CONFERENZA REGIONALE DELLE RISORSE IDRICHE (articolo 13 della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13)

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1 CONFERENZA REGIONALE DELLE RISORSE IDRICHE (articolo 13 della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13) Torino, 1 febbraio 2006 VERBALE N. 1/2006 Il giorno 1 febbraio 2006, alle ore 10.00, presso la Sala riunioni della Regione Piemonte di Via Principe Amedeo 17, Torino, sono presenti i sotto elencati componenti della Conferenza regionale delle risorse idriche (istituita con D.P.G.R. n. 869 del 10 marzo 1997): Nicola De Ruggiero - delegato permanente del Presidente della Giunta regionale Renzo Penna - delegato del Presidente della Provincia di Alessandria e Presidente dell Autorità d'ambito 6 Giorgio Domenico Musso - in rappresentanza del Presidente della Provincia di Asti Sergio Scaramal - Presidente della Provincia di Biella e Presidente dell Autorità d'ambito 2 Umberto Fino - delegato del Presidente della Provincia di Cuneo e in rappresentanza del Presidente dell Autorità d'ambito 4 Franco Enrico Paracchini - delegato permanente del Presidente della Provincia di Novara Dorino Piras - delegato del Presidente della Provincia di Torino e in rappresentanza del Presidente dell Autorità d'ambito 3 Giovanni Desanti - delegato del Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola Agostino Bonino - delegato del Presidente della delegazione regionale U.N.C.E.M. Marco Lombardi - delegato permanente del Presidente dell Autorità d'ambito 1 Mario Magnone - delegato del Presidente dell Autorità d'ambito 5 È assente Masoero Renzo - Presidente della Provincia di Vercelli Sono altresì presenti: Salvatore De Giorgio, Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Walter Mattalia - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Giovanni Negro - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Agostina Garazzino - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Maria Angela Ricca - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Giorgio Enrietti Oslino - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Giuseppe Amadore - Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche Silvia Fregolent - Ufficio di Comunicazione dell Assessore De Ruggiero Puccio Giuseppe - Provincia di Alessandria Carmen Gatti - Provincia di Asti Guido Marino - Provincia di Cuneo Giuseppe Grappone - Provincia di Novara 1

2 Giannetto Massazza - Provincia di Torino Elena Porro - Provincia di Torino Fabrizio Pizzorni Provincia del Verbano Cusio Ossola Carlo Robutti - Direttore dell Autorità d'ambito 2 Silvano Ravera - Direttore dell Autorità d'ambito 3 Paola Quaglia - Autorità d'ambito 3 Paolo Galfrè - Direttore dell Autorità d'ambito 4 Giuseppe Giuliano - Autorità d'ambito 5 Renzo Tamburelli - Direttore Autorità d'ambito 6 Svolge le funzioni di verbalizzante Agostina Garazzino, in qualità di funzionario della Segreteria della Conferenza ex art. 13, comma 3 della l.r. 13/1997. Dato per letto il verbale della seduta del 27 giugno 2005, trasmesso con nota prot. n. 401/24.00 del 12 gennaio 2006, il medesimo è approvato. Si procede quindi all esame dei seguenti punti all ordine del giorno: 1. presentazione del Quadro conoscitivo sull avanzamento della riforma e lo stato dei servizi idrici predisposto dall Osservatorio regionale dei servizi idrici integrati e tutela dell'interesse degli utenti; - regime della proprietà delle reti e delle infrastrutture del servizio idrico integrato; - regolamenti regionali previsti dalla legge regionale 61/2000: proposta di regolamento recante la disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne; proposta di regolamento recante la disciplina e il procedimento di definizione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano; proposta di regolamento recante la prima definizione degli obblighi concernenti la misurazione dei prelievi e delle restituzioni di acqua pubblica; - applicazione della tariffa di depurazione alle utenze non allacciate alla rete fognaria; - rinnovo delle grandi derivazioni irrigue; - avvio operativo delle componenti del S.I.R.I.: catasto delle utilizzazioni di acqua pubblica e catasto degli scarichi di acque reflue; - varie ed eventuali. Con riferimento al punto 1 viene distribuito il rapporto Quadro conoscitivo sull avanzamento della riforma e lo stato dei servizi idrici predisposto dall Osservatorio regionale dei servizi idrici integrati, che costituisce il presupposto per la redazione della relazione annuale della Giunta Regionale al Consiglio prevista dalla l.r. 13/1997. Tale documento raccoglie dati e informazioni in ordine allo stato di attuazione della riforma nei sei ambiti territoriali ottimali, nonché relativamente allo stato delle infrastrutture idriche e, nella parte finale, affronta le questioni ancora aperte, in particolare sulla proprietà delle reti e infrastrutture. L Assessore De Ruggiero informa in merito che nel Bilancio regionale 2006 sono state mantenute le risorse destinate agli investimenti nel servizio idrico integrato e che con decorrenza dal 2007 la programmazione finanziaria avrà come unico centro di riferimento le Autorità d ambito. Informa tuttavia che a partire dal 1 gennaio 2007 non saranno più finanziati gli investimenti delle Autorità d'ambito che a quella data non abbiano individuato il gestore d ambito. Ulteriori risorse potranno essere destinate al servizio idrico integrato qualora la capacità di spesa di altri settori d intervento non sarà stata attivata. 2

