RETROVIRIDAE. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara
|
|
- Armando Lanza
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RETROVIRIDAE G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara
2 * Oncovirus endògeni * Retrovirus patogeni per l uomo famiglia Retroviridae - tassonomia Subfamiglia Gruppo Esempi Oncovirinae Tipo A Intracisternal A Particles (non-infectious) (oncògeni) Tipo B Mouse Mammary Tumor (MMTV) Tipo C Avian Sarcoma and Leukemia Murine Sarcoma and Leukemia * Human T-cell leukemia virus (HTLV I-II) Tipo D Mason Pfizer monkey (MPMV) Lentivirinae (lungo periodo di incubazione) Spumavirinae (effetto vacuolizzante) Visna, * HIV (1 2), SIV, FIV Human Foamy virus (citopatico in vitro, non patogeno per l uomo)
3 H.I.V. (Human Immunodeficiency Virus)
4 AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome) 1980/81- Segnalazione di focolai di polmonite da Pneumocystis carinii associata a segni evidenti di compromissione del sistema immunitario (immunodeficienza acquisita) in giovani adulti (per lo più maschi omosessuali: gay pneumonia ) e definizione clinica della sindrome Isolamento in Francia (L. Montagnier) e in U.S.A. (R. Gallo) del retrovirus oggi denominato HIV (human immunodeficiency virus). Inizialmente indicato LAV (Lymphoadenopathy associated virus) o HTLV-III (perché ritenuto, erroneamente, essere correlato ai retrovirus oncogeni umani già noti HTLV-I e HTLV-II) Disponibilità dei primi reattivi (preparazioni di antigeni virali) per la ricerca di anticorpi.
5 I virus responsabili dell AIDS Ad oggi, due sono i virus noti per essere causa della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) umana: HIV-1 e HIV-2 HIV-1 è diffuso in tutto il mondo ed è responsabile della maggior parte dei casi di AIDS HIV-2 è presente soprattutto in Africa occidentale, India, Caraibi, America meridionale; è di gran lunga meno virulento di HIV-1 Virus analoghi, responsabili di sindromi assai simili (immunodeficienza acquisita), sono stati dimostrati anche in varie specie animali: scimmie (SIV), felini (FIV), etc.
6 HIV: caratteri generali HIV appartiene alla sottofamiglia Lentivirinae, famiglia Retroviridae I Lentivirus hanno i caratteri generali dei Retrovirus con i quali dividono gli aspetti essenziali del ciclo replicativo e l organizzazione generale del genoma: forma: sferica (d = 100 nm) nucleocapside con simmetria elicoidale presenza di involucro esterno (peplos), derivato dalla gemmazione della membrana plasmatica genoma: RNA+, diploide (unicità tra i virus!); sistema «gag-pol-env» e presenza di geni «regolatori»
7 HIV: struttura del virione HIV. Core ed envelope evidenti; le glicoproteine di superficie appaiono come protrusioni alla superficie (da: Gallo and Montagnier, Scientific American, 259:42, 1988)
8 HIV: organizzazione del genoma «provirus» (DNA) Retrotrascrizione DNApol-RNAdip (virale) - 2 x RNA - polarità poli-a, in contatto all estremità 5 - trna («innesco» RT) LTR (Long Terminal Repeat): contiene promoter/ehnancer per trascrizione provirus oltre ai 3 geni sempre presenti ed essenziali nei Retroviridae (gag pol env) HIV presenta, in aggiunta, una serie di geni accessori e regolatori che svolgono un ruolo essenziale nel ciclo replicativo del virus
9 HIV ciclo replicativo
10 HIV - ciclo replicativo: binding 1. ATTACCO: HIV interagisce, mediante un antirecettore (gp120, gp41) presente sul peplos, con il recettore (CD4) ed i co-recettori (CCR5, CXR4) delle cellule sensibili (linfociti T-helper, macrofagi, microglia, monociti circolanti, cellule dendritiche, etc.) TROPISMO VIRALE per cellule CD4+: In vivo In vitro stipiti con capacità di crescere in linfociti T-helper (stipiti linfotropi) (CCR5 come co-recettore) stipiti con capacità di infettare i macrofagi (stipiti macrofagotropi), durante la fase di persistenza della malattia in sede extra-linfoide e vascolare (CXCR4 come corecettore) entrambi crescono in colture primarie di linfociti da sangue periferico (dotati di CCR5 e CXCR4) La presenza di co-recettori (CCR5 o CXCR4), disponibili alla superficie delle cellule CD4+, che cooperano con CD4 alla fusione dell envelope virale con la membrana cellulare, è stata suggerita da: insensibilità di cellule murine (transfettate con CD4) all infezione azione antivirale di chemochine (RANTES, MIP-1α, MIP-1β) che, legando i rispettivi co-recettori, ne impediscono l attacco a gp120
