IL NUOVO GUSCIO PROGETTO EDUCATIVO
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- Camilla Gigli
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1 1 IL NUOVO GUSCIO PROGETTO EDUCATIVO
2 2 1. Premessa: il contesto Nell epoca attuale dominata dal cambiamento, dalla complessità, dalla globalizzazione, da stili di vita diversificati e talvolta incomprensibili gli uni agli altri, è necessario attribuire significati flessibili ai modelli educativi da seguire e da proporre nella prassi quotidiana del lavoro con i bambini, che possono provenire da ambienti e contesti molto variegati, portatori perciò di valori diversi. E' fondamentale inoltre mantenere comunque un filo conduttore nelle proposte educative anche se derivano da teorie psicologiche e pedagogiche oggi in continua evoluzione a causa sia delle veloci trasformazioni della società che delle frequenti scoperte fatte dalle neuroscienze e dalla neurofisiologia. Fino alla fine degli anni novanta infatti, le teorie della personalità e dello sviluppo cognitivo, che dominavano in psicologia e pedagogia, davano importanza e valorizzavano prioritariamente l idea di un sé stabile, che partendo da caratteristiche innate si andava a scoprire e sviluppare attraverso ben precise fasi di maturazione. Oggi il sé viene visto come un elemento non necessariamente predeterminato quanto piuttosto frutto di costruzione in una costante interazione con l ambiente e con le proprie esperienze, che acquista senso e significato nell età adulta attraverso il processo della narrazione. Nel racconto dei fatti della propria vita si metteranno allora in risalto i fili della trama e dell ordito che hanno prodotto quel particolare disegno che rappresenta in maniera unica e irripetibile la propria persona. In una società stabile quindi andavano potenziati tratti della personalità stabili, in una società in continuo cambiamento vanno incrementate la flessibilità, l intelligenza emotiva, la capacità di risoluzione dei problemi, l adattabilità ai diversi contesti, l empatia, la fiducia in se stessi. Così gli individui potranno sostenere le continue ridefinizioni che vengono loro richieste, mantenendo intatto il significato dell integrità del proprio sé. Per promuovere allora nella società attuale questo tipo di processo di crescita che richiede la capacità di adattamento e nello stesso tempo la capacità di consolidamento della propria identità è necessario, fin dalla più tenera età, costruire e nutrire il senso di sé, che aiuta a 2
3 3 chiarire chi sono e che cosa posso fare, domande che si riproporranno poi lungo tutto l arco della vita. 2. Le finalità Le peculiarità della società attuale, così come sopra evidenziate, e il principio fondante che lo sviluppo armonioso dell'essere umano richieda la continua integrazione di corpo, mente ed emozioni, sottoinsiemi costituenti l'insieme Individuo, hanno indirizzato la messa a punto del Progetto Educativo dell asilo nido. Famiglie e scuola sono oggi spinte a velocizzare il processo della crescita, per stare al passo con i tempi, e ciò si trasferisce sul piano educativo e didattico nel rendere più rapida la comunicazione, nel richiedere velocità nell elaborazione delle informazioni, nel dare per scontati la comprensione e l apprendimento senza tener conto che i bambini di oggi si trovano di fronte ad un enorme quantità di stimoli e tralasciando la priorità di adeguare il tempo loro concesso per assimilare le informazioni ricevute. Ma ogni atto mentale è sempre associato e connesso al filtro emozionale e ai processi corporei che si sono attivati ed è così che si costruisce e si deposita la memoria individuale che ha sempre e solo sede nel corpo: spesso ricordi parziali o assenza di ricordi sono proprio frutto dell'esclusione della parte emotiva e della percezione del corpo. Privilegiando unicamente l'aspetto cognitivo, come frequentemente accade, non si concede al bambino il tempo sufficiente per l integrazione delle emozioni e delle reazioni corporee con i contenuti mentali ad esse associati, fase essenziale per l'elaborazione reale e non parziale delle proprie esperienze con il rischio di produrre divisione interna, frammentazione dei vissuti e tensione nel processo di costruzione del proprio sé. L'integrazione armoniosa di corpo, mente ed emozioni è alla base di uno sviluppo bilanciato, che durerà poi per tutto l'arco della vita trasformandosi in sapere, in saper fare e in saper essere, cioè in quelle conoscenze e in quelle competenze che consentono la piena realizzazione delle potenzialità dell'individuo. 3
