Traguardi formativi : Incontrare il cibo come veicolo primario di relazione tra il bambino e il mondo esterno. Per l individuo di qualsiasi età
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- Carlotta Testa
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2 Traguardi formativi : Incontrare il cibo come veicolo primario di relazione tra il bambino e il mondo esterno. Per l individuo di qualsiasi età mangiare significa introiettare elementi esterni (appunto gli alimenti ) dentro al proprio corpo ; in una unione cosidetta Simbiotica (N.D.R dalla teoria psicoanalitica ) E importante e basilare che il soggetto abbia strutturato una profonda fiducia in sé stesso e nell ambiente che lo circonda per potere avere un buon rapporto con il cibo. Perciò in questo contesto si colloca la scelta compiuta dalla scuola, quella di sostenere la costruzione di un legame fra i bambini e il cibo ricordando che la prima finalità delle scelte alimentari è quella di raccogliere il massimo gradimento dei bambini attraverso un impegno paziente e graduale di educazione al gusto. Scuotere la pigrizia gustativa dei bambini ma anche degli adulti, non è un impresa facile, perciò la carta vincente può essere giocata sul piano della bontà dei cibi, della gratificazione sensitiva e dell appagamento gustativo per fare scoprire la ricchezza incommisurabile che può dare un buon piatto consumato in buona compagnia.perchè anche a scuola la tavola vuol dire salute, piacere e convivialità. I bambini grazie a una istintiva empatia con il mondo naturale hanno immaginato l orto come un luogo vivo,che ha bisogno di cure e attenzioni,che prova emozioni e sensazioni che con un linguaggio di colori e profumi ci comunica tanti saperi di oggi e del passato. E proprio partendo dall orto la sapà, la zappa, che abbiamo scoperto una delle prime ricette che in ogni cultura ogni uomo ai tempi dei tempi ha preparato la SOPA la ZUPPA. La zuppa è presente in tutte le culture popolari europee,trovando varie similitudini fra loro per la comunanza di ingredienti del territorio, ma sempre diverse per alcuni elementi, proporzioni differenti, erbe e spezie. Piatto tipico dei popoli poveri,che sostentavano con quello che dava la terra, nelle varie stagioni. Ricetta usata d inverno, la sera, fatta anche con le rimanenze dei piatti del pranzo; usata anche d estate a pranzo, fredda, quando si doveva mangiare velocemente e anche le donne dovevano tornare nei campi ad aiutare gli uomini. Spesso composta di soli ingredienti vegetali e legumi, in inverno era arricchita di poca carne di maiale.
3 Cucinata sul fuoco del camino, nel grande paiolo perché le famiglie erano numerose e spesso comprendevano quattro generazioni,spandevano il loro profumo accogliente,confortante. Cucinare una zuppa era un viaggio magico nella conoscenza delle erbe,delle radici e dei fiori, tramandata di madre in figlia. Bastava andare nell orto, nei fossi,nel bosco e si trovava tutto quello che necessitava e che permetteva anche di restare in salute perché la natura dava ogni giorno erbe nuove con proprietà benefiche e sapori diversi a seconda dei suoi componenti medicamentosi. Piatto leggero e facilmente digeribile era indicato per fare una BUONA NOTTE di SONNO. A volte molto povera come preparazione veniva chiamata acqua sporca l acua ciosà. In genere si usava inzuppare il pane raffermo per dare più sostanza. Perciò la zuppa è considerata un contenitore misterioso e magico, che oggi può assumere un ruolo di recupero di saperi del passato, o essere un gioco di alchimisti, diventare occasione di indovinelli sugli ingredienti e così affinare il senso del gusto ed essere percorso educativo. OBIETTIVI DEL PERCORSO : *conoscere il cibo come modalità giocosa ludica. *favorire la conoscenza di elementi che si legano al cibo (attrezzature utilizzate per preparare la pasta Antica fatta in casa. *favorire nel bambino un vissuto esperienziale con il cibo soprattutto dal punto di vista emotivo relazionale e sociale. *la convivialità e le interazioni spontanee tra i bambini al momento dei pasti. *invitare il bambino ad assaggiare anche alimenti diversi dai soliti (educazione del palato e quindi del gusto ) *sensibilizzare i bambini al cibo nel rispetto dell ambiente che ci nutre ( terra piante-sole- pioggia ecc.) e che ci regala i suoi frutti. *il cibo come ricchezza nelle diverse culture ( es. cosa e come si nutrono i bambini africani o del Perù )
