Indagine sulle associazioni di Senegalesi in Toscana ed Emilia Romagna

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1 Indagine sulle associazioni di Senegalesi in Toscana ed Emilia Romagna 1

2 1- Campo dell indagine L indagine è stata realizzata da febbraio a giugno 2009 con l obiettivo di individuare i gruppi e le associazioni di senegalesi maggiormente attivi nelle regioni Toscana ed Emilia Romagna. Abbiamo impostato una griglia di rilevazione dei dati e una traccia per interviste qualitative (vedi in appendice), ma data la difficoltà di reperire una base iniziale di dati strutturati abbiamo preferito dati gli obiettivi prefissati concentrarsi sulla realizzazione di incontri collettivi con le varie associazioni. Alla difficoltà riscontrata a reperire informazioni puntuali sulle singole associazioni abbiamo cercato di ovviare realizzando un analisi più qualitativa delle dinamiche locali. Si tratta quindi di un indagine realizzata a partire dall obiettivo principale che l ONG si è data di rilevare la presenza e le dinamiche dell associazionismo senegalese nelle due regioni. Si è quindi privilegiata una metodologia di indagine partecipata per condividere con i soggetti stessi l analisi dei bisogni formativi e più in generale le misure che potevano contribuire ad un rafforzamento della loro azione. Si è proceduto quindi con interviste ad attori chiave dell associazionismo senegalese, alla raccolta di materiale documentario utile all indagine e all organizzazione di n. 3 incontri per regione: in Toscana a Poggibonsi il 21 marzo, Capannori il 7 febbraio e a Pontedera il 28 febbraio. In Emilia Romagna a Bologna il 28 febbraio e 14 marzo e Faenza il 7 marzo, oltre a diversi contatti telefonici con singole associazioni che non hanno potuto recarsi agli incontri (Parma, Piacenza, Carpi, Ravenna). I contatti con le associazioni e i coordinamenti sono proseguiti nei mesi di maggio e giugno per concordare contenuti e operatività delle proposte formative. L indagine è stata curata da Anna Meli, Mamadou Sene in Toscana, Jonathan Ferramola e Sokhna Sibide in Emilia Romagna. 2

3 2- Situazione rilevata in Toscana Nonostante la presenza regolare di soli senegalesi residenti in Toscana 1 nella regione sono numerose associazioni di senegalesi, almeno una trentina con una presenza attiva in tutte le province. Esistono 2 coordinamenti: uno più storico CASTO Coordinamento delle associazioni di senegalesi in Toscana e l altro FASET Federazione delle associazioni di senegalesi in Toscana, nato il 18 ottobre 2008 da una scissione, seguita al tentativo fallito, secondo i fuoriusciti, di ristrutturare il Coordinamento. Il CASTO ha un ampia base associativa, con quasi 15 associazioni aderenti e relazioni stabili con le Dahira 2, che permettono una legittimazione ulteriore e una capacità di mobilitazione ampia e organizzata. Il C.A.S.TO. vuole essere partecipe attivamente alla vita sociale della comunità toscana che accoglie i migranti ed intende instaurare e consolidare i rapporti di collaborazione con più possibili enti pubblici, privati, associazioni di categoria e di presenti sul territorio toscano, perché ritiene di vitale importanza la collaborazione e il lavoro in rete tra diverse realtà. 3 Il CASTO è un coordinamento che ha sede presso il Consolato del Senegal a Firenze ed ha una lunga storia di azioni e attività sul territorio tramite le associazioni aderenti. La struttura organizzativa si caratterizza per un ampia dirigenza che esprime la necessità di un orizzontalità nelle decisioni e di garantire una sufficiente rappresentatività delle varie province, oltre che delle associazioni. Interessante inoltre la decisione di organizzare il lavoro del coordinamento in commissioni (comunicazione, organizzazione, relazione con le istituzioni, cooperazione decentrata, diritti umani e culturali, pari opportunità). Nel curriculum e nel piano di lavoro di CASTO l interesse per attività di cooperazione con il Senegal è ben evidenziato e la raccolta fondi destinata alla realizzazione di ristrutturazione e riqualificazione nel paese di origine è una tradizione consolidata. FASET è una realtà costituita più di recente che si caratterizza per una la volontà di diventare un soggetto professionale e di puntare quindi al superamento del puro come modalità di gestione della Federazione e delle associazioni. Obiettivi della FASET sono potenziare le capacità delle associazioni, fare attività fonte di crescita per le persone e fornire una vera assistenza ai senegalesi (formazione, accompagnamento, mediazione culturale, autorganizzazione, organizzazione lavorativa). Secondo gli intenti della dirigenza incontrata a Pontedera nel febbraio scorso, FASET vorrebbe aprire in tutte le città toscane dove ci sono associazioni federate delle vere e 1 Fonte è Demo Istat al 1 gennaio Associazione di stampo religioso che riunisce i confratelli fedeli ad uno stesso marabout, o guida spirituale. Rappresentano l'adattamento della struttura delle scuole coraniche, presenti nei contesti rurali, alla migrazione urbana e internazionale 3 Da documento di presentazione del Casto e programma generale di lavoro 3