4 4 Alla luce di quanto esposto sopra, la costruzione del Progetto Educativo è stata messa a punto per realizzare le seguenti finalità, che rappresentano nel contempo anche i principali filoni di lavoro con i bambini: la centralità del bambino e del suo tempo il benessere psicofisico del bambino nel rispetto della sua individualità l'integrazione armoniosa di corpo, mente ed emozioni. L'intero percorso educativo nella sua articolazione operativa costituita dai vari progetti prevede quindi la modulazione e l adattamento al tempo di ogni singolo bambino già a partire dal momento dell inserimento. Ma non si può essere rispettosi del bambino senza nel contempo essere altrettanto rispettosi dei tempi e delle modalità relazionali della sua famiglia e ciò richiede ascolto continuo, empatia, sforzo per cogliere l'altro diverso da noi. Promuovere il benessere del bambino implica inoltre la realizzazione di due ulteriori finalità facenti parte del modello educativo globale de Il nuovo Guscio : favorire e sostenere la genitorialità la formazione continua degli educatori, quale strumento per affrontare consapevolmente la complessità della società odierna e dare risposte adeguate e nello stesso tempo empatiche ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. 4
5 5 3. I Progetti Operativi Il Progetto Educativo è lo strumento attraverso il quale il Nido d Infanzia rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Il nostro Progetto Educativo è modulato in Progetti Operativi specifici che traducono le finalità in obiettivi concreti messi a punto per i vari gruppi di bambini a seconda dell'età, del particolare livello di sviluppo corporeo, cognitivo ed emotivo e della composizione del gruppo. Nell'elaborazione dei singoli Progetti si tiene quindi conto delle fasi di sviluppo dei bambini e si utilizzano come proposte di attività e stimoli di gioco sia i vari momenti della vita al nido sia i vari periodi dell'anno con le variazioni delle stagioni e della natura. I Progetti delineano un percorso puntuale di crescita e di arricchimento sia cognitivo che emotivo, denso di stimoli e opportunità, ancorato ad una programmazione precisa e trasparente, in un ambiente sempre caldo, accogliente e accettante delle singole individualità. Qualora siano inseriti bambini in situazione di svantaggio psicofisico e sociale i Progetti Operativi vengono ulteriormente personalizzati a seconda dei bisogni specifici e viene aumentato il numero di educatori presenti in servizio. 4. La metodologia La metodologia di lavoro principale prevede l uso dell osservazione con i bambini in modo continuativo, sia per raccogliere dati ed informazioni su aspetti particolari del comportamento e della sviluppo sia per consentire di apportare i necessari correttivi, adattamenti e adeguamenti alle attività programmate, al fine di monitorare costantemente il benessere del bambino. I singoli Progetti consentono inoltre di esaminare quantitativamente e qualitativamente gli obiettivi specifici del percorso educativo, come lo sviluppo di relazioni, lo sviluppo emotivo, il gioco, l'esplorazione etc,. 5
6 6 Quindi l'osservazione risponde contemporaneamente a due funzioni fondamentali: è strumento essenziale del Progetto Educativo e assolve al compito di valutazione del Progetto stesso. I metodi di osservazione utilizzati sono principalmente due: l'osservazione diretta, che si basa sull'uso di checklist per rilevare misure quantitative, quali intensità, frequenza, pregnanza, stadio di un dato comportamento; l'osservazione partecipata, che raccoglie dati qualitativi e si basa sulla consapevolezza che l'educatore ha di essere filtro dell'osservazione e che pertanto quanto percepisce, sente e pensa può modificare il dato osservato. Tale strumento consente perciò di cogliere attraverso il processo empatico i bisogni emotivi del bambino, di rilevare la percezione della qualità educativa e di evidenziare la capacità in chi osserva di mettersi in contatto con i propri pensieri, i propri atteggiamenti e le proprie emozioni in relazione a quanto sta accadendo. 