IL PDTA NELLE MICI, UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA : STUDIO SUI FARMACI BIOSIMILARI
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1 IL PDTA NELLE MICI, UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA : STUDIO SUI FARMACI BIOSIMILARI Dott.ssa FRANCESCA MARIA ONIDI AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU CAGLIARI
2 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE MICI ITALIA nuovi casi su abitanti
3 PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Riunire attorno ad un tavolo tutti gli attori coinvolti nella presa in carico e nella gestione del paziente affetto da malattie infiammatorie croniche intestinali
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5 Presentato a Roma Palazzo Marini Camera dei Deputati il 6 Marzo 2014
6 PIANO NAZIONALE DELLA CRONICITA BPCO e insufficienza respiratoria malattie renali croniche e insufficienza renale artrite reumatoide rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn insufficienza cardiaca cronica morbo di Parkinson CRITICITA Non si conosce esattamente il n. dei pazienti Ritardo diagnostico Presa in carico e gestione del paziente che non è standardizzata su tutto il territorio nazionale Ministero della Salute - Direzione Generale Programmazione Sanitaria P Pisanti 2014
7 REGIONI IN CUI È PRESENTE UN TAVOLO TECNICO PER LA MESSA A PUNTO DEL PDTA REGIONALE Abruzzo: documento in via di definizione Campania: documento in via di definizione Friuli Venezia Giulia: documento in via di definizione Lazio: documento in via di definizione Puglia: tavolo tecnico in attivazione Sicilia: documento approvato Sardegna: tavolo tecnico in attivazione Regioni che hanno deliberato il PDTA senza coinvolgere Le associazioni: Marche Verificare l approvazione delle delibere attuattive Implementazione del PDTA Fonte: AMICI Onlus
8 PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE Piano interdisciplinare di cura per promuovere: continuità assistenziale Costi diretti e indiretti integrazione fra gli operatori (territorio/ospedale, multidisciplinare e multiprofessionale) diffusione EBM / impiego linee guida utilizzazione congrua delle risorse
9 TIPOLOGIE DI COSTI DA CONSIDERARE COSTI DIRETTI Sanitari Visite mediche Ospedalizzazione Farmaci Dispositivi Medici Test diagnostici COSTI INDIRETTI Non esistono dati reali Non sanitari Assistenza domiciliare Trasporto Tempo di lavoro perso (pazienti, familiari) Riduzione produttività sull impatto economico del problema COSTI INTANGIBILI Dolore Ansia, preoccupazione
10 Migliorare la sostenibilità del SSN Bisogna quantificare il problema in termini numerici ed in termini di costi Conferenza Stato-Regioni 20 ottobre 2015
11 Terapia biologica nel trattamento delle Malattie Infiammatorie croniche intestinali
12 Definizione EMA 2012: per medicinale biosimilare si intende un medicinale sviluppato in modo da risultare simile a un medicinale già autorizzato. Farmaco con proprietà fisiche, chimiche e biologiche altamente simili ad un medicinale biologico già autorizzato (cosiddetto medicinale di riferimento ).Le evidenze raccolte in questi dieci anni di esperienza clinica dimostrano che i biosimilari approvati dall EMA possono essere utilizzati in modo sicuro ed efficace in tutte le loro indicazioni, al pari degli altri medicinali biologici. Fonte: Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)
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14 COSTI
15 IL PDTA NELLE MICI: UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA. STUDIO SUI FARMACI BIOSIMILARI Autori: Onidi Francesca Maria, Simbula S., Vacca V., Binaghi L., Pellecchia M., Cabras F., Mocci G. Azienda Ospedaliera Brotzu, Cagliari Introduzione: Le Malattie infiammatorie croniche intestinali, Malattia di Crohn e Rettocolite Ulcerosa (MICI), colpiscono in Italia circa pazienti, con un impatto crescente sulla spesa pubblica sociosanitaria. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), è un modello di cura multidisciplinare centrato sul paziente, con l obiettivo di garantire uno standard omogeneo di cure su tutto il territorio nazionale e un efficace utilizzo delle risorse economiche. Di questo modello di cura l assistenza infermieristica avanzata riveste un ruolo fondamentale. L uso di farmaci biologici anti-tnf ha migliorato il decorso di queste patologie, tuttavia, l elevato costo di queste terapie rende necessaria la messa in atto di strategie atte a garantire la sostenibilità della spesa. Tra queste riveste un ruolo significativo l impiego dei biosimilari. L obiettivo: di questo lavoro è stato quello di valutare il risparmio della spesa legato all introduzione del farmaco biosimilare, e nell ottica dell assistenza specializzata, l aderenza dei pazienti alla suddetta terapia dopo il counceling infermieristico. OBIETTIVO Valutare il risparmio della spesa legato all introduzione del farmaco biosimilare Valutare l aderenza dei pazienti alla suddetta terapia dopo il counceling infermieristico Materiali e metodi: Sono state analizzate tutte le dispensazioni di infliximab a partire dal 01/11/2015 sino al 30/04/2017, suddividendole a seconda della patologia. Sono stati definiti naive i pazienti a cui la terapia con infliximab è stata iniziata direttamente con il medicinale biosimilare, mentre switch i pazienti a cui è stato inizialmente somministrato il medicinale originator e che sono passati al biosimilare in un secondo momento.tutti i pazienti trattati con il biosimilare, naive o switch, hanno ricevuto dall infermiera del centro un foglio illustrativo contenente informazioni generali sul razionale d impiego del farmaco. Risultati: Il numero di pazienti totali trattati con infliximab dal 01/11/2015 al 30/04/2017 è stato di 73, di cui 34 (47%) per Colite Ulcerosa e 39 (53%) per Malattia di Crohn. Il biosimilare è stato somministrato a 28 pazienti (38,4 % del totale), 21 naive (75%) e 7 switch (25%). Tra questi, 13 pazienti (46%) erano affetti da C.U e 15 (54%) da M.C. Nel periodo di osservazione c è stato un incremento notevole del farmaco biosimilare, passando da 91 flaconi (2015) a 149 flaconi (2017). Tutti i pazienti a cui è stato proposto il farmaco biosimilare hanno acconsentito al trattamento. Conclusioni: Con questo studio è stato possibile osservare l andamento delle prescrizioni del medicinale infliximab per il trattamento delle MICI presso la nostra Azienda. Si è osservato un costante incremento nella prescrizione del medicinale biosimilare, sia in pazienti naive che in pazienti che avevano precedentemente assunto il medicinale originator. L esito della ricerca è stata possibile grazie alla collaborazione tra più figure professionali, farmacisti, clinici e infermiere specialista nelle MICI.
16 MATERIALI E METODI
17 DATI DELLO STUDIO N=73 18 MESI (FINE 2015 INIZIO 2017) TOTALE PAZIENTI PAZIENTI IN TRATTAMENTO BIOSIMILARE 28 PAZIENTI NAIVE 21 SWITCH 7 (38,3%) PATOLOGIA CU 13 MC 15 MC = 39(53%) RCU=34 (47%) DA 91 FLACONI NEL 2015 A 149 NEL 2017
18 CONCLUSIONI DELLO STUDIO RISPARMIO TOTALE ,53 Nel periodo che va dal 01/11/2015 al 30/04/2016 sono stati dispensati 91 flaconi di biosimilare (15% dell infliximab totale), dal 01/05/2016 al 31/10/2016 ne sono stati erogati 149 (22%) mentre dal 01/11/2016 al 30/04/2017 sono stati 244 flaconi (35%). Il risparmio è stato rispettivamente di ,19; ,33 ed ,01 nei tre periodi; nell arco di un anno e mezzo. L esito della ricerca è stata possibile grazie alla collaborazione tra più figure professionali, farmacisti, clinici e infermiere specialista nelle MICI
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20 ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA collaborare all applicazione dei protocolli di ricerca, identificare possibili aree di ricerca di interesse infermieristico analizzare ed impiegare i risultati della ricerca e le prove di efficacia allo scopo di migliorare la pratica clinica
21 Individuare assieme ai pazienti nuovi standard qualitativi basati sulle esigenze attuali valorizzando le opportunità che la ricerca scientifica offre riconoscendo una moderna sensibilità verso il paziente che vive un urgente bisogno di attenzione medica multidisciplinare garantendo cure appropriate in base al proprio stile di vita
22 La realizzazione di un PDTA permetterà quindi di definire in modo chiaro e condiviso un percorso di cura in grado di: Garantire una diagnosi precoce Effettuare una valutazione multidimensionale del bisogno di salute Integrare gli interventi Garantire l appropriatezza delle prestazioni Migliorare la qualità dell assistenza Garantire la presa in carico del paziente senza frammentazione del percorso Gestire correttamente la patologia riducendo le complicanze Garantire equità di accesso ai trattamenti sul territorio nazionale Garantire una maggiore sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale
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