellente celeste 1.0<EPI-D 1.5 Ambiente di buona qualità blu 1.5<EPI-D 1.8 Ambiente di qualità sufficiente Verde scuro 1.8<EPI-D 2.0 Ambiente leggermente alterato Verde chiaro 2.0<EPI-D 2.2 Ambiente moderatamente inquinato giallo 2.2<EPI-D 2.5 Ambiente fortemente inquinato arancione 2.5<EPI-D 3.0 Ambiente pesantemente inquinato rosso 3.0<EPI-D 4.0 Ambiente completamente degradato marrone 14

15 Allo scopo di mettere in relazione i risultati forniti dall EPI-D con quelli derivanti dagli altri indici, si può utilizzare una scala di qualità articolata in cinque classi: Valori EPI-D Qualità Classe Colore 0.0< EPI-D<1.0 ottima I blu 1.0< EPI<1.7 buona II verde 1.7< EPI<2.3 mediocre III giallo 2.3< EPI<3.0 cattiva IV arancione 3.0< EPI<4.0 pessima V rosso I risultati che si collocano attorno ai valori soglia (1.0 ± 0.05; 1.7 ± 0.05; 2.3 ± 0.05; 3.0 ± 0.05) vanno interpretati come classi di passaggio. L indice diatomico esprime giudizi globali sulla qualità del corpo idrico, sommando eutrofizzazione naturale ed eutrofizzazione di origine antropica, polluzione naturale e polluzione dovuta alle attività umane. Il campionamento è stato fatto tra maggio ( 14 maggio 2008 per la Seriola Marchionale), e inizio luglio (17 luglio 2008 per il canale Arnò),uno dei periodi in cui si ha la maggiore diversità specifica della comunità di diatomee grazie all elevata luminosità e alla ancora moderata temperatura Canale Arnò Il canale Arnò,come è un canale di origine artificiale con sponde e fondale completamente cementificati e che quindi non ha modo di intrattenere rapporti diretti con il terreno e pertanto non può presentare eventuali inquinamenti diffusi dovuti ad eventuali infiltrazioni di sostanze inquinanti di qualsiasi tipo direttamente dal suolo o sottosuolo. Da queste premesse è chiaro aspettarsi poco variazioni nell indice EPI-D. Tab.4.1 applicazione indice diatomico al canale Arnò Arnò 1 Arnò 2 Arnò 3 Valore di EPI-D Giudizio espresso con 5 classi di qualità Giudizio espresso con 8 classi di qualità II classe II classe II classe Ambiente di Ambirete di Ambiente di buona qualità buona qualità qualità sufficiente Si identificano nell Arnò sempre in quantità abbastanza significativa specie come Amphora pediculus e Cymbella minuta che sono tipiche di acque abbastanza pulite e indicano una classe di qualità II. I valori ottenuti dall EPI-D rispecchiano una condizione di una classe II di qualità in accordo anche con le classi ottenute dall indice LIM. Da notare che l indice EPI-D è sempre un po più ottimistico rispetto al LIM e all IBE e che un grande limite dello stesso è incappare in errori dovuti alla scarsa capacità di riconoscimento dell operatore. 15

16 4.2.2 Seriola Marchionale Il canale Seriola Marchionale,a differenza dell Arnò, non si può considerare estraneo alla ricezione di inquinanti dall ambiente esterno. Ci ritroviamo perciò davanti a un canale che riceve acque di tipo differente e queste variazioni si rispecchiano sulla comunità diatomica. Tab.4.2 Applicazione dell indice diatomico alla Seriola Marchionale Monte Gerra Valle Gerra Monte Valle Ceresara Foce Seriola Valore di EPI-D Giudizio espresso con 5 classi di qualità 1,97 2,21 2,14 1,17 2,22 2,24 III classe III classe III classe III classe III classe III classe Giudizio espresso con 8 classi di qualità Ambiente leggerment e inquinato Ambiente moderatam ente/fortem ente inquinato Ambiente moderatam ente inquinato Ambiente di qualità sufficiente Ambiente moderatam ente/fortem ente inquinato Ambiente moderatam ente/fortem ente inquinato Le specie trovate con una percentuale di cattura superiore al 10% in almeno un punto sono tutte diatomee oligoalobie e indicatrici di una classe III o IV; solo Cymbella minuta è indicatrice di un acqua più pulita e infatti la troviamo solo nel punto 4 che è quello che ottiene il più basso valore di EPI-D tra i punti considerati. 16

17 4.2.3 Valutazioni conclusive L analisi delle varie comunità macrobentoniche e diatomiche indicano mediamente una alterazione dello stato di qualità degli ambienti studiati. L inquinamento diffuso dovuto all ambiente circostante e impatti dovuti all immissione di scarichi più o meno autorizzati influisce pesantemente sia sulla fauna che sulla flora studiata. La difficoltà di reperimento di corpi idrici di riferimento ( e quindi di comunità biologiche di riferimento ), sopratutto per le zone di pianura è indicativo della pesante antropizzazione dell ambiente. Questa prima relazione deve essere utilizzata dal gestore della cosa pubblica come un barometro della situazione ambientale, vista sia come qualità intrinseca che come valorizzazione del paesaggio; occorre rendersi conto che lo spazio a disposizione per la natura non è e non deve essere più oggetto di ulteriore mortificazione. 5 IL FIUME MINCIO 5.1 Valutazione chimica mediante l indice LIM. Il fiume Mincio ed i suoi affluenti di destra vengono monitorati regolarmente dall anno 2000 secondo quanto previsto dal D.lgs 152/99 e s.m.i. In Fig.5.1 vengono riportati gli andamenti monte valle dei principali parametri per l anno Sulla base del metodo di classificazione proposto dal citato decreto, la qualità chimica del Mincio nel suo tratto a nord della città di Mantova, è risultata essere complessivamente la migliore tra quelle ritrovate nei corsi d acqua della provincia. La qualità chimica presenta una certa stabilità nelle prime 4 stazioni, che si collocano quasi sempre nella classe BUONA. Il dato più critico dell anno 2007 può essere interpretato considerando che soprattutto la stagione estiva ed autunnale sono state caratterizzate da una forte crisi idrica che ha comportato un minor rilascio di acque dal Lago con 17

18 conseguente peggioramento della qualità su tutto il corso del fiume. La stazione più critica, a nord della città, rimane sempre quella di Monzambano che ricevendo i reflui del depuratore di Peschiera, nonché altri contributi significativi come quello del Redone Superiore, occasionalmente presenta picchi di concentrazione. La buona qualità del tratto più a nord del Mincio influisce positivamente anche su parte del territorio ad ovest: come già accennato in precedenza il canale Virgilio convoglia in periodo estivo parte delle acque in uscita dal lago di Garda che vengono utilizzate per scopi irrigui fino al comune di Castel Goffredo. Peggiore risulta la qualità degli affluenti monitorati regolarmente. Lo scolo Caldone, che presenta una buona qualità nel suo tratto iniziale perché alimentato da acqua di risorgiva, via via perde queste sue caratteristiche e come attestato nel dato dell anno 2008, raggiunge il punteggio di qualità analogo agli alti affluenti di qualità peggiore. Il Goldone si origina dal Caldone in località Cerlongo, per cui interessa solo marginalmente il territorio in esame: occorre tuttavia rilevare che tramite il suo bacino drenante raccoglie buona parte delle acque dalla zona di Cavriana e Guidizzolo. Come si può notare la sua qualità negli ultimi anni si è attestata su livelli appena sufficienti. In Tab.5.1 è possibile confrontare il trend dal 2000 al 2008 dell indice LIM nei corsi d acqua superficiali monitorati regolarmente in provincia. 18