5. La programmazione operativa I Progetti Operativi specifici concorrono alla realizzazione del Progetto Educativo del Nido per l anno e sono stati elaborati con l'obiettivo di promuovere e sostenere lo sviluppo corporeo, cognitivo ed emotivo del bambino nel rispetto della sua individualità e dei suoi tempi. Sono predisposti in base all'età, espressa in mesi, e sono strutturati in riferimento ai seguenti gruppi di bambini presenti al nido a partire dal mese di settembre: Lattanti o Piccolissimi dai 3 ai 12 mesi Piccoli dai 13 ai 20 mesi Medi dai 18 ai 24 mesi Grandi dai 24 ai 36 mesi. Ogni Progetto Operativo è articolato nelle seguenti parti: 6
7 7 il contesto pedagogico didattico che descrive brevemente le motivazioni e le modalità del singolo intervento; l'obiettivo formativo che si intende promuovere; gli obiettivi formativi intermedi che costituiscono le fasi per il raggiungimento dell'obiettivo formativo; le unità di apprendimento che descrivono le singole attività; i materiali; le schede di valutazione che sono checklist di comportamenti osservabili attraverso il parametro della frequenza e dell'intensità. I Progetti Operativi di base che si intendono realizzare durante l'anno educativo 2014/2015 sono: 1. INSERIMENTO AL NIDO rivolto ai bambini dai 3 ai 36 mesi e modulato dagli educatori secondo le necessità del bambino al momento della sua entrata al nido. 2. MI MUOVO NELLO SPAZIO E CONOSCO rivolto ai bambini dai 3 ai 12 mesi finalizzato allo sviluppo delle competenze senso motorie. 3. TOCCO, CONOSCO E TRASFORMO rivolto ai bambini dai 13 ai 24 mesi finalizzato allo sviluppo della consapevolezza di sé in relazione allo spazio e all'uso dei diversi materiali in maniera più autonoma per favorire l'esperienza creativa. 4. NATURA rivolto ai bambini dai 13 ai 36 mesi finalizzato al contatto con la dimensione esterna da sé, per sviluppare i canali sensoriale e percettivo attraverso l'attenzione mirata in modo da favorire l'elaborazione personale delle esperienze. 5. RICONOSCIAMO LE EMOZIONI rivolto ai bambini dai 24 ai 36 mesi finalizzato allo sviluppo delle competenze emotive e relazionali 6. COME SONO FATTO rivolto ai bambini dai 13 ai 36 mesi finalizzato alla valorizzazione dell'identità personale. 7. FACCIO FINTA DI rivolto ai bambini dai 18 ai 36 mesi finalizzato alla promozione del gioco simbolico alla base dello sviluppo cognitivo, emozionale e creativo. 7
8 8 8. L USCITA DAL NIDO rivolto ai bambini dai 24 ai 36 mesi finalizzato a riconoscere ed elaborare il percorso personale fatto durante la permanenza al nido e a costruire una rappresentazione positiva del passaggio alla Scuola dell'infanzia. Alcuni Progetti e le singole attività previste all'interno presentano la possibilità di graduare il livello di complessità della proposta educativa a seconda delle differenti fasi dello sviluppo in cui si trovano i bimbi. Pertanto vengono realizzati per più gruppi di bambini adattandoli di conseguenza alle diverse fasce d'età e possono essere riproposti più volte durante il periodo di permanenza al nido. Inoltre occasioni particolari o tematiche specifiche potranno dare origine all'elaborazione di ulteriori appositi progetti. Negli allegati 1 e 2 sono descritti i singoli Progetti Operativi e le relative Schede di Valutazione per lo svolgimento delle attività e per il raggiungimento degli obiettivi. 6. Le modalità di documentazione e verifica Un unico Quaderno, denominato Scheda Bimbo e registrato all interno del sistema di Qualità, raccoglie tutta la documentazione relativa ad ogni bambino: il verbale dei colloqui individuali con i genitori fin dal momento del pre-inserimento il documento chiamato Come va, che attesta l andamento del progetto educativo individualizzato e che è composto dalle schede dello Sviluppo motorio e dalle Schede di Valutazione relative ai singoli Progetti Operativi, raccolte al momento delle verifiche iniziali, intermedie e finali gli esiti delle osservazioni degli educatori il Questionario di fine percorso, nel quale le famiglie possono dare una votazione e esprimere un proprio parere rispetto alla struttura e chi vi opera al suo interno. Il Progetto Educativo nel suo complesso viene sottoposto ad una verifica iniziale per valutarne la congruenza rispetto ai bambini effettivamente inseriti al nido, ad una intermedia 8
