Descrizione del sistema di gestione e controllo

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1 Descrizione del sistema di gestione e controllo Descrizione ai sensi dell articolo 71 Reg. CE 1083/2006 (Versione 1.0 del 30 marzo 2010 accettata dalla Commissione europea - DG REGIO con Nota n del 29 aprile 2010) PO FESR Basilicata CCI 2007 IT16 1 PO 012 Decisione della Commissione Europea C(2007) 6311 del e Decisione della Commissione europea C (2010) 884 del 2 marzo 2010 Regione Basilicata Dipartimento Presidenza Giunta Autorità di Gestione PO FESR Basilicata Via Vincenzo Verrastro, Potenza adg.por@regione.basilicata.it

2 INDICE FINALITÀ ED OBIETTIVI...5 DOCUMENTI E RIFERIMENTI NORMATIVI DATI GENERALI Informazioni Data di aggiornamento della descrizione Struttura del sistema Autorità di Gestione Organismi intermedi Autorità di Certificazione Autorità di Audit e organismi di controllo Rapporti organizzativi tra gli organismi partecipanti al sistema di gestione e controllo Orientamenti forniti all Autorità di Gestione e di Certificazione nonché agli organismi intermedi per garantire la sana gestione finanziaria dei Fondi strutturali AUTORITÀ DI GESTIONE L Autorità di Gestione e le sue funzioni principali Data e forma della designazione formale che autorizza l Autorità di Gestione a svolgere le proprie funzioni Indicazione delle funzioni e dei compiti svolti direttamente dall Autorità di Gestione Funzioni formalmente delegate dall Autorità di Gestione Organizzazione dell Autorità di Gestione Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità Procedure scritte elaborate per il personale dell Autorità di Gestione e degli organismi intermedi Descrizione delle procedure di selezione e di approvazione delle operazioni, nonché delle procedure destinate a garantirne la conformità alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l intero periodo di attuazione [articolo 60, lettera a), del regolamento (CE) n. 1083/2006] Verifica delle operazioni [articolo 60, lettera b), del regolamento (CE) n. 1083/2006] Trattamento delle domande di rimborso Descrizione del modo in cui l Autorità di Gestione trasmetterà le informazioni all Autorità di Certificazione Norme di ammissibilità stabilite dallo Stato membro e applicabili al programma operativo Nel caso in cui lo stesso organismo sia designato sia come Autorità di Gestione che come Autorità di Certificazione descrivere in che modo viene garantita la separazione delle funzioni Appalti pubblici, aiuti di Stato, pari opportunità, norme ambientali Istruzioni e orientamenti sulle norme applicabili (data e riferimento) Provvedimenti previsti per assicurare il rispetto delle norme applicabili, per esempio controlli relativi alla gestione, verifiche, audit Piste di controllo Irregolarità e recuperi Descrizione della procedura (compreso il diagramma) per conformarsi all obbligo di segnalare le irregolarità alla Commissione a norma dell articolo 28 del Reg. CE n. 1828/

3 Istruzioni relative alla segnalazione e alla rettifica delle irregolarità nonché alla registrazione del debito e ai recuperi dei pagamenti non dovuti ORGANISMI INTERMEDI AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE L Autorità di Certificazione e le sue funzioni principali Data e forma della designazione formale che autorizza l Autorità di Certificazione a svolgere le proprie funzioni Indicazione delle funzioni svolte dall Autorità di Certificazione Funzioni formalmente delegate dall Autorità di Certificazione Organizzazione dell Autorità di Certificazione Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità Procedure scritte elaborate per il personale dell Autorità di Certificazione Certificazione delle dichiarazioni di spesa Descrizione delle procedure relative alla redazione, alla certificazione e alla presentazione delle dichiarazioni di spesa alla Commissione Descrizione dei provvedimenti presi dall Autorità di Certificazione per assicurare il rispetto delle prescrizioni di cui all articolo 61 del regolamento (CE) n.1083/ Disposizioni riguardanti l accesso dell Autorità di Certificazione alle informazioni dettagliate sulle operazioni, sulle verifiche e sugli audit effettuati dall Autorità di Gestione, dagli Organismi Intermedi e dall Autorità di Audit Sistema contabile Descrizione del sistema contabile che va istituito e utilizzato come base per la certificazione delle spese della Commissione Grado di dettaglio del sistema contabile Importi recuperati Descrizione del modo per garantire un rapido recupero del sostegno comunitario Disposizioni prese dall AdC per tenere il registro dei debitori e per detrarre gli importi recuperati dalla spesa da dichiarare AUTORITÀ DI AUDIT E ORGANISMI DI CONTROLLO Descrizione dei principali compiti e delle interconnessioni dell autorità di audit con gli organismi di controllo sotto la sua responsabilità Descrizione delle funzioni Interconnessioni dell Autorità di Audit con gli Organismi di controllo sotto la sua responsabilità Organizzazione dell autorità di audit e degli organismi di controllo sotto la sua responsabilità Organigrammi Disposizioni volte a garantire l indipendenza Qualifiche o esperienze richieste Descrizione delle procedure per controllare l attuazione delle raccomandazioni e dei provvedimenti correttivi indicati nei rapporti di audit Descrizione delle procedure relative alla supervisione del lavoro degli altri organismi di controllo sotto la responsabilità dell Autorità di Audit Rapporto annuale di controllo e dichiarazioni di chiusura Descrizione delle procedure relative alla redazione del rapporto annuale di controllo e delle dichiarazioni di chiusura Chiusure parziali Designazione dell organismo di controllo coordinatore Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/2006 3

