È FONDAMENTALE CHE L ANALISI FMEA O FMECA DI UN PROCESSO SIA EFFETTUATA DA UN TEAM CHE COMPRENDE TUTTI I PROFESSIONISTI COINVOLTI NEL PROCESSO
|
|
- Serafino Farina
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Esperienze di applicazione dell approccio prospettico in RT G. Sartor È FONDAMENTALE CHE L ANALISI FMEA O FMECA DI UN PROCESSO SIA EFFETTUATA DA UN TEAM CHE COMPRENDE TUTTI I PROFESSIONISTI COINVOLTI NEL PROCESSO
2 LA RAPPRESENTAZIONE DI UN PROCESSO SCHEDA IDENTIFICATIVA (DEFINISCE IL PROCESSO) PROCEDURA (DEFINISCE LE FASI E LA LORO CONCATENAZIONE) ISTRUZIONI OPERATIVE (SE NECESSARIE, DEFINISCONO I METODI PER SVOLGERE LE ATTIVITÀ, LE RESPONSABILITÀ E GLI STRUMENTI (TRA CUI MODULI, CHECK LIST, ecc.) FASE 1 Attività Esecutore Strumenti IN SCOPO-MISSION RESPONSABILE FORNITORI-INPUT CLIENTI-OUTPUT FASE 1 FASE 2 FASE 2 Attività Esecutore Strumenti INDICATORI RIF. LEGISLATIVI FASE 3 OUT FASE 3 Attività Esecutore Strumenti PR-FIS-04: PROGETTAZIONE DOSIMETRICA DEL PIANO DI CURA
3 DEFINIZIONE DELL INDICE DI RISCHIO CLINICO FASE n ATTIVITA' n AZIONE ERRATA O NON ESEGUITA (EVENTO) CONSEGUENZA DELL AZIONE ERRATA O NON ESEGUITA (EVENTO AVVERSO) G P R P x R IRC FASE 1 FASE 2 FASE 3 G = GRAVITÀ = VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEL DANNO CHE POTREBBE DERIVARE AL PAZIENTE P = PROBABILITÀ = STIMA DELLA PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO DI UN EVENTO R = RILEVABILITÀ = STIMA DELLA POSSIBILITÀ CHE L EVENTO SIA RILEVATO DALL ORGANIZZAZIONE, E CHE QUINDI SIANO EVITATE LE CONSEGUENZE LANTIS ARIA ECLIPSE ARIA
4 RILEVABILITÀ GRAVITÀ Punteggio DescrizioneVALUTAZIONE DELLA PROBABILITÀ Note di valutazione Punteggio Descrizione Note di valutazione Punteggio Remota (rilevazione Descrizione AZIONE L evento Si rileva ERRATA non 0 volte O ha su CONSEGUENZA comportato 10 che l evento Note alcun DELL AZIONE danno accada di valutazione oppure (non ha esiste comportato alcuna modalità soltanto per 5 un 1 praticamente Nessun impossibile) danno FASE ATTIVITA' n NON maggior intercettare ESEGUITA monitoraggio l evento prima ERRATA del paziente. che accada). 1 Remota (non esistono eventi noti) Si può verificare O nello NON 0,01 ESEGUITA % dei casi (es. G 1 Pcaso Rsu ). P x R IRC (EVENTO) L evento Si rileva 2 ha volte causato su 10 un che (EVENTO danno l evento temporaneo accada AVVERSO) al (a volte paziente esiste e a qualche reso necessari sistema, Bassa (probabilità bassa di 24 2 Bassa (possibile IMPORTAZIONE Danno ma lieve non esistono interventi spesso dati noti) dipendente o trattamenti Si può verificare dall autocontrollo, supplementari nello 0,02 o un % per dei prolungamento casi rilevare (es. 1 l evento caso della su degenza 5.000). prima al che rilevazione dell errore) di ASSOCIAZIONE A PZ. PIANIFICAZIONE ERRATA, IMMAGINI IN 1 sopra accada). del valore medio del DRG specifico. 3 Moderata (documentata ma infrequente) ERRATO Si può verificare ERRORE nello DI 0,5 DOSE % dei casi (es. 1 caso su 200). ECLIPSE L evento Si rileva ha 5 volte causato su 10 un che danno l evento temporaneo accada al (esiste paziente un metodo (invalidità di Media (probabilità moderata di Alta (documentata Danno medio e frequente) ASSOCIAZIONE temporanea) autocontrollo A Si o PZ. può e uno ha PIANIFICAZIONE verificare strumento reso necessari nell che 1 % probabilmente ERRATA, dei un casi inizio (es. o 1 un intercetta caso prolungamento su 100). l evento prima rilevazione dell errore) della IMPORT 2 degenza. che accada) IMPORTAZIONE ERRATO ERRORE DI DOSE 5 Molta alta (documentata quasi certa) Si può verificare nel 5 % dei casi (es. 1 caso su 20). 