Alessandro Osta Gruppo RIVA. Il regolamento REACH e l industria siderurgica

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1 Alessandro Osta Gruppo RIVA Il regolamento REACH e l industria siderurgica

2 Il regolamento REACH e l industria SIDERURGICA implicazioni e specificità Giornata di approfondimento CONFINDUSTRIA sulla Genova, tematica 17 Regolamenti ottobre 2012 REACH - CLP 2

3 ALCUNE DEFINIZIONI UTILI Lega: un materiale metallico omogeneo su scala macroscopica, composto da due o più elementi combinati in modo tale da non poter essere facilmente separati con processi meccanici (ne consegue che le leghe metalliche sono preparati composti da più sostanze) Sostanze di composizione sconosciuta o variabile (UVCB): prodotti di reazione complessa o materiali biologici. Queste sostanze necessitano di requisiti di identificazione aggiuntivi per definire pienamente la sostanza, quali source, processo di produzione e genetic code. 3

4 ALCUNE DEFINIZIONI UTILI INTERMEDIO: una sostanza fabbricata, consumata o utilizzata per essere trasformata, mediante un processo chimico, in un'altra sostanza (in seguito denominata «sintesi»): (a) sostanza intermedia non isolata, una sostanza intermedia che durante la sintesi non è intenzionalmente rimossa etc ; (b) sostanza intermedia isolata in sito, una sostanza intermedia che non presenta le caratteristiche che definiscono una sostanza intermedia non isolata e nel caso in cui la fabbricazione della sostanza intermedia e la sintesi di una o più altre sostanze derivate da essa avvengono nello stesso sito etc.; (c) sostanza intermedia isolata trasportata, una sostanza intermedia che non presenta le caratteristiche che definiscono una sostanza intermedia non isolata e che è trasportata tra altri siti o fornita ad altri siti. 4

5 LA PRODUZIONE ACCIAIO DA CICLO INTEGRALE carbone coke Sinter / pellets Minerale di ferro ghisa calce dolomite TAR acciaio loppa laminati scaglia scorie Ossido di ferro Giornata Giornata di approfondimento approfondimento sulla tematica su Regolamenti Regolamenti REACH REACH - CLP - CLP Giornata di approfondimento CONFINDUSTRIA CONFINDUSTRIA sulla Genova, Genova, tematica ottobre Regolamenti ottobre REACH - CLP 5

6 Che cos è l acciaio per il REACH? L acciaio è un preparato speciale, termine non inserito nelle definizioni del regolamento, ma dedotto da: Considerando n 31 e Allegato I (0.11). L acciaio non è una sostanza ai sensi del REACH e pertanto non va registrato in QUANTO TALE. Sono soggette a registrazione le sostanze in esso contenute (Fe, C, elementi di lega) e non le impurezze. 6

7 LA PRODUZIONE ACCIAIO DA CICLO ELETTRICO rottame calce Acciaio grezzo carbone scoria acciaio Ferro leghe scorie laminati Ossido di ferro scaglia Giornata Giornata di approfondimento approfondimento sulla tematica su Regolamenti Regolamenti REACH REACH - CLP - CLP Giornata di approfondimento CONFINDUSTRIA CONFINDUSTRIA sulla Genova, Genova, tematica ottobre Regolamenti ottobre REACH - CLP 7

8 Articolo 2.7.d 8

9 ESIS: European Chemical Substances Information System EINECS: European Inventory of Existing Commercial Chemical Substances In applicazione alla Dir. 67/548/CEE nel 1981 l Europa ha inventariato tutte le sostanze chimiche prodotte e immesse sul mercato, prima del 18 settembre A questo inventario è stato dato il nome di EINECS e contiene sostanze considerate esistenti ( = phase-in nel REACH) a tale data. ELINCS: European List of Notified Chemical Substances. Fanno parte di questo elenco tutte le sostanze nuove prodotte o importate dopo il 18/9/81 e soggette all obbligo di notifica dalla Dir. 67/548/CEE. CAS: E un identificativo numerico che individua in maniera univoca un composto chimico e che viene assegnato dal Chemical Abstract Service, una divisione della American Chemical Society ad ogni sostanza chimica descritta in letteratura (oltre 40 milioni di composti hanno ricevuto un numero CAS). 9

