Ascolto di Forum, associazioni e categorie economiche e sociali
|
|
- Federigo Quaranta
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ascolto di Forum, associazioni e categorie economiche e sociali Rapporto sintetico degli incontri 10 Aprile e 16 Aprile 2015 Città di Imola A cura di Maria Fabbri e Margherita Mugnai Sociolab
2 Il percorso di partecipazione Imola ripartecipa è promosso dall Amministrazione Comunale per l'individuazione di nuovi strumenti partecipativi per il Comune di Imola. Il percorso ha l obiettivo di coinvolgere Amministrazione, cittadini/e, associazioni e rappresentanti di categorie economiche e sociali nella definizione di linee guida che facilitino la cultura collaborativa e partecipativa e che siano definite in maniera condivisa da tutti gli attori in campo. Il percorso, strutturato in fasi tra loro interconnesse, si è aperto, dopo una prima fase di coordinamento e progettazione con Giunta e Consiglio comunali, con alcuni incontri di ascolto rivolti ai rappresentanti dei Forum territoriali, delle realtà associative locali, delle associazioni di categoria economiche e sociali: 2 incontro con i Forum territoriali 10 Aprile 2015; incontro con le Associazioni di categoria economiche e sociali 16 Aprile 2015; incontro con le Associazioni culturali, sociali e di volontariato - 16 Aprile L obiettivo di questi incontri è stato quello di presentare in dettaglio il percorso; avviare un primo confronto sul tema e delineare un bilancio delle attività di partecipazione svolte sino ad oggi a Imola e individuare, con l aiuto dei diversi portatori di interesse, spunti, opportunità e indicazioni utili a migliorare la collaborazione tra Enti, cittadinanza e associazioni. Tutti gli incontri sono stati organizzati come laboratori di discussione e condotti da facilitatrici professioniste. Come è strutturato il rapporto Il rapporto riporta in maniera sintetica le indicazioni dei partecipanti e le riflessioni più generali che dalle loro considerazioni si possono trarre per dettagliare: elementi utili alla comprensione del contesto in cui il percorso nasce e si sviluppa; elementi dell esperienza passata e presente che rappresentano punti di forza e come tali sono da mantenere e valorizzare per gli scenari futuri; elementi dell esperienza passata e presente che rappresentano punti di debolezza e come tali sono da cambiare ed evitare per gli scenari futuri. Grazie alle riflessioni e agli spunti dei partecipanti è stato possibile anche costruire, sulla base di questi contributi, dei veri e propri principi chiave per iniziare a delineare le forme della futura partecipazione a Imola. 2
3 Una breve riflessione di sintesi Si è qui cercato di presentare una sintesi dei contenuti condivisi dai partecipanti ai tre diversi momenti di ascolto (Forum territoriali, categorie socio-economiche e associazioni locali), per quanto gli incontri abbiamo avuto caratteristiche molto diverse in termini di presenza numerica, clima della discussione e temi trattati. Quello che ci preme evidenziare è come, nonostante ciascuno dei tre gruppi si sia concentrato pressoché esclusivamente sulla propria - più o meno esplicitata - definizione di partecipazione, riconducibile al proprio peculiare contesto di impegno, abbiano di fatto condiviso molti elementi di analisi su punti di forza, criticità e strategie di sviluppo, pur da punti di vista articolati. 3 Colpisce in particolare, quello che potremmo definire come una sorta di molteplicità di significati rispetto all interpretazione di ruoli, competenze, obiettivi che riguardano il tema della partecipazione. Negli scambi con i partecipanti (dei cui interventi riportiamo nel testo alcune citazioni), emerge infatti come al termine partecipazione venga di volta in volta attribuito significato nei termini di: spazio in cui si esercita l ascolto dei cittadini e dei loro bisogni (rappresentato da alcune delle funzioni assunte dagli ex Forum territoriali); luogo in cui i decisori aprono il confronto per includere la cittadinanza nei processi decisionali; servizio sussidiario alla comunità nella forma di attività e progetti sociali realizzati dalle