Ascolto di Forum, associazioni e categorie economiche e sociali

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1 Ascolto di Forum, associazioni e categorie economiche e sociali Rapporto sintetico degli incontri 10 Aprile e 16 Aprile 2015 Città di Imola A cura di Maria Fabbri e Margherita Mugnai Sociolab

2 Il percorso di partecipazione Imola ripartecipa è promosso dall Amministrazione Comunale per l'individuazione di nuovi strumenti partecipativi per il Comune di Imola. Il percorso ha l obiettivo di coinvolgere Amministrazione, cittadini/e, associazioni e rappresentanti di categorie economiche e sociali nella definizione di linee guida che facilitino la cultura collaborativa e partecipativa e che siano definite in maniera condivisa da tutti gli attori in campo. Il percorso, strutturato in fasi tra loro interconnesse, si è aperto, dopo una prima fase di coordinamento e progettazione con Giunta e Consiglio comunali, con alcuni incontri di ascolto rivolti ai rappresentanti dei Forum territoriali, delle realtà associative locali, delle associazioni di categoria economiche e sociali: 2 incontro con i Forum territoriali 10 Aprile 2015; incontro con le Associazioni di categoria economiche e sociali 16 Aprile 2015; incontro con le Associazioni culturali, sociali e di volontariato - 16 Aprile L obiettivo di questi incontri è stato quello di presentare in dettaglio il percorso; avviare un primo confronto sul tema e delineare un bilancio delle attività di partecipazione svolte sino ad oggi a Imola e individuare, con l aiuto dei diversi portatori di interesse, spunti, opportunità e indicazioni utili a migliorare la collaborazione tra Enti, cittadinanza e associazioni. Tutti gli incontri sono stati organizzati come laboratori di discussione e condotti da facilitatrici professioniste. Come è strutturato il rapporto Il rapporto riporta in maniera sintetica le indicazioni dei partecipanti e le riflessioni più generali che dalle loro considerazioni si possono trarre per dettagliare: elementi utili alla comprensione del contesto in cui il percorso nasce e si sviluppa; elementi dell esperienza passata e presente che rappresentano punti di forza e come tali sono da mantenere e valorizzare per gli scenari futuri; elementi dell esperienza passata e presente che rappresentano punti di debolezza e come tali sono da cambiare ed evitare per gli scenari futuri. Grazie alle riflessioni e agli spunti dei partecipanti è stato possibile anche costruire, sulla base di questi contributi, dei veri e propri principi chiave per iniziare a delineare le forme della futura partecipazione a Imola. 2

3 Una breve riflessione di sintesi Si è qui cercato di presentare una sintesi dei contenuti condivisi dai partecipanti ai tre diversi momenti di ascolto (Forum territoriali, categorie socio-economiche e associazioni locali), per quanto gli incontri abbiamo avuto caratteristiche molto diverse in termini di presenza numerica, clima della discussione e temi trattati. Quello che ci preme evidenziare è come, nonostante ciascuno dei tre gruppi si sia concentrato pressoché esclusivamente sulla propria - più o meno esplicitata - definizione di partecipazione, riconducibile al proprio peculiare contesto di impegno, abbiano di fatto condiviso molti elementi di analisi su punti di forza, criticità e strategie di sviluppo, pur da punti di vista articolati. 3 Colpisce in particolare, quello che potremmo definire come una sorta di molteplicità di significati rispetto all interpretazione di ruoli, competenze, obiettivi che riguardano il tema della partecipazione. Negli scambi con i partecipanti (dei cui interventi riportiamo nel testo alcune citazioni), emerge infatti come al termine partecipazione venga di volta in volta attribuito significato nei termini di: spazio in cui si esercita l ascolto dei cittadini e dei loro bisogni (rappresentato da alcune delle funzioni assunte dagli ex Forum territoriali); luogo in cui i decisori aprono il confronto per includere la cittadinanza nei processi decisionali; servizio sussidiario alla comunità nella forma di attività e progetti sociali realizzati dalle associazioni del territorio ( il volontariato è partecipazione ). Questa pluralità di interpretazioni rende di fatto necessario parlare di partecipazione su piani diversi e trovare altrettante modalità e spazi per permettere a queste dimensioni di coesistere e di valorizzarsi vicendevolmente, come parti di un unico patto di collaborazione con la cittadinanza. Elementi utili alla comprensione del contesto Nel corso di tutti gli incontri di ascolto è stata confermata la consistente tradizione di partecipazione della città, sia in forme più tradizionali - in primo luogo connesse alla presenza di una rete associativa locale molto estesa (forte di una storia locale di partecipazione A Imola sono nate le prime Consulte e della generosità della popolazione imolese ) - sia in forme innovative, come l esperienza dei Forum territoriali, nata a Imola e a lungo considerata come modello di riferimento da altri territori in merito al riassetto delle forme di rappresentanza territoriali dopo la scomparsa di quartieri e circoscrizioni. Questa ricchezza della rete associativa sociale e culturale se, da 3