3 L ing. De Giorgio riferisce inoltre che in data 24 e 25 gennaio si sono tenuti gli incontri di coordinamento della programmazione delle Autorità d Ambito nei quali sono state concordate le modalità di cofinanziamento agli interventi CIPE. L Assessore Piras chiede che venga inserita all ordine del giorno della prossima Conferenza la definizione dei criteri di ripartizione dei fondi e dei finanziamenti, nonché l espressione di un parere da parte dell Amministrazione regionale in ordine all unicità del gestore del servizio idrico integrato. Sul punto l ing. Ravera evidenzia la necessità che la Regione difenda il processo in atto volto a riconoscere pari dignità all affidamento in house rispetto alle altre forme di gestione previste dalla legislazione statale, anche prendendo posizione sull unicità o meno del gestore d ambito. Con riferimento al punto 2 relativo al regime della proprietà delle reti e delle infrastrutture del servizio idrico integrato, l ing. De Giorgio ricorda che, come richiesto dalla Conferenza, l Amministrazione regionale ha provveduto a: - richiedere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ed al Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche di assumere le iniziative volte a modificare l attuale regime fiscale del trasferimento dei beni in questione, proponendo una espressa normativa di esenzione per lo scorporo della proprietà delle reti e degli impianti conseguente all affidamento della gestione del servizio tramite gara ovvero a società a capitale misto pubblico privato (nota 11 ottobre 2005 prot. n. 8155/AMB/24); - adottare un atto di indirizzo direttamente rivolto a tutti gli enti locali affinché gli stessi soprassiedano, nelle more dell accoglimento della proposta formulata, da ogni determinazione che possa al momento incidere sull assetto proprietario delle reti e degli impianti afferenti ai servizi idrici (nota 21 luglio 2005 prot. 5899/24.00). L Assessore Desanti evidenzia che in alcune aree del territorio piemontese la presenza di reti del servizio idrico di proprietà interamente privata pone il problema delle conseguenze che possono derivare dal mancato raggiungimento dell accordo previsto dall articolo 113, comma 14 del d.lgs. 267/2000 e richiede alla Conferenza, che conviene di procedere in tal senso, di esprimersi in merito nella prossima seduta. Si procede quindi all esame dei regolamenti regionali previsti dalla legge regionale 61/2000 di cui al punto 3, decidendo in merito quanto segue: 1. proposta di regolamento recante la disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne: il testo concordato in sede di Comitato tecnico della Conferenza nella seduta 19 dicembre 2005 è approvato con la proposta, formulata dall ing. Robutti, di stabilire al anziché al il termine di cui all articolo 10, comma 2; 2. proposta di regolamento recante la disciplina e il procedimento di definizione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano: il testo è stato rielaborato dopo le ultime consultazioni dei tecnici provinciali per tener conto delle proposte nel frattempo formulate dalle Associazioni categoria del comparto agricolo. Si conviene in merito che, se entro 20 giorni non perverranno ulteriori osservazioni, il regolamento in questione sarà presentato alla Giunta regionale per la sua approvazione; 3. proposta di regolamento recante la prima definizione degli obblighi concernenti la misurazione dei prelievi e delle restituzioni di acqua pubblica: attesa la necessità di disporre urgentemente di una regolamentazione della materia che concorra a porre rimedio alle criticità in atto in alcune parti del territorio regionale sotto il profilo del bilancio idrico, la Conferenza dà mandato al proprio Comitato di procedere all esame della bozza di regolamento presentata al fine di predisporre un testo da sottoporre alla sua approvazione. In relazione al punto 4, concernente l applicazione della tariffa di depurazione alle utenze non allacciate alla rete fognaria, si rammenta innanzi tutto che la Conferenza, preso atto di come in ambito regionale fossero al momento presenti diversificate regolamentazioni della materia, nella 3