4 Descrizione del ruolo dell organismo di controllo coordinatore Flowchart per la descrizione delle attività previste a norma dell art. 62 del Reg. CE n. 1083/ Audit sulle operazioni SISTEMA INFORMATICO APPROVAZIONE, ENTRATA IN VIGORE, MODIFICA E DIFFUSIONE DELLA PROCEDURA ALLEGATI APPENDICE

5 FINALITÀ ED OBIETTIVI La presente descrizione risponde alle prescrizioni regolamentari previste dall articolo 71 del Regolamento CE n. 1083/2006, nonché dall articolo 21 e dall Allegato XII - Descrizione dei Sistemi di gestione e controllo del Regolamento (CE) N. 1828/2006. L articolo 71(1) del Regolamento (CE) No 1083/2006) stabilisce: Prima della presentazione della prima domanda di pagamento intermedio o al più tardi entro dodici mesi dall approvazione di ciascun programma operativo, gli Stati Membri trasmettono alla Commissione una descrizione dei sistemi, comprendente in particolare l organizzazione e le procedure relative ai seguenti elementi: (a) autorità di gestione e di certificazione e organismi intermedi; (b) autorità di audit e ogni altro organismo incaricato di svolgere attività di audit sotto la responsabilità di quest ultima. Il paragrafo 2 del succitato articolo 71 prevede che la descrizione del sistema di gestione e controllo debba essere accompagnata da una relazione che mostra i risultati della valutazione del sistema istituito e di un parere di conformità del sistema alle disposizioni degli articoli del regolamento generale (dal 58 al 62). In base al paragrafo VI.2.4. del QSN , la valutazione dei sistemi di gestione e controllo dei PO ed il rilascio della relativa attestazione di conformità è effettuata dalla Ragioneria Generale dello Stato IGRUE, che funge da Organismo nazionale di coordinamento 1, secondo la tempistica e l articolazione delle attività (incontri bilaterali, scadenze per l invio dei draft ecc.) stabiliti con Nota Prot. n del MEF-RGS- IGRUE del 27 dicembre 2008 avente ad oggetto Valutazione di conformità dei sistemi di gestione e controllo dei programmi operativi Per il PO FESR Basilicata , le tre Autorità (AdG, AdC e AdA) hanno partecipato ai previsti incontri bilaterali con l IGRUE, provvedendo all invio della necessaria documentazione, secondo la tempistica e gli step seguenti: - Primo Incontro bilaterale presso il MEF-IGRUE in data 10 aprile 2008 per definire il calendario delle attività necessarie a concludere l esame del sistema di gestione e controllo del Programma, condividere la metodologia contenuta nella Nota orientativa sull'attività di valutazione della conformità a norma dell'articolo 71 del regolamento (CE) N. 1083/2006 predisposta dalla Commissione Europea, focalizzare gli elementi del sistema di gestione e controllo oggetto di valutazione; - Trasmissione al MEF-IGRUE del primo draft della Descrizione del Sistema di gestione e Controllo del PO FESR Basilicata con nota Prot /8131 del 31 Luglio 2008 dell Autorità di Gestione; - Secondo Incontro bilaterale presso la Regione Basilicata in data 1 e 2 ottobre 2008, nel corso del quale i rappresentanti dell IGRUE hanno svolto una visita in loco presso le strutture di gestione e controllo del PO FESR ; 1 Il paragrafo VI.2.4. del QSN dispone: Nei termini previsti dalla normativa comunitaria, le Autorità di Gestione e di audit di ciascun programma dovranno fornire la descrizione del sistema di gestione e di controllo, corredato del parere ai sensi dell art. 71, paragrafo 2 del Regolamento Generale, dell Organismo nazionale di coordinamento sulla conformità di detti sistemi alla normativa comunitaria. Tale documentazione dovrà essere fornita nel formato standard previsto dagli allegati al Regolamento della Commissione di attuazione del Regolamento Generale del Consiglio. L Organismo nazionale di coordinamento ha accesso alle informazioni e ai dati che ritiene necessari per esprimere il su indicato parere di conformità. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/2006 5

