RESOCONTO DELLE ATTIVITA SVOLTE DAL CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA NEL PERIODO 2006/2009

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1 RESOCONTO DELLE ATTIVITA SVOLTE DAL CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA NEL PERIODO 2006/2009 Cari colleghi, nell avvicinarci al termine del mandato, trovo sia importante fare un consuntivo delle azioni e delle progettualità sviluppate in questi quattro anni di lavoro. Durante la consiliatura, che ho avuto l onore e l onere di presiedere, l attività dell Ordine è stata sviluppata in molteplici direzioni, tutte strettamente connesse alle attribuzioni che la legge istitutiva ha previsto per i Consigli regionali (art. 12, L.56/89): la cura dell osservanza delle leggi e delle disposizioni concernenti la professione, la tutela del titolo professionale, l attività diretta a impedire l esercizio abusivo della professione, l adozione dei provvedimenti disciplinari nei casi di infrazione del codice deontologico, la designazione di rappresentanti dell Ordine negli enti e nelle commissioni regionali. Queste attribuzioni si inseriscono nella logica che ha ispirato l istituzione degli Ordini professionali nel Codice civile, ossia la tutela di diritti pubblici generali quali quelli alla salute e alla sicurezza degli individui. In questa prospettiva mi piace qui ricordare alcune azioni condotte dal nostro Ordine nel corso di questi quattro anni. Per quanto concerne l abusivismo e la tutela delle attività professionali riservate il Consiglio, a seguito di segnalazioni di cittadini, utenti o di colleghi, ha provveduto ad analizzare le informazioni pervenute e a inviare alcuni casi alla Procura della Repubblica, collaborando attivamente alle indagini quando richiesto dalle autorità inquirenti. In questo settore è da segnalare, in particolare, l instaurarsi di un ottimo rapporto di collaborazione con la Guardia di Finanza in relazione ad alcuni procedimenti penali connessi al reato di esercizio abusivo della professione di psicologo (art. 348, Codice penale). Spesso alcuni presupposti per l abuso di professione si creano anche a partire da proposte formative che non tengono adeguatamente conto di quanto disposto dalla nostra legge istitutiva in relazione alle attività professionali che sono di competenza esclusiva dello psicologo. In questo contesto s inquadrano una serie di interventi, anche di natura preventiva, messi in atto dall Ordine a difesa della professione tra cui spicca il Protocollo d intesa con gli enti di formazione in cui le parti firmatarie si sono impegnate a non erogare formazione psicologica a non psicologi e a adoperarsi affinché all interno dei percorsi formativi atti a sviluppare competenze di natura psicologica i contenuti, le metodologie e gli strumenti siano trattati da docenti iscritti all Ordine degli psicologi. Sulla stessa linea si sono situati alcuni interventi di diffida effettuati nei riguardi di enti di formazione non aderenti al protocollo nel caso di corsi che riguardavano l ambito psicologico e in cui era prevista l ammissione anche di candidati privi della laurea in psicologia. In tali situazioni spesso gli obiettivi formativi dei corsi tendevano a legittimare l aspettativa secondo cui la frequenza ai corsi stessi avrebbe sviluppato competenze psicologiche direttamente spendibili nell ambito di attività riservate allo psicologo, come ad esempio nel caso dell attività di sostegno psicologico. La tutela del titolo, delle leggi e delle disposizioni concernenti la professione ha visto sviluppare in questi anni un attività molto intesa che si è realizzata in diverse direzioni, anche in relazione alle puntuali segnalazioni degli iscritti. In quest ambito voglio ricordare gli interventi dell Ordine in merito ad alcuni avvisi di selezione emanati dall ASS 1 Triestina e concernenti profili professionali piuttosto ambigui dove non era richiesta l iscrizione all Ordine (ad es. operatore psico-educativo ) e l importante incontro con l Assessore regionale alla Sanità Vladimir Kosic dove sono stati affrontati i temi della difesa del titolo professionale di psicologo in relazione ad alcuni bandi di selezione non ritenuti congrui alle normative vigenti. Con lo stesso obiettivo, ma a valenza preventiva, si collocano altre azioni di consulenza promosse dall Ordine nei riguardi delle Aziende sanitarie della regione finalizzate a fornire tutte le informazioni normative necessarie per redigere bandi di concorso e avvisi di selezione che siano aderenti alle disposizioni vigenti in materia di esercizio della professione di psicologo. In alcuni casi, poi, si è reso necessario effettuare degli interventi sui Direttori generali delle Aziende sanitarie per rimarcare l importanza di un organizzazione dei servizi che tenga conto delle prestazioni psicologiche e dell autonomia professionale dello psicologo (si veda, ad