Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano

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3 Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano Superficie: ettari Regione: Emilia Romagna e Toscana Provincia: Reggio Emilia, Parma, Massa-Carrara, Lucca Comuni: Busana, Collagna, Castelnovo né Monti, Ligonchio, Ramiseto, Villa Minozzo (RE), Corniglio (PR), Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi (MC) Giuncugnano, San Romano in Garfagnana, Villa Collamandina (LC) Istituzione: 2001 Gestore: Ente Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano Sede: Piazza Primo Maggio, Cervarezza Terme di Buana (RE) (sede provvisoria) Tel: 0522/ Tra le più giovani aree protette italiane, questo Parco nazionale si sviluppa per tre quarti in Emilia Romagna e per un quarto sul territorio toscano. Nato dalla fusione di preesistenti aree protette, il Parco riunisce realtà territoriali diverse come l Alto Appennino Reggiano (Parco del Gigante), l Alta Val Parma e Cedra (Parco dei Cento Laghi), la Pietra di Bismantova citata da Dante e i gessi triassici della Valle del Secchia. Sul versante toscano, invece, il Parco comprende la Garfagnana e la Lunigiana che vantano alcune fra le cime più alte della dorsale appenninica settentrionale (Monte Prado 2054 m slm). Di antichissima origine geologica il parco vanta una straordinaria ricchezza di ambienti: boschi e praterie, valli e creste si alternano con Parchi senza barriere - Emilia Romagna

4 Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano diverso ritmo sull uno e sull altro versante, più dolce quello emiliano e più aspro toscano prossimo alle Apuane. La storia geologica di questa parte di Appennino ha profondamente influenzato la flora. Gli ambienti d alta quota, infatti, sono diventati il rifugio di veri e propri relitti glaciali (erica baccifera, pennacchio rotondo, tricoforo alpino) per i quali le cime del parco rappresentano il limite meridionale di distribuzione nel nostro Paese. Scendendo alle quote più basse si incontra la fascia delle brughiere a mirtillo che sul versante toscano sono intervallate da estese praterie di graminacee punteggiate da garofani, genziane e primule. Al di sotto dei 1000 m di quota il paesaggio è dominato dalle fitte faggete dove è facile scorgere le tracce della presenza umana che per secoli ha sfruttato questi boschi. Sporadicamente si possono incontrare stazioni relitte di abete rosso, abete bianco e tasso mentre quando si raggiunge la fascia collinare fanno la loro comparsa i castagni e le latifoglie dei querceti. Roverelle e cerri si mescolano a carpino nero, orniello, acero campestre, nocciolo e biancospino permettendo lo sviluppo di un fitto sottobosco dove in primavera spiccano i delicati fiori di primule, viole e denti di cane. L altitudine media elevata e le glaciazioni subite nel corso dei secoli hanno determinato importanti ripercussioni anche sulla fauna che oggi annovera alcuni relitti glaciali quali l arvicola delle nevi, tipica delle praterie primarie dei crinali, la rana temporaria e il tritone alpestre. Le reintroduzioni di capriolo, cervo, cinghiale, e muflone nel corso degli anni 60 e 70 mista alla scarsità degli insediamenti umani ha permesso il ritorno sul territorio del più celebre predatore dell Appennino: il lupo. Altra specie simbolo del parco è l aquila reale tornata a nidificare in tempi recenti. Nei boschi si aggirano predatori più comuni, ma difficili da incontrare per il loro comportamento notturno, come volpi, puzzole, faine e donnole che tengono sotto controllo le popolazioni dei micromammiferi (arvicola rossastra, topo selvatico e ghiro). Numerose sono, infine, le specie di uccelli nidificanti, sedentarie e migratrici. I valichi di crinale sono infatti vie di transito per rapaci, ciconiformi, colombacci e tordi. Nelle faggete, invece, nidificano merlo, codibugnolo, capinera, rampichino, picchio rosso e verde mentre in zone aperte con siepi e alberi da frutto è presente il torcicollo. I boschi ricchi di radure costituiscono, infine, l habitat ideale per l averla, la tottavilla e per rapaci comuni come la poiana e il gheppio o più rari come il falco pellegrino, che però tende a nidificare sulle pareti rocciose.