4 IMMAGINI IN Danno grave NOME, L evento Si rileva 7 COGNOME ha volte causato su 10 che un l evento danno accada permanente (esiste al un metodo paziente di un (invalidità controllo Alta (errore probabilmente 2 PIANIFICAZIONE CORRETTA, ONCENTRA 3 E/O permanente) indipendente n CARTELLA oppure o uno ha strumento rilevato) generato che un evento molto spesso prossimo intercetta 5 (1) alla 3morte. l evento prima che accada) ERRORE FORMALE 5 Morte Decesso ERRATI del paziente. Altissima (errore sempre Si rileva 9 volte su 10 che l evento accada (esiste un metodo o uno 1 rilevato) strumento che rileva sempre l accadimento prima che accada). IRC<45 50 UTILIZO DELLA MATRICE DI INTERPRETAZIONE DEI RISCHI IRC<45 50
5 Pianificazione ed CHECK LIST_4 O MEMO? CHECK LIST_1 CHECK LIST_2 Revisione piano Verifica dei dati di di trattamento Pianificazione ed ottimizzazione CHECK LIST_3 Controllo incrociato
6 LA CHECK LIST È UNO STRUMENTO UTILE PER GARANTIRE L EFFETTUAZIONE DI TUTTE LE AZIONI NECESSARIE PER LO SVOLGIMENTO CORRETTO DI UNA DETERMINATA ATTIVITÀ PUÒ ESSERE CONSIDERATA UN DISPOSITIVO DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE, E PUÒ (DEVE?) CAMBIARE NEL TEMPO IN BASE ALL ESPERIENZA ACQUISITA
7
8 Controlli da effettuare prima di pianificare Controllo Nome, Cognome e n di cartella importati ed associati corretti Sigla e Note Data Acceleratore Energia, se del caso Dose totale n di frazioni Tecnica da utilizzare, se del caso Se IMRT o RA, prescrizione con vincoli di dose (in Aria o stampafirmata) Coerenza di indicazione acceleratore (Prescrizione Bustone Giallo -Time Planner) Serie TC corretta (in caso di piùserie TC) Presenza del contorno esterno VOI completi e corretti in regione di interesse Coerenza tra VOI disegnati e vincoli richiesti Presenza di almeno un PTV (NO per simulazione virtuale) Adeguato margine tra bordo craniale/caudale del PTV e bordo craniale/caudale del Body (almeno) Modality di acquisizione dati segnalata e MVCT se necessaria Reperi radioopachi presenti Allineamento centro TC e reperi radioopachi Controlli da effettuare durante la Pianificazione Controllo Sigla e Note Curva RED associata correttamente Curva RED per MVCT aggiornata (si intende: controllare che la curva IVDT associata corrisponda a quella valida nel periodo in cui èstata eseguita la scansione) Coordinate dell'isocentro posizionate su una slice di coordinataz pari a multipli di 0,5 cm, in una griglia di passo 0,5 cm Nome del piano corrispondente alla sede di trattamento Utilizzo protocollo di ottimizzazione, se esistente Nome dei fasci corrispondente all'angolo di rotazione del gantry Punti di accumulo corrispondenti a tutti i PTV presenti, debitamente compilati Acceleratore programmato per la terapia Angoli del gantry e dei collimatori senza decimali Energia dei fasci Dose rate dei fasci Tabelle di tolleranza corrette Prescrizione corretta (attenzione ad eventuale modifica della prescrizione da parte del medico) Campi di set up presenti e con angoli e dimensioni corretti (coerenza tra posizione del bersaglio e posizione dei campi di SET UP, dimensione massima 18x18) DRR generate (filtro corretto) Coerenza tra posizione del bersaglio e porte d'entrata Relazione tra porte d'entrata e supporti paziente (in linea di principio è meglio che i campi non intercettino i supporti, se intercettati vanno inclusi nel body)