10 VALUTAZIONE DEL RISCHIO E REACH Strumenti di prevenzione del rischio Dal 1994 al 2002 in Europa (1) : il 21% dei lavoratori esposto a sostanze cancerogene 22% ha respirato fumi e vapori tossici nello svolgimento del proprio lavoro 16% è venuto a contatto con sostanze pericolose per ¼ d ora nell orario di lavoro (1) Fonte agenzia europea sicurezza e salute sul lavoro 10

11 VALUTAZIONE DEL RISCHIO E REACH: Strumenti di prevenzione del rischio Il REACH impone il rischio sia adeguatamente controllato concetto equivalente al rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute del TU 81/08. Il primo passo è la registrazione delle sostanze con la stesura di un rapporto tecnico, rapporto di sicurezza, scheda di sicurezza con scenari di esposizione e usi identificati. 11

12 STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CSR chemical safety report contiene e definisce un CSA chemical safety assessment, obbligatorio per sostanze > 10 t /y SDS Scheda dati di sicurezza è lo strumento per comunicare: - Pericolosità con DNEL e PNEC - Scenari di esposizione - Misure di gestione del rischio 12

13 VALUTAZIONE DEI PERICOLO: NUOVI STRUMENTI Salute umana: DNEL: derived no effect level: dose senza effetti di tossicità Derivata da NOAEL (no observed adverse effect level) tramite uso appropriati fattori di valutazione. Ambiente: PNEC: predicted no effect concentration: concentrazione senza effetto sull ambiente. 13

14 Come derivare un DNEL DNEL = NOAEL Overall AF (effetto sull uomo) = (effetto sugli animali) Overall AF = AF1xAF2x Afn AF: fattori di valutazione quali: Variabilità dati Variazioni nelle e tra le specie Natura e gravità effetto Sensibilità della (sub)popolazione 14

15 Valutazione dei pericoli salute DNEL Può essere più di uno, in funzione delle vie durata e frequenza di esposizione. Può non essere definibile, specialmente per sostanze mutagene e cancerogene. Può essere necessario più DNELs in funzione di: - scenari di esposizione (lavoratori, consumatori, bambini) - vie di esposizione (orale, dermica, inalazione) Durata dell esposizione: Lungo termine DNEL (o DNEL chronic) Breve termine DNEL (o DNEL acute) Effetti locali e sistemici 15

16 CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO RCR (risk characterisation ratio) = esposizione : DNEL Il rischio è adeguatamente controllato se: RCR p r = RCR o + RCR d + RCR i < 1 P r = parallel routes O = oral I = inhalation Se esposizione > DNEL il rischio NON è adeguatamente controllato 16

17 CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO Se RCR non può essere ridotto e non si può dimostrare il controllo del rischio per un certo scenario, quel determinato utilizzo della sostanza non può essere consentito. RCR è un surrogato della valutazione del rischio vera e propria, in quanto non quantifica né la probabilità né la severità degli effetti considerati. RCR è semplicemente un indicatore di probabilità che si verifichino effetti negativi. 17

18 LE MISURE DI GESTIONE DEL RISCHIO (RMM) Sono dedotte da DNEL e PNEC. Assicurano, con le modalità operative, l'adeguato controllo dei rischi. Si concretizzano in: frasi d'istruzione, quantificazione dell impatto delle singole/combinate misure di prevenzione; nell'individuazione delle relazioni con le vie d'esposizione prevedibili; misure per la prevenzione sul lavoro; misure di tipo ambientale; misure rivolte ai consumatori; misure di smaltimento (incluse le sostanze presenti negli articoli alla fine del loro ciclo di vita) 18

