Statistiche sulle malattie professionali Operatori esterni ( ) Parte VI
|
|
- Gilda Russo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Statistiche sulle malattie professionali Operatori esterni ( ) Parte V Malattie professionali riconosciute anno di manifestazione Statistiche sulle malattie professionali Operatori esterni ( ) Parte VI Malattie professionali riconosciute per codice sanitario Statistiche sulle malattie professionali Operatori esterni ( ) Parte VII Malattie professionali riconosciute per fascia di età Statistiche sulle malattie professionali Operatori esterni ( ) Parte VIII Malattie professionali riconosciute per sesso
2 Denuncia di malattia professionale Modulo INAIL PARTE 2 Denuncia malattia professionale.pdf La percezione del rischio La stima del rischio I fattori d influenza della percezione I near miss L analisi dei near miss LA PERCEZIONE DEL RISCHIO La stima del rischio La percezione del rischio è un processo cognitivo coinvolto in diverse attività quotidiane e che orienta i comportamenti delle persone di fronte a decisioni che coinvolgono dei rischi potenziali. Essa coinvolge diverse dimensioni come, per esempio, le conseguenze sia immediate sia future e le loro implicazioni tanto su un piano razionale ed oggettivo quanto su un piano emozionale e soggettivo. La ricerca ha sottolineato che in molti casi esiste una discrepanza tra la percezione soggettiva del rischio e la valutazione oggettiva (Slovic, 2001). In poche parole, capita che le persone a volta temano delle attività che non sono in realtà pericolose e non temano, invece, delle attività che potrebbero avere conseguenze molto drammatiche. Di conseguenza, succede che le persone tendano a sovrastimare o sottostimare il rischio a seconda che percepiscano un'attività più o meno pericolosa di quello che affermano le statistiche e le valutazioni di tipo oggettivo.
3 La stima del rischio New York, 1932 La stima del rischio Italia, 2010 I fattori d influenza della percezione Rischio terrificante e sconosciuto La ricerca ha mostrato che ci sono alcuni fattori che influenzano in modo particolare la percezione che le persone hanno della pericolosità di un'attività. Queste variabili possono essere raggruppate in due fattori principali: rischio terrificante, rischio sconosciuto. Il primo fattore indica il livello di quanto catastrofico è il rischio associato ad una certa attività, mentre il secondo fattore indica quanto è osservabile e controllabile quel rischio. I fattori d influenza della percezione I 47 fattori di Covello Covello, nella sua analisi psicologica, ha individuato 47 fattori che influenzano la percezione del rischio tra cui le convinzioni religiose, il livello di fiducia, la capacità di autocontrollo. Anche se non è possibile realizzare un modello generale sempre valido, i principali fattori che determinano le diverse percezioni individuali e la distanza tra queste e l'oggettività del rischio sono: il potenziale catastrofico: la gente si preoccupa maggiormente di eventi i cui effetti sono concentrati nello spazio e nel tempo (ad esempio, gli incidenti aerei) piuttosto che di quelli che comportano effetti diluiti (ad esempio, gli incidenti stradali); Utilizzando questi due fattori è possibile costruire una mappa cognitiva della rischiosità che ciascuna persona associa ad una determinata attività. In questo modo è possibile comprendere come mai le persone possono associare rischi differenti ad attività che hanno la stessa probabilità di produrre conseguenze negative.