4 proprie sedi operative, visto che attualmente le associazioni sono prevalentemente domiciliate presso la residenza del presidente o di qualche dirigente. Sono interessati a sviluppare attività che permettano di intraprendere percorsi di lavoro e impegno politico dignitosi in Africa e in Toscana, oltre a far crescere le competenze degli associati o di valorizzare meglio quelle che già ci sono. FASET sta gestendo un progetto importante con la Regione Toscana, il S.Anna di Pisa per la formazione all avvio di impresa (incubatore) rivolto ai senegalesi in Toscana. E inoltre stato coinvolto nel programma PLASEPRI 4 per il quale fra l altro ha recentemente organizzato un incontro di presentazione a Santa Croce sull Arno (PI) domenica 21 giugno Situazione rilevata in Emilia Romagna La presenza regolare dei cittadini di origine senegalese è in Emilia Romagna un più ampia di quella rilevata in Toscana, ma risulta invece un numero di associazioni inferiori. Da alcuni mesi, c è il tentativo da parte delle associazioni senegalesi con sede in Emilia Romagna di creare un coordinamento regionale delle associazioni, FASER, che unisca e coordini alcuni aspetti della vita associativa delle oltre venti associazioni presenti nelle 9 province della regione, tra i quali attività culturali, normative e aspetti giuridico/legali e lavorativi (permessi di soggiorno, rimpatrio di salme, sostegni alle famiglie in Senegal). Erano previsti numerosi incontri preparatori che dovevano portare alla creazione di un assemblea costituente lo scorso 23 maggio a Bologna (che non ha mai avuto luogo!). A tuttora sono andati deserti numerosi incontri preparatori del nascente coordinamento: per difficoltà di individuare un coordinatore pro tempore, per difficoltà comunicative o ritardo nella convocazione degli incontri o per scarsa volontà di aderire spontaneamente ad un organismo sovra provinciale. Dagli incontri che abbiamo fatto, ed a cui hanno aderito numerose associazioni provinciali, è emerso un forte radicamento territoriale che può spiegare in parte la difficoltà a delegare ad un organismo regionale parte delle attività che ogni associazione svolge sul territorio. Alcuni associazioni, fra cui Parma, Bologna e Rimini sono di ormai quasi ventennale esperienza e vantano un forte radicamento territoriale e un ampia base associativa con oltre 100 soci per realtà. Queste associazioni sono impegnate in attività diversificate che vanno dall organizzazione di eventi culturali, alla partecipazione a tavoli politici, alla partecipazioni di progetti di provinciale, all organizzazione di logistica e punto informativo per i nuovi arrivi fino alla partecipazione a progetti di cooperazione internazionale (Parma e Faenza principalmente). 4 Programma Plasepri- vedi anche 4

