Stato di attuazione dei programmi di cooperazione territoriale europea in Emilia-Romagna. Relazione annuale 2013

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1 Direzione Generale Programmazione territoriale e negoziata. Intese. Relazioni europee e internazionali Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali Stato di attuazione dei programmi di cooperazione territoriale europea in Emilia-Romagna Relazione annuale 2013 giugno 2014

2 Rapporto realizzato con il coordinamento operativo di Michele Migliori, la collaborazione di, Mario Cerè, Lara Facca, Adela Franja, Lodovico Gherardi, Stefania Leoni, Antonella Liberatore, Alessandro Selva, Giuliana Ventura, Ornela Zylyfi e il contributo di Ervet spa Unità Unione europea, Cooperazione internazionale e territoriale

3 Il 2013 ha rappresentato un anno importante per la politica regionale europea segnato in particolare dall accordo sul nuovo quadro finanziario per l utilizzo delle risorse europee per il periodo e la approvazione del quadro normativo che sosterrà i futuri programmi operativi. Al livello nazionale le Regioni hanno avviato un dialogo strutturato con l Amministrazione centrale per la definizione dell Accordo di Partenariato che l Italia ha presentato alla Commissione europea nel mese di aprile 2014 e che contiene gli obiettivi e le azioni prioritarie per l utilizzo sul territorio nazionale dei diversi strumenti europei che sosterranno gli interventi nel periodo di programmazione Contemporaneamente le Regioni hanno messo a punto le proposte di programmi operativi che verranno sottoposti all approvazione della Commissione nel corso del Per la Regione Emilia-Romagna tale percorso programmatico si è inserito nella difficile situazione economica e sociale, aggravata dalle conseguenze dell evento sismico che ha colpito il territorio regionale, con inevitabili ripercussione nella definizione del sistema delle future priorità dell azione regionale e dalla incognita relativa ai futuri assetti del sistema delle autonomie locali nel quadro del disegno di riforma proposto dal Governo italiano. La cooperazione territoriale europea (CTE) continua ad essere considerata dalla Regione un opportunità ed un punto di riferimento per il sostegno di iniziative dell Amministrazione e del territorio regionale finalizzate a mantenere ed alimentare il sistema di relazioni e cooperazione con i territori di altre regioni italiane e di paesi europei limitrofi e nel nuovo periodo l impegno della Regione Emilia-Romagna sarà avvalorato anche dal ruolo di Autorità di gestione unica che dovrà ricoprire per il nuovo programma di cooperazione transnazionale Adriatico Ionico. Con queste premesse e tenendo fede all impegno annuale di dare conto di quanto realizzato o in corso di realizzazione da parte della Regione e dei diversi Enti territoriali con la partecipazione ai programmi di cooperazione territoriale europea, è stato realizzato questo rapporto che vuole costituire anche un contributo alla definizione dell azione regionale per il nuovo ciclo di programmi di cooperazione territoriale Simonetta Saliera Vicepresidente Regione Emilia-Romagna

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5 Indice Premessa PARTE I STATO ATTUAZIONE OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA I.1 Quadro di riferimento I.2 Quadro generale di attuazione dei programmi CTE attivi in Emilia-Romagna PARTE II II.1 II.2 II.3 II.4 II.5 II.6 II.7 II.8 INIZIATIVE PROGETTUALI CTE IN EMILIA-ROMAGNA Progetti in attuazione sul territorio regionale Risorse finanziarie allocate sul territorio regionale Progetti con partecipazione dell Amministrazione regionale Partecipazione del sistema territoriale Partenariati dei progetti Il partenariato nell area Adriatico Ionica Correlazioni con gli obiettivi del Documento Unico di Programmazione regionale Un analisi dei progetti CTE 2007/2014 finanziati in Emilia- Romagna nell ambito della accessibilità e trasporti e nel settore cultura PARTE III III.1 III.2 lll.3 lll.4 LA VALUTAZIONE DEL CONTRIBUTO DEI PROGETTI CTE ALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA Il campione di indagine I risultati ottenuti Correlazioni con programmazione regionale e locale La sperimentazione del modello di analisi in ambito MED PARTE IV IV.1 IV.2 IV.3 IV.4 IV.5 COORDINAMENTO OPERATIVO REGIONALE Attività della struttura di coordinamento regionale Attività regionale di certificazione di I livello Attività regionale di Audit di II livello Attività di carattere nazionale della Regione Emilia-Romagna IV.4.1 Coordinamento nazionale del Programma Europa Sud Orientale Informazione 5

6 IV.5.1 IV.5.2 Data Base regionale Diffusione delle informazioni PARTE V COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA V.I L obiettivo Cooperazione territoriale europea e le nuove aree geografiche di cooperazione V.2 Analisi delle progettualità finanziate nei programmi CTE 2007/2013 in Emilia-Romagna: posizionamento rispetto agli obiettivi tematici ed alle priorità di intervento individuati dalla normativa comunitaria per il periodo ALLEGATI 1. Elenco dei soggetti regionali partecipanti a progetti di CTE 2. Lista programmi operativi in Italia e relative Autorità di Gestione e Contact Point Nazionali 3. Sintesi progetti in attuazione in Emilia-Romagna 6

7 Premessa I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) rappresentano una concreta opportunità di sviluppo per il territorio regionale ed un sostegno sempre più indispensabile al processo di integrazione europea. Con 236 iniziative progettuali, complessivamente attivate sul territorio dall Amministrazione regionale, Enti territoriali istituzionali e non, l Emilia-Romagna si colloca fra le regioni più attive al livello europeo. A tutto il 2013 l ammontare delle risorse comunitarie assegnate al territorio regionale ha superato i 56 milioni di euro, cifra che sale a oltre i 65 milioni se si considerano anche le quote di contributo assicurato dal fondo di rotazione nazionale. La Regione Emilia-Romagna in questi anni ha promosso la propria partecipazione e del sistema territoriale ai bandi emanati dai programmi attraverso azioni di cooperazione in diverse aree di intervento ed in diversi spazi di cooperazione. L azione regionale si inquadra nel contesto generale di attuazione del Documento Unitario regionale di Programmazione (DUP) Il documento Priorità e orientamenti operativi per la partecipazione ai programmi comunitari di Cooperazione Territoriale Europea per il periodo approvato dalla Giunta regionale il 28 dicembre 2009, costituisce il quadro di riferimento per l azione regionale nel contesto dei programmi CTE. Tale documento prevede che ogni anno venga elaborata una relazione sullo stato di attuazione in regione dei programmi di cooperazione territoriale per dare conto delle attività intraprese dalla Regione e dai diversi soggetti del territorio impegnati nella realizzazione di azioni di cooperazione. Questa relazione costituisce il quarto rapporto di attuazione 2 e si pone come strumento conoscitivo dell azione regionale complessiva e delle iniziative attivate sul territorio regionale nell ambito dell obiettivo Cooperazione territoriale europea. La relazione si articola in cinque parti: la prima riporta una descrizione sintetica sullo stato di attuazione generale dei programmi operativi in Emilia-Romagna, la seconda parte è dedicata alle singole iniziative progettuali realizzate o in attuazione sul territorio regionale, la terza rende conto dell attività di valutazione che la Regione ha avviate al fine di analizzare il contributo di tali iniziative alla programmazione regionale unitaria; la quarta parte descrive l attività di coordinamento che svolge la Regione nell attuazione dei programmi ed infine la quinta parte si sofferma sulle prospettive di attuazione dei programmi di cooperazione territoriale nella nuova fase di programmazione Documento scaricabile dal sito regionale 2 le Relazioni 2010, 2011, 2012 sono scaricabili dal sito regionale 7

