GIOVANI DETENUTI: FORMAZIONE E LAVORO AL CENTRO DEL REINSERIMENTO NELLA SOCIETA
|
|
- Emanuele Mori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GIOVANI DETENUTI: FORMAZIONE E LAVORO AL CENTRO DEL REINSERIMENTO NELLA SOCIETA Formazione, relazione con l altro, valorizzazione della persona. Sono stati questi i concetti chiave emersi dal seminario Percorsi di inclusione sociolavorativa dei giovani ristretti tra innovazione e rete con il territorio, svoltosi il 29 gennaio 2015 a Roma. La giornata, organizzata dall Isfol, è stata dedicata alla presentazione dell indagine I giovani negli Istituti penali per i minorenni, che ha analizzato due realtà specifiche: quella di Roma e quella di Palermo. Oltre alla presentazione dello studio, l incontro ha dato spazio al racconto di alcune sperimentazioni concrete di inclusione socio-lavorativa e ad una tavola rotonda di discussione fra istituzioni, addetti ai lavori ed esperti del settore. Ha aperto il seminario il Dott.Amedeo Spagnolo, Dirigente Isfol. Nel suo intervento il Dott.Spagnolo ha introdotto il Progetto Pro.P., programma avviato nel 2006 in favore dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico, allargato negli anni successivi al mondo carcerario e nel 2013 esteso ai minori sia in stato di detenzione sia sottoposti a misure cautelari alternative. Il rappresentante dell Isfol ha ricordato l impegno dell istituto nella ricerca, nella formazione e nello sviluppo sociale. Il 20% dei Fondi Sociali Europei ha dichiarato Spagnolo è impegnato nell inclusione sociale, soprattutto in favore dei minori non accompagnati e dei minori reclusi. L incontro di oggi è l occasione di riflessione sui mezzi di intervento a vantaggio dei giovani in difficoltà per il loro reinserimento socio-lavorativo. Un intervento questo, che può essere collegato a quello previsto dalla Garanzia Giovani, dato che i ragazzi che escono dal carcere devono poi essere reintrodotti nella società. La parola è dunque passata alla Dott.ssa Serenella Pesarin, Direttore Generale per l Attuazione dei Provvedimenti Giudiziari del Dipartimento per la Giustizia Minorile. Il Quadro nazionale ed Ue ha dichiarato la Dott.ssa Pesarin darà opportunità concrete ai giovani detenuti, nella consapevolezza che un percorso sociale-lavorativo rappresenta uno strumento di appartenenza alla comunità. La sicurezza di un territorio ha sottolineato nasce sul principio di legalità e di bene comune: ciò rende necessario agire non solo con sanzioni ma anche con il reinserimento dei soggetti a rischio criminalità. Il Direttore del D.G.M. ha poi evidenziato la mancanza di relazione in questo terzo millennio, epoca della globalizzazione e della comunicazione, che paradossalmente ha causato la difficoltà nei rapporti interpersonali. Il male dell anima vissuto dai nostri ragazzi ha molteplici motivi: la mancanza del lavoro, la carenza di regole, l insufficienza della socializzazione. Recuperare la relazione con l altro sostiene la Dott.ssa Pesarin appare fondamentale, come evidenziano i progetti oggi presentati. Il lavoro è relazione, la scuola è relazione. Ed i percorsi formativi mirano proprio a questo scopo. L importanza di tali percorsi è dimostrata dalle passate indagini sulle recidive, che mostrano basse percentuali di ricadute nella criminalità dopo progetti di inserimento formativolavorativo. La sanzione deve esserci ha affermato Serenella Pesarin ma non basta. Occorre spostare culturalmente la sanzione da luogo chiuso a luogo
2 esterno, per un vero reinserimento nella comunità. E necessario dare alle giovani generazioni il senso di una giustizia equa. Il Direttore del D.G.M ha infine messo in evidenza le ultime Raccomandazioni Ue, che invitano a non considerare adulti i giovani solo perché maggiorenni, considerata la loro fragilità ed immaturità. In questo momento di cambiamenti, di convivenza fra giovani di ogni nazionalità, di sviluppo di nuovi reati (quali quelli contro la figura genitoriale), - ha concluso la Pesarin - occorre una rivoluzione culturale, che affermi la centralità della persona e dei diritti umani. La presentazione dell indagine è stata affidata alla Dott.ssa Lucilla Rico, coordinatrice della ricerca. Lo studio ha preso in esame 300 ragazzi degli istituti penali per minori di Palermo e Roma (scelti fra 17 istituti italiani). Scopo del indagine è quello di fornire maggiore slancio ai percorsi d inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi ristretti, sviluppando interventi integrati e socialmente responsabili che possano coinvolgere Istituti Penali Minorili, scuola, mondo dell associazionismo e dell imprenditoria, agenzie e servizi territoriali (sociali e del lavoro). Hanno collaborato allo studio il Miur, il Dipartimento di Giustizia Minorile, l