5 Per quasi tutte le associazioni contattate la struttura associativa è considerata come una struttura molto elastica che si stringe nei momenti di attività o bisogno e si lascia nei momenti di minore enfasi, delegando di fatto il Presidente a rappresentare o decidere sulle questioni associative. Le cariche sono elettive nella totalità dei casi (ogni 2 o 3 anni), ma l effettivo numero di soci che partecipa alla vita associativa è minore rispetto a quello ufficiale. Tutte le associazioni incontrate si sono dette disposte ad intraprendere con Cospe un attività formativa nell ambito del progetto Fondazioni 4Africa sul rafforzamento delle capacità associative in termini organizzativi, amministrativi sia sull acquisizione di strumenti che possano portare a sentirsi alla pari, parte di una rete che possa fare cooperazione internazionale in Senegal, assieme alle ONG italiane e non in subalternità 5. Da segnalare i due casi specifici di Faenza e Parma dove le associazioni senegalesi, Senegalesi Insieme e Associazione della provincia di Parma Guy Guy, hanno un fortissimo legame con il territorio, partecipando, più di altre, alla vita dell associazionismo, ai tavoli di coordinamento ed alle attività interculturali del territorio, fino all adesione attiva ed alla promozione di progetti di cooperazione internazionale decentrata con i propri territori di riferimento in Senegal. A Parma ad esempio è in pieno svolgimento il progetto di cooperazione decentrata Sur les routes de Pikinè, in collaborazione con Anpas, Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, dove l associazione senegalese ed il suo presidente Ousseynou Mbengue sono parte attiva del progetto e partecipano a missioni, tavoli di progettazione e coordinamento territoriale. 4- Il tentativo di una definizione tipologica delle associazioni Sulla base dei dati raccolti abbiamo provato a lavorare su una suddivisione tipologica delle associazioni presenti nelle due regioni: 1) associazioni di mutuo aiuto (A.S.P.A.U. e Solidarietà Poggibonsi) piccole associazioni per lo più informali che si basano sull autoorganizzazione e meccanismi decisionali semplici a volte regolamentati a volte no in cui conta molto la dimensione territoriale e la conoscenza fra i soci. Lo scopo principale di questo tipo di associazioni è il sostegno in momenti di difficoltà dei propri associati, per cui si costituisce un fondo di solidarietà a cui i soci possono attingere a rotazione e per esigenze familiari. Si caratterizzano per essere maggiormente presenti in piccoli centri o in città minori (Empoli, Poggibonsi, Lugo, Bagnacavallo, Castel San Pietro Terme) dove le associazioni non hanno la forza per dedicarsi ad attività organizzate di sostegno e si limitano ad espletare, sporadicamente, l attività di mutuo aiuto per casi ad hoc. 5 Da intervista realizzata (data e luogo). 5

6 2) Associazioni caratterizzate per la comune origine geografica dei soci (Associazione senegalesi provenienti da Rufisque; Associazione degli originari del villlaggio di Rafane ecc.) e organizzano le loro attività in un ottica identitaria da un lato (feste, ricorrenze ecc) e transnazionale dall altro (gemellaggi e azioni di sostegno al luogo di origine) 3) Associazioni che si occupano prevalentemente del sostegno ai diritti degli immigrati sul territorio - svolgono attività fonte di crescita per le persone associate e intendono fornire una vera assistenza ai senegalesi (formazione, accompagnamento, mediazione culturale, autorganizzazione, organizzazione lavorativa); a volte sono in contatto con realtà associative più strutturate e con i relativi sportelli informativi (Arci/CGIL) altre volte no. 4) Associazioni che si occupano prevalentemente di cooperazione con il Senegal Quasi tutte le associazioni sono interessate ad aumentare le proprie competenze in questo ambito per poter diventare attori della cooperazione decentrata in Toscana. C è una richiesta di acquisire competenze specifiche nella identificazione, scrittura e gestione progetti di cooperazione. Ci sono molte associazioni che collegate o meno al lavoro delle Dahira raccolgono fondi per iniziative per lo più costruzioni e materiale educativo e sanitario in Senegal. Alcune hanno proposto progetti più strutturati e poche ne hanno anche gestiti con difficoltà. Da notare però che la distinzione fra la terza e quarta tipologia non è sempre evidente e spesso le due componenti vivono all interno delle associazioni in modo molto naturale. In Emilia Romagna inoltre le attività di mutuo aiuto e il sostegno ai diritti degli immigrati convivono anch essi nelle stesse associazioni (vedi Rimini, Faenza e Bologna); il mutuo aiuto scatta e si alimenta nei momenti di difficoltà dei suoi associati (nuovi arrivati, decessi, gravi problemi famigliari in Senegal), mentre per il resto della comunità che è già strutturato e organizzato svolge funzioni di supporto e sostegno ai diritti, alla ricerca di lavoro, all organizzazione di eventi culturali e religiosi, mediazione culturale, ecc. Quasi tutte le associazioni dei capoluoghi sono interessate ad approfondire il tema di rapporti di cooperazione e cosviluppo verso il Senegal e fanno in modo non continuativo e non strutturato raccolte fondi per i territori di appartenenza. Semmai in alcuni casi (Rimini e Bologna) alcuni soci singoli, che hanno ruoli attivi e significativi nelle associazioni senegalesi provinciali, svolgono attività di cooperazione e portano avanti azioni di cosviluppo con il Senegal attraverso associazioni create al di fuori della comunità senegalese (con altri migranti e con italiani) senza coinvolgere mai in questo processo l associazione senegalese di cui fanno comunque parte. Altri elementi che possono ulteriormente distinguere e differenziare le associazioni sono 6