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9 PARTE I STATO ATTUAZIONE OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA I.1 Quadro di riferimento La cooperazione territoriale europea è uno degli obiettivi della politica di coesione ed è sostenuta finanziariamente dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L Unione Europea ha messo a disposizione dei diversi Stati membri circa 10,4 miliardi di euro per incoraggiare e sostenere la realizzazione di progetti congiunti e reti territoriali tra diversi territori e regioni europee. Sul territorio comunitario sono attivi 52 programmi di cooperazione transfrontaliera lungo tutti i confini interni dell Unione, 13 programmi di cooperazione transnazionale che coprono ampie aree, un programma di cooperazione interregionale e 3 programmi di rete. Analogamente, sulle frontiere esterne dell Unione, insistono programmi sostenuti dagli strumenti finanziari comunitari IPA ed ENPI. L attuazione dei programmi è assicurata da strutture comuni di cooperazione individuate congiuntamente dagli Stati che partecipano al programma. Ogni programma di cooperazione territoriale prevede l operatività di tre Autorità uniche (Gestione, Certificazione, Audit), un Segretariato Tecnico Congiunto, un Comitato di Sorveglianza al quale partecipano rappresentanti dei diversi Stati coinvolti ed eventuali National Contact Points. Sul territorio italiano sono operativi 18 programmi 3 di cui 7 transfrontalieri, 4 transnazionali, uno interregionale, uno transfrontaliero IPA, uno transfrontaliero ENPI, uno di bacino ENPI e tre programmi di rete. Il Quadro Strategico Nazionale per l attuazione della politica regionale unitaria per il prevede gli orientamenti complessivi per la governance italiana di questi programmi e del coordinamento strategico tra Regioni ed Amministrazione centrale. Il sistema prevede che il Ministero per lo Sviluppo Economico sia la struttura nazionale di riferimento per i programmi transnazionali e interregionali e per i due programmi IPA Adriatico e ENPI Bacino del Mediterraneo e che siano operativi Comitati nazionali di programma la cui presidenza è assicurata da singole Regioni. In ogni programma operativo la maggior parte delle azioni finanziate fa riferimento a progetti ordinari o standard e progetti di carattere strategico su tematiche chiave dello sviluppo economico e sociale, tutti selezionati attraverso bandi di carattere sovranazionale. 3 Vedi allegato n 2 elenco programmi operativi in Italia e relative Autorità di Gestione e Contact Point Nazionali 9

10 Informazioni dettagliate sull attuazione e sullo stato di avanzamento dei singoli programmi possono essere reperite all interno dei rapporti annuali di esecuzione redatti a cura delle diverse Autorità di Gestione dei programmi e, in ottemperanza dell art. 67 del Regolamento CE 1083/2006, approvati dal Comitato di Sorveglianza, trasmessi alla Commissione europea e pubblicati sui singoli siti web di programma. I.2 Quadro generale di attuazione dei programmi CTE attivi in Emilia-Romagna Nel corso del 2013 i programmi hanno definitivamente consolidato la loro attuazione attraverso l assegnazione delle ultime risorse programmate. Numero bandi pubblicati e conclusi suddivisi per Programmi - Situazione al 31 dicembre 2013 Programma Bandi chiusi con assegnazione di risorse INTERREG IVC 4 Europa Centrale 5 Mediterraneo 6 Sud Est Europa 4 Italia-Slovenia 3 IPA Adriatico 3 URBACT II 3 Bandi chiusi in attesa di esiti conclusivi Mediterraneo 1 Per il programma transnazionale Europa Sud orientale gli organismi di gestione del programma hanno lanciato e concluso le procedure per 4 bandi che hanno portato al finanziamento di 122 proposte, esaurendo la fase di generazione, valutazione e finanziamento dei progetti per concentrare la propria attenzione sulla corretta ed efficace attuazione delle iniziative e sulla diffusione e capitalizzazione dei risultati. In tale percorso, il Programma ha utilizzato tutte le modalità di bando a disposizione (I,II,III bando con procedura di presentazione/selezione in due fasi, IV bando con una procedura a fase unica). Inoltre, mentre il I e IV bando hanno seguito la procedura a bando aperto (open call), il II e il III bando si sono caratterizzati per la procedura di bando ristretto (targeted call): il II bando ha circoscritto le Areas of Intervention sulle quali era possibile presentare proposte. Il III bando è stato indirizzato alla generazione/presentazione di progetti strategici ed in tale ambito le Autorità nazionali degli Stati partner hanno svolto un ruolo rilevante sia nella 10

11 individuazione degli specifici ambiti di cooperazione e dei risultati attesi, sia nella definizione dei criteri di formazione dei partenariati. Riepilogo bandi data apertura e chiusura bando domande presentate progetti approvati FESR allocato (milioni di euro) IPA allocato (milioni di euro) I bando I fase 5 maggio 13 giugno selezionati per II fase I bando II fase 13 ottobre 21 novembre ,3* 4.1 II bando I fase 26 ottobre 21 dicembre selezionati per II fase II bando II fase III bando Strategico I fase III bando Strategico II fase IV bando Unica fase 28 giugno 10 settembre aprile 17 giugno ottobre 18 novembre 2011 (elettronico) 25 novembre 2011 (cartaceo) 10 ottobre 25 novembre 2011 (elettronico) 2 dicembre 2011 (cartaceo) ,5 ** selezionati per II fase 8 23,7 4, ,3 TOTALE ,5 20,7 *Rispetto all impegno iniziale di risorse FESR per 76,6 Mio di euro, sono state operate riduzioni di budget per diversi progetti; inoltre nel corso 2012 tutti i progetti del I bando hanno concluso le proprie attività con livelli di spesa significativamente inferiori all impegnato. Le risorse rese disponibili sono state impegnate per finanziare progetti in posizione utile nella graduatoria del IV bando. ** rispetto all impegno iniziale di risorse FESR (43, 4 Mio euro), il Comitato di Sorveglianza ha deciso nel 2012 il disimpegno di risorse per 18 dei 26 progetti a causa dell insufficiente livello di spesa raggiunto dopo 18 mesi di attività. Anche in questo caso le risorse rese disponibili sono state impegnate per finanziare progetti in posizione utile nella graduatoria del IV bando. Il 2013 ha visto in particolare lo svolgimento delle seguenti attività: quarto bando conclusione della fase di approvazione della graduatoria, negoziazione e messa a punto definitiva di 48 proposte progettuali e loro contrattualizzazione; bando per l attribuzione delle risorse residue ENPI rivolto ai potenziali beneficiari della Repubblica di Moldova, con l inclusione di 6 nuovi partner che parteciperanno a 5 progetti approvati nell ambito del IV bando e ad un progetto strategico del III bando ; 11

12 sistema di monitoraggio finalizzazione degli strumenti intesi a garantire maggiore capacità informativa al sistema di monitoraggio del programma, in particolare Final Activity Report e SEE Monitoring Wizard; implementazione della strategia di capitalizzazione attraverso la realizzazione di tre seminari dedicati ad altrettanti assi prioritari del Programma (12 Marzo, Budapest - SUSTAINABLE SEE; Settembre, Spalato, INCLUSIVE SEE e ACCESSIBLE SEE) ed indirizzati ai beneficiari dei progetti di ciascun asse prioritario per favorire la messa a sistema delle esperienze e dei risultati raggiunti ma anche per elaborare indicazioni per la programmazione da parte di beneficiari e stakeholders; l implementazione progressiva di una library on- line contenente gli output dei progetti; la costituzione di thematic poles, gruppi di lavoro tra beneficiari che hanno affrontato ambiti di cooperazione simili e/o complementari, con l intento di favorire sinergie e collaborazioni future tra progetti e di delineare contributi propositivi per la fase di definizione dei nuovi Programmi la richiesta di modifica del Programma Operativo con successiva decisone positiva della Commissione Europea, al fine di riequilibrare la dotazione finanziaria dei singoli assi prioritari e per l allocazione del contributo FESR derivante dall ingresso della Croazia nella UE; la gestione di una ulteriore scadenza (facoltativa) ed intermedia rispetto alle rendicontazioni ordinarie per i progetti del II e III bando al fine di accelerare il ritmo di spesa e diminuire il rischio disimpegno; Nel corso del 2013 si sono tenute 2 riunioni del Comitato di Sorveglianza, 19 Marzo a Podgorica (MN) e 3 Ottobre a Sibiu (RO). L evento annuale di programma è stato organizzato a Bucharest il 19 Giugno 2013, con la partecipazione di circa 350 persone ed è stata l occasione di lancio dei cosiddetti thematic poles. Assorbimento per priorità in % sul programmato FESR Asse di progetti FESR Programmato FESR assegnato* % Intervento approvati ,59% ,08% ,40% ,01% TOTALE ,25% * la distribuzione per assi del FESR assegnato è riferita agli impegni derivanti dai subsidy contracts per il II, III e IV bando, mentre è riferita al rendicontato per i progetti del I bando. 12