5 Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ FORESTERIA DELL ORTO BOTANICO DEI FRIGNOLI La struttura è composta da tre livelli; al piano terra si trovano l ufficio informazioni/biglietteria, il refettorio ed un servizio igienico riservato a persone disabili; al primo piano sono collocate le camere dell ostello e nella mansarda c è la cucina ed un altra camera da letto. Il parcheggio della foresteria è lo stesso della struttura 00SL9. L ingresso (00SL8/U01/F02) principale alla struttura è costituito da una porta a due ante con larghezza massima del passaggio pari a 120 cm, con due gradini di 8 e 20 cm di altezza in corrispondenza. Dall atrio di ingresso, attraverso una porta (00SL8/U01/A01) con anta di 90 cm, si raggiunge l ufficio informazioni/biglietteria (00SL8/U01); il banco informazioni è a destra ed ha altezza da terra pari a 100 cm, gli spazi sono sufficienti per la fruizione da parte di persona su sedia a ruote. Dall ufficio informazioni/biglietteria è possibile raggiungere il refettorio (00SL8/U04), superando una porta (00SL8/U01-U04/A01a) ad anta di larghezza pari a 81 cm, una sala di passaggio ed un ulteriore varco (00SL8/U01-U04/A01b) privo di porta, di larghezza pari a 89 cm; all interno gli arredi sono mobili e gli spazi sono sufficienti per la fruizione. Un ingresso (00SL8/U04/F02) esterno, costituito da una porta a due ante, con larghezza massima del passaggio pari a 115 cm, soglia di 2 cm e rampa in corrispondenza, conduce ad un atrio, da cui, attraverso un ulteriore porta è possibile raggiungere il refettorio. I piani superiori sono raggiungibili attraverso rampe di gradini (00SL8/U01-U05/F04/A02), con corrimano. Tra l arrivo della scala ed il corridoio delle camere c è una porta (00SL8/U05/A01) con larghezza del passaggio pari a 85 cm. La camera rilevata (00SL8/U05b) è al primo piano ed ha un letto matrimoniale ed altri arredi mobili. Il piano primo, dov è collocata la camera rilevata è raggiungibile anche direttamente dall esterno, attraverso una rampa inclinata in terra battuta. L ingresso (00SL8/U05b/F02) è costituito da una porta a due ante con larghezza massima del passaggio pari a 108 cm, con un gradino di 19 cm di altezza in corrispondenza. Il servizio igienico (00SL8/U05/F03) collocato al primo piano, è costituito da antibagno e ambiente wc; la porta dell antibagno ha larghezza del passaggio pari a 70 cm ed un gradino di 5 cm, la porta dell ambiente wc è pari a 52. Nell antibagno ci sono due lavabi a colonna con rubinetto a pedale; gli spazi interni sono esigui. La doccia, con gradino di 11 cm, è in un altro ambiente, con varco d accesso pari a 70 cm. Parchi senza barriere - Emilia Romagna

