EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG42U

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1 ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG42U

2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l evoluzione dello studio di settore SG42U. Oggetto dello studio è l attività economica rispondente al codice ATECOFIN 2004: Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione dello Studio di Settore per il periodo d imposta I contribuenti interessati sono risultati pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 58 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro F (elementi contabili) non compilato; presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; errata compilazione delle percentuali relative alla modalità di espletamento dell attività (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è risultato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali 1 ; un procedimento di Cluster Analysis 2. 1 L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2

3 L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. Per limitare l impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai risultati dell analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, ai diversi servizi offerti, alla tipologia di clientela, etc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali dell attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare dieci gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i gruppi omogenei (cluster) sono i seguenti: la dimensione della struttura; i servizi offerti; la tipologia di clientela. La dimensione della struttura ha permesso di individuare le agenzie concessionarie che si avvalgono di strutture di maggiori dimensioni (cluster 2 e 4) distinguendole dalle rimanenti caratterizzate dal basso ricorso al lavoro dipendente e dall'esiguità degli spazi destinati all'esercizio dell attività. I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali: Stampa quotidiana e periodica (cluster 2, 6 e 7); TV (cluster 3); Cartellonistica e affissioni (cluster 4 ed 8); Radio (cluster 5); Internet (cluster 9); Sponsorizzazioni (cluster 10). 2 La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3

4 La tipologia di clientela è risultata rilevante nell individuazione di un cluster di imprese che lavorano in un attività business to business avendo come clientela le agenzie di pubblicità (cluster 7). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazione contraria, l indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI OPERANTI IN DIVERSI AMBITI NUMEROSITÀ: 328 I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi, che va dall attività di vendita/intermediazione di spazi/tempi su vari mezzi all attività di consulenza e assistenza per la realizzazione delle campagne pubblicitarie (17% dei ricavi), non facendo registrare generalmente nessuna specializzazione prevalente. Per effetto di tale circostanza il mercato di riferimento è costituito da differenti tipologie di clienti: dagli utenti diretti (49% dei ricavi), alle agenzie di pubblicità (10%) ed altri soggetti (31%). L'area di svolgimento dell attività è locale, essendo circoscritta principalmente all ambito provinciale e alle regioni limitrofe. La struttura organizzativa è snella: gli spazi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un totale di 33 mq. Si tratta prevalentemente di società di capitali (42% dei casi) e ditte individuali (42%), e, in minor misura, di società di persone (16%); risultano impiegati nell attività generalmente uno o due addetti. CLUSTER 2 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI DI GRANDI DIMENSIONI OPERANTI NUMEROSITÀ: 91 PREVALENTEMENTE NEL CANALE STAMPA I soggetti appartenenti a questo cluster operano prevalentemente nel canale stampa (81% dei ricavi) e si caratterizzano per le maggiori dimensioni della struttura destinata allo svolgimento dell'attività rispetto alla media del settore. In particolare si rilevano uffici di 179 mq, gli addetti ammontano a circa 8 unità (di cui 4 dipendenti). La forma giuridica è costituita quasi esclusivamente da società di capitali (93% dei casi). Coerentemente alle dimensioni delle imprese del cluster sono presenti in maniera significativa le spese per l'acquisizione della disponibilità degli spazi/tempi pubblicitari (circa euro). In questo cluster si rileva una consistente presenza di soggetti controllati/collegati ad un gruppo editoriale (22% dei soggetti). Il mercato di riferimento è costituito in maggior parte da utenti diretti (76% dei ricavi) ed è presidiato da una rete di 7-8 agenti. L'area di mercato è più ampia rispetto ai restanti cluster estendendosi prevalentemente all area nazionale (44%) ed in molti casi a quella internazionale. CLUSTER 3 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI/TEMPI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEL CANALE TV NUMEROSITÀ: 94 Le imprese appartenenti a questo modello si caratterizzano per la specializzazione dell'attività nell'intermediazione di spazi/tempi pubblicitari su TV per un'incidenza media sui ricavi dell 87%. Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da utenti diretti (69% dei ricavi) e in minima parte rappresentato anche da agenzie di pubblicità (25% dei ricavi nel 36% dei casi). L'area di svolgimento dell'attività è a carattere principalmente regionale (fino a 3 regioni) e nazionale. 4