13 A partire dal Terzo bando la gestione dei fondi IPA è stata integrata, sotto la responsabilità dell Autorità di gestione SEE, ed è stato pertanto possibile definire una allocazione delle stesse sui diversi assi prioritari. IPA III e IV bando Asse di progetti IPA Programmato** IPA assegnato*** % Intervento approvati ,93 98,96% ,07 95,93% ,05 93,21% ,54 98,91% TOTALE ,59 96,64% *** i dati della distribuzione per assi delle risorse IPA provengono dai sussidy contracts per III e IV bando. Le risorse IPA per I e II bando sono state allocate al Programma da ciascun paese ed impegnate per il finanziamento dei progetti con grant contracts stipulati dalle rappresentanze della Commissione Europea. IPA I e II bando Asse di progetti IPA assegnato Intervento approvati TOTALE Lo spazio di cooperazione Europa Centrale è funzionalmente collegato alle realtà territoriali centro europee e pone in stretta relazione i Paesi di più recente adesione con le regioni dell Italia settentrionale, dell Austria e parte dei Lander tedeschi. Il programma ha una dotazione complessiva pari a circa 298 milioni di euro (FESR più risorse nazionali). Gli organismi di gestione del programma hanno emanato complessivamente 4 bandi per progetti cosiddetti ordinari e 1 per progetti strategici. Nel corso del 2013 sono entrati in piena attuazione i progetti selezionati nell ultimo bando portano quindi a 124 i progetti finanziati dal programma afferenti sei aree tematiche: - trasferimento tecnologico ed innovazione (31 progetti) - trasporto pubblico sostenibile e logistica (25 progetti) - gestione del rischio ambientale e cambiamento climatico (26 progetti) - efficienza energetica ed energie rinnovabili (21 progetti) - cambiamento demografico e sviluppo della conoscenza (16 progetti) - patrimonio culturale e creatività (18 progetti) 13

14 Riepilogo bandi data apertura e chiusura bando domande presentate progetti approvati FESR allocato (milioni di euro) I bando II bando III bando Bando strategici IV bando 3 Marzo Aprile Gennaio Marzo Marzo Maggio Luglio Maggio Giugno Ottobre ,6 TOTALE ,6 innovazione). Il programma transnazionale Mediterraneo MED sviluppa la propria azione su un ampio spazio di cooperazione e coniuga le tematiche prioritarie della politica di coesione (Innovazione/occupazione e ambiente) con i problemi emergenti dell area mediterranea (trasporti, energie rinnovabili, MED ha una dotazione complessiva di risorse pari a circa 256 milioni di euro, di cui 193 di FESR, comprensivi dei 12 milioni di euro riservati all Assistenza tecnica del programma a cui si aggiungono i cofinanziamenti nazionali e 4,9 milioni di risorse IPA. Durante il presente periodo di programmazione sono stati emanati otto bandi. Riepilogo bandi I bando I fase I bando II fase II bando I fase II bando II fase I bando Strategici data apertura e chiusura bando 3 marzo maggio agosto ottobre febbraio marzo novembre gennaio marzo settembre domande presentate 531 progetti approvati 109 selezionati FESR allocato (milioni di euro) , selezionati , ,7

15 Riapertura bando strategici Asse 2.3 II bando Strategici assi 3.1 e 3.2 Bando dedicato innovazione/energia 1, 2.2 Bando dedicato Trasporti/accessibilità asse 3.1 Bando capitalizzazione 1 aprile giugno Aprile Settembre febbraio aprile febbraio aprile luglio ottobre , , , , ,3 Bando Approccio marittimo integrato 25 ottobre gennaio In corso di valutazione * TOTALE ,5 * per questo bando sono disponibili 5 milioni di euro I 144 progetti approvati, riguardano le seguenti priorità: 60 relativi alla priorità 1. Rafforzamento della capacità di innovazione, 48 riferiti alla priorità 2. Protezione dell ambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile, 18 riferiti alla priorità 3. Miglioramento della mobilità e l accessibilità dei territori, 18 relativi alla priorità 4. Promozione di uno sviluppo policentrico ed integrato dello spazio mediterraneo. Per i progetti Approccio marittimo integrato presentati nel gennaio 2014, il JTS ha proposto il finanziamento di 5 progetti per un totale di 5 milioni di FESR; la proposta sarà sottoposta al Comitato di Selezione e all approvazione del Comitato di Sorveglianza nel corso del Il programma costituisce il quadro operativo europeo per il finanziamento di iniziative di cooperazione sull intero territorio comunitario allargato a Svizzera e Norvegia. L obiettivo principale è quello di contribuire al miglioramento delle politiche regionali attraverso lo scambio di esperienze e il trasferimento di buone pratiche nei settori dell innovazione ed economia della conoscenza (priorità 1 del programma operativo) e nel settore dell ambiente e della prevenzione dei rischi (priorità 2). Il programma ha una dotazione complessiva (FESR più risorse nazionali) di circa 404 milioni di euro. 15

16 Il programma ha emanato complessivamente 4 bandi e finanziato 204 iniziative progettuali di cui 119 nell ambito dell asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza e 85 nell asse 2 Ambiente e prevenzione dei rischi. I progetti finanziati nell asse 1 fanno riferimento alle seguenti tematiche: - Innovazione, ricerca, sviluppo tecnologico (37) - Imprenditorialità e PMI (18) - Società dell informazione (20) - Lavoro, capitale umano, formazione (44) Nell asse 2 i progetti fanno riferimento a: - Rischi naturali e tecnologici (16) - Gestione delle acque (9) - Gestione dei rifiuti (5) - Biodiversità e conservazione del patrimonio naturale (7) - Energia e trasporto sostenibile (38) - Patrimonio culturale e paesaggio (10) Riepilogo bandi I bando II bando III bando (capitalizzazione) IV bando data apertura e chiusura bando Ottobre 2007 Gennaio Ottobre Gennaio Dicembre Marzo Dicembre Aprile 2011 domande presentate progetti approvati FESR allocato (milioni di euro) Totale Nel 2013 i 16 progetti strategici finanziati a valere sul bando pubblico n. 01/2009, i 51 progetti standard finanziati a valere sul bando pubblico n. 02/2009 e i 20 progetti standard di confine terrestre hanno proseguito le attività, pur riscontrando difficoltà nell avanzamento della spesa che ha comportato una quota di disimpegno automatico da spalmare proporzionalmente tra i progetti. I Nel corso dell anno si è provveduto a realizzare una serie di iniziative finalizzate al potenziamento delle qualificazioni dei beneficiari finali, attraverso la messa a 16

17 disposizione delle pertinenti informazioni sul sito web ufficiale del Programma ( ) e mediante la realizzazione di incontri, seminari e workshop. Nel 2013 la Regione Emilia-Romagna ha altresì presieduto l organo decisionale del Programma, il Comitato di Sorveglianza, organizzando due incontri, a Marina Romea (RA) e Ferrara. Riepilogo bandi I bando strat. I fase I bando strat. II fase II bando standard III bando standard di confine terrestre data apertura e chiusura bando 15 Ottobre Dicembre Luglio settembre Luglio Ottobre aprile maggio 2011 domande presentate 92 progetti approvati 86 selezionati per II fase FESR allocato (milioni di euro) , ,1 15,3 TOTALE ,6 Programma IPA Adriatico Il programma copre una vasta area attorno al bacino Adriatico con territori di quattro paesi dell UE (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) e territori equivalenti costieri di paesi candidati e potenziali candidati (Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Serbia). Il territorio della Serbia è eleggibile al programma sotto forma condizionale di phasing out fino al 2012 con una partecipazione limitata ad iniziative di cooperazione istituzionale. Il programma pone un attenzione particolare agli obiettivi di integrazione europea dei paesi balcanici e alle politiche di coesione dell area tentando un approccio congiunto sia in termini di interventi che di gestione attraverso il rafforzamento della ricerca e l innovazione, la promozione, valorizzazione e protezione delle risorse naturali e culturali ed il rafforzamento della rete delle infrastrutture esistenti. Inizialmente la dotazione finanziaria del programma per il periodo era di circa 280 milioni di Euro (IPA/FESR + contributo nazionale). A causa del disimpegno automatico subito dal programma nel 2012, la dotazione complessiva del programma si è ridotta a 259 milioni di Euro (IPA/FESR + contributo nazionale). 17