7 a) Volontariato e/o professionalità? alcune associazioni sono consapevoli di dover e poter contare solo su una base di militante mentre un altro gruppo di associazioni è altrettanto consapevole che il puro non basta per fare un salto di qualità e una crescita reale delle competenze e dei servizi che possono erogare ai soci. Questi ultimi sono quindi interessati a sviluppare progetti che consentano ad una parte di loro di far crescere competenze interne e non dover sempre dipendere da altre associazioni/organismi. b) Tema del lavoro e del cooperativismo - la crisi ha pesantemente gravato sulla condizione dei lavoratori anche regolari senegalesi. Alcune associazioni stanno pensando a come organizzarsi per rispondere a questa crisi e intravedono per adesso un paio di strade su cui potersi impegnare: a. La costruzione di percorsi di lavoro fattivi e possibilmente duraturi in Senegal b. Organizzarsi in cooperative di consumo e di lavoro. Su quest ultimo punto sono interessati a conoscere esperienze cooperative, vantaggi e svantaggi di questa scelta e valutare se fosse una prospettiva fattibile per gruppi di loro, attualmente impiegati in aziende manifatturiere. Sono anche interessati a sapere come organizzarsi in cooperativa per la costruzione di case in Senegal. 5- Considerazioni conclusive Dall indagine svolta emerge una vitalità e una forte voglia di partecipazione alla vita pubblica delle associazioni di Senegalesi nelle due regioni. La forte presenza territoriale e l elevato tasso di associazionismo dimostrano una volontà comune di partecipare e contribuire al miglioramento delle condizioni dei senegalesi in Italia e in Senegal. Tale spinta propositiva è un fattore positivo ma rischia di diventare un elemento di debolezza laddove le associazioni hanno difficoltà ad individuare delle priorità nella azioni da portare avanti e soprattutto a identificare attività e programmi che siano congrui con la dimensione e strutturazione dell associazione. Negli incontri collettivi e soprattutto nei momenti di restituzione delle analisi intraprese si è condivisa la necessità di avere strumenti di programmazione realistici e di valutazione costi e benefici delle azioni intraprese, per migliorare l efficacia e l impatto delle attività dell associazionismo senegalese. E emersa anche una chiara esigenza di lavorare sulla comunicazione interna fra i soci e fra le associazioni aderenti per coordinamenti e federazioni, così come la volontà di 7

8 migliorare gli strumenti di visibilità esterna che però largamente dipendono anche dalle risorse disponibili. Altrettanto evidente è la richiesta di instaurare rapporti di collaborazione sia con le ONG che con gli altri soggetti dei territori di tipo paritario e dignitosi che rispettino le reciproche identità e volontà e non ricadano né in atteggiamenti e azioni né paternalistiche né neocolonialiste. Allontanarsi dal falso mito della rappresentatività e lavorare insieme alle associazioni maggiormente interessante ad un percorso di rafforzamento per un analisi condivisa dei problemi e delle opportunità che il contesto locale e internazionale offrono, diventa allora un orizzonte chiaro in cui muoversi. Si conferma quindi la necessità di favorire e sostenere una partecipazione senza tutori nella vita pubblica locale e nei processi di cooperazione internazionale delle associazioni senegalesi e un opportunità che le associazioni stesse offrono di un ripensamento delle dinamiche e dei meccanismi della cooperazione decentrata in particolare. Allo stesso tempo la crisi e la precarietà economica che affligge in modo particolare gli immigrati unito alle recenti misure legislative legate al pacchetto sicurezza rischiano di indebolire e inficiare in modo grave qualsiasi misura a sostegno dell associazionismo immigrato. Se rispetto alla crisi economica la sfida da raccogliere è proprio una ricondivisione delle priorità di azione con le associazioni e discutere delle fattibilità delle proposte che sono già state fatte da alcune di loro sul tema del lavoro in Italia e in Senegal, sulle misure vessatorie del pacchetto sicurezza la risposta non può che avvenire su un fronte di sostegno dell esercizio dei diritti ancora in essere e di battaglia comune per un contrasto della deriva persecutoria. Le politiche restrittive legate all immigrazione non possono non essere prese in considerazione quando si lavora per il sostegno all associazionismo immigrato. La tendenza xenofoba unita ad un quadro legislativo e di acquisizione di diritti di cittadinanza sempre più precario, influenzano notevolmente le possibilità e le capacità di agire delle associazioni e dei singoli immigrati. 8