5 Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori presentano uffici di 46 mq, mentre è poco diffusa la presenza di spazi destinati a magazzino. Si tratta in gran parte di società (di capitali 52% e di persone 17%) e minormente di ditte individuali (31%). Per lo svolgimento della loro attività, si avvalgono di 3 addetti mentre il personale dipendente è presente solo nel 35% dei casi. CLUSTER 4 - GRANDI AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEI CANALI NUMEROSITÀ: 86 AFFISSIONI E CARTELLONISTICA I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per il canale in cui operano, rappresentato dai mezzi di comunicazione esterna (74% dei ricavi), in particolare cartellonistica (33% dei ricavi), affissioni (28%) ed altre forme riconducibili all affissione (10%) e per le dimensioni della struttura maggiori della media. Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (60% dei ricavi) ed in misura inferiore da agenzie di pubblicità (12%), altri concessionari di spazi (10%) e centri media (7%); tali soggetti operano generalmente in un area estesa dall ambito regionale a quello nazionale. Dal punto di vista delle strutture si evidenzia la presenza di uffici di 133 mq e magazzini (un impresa su due ha indicato la presenza di un magazzino di circa 300 mq). Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di società di capitali (90%) e impiegano nell attività 9 addetti (di cui 4 dipendenti). CLUSTER 5 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI/TEMPI PUBBLICITARI OPERANTI NUMEROSITÀ: 86 PREVALENTEMENTE NEL CANALE RADIO Le agenzie appartenenti a questo modello si contraddistinguono per il fatto di operare principalmente nel canale radiofonico (da cui derivano l 89% dei ricavi ). Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (59% dei ricavi) ed in minor misura, da agenzie di pubblicità (28% dei ricavi nel 44% dei casi), altri concessionari di spazi pubblicitari (32% nel 26%) e centri media (40% nel 21%). L'area di svolgimento dell attività è a carattere provinciale e regionale (fino a 3 regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 50 mq. Si tratta principalmente di società di capitali (48%) e ditte individuali (36%); risultano impiegati nell attività 3 addetti, di cui 2 dipendenti nel 41% dei casi. CLUSTER 6 - PICCOLE AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEL NUMEROSITÀ: 324 CANALE STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA Le agenzie appartenenti a questo modello si contraddistinguono per il fatto di operare principalmente nel canale stampa quotidiana e periodica (da cui derivano il 95% dei ricavi). Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (64% dei ricavi) o, meno frequentemente, da altri concessionari di spazi pubblicitari (79% dei ricavi nell 11% dei casi). L'area di svolgimento dell attività è a carattere provinciale e regionale (fino a 3 regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 35 mq. Si tratta principalmente di ditte individuali (61%), seguite da società di capitali (24%), risultano impiegati nell attività 1 o 2 addetti. In questo cluster si concentra una rilevante percentuale di soggetti controllati/collegati ad un gruppo editoriale (il 27% dei soggetti). 5

6 CLUSTER 7 - PICCOLE AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI OPERANTI NUMEROSITÀ: 46 PREVALENTEMENTE NEL CANALE STAMPA CON CLIENTELA AGENZIE DI PUBBLICITÀ I soggetti appartenenti a questo cluster operano prevalentemente nel canale stampa (98% dei ricavi) e si caratterizzano per la tipologia di clientela che è costituita soprattutto da agenzie di pubblicità (97% dei ricavi). In questo cluster si rileva inoltre la maggiore concentrazione di soggetti controllati/collegati ad un gruppo editoriale (37% dei soggetti). L'area di mercato si estende in prevalenza dall ambito provinciale alle regioni limitrofe. Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di piccoli uffici. Si tratta in netta prevalenza di ditte individuali (91%), risultano impiegati nell attività 1 o 2 addetti. CLUSTER 8 - PICCOLE AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEI CANALI NUMEROSITÀ: 349 AFFISSIONI E CARTELLONISTICA I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per il canale in cui operano, rappresentato dai mezzi di comunicazione esterna (94% dei ricavi), ovvero cartellonistica (68% dei ricavi nel 61% dei casi), affissioni (66% nel 47%), luminose (52% nel 20%) ed altre forme riconducibili all affissione (57% nel 18%) e per le dimensioni inferiori alla media. Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (57% dei ricavi) e in misura inferiore da agenzie di pubblicità (39% dei ricavi nel 27% dei casi) ed altri concessionari di spazi (58% nel 21%); tali soggetti operano in un area prettamente locale. Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di piccoli uffici. Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di società di capitali (45%) e ditte individuali (35%) e impiegano nell attività 2 addetti. CLUSTER 9 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEL CANALE NUMEROSITÀ: 30 INTERNET I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per il canale in cui operano, rappresentato da Internet (95% dei ricavi). Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (58% dei ricavi) e, in misura inferiore, da agenzie di pubblicità (57% dei ricavi nel 10% dei casi). L'area di svolgimento dell attività è a carattere nazionale ed internazionale. Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 36 mq. Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di società di capitali (43% dei soggetti) e ditte individuali (43%) ed impiegano nell attività 2 addetti. CLUSTER 10 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NELLE NUMEROSITÀ: 35 SPONSORIZZAZIONI I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per la specializzazione nella sponsorizzazione di eventi (88% dei ricavi). Il loro mercato di riferimento è costituito in prevalenza da utenti diretti (59% dei ricavi) e in misura inferiore da agenzie di pubblicità (55% dei ricavi nel 20% dei casi). L'area di svolgimento dell attività è estesa all ambito provinciale e regionale anche se sono presenti imprese che operano in ambito internazionale. 6