19 Tab.5.1 Ttrend dell indice LIM nei corsi d acqua della provincia di Mantova Fiume Comune PESCHIERA DEL GARDA MONZAMBANO F. Mincio MARMIROLO GOITO Bacino del Mincio MANTOVA RONCOFERRARO Scolo Caldone GOITO Canale Goldone RODIGO Canale Seriola Marchionale CERESARA Canale Osone CASTELLUCCHIO Canale Gherardo BAGNOLO SAN VITO F. Chiese CANNETO SULL'OGLIO CANNETO SULL'OGLIO Bacino dell'oglio F. Oglio BOZZOLO MARCARIA Seriola Tartaro Fuga ACQUANEGRA SUL CHIESE Naviglio di Isorella CANNETO SULL'OGLIO Scolo Cavata REDONDESCO Canale Acque Alte GAZZUOLO Roggia Riglio GAZZUOLO Dugale Casumenta SABBIONETA Canale Navarolo VIADANA VIADANA Bacino del Po Bacino del Fissero Tartaro F. Po BORGOFORTE SERMIDE F. Secchia MOGLIA C. Roncocorrente BORGOFORTE Canale Fossalta BORGOFRANCO SUL PO Colatore Trigolaro PEGOGNAGA C. B. Reg/Mantovana SAN BENEDETTO PO Fossa Parmigi. Moglia SAN BENEDETTO PO Canale Fossalta SERMIDE Fissero Tartaro Canal Bianco SERRAVALLE A PO Dugale Derbasco RONCOFERRARO Canale Molinella RONCOFERRARO Contrariamente a quanto rilevato per i dati chimici, l indice biotico si attesta nella classe II costantemente solo nelle stazioni di Marmirolo e Goito, che sono quelle che si mantengono in situazioni più prossime alla naturalità con sponde vegatate ed alveo scarsamente regimentato. Da notare la stazione di Peschiera, caratterizzata da una qualità biologica scadente a causa dell artificializzazione delle rive e del substrato. 19

20 MINCIO Tab.5.2 Trend dell indice IBE nelle stazioni del Mincio PESCHIERA DEL GARDA MONZAMBANO MARMIROLO GOITO MANTOVA RONCOFERRARO IBE medio IBE medio IBE medio IBE medio IBE medio Microinquinanti Dal 2003 in Regione Lombardia sono state effettuate diverse campagne di screening per individuare la presenza di eventuali microinquinanti nelle acque superficiali. Gli analiti ricercati erano stati individuati sulla base delle principali pressioni insistenti nei singoli punti di monitoraggio. I profili analitici hanno compreso una grande varietà di microinquinanti e fitofarmaci. In Tabb.5.3 e 5.4, All.3, vengono riportati i risultati ottenuti per il fiume Mincio. L indagine non ha evidenziato criticità particolari. E evidente che tra i microinquinanti ricercati quelli che si sono presentati con una certa regolarità sono ancora quei fitofarmaci, ampiamente utilizzati in agricoltura, che tuttora continuano ad essere rinvenuti, e cioè Terbutilazina e Terbutilazina desetil.. 20

21 6 MONITORAGGIO DEGLI SCARICHI Gli impianti di trattamento acque reflue urbane autorizzati dalla Provincia allo scarico in cis risultano essere complessivamente 12 di cui 2 con potenzialità > a.e, 4 con potenzialità compresa tra 2000 e a.e. e 6 con potenzialità < a 2000 a.e. La potenzialità complessiva di progetto, gravante sul territorio oggetto di studio, è pari a a.e. a fronte di abitanti serviti ad indicare una discreta capacità residua di trattamento. Gli impianti con potenzialità superiori ai a.e. sono stati monitorati negli ultimi anni con le frequenze previste dalla normativa vigente. Gli impianti di trattamento acque reflue industriali autorizzati allo scarico in cis dalla Provincia di Mantova risultano una quarantina e la tipologia di reflui scaricati varia dalle acque produttive, alle acque di raffreddamento, acque meteoriche o da impianti di potabilizzazione. Tra i principali impianti di trattamento acque reflue urbane presenti nel territorio oggetto di studio, sono stati oggetto di ripetuti controlli gli impianti di trattamento acque reflue urbane di Castiglione delle Stiviere e l impianto Intercomunale di Birbesi a servizio dei Comuni di Solferino, Cavriana e Guidizzolo. Di seguito si riporta una dettagliata relazione relativa allo stato di funzionalità di questi 2 impianti, i quali sono stati, tra l altro, oggetto di studio nel corso del 2008, da parte di questo Dipartimento per quel che concerne la verifica dello stato di efficienza dei sistemi di aerazione. Tale verifica si è dimostrata ampiamente positiva per entrambi gli impianti ed il risultato dell indagine ha trovato riscontro anche nel fatto che i sistemi di aerazione a servizio degli impianti di Castiglione delle Stiviere e Birbesi sono comandati da motori ad inverter, regolati tramite variatori di frequenza in base al carico organico in ingresso alla vasca, con conseguente aumento/diminuzione della velocità dei compressori e corrispondente bilanciamento della concentrazione di ossigeno in vasca. Tale controllo permette di ottenere risultati positivi in relazione sia all abbattimento degli inquinanti che alla riduzione dei costi. CASTIGLIONE D/S GUIDIZZOLO CASTELGOFFREDO PORTO MN MANTOVA SERMIDE VIADANA SUZZARA Fig Distribuzione degli impianti di trattamento acque reflue urbane > a.e nell ambito provinciale. 21

