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- Federica Simoni
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2 PO 13 rev ottobre /10 GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E RIFIUTI DAI COMUNI E DALLA COMUNITA INDICE DI REVISIONE REV. DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE note RGA RD SG RGA RD SG 1
3 PO 13 rev ottobre /10 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE GESTIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI Pianificazione del servizio Modalità operative e responsabilità Smaltimento rifiuti Sorveglianza e controllo Gestione delle emergenze Adempimenti tecnico-amministrativi e monitoraggio della produzione di rifiuti Formazione del personale operativo Attività di comunicazione e sensibilizzazione SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE ATTIVITÀ COMUNALI E DELLA COMUNITA Pianificazione del servizio Deposito temporaneo Modalità operative e responsabilità Sorveglianza e controllo Adempimenti tecnico-amministrativi Informazione, formazione e sensibilizzazione del personale ALLEGATI SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1. Il servizio di raccolta, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti urbani e di alcune tipologie di rifiuti speciali è disciplinato in modo unitario e coordinato nell ambito del territorio della Val di Non ed è gestito dalla Comunità della Val di Non, di seguito denominata semplicemente Comunità, su conforme affidamento da parte dei Comuni. 2. La gestione del servizio oggetto della presente procedura è condotta in esecuzione e in conformità alle specifiche previsioni di cui al D. Lgs n. 152, alla L.P n. 5 e al Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 26 di data La presente procedura si propone di definire le modalità, le azioni e le responsabilità per la pianificazione, la conduzione operativa e il monitoraggio del servizio di gestione delle seguenti tipologie di rifiuti: a)rifiuti urbani assimilati prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche presenti e operanti sul territorio; b)rifiuti urbani e speciali prodotti direttamente presso le sedi di proprietà della Comunità e dei Comuni. 4. I principali ambiti presi in considerazione sono relativi a: a)attività di pianificazione e di gestione ordinaria del servizio di raccolta, trasporto e avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti; b)attività di sorveglianza e controllo del servizio svolto direttamente dal personale dei Comuni/Comunità del servizio affidato a enti terzi; c)gestione tecnico-amministrativa del servizio; d)attività di monitoraggio della produzione di rifiuti prodotti sul territorio della Comunità; e)attività di comunicazione e sensibilizzazione al problema della riduzione e della corretta gestione dei rifiuti; f) gestione delle eventuali emergenze ambientali causate dall abbandono di rifiuti sul territorio. 5. La procedura non contempla la gestione delle eventuali discariche di inerti presenti in alcuni Comuni e la gestione dei centri di raccolta presenti sul territorio della Val di Non e della discarica controllata in località Iscle in C.C. Segno nel comune di Taio, di competenza della Comunità, gestiti tramite apposita procedura (PO 14).
4 PO 13 rev ottobre /10 6. La procedura, inoltre, non contempla la gestione del servizio di raccolta, trasporto e avvio a recupero dei contenitori vuoti dei fitofarmaci e dei concimi (rifiuti pericolosi) utilizzati dal settore agricolo, di competenza del Consorzio Vasche. 7. I rapporti, gli obblighi e le competenze dei soggetti coinvolti nel servizio di gestione dei rifiuti (Comunità, Comuni ed enti terzi) sono disciplinati dalle formule contrattuali in vigore e da eventuali accordi/convenzioni sottoscritti tra le parti. 8. Gli estremi delle prescrizioni normative, regolamenti/circolari, contratti e convenzioni di riferimento per la presente procedura sono elencati nella documentazione di registrazione prevista dal SGA. 2. BASI, RIFERIMENTI, SIGLE E DEFINIZIONI -Regolamento (CE) N. 1221/2009; -PGA 02 Gestione delle prescrizioni legali ed altre prescrizioni; -D. Lgs. n. 152 di data Norme in materia ambientale ; -Piano di riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per la Val di Non (deliberazione giuntale n. 124 d.d ) e successive n. 3 varianti (deliberazione giuntale n. 4 d.d deliberazione giuntale n.8 d.d deliberazione giuntale n.20 d.d ). -Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 26 di data SIGLA DEFINIZIONE SIGLA DEFINIZIONE SGA Sistema di Gestione Ambientale RD Rappresentante della Direzione PGA Procedura di Gestione