Scheda informativa sulla bozza di proposta di legge per i funzionari internazionali

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1 AIFI-2006 sp/ Scheda informativa sulla bozza di proposta di legge per i funzionari internazionali Marzo 2002 Dopo diversi anni di discussioni in attesa di una legge ad hoc, all inizio del 2002 viene presentata ai funzionari internazionali la legge di riordino della pubblica amministrazione, la numero 145. Questa legge, che avrebbe dovuto contenere disposizioni normative specifiche per i funzionari internazionali, in realtà tratta solo molto marginalmente questi temi. Essa si limita, nell analisi fatta dalla nostra associazione, a stabilire la possibilità di accesso alla funzione pubblica internazionale da parte di un funzionario pubblico italiano. La posizione molto critica dell AIFI viene formalmente espressa alla Rappresentanza d Italia. Di ritorno da un suo viaggio a Roma, l Ambasciatore Negrotto Cambiaso, allora rappresentante permanente d Italia a Ginevra, intervenendo all assemblea annuale dell AIFI del marzo 2002, informa i funzionari internazionali che le loro critiche sono state portate a conoscenza del Ministero degli Affari Esteri (MAE). Li informa anche che il Ministero ha istituito un nuovo Ufficio per le relazioni con i funzionari internazionali. Tale Ufficio, assieme ad altri compiti, opererà anche per vedere se, e come, parte delle attese dei funzionari possano essere integrate nel testo finale della legge 145 (probabilmente, si pensava, intervenendo sui regolamenti di attuazione), e se vi fosse spazio per un rilancio dell idea di una proposta di legge specifica. Maggio 2002 Il MAE invia in missione a Ginevra il Ministro P. Ballero, responsabile dell Ufficio per le relazioni con i funzionari internazionali. Obiettivo del viaggio è di incontrare i funzionari internazionali, di chiedere loro di collaborare per i regolamenti d attuazione della legge 145, e di illustrare l iniziativa di una proposta di legge specifica per i funzionari internazionali. Il Min. Ballero e l Ambasciatore Negrotto Cambiaso assicurano all AIFI che esiste un sostegno politico a supporto di quest ultima iniziativa, sia all interno del MAE, che nel Governo. Una simile iniziativa, ci viene detto, è nella linea della politica di rafforzamento dell influenza dell Italia nelle Organizzazioni internazionali. Luglio 2002 Viene in visita a Ginevra il Sottosegretario M. Baccini, il quale conferma all AIFI il sostegno politico all iniziativa. Questo sostegno è particolarmente importante per l AIFI e per le altre associazioni, in quanto si è piuttosto riluttanti ad imbarcarsi, dopo le fallimentari esperienze passate, in una nuova avventura senza essere certi di poter contare sul sostegno politico del governo. Si decide quindi di procedere, e si tenere un incontro tra il MAE e le associazioni a Roma nell ottobre Su richiesta del Min. Ballero, l AIFI inizia a svolgere una gran mole di lavoro preparatorio, allo scopo di identificare i punti su cui potrà essere strutturata la proposta di legge, ed assicura il coordinamento con le associazioni dei funzionari