Associazione Antigone, Agenda Digitale. L analisi dei percorsi educativi, formativi e lavorativi e l individuazione di possibili interventi migliorativi è stata attuata attraverso: l analisi dei dati disponibili del D.G.M.; l osservazione diretta dei luoghi, dei comportamenti e delle condizioni ambientali; lo svolgimento di interviste semi-strutturate a ragazzi ed operatori; la realizzazione di focus group tra esperti del settore; la rilevazione di buone pratiche e di interessanti sperimentazioni in corso. Innanzitutto, la Dott.ssa Rico ha posto in risalto la diversità fra le due realtà di Palermo e Roma: la prima caratterizzata dalla prevalenza di giovani siciliani, con basse percentuali di ragazzi stranieri, e da lunghi periodi di permanenza presso l istituto; la seconda, invece costituita soprattutto da detenuti stranieri (rom ed extracomunitari), con un reparto femminile e con periodi di permanenza relativamente brevi (in genere 3 mesi). I punti di approfondimento della ricerca mirano ad implementare: i percorsi di inserimento socio-lavorativo la formazione degli operatori la rete con il territorio. La struttura palermitana si distingue per alcuni aspetti meritevoli: l innovazione e la creatività a costo zero; il coinvolgimento delle associazioni, degli enti locali e delle imprese; la formazione interna orientata al lavoro; l apertura al territorio, con partenariati, eventi, etc.; la struttura e la collocazione; l ampia offerta didattico-culturale-formativa e ricreativa; la collaborazione con tutto il circuito della Giustizia Minorile.
3 Nel 2014 si sono registrati 32 ingressi (di cui 26 italiani e 6 stranieri) ed è stato avviata un attività di impresa sociale: un biscottificio, i cui prodotti presto saranno venduti sull intero territorio nazionale (primo esperimento del genere in un istituto minorile). L indagine mette in risalto anche alcuni punti da migliorare. Nei percorsi di istruzione e formazione va implementata: l attrattività e l allineamento con l esterno; la flessibilità e modularità; la spendibilità; l alternanza scuola-lavoro; il counselling e l orientamento; l innovazione e i nuovi settori; l apprendistato. Nell accompagnamento al lavoro va sviluppato: il tutoraggio; l aggiornamento professionale degli operatori; la continuità e la sostenibilità dei percorsi. Va poi favorito sempre più il raccordo con gli imprenditori (anche con sistemi premianti, sgravi fiscali, commesse di lavoro etc.) e la rete con il territorio, sensibilizzando istituzioni, aziende e opinione pubblica. Per quanto concerne la struttura di Roma, dalla ricerca si evincono aspetti positivi e negativi: struttura immersa nel verde e isolata buone potenzialità ma opportunità non colte del tutto scarsità del percorso scolastico e formativo esiguità di reti formali ed informali interessanti attività di supporto. I suggerimenti sono quelli di: potenziare l offerta formativa; favorire il confronto con gli Istituti scolastici in convenzione e implementare i percorsi; avviare la certificazione delle competenze (con il libretto formativo e il portfolio competenze); sviluppare la formazione on the job ed il lavoro in piccoli gruppi; rafforzare le competenze degli operatori; sviluppare i rapporti con il territorio e le reti formali ed informali. All illustrazione dell indagine Isfol è seguita la presentazione di due progetti di eccellenza: Lisca Bianca e il Faro. Ha presentato il primo progetto il suo coordinatore, Elio Lo Cascio. L iniziativa Lisca Bianca-Navigare nell inclusione nasce a Palermo e coinvolge i minori dell Istituto Penale palermitano, i giovani della comunità di recupero per tossicodipendenti Sant Onofrio ed alcuni minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo. Il progetto, promosso da Associazione Lisca Bianca, Istituto Don Calabria, Associazione Apriti Cuore Onlus e YAM marine srl, ha lo scopo di favorire l inclusione socio-lavorativa attraverso il restauro di una barca storica: Lisca Bianca, progettata nel 1924 e che negli anni 80 fece il giro del mondo con i coniugi Albeggiani. Il natante rischiava di essere demolito ma grazie al lavoro dei ragazzi sarà recuperato e tornerà a navigare nel corso del I giovani che partecipano al progetto hanno la possibilità di apprendere il mestiere di Maestro d Ascia ma anche di acquisire competenze del comparto nautico, imparando tecniche artigianali insieme alle innovazioni tecnologiche odierne. Oltre agli antichi saperi, infatti, i giovani hanno a disposizione