Ambientale SG Segretario Comunità PRES Presidente Comunità RGA Responsabile Sistema di Gestione Ambientale RST Responsabile Servizio Tecnico e Tutela Ambientale Definizioni: per le definizioni delle tipologie di rifiuto si rimanda al Capo I, articoli 4 e 5 del Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 26 di data GESTIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI 3.1 Pianificazione del servizio 1. Il sistema adottato, in conformità alle disposizioni della normativa vigente e del Regolamento della Comunità per la gestione dei rifiuti urbani, è orientato principalmente alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti sul territorio e al potenziamento della raccolta differenziata, del riutilizzo, del recupero e del riciclaggio della maggior quantità possibile di rifiuti. 2. Lo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti avviene all interno del territorio della Comunità, utilizzando la discarica di rifiuti non pericolosi situata in località Iscle di C.C. Segno nel comune di Taio. I rifiuti urbani differenziati sono, invece, destinati a riutilizzo, recupero o riciclaggio. 3. La pianificazione degli obiettivi, delle modalità di conduzione del servizio e di altri possibili interventi necessari al miglioramento della gestione del servizio è svolta dalla Comunità in sede di riesame e di rinnovo dei contratti di affidamento degli incarichi, prendendo in considerazione le informazioni relative all andamento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, le non conformità e i reclami registrati. In tali occasioni sono in particolare discussi e valutati i seguenti aspetti: a)azioni necessarie per l'adeguamento ad eventuali nuove prescrizioni normative, con attenzione alla legislazione relativa alla tutela ambientale; b)possibili iniziative per migliorare il servizio offerto e opportunità per ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti e incrementare la raccolta differenziata; c)necessità di riconfermare o modificare le società terze affidatarie del servizio di raccolta, recupero/riciclaggio dei rifiuti sulla base di valutazioni che si riferiscano anche alle prestazioni ambientali del servizio offerto e alla possibilità di minimizzare gli impatti ambientali complessivi legati alla gestione dei rifiuti urbani;
5 PO 13 rev ottobre /10 d)possibili attività di formazione e/o sensibilizzazione ritenute necessarie. 4. In sede di stesura dei contratti di affidamento degli incarichi, la Comunità definisce con precisione le modalità di gestione dei servizi affidati, precisando soprattutto: a)gli obblighi contrattuali necessari per il rispetto della normativa vigente; b)le azioni vincolanti che favoriscano una gestione dei servizi tale da comportare minori rischi per la salute umana e minori impatti sull'ambiente; c)gli obblighi contrattuali che permettano il rispetto di quanto previsto dal SGA (obblighi di comunicazione e di fornitura di informazioni ed eventuali evidenze documentali sul servizio...); d)le modalità di controllo da parte della Comunità del servizio affidato al fornitore (opportunità di effettuare audit sul campo ). 3.2 Modalità operative e responsabilità 1. Il servizio di raccolta differenziata, trasporto, recupero/riciclaggio/smaltimento dei rifiuti urbani è affidato dalla Comunità a società esterne autorizzate, regolarmente iscritte all Albo Gestori Ambientali ai sensi della normativa vigente. Nell ambito del capitolato d appalto e del contratto stipulato con la/e società sono specificate le modalità di svolgimento del servizio come: tipologia di raccolta differenziata effettuata (porta a porta o stradale, categorie di rifiuti raccolti ), localizzazione dei siti idonei all installazione delle campane, dei contenitori stradali, frequenza, orari e percorsi seguiti, date e modalità di lavaggio delle campane e dei cassonetti, modalità di trasporto, destinazione del rifiuto (riutilizzo, recupero, riciclaggio o smaltimento). 2. La raccolta dei rifiuti sul territorio si esplica nelle seguenti modalità, per le cui specifiche si rimanda al Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 26 di data : a) porta a porta di secco residuo e organico sia per le utenze domestiche che non domestiche, di cartone, nylon e vetro solo per le utenze non domestiche; b)stradale, attraverso le campane per il conferimento in modo differenziato di frazioni recuperabili di vetro, plastica, alluminio, banda stagna, carta, cartone, indumenti usati; c)stradale con ecomobile: per i rifiuti urbani domestici potenzialmente pericolosi; d)con cassonetti per medicinali e pile; e)campane interrate per i rifiuti solidi urbani, secco residuo e organico delle utenze domestiche, riservato alle seconde case in particolare per uso turistico e specifiche situazioni individuate dalla Comunità. 