4 I fattori d influenza della percezione I 47 fattori di Covello I la familiarità: ci si preoccupa più dei rischi poco familiari che di quelli con i quali si è abituati a convivere ma che non per questo sono oggettivamente meno gravi (ad esempio, gli incidenti domestici); I fattori d influenza della percezione I 47 fattori di Covello II l'incertezza scientifica: le scarse conoscenze scientifiche o il disaccordo tra gli esperti incrementa i timori della gente; la possibilità di controllo personale e volontarietà: un evento che l'individuo non può controllare è percepito come più rischioso rispetto ad altri meno controllabili; la reversibilità: la irreversibilità e la definitività spaventano l'uomo (talvolta anche in caso di eventi non negativi). A questi andrebbero aggiunti molti altri fattori, tra cui la fiducia nelle istituzioni, la memoria storica di eventi simili, il ruolo dei media, etc. la capacità di comprensione: le persone sono più spaventate dai potenziali danni derivanti da fenomeni che poco conoscono (ad esempio, la manipolazione genetica); La percezione del rischio.avi I NEAR MISS L analisi dei near miss Near miss in volo Il termine near miss indica un mancato infortunio o incidente, nato da situazioni indesiderate e impreviste che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l ambiente. I mancati infortuni o incidenti sono dunque episodi anomali e negativi che non hanno determinato un vero e proprio incidente o infortunio con danni a persone, beni aziendali e ambientali, ma che avrebbero potuto facilmente provocare tali eventi, evitati solo per circostanze favorevoli e/o casuali. Near miss.mp4
5 L analisi dei near miss Near miss al lavoro L analisi dei near miss Near miss in casa L analisi dei near miss L analisi della definizione L analisi dei near miss La piramide di Heinrich Definizione Il termine near miss indica un mancato infortunio o incidente, nato da situazioni indesiderate e impreviste che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l ambiente. Analisi della definizione Il termine near miss indica un mancato infortunio o incidente (= oggi ma domani?) nato da situazioni indesiderate e impreviste (= l analisi dei rischi è adeguata?) che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l ambiente (= è condizione accettabile?). Analizzare i near miss significa prevenire i futuri potenziali infortuni o incidenti.
6 PARTE 3 LA SORVEGLIANZA SANITARIA La sorveglianza sanitaria Il medico competente Le visite mediche L alcol Legge 125/2001 Provvedimento 16/03/2006 Decreto legislativo 81/2008 Legge 120/2010 Test Le sostanze stupefacenti Decreto presidenziale 309/1990 Provvedimento 30/10/2007 Decreto legislativo 81/2008 Provvedimento 17/09/2008 Test La sorveglianza sanitaria è l insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa. Il medico competente Definizione Il medico competente è un medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali, che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed é nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti previsti dal d.lgs. 81/2008. Il medico competente Obblighi Il medico competente: collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro; programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria; tale cartella è conservata con salvaguardia del segreto professionale;
7 Il medico competente Obblighi I consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, con salvaguardia del segreto professionale; consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio, e gli fornisce le informazioni necessarie relative alla conservazione della medesima; l originale della cartella sanitaria e di rischio va conservata, da parte del datore di lavoro, per almeno dieci anni, salvo il diverso termine previsto da altre disposizioni; fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta l esposizione a tali agenti. Fornisce altresì, a richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; Il medico competente Obblighi II comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche, al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori; visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicità diversa dall annuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi; partecipa alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria. Le visite mediche Tipologia La sorveglianza sanitaria é effettuata dal medico competente: a) nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva; b) qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi. La sorveglianza sanitaria comprende: a) visita medica preventiva intesa a constatare l assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore é destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica; b) visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita in una volta l anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente, in funzione della valutazione del rischio. L organo di vigilanza può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente; Le visite mediche Tipologia I c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica; d) visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l idoneità alla mansione specifica; e) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente. f) visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l idoneità alla mansione. Le visite mediche preventive possono essere svolte in fase preassuntiva, su scelta del datore di lavoro, dal medico competente o dai dipartimenti di prevenzione delle ASL. Le visite mediche non possono essere effettuate per accertare stati di gravidanza e negli altri casi vietati dalla normativa vigente.
8 Le visite mediche Alcol e sostanze stupefacenti Le visite mediche, effettuate a cura e spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente. Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento, le visite sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcool dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. Le visite mediche Giudizi Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: a) idoneità; b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; c) inidoneità temporanea; d) inidoneità permanente. Gli esiti della visita medica devono essere allegati alla cartella sanitaria e di rischio o la revoca del giudizio stesso. Le visite mediche Giudizi I L ALCOL Il medico competente esprime il proprio giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro. Nel caso di espressione del giudizio di inidoneità temporanea vanno precisati i limiti temporali di validità. Avverso i giudizi del medico competente è ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio dato. L alcol, o etanolo, è una sostanza con una elevata capacità di indurre dipendenza fisica e/o psichica ed effetti di tolleranza (bisogno di dosi progressivamente più elevate per raggiungere l effetto desiderato), come le sostanze illegali. Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, etanolo (o alcol etilico) e una minima quantità di altre sostanze come coloranti etc. Le bevande alcoliche sono classificate dall Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come sostanze cancerogene quindi in grado di causare alcuni tipi di tumore.