associazioni del territorio ( il volontariato è partecipazione ). Questa pluralità di interpretazioni rende di fatto necessario parlare di partecipazione su piani diversi e trovare altrettante modalità e spazi per permettere a queste dimensioni di coesistere e di valorizzarsi vicendevolmente, come parti di un unico patto di collaborazione con la cittadinanza. Elementi utili alla comprensione del contesto Nel corso di tutti gli incontri di ascolto è stata confermata la consistente tradizione di partecipazione della città, sia in forme più tradizionali - in primo luogo connesse alla presenza di una rete associativa locale molto estesa (forte di una storia locale di partecipazione A Imola sono nate le prime Consulte e della generosità della popolazione imolese ) - sia in forme innovative, come l esperienza dei Forum territoriali, nata a Imola e a lungo considerata come modello di riferimento da altri territori in merito al riassetto delle forme di rappresentanza territoriali dopo la scomparsa di quartieri e circoscrizioni. Questa ricchezza della rete associativa sociale e culturale se, da 3
4 una parte, è una risorsa in termine di energie, esperienze e iniziative, dall altra, genera sovrapposizione di interessi e rischio di frammentazione di attività. In particolare, si rileva che, pur a fronte dell esistenza di molti contesti e strumenti di confronto e scambio, i diversi soggetti attivi nella partecipazione corrono il rischio di sviluppare progetti con una scarsa collaborazione, rischiando di disperdere il lavoro svolto anche sul fronte delle proposte: si parla, si discute, si partecipa, e poi ognuno va per la sua strada. Un diffuso e produttivo confronto e dialogo interassociativo sembra mancare: questa carenza viene in parte attribuita alla natura di certi strumenti, invece, appositamente creati per facilitare la costruzione di reti (con particolare riferimento ai mandati di tipo elettivo sia dei Forum territoriali che della Consulta degli stranieri). Questi tendono infatti a riprodurre meccanismi di delega politica tradizionale, senza favorire modalità più orizzontali di collaborazione e condivisione di progetti e iniziative comuni. 4 Anche sul fronte della relazione con l Amministrazione, se da un lato emerge che vi sono spazi, contesti e strumenti di attivazione del confronto (tavoli di lavoro, commissioni, contatti diretti, mozioni in Consiglio comunale), dall altro, viene individuato un certo deficit di concretezza in questi scambi e non viene percepito il supporto da parte dell Amministrazione (in termini di risorse, di strutture e di ascolto). In particolare, si individua un cortocircuito di attribuzione di significato al termine partecipazione, perché offrire patrocini non è fare partecipazione e se vuoi fare una cosa per me ma senza di me, questa cosa non vale nulla. L approccio partecipativo dell Amministrazione viene quindi prevalentemente descritto in termini di attitudine alla delega, priva però di un attenzione reale. Una provocazione emersa è quindi quella per cui paradossalmente dovrebbe essere la politica a ripartecipare la partecipazione. Nel migliore degli scenari attuali, il flusso partecipativo viene infatti descritto come unidirezionale; mentre sarebbe importante che non fossero solo i cittadini e le associazioni a porre questioni, ma l Amministrazione a coinvolgere 4
5 queste realtà su temi importanti con riferimenti chiari. Nel lungo periodo, questo tipo di approccio ha portato ad un clima di stanchezza da parte della società civile per la mancanza di risultati, particolarmente percepito da associazioni culturali sociali e di volontariato. Punti di forza: elementi da mantenere e valorizzare per il futuro Il valore dell esperienza umana e sociale nell esperienza di rapporto con i cittadini viene più volte evidenziato sia come patrimonio comune della ormai consolidata tradizione associativa sia come eredità dei Forum territoriali. 