7 Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 32 mq. Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di società di capitali (46%) e ditte individuali (40%) ed impiegano nell attività 2 addetti. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla 3. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di normalità economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. In particolare sono state escluse le imprese che presentano: (costo del venduto 4 + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente è stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell attività in esame: valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - costo per concessioni relative a spazi o tempi pubblicitari - spese per acquisti di servizi - altri costi per servizi)/(numero addetti ). 3 La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica. 4 Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime rimanenze finali. 5 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa e degli amministratori non soci) sono state normalizzate all anno in base alle percentuali di lavoro prestato. Numero addetti = (ditte individuali) 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi; numero addetti = (società) Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero soci diversi + numero amministratori non soci. 7

8 Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, è stata calcolata la distribuzione ventilica dell indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell indicatore all interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 4 al 19 ventile, per i cluster 1, 8; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 4; dal 3 al 19 ventile, per i cluster 3, 5, 6; dal 2 ventile, per il cluster 7; dal 1 ventile, per il cluster 9; dal 1 al 19 ventile, per il cluster 10. Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: l Analisi Discriminante 6 ; la stima del ricavo di riferimento. Nell allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. Non si è proceduto nel modo standard di operare dell Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, ponderata con le relative probabilità di appartenenza. Anche l intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza. 6 L Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. 8

9 ALLEGATO 5.A COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Costo per concessioni relative a spazi/tempi pubblicitari TG42U 1,0773 1,0280 1,0791 1,0846 1,0080 Spese per acquisti di servizi 1,1657 1,1252 1,0791 1,6727 1,6139 Altri costi per servizi 1,0897 0,9354 1,0446 0,6473 0,4522 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa 1,0761 1,3269 1,0819 1,2748 1,9461 Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4 595, , Radice quadrata del valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo - 234, , ,0496 Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0, (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Costo per concessioni relative a spazi/tempi pubblicitari) relativo alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari. Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4 relativo alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari. Radice quadrata del valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo relativa alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari. - Le variabili contabili vanno espresse in euro , , ,2046 9

10 COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO TG42U VARIABILI CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 CLUSTER 10 Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Costo per concessioni relative a spazi/tempi pubblicitari 1,1164 2,0222 1,1165 0,9698 1,0859 Spese per acquisti di servizi 1,2060 2,0222 1,3890 0,9698 1,0859 Altri costi per servizi 0,9946-0,8201-1,1777 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa 1,0668 2,0222 1,7283 1,0242 1,0859 Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4 706, ,9998 Radice quadrata del valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo - 191, , Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0, , (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Costo per concessioni relative a spazi/tempi pubblicitari) relativo alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato a 0,4 relativo alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari. Radice quadrata del valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo relativa alle attività di intermediazione di spazi/tempi pubblicitari. 158, , , Le variabili contabili vanno espresse in euro. 10

11 ALLEGATO 5.B VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attività nell impresa Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell impresa Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente Numero di amministratori non soci QUADRO B: Locali destinati a uffici (mq) QUADRO D: pubblicitari: TV a diffusione nazionale pubblicitari: TV a diffusione locale pubblicitari: Radio a diffusione nazionale pubblicitari: Radio a diffusione locale pubblicitari: Stampa quotidiana pubblicitari: Stampa periodica pubblicitari: Internet pubblicitari: Sponsorizzazioni pubblicitari: Affissioni 11

12 pubblicitari: Cartellonistica pubblicitari: Altre forme riconducibili all affissione (comprende l outdoor legato ai trasporti: dinamica, aeroporti, stazioni, ecc.) pubblicitari: Ponteggi pubblicitari: Luminose Tipologia della clientela: Agenzie di pubblicità Costi specifici: Costi sostenuti per l acquisizione della disponibilità degli spazi/tempi pubblicitari Costi specifici: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi Spese per gli Agenti e procacciatori di affari. 12

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