19 AZIONI per gli adempimenti REACH del Gruppo RIVA 19

20 AZIONI per gli adempimenti REACH del Gruppo RIVA Attività valutative assessments Le pre-registrazioni (2008) La partecipazione ai SIEF e Consorzi REACH Le registrazioni La comunicazione lungo la catena di approvvigionamento Il controllo del materiale in ingresso (sostanze / preparati /articoli) ai fini dei Regolamenti REACH/CLP 20

21 AZIONI: assessments interni Inventario di tutti i prodotti che circolano all interno degli stabilimenti sia in ingresso che in uscita e identificazione della loro natura ai sensi del REACH. Distinzione tra Sostanze, Preparati e Articoli con o senza rilascio intenzionale; Verifica della loro provenienza e diversificazione tra quelli provenienti da Paesi Europei e quelli da Paesi extra-ue; Esempio: La Svizzera non rientra tra i Paesi UE ed è considerata alla stessa maniera del Giappone 21

22 Attività intraprese per gli adempimenti REACH Adesione, in ambito Eurofer, al Gruppo di Lavoro Integrated and Iron Steel Cluster (successivamente confluito nel Eurofer Chemicals Policy WG) Elaborazione di una lista delle sostanze chimiche phase-in suscettibili di registrazione e di interesse siderurgico, complete di informazioni necessarie alla compilazione del dossier di registrazione (identificativo sostanza, numeri EINECS e CAS); Installazione presso le entità legali interessate del software IUCLID5 (e successivi aggiornamenti) per la trasmissione dei dati con ECHA (Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche) 22

23 Adesione ai CONSORZI ILVA si è associata ai seguenti Consorzi europei: Iron Platform Services ferro, ghisa, sinter, pellets, scaglia di laminazione European Lime Consortium calce, calce idrata e dolomite calcinata R4CC Reach for Coal Chemicals catrame di cokeria RFSC Reach Ferrous Slag Consortium scorie e loppa AFO Iron Oxides Reach Consortium ossido di ferro Fe2O3 (diiron trioxide) 23

24 Le registrazioni REACH Ad oggi il Gruppo Riva ha registrato le seguenti sostanze per quantitativi prodotti e/o importati al di sopra delle 1000 tonnellate: Ferro Iron - EC Sinter (agglomerato) - iron ores, agglomerates EC Ossido di ferro - diiron trioxide EC Ossido di calce - calcium oxide EC Idrossido di calce - calcium dihydroxide EC Loppa granulata altoforno - slags, ferrous metal, blast furnace- EC Scoria acciaieria slags, steelmaking, elec. furnace EC Scoria da metallurgia secondaria SMS slags, steelmaking EC Solfato di ammonio - ammonium sulphate EC Catrame di cokeria - tar, coal, high-temp.- EC N registrazioni: 17 24

25 Il controllo del materiale in ingresso Materiale in ingresso, l identificazione dei prodotti ai fini REACH Per le sostanze in ingresso alcune informazioni importanti ai fini REACH come il numero di pre-registrazione, i codici CAS- Einecs, le schede di sicurezza ove previste vengono inserite, obbligatoriamente da dicembre 2008, nel sistema informativo aziendale a livello di codice prodotto. Successivamente sono state integrate dalle nuove informazioni che si sono rese disponibili dopo la prima fase di registrazione nel L aggiornamento di tali informazioni viene garantito a livello contrattuale nella formalizzazione degli ordini di acquisto (mediante una clausola apposita con i fornitori). 25