9 9 per monitorarne l'andamento, valutare la necessità di eventuali adattamenti e consentire quindi la riprogrammazione dei Progetti Operativi e ad una verifica finale eseguita a fine anno per la valutazione complessiva. Il Progetto Educativo viene poi validato, ossia riesaminato nelle sue parti e solo successivamente confermato come riproponibile o modificato là dove non è funzionale al sistema. 7. Le modalità organizzative Anche l'organizzazione complessiva dell'erogazione del servizio, come parte imprescindibile di una proposta educativa rispettosa del benessere psico fisico del bambino rientra nella programmazione operativa del Progetto Educativo e va modulata e strutturata secondo gli indicatori richiesti dalla normativa attualmente in vigore. Per la progettazione esecutiva sono stati considerati quindi anche i seguenti parametri un allestimento degli spazi consono alla vita dei bambini un'adeguata composizione numerica dei gruppi in funzione all'età dei bambini una scansione ottimale della giornata al nido in relazione ai bisogni dei bambini e in accordo con le richieste delle famiglie. 7.1 Organizzazione generale degli spazi Gli spazi dell asilo nido Il Nuovo Guscio sono allestiti pensando alle competenze, ai bisogni ed alle esigenze dei bambini. L organizzazione degli spazi costituisce un prerequisito di fondamentale importanza per il corretto svolgimento dell esperienza educativa e può venir modificata anche nel corso dell anno in funzione dell evolversi delle competenze e bisogni dei bambini oltre che per la realizzazione di specifiche attività. Nella metodologia pedagogica del nido è molto importante poter lavorare con gruppi di bambini di pari età ed è altrettanto importante che ciascuno di questi gruppi possa avere uno spazio di riferimento nel quale venir accolto, riconoscersi, stabilire rapporti costanti e lasciare la propria traccia. 9
10 Organizzazione degli spazi per bambini dai 3 ai 12 mesi Alla sezione lattanti, che accoglie 15 bambini, si accede tramite la scala o l ascensore interni che sono situati all entrata principale superando l atrio e proseguendo a sinistra. La sezione comprende più ambienti, che potranno essere usati in maniera multifunzionale: un ampio salone nel quale verrà ricavato uno spogliatoio per i bambini, una sala da pranzo/attività, una stanza per il riposo fornita di lettini a sponde, un servizio igienico per bambini, un ripostiglio, un cucinotto per la preparazione dei pasti, un deposito, un bagno per adulti, un angolo per i genitori ed il giardino. Nella stanza da pranzo/attività verrà creato uno spazio di riferimento per il gruppo lattanti, con una zona morbida (materassi e cuscini), una zona per il movimento e alcuni mobili ad altezza bambino in cui verranno riposti giochi di vario tipo corrispondenti alle necessità dei bambini. 7.3 Organizzazione degli spazi per bambini dai 13 ai 36 mesi Alla sezione medio/grandi del piano strada, che accoglie 21 bambini/e, si accede dall ingresso principale in Via delle Monache n 3 superando il giardinetto interno e seguendo le indicazioni. Alla sezione medio/grandi del primo piano, che accoglie invece 24 bambini/e, si accede tramite l ascensore o la scala interna, posti dopo l atrio principale. I locali del piano strada comprendono più ambienti, che potranno essere usati in maniera multifunzionale: un ampio atrio, uno spogliatoio bambini, una stanza movimento/pranzo, tre stanze per il riposo fornite di materassini, un servizio igienico per bambini, una stanza attività formative/movimento, un servizio igienico per adulti ed il giardino (raggiungibile esternamente dalle scale e dalla rampa oppure con l ascensore o la scala). Nella stanza attività formative/movimento verrà creato uno spazio di riferimento per il gruppo medio/grandi, con una zona morbida (materassi e cuscini), alcuni mobili ad altezza 10