2 internazionali di New York (UFIOI) e Vienna (FITA). I risultati preliminari di questo lavoro vengono forniti al Min. Ballero nel corso dell estate, e servono da base agli incontri di Roma dell ottobre Ottobre 2002 Si tengono due giornate di incontri al Ministero degli Affari Esteri, tra le associazioni dei funzionari internazionali di Ginevra, New York e Vienna, il MAE e rappresentanti qualificati degli altri Ministeri coinvolti nel progetto di bozza; anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri è rappresentata. Base delle discussioni è una bozza molto preliminare, preparata dalle associazioni, che riassume le richieste dei funzionari internazionali. Viene deciso di iniziare le consultazioni tra i Ministeri per tradurre il documento in linguaggio legislativo, e per verificare la congruenza tra le richieste dei funzionari e le normative vigenti. Le associazioni sono informate del fatto che tale procedura è la prassi per simili provvedimenti, e che l obiettivo sarà una bozza tecnica da sottoporre eventualmente al vaglio dei politici qualora escludesse dei punti ritenuti fondamentali. In occasione delle riunioni al MAE, le associazioni incontrano anche l Amb. Baldocci, allora segretario generale del Ministero, dal quale ricevono assicurazione sul supporto del governo al progetto. Le associazioni ed i Ministeri redigono un dettagliato resoconto delle riunioni tenute, ottenibile al seguente indirizzo: Luglio 2003 Dopo vari mesi di notizie frammentarie e contraddittorie, Il Min. Ballero lascia le sue funzioni, senza essere riuscito ad ottenere l auspicata trasposizione della bozza iniziale proposta dalle associazioni in una bozza tecnica, scritta in linguaggio giuridico/legislativo. Viene lasciato in dote al suo successore, il Min. R. Fedele, un accenno di testo molto preliminare. Le associazioni esprimono la propria profonda delusione per la difficoltà a procedere, e si chiedono se esista ancora il sostegno politico annunciato dall On. Baccini un anno prima. L occasione per una verifica si presenta subito, grazie ad una visita a Ginevra del Sottosegretario Baccini, ad inizio luglio, in occasione dell inaugurazione del semestre italiano di presidenza dell Unione Europea. Il Sottosegretario informa le associazioni che il sostegno politico esiste ancora, e che lui stesso opererà, dopo la pausa estiva, per rimettere in moto la macchina inter-ministeriale inceppata. Settembre 2003 Su richiesta del MAE, le associazioni portano a termine, nel corso dell estate, un ulteriore valutazione di dettaglio delle richieste contenute nella primissima bozza, e degli elementi utili alle previste discussioni inter-ministeriali. Questo grosso lavoro viene riassunto in una lettera indirizzata al min. Fedele il 23 settembre 2003, accompagnata da corposa documentazione. Ottobre novembre 2003 Non ottenendo indicazioni precise sull effettiva ripresa delle attività, i funzionari internazionali esprimono la propria inquietudine ed impazienza, con una lettera

3 indirizzata all Amb. P. Bruni, attuale Rappresentante permanente d Italia a Ginevra. L Ambasciatore ci informa con una lettera del 6 novembre 2003, di aver espresso al Ministero i sentimenti dei funzionari, e di aver ottenuto indicazioni di un forte impegno dell Ufficio legislativo del MAE per terminare rapidamente la propria analisi, e permettere quindi l inizio delle consultazioni interministeriali. Dicembre 2003 Le informazioni che arrivano dal Min. Fedele indicano un effettivo impegno del MAE e degli altri Ministeri a convergere rapidamente verso la tanto attesa bozza tecnica. L AIFI ha l opportunità di incontrare a Ginevra ad inizio dicembre il Sottosegretario agli Esteri M. Boniver, alla quale spiega la situazione e chiede di rafforzare il sostegno politico già assicuratoci dall On Baccini. L On. Boniver, molto cortesemente ci assicura il suo personale sostegno, corroborato da un messaggio scritto indirizzato al capo dell ufficio legislativo del MAE. In occasione della sua visita al CERN di Ginevra ad inizio dicembre, anche il Presidente Ciampi viene informato delle attese dei funzionari internazionali. Dalla rappresentanza di Ginevra ci viene detto che il messaggio ha trovato adeguata attenzione da parte del Presidente. Marzo 2004 Nonostante le previsioni fossero di un completamento delle consultazioni interministeriali per l inizio del 2004, solo a fine marzo il Min. Fedele annuncia alle associazioni l approntamento di una bozza tecnica quasi finale, scritta col concorso degli altri Ministeri coinvolti. Il Min. Fedele la presenta all assemblea generale dell AIFI il 31 marzo 2004, ottenendo le prime reazioni da parte dei funzionari internazionali delle tre sedi. La bozza tecnica non risponde appieno a tutte le richieste dei funzionari, ma è un punto di partenza per la discussione politica che in ogni caso le associazioni intendono avviare. Perché la bozza tecnica da quasi finale diventi finale, si prevedono poche settimane, da dedicare alle ultime consultazioni inter-ministeriali. Giugno 2004 Non ottenendo indicazioni sulla finalizzazione della bozza tecnica, le associazioni chiedono ufficialmente al MAE di conoscere le ragioni dell impasse. A questo proposito viene inviata al Ministro Fedele una lettera in data 10 giugno La risposta del ministro Fedele, datata 30 giugno 2004, conferma purtroppo quanto temuto da parte delle associazioni. Il lavoro non è arrivato a convergenza e, addirittura, si è assistito ad uno smembramento del testo, con i primi tre articoli rimasti in mano al MAE, e con i cinque altri, quelli più critici per i funzionari internazionali, passati sotto tutela dell insieme degli altri Ministeri coinvolti.

