Arcidiocesi di Agrigento Ufficio diocesano di Pastorale Familiare. Come gioisce lo sposo per la sposa
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- Uberto Corona
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1 Come gioisce lo sposo per la sposa Presentazione della monografia di mons. S. Muratore di B. e T. Comparetto Come gioisce lo sposa per la sposa nasce dall intersecarsi di alcune esperienze vissute nella diocesi di Agrigento prima e nella diocesi di Nicosia dopo, oltre che dall esigenza sempre più crescente di far trasformare i così detti corsi prematrimoniali in percorsi, cioè di far diventare il cammino verso il matrimonio un vero e proprio itinerario di fede. Il testo è il completamento del precedente Lo stupore di una riscoperta: itinerario di fede per adulti verso la cresima e nasce proprio da una riflessione su quell esperienza, anche se affonda le sue radici negli anni 90, quando don Salvatore allora parroco della Parrocchia Beata Maria Vergine del Carmelo di Agrigento ha accompagnato alcuni gruppi di adulti che, senza la necessità di ricevere i sacramenti, hanno seguito un percorso di riscoperta della fede secondo il Rito di Iniziazione Cristiana per Adulti (RICA). Si era impegnati nell itinerario per adulti in preparazione alla cresima. Si trattava, nella maggior parte dei casi, di giovani che si preparavano al matrimonio e che contemporaneamente seguivano il corso prematrimoniale. Alcuni fidanzati ci chiesero se potevano frequentare insieme, anche se uno dei due era già cresimato. Si sperimentò la bellezza di un cammino insieme. Fu un esperienza molto significativa. Ci si chiese: ma perché non offrire ai fidanzati un itinerario di fede che dia loro la possibilità di confrontare il loro amore di coppia con tutti i passaggi sull amore presenti nella Scrittura? Si trattava di mettere insieme esperienze di preghiera e confronto vissuto in coppia con un cammino graduale che li conducesse all incontro personale e di coppia con Cristo. Perché non tracciare, cioè, un percorso di riscoperta della fede sulle vie dell amore, un itinerario di tipo catecumenale, graduale e a tappe che avesse come traguardo un adesione piena e consapevole a Cristo, fonte e sorgente dell amore coniugale? I documenti della Chiesa tracciavano chiaramente le linee guida e nella nostra Diocesi si era fatta un attenta riflessione su:
2 gli orientamenti pastorali per il decennio dal titolo Comunicare il vangelo in un mondo che cambia ; le tre note sul catecumenato (adulti, fanciulli e ragazzi), con particolare riferimento alla terza dal titolo Gli itinerari per il risveglio della fede ; la nota pastorale della CEI Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia. Si trattava di testi incentrati sull impegno prioritario e irrinunciabile di configurare la pastorale secondo il modello dell iniziazione cristiana. Tutti ritenevano indispensabile assumere il modello catecumenale come paradigma di tutta l azione evangelizzatrice della chiesa. Anche nei recenti orientamenti pastorali [Educare alla vita buona del Vangelo, n.37] si afferma: il tempo del fidanzamento può essere valorizzato come un occasione unica per introdurli alla bellezza del Vangelo che essi possono percepire in modo più profondo perché la sperimentano nella ricerca di una relazione d amore. Il tempo del fidanzamento è un momento favorevole. I giovani fidanzati che progettano di costruire una famiglia si aprono ad una visione più impegnativa della vita, sono più disposti all ascolto, a passare da un generico riavvicinamento alla Chiesa alla volontà di riscoprire le ragioni della loro fede, in particolare a scoprire la persona di Gesù ed a partecipare ad un cammino insieme agli altri. Si costruì, allora, un itinerario di tipo catecumenale, graduale ed a tappe. Se per catecumenato si intende un processo graduale attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere come Figlio di Dio, un itinerario di tipo catecumenale aiuta a ripercorrere le tappe per un adesione consapevole e piena a Cristo, fonte e sorgente dell amore coniugale. Un cammino di iniziazione cristiana si snoda su quattro vie vissute in sinergia: 1. la via dell ascolto della parola; 2. la via della preghiera e della celebrazione; 3. la via della conversione; 4. la via della testimonianza.