5 Nel primo caso, particolarmente rilevanti risultano essere state le esperienze costruite in termini di co-progettazione, che hanno visto quindi il coordinamento tra realtà associative e territoriali per la realizzazione di iniziative, eventi, campagne di interesse comune, su obiettivi concreti e largamente condivisi dai cittadini: il convergere di idee, soggetti, bisogni che spesso hanno anche garantito servizi e creato ricchezza. Tra le iniziative menzionate dai partecipanti: creazione di un asilo nido aziendale; collaborazione con i Forum territoriali, in qualità di presidio territoriale, per promuovere eventi; apertura del FabLab di Imola e progetti interdisciplinari con istituti scolastici, enti pubblici e Università; orti sociali; comitato per l acqua pubblica; progetto centrale elettrica; pista ciclabile progettata dai cittadini; interventi sull inagibilità della scuola dell infanzia. Nel caso dei Forum, viene poi individuato come elemento da preservare la funzione di presidio territoriale: un contatto dell Amministrazione con il territorio, riattivato in termini di: creazione di relazioni positive con altre realtà della Pubblica Amministrazione (Area Blu); creazione di reti con l associazionismo; diffusione di informazione tra i cittadini. 5
6 Punti di debolezza: elementi da cambiare ed evitare per il futuro I partecipanti individuano come limite principale alle esperienze fino ad oggi realizzate la mancata assunzione di responsabilità politica da parte dell Amministrazione rispetto alla partecipazione, anche solo in termini di risposte o motivazioni per richieste non accolte. Questa è traducibile concretamente in termini di: assenza di presa di impegno politico rispetto ai percorsi e alle iniziative; nel caso di Forum e Consulte, la riproduzione di un modello elettivo viziato con ampia democrazia prevista sulla carta ma scarsa partecipazione al momento elettorale e voti molto concentrati che ha prodotto sostanziale debolezza sia in termini di delega che di mandato di questi organismi. I Forum, nati come punto di incontro apolitici tra Amministrazione e cittadini, si sviluppano, infatti, poi come sorta di tramite informativo: a un certo punto ci comunicavano le decisione prese ; nel caso delle associazioni, una forte delega in termini di responsabilità e carico burocratico, senza un corrispondente impegno dell Amministrazione in termini di ascolto delle istanze e di coinvolgimento attivo, anche su interventi in cui il costo per l Amministrazione era zero o molto basso. Rispetto a questo emerge l indicazione che il volontariato è partecipazione! Ma la responsabilità deve essere del Comune e che le associazioni non possono essere lasciate sole a risolvere i problemi della comunità. 6 Principi chiave delle forme della partecipazione a Imola Dal confronto con i partecipanti sono emersi una molteplicità di spunti utili a definire i termini del futuro patto di collaborazione tra cittadini e Amministrazione. Questi sono riassumibili in principi chiave che riportiamo qui suddivisi per categorie. Quali regole del gioco della partecipazione? I partecipanti hanno identificato attraverso il loro confronto quelli che sono alcuni importanti prerequisiti di un futuro modello partecipativo, in cui la partecipazione funziona se: ha come premessa la disponibilità al dialogo e un impegno pubblico formale a dare risposte chiare da parte dei decisori; offre strumenti e informazioni semplici e accessibili che facilitino il coinvolgimento di tutti alla presa di decisioni; contribuisce a mediare i conflitti, creare senso di comunità e rafforzare i legami sociali; comporta una collaborazione proattiva da parte di tutti: ogni attore coinvolto ha un 6
7 ruolo da svolgere che va esplicitato dall inizio e condiviso; è inclusiva, soprattutto nei confronti della base delle organizzazioni e delle strutture; crea nuovi luoghi di confronto ma soprattutto valorizza gli spazi di confronto esistenti, mettendoli in rete; si sviluppa con percorsi concreti e si attiva su temi definiti e rilevanti. I partecipanti evidenziano la loro percezione di un cambiamento nelle modalità del partecipare e, dal loro punto di vista, serve innovazione per rispondere a quello che individuano come un momento di crisi della politica: bisogna capire che la politica è più debole e chiede di collaborare a ridefinire la partecipazione: servono quindi canali nuovi per convergere verso il pubblico interesse in cui, però, la politica assuma reale presenza e responsabilità. 