6 - Trasmissione al MEF-IGRUE della versione aggiornata al della Descrizione del sistema di gestione e controllo, e dei relativi n. 14 allegati, con nota prot. n /8131 del 18 dicembre 2008 dell Autorità di Gestione; - Relazione di cui all art. 71, par.2 del Reg. (CE) n. 1083/2006, trasmessa dal MEF-IGRUE con nota prot. n del 2 marzo 2009, nella quale sono stati esposti i risultati della valutazione del sistema proposto dalla Regione Basilicata per la gestione ed il controllo del PO FESR e sono state richieste le osservazioni da parte delle Autorità del Programma Operativo - Trasmissione al MEF-IGRUE della versione aggiornata della Descrizione del sistema di gestione e controllo, approvata con DGR n del 10 giugno 2009, e dei relativi allegati, con nota prot. n /71AU del 17 settembre 2009 dell Autorità di Gestione; - Integrazioni apportate in data 30 marzo 2010 a seguito della richiesta di informazioni trasmessa dalla Commissione europea DG REGIO con Nota n del La presente Descrizione contiene le informazioni previste dall articolo 21, paragrafo 1, del Reg. CE n. 1828/2006 2, presentate conformemente al modello di cui all Allegato XII dello stesso regolamento. La Descrizione, ed i relativi allegati, oltre che a rispondere alle succitate previsioni regolamentari, intende costituire un valido strumento operativo di supporto per tutte le autorità, organismi e soggetti coinvolti nell attuazione del PO FESR Basilicata DOCUMENTI E RIFERIMENTI NORMATIVI Si elencano di seguito i principali documenti e riferimenti normativi comunitari, nazionali e regionali presi a riferimento e richiamati nella presente Descrizione. Ulteriori specifici riferimenti normativi non indicati di seguito sono richiamati nei manuali e nelle procedure richiamati nella presente descrizione predisposti a cura delle Autorità di Gestione, di Certificazione e di Audit, cui si rinvia. NORMATIVA E DOCUMENTI COMUNITARI: - Regolamento CE n. 1083/2006 e ss.mm.ii.; - Regolamento CE n. 1080/2006 e ss.mm.ii; - Regolamento CE n. 1828/2006 ( Corrigendum : GUCE L 45 del ) come modificato ed integrato da Regolamento CE n. 846/2009 del 1 settembre 2009; - Direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi e successive modifiche ed integrazioni, e relativa giurisprudenza comunitaria in materia di appalti pubblici (sentenze della Corte di Giustizia europea) 3 ; 2 Il paragrafo 1 dell articolo 21 (Descrizione dei sistemi di gestione e di controllo), dispone: La descrizione dei sistemi di gestione e di controllo dei programmi operativi di cui all articolo 71, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.1083/2006 contiene informazioni relative agli aspetti trattati all articolo 58 di tale regolamento per ogni programma operativo nonché le informazioni di cui agli articoli 22, 23 e, se del caso, 24 del presente regolamento. Tali informazioni sono presentate conformemente al modello di cui all Allegato XII. 3 Si riporta, in particolare, il riferimento agli atti del Seminario sul diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni svoltosi a Roma, 19 marzo 2009, organizzato dal MISE-DPS e dalla Commissione europea (DG REGIO e DG Mercato Interno e Servizi). Si vedano, in particolare, le slide della DG Mercato Interno e Servizi- Direzione Politica degli appalti pubblici disponibili in (sezione convegni 2009). 6