4 Luglio agosto 2004 Con assoluta identità di vedute le tre associazioni, analizzata la situazione, concordano sul fatto che il blocco sia incomprensibile e premonitore di un abbandono per decadimento naturale dell intero progetto. A fronte dell enorme quantità di risorse spese per contribuire, fornendo dati, analisi e giustificazioni, alla buona riuscita del progetto, le associazioni ritengono che non valga la pena di investire ulteriori energie per seguire la burocrazia ministeriale nelle sue evoluzioni. Viene deciso di portare la materia all attenzione della Presidenza del Consiglio per capire se esista ancora l interesse politico a procedere. Settembre 2004 Viene inviata una lettera al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, ed una al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dr. G. Letta. La risposta della Presidenza del Consiglio è affidata al Sottosegretario G. Letta, il quale ribadisce l interesse del Governo a completare l iter del provvedimento. Ottobre 2004 A seguito di una visita di alcuni parlamentari alle Nazioni Unite di New York, le associazioni dei funzionari internazionali chiedono il supporto della Presidenza della Camera per assicurare l avanzamento dell iter parlamentare. La lettera di risposta del Presidente della Camera On. P. Casini, informa i funzionari internazionali del seguito da lui dato alla loro richiesta. Novembre 2004 Alla Camera dei Deputati viene presentata (On. Calzolaio, Cima, Spini, Bianchi, Ranieri, Sereni) la proposta C Norme relative alla tutela e al trattamento dei funzionari internazionali, assegnata alla Commissione XI Lavoro il 13 dicembre Dicembre 2004 Al Senato della Repubblica viene presentato (Sen. Morselli, Pianetta, Budin) il disegno di legge N Norme sul trattamento dei funzionari italiani delle Organizzazioni internazionali. Lettera AIFI al presidente della Camera dei Deputati On. P. Casini. Febbraio 2005 Al Senato della Repubblica viene presentato (Sen. Pianetta, Piccioni, Rigoni, Pellicina, Forlani) il disegno di legge N Definizione della funzione pubblica internazionale e tutela dei funzionari italiani dipendenti da Organizzazioni internazionali e dalla Unione europea. Lettera AIFI al presidente del Senato Sen. M. Pera.

5 Marzo 2005 Nuovo incontro a Ginevra col Sottosegretario agli affari esteri On. M. Boniver, per rilanciare l iter del provvedimento governativo. Lettera AIFI al Ministro degli affari esteri On. G. Fini. Aprile 2005 Incontro a Ginevra con una delegazione di Senatori guidata dal Sen. Pianetta. Maggio 2005 L On. Calzolaio informa le associazioni dei funzionari internazionali della messa in calendario, per il 26 maggio 2005 alla Commissione Lavoro della Camera (XI), della discussione iniziale relativa alla proposta C La seduta del 26 maggio viene annullata, e l esame iniziale del testo spostato al 14 giugno 2005 (chiusura del Parlamento per consultazione referendaria). Giugno 2005 Il 14 giugno la proposta C 5425 viene analizzata dalla Commissione XI della Camera. Il relatore, On. Rainisio, informa le associazioni dei funzionari internazionali del contenuto della discussione (riassunto agli atti sul sito web della Camera), e dell incontro da lui avuto col Sottosegretario Drago a margine della riunione della Commissione. Nel corso di tale incontro il Sott. Drago ribadisce all On. Rainisio l interesse del Ministero degli Affari Esteri per questo provvedimento. Qualche giorno dopo l AIFI incontra a Roma l On Rainisio. Lo informa dei dettagli delle proposte di legge presentate al Senato dal Sen. Pianetta, e della bozza del MAE. L AIFI insiste sulla pressoché totale coincidenza della proposta N giacente in Senato e della bozza del MAE, e del fatto che il contenuto di quei testi risponde alla gran parte delle aspettative dei funzionari internazionali. Nel corso dello stesso viaggio a Roma, l AIFI incontra anche il Sen. Pianetta e il Min. Fedele del MAE. Per evitare palleggiamenti Camera-Senato che potrebbero pregiudicare l approvazione del provvedimento prima della fine della legislatura, si concorda sulla necessità di stabilire un efficace collaborazione Camera-Senato, grazie all interazione tra l On. Rainisio e il Sen. Pianetta. Il riferimento in ambito governativo è rappresentato dal Sott. Drago. Il Min. Marras del MAE conferma, in una conversazione telefonica successiva, la correttezza di tale assunto. L ufficio legislativo del MAE invia la bozza elaborata dal Ministero stesso, all attenzione degli altri Ministeri coinvolti. Nel corso di una visita a New York, il 28 giugno il Sott. Drago ed il Min. Marras incontrano i colleghi dell UFIOI, ai quali annunciano questa mossa del Ministero. Di fronte alle perplessità delle associazioni dei funzionari internazionali, le quali si aspettavano piuttosto l invio della bozza alla Presidenza del Consiglio per il concerto formale, il Sott. Drago spiega che l invio agli altri Ministeri per commento potrà farsi in tempi rapidi. Egli ribadisce il proprio supporto, e quello del Ministero.