11 HIV - ciclo replicativo: fusione, penetrazione, uncoating 2. FUSIONE e PENETRAZIONE: l interazione dei recettori cellulari con le glicoproteine virali gp120/gp41 provoca un riarraggiamento conformazionale dell envelope che ne consente la fusione con la membrana cellulare. In tal modo, il nucleocapside virale accede al citoplasma 3. UNCOATING (SCAPSIDAMENTO): il virione perde il capside liberando così nel citoplasma il suo genoma
12 Linfociti T CD4+ infettati da HIV contenuti in vacuoli citoplasmatici (da: Haseltine and Wong-Staal, Scientific American 259:53, 1988)
13 HIV ciclo replicativo 4. REPLICAZIONE Retrotrascrizione (ad opera di una trascrittasi inversa DNA-polimerasi RNA dipendente virale) dell RNA del genoma virale in DNA (provirus) 5. INTEGRAZIONE provirus circolarizza e si integra nel genoma cellulare eventi favoriti anche dalle concomitanti: replicazione della cellula infetta attivazione della cellula infetta
14 HIV ciclo replicativo REPLICAZIONE GENOMICA - SINTESI PROTEICA Trascrizione del provirus con la produzione di RNA genomico e dei vari mrna per la sintesi delle poliproteine strutturali virus-specifiche: LTR 5 promoter consente attacco RNA-pol cellulare migrazione verso il citoplasma di mrna di piccole dimensioni (multi-spliced) codificanti per proteine regolatorie (funzionali). In particolare: Tat aumenta la velocità di trascrizione Rev blocca il multi-splicing, consente l esportazione di RNA-genomici e mrna per proteine strutturali (capside, peplos) ed enzimatiche (proteasi) Maturazione delle proteine, mediante clivaggio ad opera di proteasi Inserimento di proteine del peplos (es. gp120, gp41) in alcuni segmenti di membrana cellulare
15 Progenie virale Acquisizione del pericapside Rna (+) genoma Assemblaggio Trascrittasi inversa Endonucleasi/ integrasi TAR Trascrizione AAAA RRE Proteine strutturali Proteasi Poliproteine SpS Traduzione Traduzione Proteine regolatrici Tat Rev
16 I geni gag, pol, env sono tradotti in poliproteine che, ad opera di proteasi, verranno semplificate nei singoli prodotti proteici. In particolare, gag e pol vengono co-tradotti in un singolo polipeptide.
17 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR gag ( group-ag ) codifica le proteine del nucleocapside o core virale, e della matrice virale: p24 che forma il capside virale p17 proteina della matrice virale (riconosce il segmento di membrana cellulare che formerà il peplos) p9/7 e p7/6, proteine RNA-binding px, X = PM proteina Esempio: p24, PM = 24-kD
18 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR pol («polymerase») codifica la DNA-polimerasi RNA-dipendente o trascrittasi inversa e gli altri enzimi associati al virione: proteasi (p9) trascrittasi-inversa e RNA-si H (p66) integrasi (p32)
19 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR env («envelope») codifica una poliproteina di 88 kd (p88) che viene glicosilata a gp160 ad opera di una proteasi virale, gp160 viene scissa nelle due glicoproteine dell envelope: gp120 e gp41 gp120 è la glicoproteina esterna coinvolta nel riconoscimento e nel legame al recettore gp41 è una proteina idrofobica che: garantisce l ancoraggio di gp120 tramite legami non covalenti coinvolta nella fusione dell envelope con la membrana cellulare
20 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR Geni accessori e regolatori di HIV-1 A differenza degli altri Retrovirus HIV possiede, oltre ai geni strutturali (gag, pol, env), almeno altre sei sequenze con funzioni accessorie o regolatrici nel ciclo di replicazione virale.
21 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR tat (trans-activator of transcription) consiste di due distinti esoni che codificano una proteina di 14 kd La proteina Tat è prodotta nella fase iniziale della trascrizione del provirus e agisce a livello nucleare: potenziando l attività di LTR 5 reclutando fattori trascrizionali inducendo cambiamenti conformazionali nella cromatina, così favorendo la trascrizione del DNA escreta, può agire sulla stessa cellula (azione autocrina) o su cellule viciniore non infette (azione paracrina) transattivando la trascrizione di numerosi geni cellulari produttori di citochine, fattori di crescita, etc.