4 una parte, è una risorsa in termine di energie, esperienze e iniziative, dall altra, genera sovrapposizione di interessi e rischio di frammentazione di attività. In particolare, si rileva che, pur a fronte dell esistenza di molti contesti e strumenti di confronto e scambio, i diversi soggetti attivi nella partecipazione corrono il rischio di sviluppare progetti con una scarsa collaborazione, rischiando di disperdere il lavoro svolto anche sul fronte delle proposte: si parla, si discute, si partecipa, e poi ognuno va per la sua strada. Un diffuso e produttivo confronto e dialogo interassociativo sembra mancare: questa carenza viene in parte attribuita alla natura di certi strumenti, invece, appositamente creati per facilitare la costruzione di reti (con particolare riferimento ai mandati di tipo elettivo sia dei Forum territoriali che della Consulta degli stranieri). Questi tendono infatti a riprodurre meccanismi di delega politica tradizionale, senza favorire modalità più orizzontali di collaborazione e condivisione di progetti e iniziative comuni. 4 Anche sul fronte della relazione con l Amministrazione, se da un lato emerge che vi sono spazi, contesti e strumenti di attivazione del confronto (tavoli di lavoro, commissioni, contatti diretti, mozioni in Consiglio comunale), dall altro, viene individuato un certo deficit di concretezza in questi scambi e non viene percepito il supporto da parte dell Amministrazione (in termini di risorse, di strutture e di ascolto). In particolare, si individua un cortocircuito di attribuzione di significato al termine partecipazione, perché offrire patrocini non è fare partecipazione e se vuoi fare una cosa per me ma senza di me, questa cosa non vale nulla. L approccio partecipativo dell Amministrazione viene quindi prevalentemente descritto in termini di attitudine alla delega, priva però di un attenzione reale. Una provocazione emersa è quindi quella per cui paradossalmente dovrebbe essere la politica a ripartecipare la partecipazione. Nel migliore degli scenari attuali, il flusso partecipativo viene infatti descritto come unidirezionale; mentre sarebbe importante che non fossero solo i cittadini e le associazioni a porre questioni, ma l Amministrazione a coinvolgere 4