6 Luglio 2005 Il 14 luglio la Commissione XI esamina di nuovo il provvedimento. Come risulta dagli atti, il relatore, accettando il suggerimento delle associazioni dei funzionari, propone alla Commissione di elaborare un articolato che sia ricalcato il più possibile sulla proposta N del Senato (e quindi sulla bozza del MAE). La Commissione accetta la proposta, decidendo l istituzione di un Comitato Ristretto. Il 26 luglio il Comitato Ristretto si riunisce, come risulta dagli atti della Commissione. L On. Rainisio informa i funzionari internazionali della decisione presa in tale riunione (decisione non riportata negli atti) di incaricare il relatore di elaborare un testo ufficiale, tenendo conto del testo del Senato (e quindi del MAE), e di presentarlo alla ripresa dei lavori parlamentari (settembre). L On. Rainisio chiede la disponibilità delle associazioni dei funzionari internazionali a interagire con lui, qualora ve ne fosse il bisogno, per finalizzare il testo. La disponibilità è, ovviamente, assicurata. L AIFI informa il Sen. Pianetta e il Min. Marras di quest ultimo sviluppo. Agosto 2005 Lettera AIFI al nuovo Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Amb. Pucci, per informarlo degli sviluppi del dossier e per chiedere il supporto del MAE in questa delicata fase. L azione del MAE è fondamentale in questo frangente dato che, molto presto, sarà necessario esprimere in Parlamento il sostegno formale del Governo. Settembre 2005 Alla ripresa dei lavori parlamentari, il Comitato Ristretto analizza, nella seduta del 21 settembre 2005, il testo elaborato dal relatore. Tale testo in precedenza era stato presentato informalmente alle associazioni dei funzionari, che l avevano ritenuto adeguato, essendo esso molto simile a quello depositato in Senato. Il testo subisce una prima valutazione da parte del Comitato ristretto. Settembre novembre 2005 Nel corso dell autunno i lavori parlamentari procedono a rilento, a causa di alcune leggi prioritarie che impegnano l assemblea (e che quindi impediscono i lavori in Commissione), ma soprattutto a causa di un durissimo ostruzionismo parlamentare operato dalle opposizioni contro le leggi di cui sopra. In più occasioni il provvedimento viene messo all ordine del giorno della Commissione Lavoro, la quale però non si riunisce o non riesce a trattarlo. Il 25 ottobre il Comitato ristretto riesce comunque ad occuparsene. Viene proposto di togliere dal progetto di legge il riferimento all Albo, per ragioni politiche (in Italia stanno discutendo dell opportunità di abrogare gli albi professionali, o comunque di riformarli). Dopo il passaggio in Comitato ristretto del 25 ottobre 2005 il provvedimento, regolarmente incluso nell ordine del giorno della Commissione Lavoro, non riesce ad essere analizzato, per le ragioni già evocate.