esempio, la lettera inviata all ASS n. 4 pubblicata in questo numero). Sono state poi anche sviluppate azioni su alcuni comitati zonali finalizzati a una corretta applicazione della normativa di accesso alla specialistica ambulatoriale, ad esempio segnalando l equipollenza del titolo di specializzazione in psicoterapia riconosciuto ai sensi degli artt. 3 e 35 della L.56/89 come titolo di accesso nel SSN sia per la disciplina psicologia che per la disciplina psicoterapia. In altri casi la tutela del titolo ha riguardato l area della psicologia del lavoro, così come è avvenuto con una nota dell Ordine inviata all Università di Udine in relazione a una procedura di selezione in cui era prevista l attivazione di un colloquio di selezione per valutare le caratteristiche psicoattitudinali e di personalità dei candidati senza includere nella commissione esaminatrice la presenza di uno psicologo, così come stabilito dalla sentenza 767/2006 della Suprema Corte di Cassazione. L adozione dei provvedimenti disciplinari nei casi d infrazione del codice deontologico è sicuramente un altro importante compito

2 ordinistico. Interpretare e applicare i principi dell etica professionale con responsabilità sociale significa anche esercitare la funzione disciplinare in modo da rendere effettiva la tutela dei diritti dei cittadini e della collettività. In questo settore vorrei sottolineare come durante questa consiliatura è stato portato a compimento l iter di approvazione di nuovo regolamento disciplinare, strumento in grado di normare in termini giuridicamente corretti e amministrativamente efficaci l esercizio di tale delicata funzione ordinistica. Se è vero che la legge attribuisce agli Ordini la funzione disciplinare, è anche vero che un corretto operare psicologico deve partire, fin dalla formazione di base dello psicologo, da un adeguata conoscenza del codice deontologico e di una molteplicità di tematiche ad esso connesse come il segreto professionale, la privacy e il consenso informato, per citarne solo alcune. A tal proposito questa consiliatura ha ritenuto importante organizzare delle giornate di studio su queste problematiche (ad es. le quattro Giornate dello psicologo, tutte incentrate su aspetti connessi all etica e alla deontologia professionale) fornendo ai professionisti delle opportunità di formazione continua sul tema. Inoltre, è stato messo a disposizione dei colleghi un corso multimediale di deontologia professionale realizzato dall Università di Torino, visionabile sul sito internet dell Ordine. Il corso comprende, oltre ai contenuti del codice, anche approfondimenti e commenti delle varie norme correlate, file multimediali e questionari di autovalutazione dell apprendimento. In quest ambito non sono poi da dimenticare, infine, i tanti pareri espressi ai colleghi su quesiti specifici di natura deontologica. Tutelare l utenza significa anche essere capaci di sviluppare la propria competenza professionale in nuovi ambiti d applicazione: a tal fine sono state organizzate una serie di giornate di studio relative ad aree professionali quali la psicologia del lavoro e delle organizzazioni ( I fenomeni stress-correlati, Lo psicologo in azienda ), la psicologia dell educazione ( Psicologia scolastica e nuove prospettive per le istituzioni educative ) la psicologia giuridica ( Le consulenze tecniche di parte ), la psicologia gerontologia ( Gli interventi psicologici per la salute e il benessere dell anziano ), la psicodiagnosi ( Le nuove frontiere del testing psicologico ), la psicologia nel terzo settore, la psicologia dello sport. Altri convegni organizzati dall Ordine hanno riguardato, invece, il rapporto con l utenza (ad es. la Seconda giornata dello psicologo ) o lo sviluppo di conoscenze sugli strumenti che consentono un efficace e aggiornato intervento psicologico ( Gli strumenti di riferimento per la selezione, valutazione e l orientamento di carriera e Banche dati e risorse elettroniche per lo psicologo ). In considerazione dei principi ispiratori del Codice deontologico appare evidente come l Ordine debba anche favorire una professionalità consapevole e competente, attraverso la diffusione di una cultura e di una pratica psicologica basata sull evidenza, sulle prove d efficacia, sull appropriatezza degli interventi. In quest ambito ben s inquadra, quindi, la recente attivazione per gli iscritti del servizio di accesso gratuito alla Banca dati EBSCO Psychology and Behavioral Sciences Collection che ha reso disponibili e scaricabili in full text gli articoli pubblicati in più di 550 riviste scientifiche nell ambito della psicologia e delle scienze comportamentali. Nello stesso alveo si collocano anche il recente convegno incentrato sulla valutazione delle prestazioni professionali e la redazione del Codice di condotta per le prestazioni professionali via internet e a distanza, pubblicato in