26 Il controllo del materiale in ingresso Inserimento nel sistema informatico aziendale centralizzato (AS400) di una parte delle informazioni contenute nella SDS dei prodotti oggetti di approvvigionamento, quali: - per il prodotto acquistato lo stato fisico, i componenti, la classificazione, frasi R e consigli P secondo il CLP o le Direttive 67/548/CEE /45/CEE) la provenienza EU o extra EU, il tonnellaggio annuo. - gli ingredienti (nome, numeri CAS e EINECS, percentuale in peso, numeri di registrazione, eventuali esenzioni, eventuale presenza di SVHC, di restrizioni Allegato XVII e di autorizzazioni Allegato XIV) L obiettivo è di assicurare il controllo del profilo di sicurezza delle sostanze, delle miscele e degli articoli dalla fase di approvvigionamento fino al loro utilizzo nel processo e impianto produttivo. 26

27 La comunicazione lungo la catena di approvvigionamento 27

28 La comunicazione a VALLE : i Clienti Una precisazione importante: Ai fini REACH può essere utile distinguere 2 tipologie di Clienti cui corrispondono linee di vendita diverse: 1) I clienti del core business che acquistano prodotti siderurgici (articoli),dalla bramma ai prodotti finiti quali coils, lamiere, tubo saldato, rivestiti e in certi casi, rilavorati nei centri di servizio del Gruppo. 2) I clienti che acquistano i sotto-prodotti (sostanze) dei processi siderurgici, quali la loppa di altoforno, il catrame di cokeria, il solfato di ammonio. La comunicazione a valle ha richiesto modalità diverse a seconda dei casi. 28

29 La comunicazione verso i Clienti Sul portale internet aziendale è stata creata una sezione dedicata al Regolamento REACH che contiene comunicazione di carattere generale del Gruppo Riva e quella dedicata e strutturata sotto forma di lettere in più lingue - che ogni società (entità legale) rivolge ai propri clienti di prodotti siderurgici. I contenuti di tale comunicazione vengono aggiornati sistematicamente e secondo il caso (ad esempio ogniqualvolta L ECHA aggiorna la SVHC Candidate List). Per sotto-prodotti immessi sul mercato il canale di comunicazione è diretto e specifico e si è attivato contestualmente all entrata in vigore del Regolamento: ad esempio, con la consegna della SDS aggiornata contestualmente alla spedizione, lo scambio di informazioni in merito agli usi identificati e supportati dal Dossier di Registrazione, il rispetto delle condizioni strettamente controllate come nel caso del tar, coal, high-temp (catrame di cokeria) registrato come intermedio. 29

30 Comunicazione a MONTE: i Fornitori Invio di lettera a tutti i Fornitori di sostanze e preparati, sia Europei che ExtraEuropei, con richiesta del numero di preregistrazione delle sostanze chimiche phase-in. Invio di lettera a tutti i Fornitori di sostanze e preparati, sia Europei che ExtraEuropei, con indicazione generica degli usi identificati di interesse siderurgico, secondo il sistema dei descrittori d uso (art.37). Invio di comunicazione a tutti i Fornitori di prodotti con richiesta del numero di registrazione delle sostanze chimiche e dell eventuale presenza di sostanze SVHC nella fornitura. Invio di lettera ai fornitori interessati con richiesta di conferma in merito all adempimento dell obbligo di Notifica all inventario delle classificazioni e delle etichettature secondo il Reg.CE n. 1272/2008 (CLP) Art-39/40 Inserimento clausola contrattuale specifica negli ordini di acquisto IN RICEZIONE: Valutazione delle nuove SDSe ai fini della conformità normativa. 30

31 Case history: la scoria siderurgica Fonte: Federacciai Rapporto Ambientale

32 Case history: la scoria siderurgica Le scorie siderurgiche: Loppa d altoforno (ciclo integrale) Scoria da convertitore (ciclo integrale) Scorie da forno elettrico (ciclo elettrico) presentano caratteristiche idonee per una loro valorizzazione e re-impiego in applicazioni diverse. Questi residui, se opportunamente gestiti, rappresentano sempre più una risorsa sostitutiva o complementare ai prodotti ottenuti con risorse naturali. Fonte: Federacciai Rapporto Ambientale