18 Nel corso del 2013 si sono concluse le procedure per la selezione dei progetti strategici nell ambito del I Bando Progetti Strategici lanciato dal programma nel 2012, che ha portato all approvazione di 11 progetti strategici. Inoltre nel corso del 2013, si sono tenute due riunioni del Comitato di Sorveglianza del programma (18-19 Aprile a L Aquila e Ottobre a Corfù), che hanno portato anche all approvazione di una dotazione finanziaria per la preparazione del nuovo programma CTE Italia - Croazia. Riepilogo Bandi Data apertura e chiusura Bando Domande Presentate Progetti approvati FESR Allocato Inizialmente FESR Allocato Dopo la decurtazione Disimpegno Bando - Progetti Ordinari 2 Bando - Progetti Ordinari AlterEnergy Progetto Strategico incluso nel PO ( Procedura a Regia) 1 Bando - Progetti Strategici 31-lug ott ago nov Aprile set passano alla 1 Fase 02-nov-12 2 fase ( milioni di euro) ( milioni di euro) 62,7 54, ,7 64, ,6 10,2 24-apr-13 2 Fase ,71 62,71 24-giu ,7 191,82 Ad oggi il programma ha finanziato complessivamente 76 progetti che riguardano le seguenti priorità: 26 progetti approvati nell ambito della Priorità 1 Cooperazione Economica, Sociale ed Istituzionale 26 progetti approvati nell ambito della Priorità 2 Risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi 24 progetti approvati nell ambito della Priorità 3 Accessibilità e reti 18

19 Le risorse finora assegnate, ammontano al 94,154% delle risorse complessive programmate. In seguito l assorbimento per priorità in % sul programmato: PO Approvato dalla CE - 19 dicembre 2013 Impegni assunti % Impegni / Programmato Asse , ,00 86,50 Asse , ,00 100,45 Asse , ,00 102,18 Asse , ,00 71, , ,00 94,15 19

20 PARTE II INIZIATIVE PROGETTUALI CTE IN EMILIA- ROMAGNA In Emilia-Romagna sono attualmente operativi 6 programmi di cui due a valenza transfrontaliera, tre di carattere transnazionale e uno interregionale. Programmi Italia-Slovenia transfrontaliero IPA Adriatico transfrontaliero Europa Sud-Orientale transnazionale Territori regionali eleggibili Territorio delle province di Ravenna e Ferrara Territorio delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini Intero territorio regionale Europa Centrale transnazionale Intero territorio regionale Mediterraneo transnazionale Intero territorio regionale Interreg IV C interregionale Intero territorio regionale A questi si aggiungono due programmi per lo sviluppo di reti di collaborazione europea: URBACT per la promozione della cooperazione e lo scambio di esperienze di sviluppo urbano fra città europee, ESPON per la promozione di comunità scientifiche e della ricerca applicata sullo sviluppo territoriale. II.1 Progetti in attuazione sul territorio regionale Il complesso delle iniziative attive sul territorio regionale al 31 dicembre 2013 fanno riferimento a 236 progetti 4 che coinvolgono l Amministrazione regionale, Enti locali ed altri soggetti pubblici e privati del territorio sia in qualità di capofila (49 - di cui 7 dell Amministrazione regionale e 42 dal territorio), che di partner (166). Il coinvolgimento del sistema pubblico e privato del territorio emiliano-romagnolo è significativo sia in termini numerici che in termini di leadership di progetto e di singole partecipazioni: 4 I dati sono ricavati dal Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia- Romagna che raccoglie le informazioni relative a tutti i progetti afferenti i diversi programmi di cooperazione. 20

21 Numero complessivo di progetti finanziati sul territorio emiliano romagnolo Programma Progetti finanziati Quota FESR LP Regione Emilia- Romagna LP Enti del territorio Interreg IVC , Europa Centrale , Mediterraneo , Sud Est Europa , Italia-Slovenia ,27 3 IPA-Adriatico , URBACT ,67 3 Spazio alpino* ,00 Totale , *Nonostante il programma non preveda l eleggibilità del territorio regionale, in virtù della deroga prevista dalla normativa comunitaria, la Regione è partner di un progetto II.2 Risorse finanziarie allocate sul territorio regionale L ammontare delle risorse comunitarie FESR/CTE assegnate ai 236 progetti attivi sul territorio regionale è pari a 56,9 milioni di euro. A queste vanno aggiunte le risorse derivanti dal cofinanziamento nazionale (15% in media) per un finanziamento complessivo di circa 65 milioni di euro. Le risorse comunitarie assegnate all Amministrazione regionale ed enti ad essa collegati ammontano a oltre 11 milioni di euro, mentre le risorse assegnate ai soggetti pubblici e privati del territorio ammontano a circa 45 milioni di euro. I grafici sotto riportati riportano la suddivisione delle risorse FESR tra le diverse strutture dell Amministrazione regionale coinvolte nei progetti e nei diversi territori provinciali della Regione. 21

22 Suddivisione quote FESR per Direzioni Generali regionali Agenzia Regionale di Protezione Civile Totale: ,53 euro Agricoltura Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa 2% 17% 4% ARPA - Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'emilia Romagna 16% Attività Produttive, Commercio e Turismo 7% ERVET - Emilia Romagna Valorizzazione Economica Territorio SpA IBC - Istituto per i beni artistici, culturali e naturali 12% 11% Lepida SpA Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica 2% 4% 3% 7% 15% Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi Mobilità Sanità e Politiche Sociali Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni europee e relazioni internazionali. Suddivisione quote FESR per territori provinciali Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna 22

23 La suddivisione delle risorse FESR può essere considerata anche attraverso i settori in cui i progetti sono collocati. Come evidenziato dal grafico sotto riportato, emerge un forte impegno progettuale e conseguente assorbimento di risorse finanziarie, oltre 11 milioni nelle aree di intervento Accessibilità e trasporti e Ambiente e sviluppo sostenibile, oltre 6 milioni nell area Ricerca, sviluppo, innovazione e fra i 4 e 5 milioni per le aree Turismo, Cultura, Energia. Risorse FESR assegnate per aree di intervento turismo sviluppo economico locale sociale - welfare sanità ricerca, sviluppo e innovazione protezione civile pianificazione territoriale ICT formazione e lavoro energia cultura cooperazione istituzionale ambiente e sviluppo sostenibile agricoltura accessibilità e trasporti , , , , , , , , , , , , , , ,93 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Settori dei progetti con maggiore ricorrenza Settori Ricorrenza Ambiente e sviluppo sostenibile **** Accessibilità e trasporti *** Ricerca, sviluppo e innovazione *** Sviluppo economico locale *** Cultura ** Energia ** Turismo ** ICT ** 23

24 Pianificazione territoriale ** Formazione e lavoro ** Cooperazione istituzionale ** Social welfare ** Sanità * Agricoltura * Protezione civile * Dal punto di vista della distribuzione finanziaria per programma, le assegnazioni maggiori fanno riferimento a progetti del Programma IPA Adriatico e del programma Transnazionale Europa Centrale con oltre 11,8 Milioni di Euro allocati. In particolare i programmi transfrontalieri, che rappresentano oltre il 35,7% delle risorse assorbite, rappresentano un importante opportunità per i territori regionali che si affacciano sull Adriatico. Risorse FESR assegnate per Programma di riferimento II.3 Progetti con partecipazione dell Amministrazione regionale L Amministrazione regionale, attraverso le proprie strutture operative, Direzioni Generali (DG), Istituto dei Beni Artistici e Culturali (IBACN), Arpa ER, ERVET SpA, Lepida SpA, Agenzia Regionale di Protezione Civile, è presente in iniziative progettuali che evidenziano l interesse e l impegno dedicato alla Cooperazione Territoriale Europea. 24