22 In Figg.6.2 e 6.3 è riportata l ubicazione degli scarichi pubblici e privati. 6.1 Impianto di depurazione di Castiglione delle Stiviere L impianto di depurazione collocato nel comune di Castiglione delle Stiviere, è un impianto di depurazione biologico al servizio del Capoluogo, che effettua il trattamento dei reflui fognari di tipo misto: liquami di origine civile; liquami di origine artigiano-industriale. I reflui fognari trattati sono di natura civile (46%) con una predominanza di scarichi industriali (54%), questi ultimi soprattutto di origine agroalimentare. L impianto di media-grande potenzialità ( a.e.) è del tipo a fanghi attivi a medio carico, con digestione anaerobica dei fanghi di supero ed è autorizzato all esercizio delle operazioni di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. Le acque industriali, dopo un pretrattamento all interno delle aziende, vengono convogliate al collettore fognario in cui confluiscono, oltre ai liquami civili, anche le acque piovane incrementando le portate in ingresso nei giorni di pioggia. L adduzione all impianto dei reflui di tipo misto offre una serie di vantaggi nella gestione complessiva del sistema depurativo scarichi-depurazione. Esso è suddiviso in linea acque e linea fanghi, costituite rispettivamente dalle unità di trattamento di seguito elencate: a) linea acque - il trattamento delle acque viene effettuato con il seguente schema funzionale: vasca stoccaggio emergenza; sollevamento grigliatura; ripartizione delle portate; dissabbiatura / disoleatura aerata; sedimentazione primaria; predenitrificazione ossidazione ; sedimentazione finale; disinfezione finale dell effluente; b) linea fanghi - i fanghi misti (primari e secondari) vengono sottoposti al seguente trattamento: ispessimento; digestione anaerobica; digestione secondaria gasometro; disidratazione meccanica; ammasso temporaneo in area confinata. L intera quantità di liquame, dopo sollevamento e grigliatura, viene ripartita su due settori perfettamente speculari tra loro che comprendono in successione (per ciascuna linea): n 1 dissabbiatore; n 1 sedimentatore primario circolare; n 1 vasca di predenitrificazione; 22

23 n 3 vasche di nitrificazione ossidazione; n 3 sedimentatori secondari di forma circolare. Dopo sedimentazione finale separata, le due linee si riuniscono in una vasca di contatto dove viene eseguita la disinfezione dell effluente prima della sua immissione nel corpo idrico recettore denominato Fosso Gerra. L impianto di depurazione di tipo biologico, come quello di Castiglione delle Stiviere, eseguito secondo le più diffuse tipologie impiantistiche, è concepito per esercitare un controllo il più possibile efficace nei confronti dei più significativi indici della forza inquinante di un liquame: BOD (Domanda Biologica di Ossigeno); COD (Domanda Chimica di Ossigeno); Solidi sospesi; N-NH 4 + (Azoto Ammoniacale); N-NO 3 - (Azoto Nitrico); P (Fosforo) Principali dati di funzionamento Alla portata in ingresso all impianto, costituita da liquami civili ed industriali, si aggiungono i reflui prodotti all interno dello stesso impianto e le acque che derivano dalla disidratazione dei fanghi di supero. Tali reflui sono in seguito avviati alla ripartizione delle portate mediante stramazzi triangolari. Qui si riportano i dati di progetto dell impianto di Castiglione d/s. Tab. 6:1 Dati di progetto relativi all impianto di Castiglione delle Stiviere Potenzialità di progetto a.e Portata giornaliera (Q d) m 3 /d Portata media giornaliera (Q 24) m 3 /h 623 BOD 5 Ingresso impianto (BOD 5in) kg/d Azoto Ingresso impianto (N in) kg/d 840 BOD 5 Ingresso biologico (BOD 5in biol.) kg/d Azoto Ingresso biologico (N in biol.) kg/d 325 Volume totale Denitrificazione (V Den) m Volume Totale Nitrificazione Ossidazione (V ox) m Portata fanghi di ricircolo (q r) m 3 /h 720 Carico del fango (Cf) kg BOD 5/(kg SS/d) 0,15 Volume Sedimentatore primario (V Sed Ι) m Volume Sedimentatore secondario (V Sed ΙΙ) m

24 Fig.6.4- Foto aerea dell impianto di Castiglione delle Stiviere Lo schema impiantistico del depuratore oggetto dello studio risulta essere il seguente: Fig.6.5 Planimetria dell impianto - Legenda: 1. Grigliatura meccanica 2. Ripartizione portata 3. Dissabbiatura / Disoleatura 4. Decantazione primaria 5. Sfioro acque di pioggia 6. Predenitrificazione 7. Ossidazione Nitrificazione 8. Sedimentazione secondaria 9. Disinfezione (Clorazione) 10. Pozzetto di scarico (Uscita) 12. Sollevamento fanghi di ricircolo 13. Sollevamenti fanghi misti 14. Ispessimento 15. Digestione anaerobica 16. Letti di essiccamento 17. Disidratazione fanghi 18. Stoccaggio fanghi disidratati 19. Derivazione liquami sovraccarichi 20. Stoccaggio liquami sovraccarichi 21.Trattamento liquami speciali 22. Sollevamenti drenaggi 23. Uffici 24. Locale compressori. 24

25 6.1.2 Risultati della verifica stato di efficienza dei sistemi di aerazione. Sulla base dei dati elaborati è stato rilevato che il sistema di fornitura dell ossigeno risulta adeguato elle esigenze. Nella vasca oggetto dello studio si è rilevata la presenza di bolle fini e l impianto appare operare con una buona efficienza depurativa Considerazioni generali sull impianto Nella tabella successiva si riportano i dati relativi ai controlli effettuati dal gestore nel corso del 2008 sullo scarico dell impianto, in ottemperanza al protocollo d intesa sugli scarichi stipulato tra ARPA, ATO E Gestori; si rileva il rispetto dei limiti di legge per i parametri di Tab.1 e 2 all. 5, parte III, D.lgs.152/06: Tab Dati relativi ai controlli effettuati dal gestore, nel corso del 2008 sullo scarico dell impianto DATA PRELIEVO PORTATA [m 3 ] BOD 5 [mg/l] Solidi Fosforo COD Azoto totale sospesi totale [mg/l] [mg/l] [mg/l] [mg/l] 03/01/ ,00 37,00 2,00 1,61 9,70 03/01/ ,00 45,00 5,00 2,46 13,00 01/02/ ,00 27,00 1,00 1,24 14,10 03/03/ ,00 35,00 2,00 1,47 13,80 01/04/ ,00 16,00 4,00 2,46 12,30 09/04/ ,00 48,00 2,00 1,69 14,90 07/05/ ,00 28,00 2,00 2,31 9,70 05/06/ ,00 9,00 3,00 2,46 7,80 01/07/ ,00 62,00 2,00 1,75 9,80 24/07/ ,00 17,00 4,00 0,85 11,40 06/08/ ,00 68,50 3,10 2,22 12,50 01/02/ ,00 18,50 2,40 1,92 12,20 24/04/ ,50 48,00 3,10 1,10 9,60 27/06/ ,50 68,00 4,10 0,10 14,20 18/09/ ,00 59,00 2,00 2,27 8,50 03/10/ ,00 45,00 4,00 1,98 10,30 06/11/ ,00 1 1,00 1,87 7,60 04/12/ ,40 21,50 2,30 1,65 8,50 In funzione del piano ventennale dell ATO, risulta che l impianto di Castiglione delle Stiviere è adatto alle esigenze poiché progettato per trattare a.e. Nel corso degli ultimi anni l impianto è stato oggetto di verifiche di funzionalità nell ambito del progetto Verde Mincio attuato in collaborazione con l Università di Mantova e molti Istituti Superiori della Provincia di Mantova. Sulla base delle considerazioni fatte nell ambito del convegno, organizzato a conclusione del progetto annuale Verde Mincio del 31 ottobre 2008, si è presso atto degli importanti risultati ottenuti constatando l apprezzamento del gestore e la sua disponibilità ad eseguire ulteriori verifiche. 6.2 Impianto intercomunale di depurazione di Birbesi L impianto di depurazione, collocato nel comune di Guidizzolo, è un impianto di depurazione biologico al servizio dei Comuni di Cavriana, Guidizzolo e Solferino che effettua il trattamento dei reflui fognari di tipo misto : liquami di origine civile; liquami di origine industriale. I reflui fognari trattati sono di natura prevalentemente civile (70%) con una relativa percentuale di scarichi industriali (30%). Data la modesta presenza di stabilimenti industriali, è evidente come il carico di origine civile possa avere una profonda influenza sulla caratterizzazione chimico-fisica del refluo addotto al depuratore. 25

