Regolamento per le autorizzazioni a svolgere incarichi retribuiti ai sensi dell art. 53 commi 6 e 7 D.Lgs. 30 marzo 2001, n

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1 Regolamento per le autorizzazioni a svolgere incarichi retribuiti ai sensi dell art. 53 commi 6 e 7 D.Lgs. 30 marzo 2001, n Emanato con D.R. n del 24 novembre 1998 come modificato dal D.R. n. 4 del 5 gennaio 1999 Entrata in vigore: Testo originario: Modifiche: Il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 pubblicato sulla G.U. n. 106 del , supplemento ordinario n ha abrogato e sostituito il D.Lgs. n. 29/93. Il testo dell art. 58 del succitato D.Lgs n. 29/93, ai sensi del quale il Regolamento in titolo era stato emanato, è rimasto invariato e compare ora come art. 53 del D.Lgs. n. 165/01. Pagina 1 di 6

2 Regolamento per le autorizzazioni a svolgere incarichi retribuiti ai sensi dell art. 53 commi 6 e 7 D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 Art. 1 Il presente regolamento si applica ai professori di Iª e IIª fascia, agli assistenti del ruolo ad esaurimento e ai ricercatori confermati in regime d impegno a tempo pieno nonchè ai ricercatori non confermati, dipendenti dal Politecnico di Torino. Art. 2 I soggetti che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti dall Amministrazione universitaria di appartenenza o da questa preventivamente autorizzati, salvo quanto previsto all art. 6. Art. 3 Gli incarichi retribuiti sono quelli, anche occasionali, non rientranti nei compiti e nei doveri d ufficio, per i quali sia previsto un compenso. Art. 4 Il regime di impegno a tempo pieno è incompatibile con lo svolgimento di attività professionale e con l esercizio del commercio e dell industria. Art. 5 Il regime d impegno a tempo pieno è in linea di principio, e a titolo esemplificativo, compatibile con l espletamento di incarichi comportanti: 1. attività svolta, in quanto esperti nel proprio campo disciplinare, per conto di organismi pubblici o privati; 2. uffici onorari di varia natura; 3. attività didattica a favore di organismi pubblici o privati; 4. perizie giudiziarie; 5. partecipazione a commissioni di esami; 6. partecipazione a commissioni aggiudicatrici di gare d appalto; 7. attività di arbitrato; 8. attività, in forma individuale, di consulenza e di collaborazione per soggetti pubblici e privati in quanto esperti nel proprio campo disciplinare; 9. attività scientifica e pubblicistica; 10. partecipazione ad organi consultivi o tecnici di organismi pubblici o privati; 11. partecipazione a consigli di amministrazione o comunque ad organi decisionali collegiali di organismi privati con esclusione di cariche che comportano la rappresentanza all esterno dell organismo stesso; Pagina 2 di 6

3 12. partecipazione a consigli di amministrazione o comunque ad organi decisionali collegiali di organismi pubblici. 13. assunzione di cariche in organismi pubblici o a prevalente partecipazione pubblica; Art Possono essere svolti senza preventiva autorizzazione: gli incarichi a titolo gratuito; gli incarichi conferiti e regolamentati nell ambito di convenzioni stipulate tra l Ateneo e/o strutture e centri interdipartimentali con organismi pubblici e privati esterni; 2. Sono esclusi, inoltre, dall autorizzazione i compensi derivanti: dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili; dalla utilizzazione economica da parte dell autore o inventore di opere dell ingegno e di invenzioni industriali; dalla partecipazione a convegni e seminari; da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate; da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo; da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti distaccati presso le stesse o in aspettativa non retribuita. Art. 7 Sono autorizzati in via generale ma devono, comunque, essere comunicati all Amministrazione (v. modulo di cui in all. 1) e rientrano nel limite di cui all art. 10: 1. le perizie giudiziarie (in cui l incarico, cioè, provenga da un autorità giudiziaria o arbitrale); 2. la partecipazione a commissioni di concorso; 3. incarichi di consulenza affidati da organismi pubblici nell ambito di progetti finalizzati previsti da leggi ad hoc; 4. gli incarichi che comportano cumulativamente nell anno solare compensi per un importo massimo di 5ML annui ( EURO). Art. 8 Per la concessione dell autorizzazione allo svolgimento di supplenze fuori sede si applicano le procedure attualmente in vigore e la relativa attività esula dal limite di cui all art. 10. Art Tutte le attività devono essere svolte in ambiti e con modalità non concorrenziali o conflittuali con attività didattiche, formative e di ricerca del Politecnico di Torino. 2. L attività di consulenza in particolare deve rispondere ai requisiti della occasionalità o, comunque, temporaneità. Art. 10 Le autorizzazioni vanno comunque commisurate al tempo di lavoro complessivo svolto dal singolo all interno dell Ateneo e potranno essere concesse fino ad un massimo del 50% dello stesso. Pagina 3 di 6