22 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR rev (regulator of expression of virion proteins) ( due esoni), codificano per p19 che favorisce il trasferimento nucleocitoplasmatico di RNA-m unspliced La proteina Rev si lega agli m-rna virali in corrispondenza della sequenza RRE (Revresponsive element) sita all interno del gene env, proteggendoli dalle operazioni di splicing Rev è essenziale per il trasferimento nel citoplasma dell RNA genomico e degli m-rna per le proteine strutturali, limitando altresì, indirettamente, (attraverso il blocco della produzione di RNA-m spliced) l espressione propria e quella delle altre proteine accessorie e regolatrici
23 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR vpu (viral protein unique) presente solo in HIV-1, codifica una proteina di kd che facilita il trasporto di gp120 e gp41 verso la membrana cellulare idrolizza CD4 neosintetizzate a livello del reticolo endoplasmico non essenziale per la replicazione di HIV-1, ha un ruolo nel corretto assemblaggio e nella liberazione dei virioni neoformati
24 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR nef (p27) (negative factor) azione simile a quella di vpu: causa downregulation di CD4. Si lega al CD4 di membrana (provocandone la endocitosi) e a quello dell apparato di Golgi conducendolo in sede lisosomiale provocandone, così, la degradazione associato ad una minore efficienza della replicazione di HIV in colture di cellule patogenicità attenuata in vivo degli stipiti nef defettivi
25 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR vif (virion infectivity factor) codifica per p23, indispensabile per la produzione di virus extracellulare infettante, forse intervenendo nella elaborazione finale dei prodotti del gene env e nell assemblaggio del core virale Virioni defettivi in vif sono scarsamente infettanti per i linfociti o i macrofagi umani se aggiunti alle colture come virus libero, ma si trasmettono ancora efficacemente da cellula a cellula
26 LTR gag pol vif vpr tat vpu rev env nef LTR vpr (viral protein R) codifica una proteina di 14 kd che viene associata al virione neoformato, associata alla proteina p7/6 del nucleocapside Sembra avere un ruolo importante nel favorire il trasporto intranucleare del complesso nucleoproteico virale (genoma e proteine associate) che provvederà alla integrazione del DNA provirale nel genoma cellulare
27 HIV ciclo replicativo 9. ASSEMBLAGGIO E DISSEMINAZIONE DEI VIRIONI Assemblaggio dei singoli virioni: 2 molecole di trna genomico si associano a proteine regolatorie/strutturali a dare il virione completo Gemmazione dei virioni neoformati che in tal modo si dotano del peplos (no lisi cellulare)
28 Variabilità genetica di HIV-1 La trascrizione inversa non possiede i meccanismi di controllo (proof-reading) presenti nella duplicazione del DNA. Pertanto, gli errori (mutazioni) associati alla sua attività si traducono nella comparsa di stipiti virali con caratteri diversi (quasi-specie) nei diversi individui infetti nelle diverse fasi della infezione dello stesso individuo La variabilità è particolarmente evidente a livello di alcune zone di env e nef (mutazioni non silenti ed estese) mentre altri geni (gag, pol, tat) sono molto più conservati (mutazioni silenti e puntiformi) esistenza di uno stretto rapporto struttura-funzione elusione della risposta immune mediante modificazioni non silenti delle glicoproteine di superficie (inefficacia della vaccinazione)
29 Variabilità genetica di HIV-1 Stipiti di HIV-1 classificabili in 3 gruppi: M, N, O gruppo M ( main ) comprende la maggior parte degli stipiti; si distinguono vari sottotipi (cladi): A-K (Italia, sottotipo B) gruppo O ( outlier ): stipiti infrequenti gruppo N ( non-m non-o ): struttura genomica molto diversa da M ed O Elevata velocità di replicazione ed elevato tasso mutazionale = diversità di sequenza fino al 20% di diversità in env all interno di un sottotipo La diversità di sequenza modula le frazioni immunogene del virus
30 La patogenesi dell AIDS L infezione da HIV è di natura ematogena Si trasmette attraverso: rapporto sessuale omosessuale eterosessuale contatto con sangue infetto scambio di siringhe (tossicodipendenti, operatori sanitari) trasfusione (sangue o emoderivati) contatto perinatale passaggio attraverso il canale del parto allattamento
31 La patogenesi dell AIDS All infezione primaria segue un incubazione di 3-6 settimane e, quindi, una fase acuta (sindrome simil-mononucleosica) Segue una fase asintomatica: la latenza clinica non equivale alla latenza virale Infatti, l infezione si accompagna ad una progressiva e sostenuta replicazione del virus (in particolare negli organi linfoidi) - che, per tutto il periodo asintomatico, viene contrastata e contenuta dalla risposta immune dell organismo - e ad una progressiva diminuzione dei linfociti T- CD4+ (normalmente circa 1.000/mm 3 )
32 La patogenesi dell AIDS Con la riduzione dei linfociti T-helper al di sotto di una soglia critica (in genere, < 500/mm 3 ) e con la conseguente compromissione della capacità di risposta immune (soprattutto cellulo-mediata) inizia la fase sintomatica (AIDS): iniziale stadio LAS (lymphoadenopatic syndrome) con linfoadenopatia persistente stadio ARC (AIDS-related complex): calo ponderale, diarrea, astenia con netta diminuzione dei linfociti T-helper circolanti quando linfociti T-helper < 300 mm 3 compare lo stadio di AIDS conclamato, con massiva viremia (incapacità linfonodale a contenere il virus) e comparsa di infezioni opportunistiche (batteriche, protozoarie, virali) di inusitata gravità, spesso accompagnate dalla comparsa di tumori non usuali (linfomi cerebrali primitivi, sarcoma di Kaposi epidemico) e dalla compromissione del SNC (AIDS-related dementia)