26 L impianto è a fanghi attivi ed opera a medio carico, con digestione anaerobica dei fanghi di supero; risulta autorizzato al trattamento dei bottini ovvero di acque reflue prodotte da impianti isolati presenti nell ambito intercomunale. Esso è suddiviso in linea acque e linea fanghi, costituite rispettivamente dalle unità di trattamento di seguito elencate: a) linea acque - il trattamento delle acque viene effettuato con il seguente schema funzionale: sollevamento - grigliatura; dissabbiatura / disoleatura aerata; predenitrificazione ossidazione - nitrificazione ; sedimentazione finale; disinfezione finale dell effluente con ipoclorito di sodio; b) linea fanghi - i fanghi misti (primari e secondari) vengono sottoposti al seguente trattamento: pre - ispessimento; digestione primaria; post - ispessimento disidratazione meccanica. Dopo la sedimentazione finale, la linea termina in una vasca dove viene eseguita la disinfezione dell effluente con ipoclorito di sodio prima della sua immissione nel corpo idrico recettore denominato Seriola di Birbesi. L impianto di depurazione di Birbesi è concepito per esercitare un controllo il più possibile efficace nei confronti dei più significativi indici della forza inquinante di un liquame : BOD (Domanda Biologica di Ossigeno); COD (Domanda Chimica di Ossigeno); Solidi sospesi; N-NH 4 + (Azoto Ammoniacale); N-NO 3 - (Azoto Nitrico); N-NO 2 - (Azoto Nitroso); P (Fosforo). 26

27 6.2.1 Principali dati di funzionamento Alla portata in ingresso all impianto, costituita da liquami civili ed industriali si aggiungono, le acque che derivano dalla disidratazione dei fanghi di supero, nonché le acque reflue originate dallo spurgo dei pozzi neri e quelle prodotte da impianti isolati presenti nell ambito intercomunale. Di seguito si riportano i dati di progetto ed alcune foto dell impianto intercomunale di Birbesi sito nel Comune di Guidizzolo: Tab Dati di progetto relativi all impianto di Birbesi Potenzialità di progetto Portata giornaliera (Qd) a.e. 3 m /d Portata media giornaliera (Q24) m /h 117 BOD5 Ingresso impianto (BOD5in) kg/d 1050 Azoto Ingresso impianto (Nin) kg/d ,5 BOD5 Ingresso biologico (BOD5in biol.) kg/d 918 Azoto Ingresso biologico (Nin biol.) kg/d 132,5 Volume totale Denitrificazione (VDen) m 3 Volume Totale Nitrificazione Ossidazione (Vox) m 3 Portata fanghi di ricircolo (qr) m /h Carico del fango (Cf) kg BOD5/(kg SS/d) 3 Volume Sedimentatore primario (V Sed Ι) m 3 Volume Sedimentatore secondario (V Sed ΙΙ) m ,5 0,21 assente 1593 Fig Foto relative alla vasca di ossidazione dell impianto di Guidizzolo 27

28 Lo schema impiantistico del depuratore oggetto dello studio risulta essere il seguente: Fig Planimetria dell impianto - Legenda: 1. Sollevamento grigliatura 2. Preaerazione e dissabbiatura, 3. Clorazione 4.Stoccaggio e dosaggio reagenti 5. Edifici servizi 6. cabina elettrica 7. Ossidazione 8. Predenitrificazione 9. Sedimentazione finale 10.Trattamento disidratazione fanghi 11. Locale soffianti 12 Post-ispessitore meccanico fanghi 13. Digestore anaerobico 14. Pozzo approvvigionamento idrico Risultati della verifica stato di efficienza dei sistemi di aerazione Sulla base dei dati elaborati è stato rilevato che il quantitativo di ossigeno che il sistema riesce a trasferire, calcolato sia con il metodo di regressione lineare (82,28 kg/h O 2 ) che con il metodo di regressione non lineare (81,74kg/h O 2 ), rappresentano circa il 120% (± 20%) del quantitativo di ossigeno necessario al trattamento (68,41 kg/h O 2 ), pertanto il sistema di fornitura dell ossigeno appare adeguato alle esigenze.nella vasca oggetto dello studio si è rilevata la presenza di bolle fini e l impianto appare operare con una buona efficienza depurativa Considerazioni generali sull impianto Nella tabella successiva si riportano i dati relativi ai controlli effettuati dal gestore nel corso del 2008 sullo scarico dell impianto, in ottemperanza al protocollo d intesa sugli scarichi stipulato tra ARPA, ATO E Gestori; si rileva il rispetto dei limiti di legge per i parametri di Tab.1 e 2 all. 5, parte III, D.lgs.152/06: 28