3 Un itinerario di tipo catecumenale si snoda attraverso l intersecarsi di catechesi, liturgie della parola, benedizioni, conversione di vita ed impegni concreti. Fin qui le riflessioni fatte insieme Don Salvatore e il gruppo di catechisti. Poi il lavoro di don Salvatore, certamente illuminato e guidato dallo Spirito Santo. Un lavoro intenso, portato a termine nell arco di un estate, gran parte nella solitudine dell eremo di Mamre. Si tratta della struttura che sorge tra le ridenti colline di Campobello di Licata (AG), fortemente voluto da don Salvatore. Cuore di tutte le esperienze forti di preghiera è stato luogo di deserto, di campi di lavoro e campi scuola, di esperienze comunitarie per giovani e famiglie. Nacque così il sussidio. La prima esperienza dell itinerario l abbiamo fatta insieme noi, Don Salvatore ed un altra coppia, in seno alla nostra comunità con un gruppo di venti coppie di fidanzati. È stata un esperienza molto intensa non solo per i fidanzati ma anche per noi. Poi don Salvatore ci ha lasciati, ma l esperienza continua ancora nella nostra comunità e di frutti ne abbiamo raccolti parecchi. È molto bello che ora questa esperienza si va allargando nella diocesi di Nicosia come testimonieranno i coniugi Rosmari e Vito di Leo. I destinatari primi sono: i fidanzati che vogliono riscoprire la fede, la bellezza e i tratti fondamentali del sacramento del matrimonio; i fidanzati (o un solo membro della coppia) che devono ancora completare il percorso di iniziazione cristiana; le coppie già sposate che vogliono riprendere un cammino di fede; i gruppi familiari. Il sussidio è uno strumento valido anche per i presbiteri e i diaconi, per gli operatori pastorali della famiglia, per le coppie che accompagnano i fidanzati negli itinerari di fede.
4 LE TAPPE DELL ITINERARIO Per i fidanzati l itinerario dura dall Avvento a Pentecoste, perché condivide il cammino della Chiesa nell Anno Liturgico scandendo su di esso le proprie tappe. Per le coppie già sposate o per gruppi di famiglie si potrebbe articolare in un biennio. Il sussidio è comunque flessibile e si presta ad essere adattato. Bisogna stare attenti a non perdere, tuttavia, il suo senso di itinerario. Esaminiamo nel dettaglio le quattro tappe. PRIMA TAPPA: tempo dell accoglienza e del discernimento [settembre prima domenica di avvento] I primi incontri sono decisivi. Devono far sentire innanzitutto il calore dell accoglienza. Un clima caldo e coinvolgente di simpatia attrae molto più di mille pronunciamenti e di impegnative dichiarazioni di intenti. In questo primo momento un ruolo fondamentale hanno il presbitero ed il gruppo degli accompagnatori. Bisogna saper entrare con delicatezza nella vita di una persona, conoscere senza invadere, attendere i tempi ed i momenti di una maggiore apertura, costruire un dialogo. Nei primi incontri bisogna farsi un quadro di riferimento sufficientemente chiaro riguardante la vita, le dinamiche personali, il livello culturale, le situazioni religiose di provenienza ed il servizio che ognuno svolge nella società. Vanno suscitate le domande di fondo che il cuore e l intelletto si pongono sul senso della vita, su Cristo rivelatore del Padre, sull origine e sul compito essenziale della Chiesa. Ne Il volto missionario della parrocchia si dice che L adulto si lascia coinvolgere in un processo di formazione e di cambiamento di vita soltanto dove si sente accolto e ascoltato negli interrogativi che toccano le strutture portanti della sua esistenza: gli affetti, il lavoro, il riposo. E l esperienza degli affetti è soprattutto quella dell amore tra uomo e donna, tra genitori e figli. Ecco perché la preparazione al matrimonio è un occasione favorevole come pure l attesa e la nascita dei figli e poi la richiesta di catechesi e di sacramenti per gli stessi divenuti fanciulli. Opportunità preziose per proporre percorsi formativi alle coppie. Tempo dell accoglienza è il tempo in cui si aiutano i fidanzati a fondare la propria vita di coppia sulla presenza e sulla compagnia di Gesù. È bellissima, a questo proposito, l icona dei discepoli di Emmaus che apre la prima unità tematica di catechesi.