9 6- APPENDICE A- Lista Associazioni individuate in Toscana Nome associazione Città Prov Contatti COORDINAMENTI forma associativa (onlus,, ecc) CASTO - Coordinamento Associazione Senegalesi in Toscana - FASET - federazione Associazioni Senegalesi in Toscana Segretario Generale - Samba Dali - Tesoriere - Mustapha Lo - Presidente Diop Mbaye - Presidente Mamadou Anta Fall detto Doudou Segretario generale - Pape Demba Diallo - Coordinamento registrato Federazione registrata ASSOCIAZIONI Associazione di Senegalesi di Certaldo Certaldo FI Presidente: Ousmane Sall AS.P.A.U - Association pour l'aide d'urgence Vada LI presidente: Diop Mbaye gruppo di mutuo aiuto Associazione di Senegalesi di Poggibonsi Poggibonsi SI Presidente: Aziz Seck Solidarité Poggibonsi Poggibonsi SI Presidente: Ngagne Diagne gruppo di mutuo aiuto Associazione degli originari del villlaggio di Rafane Certaldo FI Dame Ngom Associazione dei senegalesi di Empoli - Takku Lighey Empoli FI Referente: Niang Aziz Associazione di Senegalesi di Pisa Pisa PI Mass THIAM Associazione di Senegalesi di Pontedera Pontedera PI Cheikh DIENG Associazione di Senegalesi di Livorno Livorno LI Mbaye DIOP Associazione di Senegalesi di Piombino Piombino LI Mor GUEYE Associazione di Senegalesi di Lucca Lucca LU Moustapha LO Associazione di Senegalesi di Arezzo Arezzo AR Papa Mor NIANG 9

10 Associazione di Senegalesi di Grosseto Grosseto GR Fallou NDIAYE Mouhamadou Bamba Associazione di Senegalesi di Firenze Firenze FI DIOUF Associazione di Senegalesi di Empoli Empoli FI Papa Alassane NDIAYE Associazione di Senegalesi di Santa Croce sull'arno Santa Croce sull'arno PI Mouhamadou Lamine NDIAYE Associazione And Ligueye Donoratico LI Diogal DIOP Associazione Toscana Mondo Donoratico LI Aly NIANE Associazione Jappo Donoratico LI Pape Gallo NDIAYE Associazione di Senegalesi di Massa Carrara Massa Carrara Associazione delle donne senegalesi di Firenze Firenze FI Daba Mbodje Associazione dei senegalesi cattolici Firenze Fi Juliette Sagna Associazione dei senegalesi di Prato Prato PO Abdu BAR Associazione dei senegalesi di Firenze Firenze FI Mamadou Sall Associazione ASCAN - Associazione Senegalesi per la costruzione di un Africa Nuova Pontedera PI MC Mamadou Anta Fall detto Doudou Associazione senegalesi provenienti da Djender Pisa/Firenze FI Salif NGUEYE Associazione senegalesi provenienti da Rufisque. Pisa FI Badara DIONE Associazione dei Senegalesi di S.Croce S.Croce s/arno PI Assane DIAGNE 10

11 B- Lista associazioni individuate in Emilia Romagna Nome associazione Città Prov Contatti forma associativa (onlus,, ecc) Senegalesi Insieme Faenza RA Aliou Diop Associazione di promozione sociale ACABAS Bologna BO Malik Gueye Associazione di Associazione Senegalesi Rimini Associazione Senegalesi Cervia Associazione senegalesi Piacenza Associazione di senegalesi Parma Guy Guy Ass.di senegalesi di Sant Agata Associazione Senegalesi Bologna Rimini RN Mamdou Seck Associazione di Cervia RA Alassane Deme Associazione di Piacenza PC Yoro Ba Associazione di Parma PR Ousseynou Mbengue Associazione di Sant agata Bolognese BO Malick Diagne Associazione di Bologna BO Moustafa Fall Associazione di Kocc Barma Bologna BO Oumar Thiam Kourman Associazione di Associazione Senegalesi Forlì Forlì FC Fallou Diagne Associazione di Associazione chiama Senegal Imola BO Alex Sarr Associazione di 11