33 La patogenesi dell AIDS La progressione verso la malattia è in rapporto alla quantità di virus infettante alla capacità replicativa del virus ai caratteri fenotipici del virus (è più rapida con la comparsa di varianti rapid/high) alla diminuzione nel numero dei linfociti T CD4+ (lisi dei CD4+ infetti) La patogenesi dell AIDS è multifattoriale e non è esclusivamente riconducibile alla diretta distruzione linfocitaria ad opera della infezione virale. Infatti, nonostante HIV causi la totale deplezione dei linfociti T CD4+: HIV infetta soltanto il 20-30% della popolazione linfocitaria rimpiazzo dei linfociti T ad opera di un turn-over da parte dei precursori della serie linfoide Esistenza di meccanismi alternativi (indiretti): Reclutamento di linfociti CD4+ non infetti da parte di HIV, per induzione del fenomeno apoptotico innescato dall interazione tra gp120 e CD4
34 Patogenesi multifattoriale dell AIDS Un meccanismo patogenetico alternativo è stato anche proposto per spiegare i quadri di citopenie periferiche e le lesioni del SNC Le cellule CD34+ (progenitori ematopoietici) ed i neuroni infatti non sono suscettibili alla infezione da HIV-1 e sono distrutti come conseguenza della abnorme produzione di citochine indotta in cellule infette (linfociti, glia, astrociti) e non (linfociti) in seguito all azione tossica di proteine virus-specifiche (gp120, Tat) Nella comparsa di tumori non usuali e, in particolare, nella comparsa del sarcoma di Kaposi (angiosarcoma cutaneo) un ruolo essenziale sembra giocato dalla proteina Tat per le sue capacità di transattivare una serie di geni cellulari e di stimolare la replicazione cellulare attraverso segnali di membrana e da altri fattori (HHV-8?)
35 I long-term non progressors < 5% di soggetti infetti da più di anni non presenta segni di malattia o di compromissione della risposta immune e possiede un numero normale (o comunque superiore a 500/mm3) di linfociti T CD4+? -minore capacità replicativa del virus infettante (ad es.: virus nef-defettivi) -elevata risposta immune ( MHC-I ristretta) dei linfociti T citotossici (CD8+) -iperproduzione di chemochine che bloccano i co-recettori -produzione di fattori antivirali (?) da parte dei linfociti T CD8+ -altre cause?
36 La diagnosi di infezione da HIV L infezione da HIV, una volta verificatasi, si mantiene costantemente attiva Quindi Sieropositività = diagnosi di infezione "in atto (anche se clinicamente silente) Ricerca di anticorpi anti-hiv mediante saggio immunoenzimatico (Enzyme-linked Immuno-sorbent Assay o ELISA): utilizzo di preparazioni antigeniche virali che consentano la rilevazione di anticorpi nei confronti di HIV-1 e HIV-2 e per il sottotipo O di HIV-1 Conferma sieropositività: un risultato positivo all ELISA va sottoposto ad esame "di conferma" tramite immunoblotting, utilizzando supporti adsorbiti con diversi peptidi di HIV- 1 e gp36 di HIV-2 Tuttavia, la sierologia presenta molti limiti: fase iniziale (3-4 settimane): il cosiddetto periodo "finestra" falsa positività in neonati da madri HIV (presenza di anticorpi sierici materni) in una modesta percentuale di soggetti: risultati "borderline
37 La diagnosi di infezione da HIV Un risultato positivo all ELISA va sottoposto ad esame "di conferma" tramite Immunoblotting, utilizzando strisce caricate con i diversi peptidi di HIV-1 e gp36 di HIV-2 L immunoblotting negativo o sicuramente positivo non lascia dubbi interpretativi e non prevede ulteriori indagini diagnostiche.
38 La diagnosi di infezione da HIV Diagnostica Virologica = ricerca del virus Isolamento del virus in colture di cellule Determinazione dell antigenemia (p24 nel sangue) Determinazione di specifiche sequenze nucleotidiche (RNA virionico o DNA pro-virale nel sangue)
39 La diagnosi di infezione da HIV Isolamento del virus in colture di cellule è indicato anche: a) nel follow-up del paziente per il monitoraggio del fenotipo (sinciziogeno, a crescita rapida, etc.) dello stipite virale e/o della sua resistenza ai farmaci antiretrovirali b) nel monitoraggio delle varianti antigeniche circolanti in un determinato territorio Determinazione dell antigenemia (p24 nel sangue) Determinazione di specifiche sequenze nucleotidiche (RNA virionico o DNA pro-virale nel sangue)
40 Il follow-up virologico del paziente viral load il livello e l andamento nel tempo, rappresentano il criterio essenziale per: a) definire la necessità di farmaci antiretrovirali, b) giudicare l efficacia del regime terapeutico in atto, c) valutare l andamento dell infezione sotto il profilo prognostico
41 Per valutare il viral load : 1 - determinazione quantitativa del DNA provirale mediante PCR (PCR) Indica l ampiezza del reservoir di virus presente nell organismo, non sempre correlata alla intensità della replicazione virale 2 - determinazione della quantità di virus infettante presente nel sangue periferico misurata in colture di cellule in vitro 3 - determinazione quantitativa di HIV-1 RNA nel plasma (mediante RT- PCR o metodi analoghi) Correlate alla infezione produttiva (replicazione) del virus