3. Il gestore del servizio, tramite l affidatario, deve provvedere alla pesatura di tutti i rifiuti raccolti nel territorio della Comunità prima del loro conferimento e/o smaltimento. I dati raccolti vengono trasmessi alla Comunità. 4. I principali elementi di gestione del servizio sono registrati, a cura della Comunità, nella Scheda di gestione dei rifiuti urbani e aggiornati in caso di modifica (introduzione di nuove modalità di raccolta/trasporto/destinazione o modifica di quelle esistenti, identificazione di nuove tipologie di rifiuti prodotti sul territorio, cambiamento della/e società esterna/e coinvolte nelle diverse fasi del servizio...). 5. La Comunità ha l onere di registrare, con modalità definite dal SGA (PGA 05), qualsiasi reclamo o problema relativo alla rottura o furto dei contenitori forniti alle utenze domestiche e non domestiche. 6. La pulizia dei contenitori è a cura dei singoli utenti, escluso il lavaggio dei cassonetti >240 litri. 7. La manutenzione, il periodico lavaggio/sanificazione, l eventuale sostituzione dei contenitori e delle campane stradali e la pulizia delle aree in cui questi sono collocati sono svolti dalla/e società affidataria/e del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, in base ai termini contrattuali sottoscritti. 3.3 Smaltimento rifiuti 1. La Comunità, tramite la stessa ditta che effettua la raccolta ed il trasporto dei rifiuti, gestisce una discarica di rifiuti non pericolosi sita in Loc. Iscle in C.C. Segno nel Comune di Taio. 2. Le modalità per l accesso dei rifiuti in discarica sono disciplinati dalla Comunità in applicazione delle disposizioni previste dal D. Lgs n. 36, dal D.M e dalle prescrizioni indicate nel provvedimento A.I.A. rilasciato dall A.P.P.A. di Trento.
6 PO 13 rev ottobre / Sorveglianza e controllo 1. Nel caso fossero rilevate situazioni non conformi alle disposizioni normative vigenti, ai termini contrattuali o alle modalità operative descritte dalla presente procedura o condizioni ritenute meritevoli di attenzione, in quanto potenzialmente rischiose per la salute pubblica e/o l ambiente, il RGA è tenuto ad aprire una non conformità secondo quanto previsto dal SGA (PGA 10) e valutare le azioni da intraprendere per risolvere la situazione. 2. Analoga procedura è seguita nel caso pervengano segnalazioni/reclami esterni concernenti problematiche ambientali connesse alla gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti. 3.5 Gestione delle emergenze 1. La condizione di emergenza correlata alla gestione dei rifiuti urbani è legata all abbandono incontrollato di rifiuti, allo stato solido o liquido, sul o nel suolo o nelle acque superficiali o sotterranee. 2. I RGA dei Comuni devono provvedere affinché i dipendenti del Comune siano informati sul comportamento da seguire nel caso dovessero rilevare sul territorio comunale un deposito incontrollato di rifiuti di qualsiasi natura. In tale occasione, il dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione all ufficio tecnico comunale ed al servizio tecnico della Comunità. 3. È fatto divieto assoluto di procedere alla rimozione senza autorizzazione preventiva da parte del personale dell ufficio tecnico del comune. Il RST del Comune ha il compito di contattare il personale comunale incaricato ed effettuare con gli stessi un sopralluogo immediato volto a: -identificare, ove possibile, il responsabile dell inquinamento; -identificare la natura del rifiuto e la sua pericolosità. 4. Nel caso siano identificati i responsabili dell inquinamento o altri soggetti ai quali sia imputabile la violazione legislativa, in base agli accertamenti effettuati dai soggetti preposti al controllo, deve esserne data comunicazione tempestiva all autorità competente e al Sindaco per l emissione di un ordinanza di rimozione immediata dei rifiuti, avvio a recupero/smaltimento e ripristino dello stato dei luoghi a carico dei responsabili stessi. Questi ultimi devono inoltre rispondere delle sanzioni previste dalla normativa vigente. 5. Ad avvenuta rimozione del rifiuto da parte dei responsabili, il RST del Comune ha il compito di effettuare un sopralluogo per verificare lo stato di pulizia dell area e l assenza di situazioni di contaminazione del suolo, sottosuolo e/o acque. 