25 Di seguito sono riportate le partecipazioni delle strutture operative in relazione ai diversi Programmi. Amministrazione regionale: numero di partecipazioni per Programmi DG Servizio Interreg IVC Europa Centrale MED Sud Est Europa Italia- Slovenia IPA-Adriatico Spazio Alpino Agricoltura, Economia Ittica, Attività Sviluppo dell'economia Ittica e Produzioni Animali Ecosea Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica Risanamento Atmosferico, Acustico, Elettromagnetico Geologico, Sismico e dei Suoli Tecnico Bacino di Romagna Water_CoRe Geo.Power Coastance Maremed CoastGap SARMa Snap_ SEE Slow Touris m Shape Geo mol Attività Produttive, Commercio e Turismo Politiche di Sviluppo Economico, Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica Energia ed Economia Verde Commercio, Turismo e Qualità Aree Turistiche Erik Action C- Plus EnercitEE ADC Cluster PoliSEE Know Us Legend S.T.A.R Intermodal Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Osepa Homer 25

26 DG Servizio Interreg IVC Europa Centrale MED Sud Est Europa Italia- Slovenia IPA-Adriatico URBACT Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni Europee e Relazioni Internazionali di Collegamento con gli Organi dell Unione Europea a Bruxelles Pianificazione Urbanistica, Paesaggio e Uso Sostenibile del Territorio Programmazione Territoriale e Sviluppo della Montagna Intese Istituzionali e Programmi Speciali d Area Politiche Europee e Relazioni Internazionali Qualità Urbana Affari Generali, Giuridici e Programmazione Finanziaria Castle Hybrid Parks Green InfraNet LoCaRe Sugar UHI Pays.Med. Urban Otremed Attract- SEE Alter-energy AdriGov No du s Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi Mobilità Sanità e Pol. sociali Ferrovie Viabilità, Navigazione Interna e Portualità Commerciale Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi, mobilità Coordinamento Politiche Sociali e Socio Educative ARPA Ecotale Epta Power Water_C ore INTER- Regio-Rail RailHuc airled UHI MMWD Natreg CC- WARE NET-Age IBC ParSJAd AdriaMuse ERVET ICT-VN InnoMot PACMAn Zero_Waste LEPIDA Secovia Pitagora Agenzia Regi.le di Protezione Civile Hazadr 26

27 Fra i settori dell Amministrazione regionale, emerge un forte coinvolgimento nelle iniziative della DG Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa (10 progetti di cui uno come capofila), della DG Programmazione territoriale e negoziata, Intese, Relazioni europee e internazionali (11 progetti) e della DG Attività produttive, Commercio e Turismo (9 progetti di cui uno come capofila). Una significativa presenza si registra anche da parte della DG Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità con 6 progetti di cui due come capofila, e della DG Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica. Per quanto concerne le Agenzie e Istituti regionali e le Società cosiddette in house si conferma il forte impegno di Arpa ER che è anche capofila di un progetto, IBACN, Ervet spa, Lepida spa e dell Agenzia Regionale di Protezione Civile. II.4 La partecipazione del sistema territoriale La partecipazione regionale (Allegato 1) si dimostra ampia e diversificata dal punto di vista della tipologia di beneficiari coinvolti che dal punto di vista geografico territoriale, con enti e organizzazioni delle diverse aree provinciali della regione. Il coinvolgimento risulta ampio per enti della parte orientale della regione, motivato anche dal fatto che tali territori sono eleggibili anche ai programmi Transfrontalieri (IPA Adriatico con le aree provinciali di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; Italia-Slovenia con le aree di Ferrara e Ravenna); ciò ha consentito agli enti di questi territori di poter proporre o essere coinvolti su un maggiore numero di progetti. Dall analisi emerge come le caratteristiche dello strumento di cooperazione influenzi la tipologia dell ente coinvolto. Nei programmi di natura transnazionale c è una presenza prevalente di comuni capoluogo e delle stesse amministrazioni provinciali mentre nei programmi di cooperazione transfrontaliera vi è la partecipazione anche di piccoli comuni in progetti caratterizzati da più partner italiani e provenienti dallo stesso territorio provinciale. Dal punto di vista della tipologia degli enti partecipanti, emerge un ampio numero di enti locali, Comuni, Province e Aziende Municipalizzate in prevalenza. Questo gruppo è rappresentato da 32 enti che hanno aderito in misura diversa ai progetti. Attiva e significativa è la partecipazione di Centri e Istituti di ricerca e formazione con 11 presenze, tra cui alcune università e di Enti non governativi e organizzazioni no profit e imprese ciò a conferma di come a tali programmi possano partecipare anche enti e organismi non di ambito pubblico e svolgere al contempo un ruolo di protagonisti della valorizzazione territoriale regionale. 27

28 Tipologia dei beneficiari regionali partecipanti ai progetti CTE Beneficiari del territorio della regione Emilia-Romagna nei progetti CTE Agenzie di sviluppo locale e regionale Altro Autorità di trasporto Centri e Istituti di ricerca e formazione Enti economici collettivi, associazioni di cate... Enti non governativi e organizzazioni no profit Imprese e Società Locali Nazionali Regionali Università, Istituti di alta formazione Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna II.5 Partenariati dei progetti Nei 235 progetti 5 finanziati si evidenzia un elevata presenza di soggetti pubblici e privati provenienti da territori non italiani: si tratta in particolare di 1411 partner provenienti complessivamente da 35 paesi europei. 5 Escluso il progetto finanziato nell ambito del programma Spazio Alpino 28

29 Partecipazione ai progetti dei partner europei 1411 in totale ALBANIA AUSTRIA BELGIO BiH BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA ITALIA LETTONIA LITUANIA MALTA MONTENEGRO NORVEGIA OLANDA POLONIA PORTOGALLO REGNO UNITO REP. CECA REP. MOLDOVA ROMANIA SERBIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA SVIZZERA UCRAINA UNGHERIA

30 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Il complesso dei partenariati di progetto registra significative presenze per la Slovenia, dovute all elevato numero di progetti attivi nel programma bilaterale Italia/Slovenia. I grafici seguenti riportano i Paesi di provenienza dei partner nei singoli programmi di cooperazione, con esclusione del programma Italia-Slovenia. La nazionalità di provenienza dei partner indica come all interno dei singoli programmi sia rafforzata la cooperazione tra l Emilia Romagna e alcuni Paesi. La Slovenia, presente in tutti e 6 i programmi di Cooperazione Territoriale a cui partecipa la Regione, rappresenta il Paese di maggior provenienza dei partner (161 enti sloveni all interno dei progetti in cui sono coinvolgi enti regionali), seguono la Grecia (87), l Ungheria (75), la Spagna (83), la Germania (67), la Polonia (58) e la Romania (57). Programma Central Europe: n. complessivo di partner 300 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nel Programma Transnazionale Centro Europa sono state attivate relazioni con 300 partner rappresentanti 12 Stati diversi (di cui 2 non membri dell Unione europea), con una prevalenza di partenariati della Germania con 46 enti coinvolti, della Polonia con 44, dell Austria con 35 e della Repubblica Ceca con

31 Programma Mediterraneo: n. complessivo di partner BiH CIPRO CROAZIA FRANCIA GERMANIA GRECIA ITALIA MALTA MONTENEGRO PORTOGALLO SLOVENIA SPAGNA Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nel Programma Transnazionale Mediterraneo sono state attivate relazioni con 192 partner rappresentanti 11 Stati diversi (di cui 3 non membri dell Unione europea). La partecipazione maggiore è assicurata dalla Spagna con 44 enti coinvolti a cui fa seguito la Francia con 31.e la Grecia con 228. Programma Sud Est Europa: n. complessivo di partner