9 Controlli da effettuare durante la Pianificazione Controllo Sigla e Note Spalle non incluse nel campo, per trattamenti H&N Parti mobili(braccia, gambe) non in Target non intercettate in entrata dai campi Se il piano è predisposto per il, non coesistenza di campo a 180 (barra centrale finestra a rete) con campi nel range tra o (barre laterali finestra a rete) Se il piano èpredisposto per il con schermi in LBF, verificate le collisioniper i campi posteriori o non coplanari Se piano prevede schermi in LBF, dimensione max dei campi all'isocentro inferiore a 38,5 cm x 38,5 cm Se piano prevede schermi in LBF, al 2100CDsolo Tray sottile Per piani al Trilogy: distanza dell'isocentro di trattamento dal piano del lettino inferiore a 18 cm per poter effettuare la CBCT senza spostamento lettino (in caso contrario avvisare i TSRM macchina) Se RA, archi eseguibili (attenzione ai PTV laterali o con TH superiore a 18 cm) Se PBI, controllo eseguibilità trattamento Se Lettino Ruotato, controllo eseguibilità trattamento Se IMRT, valori di UM inferiori a Campi ordinati in senso orario Tutti i piani non da discutere cancellati (se Trilogy, eccetto piano di partenza con tecnica merged field : FeF) Volumi di controllo cancellati, o se non possibile, non visibili Contorno body/external visibile Se presente, valutato 180 o 180E Dimensione minima del campo all isocentro 3cm per lato con almeno 5 UM Griglia di calcolo contenente tutti i volumi di interesse Controlli da effettuare durante il Cross Control Controllo Sigla e Note Nome, Cognome e n di cartella corretti Piano trasferito corretto, approvato e firmato Coerenza tra la dose di prescrizione e di pianificazione (Dose totale e numero frazioni) Scala stampa piano 100% o 50% Stampa slice di centro campo, con profilo esterno visibile dove entrano i campi di SET UP Segnalazione C.P. consegnati Se Tray spesso, telefonare in officina (7560) per controllare che abbiano ricevuto la segnalazione Segnalazione eventuale allineamento del centro TC ai punti di repere su check list Pianificazione Eventuale stampa di immagini TC se reperi fortemente disallineati Dimensioni campo trasferite correttamente Angoli campo trasferiti correttamente SSD trasferite correttamente Qualità ed Energia del fascio trasferite correttamente Se piano 3DCRT o IMRT senza campi Large Field (dimensione x<15 cm) time moltiplicato per 1.2 Se piano IMRT Trilogy con campi Large Field (dimensione x >15 cm) time moltiplicato per 1.5 Acceleratore trasferito correttamente MU trasferite correttamente MLC segnalato, se presente (MLC dinamico se IMRT) Tray segnalato, se presente Punti di accumulo correttamente compilati Check List pianificazione completata e firmata