42 Il follow-up virologico del paziente Il numero di molecole di HIV-1 RNA/ml di plasma (insieme alla presenza di infezione sintomatica e/o al numero di linfociti T CD4+) è utilizzato per decidere l inizio della terapia con farmaci antiretrovirali valutare l efficacia del regime terapeutico in atto, valutare la prognosi della malattia
43 La resistenza di HIV-1 ai farmaci antiretrovirali Durante la replicazione del genoma in HIV intervengono tre polimerasi: Transcrittasi inversa virale DNA pol RNA pol 3x10-5 errori per base incorporata Durante la prima fase dell infezione, la popolazione virale sembra essere monoclonale, con sequenze nucleotidiche virali omogenee In seguito, durante il corso della malattia la popolazione virale è disomogenea. La presenza di mutanti resistenti impedisce il controllo dell infezione
44 Vaccinazione anti-hiv: problematiche Variabilità genetica del virus Rapida replicazione, alta velocità di mutazione mutanti immune-escape Latenza e persistenza HIV-1 infetta cellule CD4 alterando l efficacia della risposta immune Dubbia capacità del sistema immune a prevenire o controllare l infezione da HIV-1
RETROVIRIDAE. Acido nucleico. Envelope + Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) 80-130 Dimensione del genoma (kb) 3,5-9
RETROVIRIDAE RETROVIRIDAE Acido nucleico RNA Simmetria del capside Icosaedrica Envelope + Struttura del genoma ss (+) copie Classificazione di Baltimore VI Polimerasi virale + Diametro del virione (nm)
DettagliINFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT
INFEZIONE DA HIV ED AIDS HIV 1 ed HIV 2 appartengono alla famiglia dei Retroviridae, genere lentovirus. L infezione da HIV provoca nell ospite una progressiva compromissione delle difese immunitarie, soprattutto
DettagliReovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.
Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni
DettagliRETROVIRIDAE (Lentivirus)
RETROVIRIDAE (Lentivirus) CARATTERISTICHE GENERALI - Forma: sferica - Diametro: 100 nm - Genoma: 2 molecole uguali di RNA monocatenario lineare 6 peso 4 6 x 10 dalton - Presenza di involucro esterno derivato
DettagliGENERALITA PARASSITA INTRACELLULARE OBBLIGATO
GENERALITA A causa della natura di PARASSITA INTRACELLULARE OBBLIGATO, il virus può esprimere la sua attività biologica solo all interno di una CELLULA OSPITE che permetta la completa espressione del suo
DettagliEPATITE B DIAGNOSTICA DI LABORATORIO HBV-HCV-HIV
Epatite B EPATITE B DIAGNOSTICA DI LABORATORIO HBV-HCV-HIV L interesse scientifico per il virus dell epatite B (HBV) e le sue manifestazioni cliniche negli ultimi anni è stato notevolmente alimentato dai
DettagliHUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS
HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS Famiglia Genere Retroviridae Lentivirus Tipi HIV-1, HIV-2 Africa Occidentale Europa, America, Africa 4 gruppi 9 sottotipi Circulating Recombinant Forms DISTRIBUZIONE SOTTOTIPI
DettagliLa regolazione genica nei virus
La regolazione genica nei virus Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri I VIRUS INDICE Caratteristiche dei virus: il capside e il genoma virale Classificazione virale Fasi del ciclo riproduttivo
DettagliANEMIA INFETTIVA DEL CAVALLO
ANEMIA INFETTIVA DEL CAVALLO Retrovirus RNA virale DNA Virale (integrato nel genoma dell ospite) mrna virale, genoma - trasferimento invertito (retro) dell informazione genetica - solitamente, ben adattati
DettagliAIDS: Acquired Immunodeficiency syndrome AIDS e una malattia retrovirale caratterizzata da una profonda immunodeficienza che rende l individuo infetto suscettibile ad infezioni opportunistiche, alcuni
DettagliChe cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita
HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili
DettagliSINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza
DettagliVirus Oncogeni. Ciclo vitale litico. Per la maggior parte dei virus è vero: proteine virali. Replicazione Lisi Progenie virale
Virus Oncogeni Per la maggior parte dei virus è vero: Genoma proteine virali Replicazione Lisi Progenie virale Ciclo vitale litico 1 Virus Oncogeni Ciclo vitale latente Virus Cellula Integrazione (generalmente)
DettagliHIV: Le nuove frontiere della ricerca. Dott.ssa Chiara Vardabasso
a scuola di scienze della vita Liceo Scientifico N. Tron Schio (VI), 16 dicembre 2008 HIV: Le nuove frontiere della ricerca Dott.ssa Chiara Vardabasso International Center for Genetic Engineering and Biotechnology
DettagliStrategie per lo sviluppo di antivirali
Strategie per lo sviluppo di antivirali Attacco del virus al recettore Ingresso Spoliazione Trascrizione e traduzione Modifiche post-traduzionali Replicazione del genoma virale Assemblaggio/maturazione
DettagliIl sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012
Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE DEI VIRUS
LA MOLTIPLICAZIONE DEI VIRUS I virioni, rappresentano la fase biologicamente inattiva, dei singoli virus. Le diverse famiglie di virus utilizzano strategie replicative a causa della differente organizzazione
DettagliMalattie da virus a trasmissione parenterale
Malattie da virus a trasmissione parenterale Epatite B Eziologia Il virus dell epatite B appartiene alla famiglia Hepadnaviridae, genere Orthohepadnavirus. HBV è una particella sferica di 42 nm di diametro.