6. Nel caso i responsabili individuati non ottemperino agli obblighi prescritti entro i termini stabiliti dall ordinanza del Sindaco, il Comune contatta una società regolarmente autorizzata per l esecuzione alle operazioni di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi necessarie rivalendosi successivamente sugli stessi. 7. Nel caso non siano identificabili i responsabili, lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e il ripristino dello stato dei luoghi è a carico del Comune e deve essere effettuato contattando società autorizzate al trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti in oggetto. 8. Il RST del Comune deve attivare gli interventi di società specializzate e assistere, o far assistere da personale comunale incaricato, le stesse durante le operazioni di ritiro dei rifiuti, verificando l accurata rimozione e la pulizia dell area e accertando l assenza di fenomeni di contaminazione del suolo, sottosuolo e/o acque indotti da eventuali rilasci correlati al tipo di rifiuti depositati. 9. Nel caso si verifichi che l abbandono di rifiuti abbia determinato una situazione di rischio concreto o potenziale di contaminazione dell area, il responsabile dell inquinamento o il Comune sono tenuti ad attivare le procedure operative ed amministrative previste dalla normativa vigente per la gestione dei siti contaminati. 10.L emergenza ambientale deve essere registrata a cura del RGA del Comune secondo le modalità previste dal SGA (PGA 08). Analoghe procedure devono essere seguite in caso di segnalazioni/reclami esterni relativi all abbandono di rifiuti. 3.6 Adempimenti tecnico-amministrativi e monitoraggio della produzione di rifiuti 1. Il RST della Comunità, con la collaborazione del personale della Comunità, verifica che siano stipulati, archiviati e rinnovati prima del termine di scadenza i contratti di affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti urbani. 2. Prima dell affidamento degli incarichi, il RST con la collaborazione del personale addetto della Comunità, si assicura che le società esterne siano regolarmente autorizzate, ai sensi della normativa
7 PO 13 rev ottobre /10 vigente (iscrizione all Albo Gestori Ambientali), all erogazione dei servizi oggetto di affidamento, richiede e archivia le relative autorizzazioni, registrandone gli estremi nell apposita scheda di gestione del servizio. 3. Il RST è responsabile del controllo delle scadenze di tali autorizzazioni e della richiesta alle società dei relativi rinnovi. 4. Il personale della Comunità si occupa della compilazione annuale del Modello Unico di Dichiarazione (M.U.D.) e della sua presentazione alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Trento entro il termine fissato annualmente, salvo proroghe concesse dagli Enti preposti. 5. A tal fine, il RST, con la collaborazione del personale interno della Comunità, è tenuto a: a)reperire i dati quantitativi della produzione di rifiuti urbani sul territorio, assicurandosi che le società affidatarie del servizio trasmettano regolarmente i dati necessari; b)registrare e archiviare i dati nell apposito registro per la quantificazione dei rifiuti urbani. 6. La/e società incaricate della raccolta e trasporto dei rifiuti urbani trasmettono alla Comunità i dati relativi agli svuotamenti dei contenitori ed alle pesature per la raccolta porta a porta e dei contenitori/campane stradali con frequenza mensile. 7. I dati e le informazioni raccolti sono inoltre analizzati ed elaborati dal RST della Comunità per valutare l andamento della produzione quantitativa e qualitativa dei rifiuti e della raccolta differenziata sul territorio della Val di Non e per calcolare gli indicatori di prestazione ambientale connessi. 8. I risultati dei monitoraggi svolti sono presi in considerazione in sede di Riesame e valutati in riferimento agli obiettivi e al programma di miglioramento ambientale. 9. I dati, inoltre, sono sistematicamente controllati da RST al fine di un controllo nei confronti delle società cui sono affidati i servizi di gestione dei rifiuti e eventualmente evidenziare la necessità di intervenire anticipatamente all attività di riesame. 3.7 Formazione del personale operativo 1. Il personale interno della Comunità e dei Comuni coinvolto nelle attività di gestione o controllo del servizio e delle emergenze deve essere qualificato e ricevere adeguata formazione per le competenze dirette. Le eventuali attività di formazione svolte devono essere documentate e registrate secondo le modalità previste dal SGA (PGA 04). 