7 Su cosa partecipare? Temi e cornici Riguardo alla cornice tematica della partecipazione ai partecipanti appare necessario: porsi obiettivi concreti che nascono da un bisogno e hanno come fine un bene comune (gestione dei rifiuti, tutela dell ambiente, pianificazione urbanistica, dispersione scolastica, integrazione culturale); non relegare la partecipazione a temi marginali e secondari ma svilupparla su questioni con ricadute rilevanti per la vita dei cittadini, che creino reale coinvolgimento di tutte le realtà (ad esempio, la Città Metropolitana); superare la suddivisione della partecipazione sul territorio sulla base dell appartenenza ad aree geografiche e competenze specifiche ma individuare esigenze, temi, iniziative trasversali e condivisi. Come partecipare? Modalità e approcci Riguardo agli elementi caratterizzanti questo nuovo modello partecipativo, emerge come per i partecipanti sia essenziale introdurre un approccio di tipo orizzontale di costruzione di reti, interazioni e intermodalità che permetta il coinvolgimento di cittadini e associazioni del territorio sin dalle fasi di ideazione e progettazione. Questo approccio dovrebbe consentire maggiore autonomia rispetto all intervento verticale e risolutivo dell Amministrazione, chiamata invece a svolgere il ruolo importante di facilitatore di relazioni e di progetti (garantendo ascolto e mettendo a disposizione strutture e risorse, dove possibile e necessario). Più specificatamente, per un approccio di questo tipo è essenziale: co-progettare con la rete associativa locale sin dalla fase embrionale di ideazione e progettazione, per collegarsi meglio al territorio e superare così la dimensione del patrocinio e della chiamata a risolvere i problemi della città ; 7
8 valorizzare risorse e competenze individuali o delle singole associazioni e organizzazioni e trovare modalità per metterle a sistema nella rete del territorio; avere riferimenti concreti nell Amministrazione, in termini di metodo di ascolto strutturato (personale, momenti dedicati, etc.), ma anche in termini di risorse e strutture; contribuire a semplificare le pratiche burocratiche per realizzare progetti e iniziative che mettono in collaborazione più soggetti e come tali valorizzano le risorse della collettività; garantire l informazione diffusa e inclusiva della cittadinanza circa la possibilità di partecipare: occorre aiutare il cittadino a capire cosa fare per partecipare con una migliore informazione sugli strumenti a disposizione: spesso non si partecipa perché non si sa di poterlo fare!. 8 8
9 Grazie alle realtà che hanno partecipato agli incontri e portato il proprio contributo: AGESCI, ARCI, ASCOM, Associazione Laerte Poletti, Azione Cattolica Imola, Banca del Tempo, Canterini e Danzerini Romagnoli "T. Baruzzi", Casa della Cultura Islamica, Centro Sociale C.A. TAROZZI, Centro Sociale ZOLINO, Centro Sociale Campanella, Centro Sociale Fabbrica, Centro Sociale Orti Anziani, Centro Sociale Orti Bel Poggio, Centro Sociale San Prospero, Centro Sociale SASSO MORELLI, Centro Sociale Tozzona, Centro studi e ricerche Primola, CGIL, CIA, Circolo ARCA, CNA, Comitato Sao Bernardo, Comunità Missionaria di Villaregia, Coordinamento associazioni dello sport, Emergency Imola, Fablab Imola, Forum Centro, Forum Marconi, Forum Ponticelli, Forum Sasso Morelli, Forum Sesto Imolese, Forum Tre Monti/Zello, Forum Zolino, GAS Imola, Il ponte azzurro, Istituto Artigianelli Santa Caterina, Officina Immaginata, Panta Rei, Pro Loco, S. Maria Carità, Salviamo il paesaggio, Slow Food Imola, TILT, Trame di Terra, UIL, UNITALSI Imola. 9 9
La mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliIl Piano di comunicazione
Il Piano di comunicazione 23 lezione 11 novembre 2011 Cosa è un piano di comunicazione Il piano di comunicazione è uno strumento utilizzato da un organizzazione per programmare le proprie azioni di comunicazione
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliPerché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.
Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo. Workshop di formazione per insegnanti Progetto LIFE TIB PERCHE VALORIZZARE LA
DettagliMULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA
MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA Sul filo del lavoro Nuove trame per lo sviluppo della filiera tessile e
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliQuale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013
PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliFamiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015
Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliPiano Strategico e Comunicazione: L esperienza di Verona. www.pianostrategico.verona.it
1 Piano Strategico e Comunicazione: L esperienza di Verona L importanza della comunicazione Il Piano Strategico in quanto processo di democrazia partecipativa tende a: incrementare la partecipazione degli
DettagliDirezione servizi sociali servizi e progetti del welfare comunitario
Direzione servizi sociali servizi e progetti del welfare comunitario PUC 2 Attivazione di processi partecipativi: dalla costruzione dello scenario di riferimento alla progettazione operativa, coordinata
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliIl progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari
DettagliIl tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità
Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità Corso di formazione per Tutori volontari 7 maggio 2013 Paola Atzei Area Formazione e Innovazione Centro Servizi per il Volontariato
DettagliAnalisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto
Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Premessa La valutazione del grado di soddisfazione degli utenti rappresenta un importante aspetto nella gestione di qualsiasi organizzazione,
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliLa Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione
La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione Mario Viviani, 2006 Integrazione uno Una impresa (o un sistema di imprese) funziona bene tanto più gli interessi che la percorrono sono congruenti,
DettagliScuola di formazione permanente per delegati, dirigenti sindacali e operatori delle relazioni industriali promossa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino
Scuola di formazione permanente per delegati, dirigenti sindacali e operatori delle relazioni industriali promossa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino Contesto Obiettivi Il buon funzionamento del sistema
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliVerso il nuovo Piano Sociale della Regione FVG. Roberto Orlich Un welfare che si costruisce dal basso
Verso il nuovo Piano Sociale della Regione FVG Roberto Orlich Un welfare che si costruisce dal basso Scenari e suggestioni Welfare di rammendo (o di ricamo) I bisogni sociali in aumento e le risorse pubbliche
DettagliA cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza
Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE
DettagliA.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e
SEMINARIO RESIDENZIALE Percorso di formazione per i rappresentanti in Consulta Provinciale degli Studenti Centro Don Chiavacci Crespano del Grappa 3-4 novembre 2015 A.S. 2015/2016 Premessa A conclusione
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliOSSERVATORIO ECO-MEDIA
OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente
DettagliTurismabile: Un modello per il Turismo Accessibile in Italia
Convegno Internazionale Turismo accessibile e Piemonte for All Dal Piemonte all Europa: potenzialità e opportunità del mercato del turismo accessibile Turismabile: Un modello per il Turismo Accessibile
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliTHS: un idea semplice, per un lavoro complesso.
THS srl unipersonale via Borgo Vicenza 38, Castelfranco Veneto (TV) telefono 0423 492768 fax 0423 724019 www.thsgroup.it info@thsgroup.it THS: un idea semplice, per un lavoro complesso. Un solo coordinamento,
Dettagliqueste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.
ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliAndrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it
L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine
DettagliMESSINA 2020- VERSO IL PIANO STRATEGICO
MESSINA 2020- VERSO IL PIANO STRATEGICO COMMISSIONE 3 : SERVIZI PER LO SVILUPPO LOCALE DEI TERRITORI Sintesi risultati incontro del 9 Febbraio 2009 ASSISTENZA TECNICA A CURA DI: RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO
DettagliInsegnare con il blog. Materiale tratto da:
Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta
DettagliTracce di scenari futuri
Tracce di scenari futuri 13 giugno 14 giugno Rapporto del laboratorio di co-progettazione prima giornata Il percorso di partecipazione Il percorso di partecipazione Imola ripartecipa è promosso dall Amministrazione
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
Dettagliknow it! do it! IL NOSTRO TEAM
IL NOSTRO TEAM Siamo due giovani psicologhe, due amiche fin dai primi anni dell'università, due compagne di viaggio. Da sempre siamo vicine a diverse tematiche sociali come disabilità, tossicodipendenza,
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliLA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO
LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO Integrazione al progetto. Il progetto presentato prima dell estate prevedeva la realizzazione della prima fase di un percorso più articolato che vede
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliPROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)
PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliCorso di formazione Elaboriamo il Bilancio sociale
Corso di formazione Elaboriamo il Bilancio sociale Padova - Centro Servizi Volontariato 28 novembre 2008 NELL ULTIMO DECENNIO: LA REGIONE CHE CAMBIA Processo di cambiamento accelerato da: 1. nuove discipline
DettagliRELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A. Con il Consiglio di Lisbona e negli obiettivi della dichiarazione di Copenaghen si è tracciato un percorso ambizioso da realizzare entro il 2010: realizzare la
DettagliEDUCARE ALLA STRADA: EDUCARE ALLA SICUREZZA Pubblicati i nuovi testi di educazione stradale dell ACI
EDUCARE ALLA STRADA: EDUCARE ALLA SICUREZZA Pubblicati i nuovi testi di educazione stradale dell ACI L incidentalità stradale è soprattutto un problema culturale. Questo fondamentale concetto, per quanto
DettagliCOMPLESSITA TERRITORIALI
PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,
DettagliTracce di scenari futuri
2 giorno Tracce di scenari futuri 13 giugno 14 giugno Rapporto del laboratorio di co-progettazione seconda giornata 2015 Il percorso Il percorso di partecipazione Imola ripartecipa è promosso dall Amministrazione
DettagliGRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento. Breve descrizione del programma
GRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento Breve descrizione del programma Il programma settoriale Grundtvig nasce per rispondere alle esigenze didattiche e di apprendimento delle persone coinvolte in
DettagliRINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013. Elenco e Programmi dei candidati
RINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013 Elenco e Programmi dei candidati ISIA Firenze, aprile 2010 ELENCO DEI CANDIDATI PER LA CONSULTA DEGLI STUDENTI TRIENNIO 2010-2013
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliAbitantionline. Il social network per la casa e il costruito. Per chi è Cosa offre Lancio e partner. creato
Abitantionline Il social network per la casa e il costruito Abitantionline mette in contatto tutte le professioni e i servizi che ruotano attorno al mondo della casa. Fa parlare, conoscere e discutere.