10 AZIONI DI MONITORAGGIO RIFLESSIONI NELLA NUOVA VERSIONE DELLA NORMA ISO 9001:2015 Sanità SCOMPAIONO LE AZIONI PREVENTIVE, IN QUANTO UNO DEI PRINCIPALI SCOPI DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ È QUELLO DI AGIRE ESSO STESSO COME STRUMENTO PREVENTIVO SEBBENE NON VI SIA NESSUNA RICHIESTA FORMALE DI GESTIONE DEL RISCHIO, LA NUOVA NORMA ISO RICHIEDE: 1.AL PUNTO 4.1 UNA VALUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI RELATIVI AI PROCESSI INTERNI ED ESTERNI ALL ORGANIZZAZIONE, E PERTINENTI AGLI SCOPI DELL ORGANIZZAZIONE STESSA, CHE INFLUENZANO LA SUA CAPACITÀ DI OTTENERE I RISULTATI ATTESI 2.AL PUNTO 6.1, DI DETERMINARE I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ CHE DEVONO ESSERE AFFRONTATI ALLO SCOPO DI: ASSICURARE CHE IL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀPOSSA OTTENERE I RISULTATI DESIDERATI PREVENIRE O RIDURRE GLI EFFETTI INDESIDERATI CONSEGUIRE IL MIGLIORAMENTO Estrapolato da: Corso di aggiornamento alla 9001:2015 _ sanità- ALESSANDRO FANTINI - EXPIRIT
11 PROSSIMI PASSI CORSO FSC CON ANALISI FMEA/FMECA DEI RESTANTI PROCESSI DELLA SOC, CON LO SCOPO DI: 1. PREPARARE IL PERSONALE TUTTO ALL UTILIZZO DELLA FMEA/FMECA 2. PREPARARSI ALLE MODIFICHE CHE VERRANNO INTRODOTTE NELLA NUOVA NORMA ISO 3. RENDERE DOCUMENTATA, TRACCIABILE ED EFFICACE L ATTIVITÀ DI FORMAZIONE (PUNTEGGIATA ECM: SE PER LA CERTIFICAZIONE L ANALISI DI RISCHIO SARÀ OBBLIGATORIA, E SE L AGGIORNAMENTO CONTINUO È OBBLIGATORIO, UNIRE L UTILE ALL UTILE È SICURAMENTE EFFICACE)
Effettuare gli audit interni
Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliEsercitazione di gruppo
12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliIl percorso di cura del paziente sottoposto a radioterapia ed il sistema informatizzato Varis Vision
Il percorso di cura del paziente sottoposto a radioterapia ed il sistema informatizzato Varis Vision TSRM A.Burrini le risorse informatiche sono ormai indispensabili per l attività di un centro radioterapico,
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25
Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
Dettagli4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI
Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva
DettagliIncident reporting: Proposta di un software
Rischio clinico: Esperienze e testimonianze Incident reporting: Proposta di un software Dott. Luca Carpinelli Vice Direttore Sanitario - RSGQ Istituti Clinici Zucchi Monza Scelta di un software: Qualibus
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSCHEDA PER LA RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION
SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION FAC-SIMILE Nota: Il presente questionario, predisposto a cura dell Ufficio Formazione/ Direzione/altro Ufficio responsabile, è compilato a cura di
DettagliProcedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella
Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2
DettagliSTANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO
DettagliINDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 08 AUDIT INTERNI. Rev. 4 Data: 15/12/2012. Pagina 1 di 6 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE
1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITA' 5. MODALITÁ OPERATIVE 5.1. Pianificazione degli Audit Interni 5.2. Scelta degli auditor 5.3. Esecuzione
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
Dettagli«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...
Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliL ANALISI DEL RISCHIO
Sistemi di produzione L ANALISI DEL RISCHIO Sistemi di produzione Analisi del rischio 1 Il Decreto Legislativo n. 626/94 Si tratta senz altro della più importante legge del nostro ordinamento in fatto
DettagliORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA
ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015 2017 Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione è il documento previsto dall'art. 1 della
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
Dettagli1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3
del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliGESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. MODALITÀ OPERATIVE... 2 3.1 Emissione... 2 3.2 Identificazione... 3 3.3 Distribuzione... 3 3.4 Modifica
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliPROCEDURA DI VALUTAZIONE ED INCARICHI REV 9 DOCENTI / TUTOR
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE SEGR RGQ STATO DELLE REVISIONI Nr. Data Redazione Aggiornamento Verifica Approvazione Modifiche apportate 0 03/01/2005 RGQ GEPROF Prima
DettagliSistema di diagnosi CAR TEST
Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliFarmacosorveglianza. Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it
Farmacosorveglianza Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it Good Clinical Practice La Buona Pratica Clinica è uno standard internazionale di etica
DettagliL OPPORTUNITA DI PREVEDERE E GESTIRE I RISCHI DI IMPRESA - APPROCCIAMO LA ISO 9001:2015
L OPPORTUNITA DI PREVEDERE E GESTIRE I RISCHI DI IMPRESA - APPROCCIAMO LA ISO 9001:2015 UNA RISPOSTA CONCRETA DALLA NORMATIVA LE PRINCIPALI MODIFICHE E NOVITA CHE LA ISO 9001:2015 VUOLE INTRODURRE Di Simone
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558 INDICE Data di aggiornamento: Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Dicembre 2014 Articolo 2 CONDIZIONI GENERALI Articolo
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliDalla Teoria alla pratica: L impatto dell evoluzione tecnologica nell esperienza dei TSRM lombardi
Dalla Teoria alla pratica: L impatto dell evoluzione tecnologica nell esperienza dei TSRM lombardi Viviana Manazzale Incontro AIRO AIFM Lombardia 21 Maggio 2011 Il tecnico 0. Relazione con il paziente
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 04 (ED.04) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA'
INDICE 4.1 Requisiti Generali 4.2 Requisiti Relativi alla Documentazione 4.2.1 Generalità 4.2.2 Manuale della qualità 4.2.3 Tenuta sotto controllo dei documenti 4.2.4 Tenuta sotto controllo delle registrazioni
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliSIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE
1 Prima Stesura Data:15-02-2014 Redattori: Gasbarri - Rizzo SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliREGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000
REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000 Valido dal 29 Dicembre 2014 RINA Services S.p.A. Via Corsica, 12 16128 Genova Tel. +39 010 53851 Fax +39 010 5351000
DettagliIl futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI
Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il settore dei dispositivi medici e più in generale della medicina è in forte
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEI RAPPORTI DI SOSTENIBILITÀ
REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEI RAPPORTI DI SOSTENIBILITÀ In vigore dall 11 Maggio 2015 RINA SERVICES S.P.A. Via Corsica, 12 16128 Genova GE Tel. +39 010 53851 Fax +39 010 5351000 E-Mail: info@rina.org,
DettagliIng. Simone Mosconi. Applicazione della F.M.E.A. alla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Ing. Simone Mosconi Applicazione della F.M.E.A. alla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 1 Obblighi del Datore di Lavoro D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i.: Articolo 17 Obblighi del Datore di Lavoro non
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliPROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ
PROCEDURA SGQ PRO-AUD Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 3.1 PROCEDURE CORRELATE... 2
DettagliPROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.
PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione
DettagliPROCEDURE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Leonardo da Vinci OLEVANO SUL TUSCIANO. Processo: TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE
Pag. 1 di 5 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LEONARDO DA VINCI Processo: TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE Procedura Revisione: 3 5 4 3 04/06/2015 Aggiornamento 2 04/06/2014 Aggiornamento 1 25/02/2013
DettagliSoftware Servizi Web UOGA
Manuale Operativo Utente Software Servizi Web UOGA S.p.A. Informatica e Servizi Interbancari Sammarinesi Strada Caiese, 3 47891 Dogana Tel. 0549 979611 Fax 0549 979699 e-mail: info@isis.sm Identificatore
DettagliCTB - Bollettino tecnico per i clienti
CTB - Bollettino tecnico per i clienti Informazioni sul Bollettino tecnico Data di approvazione della versione: Titolo Spostamenti remoti automatici Differenze nelle versioni del software CLINAC 6.X e
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliSOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT
Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza
DettagliDIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS
DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS Dal 1 marzo 2013 è in vigore il Regolamento (UE) n. 181/2011, che stabilisce i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, prevedendo,
DettagliINTRODUZIONE AL RISK MANAGEMENT. Copyright CER.TO. S.r.l. 1
INTRODUZIONE AL RISK MANAGEMENT Copyright CER.TO. S.r.l. 1 Il rischio: cos è? 3.1.13: l insieme della possibilità di un evento(3.1.4) e delle sue conseguenze (3.1.7) sugli obiettivi. Rischio = La possibilità
DettagliISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C.
ISIS C. FACCHINETTI : GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PROCEDURA GESTIONE QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ RGQ DS DATE 25/05/11 25/05/11 25/05/11 NOMINATIVO ANNA MARIA BRESSAN CARLO
DettagliRole plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING
Implementazione ed Attuazione di Progetti per il Miglioramento del Servizi Sanitari ANCONA 19 E 20 OTTOBRE 2012 Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING Consiste nel destrutturare
DettagliValutazione dei rischi
Valutazione dei rischi 5 Novembre 2008 Andrea Pellei Il processo di attuazione dell audit Obiettivi della valutazione del rischio L attività di audit effettuata sul Sistema di Gestione e Controllo di un
DettagliGESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI
Ministero della Pubblica Istruzione U.S.R. per la Campania Direzione Generale LICEO STATALE CLASSICO LINGUISTICO SCIENZE UMANE Publio Virgilio Marone Via Flavio Gioia n 16-80062 Meta (NA) TELEFONO: 0818786662
DettagliProcedura GESTIONE DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Pag. 1 di 6 Oggetto Procedura GESTIONE DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE 2 20.05.2013 REVISIONE PER RIORGANIZZAZIONE INTERNA RGQ DT PRS 1 23.03.2007 MODIFICHE A SEGUITO V.I.R. E.MINELLI M. TRAVERSINI
DettagliRegolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliIl sistema di gestione del rischio clinico
Il sistema di gestione del rischio clinico Prevenzione dei rischi Riprogettazione organizzativa Valutazione e feedback Analisi dei rischi Audit M&M review RCA Identificazione dei rischi Incident reporting
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliGLI AUDIT GCP. Valentine Sforza Quality Management Associates. XI CONGRESSO NAZIONALE SSFA Roma, 6-7 marzo 2008 ARGOMENTI TRATTATI
GLI AUDIT GCP Valentine Sforza Quality Management Associates 1 ARGOMENTI TRATTATI Chi lo fa Tipologie di Audit Svolgimento di un Audit Esempio di un Audit Rapporto di un Audit Valore di un Audit 2 1 CHI
DettagliUniversità degli Studi di L Aquila. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi
Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi Prof. Gaetanino Paolone Dott. Ottavio Pascale a.a.2003-2004 Progetto Campo
DettagliIl Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale.