7 - Comunicazione interpretativa della Commissione sul diritto comunitario applicabile agli appalti non disciplinati o solo parzialmente disciplinati dalle direttive appalti pubblici C(2006)3158 del ; - Decisione C(2007) 6311 del 7 dicembre 2007 della Commissione europea che adotta il PO FESR Basilicata ; - Decisione C (2010) 884 del 2 marzo 2010 che ha modificato la decisione C(2007)6311 del 7 dicembre 2007 adottando il nuovo testo del Programma operativo FESR della Regione Basilicata; - Nota COCOF 08/0020/04-EN del 5 giugno 2008 e successivi chiarimenti della Commissione europea (Nota prot. n del ) aventi ad oggetto l interpretazione dell Articolo 13, paragrafo 5, del Reg. CE n. 1828/2006 della Commissione in merito ad una adeguata separazione delle funzioni; - Nota della Commissione europea trasmessa dal MEF con Nota Prot. N del 3 novembre 2008 avente ad oggetto Articolo 13 5 del Reg. CE n. 1828/2006 della Commissione Adeguata separazione delle funzioni qualora l organismo designato come Autorità di Gestione sia anche beneficiario. - Nota COCOF 08/0020/04-EN - Versione finale del 05/06/2008 Documento di lavoro riguardante le buone pratiche in materia di controlli di gestione da espletare da parte degli Stati Membri sui progetti cofinanziati dai Fondi Strutturali e dal Fondo di Coesione per il periodo di programmazione ( ), traduzione a cura dell AdG del PO FESR Basilicata ; - Nota COCOF 08/0014/02-EN - Versione finale del 25/07/2008 Guidance document on the functions of the certifying authority for the programming period. NORMATIVA E DOCUMENTI NAZIONALI: - Quadro Strategico Nazionale approvato dalla Commissione Europea con decisione del 13 luglio 2007; - Norma nazionale sull ammissiblità della spesa ex articolo 56 del Reg. CE n. 1083/2006 (D.P.R. n. 196 del 03/10/2008 recante norme di esecuzione del regolamento CE n. 1083/2006; - Nota MISE-DPS prot. n del 31 marzo 2009 avente ad oggetto Ambito di applicazione dell articolo 2, comma 4, del DPR n. 196 del 3/10/2008. Regolamento Ammissibilità delle spese ; - Delibera CIPE n. 36 del 15 giugno 2007 che definisce i criteri di cofinanziamento pubblico nazionale degli interventi comunitari per il periodo di programmazione ; - Circolare 3584/GAB dell 11 aprile 2006 della Presidenza Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Comunitarie - Manuale per la compilazione delle schede ex artt. 3 e 5 del Reg. (CE) n. 1681/94 ; - Circolare del 12 ottobre 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Politiche Europee in materia di gestione delle irregolarità; - Decreto legislativo n. 163/2006 e ss.mm.ii. - Codice dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi; - MEF-IGRUE, Monitoraggio unitario progetti 2007/2013. Protocollo di colloquio: Descrizione dei dati da trasmettere ai sistemi nazionali di monitoraggio, Versione 3.0, Febbraio 2008 (Nota IGRUE Prot. n del 4 aprile 2008); - MEF-IGRUE Glossario dei dati da trasmettere al sistema nazionale di monitoraggio, allegato al succitato Protocollo di Colloquio Versione Febbraio Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/2006 7