4 strumenti innovativi quali la fresa a controllo numerico. Allo stesso tempo, alcuni potranno apprendere le nozioni di nautica necessarie ad imparare la navigazione d altura, attraverso la partecipazione ad attività di vela solidale, regate sportive e turismo responsabile. Il progetto ha visto il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale (del settore nautico e anche delle multinazionali) e delle istituzioni locali. I fondi necessari sono stati reperiti grazie ad attività di fundraising e la collaborazione con istituti di credito e fondazioni. Lisca Bianca si caratterizza per la sua attitudine imprenditoriale e per la presenza di un committente esterno, consentendo ai giovani il confronto con tempi e modalità di realizzazione più vicini alle esigenze del mondo del lavoro rispetto ad altre attività presenti nell istituto penale. Molteplici i riconoscimenti ottenuti, quali la partecipazione al Salone Nautico di Genova, il premio Trofeo del Mare di Pozzallo (Rg) e la partecipazione al festival letterario Lerici Legge il Mare. In un ottica di lungo respiro, Lisca Bianca mira a creare un polo formativo e una realtà produttiva competitiva nel settore della cantieristica navale. Il Progetto Il Faro è stato illustrato dal suo Direttore Generale, Gianni Del Bufalo. Il Faro nasce nel 1997 grazie all impegno di Susanna Agnelli. Dopo l accreditamento della regione Lazio, il Faro ha iniziato a realizzare percorsi di formazione, orientamento ed accoglienza per giovani in difficoltà, spesso segnalati da strutture che trattano disagio sociale. I fondi provengono sia dalla privati ed imprese che (quando possibile) da contributi pubblici. Gli allievi, spesso immigrati e rifugiati, frequentano corsi di 2 mesi gratuiti in diverse professionalità: panificatori, pizzaioli, pasticceri, aiuto cuochi, camerieri, acconciatori, operatori alberghieri, tecnici manutentori. Ogni anno vengono realizzate 3 sessioni, da cui escono oltre 200 artigiani. Di questi oltre la metà entra nel mondo del lavoro. I corsi sono improntanti alla massima praticità, con largo spazio alla didattica in laboratorio. La parte teorica è dedicata alle nozioni base del mestiere da imparare ed alle normative legate alla sicurezza sul lavoro e alla contrattualistica del lavoro. In 15 anni il Faro ha formato 2700 allievi e realizzato più di 200 corsi. L ultima parte dell incontro ha dato spazio alla tavola rotonda, a cui hanno partecipato Donatella Caponetti (Direttore C.G.M. di Roma), Michelangelo Capitano (Direttore I.P.M. Palermo), Alessandro Padovani (Presidente Consorzio Open) e Susanna Marietti (Coordinatrice nazionale Ass.Antigone). Ha moderato il dibattito la Dott.ssa Maria Grazia Mastrangelo. La Dott.ssa Caponetti ha evidenziato la complessità della realtà capitolina, con la grande presenza di stranieri ma anche di italiani provenienti da altre parti della nazione, e l intenso impegno delle istituzioni locali (Roma Capitale e Regione Lazio) e della Giustizia Minorile nel reinserimento socio-lavorativo dei giovani detenuti, con offerte formative di qualità. Le principali problematiche
5 per la formazione di tali giovani sono quelle della scarsa alfabetizzazione (data dalla presenza di stranieri che non conoscono bene l italiano) e la breve permanenza negli istituti, che non permette percorsi continuativi e prolungati. Il Dott.Capitano ha parlato dell esperienza di Palermo, dove i giovani in regime di reclusione spesso restano in istituto per lunghi periodi ed hanno la possibilità di seguire percorsi formativi a lunga scadenza. Ne sono testimonianza il progetto Lisca Bianca ed quello del biscottificio, che coinvolgono i ragazzi anche all esterno ed anche dopo il periodo di detenzione. Il particolare, il biscottificio è stato finanziato da fondi privati e, dopo la start up, si prevede che andrà in pareggio di bilancio. Il Presidente di Open, Padovani, ha sottolineato la necessità di puntare su innovazione e sostenibilità dei percorsi formativi, coinvolgendo il più possibile il mondo imprenditoriale in modo continuativo e sistematico. Dal canto suo, Susanna Marietti dell Ass.Antigone, ha sostenuto l importanza di realizzare una normativa specifica per le realtà carcerarie minorili, dato che dal 1975 esse sono regolamentate dalle stesse leggi in vigore per le carceri degli adulti. L osservatorio Antigone ha studiato la situazione degli istituti per minori, riconoscendo come la Giustizia Minorile sia stata in grado di porre al centro l interesse della persona, anche se permangono criticità e problematiche. Da agosto, con la nuova legge in materia, le carceri accolgono non solo minorenni ma anche giovani adulti (15-25 anni): ciò provoca nuove esigenze, nuove necessità, nuove prospettive. Dal confronto dei vari attori e dalla ricerca presentata dall Isfol possono nascere possibilità di approfondimento su aspetti da migliorare per l effettivo reinserimento socio-lavorativo dei ragazzi detenuti. L auspicio è quello di estendere ad altri istituti le buone pratiche presentate al seminario e di sviluppare ulteriormente i percorsi formativi, didattici e lavorativi, grazie alla valorizzazione delle competenze ed alla condivisione di valori quali la legalità, la condivisione delle regole, il senso di appartenenza alla comunità. A CURA DELLA REDAZIONE ENDO-FAP NAZIONALE