5 queste realtà su temi importanti con riferimenti chiari. Nel lungo periodo, questo tipo di approccio ha portato ad un clima di stanchezza da parte della società civile per la mancanza di risultati, particolarmente percepito da associazioni culturali sociali e di volontariato. Punti di forza: elementi da mantenere e valorizzare per il futuro Il valore dell esperienza umana e sociale nell esperienza di rapporto con i cittadini viene più volte evidenziato sia come patrimonio comune della ormai consolidata tradizione associativa sia come eredità dei Forum territoriali. 5 Nel primo caso, particolarmente rilevanti risultano essere state le esperienze costruite in termini di co-progettazione, che hanno visto quindi il coordinamento tra realtà associative e territoriali per la realizzazione di iniziative, eventi, campagne di interesse comune, su obiettivi concreti e largamente condivisi dai cittadini: il convergere di idee, soggetti, bisogni che spesso hanno anche garantito servizi e creato ricchezza. Tra le iniziative menzionate dai partecipanti: creazione di un asilo nido aziendale; collaborazione con i Forum territoriali, in qualità di presidio territoriale, per promuovere eventi; apertura del FabLab di Imola e progetti interdisciplinari con istituti scolastici, enti pubblici e Università; orti sociali; comitato per l acqua pubblica; progetto centrale elettrica; pista ciclabile progettata dai cittadini; interventi sull inagibilità della scuola dell infanzia. Nel caso dei Forum, viene poi individuato come elemento da preservare la funzione di presidio territoriale: un contatto dell Amministrazione con il territorio, riattivato in termini di: creazione di relazioni positive con altre realtà della Pubblica Amministrazione (Area Blu); creazione di reti con l associazionismo; diffusione di informazione tra i cittadini. 5

6 Punti di debolezza: elementi da cambiare ed evitare per il futuro I partecipanti individuano come limite principale alle esperienze fino ad oggi realizzate la mancata assunzione di responsabilità politica da parte dell Amministrazione rispetto alla partecipazione, anche solo in termini di risposte o motivazioni per richieste non accolte. Questa è traducibile concretamente in termini di: assenza di presa di impegno politico rispetto ai percorsi e alle iniziative; nel caso di Forum e Consulte, la riproduzione di un modello elettivo viziato con ampia democrazia prevista sulla carta ma scarsa partecipazione al momento elettorale e voti molto concentrati che ha prodotto sostanziale debolezza sia in termini di delega che di mandato di questi organismi. I Forum, nati come punto di incontro apolitici tra Amministrazione e cittadini, si sviluppano, infatti, poi come sorta di tramite informativo: a un certo punto ci comunicavano le decisione prese ; nel caso delle associazioni, una forte delega in termini di responsabilità e carico burocratico, senza un corrispondente impegno dell Amministrazione in termini di ascolto delle istanze e di coinvolgimento attivo, anche su interventi in cui il costo per l Amministrazione era zero o molto basso. Rispetto a questo emerge l indicazione che il volontariato è partecipazione! Ma la responsabilità deve essere del Comune e che le associazioni non possono essere lasciate sole a risolvere i problemi della comunità. 6 Principi chiave delle forme della partecipazione a Imola Dal confronto con i partecipanti sono emersi una molteplicità di spunti utili a definire i termini del futuro patto di collaborazione tra cittadini e Amministrazione. Questi sono riassumibili in principi chiave che riportiamo qui suddivisi per categorie. Quali regole del gioco della partecipazione? I partecipanti hanno identificato attraverso il loro confronto quelli che sono alcuni importanti prerequisiti di un futuro modello partecipativo, in cui la partecipazione funziona se: ha come premessa la disponibilità al dialogo e un impegno pubblico formale a dare risposte chiare da parte dei decisori; offre strumenti e informazioni semplici e accessibili che facilitino il coinvolgimento di tutti alla presa di decisioni; contribuisce a mediare i conflitti, creare senso di comunità e rafforzare i legami sociali; comporta una collaborazione proattiva da parte di tutti: ogni attore coinvolto ha un 6