4 seduta del 27 giugno 2005 aveva demandato l argomento all analisi del Comitato tecnico, al fine di predisporre un atto di indirizzo o una regolamentazione regionale condivisa. La dott.sa Ricca riferisce che nell ambito dei lavori del Comitato, svoltisi anche attraverso gruppi ristretti, la Direzione regionale Pianificazione delle risorse idriche aveva proposto in merito l approvazione di un regolamento-tipo fondato sulla natura di corrispettivo del servizio prestato assunta dalla tariffa del servizio idrico integrato, ritenendo che lo stesso rappresentasse, tra le possibili forme di disciplina consentite dalla normativa di riferimento, quella che prevede meno aggravi per l utenza e garantisce con maggior forza l applicazione della tariffa di depurazione ai soli casi di effettiva fruizione della prestazione. Poiché nell ambito del Comitato tecnico non è stato raggiunto un accordo su tale ipotesi, si formula in questa sede una ulteriore proposta essenzialmente volta, lasciando immutate le regolamentazioni attuali, a: richiedere ai gestori del servizio idrico integrato di effettuare, entro un anno e con le modalità ritenute più opportune, la ricognizione delle utenze domestiche che, seppur fruitrici del servizio di acquedotto, non risultino allacciate alla pubblica rete fognaria; impegnare conseguentemente i gestori, ove necessario in base alla regolamentazione data, ad esonerare dal pagamento della quota di tariffa relativa alla depurazione le utenze che non risultino usufruire del relativo servizio; richiedere ai gestori di trasmettere agli uffici tecnici comunali competenti in materia di edilizia residenziale l elenco delle predette utenze al fine di promuovere il convogliamento degli scarichi nelle pubbliche reti fognarie o la realizzazione di soluzioni collettive che prevedano la costruzione di comuni impianti di trattamento, secondo le indicazioni di cui alla deliberazione della Giunta regionale n del 9 giugno 2003 attuativa della legge regionale 7 aprile 2003 n. 6 ; impegnare infine le Autorità d'ambito e i gestori a dare nel frattempo la più ampia informativa ai soggetti interessati, in modo da diffondere presso gli stessi la piena consapevolezza degli oneri cui sono sottoposti. Dopo ampia discussione sull argomento, permanendo diversificate posizioni in merito, si conviene di proseguire gli approfondimenti in sede di Comitato tecnico, anche in considerazione dell imminente approvazione del decreto legislativo attuativo della legge delega in materia ambientale che detta in proposito nuove disposizioni. Con riferimento al punto 5 l ing. Mattalia illustra come, in considerazione della particolare incidenza delle grandi derivazioni irrigue sull equilibrio del bilancio idrico regionale, si renda opportuno valutare il rinnovo delle stesse in un ottica di asta fluviale, effettuando in modo congiunto per tutti i prelievi incidenti sullo stesso corpo idrico la inerente verifica dei fabbisogni sulla base della metodologia approntata dalla Regione e dall Università di Torino. Il progetto, di cui si chiede la condivisone della Conferenza, è volto quindi a coordinare le attività di rinnovo delle derivazioni scadute, al fine di commisurare i nuovi titoli di prelievo ai reali fabbisogni irrigui dei richiedenti e alle effettive disponibilità dei corpi idrici interessati. Qualora ritenuto necessario, verranno apportate le modificazioni alla disciplina regionale per consentire questo nuovo approccio sistematico ai procedimenti amministrativi pendenti. L Assessore De Ruggiero ricorda in merito che nel Piano di tutela delle acque, in ordine al quale entro tempi brevi saranno sottoposte alla Conferenza le modifiche di modesta entità apportate, è dato particolare rilievo alle misure volte al risparmio idrico e sottolinea quindi come procedere alla revisione delle concessioni costituisca una priorità al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni di grave emergenza idrica in termini sia quantitativi sia qualitativi. Le Amministrazioni provinciali presenti, condividendo il metodo di lavoro proposto, segnalano al contempo la necessità di: 4

5 modificare il regolamento regionale 29 luglio 2003 n. 10/R (Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica) in ordine al termine di conclusione del procedimento ivi previsto (Assessore Piras); approfondire i risvolti dell applicazione del regolamento regionale 31 luglio 2001, n. 11/R (Disciplina dell'uso plurimo delle acque irrigue e di bonifica) nei casi di rinnovo delle grandi derivazioni irrigue (dott. Massazza); tenere in debita considerazione i numerosi e variegati soggetti, interregionali e internazionali operanti nel territorio provinciale (Assessore Paracchini); approvare anche la regolamentazione del deflusso minimo vitale in quanto vengono continuamente segnalate situazione di emergenza (Assessore Penna). Con riferimento al punto 6 (Avvio operativo delle componenti del S.I.R.I.: catasto delle utilizzazioni di acqua pubblica e catasto degli scarichi di acque reflue) l ing. De Giorgio, dopo aver ricordato che in base al protocollo d intesa siglato dalla Regione e da tutte le Province, si sta perfezionando il percorso che rende operativa la condivisione delle banche dati, cede la parola all ing. Amadore che illustra gli ultimi sviluppi in ordine all operatività del sistema e le attività di prossima realizzazione. Vengono iscritti al punto 7 (Varie ed eventuali) e conseguentemente discussi i seguenti argomenti: su richiesta dell ing. Ravera si conviene che nella prossima seduta la Conferenza si esprima, dopo gli opportuni approfondimenti, sulla questione relativa alla natura dei trasferimenti erogati dal Ministero degli interni ai Comuni a valere sul Fondo per lo sviluppo degli investimenti, rilevante ai fini della rilevazione dei mutui dagli stessi contratti per la realizzazione delle opere attinenti al servizio idrico integrato; l ing. De Giorgio comunica infine che è stato predisposto il provvedimento di proposta al Consiglio Regionale di modificazione dei confini degli ambiti territoriali ottimali come concordato da questa Conferenza nelle scorse sedute. L Assessore De Ruggiero ringrazia infine tutti i presenti per il contributo offerto all odierna discussione e dichiara chiusa la seduta. Il Funzionario Verbalizzante Agostina Garazzino Il Presidente della Conferenza Nicola De Ruggiero 5

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