12 C- Traccia per intervista qualitativa La storia Può raccontare la storia della vostra associazione e gli obiettivi che vi siete prefissi? Sono poi cambiati questi obiettivi? Perché avete deciso di associarvi? In quali ambiti specifici volevate operare? Culturale, politico, religioso, servizio e assistenza alla vostra/varie comunità, o alla vostra comunità di origine? [stimolare ad approfondire le risposte: ad es. perché non avete pensato ad associazioni già esistenti; in cosa si differenzia la vostra associazione dalle altre di senegalesi presenti sul vostro territorio regionale; che aspettative avevate rispetto alla possibilità di azione negli ambiti elencati e se vi sembra si stiano realizzando o meno attività che vanno nella direzione indicata ecc.] I promotori e la composizione della base associativa? Chi è stato il promotore dell associazione? Com è stata decisa la divisione di ruoli? Sulla base di quali competenze interne od esterne? E un associazione formata da tutti volontari o una parte del personale è retribuito? Se si per quali mansioni? Organizzazione e comunicazione Come funziona organizzativamente l associazione? Riunioni periodiche con i soci, in modo più informale e tramite una comunicazione più interpersonale; Come si diventa soci? cercate nuovi soci? Se sì come? E se no perché? Come comunicate ai soci? Attraverso quali strumenti? Comunicate spesso all esterno? Attraverso quali strumenti? Comunicati stampa, depliant e brochure delle iniziative, giornali o trasmissioni radio o tv gestite in proprio, con articoli/servizi e interviste rilasciate ad altri mezzi di informazione Formazione Il vostro gruppo dirigente ha mai avuto della formazione? Se si in un ambito funzionale alla crescita dell associazione? Se no ne sente il bisogno? I vostri soci hanno mai avuto della formazione? Se si in un ambito funzionale alla crescita dell associazione? Se no ne sente il bisogno? In quale settore/ambito specifico? Rapporti con altre associazioni di senegalesi 12

13 In che cosa vi sentite diversi da altre associazioni di senegalesi che operano nello stesso territorio? Le conoscete? Collaborate con queste? Se si in che ambiti e come? Se no perché? Avete rapporti con altre associazioni, gruppi o reti di senegalesi? A che livello? Locale, nazionale o internazionale Ritenete che vi potrete avvantaggiare in una prospettiva di "messa in rete"/coordinamento con altre associazioni? A che livello? Locale, nazionale o internazionale specificare il perché? Fondi, progetti e iniziative realizzate dalle associazioni Avete mai presentato e/o gestito dei progetti? Se si di che tipo? Eell, fondi privati, con fondi propri? Avete incontrato difficoltà in alcune delle fasi del progetto? Se si in quale? Progettazione, gestione, rendicontazione ecc. Avete mai gestito altri tipi di attività da soli? Se si quali? Iniziativa pubblica specificare il tipo (convegno, seminario, incontro cittadino ecc.), evento culturale specificare il tipo (concerto, spettacolo, festa); servizio diretto ai soci o anche a non soci specificare il tipo Avete incontrato difficoltà in alcune delle fasi di realizzazione dell attività? Se si in quale? Progettazione, gestione, rendicontazione ecc. farsi raccontare bene. Come funzionate dal punto di vista economico? Avete problemi in questo senso? Rapporti con altre associazioni Avete mai cercato più stretti rapporti con altre associazioni del territorio? Se si con quali? (ambito: ambientale, che si occupano di servizi agli immigrati, che si occupano di diritti, culturali, religiose ecc. Avete incontrato difficoltà nel rapporto con queste associazioni? Se sì, com è andata? Quali sono le difficoltà che avete incontrato/vi aspettate di incontrare? Se doveste dipingere l ambiente istituzionale/organizzativo ideale nel quale la vostra associazione dovrebbe operare come sarebbe? Cosa avrebbe che ora non c è? Quali sono le possibilità che vi mancano? 13

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