7 Novembre - dicembre 2005 Tenuto conto della situazione di oggettiva difficoltà creatasi in Parlamento a causa dell ostruzionismo, si decide di attuare un azione di pressione su due fronti, la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Camera. L azione verso la Presidenza del Consiglio consiste nel cercare di far inserire il provvedimento, sulla cui natura bi-partisan tutte le forze politiche hanno da sempre concordato, nella legge finanziaria di fine anno. In tal senso viene scritta una lettera a metà novembre al Sottosegretario G. Letta, e si cercano appoggi tra i politici (sia parlamentari che membri del Governo, ad esempio il Ministro Baccini). L azione verso la Presidenza della Camera consiste nel chiedere al Presidente Casini di concedere la legislativa, di permettere cioè alla Commissione Lavoro di legiferare sostituendosi all Assemblea. Ciò potrebbe accorciare di molto i tempi. Il Pres. Casini in un incontro a New York coi colleghi della locale associazione, esprime la sua disponibilità ammesso, com è prassi, che le forze politiche richiedano tale atto all unanimità. L AIFI scrive una lettera al Pres. Casini, e si impegna in un azione di lobbying presso le forze politiche presenti in Commissione affinché non vi sia obiezione a che venga richiesta la legislativa. Le varie forze politiche rispondono positivamente. Il Governo, invece, non prende una posizione netta ed univoca. Da un lato la componente del Ministero degli Esteri afferma il proprio fattivo sostegno al nostro provvedimento, come confermato in un incontro a Ginevra del dicembre 2005 con il Sottosegretario On. Drago. D altro lato il governo, nella sua interezza, non sembra aver ancora preso una posizione univoca. Giungono segnali della richiesta, non meglio precisata, di chiarimenti da parte del Ministero dell Economia su alcuni aspetti relativi alla copertura economica del provvedimento. Il parere del Governo potrebbe avere un peso sull esito dell iter parlamentare. Dicembre 2005 Nonostante tutti gli sforzi prodigati, non si riesce a far inserire il provvedimento in finanziaria. Invece, poco prima di Natale (20 dicembre 2005), il Comitato Ristretto della Commissione Lavoro riesce a riunirsi e ad accordarsi sul fatto di proporre un testo base alla Commissione Lavoro. A questo punto il tempo sembra mancare, a causa anche delle incertezze sulla data di scioglimento del Parlamento in vista delle elezioni politiche della primavera Viene deciso di continuare ad operare per un approvazione almeno alla Camera, ciò che darebbe un vantaggio per l iter parlamentare nel corso della prossima legislatura. Gennaio 2006 Alla riapertura del Parlamento, la Commissione Lavoro approva il testo base del provvedimento (19 gennaio 2006), e dispone l invio di questo testo alle altre Commissioni che devono esprimere un parere. Il testo base è quello proposto dal comitato ristretto, e risponde alle attese delle associazioni dei funzionari internazionali.

8 Oltre alla Commissione Lavoro, le altre Commissioni coinvolte sono: Affari Esteri, Bilancio e Tesoro, Cultura, Politiche dell Unione Europea. Le associazioni di Ginevra e New York, fanno un intenso lavoro di lobbying affinché i pareri siano favorevoli, e vengano espressi rapidamente, in modo da permettere l attribuzione della legislativa alla Commissione Lavoro prima dello scioglimento del Parlamento. Febbraio 2006 Dopo un contrattempo burocratico che ritarda l invio del testo alle Commissioni, tre delle quattro altre Commissioni esprimono parere positivo. L altra (Commissione Bilancio e Tesoro), aveva messo in calendario la discussione sul parere da esprimere per il giorno 8 febbraio Non erano emersi, dai membri della Commissione, elementi che lasciassero presagire difficoltà. Invece, un po a sorpresa perché pareva che un parere del Governo non fosse obbligatorio, il Sottosegretario all Economia On. Molgora si presenta in Commissione depositando una nota della Ragioneria dello Stato con alcune osservazioni tecniche. In presenza di queste novità dal Governo, la Commissione Bilancio e Tesoro ritiene di avere bisogno di ulteriori valutazioni prima di esprimere il proprio parere. Ovviamente tale posizione, espressa un paio di giorni prima dello scioglimento del Parlamento, equivale all affossamento definitivo del provvedimento, almeno in questa legislatura. Tutti gli sviluppi finali sono documentati negli atti parlamentari che si riferiscono al provvedimento C.5425 Norme relative alla tutela e al trattamento dei funzionari internazionali. Tali atti sono consultabili sul sito della Camera, all indirizzo Il Comitato Esecutivo AIFI

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