29 Tab Dati relativi ai controlli effettuati dal gestore, nel corso del 2008 sullo scarico dell impianto DATA PRELIEVO PORTATA [m 3 ] BOD 5 [mg/l] COD [mg/l] Solidi sospesi [mg/l] Fosforo totale [mg/l] Azoto totale [mg/l] 07/01/ ,30 12,00 4,68 0,61 7,26 04/02/ ,70 2 5,10 0,68 5,00 03/03/ ,20 15,00 4,80 0,31 3,21 07/04/ ,40 25,00 3,80 1,52 7,10 05/05/ ,00 3,10 1,05 6,82 09/06/ ,00 3,50 0,15 6,95 07/07/ ,00 2 3,50 1,06 9,00 04/08/ ,60 14,00 2,80 1,02 11,10 01/09/ ,17 21,00 3,90 0,64 9,00 06/10/ ,50 17,00 5,40 0,59 14,10 01/12/ ,90 11,00 4,50 0,28 4,73 05/11/ ,85 2 3,90 0,28 7,00 Considerando il piano ventennale dell ATO, che prevede il potenziamento dell impianto di Birbesi a a.e, si ritiene utile l effettuazione di un programma di monitoraggio che riguardi parametri chimico-fisici e biologici. Tale monitoraggio permetterà di elaborare un quadro dettagliato del livello di funzionalità dei diversi comparti e soprattutto di prevedere il rispetto dei nuovi limiti, relativi ai parametri azoto totale e fosforo totale, che entreranno in vigore dal 1/1/2009; essi potrebbero risultare i più problematici da rispettare. 6.3 Conclusioni Esiti dei controlli analitici effettuati da ARPA Dal 2003 al 2008 ARPA ha provveduto ad effettuare 64 controlli sugli scarichi presenti nel territorio oggetto di studio secondo una programmazione annuale su base provinciale. Nella tabella riportata di seguito vengono indicati gli impianti di trattamento acque reflue controllati nel corso dell anno Data Comune Indirizzo Dimensioni Descrizione Sanzione 19/02/2008 CASTIGLIONE D/S CAPOLUOGO >10000 imp.dep.pubblico 09/04/2008 CASTIGLIONE D/S CAPOLUOGO >10000 imp.dep.pubblico 06/08/2008 CASTIGLIONE D/S CAPOLUOGO >10000 imp.dep.pubblico 06/08/2008 CASTIGLIONE D/S ASTORE S. MARIA < 400 imp.dep.pubblico 11/08/2008 CASTIGLIONE D/S STERILGARDA IPPC scarico industriale 12/11/2008 CASTIGLIONE D/S CASEARIA BASSI IPPC scarico industriale SI 12/05/2008 GOITO LATTERIA SAN PIETRO scarico industriale 06/09/2008 GOITO CARTIERA MANTOVANA IPPC scarico industriale 12/02/2008 GUIDIZZOLO BIRBESI >10000 imp.dep.pubblico 21/04/2008 GUIDIZZOLO BIRBESI >10000 imp.dep.pubblico 30/09/2008 GUIDIZZOLO BIRBESI >10000 imp.dep.pubblico 21/04/2008 MEDOLE GALVANOTECNICA DI GIUBELLINI IPPC scarico industriale SI 22/12/2008 MEDOLE CAPOLUOGO < 2000 imp.dep.pubblico 02/12/2008 MONZAMBANO CAPOLUOGO > 2000 imp.dep.pubblico 19/02/2008 PONTI S/M CENTRALE TERMOELETTRICA scarico industriale 29/09/2008 PONTI S/M CANTINA COLLI MORENICI scarico industriale SI 25/11/2008 PONTI S/M CAPOLUOGO < 2000 imp.dep.pubblico 29/07/2008 VOLTA MN ZONA SUD OVEST > 2000 imp.dep.pubblico 30/07/2008 VOLTA MN ZONA NORD EST > 2000 imp.dep.pubblico 25/11/2008 VOLTA MN CERETA < 2000 imp.dep.pubblico 29

30 Nella maggior parte dei casi è stato riscontrato il rispetto dei limiti di legge allo scarico ed una discreta efficienza depurativa Stima del grado di diluizione dei liquami trattati dagli impianti di trattamento acque reflue urbane Attraverso la stima delle portate medie prodotte, delle portate medie annue delle acque piovane, del coefficiente d afflusso in fognatura, dei giorni piovosi annui (come rilevato da dati ANPA), è stato calcolato il volume annuo ipotetico di acqua che dovrebbero ricevere i singoli impianti sommando l apporto degli abitanti equivalenti (V nm) a quello delle acque meteoriche (V pm). Di seguito si riportano le formule per il calcolo del Volume annuo ipotetico: V nm = N ab * dy * qnm * Φ = N ab * 365 * 0,25 m 3 /ab*d * 0,8 =m 3 /y V pm = N ab * dp * qpm = N ab * 30 d/y * 0,55 m 3 /ab*d = m 3 /y V totale annuo = V nm + V pm Φ = coefficiente d afflusso in fognatura : 0,8 q nm = la dotazione idrica media annua delle acque di origine civile ( acque nere ) che un tronco di fognatura deve smaltire in tempo di asciutto = 0,25 m 3 /ab*d q pm = portata di acque piovane che deve essere addotta al trattamento in tempo di pioggia = 0,55 m 3 /ab*d (modalità di calcolo : 750 l/ab*d-( 250 *0,8)=550 l/ab*d) dy = giorni anno (365 d/y ) dp = giorni pioggia anno (30 d/y da dati ANPA) Comune località Pot. progetto a.e. Pot. effettiv a ed attuale a.e. volume effettivo trattato annuo volume annuo ipotetico di progetto volume annuo ipotetico attuale stima del sovraccaric o organico stima del sovraccarico idraulico indice di diluizione CASTIGLIONE D/S ASTORE S. MARIA ,40 0,73 1,81 CASTIGLIONE D/S CAPOLUOGO ,61 0,75 1,22 CERESARA VILLA CAPELLA ,72 0,66 0,91 GOITO SOLAROLO ,59 1,20 2,05 GOITO CAPOLUOGO ,86 0,75 0,87 GUIDIZZOLO BIRBESI ,74 1,11 1,50 MEDOLE CAPOLUOGO ,29 1,79 6,12 MONZAMBANO CASTELLARO ,43 0,29 0,67 MONZAMBANO CAPOLUOGO ,43 0,17 0,39 PONTI S/MINCIO CAPOLUOGO ,55 0,72 1,31 VOLTA MN CERETA ,83 0,96 1,16 VOLTA MN ZONA SUD OVEST ,97 0,42 0,44 VOLTA MN ZONA NORD EST ,69 1,37 1,98 Dalla valutazione dei dati elaborati si è rilevato che: dall indice di diluizione ottenuto dal rapporto tra volume annuo ipotetico attuale e volume effettivo si rileva che in 7 casi su 12 l indice risulta 1,1, ad indicare la presenza di infiltrazioni di acqua di falda o superficiale nella pubblica fognatura. 30

31 dall indice di sovraccarico organico ottenuto dal rapporto tra potenzialità attuale e potenzialità di progetto si rileva che gli impianti ricevono un carico organico congruente a quello di progetto dall indice di sovraccarico idraulico ottenuto dal rapporto tra volume effettivo e volume annuo ipotetico di progetto si rileva che in 3 casi su 12 l indice risulta 1,1 ad indicare che gli impianti ricevono un carico idraulico superiore. Per quel che concerne il grado di diluizione dei liquami trattati dagli impianti di trattamento acque reflue urbane, le portate effettivamente collettate agli impianti di depurazione risultano frequentemente superiori a quelle ipotizzabili considerando l apporto delle acque meteoriche per 30 giorni anno; tale risultato è indice di presenza di infiltrazioni di acqua di falda o superficiale nella pubblica fognatura. Risulta pertanto difficoltoso ottenere una resa elevata nell'abbattimento del carico, stante la diluizione dei reflui in ingresso, a causa di svariati fattori: infiltrazione di acque dall'esterno in tratti di reti fognarie, acque "parassite" provenienti dal comparto industriale e civile, convogliamento di acque correnti Situazione attuale impianto di depurazione di Per quel che concerne l impianto di depurazione di si segnala che : Il numero dei residenti serviti dalla pubblica fognatura è pari a a fronte di una potenzialità di progetto dell impianto pari a a.e.; la portata in ingresso, desunta dalla portata massima di erogazione delle pompe di sollevamento è di circa 1500 m 3 /d con un carico di BOD 5 pari a 45 kg/d; dai certificati analitici relativi al controllo effettuato sull impianto in data 22/12/2008 è presumibile la significativa presenza di liquami diluiti in ingresso; sulla base di quanto dichiarato dal gestore della fognatura, non risultano presenti scarichi industriali nella pubblica fognatura. A fronte di quanto sopra si può ipotizzare che il carico organico non inviato all impianto sia conseguenza del fatto che : 1. gli abitanti effettivamente allacciati alla fognatura non siano ma un numero inferiore, in considerazione del fatto che molti utenti potrebbero non essere allacciati alla fognatura; 2. le civili abitazioni siano provviste, di fosse Imhoff o comunque di sistemi preposti al trattamento primario dei reflui domestici, a monte del collettamento in fognatura. Ciò può comportare una significativa riduzione del carico organico procapite addotto alla rete fognaria, con conseguente diminuzione del carico organico apportato all impianto nei termini attualmente rilevati; 3. la portata addotta all impianto di circa 1500 m 3 /d, calcolata sulla base delle caratteristiche della pompa, non è rappresentativa della portata effettivamente convogliata nella pubblica fognatura e di conseguenza una consistente parte di 31