9 Legge 125/2001 La legge 125/2001, legge quadro in materia di alcol e di problemi correlati, tratta del problema dell'alcol sotto vari aspetti quali prevenzione, cura, reinserimento sociale degli alcoldipendenti, ma anche aspetti sociali e culturali quali la pubblicità, sicurezza stradale, regolamentazione della vendita, e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il problema dell'alcol negli ambienti di lavoro viene trattato in particolare nell'articolo 15, che sancisce: il divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortunio sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumità e la salute dei terzi; i controlli alcolimetrici possono essere effettuati esclusivamente dal medico competente o dal medico del lavoro ASL con funzioni di vigilanza; la possibilità per i lavoratori alcol dipendenti, se assunti a tempo indeterminato, di accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione con conservazione del posto di lavoro. Provvedimento 16/03/2006 Il provvedimento 16/03/2006 (ai sensi dell'articolo 15 della legge 125/2001) elenca le attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumità o la salute dei terzi: attività per le quali è richiesto un certificato di abilitazione per l'espletamento dei seguenti lavori pericolosi: gas tossici, generatori di vapore, fuochi artificiali, fitofarmaci, impianti nucleari, manutenzione ascensori; dirigenti e preposti al controllo dei processi produttivi e alla sorveglianza dei sistemi di sicurezza negli impianti a rischio di incidenti rilevanti; mansioni sanitarie (medico specialista in anestesia e rianimazione o in chirurgia; medico o infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attività diagnostiche e terapeutiche; infermiere; operatore socio-sanitario; ostetrica caposala e ferrista); vigilatrice d'infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetti ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi, mansioni sociali e socio-sanitarie; Provvedimento 16/03/2006 I attività di insegnamento di ogni ordine e grado; mansioni comportanti l'obbligo della dotazione del porto d'armi, ivi comprese le attività di guardia particolare e giurata; mansioni inerenti le attività di trasporto (addetti alla guida con patente B, C, D, E); addetto e responsabile della produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita esplosivi; addetti ai comparti dell'edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attività in quota oltre i 2 metri di altezza; capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione; tecnici e manutenzione degli impianti nucleari; operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili, settore idrocarburi; tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere. Decreto legislativo 81/2008 Titolo I, articolo 41 Il decreto legislativo 81/2008, testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, all articolo 41 stabilisce che le visite mediche effettuate dal medico dell azienda: preventive, anche preassuntive, periodiche, in occasione di cambio mansione, dopo assenza superiore a 60 giorni per motivi di salute; sono finalizzate anche alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.
10 Legge 120/2010 La legge 120/2010, disposizioni in materia di sicurezza stradale, all articolo 33 stabilisce il divieto di guida dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l influenza di queste per i conducenti che esercitano l attività di trasporto di persone e di cose, che dunque devono avere un tasso alcolemico uguale a 0. L alcol, in qualunque dose, provoca: danni per: stomaco, fegato, pancreas e intestino, sistema cardiocircolatorio, apparato riproduttivo; aumento del rischio di tumore per: cavo orale, faringe, laringe, esofago, colon-retto, fegato, pancreas, mammella; alterazione del sistema nervoso: diminuisce l attenzione, porta ad una sottovalutazione del rischio, gravi danni psichici e neurologici. NB L alcol può esporre a forti rischi di incidenti o infortuni anche in conseguenza di un singolo e occasionale episodio di consumo, spesso erroneamente valutato come innocuo per la salute e per la propria capacità di attenzione e reazione. Effetti sul sistema nervoso Effetti sul sistema nervoso I Attraverso il sangue l alcol raggiunge anche il cervello e influenza il sistema nervoso centrale, che controlla la maggior parte delle funzioni dell organismo indispensabili alla vita. I suoi effetti variano in base alla dose di alcol che si ingerisce, alla concentrazione alcolica della bevanda e al fatto che l alcol venga ingerito a stomaco vuoto oppure durante e dopo i pasti. Contano, infine, anche la velocità con cui si beve e, naturalmente, le differenze tra individuo e individuo, il peso corporeo, il sesso e lo stato di salute. In questa immagine di risonanza magnetica encefalica, la tonalità di colore blu indica il livello di attività cerebrale. Sul lato destro si può vedere un cervello danneggiato. Nelle zone nere, il cervello è totalmente inattivo. Si nota, inoltre, che nelle zone blu attive che funzionano ancora, c'è una generale diminuzione di luminosità: anche la funzionalità dei neuroni che sono ancora attivi risulta compromessa.