questo numero del giornale. Un altra importante linea di azione di questo consiglio ha riguardato la pubblicità informativa delle attività professionali dello psicologo. In linea con le richieste del professionista, sono stati approvati dei regolamenti che hanno consentito all iscritto di realizzare una pubblicità informativa sempre più articolata e rispondente ai criteri di trasparenza e di veridicità del messaggio, così come richiesto dalle normative vigenti in materia. Per facilitare la stesura dei messaggi riguardanti le attività professionali sono stati creati degli strumenti d ausilio all ideazione della pubblicità informativa ed è stato attivato un servizio di consulenza presso la segreteria dell Ordine. Un obiettivo dell Ordine direttamente connesso a quanto appena citato è quello di rendere sempre più visibili e comprensibili ai cittadini le caratteristiche della professione di psicologo (chi è lo psicologo, cosa fa, che strumenti usa, che formazione possiede, come si può distinguere da altri professionisti ). Alcune iniziative attivate dall Ordine in questi anni hanno fornito una particolare visibilità alla professione sui mezzi d informazione regionale, come ad esempio nel caso della conferenza stampa organizzata per il ventennale della Legge di ordinamento. Al fine di sviluppare una maggiore conoscenza sociale della professione è stato poi steso un documento, utile per la realizzazione di brochure, siti internet o altri testi descrittivi, in cui sono illustrati in termini semplici e divulgativi i tratti caratterizzanti della professione di psicologo e di psicoterapeuta. Il documento potrà essere utilizzato per realizzare campagne di divulgazione della professione nei riguardi della popolazione e dell utenza potenziale. Con alcune iniziative specifiche, poi, il consiglio regionale da me presieduto è riuscito ad aprirsi e a diventare propositivo nei riguardi dell Amministrazione regionale (Direzione centrale alla salute e alle politiche sociali, Direzione centrale al lavoro, alla formazione, all università e alla ricerca, Direzione centrale all'ambiente e lavori pubblici, alle attività ricreative e sportive,

3 Direzione centrale all istruzione formazione e cultura, Terza commissione permanente della Regione ). In quest ambito s inquadrano, ad esempio, la partecipazione alla Prima conferenza regionale sullo sport e i tanti documenti inviati agli Assessori regionali per indirizzare la programmazione e le nuove normative nell interesse della professione e dell utenza (ad es. il parere reso alla Terza commissione permanente della regione sul DDL di revisione dell assetto istituzionale e organizzativo del SSR, l intervento sull Assessore regionale alla salute in merito ai Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi, l intervento sull Assessore all istruzione finalizzato all attivazione di sinergie in materia di psicologia scolastica ). L Ordine ha anche partecipato attivamente ad organismi di varie Direzioni centrali della Regione come la Consulta per l Educazione Continua in Medicina e la Commissione integrata regionale per il lavoro, ottenendo in questi contesti dei risultati significativi per la professione come la possibilità di attribuzione di crediti ECM per gli psicologi che operano nel Sistema sanitario nazionale e che svolgono attività di tutoraggio dei tirocini professionali o l introduzione della figura dello psicologo nell ambito degli interventi di prevenzione e di tutela dei lavoratori in materia di molestie psico-fisiche nell ambiente lavorativo. Le interviste all Assessore regionale alla Salute e dell Assessore regionale al lavoro, alla formazione, all università e ricerca pubblicate su questo giornale hanno ben testimoniato il grado d interazione sviluppatosi in questi anni tra il nostro Ordine e l Amministrazione regionale. Durante questa consiliatura l Ordine si è fatto parte attiva nella proposizione di iniziative interistituzionali aventi come scopo lo sviluppo della professione e dei servizi psicologici per la popolazione. E questo il caso, ad esempio, del Protocollo d intesa siglato dal Consiglio dell Ordine con le due Università degli Studi della regione e gli ERDISU di Udine e Trieste, finalizzato all attivazione di servizi di consulenza psicologica per gli studenti universitari. Nella stessa direzione si situa la bozza di protocollo d intesa che mira allo sviluppo di servizi psicologici per le scuole, attualmente in discussione con l Ufficio scolastico regionale. Per una professione regolamentata giovane come la nostra è poi importante il confronto con le altre professioni: in questo senso abbiamo partecipato ai lavori e alle iniziative dei Comitati unici delle professioni e alla Consulta delle professioni sanitarie al fine di tutelare e promuovere una politica unitaria delle professioni intellettuali. Ciò risulta essere particolarmente importante in