32 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nel del Programma Transnazionale Sud Est Europa sono state attivate relazioni con 298 partner rappresentanti di 15 Stati (di cui 7 non membri dell Unione europea) con una significativa partecipazione di Romania con 42 enti coinvolti, Grecia con 39 e Ungheria con 37. Discreto il coinvolgimento di Paesi di Area IPA da cui provengono enti di 5 Stati (Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Montenegro, Serbia) Programma IPA Adriatico: n. complessivo di partner ALBANIA 18 BiH 14 CROAZIA 25 GRECIA ITALIA MONTENEGRO 11 4 SERBIA SLOVENIA 10 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nel Programma Transfrontaliero IPA Adriatico, oltre alla preponderante presenza di partner italiani, sono state attivate relazioni con 175 partner rappresentanti 8 Stati (di cui 4 non membri dell Unione europea). La partecipazione maggiore è quella della Croazia con 25 enti coinvolti a cui fa seguito l Albania con 18 e Grecia (17). 32

33 Programma UrbAct: n. complessivo di partner 74 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nei dieci progetti finanziati dal Programma URBACT sono state attivate relazioni con 74 partner rappresentanti 23 Stati. La partecipazione maggiore corrisponde a Romania e Spagna entrambe con 8 enti coinvolti, a cui fanno seguito la Grecia e la Francia, entrambe con 5. Programma IVC: n. complessivo di partner 335 Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna Nel Programma IVC sono state attivate relazioni con 335 partner rappresentanti 30 Stati diversi. La partecipazione maggiore corrisponde alla Spagna con 36 partner, 33

34 seguita da Grecia con 26, Regno Unito con 21, Germania e Svezia entrambe con 20 partner partecipanti. La cooperazione del territorio regionale con le altre regioni italiane dimostra un coinvolgimento di attori provenienti da quasi tutte le regioni 6 I partner italiani sono 230 rappresentativi di 19 regioni. Numero totale dei partner suddiviso per regioni italiane, totale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Veneto Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna La forte presenza di partner provenienti dalla Regione Friuli Venezia Giulia (84) e dalla Regione Veneto (65) è da ascrivere alla partecipazione congiunta di Emilia- Romagna e le due regioni ai Programmi di Cooperazione Transfrontaliera Italia- Slovenia e IPA Adriatico. 6 non sono coinvolti enti della Valle d Aosta che, oltre ai transfrontalieri, partecipa ai soli programmi Europa Centrale, Spazio Alpino e IVC 34

35 II.6 La collaborazione nell area Adriatico-ionica In prospettiva della futura attivazione del programma di Cooperazione Territoriale Adriatico-Ionico è stata analizzata la progettualità del territorio emiliano romagnolo allo scopo di valutare con quali Stati, regioni e su quali ambiti la Regione Emilia- Romagna ha collaborato con enti di tale area. Sono stati pertanto individuati i progetti in cui la Regione Emilia-Romagna compare come capofila o partner e dove sono coinvolte le aree regionali delle Province costiere di Ravenna, Ferrara, Forlì- Cesena, Rimini. Si segnala che i progetti in cui sono coinvolti partner provenienti dalla Regione Adriatico Ionica sono 28 7 e hanno coinvolto 175 partner di diversi Stati e Regioni della nuova area. Di seguito sono riportati il numero con la relativa provenienza geografica a livello numerico e percentuale. Si segnala che la maggiore collaborazione è avvenuta con la Slovenia (42 partner coinvolti per la maggior parte afferenti al programma Italia/Slovenia, Grecia (27) e Croazia (20). Intensità di collaborazione con Area Adriatico Ionico: numero di partner per Stato 7 13 afferenti al Programma IPA,3 al Programma Italia-Slovenia, 4 al Programma Med, 8 al programma Europa Sud Orientale 35

36 Intensità di collaborazione con Area Adriatico Ionico: percentuale di collaborazione per Stato % Collaborazioni RER - Macroregione Adriatico-Ionica 21% 7% 5% ALBANIA BOSNIA-HERZEGOVINA GRECIA 22% CROAZIA MONTENEGRO SERBIA 25% SLOVENIJA 3% 5% 12% ITALIA Il dettaglio di analisi rispetto alla collaborazione tra enti della Regione Emilia- Romagna e soggetti provenienti dall Area Adriatico Ionica è stata sviluppata anche per Nuts II (corrispondenti ad aree amministrative regionali). E emerso che il maggior numero di collaborazioni sono state attivate con la Regione Zahodna Slovenia. Tale intensità è motivata dal fatto che l area slovena è coperta da tutti i Programmi di Cooperazione Territoriale che impattano sul territorio regionale (tra cui anche lo stesso Programma Transfrontaliero Italia Slovenia) 36

37 Intensità di collaborazione con Area Adriatico Ionico: percentuale di collaborazione per Regione N. Collaborazioni RER - Macroregione Adriatico-Ionica Sicilia 1 Puglia 4 Molise 4 Marche 4 Veneto 12 Abruzzo 2 Friuli-Venezia-Giulia 9 SERBIA 5 MONTENEGRO 8 BOSNIA-HERZEGOVINA 8 ALBANIA 12 Vzhodna Slovenija 4 Zahodna Slovenija Jadranska Hrvatska Sjeverozapadna Hrvatska Dytiki Ellada Kriti Kentriki Makedonia Attiki Ipeiros Ionia Nisia Voreio Aigaio Thessalia Notio Aigaio Dytiki Makedonia Anatoliki Makedonia, Thraki Di seguito sono riportati i settori di lavoro su cui emergono maggiore ricorrenza rispetto ai progetti presi in oggetto nella collaborazione tra enti emiliano romagnoli e altri dell Area Adriatico Ionica. 37

38 Intensità di collaborazione con Area Adriatico Ionico: Settori dei progetti con maggiore ricorrenza Settori Ricorrenza Ambiente e sviluppo sostenibile **** Accessibilità e trasporti *** Sviluppo economico locale ** Pianificazione territoriale ** Energia ** Turismo ** Cultura * Cooperazione istituzionale * Ricerca, sviluppo e innovazione * ICT * Sociale Welfare - Agricoltura - Sanità - Protezione civile - Formazione e lavoro - II.7 Correlazioni con gli obiettivi del Documento Unico di Programmazione Per individuare i livelli di intensità della complementarietà dei progetti CTE con i principali strumenti operativi della programmazione regionale, si è proceduto ad una analisi comparata delle coerenze fra gli obiettivi operativi indicati del Documento Unico di Programmazione della Regione Emilia-Romagna (DUP) e gli assi di intervento dei Programmi Operativi CTE attivi sul territorio regionale. E stata redatta a tal fine una griglia in cui sono stati collocati i diversi progetti CTE operativi sul territorio regionali correlandoli agli obiettivi del DUP stesso sulla base delle attività sviluppate. La rappresentazione offre un quadro esaustivo delle coerenze rilevabili: a livello generale, in riferimento ai 235 progetti approvati sul territorio regionale, emerge una forte correlazione dei progetti (39) sulle tematiche relative ai trasporti e mobilità. A questi fanno seguito progetti connessi a temi della sviluppo imprenditoriale (36), valorizzazione ambientale/cultura (33) e ambiente. (35). Energia ed Innovazione risultano anch esse ambiti di particolare interesse con un numero di progetti rispettivamente pari a 32 e

39 Progetti CTE /obiettivi DUP ER Innovazione /R&S 28 Capitale umano 10 Sviluppo imprenditoriale 36 Energia 32 Trasporti e mobilità 39 Welfare 12 Ambiente 35 Valorizzazione ambientale/cultura 33 Aree Marginali 2 Attrattività città Fonte: Data Base Cooperazione Territoriale Europea della Regione Emilia-Romagna 39