7 ruolo da svolgere che va esplicitato dall inizio e condiviso; è inclusiva, soprattutto nei confronti della base delle organizzazioni e delle strutture; crea nuovi luoghi di confronto ma soprattutto valorizza gli spazi di confronto esistenti, mettendoli in rete; si sviluppa con percorsi concreti e si attiva su temi definiti e rilevanti. I partecipanti evidenziano la loro percezione di un cambiamento nelle modalità del partecipare e, dal loro punto di vista, serve innovazione per rispondere a quello che individuano come un momento di crisi della politica: bisogna capire che la politica è più debole e chiede di collaborare a ridefinire la partecipazione: servono quindi canali nuovi per convergere verso il pubblico interesse in cui, però, la politica assuma reale presenza e responsabilità. 7 Su cosa partecipare? Temi e cornici Riguardo alla cornice tematica della partecipazione ai partecipanti appare necessario: porsi obiettivi concreti che nascono da un bisogno e hanno come fine un bene comune (gestione dei rifiuti, tutela dell ambiente, pianificazione urbanistica, dispersione scolastica, integrazione culturale); non relegare la partecipazione a temi marginali e secondari ma svilupparla su questioni con ricadute rilevanti per la vita dei cittadini, che creino reale coinvolgimento di tutte le realtà (ad esempio, la Città Metropolitana); superare la suddivisione della partecipazione sul territorio sulla base dell appartenenza ad aree geografiche e competenze specifiche ma individuare esigenze, temi, iniziative trasversali e condivisi. Come partecipare? Modalità e approcci Riguardo agli elementi caratterizzanti questo nuovo modello partecipativo, emerge come per i partecipanti sia essenziale introdurre un approccio di tipo orizzontale di costruzione di reti, interazioni e intermodalità che permetta il coinvolgimento di cittadini e associazioni del territorio sin dalle fasi di ideazione e progettazione. Questo approccio dovrebbe consentire maggiore autonomia rispetto all intervento verticale e risolutivo dell Amministrazione, chiamata invece a svolgere il ruolo importante di facilitatore di relazioni e di progetti (garantendo ascolto e mettendo a disposizione strutture e risorse, dove possibile e necessario). Più specificatamente, per un approccio di questo tipo è essenziale: co-progettare con la rete associativa locale sin dalla fase embrionale di ideazione e progettazione, per collegarsi meglio al territorio e superare così la dimensione del patrocinio e della chiamata a risolvere i problemi della città ; 7

8 valorizzare risorse e competenze individuali o delle singole associazioni e organizzazioni e trovare modalità per metterle a sistema nella rete del territorio; avere riferimenti concreti nell Amministrazione, in termini di metodo di ascolto strutturato (personale, momenti dedicati, etc.), ma anche in termini di risorse e strutture; contribuire a semplificare le pratiche burocratiche per realizzare progetti e iniziative che mettono in collaborazione più soggetti e come tali valorizzano le risorse della collettività; garantire l informazione diffusa e inclusiva della cittadinanza circa la possibilità di partecipare: occorre aiutare il cittadino a capire cosa fare per partecipare con una migliore informazione sugli strumenti a disposizione: spesso non si partecipa perché non si sa di poterlo fare!. 8 8

9 Grazie alle realtà che hanno partecipato agli incontri e portato il proprio contributo: AGESCI, ARCI, ASCOM, Associazione Laerte Poletti, Azione Cattolica Imola, Banca del Tempo, Canterini e Danzerini Romagnoli "T. Baruzzi", Casa della Cultura Islamica, Centro Sociale C.A. TAROZZI, Centro Sociale ZOLINO, Centro Sociale Campanella, Centro Sociale Fabbrica, Centro Sociale Orti Anziani, Centro Sociale Orti Bel Poggio, Centro Sociale San Prospero, Centro Sociale SASSO MORELLI, Centro Sociale Tozzona, Centro studi e ricerche Primola, CGIL, CIA, Circolo ARCA, CNA, Comitato Sao Bernardo, Comunità Missionaria di Villaregia, Coordinamento associazioni dello sport, Emergency Imola, Fablab Imola, Forum Centro, Forum Marconi, Forum Ponticelli, Forum Sasso Morelli, Forum Sesto Imolese, Forum Tre Monti/Zello, Forum Zolino, GAS Imola, Il ponte azzurro, Istituto Artigianelli Santa Caterina, Officina Immaginata, Panta Rei, Pro Loco, S. Maria Carità, Salviamo il paesaggio, Slow Food Imola, TILT, Trame di Terra, UIL, UNITALSI Imola. 9 9

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