33 Case history: la scoria siderurgica Adesione da parte di 10 società europee del Gruppo Riva al Consorzio tedesco RFCS (Reach Ferrous Slag Consortium) (guidato scientificamente dall Istituto Tedesco FEhS - Research Institute for Iron and Steel Slags) Numero di soci al 2012: 154 comprendente sia manufacturers (produttori di ghisa e acciaio liquido) che processors (cementifici e impianti per il processo della scoria: frantumazione,selezione). i 4 tipi di scoria originati dai nostri processi ricadono dentro l attività del Consorzio: Scorie forno elettrico (EC ) slags, steelmaking, electric furnace (EAC carbon steel production) Loppa AFO (EC ) slags, ferrous metal, blast furnace (GBS, granulated and ground granulated) Scorie convertitore (EC ) slags, steel making converter (BOS) Scorie metallurgia secondaria, (trattamenti fuori forno) (EC ) slags, steelmaking (SMS) Le scorie sono state registrate come UVCB (sostanze a composizione ignota o variabile) poiché la loro composizione chimica dipende fortemente dal processo che le origina. La registrazione come UVCB consente una maggiore flessibilità nella definizione dell analisi, ma ha richiesto un maggior numero di test di laboratorio e generato costi superiori. 33

34 Case history: La scoria siderurgica da problema a risorsa La scoria siderurgica è un Aggregato conforme alle esigenze del settore delle costruzioni edili e stradali (a sostituzione totale o parziale dei prodotti tradizionali) Tutti i dati e le esperienze disponibili a livello europeo confermano che l utilizzo degli aggregati artificiali di origine siderurgica è oramai una prassi consolidata che, con la riduzione del consumo di risorse naturali e la minimizzazione della produzione di rifiuti, concorre alla realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile. La registrazione della scoria ha raccolto il contributo della comunità scientifica e l adesione del 97% dei produttori di scoria europei. La Relazione (CSR) indica che la scoria ferrosa non è classificata ai fini del Sistema Globalizzato di Classificazione ed Etichettatura delle Sostanze Chimiche (GHS) e della Direttiva per le sostanze pericolose (67/548/EEC), non dimostra quindi caratteristiche di pericolosità alcuna. Fonte: Federacciai Rapporto Ambientale

35 Case history: La scoria siderurgica: da problema a risorsa La valutazione dell impatto tossicologico ed eco-tossicologico rappresenta la caratteristica innovativa e in un certo senso rivoluzionaria del Regolamento REACH per valutare l impatto che le scorie, ma più in generale tutte le sostanze, hanno sull uomo e sull ambiente. I test tossicologici eseguiti sulle scorie hanno rispettato i protocolli sviluppati da OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) ed espressi nelle linee guide periodicamente aggiornate e si è fatto uso di riconosciuti standard per la derivazione dei valori PNEC (Predicted no effect concentration), cioè quei valori entro i quali è prevedibile che non vi siano effetti negativi sull ambiente. Le scorie che ancora sono definite rifiuto sono invece assoggettate alla pertinente legislazione che prevede una differenziazione di trattamento in funzione solamente della composizione chimica delle stesse e del proprio eluato. 35

36 a cura di: Alessandro Osta Gruppo RIVA - Politiche di Ricerca alessandro.osta@rivagroup.com Manuela Costa Gruppo RIVA - Politiche di Ricerca politiche.ricerca@rivagroup.com fonti utilizzate e consigliate per l approfondimento: Regolamento CE N 1907/2006 REACH: Implicazioni per il settore siderurgico, Day Training 26/5/09 UNSIDER Rapporto Ambientale 2011 Federacciai La valorizzazione degli aggregati di origine siderurgica Federacciai 2011 ILVA Taranto Rapporto di Sostenibilità 2010 ILVA Taranto Rapporto Ambiente e Sicurezza Links utili:

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