Negli ultimi anni le strutture commerciali sono diventate sempre più degli obiettivi di interesse per la criminalità comune e organizzata

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2 Negli ultimi anni le strutture commerciali sono diventate sempre più degli obiettivi di interesse per la criminalità comune e organizzata I fattori di rischio variano a seconda del format distributivo, delle tipologie di strutture commerciali e della loro localizzazione 2

3 Maggiore facilità di accesso e di fuga Molti elementi di attrattiva per attività criminose Sicurezza aree adiacenti Presenza di milioni di consumatori nei pdv della Distribuzione Moderna 3

4 Nell analisi dei rischi specifici di una struttura distributiva sono importanti: la dimensione dell esercizio commerciale la dislocazione territoriale dello stesso la location urbanistica (centro cittadino, centro commerciale, luogo isolato o periferico). le vie di accesso alla struttura (es. accesso diretto dalla strada pubblica, accesso da strada statale o provinciale, accesso da galleria centro commerciale ecc.)../. 4

5 DATI FONTE Eventi criminosi ai danni di imprese della Grande Distribuzione Organizzata Indagine campionaria Federdistribuzione su 15 aziende pari a punti vendita Il 2011 in sintesi Rapine Furti * Eventi (consumati + tentati) ,4% ,8% Eventi ogni 100 punti vendita 10, ,5% 2, ,7% Nota (*): aggressioni alle casse continua e agli ATM 5

6 CONFRONTO INTERSETTORIALE Le imprese della GDO presentano l indice di rischio più elevato con 10,6 rapine ogni 100 punti operativi. 6

7 Caratteristiche di rischio di un punto di vendita della grande distribuzione rispetto ad uno sportello bancario: elevati quantitativi di denaro contante; presenza valore merce in vendita e in deposito attrattiva dei sistemi di pagamento elettronici (attacchi e manomissioni) maggiore presenza di persone all interno della struttura minori protezioni/barriere 7

8 1) non sono applicabili ad un esercizio distributivo le stesse misure fisiche di sicurezza oggi adottate dalle banche (es. sistemi di controllo all ingresso) 2) molte delle fattispecie criminose rilevate sarebbero comunque difficilmente contrastabili anche con sistemi di sicurezza analoghi a quelli bancari 8

9 Rapine ogni 100 punti operativi Bottino medio delle rapine consumate % di rapine tentate % di rapine con arma da fuoco 9

10 Furti ogni 100 punti operativi Bottino medio dei furti consumate % di rapine tentati 10

11 I primi dati mostrano un persistenza dei fenomeni criminosi nella distribuzione moderna La crisi economica può essere un elemento di ulteriore aggravamento della situazione, ma il fenomeno va approfondito anche per capire se cambia il profilo di chi delinque L effetto crisi crea maggiori complicazioni negli investimenti delle imprese 11

12 Principali iniziative di prevenzione In una struttura distributiva vi possono essere diversi punti sensibili di potenziale rischio sui quali investire casse continue, casseforti, caveau sistemi elettronici di pagamento sistemi anti-intrusioni prevenzione anti-terrorismo prevenzione manomissione prodotti prevenzione su microcriminalità A seconda della soglia dimensionale dell esercizio commerciale si possono avere situazioni specifiche di rischio sui diversi fattori 12

13 Negli ultimi anni le aziende della distribuzione moderna hanno intensificato gli investimenti sulla sicurezza Realizzati interventi significativi in tutte le specifiche aree di rischio che caratterizzano le strutture commerciali 13

14 Gli investimenti in sicurezza negli Ipermercati (indicazioni insegne) Parametri Media Insegne 2010 Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per punto vendita ( ) Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per metro quadrato ( ) 25 Fonte: CERMES Università Bocconi 14

15 Gli investimenti in sicurezza nei Supermercati >1.500 (indicazioni insegne) Media Insegne Parametri 2010 Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per punto vendita ( ) Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per metro quadrato ( ) 20,8 Fonte: CERMES Università Bocconi 15

16 Gli investimenti in sicurezza nei Supermercati <1.500 (indicazioni insegne) Parametri Media Insegne 2010 Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per punto vendita ( ) Valore investimenti in sicurezza e prevenzione per metro quadrato ( ) 29,5 Fonte: CERMES Università Bocconi 16

17 necessaria una collaborazione più stretta e strutturata del settore della Distribuzione Moderna con il Ministero dell Interno, per attivare sinergie di contrasto della criminalità comune e organizzata che agisce ed opera sul territorio nazionale e monitorare costantemente il rischio terrorismo L aumento della domanda di sicurezza nel settore della Distribuzione Moderna necessita di un attività di analisi congiunta e integrata del fenomeno insieme alle Istituzioni nazionali e locali La Distribuzione Moderna intende individuare in collaborazione con gli organi di pubblica sicurezza, strumenti di controllo efficaci nella scelta dei propri partners commerciali ed economici, al fine di contrastare la criminalità organizzata 17

18 Videosorveglianza Per poter essere utilizzata richiede una serie di adempimenti burocratici e amministrativi poiché le registrazioni sono limitate temporalmente salvo specifiche deroghe. Possibile rimedio: allungare i tempi di registrazione. Semplificazioni amministrative nelle attività di denuncia/querela Esigenza di poter disporre di procedure standardizzate che consentano una gestione anche centralizzata degli adempimenti, riducendo gli attuali tempi e gravami di impegno../. 18

19 I criteri di procedura per la denuncia dei taccheggiatori (indicazione insegne 2011) Valore-soglia del furto per la denuncia Media Insegne > 42 Fonte: CERMES Università Bocconi 19

20 Orario prelievi casse continue Necessità di una maggiore flessiblilità sugli orari di prelievo Implementazione flusso di informazione e comunicazioni con organi di controllo Finalità preventiva su atti o attività criminose o terroristiche../. 20

21 Sicurezza aree adiacenti gli esercizi commerciali Si tratta di spazi privati aperti al pubblico nei quali transitano milioni di consumatori. Valutare possibili iniziative a tutela dei cittadini, nel rispetto delle prerogative delle aziende e delle competenze degli organi di controllo. 21

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