6 102 Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano In aereo Aeroporti di Bologna, Parma, Pisa, Firenze In auto Passo del Cerreto (Comune di Collagna RE) Autostrade A15 e A12, uscita di Aulla quindi proseguire sulla SS 63 Aulla-Passo del Cerreto Passo di Praderna (Comune di Ligonchio RE) Dalla provincia di Lucca si percorre la SP 32 seguendo la direttrice Piazza al Serchio, Sillano, Passo di Praderna Comune di Busana (RE) Da Reggio Emilia SS 63 in direzione Passo del Cerreto fino a Busana; Da Modena SS 486 del Passo delle Radici fino a Cerredolo quindi proseguire verso Castelnovo né Monti, Felina e imboccare la SS 63 per Busana; da Parma SS 513 fino a Castelnovo né monti e proseguire sulla SS 63 Villa Minozzo (RE) Da Reggio nell Emilia SS 63 fino a Felina quindi SP 64 fino a Gatta e proseguire sulla SP 9 per Villa Minozzo Passo del Lagastrello (Comune di Ramiseto RE) Da Aulla SS 665 per il Passo del Lagastrello quindi proseguire sulla SP 15 in direzione Ramiseto. In treno Stazione ferroviaria di Reggio Emilia In autobus Linee extraurbane da Reggio Emilia, Castelnovo né Monti, Aulla e La Spezia Solcato da tracciati storici millenari (i passi delle Radici, di Pradarena, del Cerreto, del Lagastrello) e denso di architetture tradizionali (teggie, metati, carbonaie, mulini, antiche dimore contadine di montagna), il parco costituisce un felice esempio di riuscito equilibrio tra natura e presenza umana. Tra i numerosi siti archeologici si citano quelli di Monte Venere (risalente all Età del Bronzo), di Luceria (con ritrovamenti di epoca romana), della Necropoli di di Campo Pianelli (con sepolture dall XI al V sec a.c.) e delle terme romane di Quara. Il territorio, infine, è disseminato di abbazie, monasteri, chiese e pievi. Tra le località si segnala Busana caratterizzata da uno dei borghi più suggestivi e meglio conservati del parco, Comano dalle numerose testimonianze architettoniche del passato immerse in splendidi paesaggi d alta quota e Filattiera, un tempo importante borgo fortificato lungo la Via Francigena. Meritano infine una visita Fivizzano, definito dal Carducci come una perla sperduta tra i monti, il borgo di Giuncugnano con le caratteristiche case realizzate completamente in pietra, quello medievale di Villa Minozzo e la splendida Fortezza delle Verrucose in Garfagnana. Per gli amanti della montagna il Parco, con le sue vedute mozzafiato e la varieta dei Parchi senza barriere Emilia Romagna

7 Informazioni Utili Appennino Tosco Emiliano 103 paesaggi, è un autentico paradiso. La fitta rete di sentieri escursionistici offre una vasta offerta di scelta sia ai visitatori più esperti e preparati sia ai principianti; tra gli itinerari si segnalano i sentieri Airone (Orecchiella), il sentiero Matilde (Appennino Reggiano), nonchè quelli delle Sorgenti del Secchia e dell Alta Valle del Liocca per escursionisti esperti. Piacevoli e suggestive sono le passeggiate a cavallo lungo le strade del parco mentre per gli amanti della mountain bike si segnalano il periplo della Pietra di Bismantova (15 km) e il percorso della Valle del Rio Maillo a Castelnovo né Monti (30 km). In macchina o in moto è possibile visitare le quote più basse del parco, particolarmente suggestivi sono l area della millenaria pieve di Sorano e i Parti di Logarghena, ampi pascoli incorniciati dalle alte vette dell'appennino, che nel mese di maggio si ricoprono di giunchiglie. La Ferrata degli Alpini, la salita del Monte Cusna e il Passo di Pietra Tagliata sono infine proposte che sapranno, senza dubbio appassionare gli amanti dell arrampicata e del trekking più esperti. Castelnovo né Monti mondo della castagna, conoscere gli antichi metodi di raccolta e cottura, visitare i metati (tradizionali essiccatoi) e soprattutto assaggiare i piatti tipici a base di castagna nella splendida cornice del borgo Fivizzano IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Via Roma Tel Lucca APT Azienda di Promozione Turistica Piazza Guidiccioni, 2 Tel Castelnovo ne Monti IAT - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Tel Fine luglio: Show Festival - Festival delle Città Slow con assaggi di prodotti tipici, laboratori del gusto, musica, cinema, teatro e specifiche attività per i bambini Agosto: Festa dei borghi del Parco festa naturalistica con visite guidate, gastronomia, prodotti tipici, artigianato, storia, cultura e folklore per valorizzare i piccoli borghi del Parco Ramiseto Ottobre: Festa della Castagna di cucciola ideale per entrare nel