11 Procedura di verifica Indicazioni operative della Regione Veneto La Regione Veneto ha elaborato nel 2006 le indicazioni operative sulle procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza. Test Test alcolimetrico Sono disponibili diversi test per verificare l avvenuta assunzione di bevande alcoliche. Il più semplice e utilizzato nei luoghi di lavoro è quello che ricerca la quantità di alcol nel sangue, ovvero l'alcolemia (grammi di alcol in un litro di sangue). Per stimare quanto alcol si è assunto si fa riferimento all'unità alcolica, che permette di tener conto sia della gradazione che della quantità di bevanda consumata. Un unità alcolica (12 grammi di etanolo) corrisponde a: Indicazioni operative sostanze alcoliche 26_06_2009.pdf Test Test alcoldipendenza L'alcoldipendenza é una diagnosi prettamente anamnestica i cui criteri sono i seguenti: 1) un forte desiderio o senso di compulsione a usare una o più sostanze; 2) evidente compromissione della capacità di controllare l'uso di una o più sostanze; 3) stato di astinenza, o uso della sostanza per attenuare o evitare sintomi di astinenza, e consapevolezza soggettiva dell'efficacia di tale comportamento; 4) presenza di tolleranza agli effetti della sostanza; 5) progressiva trascuratezza dei piaceri, comportamenti o interessi a favore dell'uso della sostanza; 6) uso persistente della sostanza nonostante la evidente presenza di conseguenze dannose. Test Tempi di rilevabilità dell alcol nelle urine Mediamente occorrono da 1 a 2 ore per eliminare ogni unità alcolica bevuta. NB L'anamnesi è la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari, di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso una diagnosi.
12 LE SOSTANZE STUPEFACENTI Decreto presidenziale 309/1990 Il termine sostanza stupefacente o droga conosce definizioni diverse a seconda dei criteri utilizzati per identificarlo. Dal punto di vista farmacologico, per droga si riferisce a qualsiasi sostanza, sintetica o naturale, la cui assunzione provoca una modificazione della coscienza e della percezione dell umore. Dal punto di vista legale, vengono definite droghe le sostanze contenute in un elenco che periodicamente viene aggiornato dal Ministero della Salute. In pratica ciò vuol dire che una droga non viene considerata illegale finché non viene approvato il relativo provvedimento ministeriale anche se, da un punto di vista farmacologico, può comunque essere considerata una sostanza pericolosa. Il Decreto del Presidente della Repubblica 309/1990, testo unico in materia di tossicodipendenza, all articolo 125, prevede che, per svolgere alcune mansioni pericolose anche per terze persone, i lavoratori fossero sottoposti ad accertamenti intesi a verificare l assenza di tossicodipendenza. L elenco delle mansioni per cui la legge prescrive che siano eseguiti gli accertamenti per escludere l uso di sostanze stupefacenti è stato approvato solo nel 2007, con il provvedimento 30/10/2007. Provvedimento 30/10/2007 Il provvedimento 30/10/2007 (ai sensi dell articolo 125 del D.P.R. 309/1990) individua le categorie di lavoratori soggetti alla verificare dell assenza di tossicodipendenza: 1 gruppo addetti all impiego di gas tossici, alla fabbricazione e utilizzo di fuochi d artificio e alla direzione e conduzione di impianti nucleari; 2 gruppo mansioni inerenti le attività di trasporto (possessori di patenti C, D, E e coloro per i quali è richiesto il certificato di abilitazione o di formazione professionale, quali taxisti, autisti a noleggio, etc); addetti alle ferrovie, personale navigante, piloti aerei, controllori di volo; conducenti, conduttori, manovratori, e addetti a scambi di altri veicoli con binario, rotaie e apparecchi di sollevamento, esclusi i manovratori di carroponte con pulsantiera a terra e di monorotaie; addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti; addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci; 3 gruppo addetti del settore degli esplosivi. Decreto legislativo 81/2008 Titolo I, articolo 41 Il decreto legislativo 81/2008, testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, all articolo 41 stabilisce che le visite mediche effettuate dal medico dell azienda: preventive, anche preassuntive, periodiche, in occasione di cambio mansione, dopo assenza superiore a 60 giorni per motivi di salute; sono finalizzate anche alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.