32 liquame fognario viene in qualche modo collettata nei corpi idrici superficiali della zona senza passare per l impianto. Dai dati relativi al monitoraggio sulla Seriola Marchionale, effettuati in data 14/2/2008 e 25/6/2008, si evince che la concentrazione di tutti i parametri monitorati non subisce sostanziali modifiche considerando i punti di campionamento presenti nel Comune di Castiglione ed i punti di campionamenti posti a monte e a valle dell abitato di come si può evincere dalla valutazione dei monitoraggi sulle acque superficiali. Si segnala per ultimo che l impianto di, a breve, sarà dismesso e collettato all impianto di Castelgoffredo loc. Villa. 7 SEGNALAZIONI DI EMERGENZA Nella tabella sotto riportata si riepilogano le principali segnalazioni di emergenza, che hanno comportato inquinamento di acque superficiali, pervenute presso il dipartimento negli ultimi due anni. Come si può vedere dalla tabella la maggior parte degli interventi non ha portato all individuazione di una causa precisa di inquinamento molto probabilmente perché le alterazioni erano dovute piuttosto ad un inquinamento diffuso che va ad incidere negativamente sui canali in oggetto. Il caso più interessante è relativo all inquinamento della Seriola Marchionale che ha portato all individuazione di uno scarico non regolare in un industria casearia e di conseguenza sono state intraprese le azioni sanzionatorie Tab.7.2 riepilogo dei principali interventi in emergenza nell Alto Mantovano per gli anni che hanno coinvolto campionamenti di acque superficiali Data Comune Descrizione Azioni intraprese gennaio Castiglione delle Stiviere Guidizzolo Ponti sul Mincio Segnalazione di schiume nella Seriola Marchionale Segnalazione di schiume nel canale Arnò Segnalazione di qualità alterata nei canali Seriola Birbesi ed adducente Segnalazione di inquinamento Redone Superiore Sono stati effettuati diversi sopralluoghi grazie ai quali è stato possibile individuare uno scarico irregolare presso il Caseificio Bassi, ubicato nel comune di Castiglione delle Stiviere Sono stati effettuati campionamenti, dai quali è emersa la presenza di tensioattivi. Sono stati prelevati campioni che attestavano una qualità molto alterata per i nutrienti ed i parametri di richiesta di ossigeno I campioni evidenziano uno stato di alterazione sia a monte che a valle dello scarico evidenziato Schiume nel canale Dispensatore D Campionamenti. Non è stata individuata la causa Goito Colorazione blu canale Maglio di Goito Campionamento. Individuata inconveniente nella cartiera del Maglio di Goito. 32

33 8 CONCLUSIONI La qualità delle acque superficiali dell Alto Mantovano presenta problematiche diverse, ma tutte riconducibili all uso intenso del territorio che si ripercuote come apporti prevalentemente di origine diffusa. Se il Mincio, il principale corso d acqua naturale della zona, ha una buona qualità attestata dalla presenza di livelli relativamente bassi di nutrienti e dall assenza di concentrazioni significative di microinquinanti, gli altri corsi d acqua naturali presentano caratteristiche peggiori. L attraversamento di terreni vulnerabili ampiamente sfruttati soprattutto dal punto di vista agricolo e zootecnico comporta un dilavamento di acque cariche di nutrienti e di microinquinanti, in particolare fitofarmaci. D altro canto l intenso sfruttamento delle risorse idriche sotterranee a monte dei canali considerati contribuisce a ridurre la ricarica degli stessi: in periodi di prolungata siccità, le portate subiscono drastiche riduzioni e tutto ciò si traduce da un lato con un aumento della concentrazione degli inquinanti a causa della scarsa diluizione, dall altro con uno stress per le comunità biologiche che vivono negli alvei. Una situazione più critica sembra essere quella della Seriola Marchionale, che soprattutto nella sua parte iniziale presenta le concentrazioni più elevate di inquinanti. Il monitoraggio delle sorgenti puntuali ha evidenziato in una particolare occasione la presenza di uno scarico industriale non a norma, mentre lo scarico del depuratore di Castiglione delle Stiviere non ha mostrato particolari problemi. Tuttavia la qualità fortemente degradata del fosso Gerra, recettore anche dello scarico del depuratore di Castiglione, fa ipotizzare che nel canale arrivino apporti non depurati da altre fonti. La Seriola Marchionale presenta comunque condizioni di forte alterazione anche a valle del comune di. Alterata appare anche la qualità del Redone Superiore e del Riale: anche per questi canali si ipotizza l apporto inquinante da parte di sorgenti civili non collettate. I valori di un certo rilievo di nitrati e la presenza di fitofarmaci attestano il dilavamento del territorio e quindi l importanza delle sorgenti diffuse. Non trascurabile l inquinamento microbiologico, per il quale, se da un lato può essere ipotizzato un contributo da fonti civili, lo spandimento irregolare di liquami a ridosso degli alvei o direttamente in essi può essere un fattore causale determinante. Considerata la natura dei territori attraversati, le azioni correttive per evitare l ulteriore deterioramento della qualità di queste acque devono orientarsi su tre filoni principali: ridurre il consumo delle acque sotterranee in modo da favorire la ricarica delle risorgive che alimentano naturalmente i canali migliorare le reti fognarie e la depurazione ove carente in modo da evitare la dispersione di scarichi di origine civile direttamente nelle acque superficiali rinaturalizzare le rive evitando la coltivazione e lo spandimento di liquami a ridosso delle sponde e favorendo l azione tampone delle fasce riparie vegetate cercare di ridurre il più possibile la banalizzazione degli alvei cercando di mantenere substrati naturali e vegetazione macrofitica spondale e di fondo. 33