5 Tempo di accoglienza e tempo del discernimento sono tempo che richiede di far spazio a Dio nella vita di coppia e di decidere se continuare il cammino sul fondamento della Parola, imparando ad ascoltare il Vangelo e a comportarsi da discepoli di Cristo nella Chiesa e nel mondo [CMGA, 32]. Dopo i primi incontri e il primo annunzio segue il rito di accoglienza nella comunità [ultima domenica di ottobre]. Il rito di accoglienza è il momento in cui si chiede che la scelta di intraprendere il cammino sia consapevole e ferma e che l impegno di seguire l itinerario si esprima pubblicamente, durante la celebrazione comunitaria, chiedendo l aiuto e la preghiera della comunità. Le coppie vivono questo momento con molta serietà. Anche per la comunità è un momento bello: conoscono questi giovani, ci si sente chiamati a pregare per loro e a dare testimonianza. Si crea un primo legame. Questa prima tappa è segnata dal primo passaggio che consiste nel rito di ammissione e benedizione dei fidanzati [domenica di avvento]. È il primo passaggio fondamentale dell itinerario. I fidanzati hanno percorso un piccolo tratto accogliendo, in Cristo, l annunzio dell amore di Dio nel loro amore. Adesso esprimono davanti alla comunità cristiana la volontà di volere continuare il cammino di approfondimento della fede e la Chiesa li ammette ufficialmente e solennemente nel percorso di fede. La decisione che si esprime nel rito di ammissione è impegnativa e tocca tutta la vita personale e di coppia. Continuare il cammino vuol dire mettere Gesù al primo posto, misurare la vita su di Lui e sulla sua Parola, fare scelte coerenti, cambiare stili di vita, impegnarsi veramente a vivere tutta la vita da cristiano. E questo non da soli, ma insieme, in un cammino di coppia, mano nella mano per aiutarsi e sostenersi sulla strada. In questo rito di ammissione viene recuperato un gesto tipico del catecumenato che è la signatio crucis. Si riceve il segno della croce sulla fronte dal sacerdote, mentre gli altri segni sugli orecchi, sugli occhi, sulla bocca, sul petto e sulle spalle vengono fatti personalmente dai fidanzati. Tutta la vita è sotto il segno dell amore di Cristo. Tutti i sensi partecipano alla riscoperta della fede. La vita di coppia sarà misurata sul dono dell amore che traspare dalla croce di Cristo. Il rito di ammissione si conclude con la benedizione dei fidanzati, momento suggestivo e culminante in cui gli stessi si dichiarano l uno per l altra. Tutta la comunità invoca la benedizione perché possano scoprire l amore del Padre nel loro amore e così diventare sempre più capaci di fedeltà sincera, di comunione casta, di amore
6 generoso e perenne. La celebrazione di questo rito di ammissione, vissuto durante una celebrazione domenicale di Avvento, diventa occasione propizia per educare la comunità cristiana e le famiglie a rivedere il livello della loro fede e ad assumere e a vivere la loro responsabilità nell accompagnare e sostenere i giovani che sono incamminati verso il matrimonio. SECONDA TAPPA: tempo della parola e del discepolato [prima domenica di avvento-prima di quaresima]. Questo è il tempo in cui la coppia comincia a progettare una vita comune, ponendosi la domanda: come possiamo vivere da discepoli di Cristo l esperienza del fidanzamento? E il tempo dell apprendistato, nel quale imparare il linguaggio dell amore alla luce della Parola di Dio. E il tempo della catechesi, scandito dall ascolto assiduo della Parola, dalla conoscenza organica del messaggio cristiano messo a confronto con le attese e le domande del mondo contemporaneo, ma soprattutto è il tempo del discepolato cioè dell acquisizione da parte dei fidanzati di uno stile di vita evangelico. In questo tempo è importante la catechesi, ma è altrettanto importante l esperienza della preghiera e la partecipazione alla celebrazione eucaristica. Cuore della catechesi sono le beatitudini e i comandamenti. Catechesi e preghiere orientano verso l esame di coscienza (inserto B). Si inserisce a questo punto il secondo passaggio che prevede il pellegrinaggio alla cattedrale e la rinnovata adesione alla Chiesa [Prima domenica di quaresima]. Le coppie sono chiamate a dichiarare la loro convinta adesione a Cristo e alla Chiesa davanti al Vescovo, successore degli apostoli, segno di comunione e di unità. Il ritrovarsi insieme in cattedrale attorno al vescovo diventa un esperienza forte dell essere Chiesa. I giovani vivono quest incontro come una festa. Questo momento è propedeutico a quello successivo molto importante: il rinnovo solenne delle promesse battesimali durante la veglia pasquale. TERZA TAPPA: tempo della preghiera e della riconciliazione [Quaresima-Pasqua] Questo tempo dell itinerario è caratterizzato dallo spirito penitenziale. L ascolto porta alla conversione e alla riconciliazione con Dio, alla verifica degli atteggiamenti maturati e al rinnovamento della vita. Si può pensare ad un ritiro di Quaresima utilizzando