13 Provvedimento 17/09/2008 Il provvedimento 17/09/2008 definisce le procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, con esplicito riferimento al d.lgs. 81/2008. Le procedure si dividono in: 1) primo livello, a cura del medico competente; 2) secondo livello, a cura del SERD (Servizio per le Dipendenze della ASL). Si prevede la non idoneità dei lavoratori allo svolgimento di mansioni a rischio nel caso in cui assumano sostanze stupefacenti e/o psicotrope. La droga esercita una azione distruttiva su: organismo: arreca danni irreversibili a diversi e molteplici organi, causa di tumori o patologie similari; sistema nervoso, agendo direttamente sui neuro-trasmettitori, altera la trasmissione degli impulsi nervosi determinando gravissime conseguenze quali: perdita della capacità di reagire agli stimoli, incapacità di valutare e controllare le proprie azioni, sdoppiamento della personalità, alterazioni mentali, distorta percezione dello spazio e del tempo, alterazione di tutte le funzioni fondamentali. Effetti sul sistema nervoso Effetti sul sistema nervoso I Le droghe possono arrecare varie alterazioni sul sistema nervoso centrale, in base agli effetti ricercati da chi le usa. Principalmente si hanno effetti: allucinogeni, in quanto stimolano alterazioni della percezione o della interpretazione della realtà (mescalina, LSD, DMT, ecstasy, cannabinoidi); stimolanti, in quanto stimolano l attività cerebrale (cocaina, amfetamine, caffeina); sedativi, in quanto deprimono e/o calano l attività cerebrale (alcol, oppioidi come l eroina). Alcune sostanze sono poste a cavallo tra le categorie indicate poiché possono dare luogo ad effetti differenti. Parlando di effetti è necessario sottolineare che questi possono variare in base alla personalità del consumatore, alla sua predisposizione emotiva e al contesto in cui avviene il consumo. Inoltre l assunzione contemporanea di più sostanze, incluso l alcol, può potenziare l effetto ricercato e, soprattutto, può renderle più pericolose.
Alcool e lavoro. Dott. Giorgio SERAFINI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. TO3
Dott. Giorgio SERAFINI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. TO3 Art. 41 del D. Lgs. 09/04/2008, n 81 - Art. 15 della legge 125/2001 1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni
DettagliNorme recenti sul rischio alcol correlato per i luoghi di lavoro
Norme recenti sul rischio alcol correlato per i luoghi di lavoro Corso Formazione sull identificazione precoce e l intervento breve per la prevenzione dei problemi e dei danni alcol correlati nei contesti
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliLa tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008
La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro
DettagliLegge 30 marzo 2001, n. 125 Art.15. (Disposizioni per la sicurezza sul lavoro)
Legge 30 marzo 2001, n. 125 Art.15. (Disposizioni per la sicurezza sul lavoro) 1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI
comparto edilizia movimentazione manuale dei carichi SORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI Lodi, 30/06/2015 Dr. Valerio Stori ASL LODI Requisiti del MC (laurea e specializzazione) Laurea in Medicina
DettagliALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI INTRODUZIONE LA NORMATIVA ALCOL E LAVORO LE MANSIONI A RISCHIO GLI ACCERTAMENTI programma... .introduzione L alcol è una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena in grado
DettagliProgetto E.W.A. ULSS n. 10 «Veneto Orientale»
ALCOL E LAVORO Progetto E.W.A. ULSS n. 10 «Veneto Orientale» SPSAL dott. Giorgio Cipolla dott. Andrea Bitozzi Dipartimento per le Dipendenze: dott. Roberto Giusto dott.ssa Donatella Bozzato dott.ssa Sonia
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
DettagliIL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE
IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile
Dettagli25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013 Dall obbligo normativo alla promozione della salute negli ambienti di lavoro Relatore: dr.ssa Roberta
DettagliPREVENZIONE E SOGGETTI COINVOLTI: LA SORVEGLIANZA SANITARIA. Assistente Sanitaria dr.ssa R. Coden
PREVENZIONE E SOGGETTI COINVOLTI: LA SORVEGLIANZA SANITARIA Assistente Sanitaria dr.ssa R. Coden SOGGETTI COINVOLTI DATORE DI LAVORO DIRIGENTI PREPOSTI R.S.P.P. Medico Competente LAVORATORI R.L.S. Obblighi
DettagliRISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE. 16 giugno 2015 Ing. Stefano Morachiello R.S.P.P.
RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE MORTALITÀ ALCOL CORRELATA IN ITALIA più di 25.000 all anno (17.000 maschi, 8000 femmine) 10% di tutti i decessi Cause: cirrosi epatica incidenti stradali
DettagliInformativa assunzione di alcol nei luoghi di lavoro
ISTITUTO COMPRENSIVO N 17 Informativa assunzione di alcol nei luoghi di lavoro [L. 125/01 e D.Lgs 81/08] Il lavoratore, oltre a proteggere la propria salute e sicurezza, deve tutelare quella altrui come
DettagliTEST DROGHE 035/4997105 info@biomedilav.it
GUIDA TEST DROGHE Il test anti droga è OBBLIGATORIO parte integrante del DVR Gli appartenenti alle categorie di lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la incolumità e la
DettagliNuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con
DettagliL. 30-3-2001 n. 125 Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati. Pubblicata nella Gazz. Uff. 18 aprile 2001, n. 90.
L. 30-3-2001 n. 125 Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati. Pubblicata nella Gazz. Uff. 18 aprile 2001, n. 90. 15. Disposizioni per la sicurezza sul lavoro. 1. Nelle attività lavorative
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del
DettagliAllegato al Documento di Valutazione dei rischi
Valutazione del rischio Alcol dipendenza Allegato al Documento di Valutazione dei rischi Euservice s.r.l. - Largo Principessa Brancaccio, 2-00027 Roviano (RM)- info@euservice.it 81@euservice.it www.euservice.it
DettagliAttribuzioni e nuove responsabilità del Medico Competente
Attribuzioni e nuove responsabilità del Medico Competente Marco M Ferrario e Roberto Corda Medicina del Lavoro e Preventiva Ospedale di Circolo Fondazione Macchi Università degli studi dell Insubria Varese
DettagliCircolare N.83 del 21 Maggio 2013
Circolare N.83 del 21 Maggio 2013 Stage di studenti e minorenni senza visita medica Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che con Iinterpello n. 1 del 02.05.2013 il Ministero del Lavoro
DettagliNOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI
NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI Premessa La presente informarla che, sulla base delle recenti normative (Schema di intesa 1 in materia di accertamenti
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
DettagliDatore di lavoro e il dirigente
Datore di lavoro e il dirigente Mancata effettuazione della Valutazione dei rischi (VDR) e adozione del documento in collaborazione con l RSPP e il MC Mancata nomina del RSPP (anche se svolto direttamente)
DettagliDI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE
ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento
DettagliIl dlgs 81/08 affida al medico competente una duplice funzione: 1 preventiva e collaborativa, da svolgere insieme al dl, il servizio di prevenzione
1 2 Il dlgs 81/08 affida al medico competente una duplice funzione: 1 preventiva e collaborativa, da svolgere insieme al dl, il servizio di prevenzione protezione,rls e lavoratori, consistente nello svolgimento
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME
ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012
DettagliIn riferimento alla nomina del Medico competente, di seguito sono disponibili
In riferimento alla nomina del Medico competente, di seguito sono disponibili a) Fac - simile di lettera d invito per eventuale nomina b) Fac simile di lettera di conferimento incarico per Medico Competente
DettagliA TO O D I D I I N I T N ESA S A 3 0 3 0 O T O TOB O RE
ATTO DI INTESA 30 OTTOBRE 2007: CRITICITA E INDIRIZZI OPERATIVI ALLA LUCE DELLA NUOVA NORMATIVA ATTENZIONE! ENTRO IL 31 DICEMBRE 2009 VENGONO RIVISITATE LE CONDIZIONI E LE MODALITA PER L ACCERTAMENTO DELLA
DettagliGli attori della sicurezza
Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliAspetti medico legali nella certificazione di idoneità lavorativa per lavoratori in terapia con psicofarmaci.