40 II.8 Un analisi dei progetti CTE finanziati in Emilia- Romagna nell ambito dell accessibilità e trasporti 8 e cultura 9 Accessibilità e trasporti L analisi delle progettualità del territorio regionale finanziate dai Programmi CTE evidenzia complessità ed eterogeneità di bisogni ed interventi realizzati. L attenzione dei progetti è stata focalizzata sia sul tema del trasporto e della mobilità dei passeggeri, sia su quello dello merci, entrambi fattori determinanti per la competitività della nostra regione e per cogliere gli ambiziosi obiettivi di risparmio energetico e di riduzione dell impatto ambientale posti dalla Commissione Europea e dall insieme di documenti programmatici e strategici della Regione Emilia-Romagna. Nell ambito della citata complessità e molteplicità di interventi, studi, implementazioni realizzate dai progetti e tenuto conto che ogni progetto si inquadra in un insieme di attività realizzate da partners di diversi paesi, è comunque possibile individuare sei principali ambiti di azione delineati nella presente sintesi. Tali ambiti non intendono rappresentare una compartizione stagna di temi e focus tecnici, data la loro forte interazione, talvolta sovrapposizione, quanto un tentativo di sistematizzazione che individui ambiti prioritari, sviluppo di sinergie, integrazione di interventi e tematiche per meglio rispondere al bisogno complessivo di una migliorata accessibilità del territorio emiliano-romagnolo. In sintesi i 6 principali focus dei diversi progetti approvati. ICT - Strumenti Operativi - Green Technologies in tale ambito le esperienze progettuali hanno realizzato e sperimentato strumenti, soluzioni tecniche e tecnologiche innovative per la mobilità di merci e persone. I progetti si sono caratterizzati per una forte operatività, con ricadute in termini di sperimentazioni spesso live, anche grazie al fatto che strumenti operativi di tipo ICT sono realizzabili nel breve e medio periodo. Fattore critico di successo di tali progetti è stato il coinvolgimento degli utenti, siano essi cittadini, imprese manifatturiere (domanda di trasporto) od operatori che offrono servivi logistici e di mobilità. In generale la componente ICT è fortemente presente indirettamente in molteplici progettualità di altri ambiti sotto descritti. Servizi e comportamenti di trasporto le progettualità di tale ambito si sono focalizzate su analisi, realizzazioni di business case e fattibilità tecniche per il miglioramento dei servizi di trasporto, nonché su azioni volte alla diversione modale e di sensibilizzazione della popolazione all utilizzo di modalità di trasporto meno inquinanti. I progetti 8 A cura di Alberto Preti Fondazione Istituto Trasporti e Logistica, Michele Migliori Regione Emilia- Romagna 9 A cura di Margherita Spinazzola IBACN Emilia-Romagna 40

41 hanno affrontato tutte le modalità di trasporto (gomma, ferro, aereo, marittimo, oltre alla mobilità dolce bici e walking), specie in ottica di integrazione multimodale, sia per le merci, sia per le persone. Le progettualità hanno visto una partecipazione attiva sia del mondo degli operatori che offrono servizi di trasporto, sia dei policy maker che possono finanziarli e promuoverli. Imprese - collaborazione logistica organizzazione l ambito è specifico per il trasporto merci, pur non esaurendo gli interventi progettuali su tale segmento. Alcuni progetti si sono focalizzati sulla tematica della supply chain e dell organizzazione della domanda di trasporto merci (misure di demand management ), nonché sul rafforzamento dell offerta logistica del sistema regionale. Nonostante la stretta relazione di tale ambito i precedenti due (ad esempio la collaborazione logistica e le relative misure di organizzazione aziendale sono spesso legate a specifici business case che hanno diretta relazione con l organizzazione dei servizi di trasporto; gli interventi ICT possono richiedere la revisione e ri-organizzazione, o comunque sono associati ai processi aziendali), la sua specifica caratterizzazione risiede nella focalizzazione dei progetti sugli aspetti di integrazione della supply chain e delle diverse fasi della catena del valore aggiunto grazie ad interventi con il diretto coinvolgimento di soggetti imprenditoriali. Competitivita' infrastrutture i progetti si sono focalizzati sia sul miglioramento della posizione competitiva e dell accessibilità dei nodi di trasporto della regione, sia sulla riduzione ed eliminazione dei colli di bottiglia nelle reti di trasporto. Tali progetti insistono con grande frequenza sul tema dei corridoi di trasporto e delle reti TEN-T, il cui processo di revisione ha avuto luogo durante l attuale periodo di Programmazione e nel quale la Direzione regionale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di Mobilità ha giocato un ruolo importante, ad esempio in riferimento al tema corridoio Adriatico-Baltico. Si è probabilmente assistito ad un processo di maturazione delle progettualità relative ai corridoi di trasporto, che hanno visto una prima fase prettamente orientata alla definizione dei progetti corridoi prioritari nell ambito del processo di revisione delle TEN-T, con attività progettuali legate alla competitività di nodi ed infrastrutture lineari. Una seconda fase è stata invece più orientata agli aspetti di sviluppo logistico ed economico per la competitività dei servizi di trasporto e logistici nei corridoi di trasporto e nelle reti TEN-T. Politiche per la mobilita' e governance emerge con chiarezza un forte focus sul tema del ruolo del decisore pubblico. Oltre che nel Programma Interreg 4C che si è posto principalmente l obiettivo del miglioramento delle politiche, tutti i progetti hanno trasversalmente incluso, anche per la natura dei Programmi di CTE, la tematica delle politiche locali, regionali ed europee per la mobilità, nonché della collaborazione pubblicoprivata, ma anche tra enti, per la definizione e promozione di politiche ed interventi pubblici di accompagnamento ad interventi sui servizi di servizio e sulle infrastrutture. 41

42 Aspetti normativi e semplificazione amministrativa in sinergia con la precedente area e probabilmente anche in discontinuità rispetto alla passata programmazione, emerge dai progetti una volontà alla semplificazione amministrativa, quale fattore di competitività del sistema dei trasporti. Tale dimensione è anche intrinsecamente legata all ambito dell ICT per la programmazione, gestione e monitoraggio dei processi di trasporto nella misura in cui le tecnologie possono supportare e sono associate a processi di semplificazione di norme e procedure nel trasporto. Diversi progetti hanno accompagnato un focus sul tema delle politiche a focus più specifici e relativi alla semplificazione delle regole, ad esempio negli ambiti della portualità e del trasporto urbano delle merci. Elemento trasversale alle tematiche sopra indicate è stato lo sviluppo nei progetti di processi formativi, che hanno coinvolto gli stakeholder del territorio regionale e che hanno assunto forme più o meno strutturate, dal workshop a veri e propri percorsi di formazione. L esperienza diretta nell ambito dei progetti indica tutt ora un forte bisogno di capitalizzare esperienze europee per lo sviluppo delle politiche locali e regionali nell ambito trasporti. Nonostante la pragmaticità e concretezza dei progetti siano condizione imprescindibile per la loro approvazione e per il loro successo, le attività maggiormente legate alla conoscenza e alla acquisizione di competenza (saper fare) rappresentano un fattore critico di successo per il miglioramento dei sistemi di mobilità. Da punto di vista del focus territoriale, tutte le progettualità analizzate hanno impatti sovra-regionali, coerentemente con obiettivi e requisiti dei rispettivi programmi di finanziamento. E tuttavia possibile individuare una tendenza dei progetti ad affrontare in modo più o meno marcato il tema della mobilità urbana e regionale, rispetto a quello dei corridoi e delle reti di trasporto a livello internazionale. Nonostante il fatto che una catena di trasporto viva di ogni suo anello e che i sistemi urbani rappresentano generatori ed attrattori di traffici a livello internazionale, la tematica della mobilità urbana e regionale appare come tema prioritario, con focus che hanno riguardato la city logistics, la mobilità dolce, l integrazione delle città nelle reti di trasporto e i servizi ferroviari. Fra i 34 progetti finanziati sui diversi programmi in ambito trasporti e accessibilità si segnala una prevalenza di progetti finanziati dal Programma Central Europe (11) seguito da Interreg IVC (7), IPA (6), SEE (4), MED (3), Italia-Slovenia (2), Urbact II (1). Occorre tuttavia segnalare come alcuni progetti non inclusi in tale ambito e che presentano comunque un focus prioritario o complementare sul tema dei trasporti risultino essere finanziati nell ambito di priorità dei programmi non riferibili all accessibilità. La ragione sta nella natura trasversale della tematica trasporti rispetto a quelle ambientali, energetiche, di programmazione territoriale e di sviluppo economico. A riguardo si citano, quali esempi, i progetti SMILE e CO- EFFICIENT finanziati dal Programma MED e relativi al risparmio energetico e alla innovazione nelle PMI. 42