4 Art. 11 L incarico deve essere svolto al di fuori dell attività di servizio e non deve comportare l uso di strumenti o beni di proprietà del Politecnico di Torino. Art. 12 Il soggetto pubblico o privato che conferisce un incarico deve chiedere preventiva autorizzazione. L autorizzazione in oggetto può altresì essere richiesta dal docente o ricercatore interessato. Art Nella richiesta - v. modulo all. 2 - devono essere indicati: a) il nominativo del Committente; b) la natura dell incarico; c) il periodo di svolgimento dello stesso; d) il corrispettivo economico anche presunto. 2. Nella stessa richiesta, o successivamente se la richiesta è inoltrata dall ente committente, gli interessati dovranno indicare che l incarico non configura situazione di concorrenzialità o conflittualità con le attività istituzionali dell Ateneo, che esso è compatibile con i propri compiti e doveri d ufficio e che rientra nei limiti di cui all art Ai fini della definizione dei limiti di cui all art. 10 il richiedente dovrà quantificare, con riferimento all Anno Accademico in corso, il tempo di lavoro complessivo svolto per il Politecnico. Art. 14 La richiesta deve essere corredata dal parere favorevole del Direttore del Dipartimento relativo alla compatibilità dell incarico con l assolvimento dei compiti d ufficio dell interessato e al rispetto dei principi di cui all art. 9 e del limite di cui all art. 10. Art. 15 Il Rettore, previa istruttoria formale relativa all iter ed al riscontro con le fattispecie previste dal Regolamento eseguita dalla struttura sotto la responsabilità del Direttore Amministrativo, rilascia l autorizzazione entro 30 giorni dalla presentazione dell istanza. Art. 16 In tutti i casi in cui sussistano dubbi sulla natura dell incarico, nei casi di fattispecie non previste dal Regolamento ovvero in relazione ad eventuali possibilità di conflitto e/o al rapporto (fissato dall art. 10) con il tempo di lavoro complessivo di cui all art. 13, l autorizzazione potrà essere concessa dopo attenta valutazione da parte del Rettore che potrà avvalersi di uno specifico gruppo di lavoro. Art. 17 Pagina 4 di 6

5 Decorso il termine di 30 giorni dalla presentazione dell istanza: 2 se la richiesta di autorizzazione riguarda incarichi da conferirsi da parte di organismi pubblici, questa viene considerata accolta; se la richiesta di autorizzazione riguarda incarichi da conferirsi da parte di soggetti privati essa si intende definitivamente negata. Art Per il personale dipendente dal Politecnico di Torino in servizio presso altra Amministrazione, il Politecnico ha 45 giorni per provvedere. 2. L eventuale autorizzazione è subordinata ad una previa intesa con la predetta Amministrazione che deve pronunciarsi entro 10 giorni dalla richiesta, trascorsi invano i quali, si prescinderà dall accordo. 3. L inutile decorso del termine di 45 giorni produce gli stessi effetti di cui all art. 17. Art. 19 L attività, ove possibile, deve essere svolta ai sensi dell art. 66 D.P.R. 382/80 e relativo regolamento interno. Art. 20 I dipendenti interessati devono informare i soggetti committenti che ai sensi dell art. 53 c. 11 D.Lgs. 165/01 entro il 30 aprile di ciascun anno, i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi omissis sono tenuti a dare comunicazione all amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi dei compensi erogati nell anno precedente. Art. 21 Nessuna comunicazione va effettuata per le prestazioni di cui all art. 6. Art Gli incarichi del Rettore e del Pro-Rettore sono autorizzati dal Decano che esprime anche il previsto parere favorevole. 2. Gli incarichi dei Direttori di Dipartimento sono autorizzati dal Rettore che esprime anche il previsto parere favorevole. Art. 23 I compensi per gli incarichi sono percepiti dagli interessati nel rispetto degli obblighi di legge. 3 2 In conformità a quanto disposto dall art. 53 c. 10 del D.Lgs. 165/01 3 L articolo 1 comma 123 della legge 662/96 prevede che: gli emolumenti, compensi, indennità percepiti dai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, c.2, del D.Lgs. 29/93 (D.Lgs 165/01, art. 1, c. 2), per l espletamento di incarichi affidati dall amministrazione di appartenenza, da altre amministrazioni ovvero da società o imprese controllate direttamente o indirettamente dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque autorizzati dall amministrazione di appartenenza sono versati, per il 50 per cento degli importi lordi superiori a 200 milioni di lire annue, nel conto dell entrata del bilancio dell amministrazione di appartenenza del dipendente. Il versamento è effettuato dai soggetti che hanno conferito l incarico all atto della liquidazione, previa dichiarazione del dipendente circa l avvenuto superamento del limite sopra indicato. Pagina 5 di 6

6 Art. 24 In caso di inosservanza del divieto, di cui all art. 2 e all art. 9, salve le più gravi sanzioni e ferma restando la responsabilità disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato, a cura dell erogante o, in difetto, del percettore, nel conto dell entrata del bilancio dell amministrazione di appartenenza del dipendente per essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti. Pagina 6 di 6