4 METODOLOGIA E STRUMENTI La stretta relazione spaziale, emotiva e cognitiva tra bambini e cibo offre molte opportunità per dare forme a idee e progetti. Così nasce la curiosità : di conoscere le materie prime per progettare e curare l orto, di scoprire gli alimenti e trasformarli per cucinare le ricette delle nonne e di ritrovare vecchie tradizioni nuove consapevolezze e nuovi apprendimenti. *coltivare l orto ( con semina) *raccolta delle verdure per la zuppa. *sgranatura e macinatura del mais. *Cottura della polenta *La vendemmia e la pigiatura. *Produzione della SABA. *Laboratorio di cucina (con le nonne facciamo la pasta Antica fatta in casa come una volta ) *preparazione di minestre tradizionali e cotte nella ZUPPA. ( i giugetti cotti nel latte ). *Scoperta del latte di capra (sono venute le caprette nella nostra scuola )e produzione del formaggio. *Scoperta dei suoni delle verdure, preparazione del minestrone,utilizzo delle verdure per dipingere. (ACQUERELLO DI VERDURE ). *Conoscenza sequenziale degli oggetti di un tempo e di oggi per la tavola e la cottura dei cibi. *Conoscenza di balli e canti popolari e tradizioni come buon auspicio e rito propiziatorio di un buon raccolto dei campi unica ricchezza della vita rurale. *preparazione dei manucì piccole fascine propiziatorie da bruciare nel grande falò
5 STRUMENTI E SUSSIDI : *Utilizzo di utensili antichi e attuali per sperimentare le trasformazioni degli alimenti, torchio, la bicicletta per sgranare le pannocchie di mais, (detto GRANONE ), paiolo, tre piedi per la cottura sul fuoco, antichi contenitori di rame e alluminio attrezzi per la preparazione delle paste fatte in casa. *Stetoscopio *libri sugli alimenti *macchina fotografica *registratore * carte cartoncini *colori *centrifuga *pennelli *mulino a pietra per la macinatura del mais *forbici VERIFICHE E DOCUMENTAZIONE : *festa di Primavera ricordando il LOM A MERZ con balli e canti dei bambini della scuola e bruciando il grande falò propiziatorio per un buon raccolto, facendo luce a marzo con danze attorno al fuoco. *Realizzazione di dispense libro. *Interviste dei bambini *materiale cartaceo fotografico informatico. *apparecchiatura sequenziale della tavola *Discussione e verifica dal vero dopo ogni laboratorio di cucina o produzione e trasformazione di alimenti : assaggio del mais, delle minestre, della saba, della polenta, del latte, del formaggio ecc...
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7 Abbiamo lavorato la terra per preparare il nostro orto. Di seguito abbiamo seminato e..infine abbiamo attorno al perimetro dell orto tagliato e legato nuovi intrecci di salice. E proprio partendo dall orto la sapà, la zappa, che abbiamo scoperto una delle prime ricette che in ogni cultura ogni uomo ai tempi dei tempi ha preparato la SOPA la ZUPPA.
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10 La zuppa è presente in tutte le culture popolari europee,trovando varie similitudini fra loro per la comunanza di ingredienti del territorio, ma sempre diverse per alcuni elementi, proporzioni differenti, erbe e spezie.
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17 ABBIAMO SUCCESSIVAMENTE FATTO BOLLIRE IL NOSTRO SUCCO D UVA MOSTO E PREPARATO LE ETICHETTE DA METTERE NELLE NOSTRE BOTTIGLIE, INFINE ABBIAMO TRAVASATO IL SUCCO. IMBOTTIGLIATO! Prima però.l ASSAGGIO : ALCUNE RIFLESSIONI DEI BAMBINI il succo è dolce dolce Non mi piace Mi piace troppo ne vorrei ancora. Assomiglia allo sciroppo per la tosse! Di sicuro piacerà alla mia nonna, lei bagna i biscotti Tortelli.
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21 Ma che bontà, ma che bontà è questa verdurina qua!!
22 apparecchiatura sequenziale della tavola
23 apparecchiatura sequenziale della tavola
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28 DEGUSTO CON GUSTO
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36 preparazione dei manucì piccole fascine propiziatorie da bruciare nel grande falò
37 Conoscenza di balli e canti popolari e tradizioni come buon auspicio e rito propiziatorio di un buon raccolto dei campi unica ricchezza della vita rurale.
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