un periodo come questo, visto l avanzato stato di discussione della proposta di legge quadro di riforma degli ordinamenti professionali. Sempre in questa prospettiva sono state messe in atto alcune iniziative per sviluppare partnership interprofessionali realizzando convegni sia con l Ordine dei medici, sia con l Ordine e la Fondazione dei consulenti del lavoro, svolgendo un ruolo attivo anche all interno del Consiglio nazionale per lo sviluppo di accordi che vadano nella direzione di aprire nuovi spazi e opportunità d intervento professionale (Accordo con le Associazioni dei consumatori sulle prestazioni psicologiche, Protocollo d intesa con la Guardia di Finanza per l assistenza psicologica e psicoterapeutica, Protocollo d intesa con i consulenti del lavoro per le attività di selezione e orientamento al lavoro ). Sempre a livello nazionale, in questo quadriennio il consiglio dell Ordine del Friuli Venezia Giulia ha fatto sentire la propria voce sia verso alcuni Ministeri, come nel caso della nota inviata al Ministro della Salute sulle problematiche connesse alla Scuola di specializzazione in Psicologia clinica, sia verso i parlamentari eletti nei collegi regionali, come nel caso delle richieste e delle proposte espresse in relazione al DDL nazionale sulla psicoterapia convenzionata. E certo che una seria politica professionale debba basarsi anche su dati che rilevino la situazione del mercato professionale e che analizzino i mutamenti nella domanda di psicologia da parte dei cittadini. Per questo il nostro Consiglio regionale ha svolto un ruolo importante affinchè vengano realizzate a livello nazionale ricerche che indaghino le problematiche connesse all inserimento professionale degli psicologi e che evidenzino i nuovi bisogni psicologici della popolazione. D altro lato, a livello regionale, questo Consiglio ha promosso e realizzato autonomamente importanti rilevazioni in settori strategici per la professione come quelli della psicologia scolastica e degli interventi psicologici nel terzo settore. Le linee politico-strategiche del consiglio uscente avevano incluso, tra i vari punti programmatici, anche la messa in atto di azioni rivolte da un lato al miglioramento della formazione universitaria dello psicologo, dall altro dirette a porre le condizioni per l attivazione di una programmazione degli accessi ai corsi di laurea in psicologia che tenga conto del reale fabbisogno formativo, anche alla luce del mercato del lavoro. Entrambi gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso un intenso lavoro svolto nell ambito della commissione mista Ordine-Università, fortemente voluta da questa consiliatura e attivata nel In particolare è stata approvata una nuova regolamentazione del tirocinio professionale che, nell ottica di quanto previsto per la supervised practice di Europsy, potrà portare allo sviluppo di competenze fondamentali per lo svolgimento della professione in modo autonomo e consapevole. Il miglioramento della qualità della formazione professionale dello psicologo si realizzerà con un tirocinio che tornerà

4 nuovamente ad essere effettuato dopo l acquisizione del titolo di studio, e si espleterà in sedi accreditate dove sia effettivamente garantita la presenza del supervisore psicologo per almeno 20 ore settimanali. E stata poi introdotta una valutazione del tirocinio, che verrà effettuata con questionari compilati sia dal supervisore, sia dal tirocinante. Inoltre, con il nuovo regolamento è stato previsto un limite massimo di 2 tirocinanti per supervisore/semestre esplicitando come ciò sia previsto indipendentemente dal numero di sedi in cui il supervisore opera e indipendentemente dalla tipologia del tirocinio (sezione A o B). La riduzione del rapporto numerico tra supervisore e tirocinante, oltre che contribuire al miglioramento della qualità formativa del tirocinio, spingerà l Università ad una più stringente programmazione delle iscrizioni ai corsi di laurea di area psicologica, anche al fine di garantire gli studenti rispetto a un effettivo svolgimento del tirocinio professionale. In tal modo nei prossimi anni contiamo di raggiungere l obiettivo di proteggere la comunità professionale dalla pletora psicologica ponendo le basi per un dignitoso posizionamento lavorativo degli iscritti. Ma il lavoro concernente il settore formativo e universitario svolto dall Ordine in questi quattro anni non si è fermato qui: come richiesto dalla normativa vigente sono stati formulati pareri sui nuovi ordinamenti didattici della Facoltà di Psicologia sottolineando aspetti connessi alla necessaria funzione professionalizzante dei corsi, sono state organizzate iniziative per i tirocinanti sulle problematiche di avvio alla professione, sono state elaborate delle linee guida deontologiche per i tirocini professionali, in cui vengono proposte una serie di raccomandazioni di natura etica rivolte