6
7
RAGAZZI FUORI Il lavoro e la formazione professionale all interno degli II.PP.MM. Roma, 9 novembre 2015 Lucilla Di Rico
RAGAZZI FUORI Il lavoro e la formazione professionale all interno degli II.PP.MM. Roma, 9 novembre 2015 Lucilla Di Rico Formazione professionale e lavoro elementi del trattamento La formazione professionale
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliAmpliamento dell offerta formativa. a.s.2013-2014
Ampliamento dell offerta formativa a.s.2013-2014 Premessa: Ampliamento dell offerta formativa. In un sistema scolastico come quello italiano, in cui il momento della formazione al lavoro è costantemente
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliREGIONE BASILICATA Dipartimento Formazione Lavoro Cultura Sport MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
REGIONE BASILICATA Dipartimento Formazione Lavoro Cultura Sport MINISTERO DELLA GIUSTIZIA LINEE DI INTERVENTO PER L INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA DI SOGGETTI, ADULTI E MINORI, SOTTOPOSTI A PROVVEDIMENTO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliScuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma
Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare
DettagliModello sperimentale di sistema di inclusione lavorativa dei minori inseriti nel circuito penale
Modello sperimentale di sistema di inclusione lavorativa dei minori inseriti nel circuito penale 1 1 1. Premessa La seguente proposta di modello nasce dopo un attività di confronto tra i rappresentanti
DettagliProposte di attività con le scuole
In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)
ALLEGATO 5 TITOLO DEL PROGETTO: Giovani Energie Alternative Garanzia Giovani ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 1 - CODICE PROGETTO Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del Lavoro definisce quale Area 3: Servizi all Utenza -
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliPROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE
PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei
DettagliPROGETTO PORCOSPINI PREMESSA
PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliCOMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA
Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliIstituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza
CORSO SERALE Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza Sede e orario segreteria Sede: ITIS ROSSI Via Legione Gallieno 6100 Vicenza Orario segreteria: tutti i giorni dalle 10 alle
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni
DettagliProgetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30
Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come
DettagliPROGETTO RE.CA. - RETI CAPACI
PROGETTO RE.CA. - RETI CAPACI "Sistema di Giustizia Minorile Child Friendly" CUP J89B14000720007 CIG 57813221D7 Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi 2007-2013 Annualità 2013 Azione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliPQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica
PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliGESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)
GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) Codice: Titolo: Tipo: Durata: IFO2014MAPMOZ Fair Play: un itinerario di crescita, formazione e socializzazione per i bambini e bambine e adolescenti in un
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)
TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
Dettagligiovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliINNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI
INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI IL PROGETTO Il progetto DONNE E SCIENZA: ricerca, innovazione e spin-off imprenditoriale è un percorso integrato
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliIl RUOLO DELLA SECONDARIA II
Orientamento per il successo scolastico e formativo Il RUOLO DELLA SECONDARIA II seconda parte 2011/2012 ruolo orientativo della secondaria II una scuola che ha un RUOLO DI REGIA Sostiene i propri studenti
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliPROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra
PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO tra Ufficio scolastico provinciale, Provincia di Rovigo, Assessorato alle Politiche Sociali, e Assessorato alla Pubblica Istruzione e Associazione Polesine
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