3.8 Attività di comunicazione e sensibilizzazione 1. La comunicazione agli utenti (utenze domestiche e non domestiche) delle informazioni relative alle modalità di svolgimento del servizio di raccolta, avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti urbani e alle modalità da seguire per effettuare una corretta differenziazione dei rifiuti è assicurata dalla Comunità mediante: a) predisposizione di una pagina del sito internet della Comunità dedicata all argomento; b) invio all utenza di materiale informativo cartaceo; c) ogni altro canale di comunicazione ritenuto idoneo per il contesto territoriale servito (es. articoli di giornale, incontri..). 2. La Comunità, inoltre, promuove e/o organizza attività di informazione sul tema della gestione dei rifiuti e campagne di sensibilizzazione degli utenti in particolare sul problema della riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti e dell importanza della loro corretta differenziazione. 3. Sul sito internet della Comunità sono pubblicate le informazioni e i dati relativi alla produzione di rifiuti e all andamento della raccolta differenziata nel territorio della Val di Non. 4. La Comunità invia ai Comuni semestralmente informazioni e dati specifici. 4. SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE ATTIVITÀ COMUNALI E DELLA COMUNITA 4.1 Pianificazione del servizio 1. I rifiuti prodotti dal personale dei Comuni e della Comunità (rifiuti prodotti presso le sedi, magazzini o altre proprietà comunali o della Comunità e rifiuti prodotti dalle attività svolte sul territorio) sono raccolti in modo differenziato e avviati a recupero/smaltimento attraverso:
8 PO 13 rev ottobre /10 a) il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati per le tipologie di rifiuti non pericolosi oggetto del servizio e classificabili come urbani sulla base dei criteri qualitativi e quantitativi per l assimilazione definiti dalla normativa vigente; b) conferimento a soggetti esterni autorizzati alle attività di trasporto, recupero e/o smaltimento per tutte le altre tipologie di rifiuto prodotto secondo le disposizioni legislative vigenti. 2. La pianificazione delle modalità di conduzione del servizio, la valutazione della possibilità di attivare nuovi interventi/servizi necessari al miglioramento della gestione dei rifiuti prodotti dalle attività comunali e della Comunità e la programmazione di attività di formazione e/o sensibilizzazione ritenute necessarie è svolta dalla Comunità, in coordinamento con i Comuni, in occasione di modifiche delle normative vigenti in materia di rifiuti, in sede di riesame e/o di rinnovo dei contratti di affidamento degli incarichi. 4.2 Deposito temporaneo 1. In base a quanto stabilito dall art. 183 del D. Lgs. n. 152 di data Norme in materia ambientale, per «deposito temporaneo» si intende il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, alle seguenti condizioni: 1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento; 2. 2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri cubi nel caso di rifiuti pericolosi o i 20 metri cubi nel caso di rifiuti non pericolosi. In ogni caso, allorchè il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi i 10 metri cubi l'anno e il quantitativo di rifiuti non pericolosi non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno; 3) il «deposito temporaneo» deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute; 4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose; 5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo. 4.3 Modalità operative e responsabilità 1. Al fine di garantire una razionale e corretta gestione interna della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti, presso le sedi di proprietà comunale e della Comunità sono predisposti appositi contenitori, differenziati e opportunamente contrassegnati in base alla tipologia di rifiuto cui sono dedicati, e aree idonee per effettuare un deposito temporaneo delle tipologie di rifiuti non conferibili al servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Il deposito temporaneo dei rifiuti deve essere effettuato nel rispetto delle disposizioni normative vigenti sopra menzionate. 2. Per quanto riguarda eventuali rifiuti pericolosi prodotti, il loro eventuale deposito temporaneo deve avvenire nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito, l imballaggio e l etichettatura delle sostanze pericolose sopra riportato. 3. Tutto il personale è tenuto a differenziare i rifiuti prima del loro conferimento nei contenitori. 4. Per quanto riguarda i rifiuti assimilati, il personale incaricato dal comunale e dalla Comunità provvede regolarmente allo svuotamento dei contenitori predisposti all interno delle sedi degli Enti ed al conferimento dei rifiuti alla rete di raccolta urbana, rispettando la differenziazione dei rifiuti.