7 la proposta dell inserto C. Il cammino di conversione e di purificazione giunge alla celebrazione comunitaria del sacramento della riconciliazione, culmina nella veglia pasquale, con la solenne rinnovazione delle promesse battesimali. E il cuore di tutto l itinerario. E importante preparare i giovani alla celebrazione, sottolineare che quella che stanno celebrando è per loro una Pasqua speciale della vita, che si apprestano a rifondare nella veglia la propria professione di fede. Bisogna introdurre in maniera dettagliata tutto quello che sarà vissuto nella notte di Pasqua: la celebrazione della luce, la ricchezza e la bellezza della Parola, l evento della Risurrezione, l acqua ed il rinnovamento delle promesse battesimali, il Corpo e il Sangue del Signore. QUARTA TAPPA: tempo dell impegno e della missione [periodo post pasquale] Questo tempo inizia prima della celebrazione dei sacramenti e continua dopo con le modalità della testimonianza nella Chiesa, in famiglia, nel posto di lavoro, nel tessuto sociale della città. Con il sacramento del matrimonio in coppia si diventa segno, epifania, manifestazione dell amore di Dio dentro la storia. Vocazione e impegno che non finiscono mai. I giovani rimangono sempre stupiti quando facciamo scoprire la classificazione dei sacramenti nel catechismo degli adulti: sacramenti dell iniziazione cristiana sacramenti di guarigione sacramenti per il servizio della vita comunitaria: ordine e matrimonio. Questi ultimi direttamente finalizzati a formare e dilatare il Popolo di Dio, l uno e l altro segno dell amore sponsale di Cristo per la Chiesa. Il sussidio è articolato in schede che sono pensate, in genere, per unità tematiche (due o tre). La prima scheda prevede la catechesi e un piccolo momento di preghiera, [scheda bianca]. La prima parte della scheda della catechesi riporta l essenziale da raggiungere, il brano centrale della Parola, un riferimento alla Scrittura sul tema e alcune piste di riflessione. La seconda parte presenta alcuni documenti di supporto alla riflessione articolati in orientamenti, approfondimenti e tracce. La piccola preghiera può essere utilizzata per intero o a spezzoni, a seconda della situazione del gruppo e del tempo che si ha a disposizione. La seconda scheda è finalizzata all interazione di coppia e presenta spigolature sull amore [scheda azzurra]. L interazione di coppia prevede un momento di
8 risposta individuale e poi un confronto tra i fidanzati. Le spigolature sull amore sono riflessioni collegate alle tematiche trattate che possono essere riprese, anche, in altri momenti. La terza scheda [scheda gialla] è una celebrazione della Parola da vivere comunitariamente in Chiesa con la presidenza del presbitero o del diacono. Il sussidio presenta, inoltre, tre inserti. A: proposta di un unità tematica sul linguaggio del corpo B: proposta di esame di coscienza C: due schemi per ritiri spirituali (Quaresima e tempo di Pasqua) da utilizzare liberamente a seconda delle esigenze del gruppo. In appendice sono una lettera per il parroco della parrocchia dove la nuova famiglia andrà ad abitare ed alcuni schemi di riflessione da vivere insieme al parroco nella nuova parrocchia. Si suggeriscono alcune indicazioni perché le giovani coppie possano proseguire il cammino nella loro parrocchia di accoglienza. Nel documento Celebrare il mistero grande dell amore i vescovi sostengono che La formazione delle giovani coppie di sposi richiede coraggio e creatività. Occorre che la comunità cristiana sia sempre più in grado di accogliere, accompagnare e aiutare le giovani coppie, riconoscendole e valorizzandole come soggetti attivi della loro stessa crescita. È però necessario andare alla ricerca delle giovani coppie senza pretendere servizi pastorali o sociali per i quali la coppia giovane non è ancora matura o che potrebbe in qualche modo indebolirne la compattezza. Il sussidio, infine, non è pensato come un testo scolastico da seguire nella sua interezza, ma piuttosto come una traccia da cui il catechista accompagnatore saprà selezionare contenuti, schede, spigolature e preghiere adattandoli alla realtà concreta delle persone coinvolte.
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