11 11 bambino in cui verranno riposti giochi di vario tipo corrispondenti all età dei bambini, una zona per il movimento ed una zona per il pranzo. I locali del primo piano comprendono più ambienti, che potranno essere usati in maniera multifunzionale: uno spogliatoio bambini, una stanza movimento/pranzo, una stanza per il riposo fornita di materassini, un servizio igienico per bambini, una stanza attività formative/movimento, un servizio igienico per adulti ed il giardino, raggiungibile esternamente dalle scale e dalla rampa oppure con l ascensore o la scala interni. Nella stanza attività formative/movimento verrà creato uno spazio di riferimento per il gruppo medio/grandi, con una zona morbida (materassi e cuscini), alcuni mobili ad altezza bambino in cui verranno riposti giochi di vario tipo corrispondenti all età dei bambini, una zona per il pranzo/attività formative. L asilo nido è aperto tutto l anno, tranne una settimana a dicembre, tra Natale e Capodanno, una settimana ad agosto, quella che contiene Ferragosto, e le festività nazionali e locali (indicate nell albo). Va specificato che al compimento dei tre anni i bambini potranno portare a termine il loro periodo di frequenza annuale fino al settembre successivo, quando lasceranno il nido per frequentare la scuola dell infanzia. 7.4 Numero sezioni e composizione numerica delle stesse in relazione alla fascia d età I bambini sono numericamente così distribuiti: 15 bambini/e Lattanti dai 3 12 mesi, 21 bambini/e e 24 bambini/e nelle sezioni dei Medi e dei Grandi dai 13 ai 36 mesi. In particolare, nella sezione Lattanti dai 3 ai 12 mesi si potranno accogliere 15 bambini/e e la proporzione numerica educatori/bambini non sarà superiore ad 1 educatore ogni 5 bambini come il vigente regolamento prevede. Nel piano strada con sezione Medi e Grandi potranno essere accolti in totale 21 bambini/e e la proporzione numerica educatori/bambini non sarà superiore ad 1 educatore ogni 7 bambini. Nel primo piano con sezione Medi e Grandi 11
12 12 potranno essere accolti in totale 24 bambini/e la proporzione numerica educatori/bambini non sarà superiore ad 1 educatore ogni 7 bambini. 7.5 La giornata educativa La giornata del bambino al nido procede con modalità e ritmi quotidiani che si ripetono costantemente. Ogni giorno i tempi e i luoghi del procedere sono gli stessi. Anche questa è una modalità per fornire al bambino piccolo la prevedibilità degli avvenimenti. Attraverso la sensazione di pensare ad avvenimenti e relazioni che risultano prevedibili e sicuri, il bambino acuisce sicurezza e fiducia nell ambiente che lo accoglie. Gli educatori sono i garanti della costanza e della prevedibilità. Al tempo stesso sono anche coloro che con la dovuta sensibilità, in questo continuum quotidiano, inseriscono gradatamente gli elementi di novità necessari all evoluzione di ogni singolo bambino. La giornata procede attraverso questi momenti: Accoglimento Tra le ore 7.30 e le ore 9.30 i bambini vengono accompagnati dai genitori nelle proprie stanze di riferimento e affidati agli educatori. E il momento del distacco dal genitore quindi un momento molto particolare dal punto di vista emotivo. Devono essere previsti tempi e modalità adeguate e spesso non restringibili in ferree regole, che permettano a tutti i partecipanti alla relazione una reciproca comprensione. In particolar modo un ambiente sereno e un educatore disponibile ed accogliente devono favorire l accettazione del distacco del bambino dal genitore, ma anche quella del genitore dal bambino. Quando tutti bimbi sono presenti e riuniti nei propri gruppi con i propri educatori, condividono il cibo. Merenda 12