DettagliSCUOLA DI ORGANIZZAZIONE Modello metodologico e metodologie per la formazione Approccio metodologico Il modello formativo messo a punto e utilizzato dalla Scuola di Studi Socio-economici e Organizzativi
DettagliAZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO
AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliCentro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive
Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune
DettagliLa famiglia davanti all autismo
La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile
DettagliCampus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14
Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliIl progetto di vita: qualità oltre la scuola
Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Maria Grosso Associazione Italiana Persone Down 30 anni di cambiamenti nell integrazione! Dalla istituzionalizzazione/separazione all inclusione ( all inclusione
DettagliScuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma
Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliIntegrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:
Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze
DettagliLinee guida. Accreditamento dei corsi di formazione strutturati per pompieri professionisti
Organisation der Arbeitswelt Feuerwehr (OdAFW) Organisation du Monde du Travail des Sapeurs-Pompiers (OMTSP) Organizzazione del Mondo del Lavoro Pompieri (OdMLP) Linee guida Accreditamento dei corsi di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliINTEGRAZIONE PROTOCOLLO INTESA alunni con disabilità nella provincia di Vicenza. DEFINIZIONE INTERVENTI a favore degli alunni con Autismo e DGS
INTEGRAZIONE PROTOCOLLO INTESA alunni con disabilità nella provincia di Vicenza DEFINIZIONE INTERVENTI a favore degli alunni con Autismo e DGS 4 Novembre 2013 1 DATI PROVINCIALI DISABILITÀ DISTURBI GENERALIZZATI
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliI diritti dei bambini negli ambienti scolastici
I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliRELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2014
RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2014 L associazione Il Giunco continua la propria opera a favore di soggetti in condizioni di handicap e delle loro famiglie. L impegno quotidiano e gratuito a favore di chi
DettagliOggetto: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: avviso pubblico
Savona, 29 gennaio 2016 Ai genitori e agli allievi delle classi III IV- V Meccanica,Chimica, III- IV- V Informatica, Elettrotecnica ed elettronica, III Grafica e comunicazione Oggetto: ALTERNANZA SCUOLA
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliPremio Responsabilità Sociale d Impresa
R a s s e g n a s t a m p a Premio Responsabilità Sociale d Impresa IL CORRIERE DI VITERBO 19/10/2011 IL MESSAGGERO 18/02/2012 IL CORRIERE DI VITERBO del 20/02/2012 TUSCIAWEB del 17/02/2012 Viterbo - Consegnati
Dettaglicoinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)
FINALITA EDUCATIVA GENERALE: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliIl Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere
Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa
DettagliIstituto Comprensivo Galileo Galilei di Alessandria a.s. 2012/13. Progetto bibliomediateca (P13) (parte relativa alla conduzione generale)
Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Alessandria a.s. 2012/13 Progetto bibliomediateca (P13) (parte relativa alla conduzione generale) L'isola dei libri Non c'è nave che possa come un libro portarci
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliGRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento. Breve descrizione del programma
GRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento Breve descrizione del programma Il programma settoriale Grundtvig nasce per rispondere alle esigenze didattiche e di apprendimento delle persone coinvolte in
DettagliINCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI. Corso di Formazione
INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Corso di Formazione Docenti neo immessi in ruolo I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto persone e, in quanto tali, titolari di diritti
DettagliProcedura di Responsabilità Sociale
Pag. 1 di 5 INDICE 1. Generalità... 2 2. Responsabilità... 2 3. Procedura... 3 3.1 Piano di rimedio per bambini lavoratori... 3 3.2. Selezione ed assunzione di giovani lavoratori... 4 3.3. Comunicazione
DettagliCooperazione e lavoro, la proposta di Confcooperative Napoli per il sistema dell istruzione.
CTS: Strumenti Organizzativi Didattici educativi Seminario Napoli 10.02. Cooperazione e lavoro, la proposta di Confcooperative Napoli per il sistema dell istruzione. In tutti i settori economici nei quali
Dettagli