43 Si segnala infine come gli stakeholder del territorio dell Emilia-Romagna siano presenti in ben dieci progetti strategici dei programmi Central Europe, IPA, Italia- Slovenia, MED e SEE a testimonianza della visione strategica del territorio sulle tematiche della logistica, del trasporto e della mobilità di persone e merci e dalla duttilità dei progetti CTE a sviluppare percorsi di integrazione ed azioni di governance territoriale. Sintesi progettualità e principali ambiti tematici KASSETTS SoNorA BATCo GUTS BICY TROLLEY PROGETTO INTER-Regio-Rail EMPIRIC LOGICAL RAILHUC EDITS ADRIMOB ADRIAIR INTERMODAL AdriHealthMob EA SEA-WAY EASYCONNECTING ADRIA A INTER BIKE CASTLE SUGAR FLIPPER INVOLVE ECOTALE EPTA D-AIR FREIGHT4ALL FUTUREMED HOMER ATTAC GIFT RAIL4SEE SEE-ITS Active Travel Network = Focus primario = Ulteriore Focus ICT - strumenti operativi - green technologi es servizi e comporta menti di trasporto 43 imprese - collaborazi one logistica - organizzaz ione competitiv ita' infrastrutt ure politiche per la mobilita' di merci e persone e governanc e aspetti normativi e semplifica zione amministrativa

44 44

45 Cultura La diversificazione dei temi trattati dai progetti di ambito culturale, finanziati nei vari programmi di CTE, non fa che riflettere la varietà del tema Cultura e la stessa percezione di quanto ad essa riconducibile. L Italia non può comunque prescindere da quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali (DLgs 42/2004 e successive modifiche) che oltre a normare la disciplina in materia di beni culturali, ripartisce la diversa concorrenza di responsabilità fra Stato, Regione ed Enti Locali; questo non può che ripercuotersi sulle azioni degli enti italiani che partecipano ai progetti europei, delimitandone azioni e interessi. L esame, qui effettuato, dei progetti disponibili sulla banca dati voluta dalla Regione Emilia-Romagna per i progetti di cooperazione territoriale porta ad una suddivisione in 6 macroaree, indipendenti dalle priorities di programma, ad esse complementari ma ovviamente non esaustive. Itinerari Culturali La continuità con la predente fase programmatoria, fortemente orientata all itinerario culturale in molti programmi europei, si fa sentire in questo tema, prioritario per almeno un progetto. L itinerario può essere primo obiettivo reale oppure secondario e rappresenta con ogni probabilità la necessità di avvicinare il largo pubblico ad aspetti meno conosciuti del patrimonio culturale le cosiddette emergenze- oppure di meglio incanalare i flussi di utenti fuori dalla stagionalità, in una logica di rete fra esempi similari, con l intento chiaramente espresso di una ricaduta anche turistica su vaste porzioni di territori partecipanti. Quello del legame col turismo è aspetto che come si vedrà diventa così preponderante da determinare una vera e propria invasione di campo dei progetti culturali, classificati in almeno 4 casi all interno della citata banca dati come pertinenti alle attività turistiche. Politiche Culturali e Programmazione Ben 14 progetti hanno come focus azioni di programmazione e politiche culturali il più possibili congiunte. Il diverso approccio legislativo e livelli di responsabilità già richiamati in premessa sono aspetti molto vicini al cuore di chi si occupa di beni culturali. E infatti chiaro che l internazionalizzazione del settore, promossa da questi e da tutti programmi europei, ben difficilmente può realizzarsi in assenza di un livello minimo di condivisione politica e programmatoria. Inoltre, la paucità delle risorse disponibili per la cultura necessita di pratiche stringenti per massimizzare gli interventi capitalizzando le esperienze là dove si trovano. Ritornando poi a quanto già espresso relativamente alla precedente fase di programmazione, si nota come due progetti che puntano sulle politiche e la programmazione (CrossCultour e 34C) siano lo sviluppo di progetti di successo conclusi della prima fase. Reti Le considerazioni fatte sui temi già illustrati hanno come inevitabile conseguenza la necessità della creazione di reti museali per il patrimonio tradizionale ed extra per quello non musealizzato ma ugualmente definibile come tale (es. patrimonio 45

46 architettonico, storico, naturale). Per un progetto (AdriaMuse), è addirittura focus: aspetto tanto più significativo se si pensa che è stato finanziato su Priority 3: Accessibility and Networks Measure 3.3 Communication networks e non sulla Priority 4: Enhancing competitiveness and attractiveness of cities and regions, strumento di vocazione per i progetti culturali presentati sul programma IPA Adriatico. Accesso immateriale Si è ritenuto di raggruppare sotto questa dicitura gli argomenti relativi alla fruizione in rete o comunque digitale dei beni culturali. Da tempo i programmi europei non finanziano azioni di digitalizzazione per sé, ma solo come strumento di realizzazione di altri obiettivi, quali ad esempio l attualizzazione per convogliare i dati esistenti in grandi repositories sovranazionali (cfr. Europeana). Tuttavia, molti beni ancora sfuggono a queste procedure o sono sporadici o assenti in qualche paese in pre-adesione, oppure ancora la natura stessa del materiale trattato necessita di digitalizzazione immediata per non metterne a rischio conservazione e fruizione. Recupero, Valorizzazione Inevitabilmente questi aspetti sono il cuore di qualunque attività relativa ai beni culturali. Come già si è detto, tanto patrimonio sfugge alle normali politiche di conservazione, sempreché venga riconosciuto non solo come meritevole di tali attenzioni ma addirittura come bene culturale. E il caso, interessante, di Living Fountains. La valorizzazione, per l Italia riconosciuta a norma di Codice fra le competenze condivise, è presente in tutti i progetti ed espressa come obiettivo primario o secondario praticamente ovunque. Ancora una volta, il concorso internazionale nelle azioni è la migliore garanzia di efficacia, coerenza normativa e impatto. Turismo sostenibile Pur non essendo lì elemento più frequente che ritroviamo nei progetti presi in esame, è tuttavia aspetto di enorme interesse nei progetti di Cooperazione Territoriale, perché rappresenta la più immediata ricaduta finanziaria, occupazionale e di immagine stessa delle azioni che promuove in ambito culturale. Questo ha suggerito di estendere l analisi oltre la classificazione specifica e infatti sono stati reperiti in ambito Turismo almeno 4 progetti che stanno sicuramente a cavallo fra le due aree: insomma la Cultura nutre (anche) il Turismo e viceversa. Il turismo sostenibile è il vero focus di un progetto culturale (Crosscultour) e, ovviamente della maggioranza di quelli ascritti a quell ambito. La Tabella che segue suddivide i progetti, così come presentati nella banca dati, raggruppandoli secondo le aree sopra descritte. 46

47 PROGETTO Itinerari culturali Politiche Culturali e Program mazione Reti, es. Muse ali Accesso immateriale Recupero Valorizza zione Turismo sostenibile CROSSCULTOUR x x x C.U.L.T.U.R.E: x x ParSJAd x x x ATRIUM x x x CLEAR x x OPENMUSEUMS x x x ALISTO x x x LivingFountains x HERMAN x x x CMC ND ND ND ND ND ND DANUBE Limes Brand ND ND ND ND ND ND Adrifort x x EX.PO AUS x x x CAMAA x x x 3C 4 Incubators x x x CUSTODES x x x AdriaMuse x x x ADRISTORICAL x x x x LANDS MUSEUMCULTOUR x x x x HERA (Sustainable Tourism Adriatic Heritage) X Focus principale X Altri ND Dati non disponibili ND ND ND ND ND ND 47

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