9 PO 13 rev ottobre /10 5. Il RGA ha il compito di comunicare tempestivamente a tutto il personale e alla ditta addetta alle pulizie qualsiasi modificazione delle prassi di gestione dei rifiuti. 6. L avvio a smaltimento/recupero dei rifiuti che non possono essere conferiti al servizio pubblico di raccolta, temporaneamente depositati presso le sedi di proprietà comunale e della Comunità, è svolto mediante conferimento periodico ai soggetti autorizzati alle attività di trasporto, recupero e/o smaltimento che hanno stipulato apposito contratto con la Comunità/Comune o che sono autorizzati/obbligati al ritiro dei rifiuti in base alla normativa vigente. 7. L avvio a smaltimento/recupero avviene con periodicità, concordata dalla Comunità/comuni con le società di trasporto, tale da permettere il rispetto dei criteri definiti dalla normativa vigente per i depositi temporanei di rifiuti. 8. Il rifiuto può essere consegnato al trasportatore solamente nel caso non si registri alcuna contraddizione nelle informazioni relative all autorizzazione attestante l iscrizione all Albo Gestori Ambientali. In caso contrario il rifiuto non può essere allontanato e ne deve essere data comunicazione al RGA per le necessarie verifiche in merito all accaduto. Il RGA del Comune è tenuto ad aprire una non conformità secondo quanto previsto dal SGA (PGA 10). 9. In occasione dell avvio a smaltimento/recupero dei rifiuti, il dipendente del Comune/Comunità ha il compito di provvedere al corretto adempimento delle prescrizioni tecnico-amministrative connesse. 4.3 Sorveglianza e controllo 1. I RGA dei Comuni e della Comunità ed il personale addetto sono tenuti a verificare: a)il corretto svolgimento della raccolta differenziata da parte del personale interno e del personale delle società di pulizia; b)il rispetto delle modalità di avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti e il corretto adempimento delle prescrizioni tecnico-amministrative; c)il rispetto dei criteri e obblighi definiti dalla normativa vigente per i depositi temporanei di rifiuti. 2. Nel caso siano rilevate situazioni non conformi alle disposizioni normative vigenti e alle modalità descritte dalla presente procedura, deve essere aperta una non conformità secondo quanto previsto dal SGA e valutate le azioni da intraprendere per risolvere la situazione. 4.4 Adempimenti tecnico-amministrativi 1.I Comuni e la Comunità sono tenuti, per quanto concerne i rifiuti prodotti in proprio, a seguire quanto previsto dalla normativa. 4.5 Informazione, formazione e sensibilizzazione del personale 1. I RGA dei Comuni e della Comunità hanno il compito di: a)informare il personale addetto alle pulizie in merito alle modalità di gestione dei rifiuti; b)informare, formare, responsabilizzare e motivare il personale dipendente, secondo le mansioni possedute, alla corretta applicazione della presente procedura, alla corretta gestione dei rifiuti e al rispetto degli adempimenti tecnico-amministrativi connessi; c)comunicare tempestivamente al personale interno e al personale addetto alle pulizie qualsiasi modifica delle prassi di gestione dei rifiuti; d)valutare la necessità ed eventualmente organizzare attività di formazione/aggiornamento sul tema della gestione dei rifiuti e degli adempimenti tecnico-amministrativi connessi, in modo da assicurare che il personale interno coinvolto nella gestione dei rifiuti possieda adeguata competenza. 2. Le attività di formazione svolte devono essere documentate e registrate secondo le modalità previste dal SGA (PGA 04). 5. ALLEGATI Allegato 1: MOD01/PO13 - gestione dei rifiuti prodotti in proprio dai Comuni e dalla Comunità; Allegato 2: MOD02/PO13 - registro della produzione mensile di rifiuti urbani.
10 PO 13 rev ottobre /10 Allegato 1: MOD01/PO13 - RIFIUTI DAI COMUNI E DALLA COMUNITA TIPOLOGIA MATERIALE C.E.R. DESCRIZIONE DEL RIFIUTO CLASSE DI PERICOLO DOCUMENTI (formulario, registro di carico e scarico) RESPONSABILE RACCOLTA AUTORIZZAZIONE - SCADENZA RESPONSABILE TRASPORTO AUTORIZZAZIONE - SCADENZA DESTINAZIONE RIFIUTO AUTORIZZAZIONE - SCADENZA NOTE
11 PO 13 rev ottobre /10 Allegato 2: MOD02/PO13 - REGISTRO DELLA PRODUZIONE MENSILE DI RIFIUTI URBANI anno Sistema di Gestione Ambientale Integrato PRODUZIONE MENSILE DI RIFIUTI URBANI anno MOD02/PO13 rev. 02 d.d Aggiornamento data: responsabile: DESCRIZIONE GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC TOTALE C.E.R. DEL RIFIUTO [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] [t] % tipologia di rifiuto tipologia di rifiuto tipologia di rifiuto tipologia di rifiuto Totale rifiuti urbani differenziati Totale rifiuti urbani indifferenziati Totale rifiuti urbani % raccolta differenziata Residui della pulizia stradale
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