Aspetti medico legali nella certificazione di idoneità lavorativa per lavoratori in terapia con psicofarmaci. Giovanni Montani Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Parma 23 ottobre 2009 Lavori con interferenza
DettagliLa sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione. Le misure generali di tutela, la formazione e la sorveglianza sanitaria
La sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione Le misure generali di tutela, la formazione e la sorveglianza sanitaria 0 Presentazione La valutazione dei rischi è il presupposto necessario per l adozione
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliALCOL E LAVORO. PROBLEMATICHE ED OBBLIGHI PER IL MEDICO DEL LAVORO 25 gennaio 2007 COMMENTO MEDICO-GIURIDICO DELLA RECENTE NORMATIVA
ALCOL E LAVORO PROBLEMATICHE ED OBBLIGHI PER IL MEDICO DEL LAVORO 25 gennaio 2007 COMMENTO MEDICO-GIURIDICO DELLA RECENTE NORMATIVA Marco Chiaravalli, Laura Guzzetti, Mario Tavani PIANO D AZIONE EUROPEO
DettagliProblematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia
Problematiche e criticità del medico competente Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Il Medico Competente ed il Codice Etico ICOH (Commissione
DettagliASPETTI SANITARI E VIGILANZA
ASPETTI SANITARI E VIGILANZA Ne consegue che la tutela della salute del lavoratore e fondamentale nel ns ordinamento giuridico; ma come si tutela la salute del lavoratore? 1)assicurando ambienti di lavoro
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
DettagliAzienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele Catania
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele Catania Approvazione avviso con procedura di valutazione comparativa ex art. 7 comma 6 del D.Lgs. 165/2001 per il conferimento di n.1 incarico
DettagliLa gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa
La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSorveglianza sanitaria: alcol e tossicodipendenza. Dott. Andrea Verga Servizio Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati
Sorveglianza sanitaria: alcol e tossicodipendenza Dott. Andrea Verga Servizio Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati Bevande alcoliche: a) lecite b) vietate solo in alcuni casi in determinate situazioni
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliValutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100)
Definizione e individuazione dei fattori di rischio, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, riunione periodica Rev. 1 del 28/11/2012 ARISSA Maggio 2015 2 Normativa e documenti di riferimento
DettagliLa Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni
La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)
DettagliOGGETTO: Medici Competenti Azienda Ospedaliera di Cosenza - Applicazione D.C.A. n. 128 del 15.12.2015.-
(istituita con D.P.G.R. Calabria 8 febbraio 1995 n 170) DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N.073 DEL 05.04.2016 OGGETTO: Medici Competenti Azienda Ospedaliera di Cosenza - Applicazione D.C.A. n. 128
DettagliAlcol e lavoro: la nuova delibera regionale
Alcol e lavoro: la nuova delibera regionale S E M I N A R I O : L A S A L U T E E S I C U R E Z Z A S U L L A V O R O N E L L A G R A N D E D I S T R I B U Z I O N E E N E L L E R S A C A P A N N O R I
DettagliCompiti del medico competente:
Fulvio d Orsi Compiti del medico competente: la sorveglianza sanitaria responsabilità del datore di lavoro e del dirigente in caso di idoneità parziale o di inidoneità alla mansione PREVENZIONE DEI RISCHI
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliAUSL di Bologna: la sorveglianza sanitaria
Workshop La prevenzione degli infortuni da incidente stradale in orario di lavoro. L esperienza dei servizi ASL di tutela della salute negli ambienti di lavoro. Compiti delle imprese Modena 7 ottobre 2010
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliLa Delega di funzioni (Art. 16)
La Delega di funzioni (Art. 16) Delega di di funzioni - (Art. 16) 1. La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, é ammessa con i seguenti limiti e condizioni: a)
DettagliDipendenza da Sostanze d abuso e Mondo del lavoro. Dott. Emilio De Pasquale Direttore Struttura Complessa Interdistrettuale Ser.T A.S. P.