34 In ogni caso, se da un lato è indispensabile il miglioramento del sistema di allontanamento e di depurazione dei reflui civili, in questi territori caratterizzati da un elevata permeabilità dei terreni diventa di primaria importanza il ripristino di condizioni vicine alla naturalità dei corsi d acqua ed il mantenimento di portate sufficienti in modo da mantenere efficiente il potere autodepurativo proprio delle acque correnti. Hanno collaborato alla stesura della relazione: Dott. Lorenza Galassi Dott. Marco Fioravanti Dott. Ing.Alessandro Malavasi 34

35 Allegato 1: CARTOGRAFIA 35

36 Fig Idrografia dell Alto Mantovano 36

37 Fig Punti di campionamento 37

38 Fig Criticità dell alto tratto della Seriola Marchionale 38

39 Fig Depuratori civili (fonte dati Amministrazione provinciale ) 39

40 Fig Bacini di scolo e scarichi privati (fonte dati Amministrazione provinciale) 40

41 Allegato 2: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

42 Fig Redone Superiore Fig Fosso Riale Fig.2.5.a - Arnò-via Casarini, Castiglione delle Stiviere punto 2 Fig.2.5.b. - Arnò- stazione di chiusura, Cavriana punto 3 42

43 Fig.2.6.a - Capofonte della Seriola Marchionale Fig.2.6.b - Rifiuti abbandonati in prossimità del capofonte della Seriola Marchionale Fig.2.6.c - Seriola Marchionale nel gennaio 2007: osservando la riva si nota la sensibile diminuzione di portata Fig.2.6.d - Seriola Marchionale: punto 1-monte fosso Gerra (si può notare la scarsità d acqua in estate) Fig.2.6.e - Seriola Marchionale: punto 2-:valle fosso Gerra 43

44 Fig.2.6.f - Seriola Marchionale: punto 3-monte Fig.2.6.g - Seriola Marchionale Punto 4:valle : è evidente la banalizzazione delle sponde e la coltivazione a ridosso del canale 44

45 Fig.2.6.h - Seriola Marchionale: punto 5-Ceresara Fig.2.6.i - Seriola Marchionale: punto 6:foce in Osone Fig Fosso Gerra: confluenza in Seriola Marchionale: è evidente la colorazione bruna del fosso Gerra 45

46 Allegato 3: GRAFICI E TABELLE 46

47 Temper atur a acqua ( C) Conducibilità elettr ica a 20 C Clor ur i (mg/ L) 21, ,00 20, ,50 19,00 18,50 18, ,00 1 5,00 17,50 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 19 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Solf ati (mg/ L) Dur ezza (totale) (mg/ L) Solidi sospesi totali (mg/ L) 42,00 41, ,00 38,00 37,00 36,00 35,00 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 18,00 16,00 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Azoto nitr ico (mg/ L) Azoto ammoniacale (mg/ L) Azoto totale (mg/ L) 1,20 0,25 1,40 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,20 0,15 0,10 0,05 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Fig.3.1.a parametri canale Arnò 47

48 BOD-5 (mg/ L) COD (mg/ L) Fosf oro totale (mg/ L) 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 25, ,00 1 5,00 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 0,09 0,08 0,07 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Orto-Fosf ato (mg/ L) Ossigeno disciolto (mg/ L) Ossigeno disciolto (% sat.) 0,08 14, ,07 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2, Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Tensioattivi anionici MBAS lau Escher ichia coli (u.f.c.) 0, , , , , , ,05 50 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 1 Punto 2 Punto 3 Fig.3.1.b parametri canale Arnò 48

49 Temper atur a acqua ( C) Conducibilità elettrica a 20 Clor ur i (mg/ L) , ,00 1 5, Y Inf er ior esuper ior e Solf ati (mg/ L) Dur ezza (totale) (mg/ L) Solidi sospesi totali (mg/ L) Inf er ior esuper ior e Inf er ior e Super ior e Inf er ior e Super ior e Azoto nitr ico (mg/ L) Azoto ammoniacale (mg/ L) Azoto totale (mg/ L) 25,00 2 0,40 0,35 0,30 25, ,00 0,25 15,00 1 0,20 0,15 1 5,00 0,10 5,00 0,05 Inf er ior e Super ior e Fig.3.2.a parametri Riale, Redone Superiore e Redone Inferiore 49

50 BOD-5 (mg/ L) COD (mg/ L) Fosf oro totale (mg/ L) 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1, , ,00 1 5,00 Inf er ior e Super ior e 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 Orto-Fosf ato (mg/ L) Ossigeno disciolto (mg/ L) Ossigeno disciolto (% sat.) 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Inf er ior e Super ior e Tensioattivi anionici MBAS lau Orto-Fosf ato (mg/ L) Escher ichia coli (u.f.c.) 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,23 0,21 0,19 0,17 0,15 0,13 0,11 0,09 0,07 0,05 Inf er ior e Super ior e Inf er ior e Super ior e Inf er ior esuper ior e Fig.3.2.b parametri Riale, Redone Superiore e Redone Inferiore 50

51 5, ,00 2 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 Astore Redone Inferiore Redone Superiore Astore Redone Inferiore Redone Superiore Astore Redone Inferiore Redone Superiore estate 2007 estate 2008 inverno 2008 Rame Arsenico Astore Redone Inferiore Redone Superiore Astore Redone Inferiore Redone Superiore Astore Redone Inferiore Redone Superiore inverno 2008 estate 2008 estate 2007 Metolachlor Terbutilazina Terbutilazina desetil Prometrina Fig.3.2.c parametri Riale, Redone Superiore e Redone Inferiore 51

52 Temper atur a acqua ( C) Conducibilità elettrica a 20 Clor ur i (mg/ L) 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Solf ati (mg/ L) Dur ezza (totale) (mg/ L) Ossigeno disciolto (mg/ L) Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 13,50 13,00 12,50 12,00 11,50 11,00 10,50 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Azoto nitr ico (mg/ L) Azoto ammoniacale (mg/ L) Azoto totale (mg/ L) 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 0,20 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Fig.3.3.a parametri Seriola Marchionale, febbraio

53 BOD-5 (mg/ L) COD (mg/ L) Fosf oro totale (mg/ L) 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 2 18,00 16,00 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Tensioattivi anionici MBAS lau Solidi sospesi totali (mg/ L) Escher ichia coli (u.f.c.) 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone ph (ph) Orto-Fosf ato (mg/ L) Ossigeno disciolto (% sat.) 8,40 8,20 8,00 7,80 7,60 7,40 7,20 7,00 6,80 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone 112, ,00 106,00 104,00 102, ,00 96,00 Monte Fosso Valle Fosso Monte Valle Punto 65 PRRA Foce in Osone Fig.3.3.b parametri Seriola Marchionale, febbraio

54 Temper atur a acqua ( C) Conducibilità elettrica a 20Â Clor ur i (mg/ L) 35, , ,00 1 5,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Solf ati (mg/ L) Dur ezza (totale) (mg/ L) Ossigeno disciolto (mg/ L) Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Azoto nitr ico (mg/ L) Azoto ammoniacale (mg/ L) Azoto totale (mg/ L) 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fig.3.3.c parametri Seriola Marchionale, luglio