ai tutor e ai tirocinanti. E mio dovere qui sottolineare come l attuale offerta formativa della Facoltà di Psicologia di Trieste, articolata in corsi di laurea di primo e secondo livello (tutti accreditati secondo lo standard Europsy) e caratterizzata dalla presenza di ben due scuole di specializzazione (Psicologia del Ciclo di vita e Neuropsicologia), sia accompagnata da una grande sensibilità manifestata dall Ateneo triestino nei riguardi della professione e delle problematiche ordinistiche; la collaborazione realizzata in questi anni tra Ordine e Università rappresenta un modello di eccellenza spesso citato anche a livello nazionale. Durante i quattro anni in cui questo consiglio da me presieduto è rimasto in carica, oltre alle attività più strettamente connesse alle attribuzioni di legge, si è cercato anche di sviluppare una serie di nuovi servizi per gli iscritti. Per questo motivo l Ordine ha stipulato una serie di accordi e convenzioni di natura commerciale a favore degli iscritti inerenti l acquisto di testi scientifici, la stipula di polizze assicurative e di conti correnti, l affitto di studi e di spazi pubblicitari all interno di piattaforme multimediali a prezzo ridotto. Inoltre questo consiglio, in considerazione dell obbligo introdotto per i professionisti iscritti agli albi di attivare un indirizzo PEC, ha deliberato di mettere a disposizione gratuitamente di ogni iscritto una casella di posta elettronica certificata. Parallelamente è stato anche attivato un servizio di consulenza agli iscritti per rispondere a problematiche inerenti il mondo della professione e della formazione post-lauream. I quesiti più frequenti rivolti allo sportello informativo in ambito fiscale hanno poi portato alla redazione di Faq, pubblicate all interno dell area riservata del sito internet dell Ordine, la cui ristrutturazione è stata una delle prime azioni effettuate dal presente consiglio. Per facilitare la formazione professionale continua degli iscritti, l Ordine ha poi svolto un ruolo di sostegno nei riguardi di corsi gratuiti di formazione post-lauream proposti nell ambito del protocollo d intesa con gli enti di formazione. Allo scopo di favorire l aggregazione e lo scambio tra gli iscritti, è stata costituita una commissione denominata Iniziative per il territorio che ha sperimentato l apertura di due punti d incontro territoriali. Inoltre, per sviluppare progettualità specifiche, sono stati anche attivati una serie di gruppi di lavoro in relazione ad alcune aree professionali ritenute strategiche (psicologia del lavoro, psicologia nel terzo settore, psicologia dell anziano, psicologia ospedaliera, psicologia scolastica ) coinvolgendo iscritti che operano in questi settori. Alcuni documenti prodotti dai gruppi di lavoro sono stati anche tradotti in lingua inglese e hanno trovato una disseminazione a livello internazionale in occasione del XXIX International Congress of Psychology (Berlin, 2008) e del XI European Congress of Psychology (Oslo, 2009). Per rendere sempre più trasparenti agli iscritti le finalità, gli ambiti d intervento, l organizzazione dell Ordine, è stata elaborata una Carta dei servizi che impegna la struttura a mantenere e a migliorare le prestazioni erogate, verificando anche il grado di soddisfazione degli iscritti. Si è cercato poi di sviluppare una tempestiva comunicazione in merito alle decisioni del Consiglio utilizzando e potenziando i diversi strumenti informativi a nostra disposizione (giornale, sito internet e newsletter). Sempre al fine di favorire la partecipazione all attività amministrativa dell Ordine e di assicurarne l imparzialità e la trasparenza, il Consiglio regionale ha approvato un regolamento che disciplina l accesso ai documenti dell Ordine. Se molti passi in avanti sono stati fatti nella direzione del consolidamento della professione, del rapporto con le istituzioni, della visibilità esterna, dei rapporti con gli iscritti, i meriti del raggiungimento di tali obiettivi non possono certo essere attribuiti al solo lavoro del presidente. E mio dovere, quindi, ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato nel corso di questo complesso e impegnativo percorso. In particolare desidero rivolgere un ringraziamento a tutti i componenti dell attuale Consiglio che hanno

5 profuso grandi energie all opera di promozione della nostra professione; al nostro personale dell ufficio senza cui non sarebbe stato possibile dare applicazione a nessuna decisione o deliberazione; ai nostri consulenti per la professionalità con cui hanno svolto le loro funzioni. Voglio infine ricordare i molti colleghi che, con le loro domande ed osservazioni, ci hanno portato a considerare prospettive diverse ai problemi che stavamo affrontando, facendoci intravvedere nuovi obiettivi da perseguire. Il Presidente Claudio Tonzar

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