Dipendenza da Sostanze d abuso e Mondo del lavoro Dott. Emilio De Pasquale Direttore Struttura Complessa Interdistrettuale Ser.T A.S. P. VV La promozione della salute nei luoghi di lavoro si attua attraverso
DettagliCLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012
Argomento dell accordo è la formazione generica e specifica di cui al Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. L accordo stato regioni fissa durata, contenuti, date di applicazione,
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
DettagliLA SORVEGLIANZA SANITARIA
LA SORVEGLIANZA SANITARIA 1 IL MEDICO COMPETENTE chi è? medico incaricato della sorveglianza sanitaria dei lavoratori nei casi previsti dalla normativa vigente 2 Disposizioni di legge Rischi / lavorazioni/
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliAUTOCERTIFICAZIONE DELL EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/08)
AUTOCERTIFICAZIONE DELL EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/08) Il sottoscritto/a nato a il residente a indirizzo in qualità di Datore di Lavoro dei
DettagliGLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO
GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche
DettagliLE NUOVE SANZIONI. D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09
LE NUOVE SANZIONI D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09 Obblighi e sanzioni per i Datori di Lavoro Art. 17 Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili Datore di Lavoro a) la valutazione di tutti
DettagliAlcol e droghe INDICE. Anno 2010 Alcol e droga, cosa sono e come prevenire il rischio v.01 POLISTUDIO
Alcol e droghe INDICE Definizioni Normativa Effetti Patologie, rischi e danni Alcol e luoghi di lavoro Sostanze psicotrope Obblighi del datore di lavoro Obblighi del lavoratore Obblighi del medico competente
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliD. Lgs. n 81 del 9 aprile 2008
D. Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 nei casi previsti dalla normativa la sorveglianza sanitaria è altresì finalizzata alla verifica di assenza di assunzione di sostanze stupefacenti e di condizioni di alcol
DettagliStress - Panorama legislativo
Lo Stress lavoro-correlato La valutazione del rischio stress lavoro correlato Stress - Panorama legislativo Accordo- quadro Europeo 8 ottobre 2004 Art. 28 del D.Lgs. n.81/2008 Valutazione del rischio stress
DettagliNOTA INFORMATIVA PER L UTENTE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Regione Lazio NOTA INFORMATIVA PER L UTENTE RICORSO AVVERSO IL GIUDIZIO DI IDONEITA DEL MEDICO COMPETENTE Il medico competente
DettagliIstruzione operative per visite preventive, accertamenti alcool, accertamenti per assenza di tossicodipendenza Visite preventive
Istruzione operative per visite preventive, accertamenti alcool, accertamenti per assenza di tossicodipendenza Visite preventive L art. 41 del Testo Unico (D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 pubblicato nella GU
DettagliIO LAVORO E GUIDO SICURO
IO LAVORO E GUIDO SICURO Misano Word Circuit Marco Simoncelli Workshop 22 Marzo 2013 Azienda USL Rimini Pierpaolo Neri Dott. Ing. Pierpaolo Neri 1 Gli argomenti 1. Responsabilità amministrativa delle aziende
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3215 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANTONINO FOTI, ANGELI, BARBIERI, CALABRIA, CATONE, CRISTALDI, DE LUCA, DI BIAGIO, DI CATERINA,
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliLa gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda
La gestione del lavoratore con problemi alcool correlati all interno di una grande azienda Dott.ssa Francesca Basta Medico Competente ULSS n.6 Vicenza Il medico competente, nell espletamento della sorveglianza
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliTOSSICODIPENDENZA: RIFERIMENTI NORMATIVI
ACCERTAMENTO DELL ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA E DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUI LUOGHI DI LAVORO Aspetti normativi campo di applicazione - sanzioni ACCERTAMENTO DELL
DettagliNota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007
DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliSpecialista in Medicina del Lavoro
LA SORVEGLIANZA SANITARIA ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prof. Vincenzo Terracino consulente Specialista in Medicina del
DettagliI Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità
I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità Perché e come implementare un SGSL nei luoghi di lavoro Seminario del 10 marzo 2010 1 COMPITI DEL D.d.L. E DEL DIRIGENTE (art.18,
DettagliCAMPO DI ATTIVITÁ: PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
CAMPO DI ATTIVITÁ: PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO A) ATTIVITÁ MONITORATA ATTRAVERSO I LEA 1) Attività di vigilanza per comparto Grandi Opere (GO) e altri cantieri complessi* EDILIZIA (comparto)
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliVALIDITA, IDONEITA E CAPACITA LAVORATIVA DEL MALATO PSICHIATRICO: IL PERCORSO DEL MEDICO DEL LAVORO
VALIDITA, IDONEITA E CAPACITA LAVORATIVA DEL MALATO PSICHIATRICO: IL PERCORSO DEL MEDICO DEL LAVORO Dott. Rino Donghi Medicina Occupazionale H San Raffaele Resnati Dott. Terenzio Cassina Pasol titolo Il
Dettagli