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliItalian Model European Parliament
Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliPROGETTI VINCITORI ASSOCIAZIONE CAPOFILA PROGETTO
PROGETTI VINCITORI ASSOCIAZIONE CAPOFILA PROGETTO FINANZIAMENTO PROPOSTO IL GIOCO DEGLI SPECCHI VOLONTARIAMENTE COMPETENTE L idea nasce dalla constatazione che all interno di una società sempre più complessa
DettagliESITI DEGLI STUDENTI
ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliAccogliere per partecipare
PROGETTO Accogliere per partecipare Una Scuola che accoglie, comunica e interagisce con le Famiglie e il Territorio promuove appartenenza. Da tale senso di appartenenza nasce quel legame che valorizza
DettagliAttivita di comunicazione (note, informative, circolari) DOCUMENTO AD USO INTERNO 1
Attivita di comunicazione (note, informative, circolari) DOCUMENTO AD USO INTERNO 1 La Buona Scuola in Toscana Vademecum per i Focus Group Il Focus Group (di seguito FG) è una tecnica di rilevazione basata
DettagliEsiti del laboratorio Lavoro di comunità
Attuazione del Programma regionale per la promozione e tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva e il sostegno alla genitorialità ai sensi della Legge regionale n. 14/08
DettagliMIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
PON 2007-2013 Competenze per lo sviluppo (FSE) Asse II Capacità istituzionale Obiettivo H MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 Percorso Autovalutazione Guidata CAF Feedback
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliFigure Professionali «Eco-innovazioni»
Figure Professionali «Eco-innovazioni» FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER GREEN JOBS Formazione e Orientamento FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER
DettagliCOMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA ASSOCIAZIONI CHE PARTECIPANO ALLA GESTIONE IN RETE DEL PROGETTO. UISP Comitato regionale ER (capofila) Arci Comitato regionale Emilia Romagna CSI Comitato regionale Emilia
DettagliProgetto partecipativo per la riprogettazione di spazi, tempi e modalità di accesso ai servizi socio-educativi comunali della Bassa Reggiana DOPO IL
Progetto partecipativo per la riprogettazione di spazi, tempi e modalità di accesso ai servizi socio-educativi comunali della Bassa Reggiana DOPO IL TERREMOTO: PIU VICINI - PIU SICURI - PIU SICURI - PIU
DettagliCONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA.
CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA 18 Novembre, 2014 In occasione della Presidenza di turno del Consiglio dell Unione Europea,
DettagliLa Leadership. Salvatore Savarese
La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliIL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO
IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO Etimologia Il termine «gruppo» deriva da «groppo» (nodo) che rimanda all idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliPROGETTO. I comuni, su invito della regione, potrebbero essere chiamati:
LUCA GENTILINI PROGETTO COMUNICA SEMPLICE: LE PA LOMBARDE IN VIDEO PROGETTO La presente idea nasce per rispondere alla necessità di semplificazione della comunicazione tra Pubbliche Amministrazioni Lombarde
Dettagli