13 13 E il primo momento nel quale i gruppi sono completamente composti. Mangiare assieme è una modalità relazionale importante e ricca di aspetti stimolanti. Gli educatori si siedono a tavola con i bambini, li aiutano, interagiscono ed essi stessi mangiano con loro. Tempi delle attività/proposte di gioco Le ore centrali della mattinata nel nido sono dedicate alle attività o proposte di gioco, alcune delle quali fanno parte della programmazione operative altre vengono liberamente predisposte dagli educatori prendendo spunto da situazioni o occasioni particolari. I bambini attraverso relazioni, emozioni, sensazioni, giochi e creazioni, crescono. E compito degli educatori rilevare per ogni bambino i momenti individuali di crescita in modo da fornire lo stimolo, il materiale, le modalità più adeguate per favorire lo sviluppo in ogni periodo di crescita. E questo il momento della giornata nel quale sono concentrate le modalità educative più specifiche del nido: la manipolazione, il disegno e la pittura, la drammatizzazione, il corpo e il movimento, il gioco simbolico, il suono-ritmo-musica-canto, il racconto, i libri, gli animali, le costruzioni, ecc. Pulizia dei bambini Prendersi cura di un bambino significa prendersi anche cura della pulizia del suo corpo. Ciò è strettamente subordinato all età dei bambini. Quando i bambini sono piccoli e non possiedono il controllo sfinterico, il cambio avviene ogni qualvolta se ne presenti la necessità ed è un momento di grande intimità relazionale con l educatore, fonte sicuramente di approfondimenti di conoscenza e di spunti per il lavoro successivo. Quando i bambini sono più grandi e autonomi nella comprensione delle necessità fisiologiche si possono anche prevedere dei momenti programmati per andare in bagno. Il raggiungimento del controllo sfinterico è, per ogni bambino, l obiettivo di un percorso individuale di crescita che la famiglia e gli educatori facilitano e favoriscono in stretta collaborazione in particolare in prossimità del secondo anno. Il pranzo 13
14 14 Il momento del pranzo, è il secondo momento nel quale tutti i bambini e gli educatori si riuniscono, condividono il pasto e ne fanno un momento relazionale importante. Mangiare in comunità e mangiare da soli sono anch essi obiettivi di percorsi individuali di sviluppo. Attraverso modalità condivise l educatore ha la possibilità di approfondire la conoscenza del bambino e quindi di offrigli le migliori opportunità evolutive. Il sonno Dopo il pranzo, i bambini vanno a riposare negli spazi appositamente allestiti. Dormire lontano da casa e non nel proprio lettino è un momento delicato. Solo dopo un buon periodo di frequenza è possibile per il bambino accettare serenamente questo momento e goderne assieme agli altri compagni. Gli educatori accompagnano i bambini e ne favoriscono il riposo rispettandone le modalità domestiche. Al risveglio, i gruppi si ricompongono gradatamente e ancora una volta il condividere il cibo durante la merenda pomeridiana è il momento per riallacciare le relazioni e riprendere il contatto con la realtà. L uscita Alla fine della giornata i bambini si ricongiungono con i genitori. Gli educatori, assieme ai bambini del proprio gruppo, attendono i genitori nelle stanze. Essi favoriscono il ricongiungimento attraverso modalità di gioco e atteggiamenti che rispettano le emotività e i ritmi sia dei bambini che dei loro genitori. I due momenti dell accoglimento e dell uscita sono quelli nei quali genitori ed educatori si scambiano le informazioni quotidiane. Seppur brevi sono momenti di grande pregnanza emotiva dai quali ciascuno dei partecipanti, oltre alle informazioni, può ricavarne un arricchimento. Sono in particolare gli adulti che si relazionano (educatore e genitore) e attraverso le loro modalità di relazione, conoscono, capiscono ed aiutano i bambini nei passaggi tra i due ambienti educativi: la casa e il nido. 14
15 15 8. L'integrazione con le famiglie Al fine di armonizzare ed integrare le proposte educative dell'asilo contenute nel Progetto Educativo con le diverse realtà familiari, dare continuità ai processi di crescita attivati con i vari progetti, monitorare l'andamento della programmazione sono previsti regolari incontri con le famiglie (minimo tre riunioni a tema e due incontri individuali per ciascuna famiglia) e la costituzione di un Comitato di gestione, formato da una rappresentanza dei genitori e del personale educativo e dai responsabili del servizio. La coordinatrice del servizio Paola Scarpin 15
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