DettagliGestione dei servizi all utenza. 3. Autorizzazioni
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni bibliografiche Manuali utente per SBN WEB Gestione dei servizi all utenza 3. Autorizzazioni 1 2 1. Introduzione
DettagliREGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio
Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliProgetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa
Progetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa L ULSS 3 ha sviluppato, a partire dal 2009, un modello organizzativo finalizzato a migliorare la sicurezza del paziente; il punto di partenza
DettagliComune di Pietrabbondante
Comune di Pietrabbondante IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO Sommario 1. Finalità della 2 2. Aree di 2 3. La metodologia di 3 4.La scheda di dei responsabili di servizio
DettagliALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)
ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) me Cognome Categoria Area AP PO, di tipo Anno di riferimento per la valutazione Punteggio conseguito nelle di schede di valutazione della prestazione degli
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliDomanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED
Sezione 1: Dati del Richiedente Spett.le: ECO Certificazioni S.p.A. European Certifying Organization Via Mengolina, 33 Int. 5 48018 Faenza (RA) ITALY Organismo notificato n. 0714 Tel 0546-624911; Fax 0546-624922
DettagliPROCEDURA GESTIONE QUALITA PGQ 4.2.4
1 di 5 PROCESSO DI GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI DELLA QUALITA Copia on line controllata Questo Documento è emesso con distribuzione riservata e non può essere riprodotto senza il benestare scritto dell
DettagliProgetto NoiPA per la gestione giuridico- economica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio
Progetto NoiPA per la gestione giuridico- economica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Pillola operativa Altri Contratti Inquadramento previdenziale assistenziale
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliRevisione 00 Data revisione: 17/11/2010 ISO 14001:2004. Emissione RSGA Prima Approvazione DIR GIUNTA. Approvazione revisioni
Emissione QUALIFICA NOME RUOLO FIRMA RSGA ARCH. ALDO BLANDINO Prima Approvazione DIR GIUNTA Approvazione revisioni RD DOTT. GIORGIO GUGLIELMO REVISIONI DATA REV. DESCRIZIONE MODIFICHE 17/11/2010 00 PRIMA
DettagliGESTIONE DELEGA F24. Gestione tabelle generali Anagrafica di Studio:
GESTIONE DELEGA F24 Gestione tabelle generali Anagrafica di Studio: Nel folder 2_altri dati presente all interno dell anagrafica dello Studio, selezionando il tasto funzione a lato del campo Banca d appoggio
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
DettagliAnnunzio Chieti Corso di Laurea in TSRM
Università G. D AnnunzioD Annunzio Chieti Corso di Laurea in TSRM Apparecchiature di Radioterapia: IL SIMULATORE Dr. Domenico Genovesi Chieti, 14 Marzo 2006 Simulatore Apparecchio radiologico dotato di:
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliProgramma di risparmio energetico
Programma di risparmio energetico Ridurre gli sprechi per ottenere risparmi CO2save per UNI CEI EN ISO 50001 Premessa La norma ISO 50001 definisce gli standard internazionali per la gestione dell'energia
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
DettagliSCHEMA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER FOOD SAFETY AUDITOR / LEAD AUDITOR
Rev. 02 Pagina 1 di 5 Individua un Responsabile didattico Il quale coordina, definisce la struttura dei corsi ed è l interfaccia con l Organismo di Certificazione. Prevede: max 20 partecipanti ü no. 2
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
Dettagli3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO
DettagliPROCEDURA VIAGGI DI ISTRUZIONE PR.10. ORGANIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE
Pag. 1 di 6 ORGANIZZAZIONE e VISITE GUIDATE REV. MOTIVO REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE 00 Prima edizione Responsabile della Qualità Prof. Fausto Di Palma Firma Dirigente Scolastico Prof. Adriano Di
DettagliREGOLAMENTO TECNICO PER LA CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE OPERANTE NELLA
ICMQ ICMQ S.p.A. Via G. De Castillia, 10 20124 Milano tel. 02 7015 081 fax 02 7015 0854 e-mail: icmq@icmq.org http://www.icmq.org Capitale Sociale 750.000 CCIAA Milano 261277/2000 REA 1630715 Partita IVA:
DettagliANNEX SETTORE EA 28. personalemediamente presente in ciascun cantiere (compreso personale in subappalto e/o outsourcing).
ANNEX SETTORE EA 28 1. FORMULAZIONE OFFERTA Esclusivamente per il settore EA 28 l offerta viene formulata sulla base dei dati forniti dall organizzazione relativamente ai cantieri dichiarati nella richiesta
Dettagli