55 BOD-5 (mg/ L) COD (mg/ L) Fosf oro totale (mg/ L) 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Ser i ol a M ar chi onal e - M onte Fosso Fosso Ser i ol a M ar chi onal e M ar chi onal e M ar chi onal e M ar chi onal e M ar chi onal e - Val l e Fosso Ser i ol a - M onte M edol e Ser i ol a - Val l e M edol e Ser i ol a - Punto 65 PRRA Ser i ol a - Foce i n Osone 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Tensioattivi anionici MBAS lau Solidi sospesi totali (mg/ L) Escher ichia coli (u.f.c.) 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone ph (ph) Orto-Fosf ato (mg/ L) Ossigeno disciolto (% sat.) 8,60 8,40 8,20 8,00 7,80 7,60 7,40 7,20 7,00 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fosso - Monte Fosso - Valle Fosso - Monte - Valle - Punto 65 PRRA - Foce in Osone Fig.3.3.d parametri Seriola Marchionale, luglio

56 ,05 0,10 0,15 Monte Fosso Gerra Monte Fosso Gerra Valle Fosso Gerra Monte Valle Punto 65 PRRA inverno 2008 Valle Fosso Gerra Monte Valle Punto 65 PRRA inverno 2008 Foce in Osone Foce in Osone Valle Fosso Gerra Punto 65 PRRA estate 2008 Valle Fosso Gerra Punto 65 PRRA estate 2008 Monte Valle Foce in Osone Monte Rame Zinco totale Valle Arsenico Cromo totale Nichel Foce in Osone Piombo Fig.3.3.e parametri Seriola Marchionale Atrazina Atrazina-desetil Terbutilazina Terbutilazina desetil Prometrina 56

57 Temper atur a acqua ( C) Conducibilità elettrica a 20 Clor ur i (mg/ L) , , , Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Solf ati (mg/ L) Dur ezza (totale) (mg/ L) Ossigeno disciolto (mg/ L) , ,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Azoto nitr ico (mg/ L) Azoto ammoniacale (mg/ L) Azoto totale (mg/ L) 2 18,00 16,00 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso Fosso Fosso 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Fosso Fosso Fosso 2 18,00 16,00 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso Fosso Fosso Fig.3.3.f parametri Fosso Gerra 57

58 BOD-5 (mg/ L) COD (mg/ L) Fosf oro totale (mg/ L) 14,00 6 3,50 12,00 5 3,00 1 8,00 6,00 4, ,50 2,00 1,50 1,00 2,00 1 0,50 Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Tensioattivi anionici MBAS lau Solidi sospesi totali (mg/ L) Escher ichia coli (u.f.c.) 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Fosso Fosso Fosso 2 18,00 16,00 14,00 12,00 1 8,00 6,00 4,00 2,00 Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso ph (ph) Orto-Fosf ato (mg/ L) Ossigeno disciolto (% sat.) 7,80 7,70 7,60 7,50 7,40 7,30 7,20 7,10 7,00 Fosso Fosso Fosso 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fosso Fig.3.3.g parametri Fosso Gerra 58

59 ,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12 Fosso Gerra Fosso Gerra estate 2008 Fosso Gerra Fosso Gerra inverno 2008 estate 2008 estate 2007 Fosso Gerra estate 2007 Rame Zinco totale Arsenico Cromo totale Nichel Fosso Gerra inverno 2008 Ametrina Atrazina Atrazina-desetil Terbutilazina Terbutilazina desetil Prometrina Fig.3.3.h parametri Fosso Gerra 59

60 SERIOLA MARCHIONALE ALBANA REDONE SUPERIORE REDONE INFERIORE Stazione: punto 1 punto 2 punto 3a punto 3b punto 4 punto 1 punto 2 punto 3a punto 3b punto 4 punto 4bis punto 5 punto 6 Data: 11/2/08 11/2/08 15/2/08 15/2/08 15/2/08 7/5/08 7/5/08 6/5/08 6/5/08 6/5/08 6/5/08 5/5/08 5/5/08 9/10/07 11/10/07 11/10/07 Tab LISTA FAUNISTICA Monte fosso Gerra Valle fosso gerra Monte Monte confluenza Seriola Piubega Valle Monte fosso Gerra Valle fosso Gerra Monte Monte confluenza Seriola Piubega Valle Valle Mulino Ceresara foce in Osone ASTORE PONTI SUL MINCIO MONZAMBANO UNITA' TASSONOMICHE ORDINE FAMIGLIA Genere o taxa considerato EFEMEROTTERI BAETIDAE Baetis X X X X X X X X X X X X X X X CAENIDAE Caenis X X X X X EPHEMERELLIDAE Ephemerella X X X TRICOTTERI HYDROPSYCHIDAE HYDROPSYCHIDAE X X X X X X X X X X X X LIMNEPHILIDAE LIMNEPHILIDAE X X ODONTOCERIDAE ODONTOCERIDAE X SERIOCOSTOMATIDAE SERIOCOSTOMATIDAE X COLEOTTERI DRYOPIDAE DRYOPIDAE X X ELMIDAE ELMIDAE X ODONATI CALOPTERYGIDAE Calopteryx X X X X X X X X CALOPTERYGIDAE Crocothemis COENAGRIONIDAE Ischnura X X X X X X GOMPHIDAE Onycogomphus X X X DITTERI CERATOPOGONIDAE CERATOPOGONIDAE X CHIRONOMIDAE CHIRONOMIDAE X X X X X X X X X X X X X X X X SIMULIIDAE SIMULIIDAE X X X X X X X X X X X X X STRATIOMYDAE STRATIOMYDAE TABANIDAE TABANIDAE X X ETEROTTERI CORIXIDAE Micronecta X GERRIDAE Gerris X X NAUCORIDAE Aphelocheirus X X CROSTACEI ASELLIDAE ASELLIDAE X X X X X X X X X X X X X X X PALEMONIDAE PALEMONIDAE X GAMMARIDAE GAMMARIDAE X X X X BIVALVI CURBICULIDAE Curbicola X X GASTEROPODI LYMNAEIDAE Lymnaea X NERITIDAE Theodoxus X X X X PHYSIDAE Physa X X X X X X X X X X PHYSIDAE Aplexa X X X PLANORBIDAE Gyraulus X PLANORBIDAE Planorbis X VALVATIDAE Valvata X TRICLADI DENDROCOELIDAE Dendrocoelum X X X DUGESIIDAE Dugesia X X X PLANARIIDAE Crenobia X IRUDINEI ERPOBDELLIDAE Dina X X X X X X X X X ERPOBDELLIDAE Erpobdella X X X X X GLOSSIPHONIIDAE Glossiphonia X X OLIGOCHETI LUMBRICIDAE LUMBRICIDAE X X X X X X X X X X X X LUMBRICULIDAE LUMBRICULIDAE X X X X X NAIDIDAE NAIDIDAE X TUBIFICIDAE TUBIFICIDAE X X X X X X X X X X X X X X X U.S. totali Valore I.B.E. 7/6 6 8/ /7 7 6/7 7 7/ /7 6/7 III /II II / III Classe di Qualità III III II III III IV III III III III III IV II III

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