DettagliRETROVIRIDAE Classificazione. Morfologia, struttura, caratteristiche antigeniche. Meccanismo di replicazione.
RETROVIRIDAE Classificazione. La famiglia Retroviridae viene suddivisa in tre sottofamiglie: 1. gli oncovirus, che comprendono virus in grado di indurre la trasformazione cellulare in vitro o in vivo',
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR
RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI MARAVIROC ATC J05AX09 (Celsentri ) Presentata da Commissione Terapeutica Provinciale Sassari In data novembre 2008 Per le seguenti motivazioni: Trattamento dell infezione
DettagliDott. Orlando Armignacco U.O. di Malattie Infettive. Viterbo Domus La Quercia 1 dicembre 2005
Viterbo Domus La Quercia 1 dicembre 2005 Valutazione dell aderenza dei pazienti con malattia da HIV ai protocolli adottati dall Ambulatorio di Malattie Infettive basati sulle linee guida nazionali ed internazionali
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Sesto San Giovanni Gruppo Pionieri. Attività Per i Giovani Educazione Sanitaria Scuole Elementari A.I.D.S.
CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Sesto San Giovanni Gruppo Pionieri Attività Per i Giovani Educazione Sanitaria Scuole Elementari A.I.D.S. COSA E L A.I.D.S.? Il sistema immunitario Il corpo umano
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO SCUOLA DI DOTTORATO Scienze Biomediche Cliniche e Sperimentali DIPARTIMENTO Scienze Biomediche e Cliniche Luigi Sacco CORSO DI DOTTORATO Malattie Infettive XXVI CICLO EVOLUZIONE
DettagliINDICE 1 INTRODUZIONE.3 1.1 HIV: IDENTIFICAZIONE 3 1.2 HIV:CLASSIFICAZIONE 4
INDICE PRIMA PARTE: ASPETTI GENERALI 1 INTRODUZIONE.3 1.1 HIV: IDENTIFICAZIONE 3 1.2 HIV:CLASSIFICAZIONE 4 2 MORFOLOGIA E STRUTTURA DEL VIRIONE 7 2.1 STRUTTURA DEL VIRIONE 7 2.2 STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliHuman Immunodeficiency Virus (HIV)
Human Immunodeficiency Virus (HIV) Virus appartenenti alla famiglia Retroviridae Genoma a RNA I RETROVIRUS Caratterizzati dalla presenza dell enzima TRASCRITTASI INVERSA Sottoclasse Ospite naturale Retrovirus
DettagliOrthomyxovirus. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara
G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Caratteri generali I virus dell influenza A, B, C sono gli unici membri della Famiglia Orthomyxoviridae Tutti patogeni per l uomo (A anche per animali) Virione
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliLA SINDROME DA IMMUNO-DEFICIENZA ACQUISITA (AIDS) - 1
LA SINDROME DA IMMUNO-DEFICIENZA ACQUISITA (AIDS) - 1 (da: Pagine Mediche.it) La sigla sta per Sindrome da Immuno-Deficienza Acquisita (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome). La malattia è caratterizzata
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliDal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione
Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di
DettagliDNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.
DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze
DettagliRNA polimerasi operone. L operatore è il tratto
La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliIl metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliG. PERRUOLO Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare Università Federico II Napoli
Congresso SiBioc-SIMEL Rimini, 29 ottobre 2008 Workshop Siemens G. PERRUOLO Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare Università Federico II Napoli Trasmissione sessuale: OMO ETERO Scambio
DettagliStruttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica
Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta
DettagliLE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani
LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,
DettagliPROGETTAZIONE DI INIBITORI DELL INTEGRASI DELL HIV-1 DOTATI DI ELEVATA POTENZA E SELETTIVITÀ DA IMPIEGARE NEL TRATTAMENTO DELL AIDS
Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica Facoltà di Farmacia Dottorato di Ricerca XXI ciclo PROGETTAZIONE DI INIBITORI DELL INTEGRASI DELL HIV-1
DettagliRNA non codificanti ed RNA regolatori
RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)
DettagliDipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale
Università degli Studi di Bologna Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale Sezione di Microbiologia Dottorato di Ricerca in Biotecnologie Mediche XVII ciclo Settore scientifico-disciplinare
DettagliINFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI
INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare
DettagliPCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte
PCR Prof.ssa Flavia Frabetti PCR o reazione di polimerizzazione a catena Fine anni 80 Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte Permette di estrarre
DettagliCome funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?
RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO
DettagliHIV-AIDS e Benessere Riproduttivo
HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla
DettagliINFEZIONE DA HIV e AIDS
Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliModello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60
Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di
Dettaglieucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni
Eucarioti eucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni Geni per RNA Geni per proteine Ogni cellula in un determinato momento esprim e solo una piccola parte di questo potenziale ( 5000 geni) Geni
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012.
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Retrovirus HIV HIV: la storia 1978: casi isolati di sindrome da immunodeficienza
DettagliPERMISSIVITÀ DI LINEE FIBROBLASTICHE VERSO CAPRINE ARTHRITIS ENCEPHALITIS VIRUS (CAEV)
PERMISSIVITÀ DI LINEE FIBROBLASTICHE VERSO CAPRINE ARTHRITIS ENCEPHALITIS VIRUS (CAEV) DERIVANTI DA ANIMALI CON ALTA E BASSA CARICA VIRALE Rosati S. Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Torino.
DettagliHIV-DNA cellulare e viremia residua in soggetti naïve trattati con terapia antiretrovirale efficace: studio longitudinale di una coorte
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN: BIOMEDICINA INDIRIZZO: VIROLOGIA CICLO XXIV HIV-DNA cellulare e viremia
DettagliDOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA
DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? OVERESPRESSIONE DELLA PROTEINA ESPRESSIONE ECTOPICA CON UN VETTORE DI ESPRESSIONE ABOLIZIONE DELLA ESPRESSIONE DELLA PROTEINA INTERFERENZA
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliLa regolazione genica nei eucarioti
La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono
DettagliGeni che codificano per il CCR5
Geni che codificano per il CCR5 Gli individui con due copie normali del gene CCR5 sono predominanti nella popolazione generale e sono suscettibili d infezione da parte di HIV-1. 3,9 Gli eterozigoti Δ 32
DettagliTerapia Genica. Trattamento di patologie umane in cui il farmaco è materiale genetico
Terapia Genica Trattamento di patologie umane in cui il farmaco è materiale genetico Storia clinica della terapia genica E cominciata nel 1990 con trattamento ex vivo di pazienti affetti da immunodeficienza
DettagliVirus delle febbri emorragiche. 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae
Virus delle febbri emorragiche 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae Hemorrhagic Fever Viruses JAMA, 2002; 287:2391 Family Disease Vector in Nature Geographic Distribution
DettagliLE RETROVIROSI DEI FELINI. Classificazione. Proprietà antigeniche
LE RETROVIROSI DEI FELINI Rappresentano un gruppo di malattie che rivestono un ruolo importante nella patologia dei felini Sono sostenute da virus denominati retrovirus per la presenza di un enzima denominato
DettagliAngiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs
Angiogenesi Inibitori dell angiogenesi VEGF and FGF-2 Cathepsins, MMPs ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] L angiogenesi, ossia, l induzione di una nuova crescita di capillari per gemmazione a partire di vasi
DettagliLa genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in:
La genetica La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: 1. Genetica mendeliana 2. Genetica citoplasmatica 3. Citogenetica 4. La genetica delle popolazioni
DettagliLA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri
LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:
DettagliGENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali
GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)
ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio
DettagliDIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz
DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliIl genoma dinamico: gli elementi trasponibili
Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici
DettagliINTRODUZIONE IL VIRUS HIV
INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. IL VIRUS HIV... 5 2.1 Classificazione... 5 2.2 Struttura del virione... 6 2.3 Genoma virale... 8 2.4 Proteoma virale... 9 2.4.1 Proteine strutturali... 9 2.4.2 Proteine regolatrici
DettagliHIV: struttura, ciclo virale e diagnosi dell infezione AIDS: un ipotesi alternativa
Diagnosi molecolare di infezioni virali HIV: struttura, ciclo virale e diagnosi dell infezione AIDS: un ipotesi alternativa www.fisiokinesiterapia.biz PCR: basi teoriche e applicazioni Diagnosi molecolare
DettagliREPLICAZIONE DEL DNA
REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma
DettagliPRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b)
PRINCIPALI TIPI DI PCR a) RT-PCR: serve a valutare l espressione di un gene tramite l amplificazione dell mrna da esso trascritto PCR COMPETITIVA: serve a valutare la concentrazione iniziale di DNA o RNA
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
DettagliCrescita e divisione cellulare
08-04-14 CANCRO Crescita e divisione cellulare ogni cellula deve essere in grado di crescere e riprodursi una cellula che cresce e si divide genera due nuove cellule figlie gene4camente iden4che alla cellula
DettagliNormale controllo della crescita cellulare
Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliVIROLOGIA CLINICA. Prof. Giovanni Di Bonaventura Università «G. d Annunzio», Chieti CdS Infermieristica CdS Assistenza sanitaria AA
VIROLOGIA CLINICA Prof. Giovanni Di Bonaventura Università «G. d Annunzio», Chieti CdS Infermieristica CdS Assistenza sanitaria AA 2016-2017 HIV Tassonomia e Struttura HIV (Human Immunodeficiency Virus)
DettagliMarkers genotipici del tropismo di HIV-1
Facoltà di Medicina e Chirurgia Dottorato in Medicina Sperimentale XXV ciclo Markers genotipici del tropismo di HIV-1 DOCENTE GUIDA Prof. Guido Antonelli DOCENTE TUTOR Prof.ssa Ombretta Turriziani DOTTORANDA
DettagliGenoma umano: illusioni, realtà, prospettive
Genoma umano: illusioni, realtà, prospettive Giovedì 15 Marzo 2007 - ore 17.30 Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Venezia Giuseppe Borsani e Gerolamo Lanfranchi, coordina Fabio Pagan Il flusso
DettagliMALATTIE MORTALI A LENTA PROGRESSIONE HIV-1 HIV-2 DIFFERENZE GENOMICHE E DI ANTIGENICITA. omologia 40% AFRICA OVEST EUROPA AFRICA CENTRALE
Descritta inizi anni 80 EZIOLOGIA: RETROVIRALE = LENTIVIRUS HIV = HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS retrovirus non trasformante, simile a quello dell immunodeficienza felina e delle scimmie EFFETTO CITOPATICO
DettagliDIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV :
Pievesestina di Cesena - 29 febbraio 2012 DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV : il percorso analitico in Area Vasta Romagna Simona Semprini. U.O. Microbiologia - Laboratorio Unico AVR Human
DettagliLa Malattia da HIV. Dr. Adriano Paladini. Malattie Infettive Ospedale di Prato
La Malattia da HIV Dr. Adriano Paladini Malattie Infettive Ospedale di Prato Storia delle scoperte nella malattia 1981- prime segnalazioni di una nuova malattia 1983 - scoperta del virus 1985 - messa a
DettagliIntroduzione. Prof. Dott. Pippi Luigi Specialista in Malattie Infettive luigipippi@libero.it
1 Prof. Dott. Pippi Luigi Specialista in Malattie Infettive luigipippi@libero.it PATOLOGIA da HIV / AIDS Introduzione... 1 Epidemiologia... 2 La trasmissione infettiva... 3 Vie e modalità di trasmissione...
DettagliIndice dell'opera. Prefazione. Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Sommario
Indice dell'opera Prefazione Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Capitolo 2 DNA: il materiale genetico La ricerca del materiale genetico La composizione
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012.
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Rhabdovirus Rhabdoviridae: Virus della rabbia a) Vesiculovirus - virus della stomatite
Dettagliimmagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo
Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici
DettagliSINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
Replicazione SINTESI PROTEICA Trascrizione Traduzione 61 codoni codificanti 3 triplette non senso (STOP) AUG codone di inizio codone per Met Caratteristiche del codice genetico Specificità Il codice genetico
DettagliAlterata regolazione del ciclo cellulare: un nuovo meccanismo patologico coinvolto nella deplezione delle cellule T CD4+ nell infezione da HIV
Alterata regolazione del ciclo cellulare: un nuovo meccanismo patologico coinvolto nella deplezione delle cellule T CD4+ nell infezione da HIV ADULTS AND CHILDREN ESTIMATED TO BE LIVING WITH HIV/AIDS,
DettagliIntroduzione. Origine e diffusione
Aids Introduzione La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (da cui l'acronimo SIDA in francese, in spagnolo e italiano) o Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS in inglese, utilizzato comunque anche
DettagliVettori di espressione
Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione
DettagliLEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!
LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi
DettagliBiologia Cellulare e DNA «Bigino»
Biologia Cellulare e DNA «Bigino» Giulio Barigelletti www.baveno.net Premesse 2 Sempre più frequentemente si sente parlare di DNA, Proteine, Amminoacidi, etc., relazionati all esistenza dell essere umano.
DettagliCitochine e Chemochine aspetti generali
Citochine e Chemochine aspetti generali per esempi specifici, ruolo in funzione, attivazione e differenziamento Th, cambio di classe, migrazione cellulare, etc., vedi lezioni precedenti Citochine Proteine
DettagliDNA non codificante ncdna
DNA non codificante ncdna Teorie sul ruolo genetico RNAi e mirna Liberamente tratto dalla tesina del Dr. Emiliano Mancini ncdna Per ncdna si intende il DNA intronico, intergenico e altre zone non codificanti
DettagliDMM SCIENTIFIC MEETING PADOVA, 29-30 MAGGIO 2014
DMM SCIENTIFIC MEETING PADOVA, 29-30 MAGGIO 2014 DMM SCIENTIFIC MEETING - PADOVA, 29-30 MAGGIO 2014 QUESTIONARIO RISPOSTE CORRETTE 1. I vaccini a DNA sono potenziati dall uso della elettroporazione in
DettagliHIV e AIDS. Corso Ed. Sessualita` e Prevenzione MST Bresso, 5-8 gennaio 2011. Emanuele Biolcati Gruppo Pionieri di Torino
Corso Ed. Sessualita` e Prevenzione MST Bresso, 5-8 gennaio 2011 Emanuele Biolcati Gruppo Pionieri di Torino Parleremo di... Introduzione HIV Definizione Metodi di contagio Test AIDS Statistiche 2 Commenti
DettagliRegolazione dell espressione genica EUCARIOTI
Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,
Dettagli