8 NORMATIVA E DOCUMENTI REGIONALI - Legge Regionale n. 12 del 3 marzo 1996 e ss.mm.ii sulla Riforma dell organizzazione amministrativa regionale ; - Legge regionale n. 34 del 6 settembre 2001 relativa al Nuovo ordinamento contabile della Regione Basilicata e ss.mm.ii; - D.G.R. n del 23 maggio 2005, modificata con DGR n del 5 luglio 2005, che definisce le competenze dei Dipartimenti regionali, in termini di aree di attività e funzioni; - D.G.R. n. 2017/2005 e ss.mm.ii con la quale la Giunta regionale ha individuato le strutture dirigenziali e ha approvato la declaratoria dei compiti di ciascuna struttura/ufficio; - la Disciplina dell iter procedurale delle proposte di deliberazione della Giunta Regionale e dei provvedimenti di impegno e liquidazione della spesa approvata con D.G.R. n. 539 del 23 aprile 2008, che ha novellato le DD.GG.RR. n. 2903/04 e n. 637/2006; - D.G.R. n. 262 del 4 marzo 2008 di presa d atto della Decisione C(2007)6311 del della Commissione europea che adotta il PO FESR Basilicata ; - D.G.R. n del 16 luglio 2008 di preso d atto dei Criteri di selezione e delle modifiche redazionali del PO FESR Basilicata a seguito del CdS e della relativa procedura scritta (pubblicati sul Supplemento ordinario al BUR n. 52 dell 1/11/2008); - D.G.R. n. 497 del 18 marzo 2010 di presa d atto della Decisione C (2010) 884 del 2 marzo 2010 che ha modificato la decisione C(2007)6311 del 7 dicembre 2007 adottando il nuovo testo del Programma operativo FESR della Regione Basilicata; - D.G.R. n. 464 dell 8 aprile 2008, che pone l Ufficio Controllo Fondi Europei alle dipendenze del Presidente della Giunta Regionale, in posizione autonoma ed indipendente rispetto a tutti i dipartimenti regionali; - D.G.R. n. 318 dell 11 marzo 2008 con la quale è stato istituito il Comitato di Sorveglianza del PO FESR Basilicata ; - Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza approvato nella prima seduta del 4 aprile 2008, come integrato nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 18 giugno 2009; - Determinazione Dirigenziale dell AdG n /D del 27 ottobre 2008 che costituisce la Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza del PO FESR ; - Il Piano di Comunicazione del PO FESR , la cui presa d atto e condivisione è avvenuta con D.G.R. 227 del 17 febbraio 2009 (Cfr. Nota Prot. n del 13 novembre 2008 trasmessa dalla Commissione europea all Autorità di Gestione attestante la conformità del rispetto all articolo 2.2 del Reg. CE 1828/2006), modificato con DGR n del 25/09/ ; - D.G.R. n. 613 del 7 maggio 2007 che ha approvato la Disciplina per l'istituzione di un sistema di controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate ai Dipartimenti Regionali, già utilizzata nella programmazione ; - D.G.R. n. 3 dell 8 gennaio 2009 e ss.mm.ii. con la quale sono state individuate le Posizioni Organizzative della Giunta Regionale, in particolare, le schede delle declaratorie delle tre Posizioni Organizzative dell Ufficio dell AdG: - scheda n. 65 Controlli di I livello ed Irregolarità ; - scheda n Monitoraggio e Reporting ; - scheda n Pubblicità e Comunicazione ; - D.G.R. n. 46 del 20 gennaio 2009 e ss.mm.ii. di approvazione del piano finanziario per Obiettivo Operativo e Linea di intervento del PO FESR , nonché di designazione dei responsabili delle linee di intervento e definizione dei target di spesa al ; - D.G.R. n. 220 del 10 febbraio 2009 che istituisce l Ufficio Autorità di Gestione del P.O.R. Basilicata 2000/2006 nonché di Autorità di Gestione del P.O. FESR 2007/2013 ; 4 Tale DGR ha individuato il nuovo Responsabile della pubblicità a partire dal 1 settembre

9 - D.G.R. n. 582 del 31 marzo 2009 che costituisce il Comitato di Pilotaggio del PO FESR ; - Il Regolamento interno al Comitato di Pilotaggio approvato nella seduta del 25 maggio 2009; - il Piano di valutazione, approvato con Deliberazione della Giunta regionale n del 30 luglio 2008 (pubblicato sul BUR del 26 agosto 2008); - la Strategia di Audit di cui all art. 62, paragrafo 1, lettera c) del Reg. (CE) n. 1083/2006 approvata con Deliberazione della Giunta regionale n. 484 del ; - la D.G.R. n. 403 del 10 marzo 2009 che ha individuato l Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità comune a tutti i programmi regionali ; - il Documento Unitario di Programmazione per la politica regionale di sviluppo, la cui adozione definitiva è avvenuta con DGR n del 10 agosto 2009; - Contratto quadro di apertura di credito tra la Regione Basilicata e la Banca Europea degli Investimenti (BEI), e relativi allegati, il cui schema è stato approvato con la D.G.R. n. 667 del 17 aprile 2009; - D.G.R. n. 779 del 5 maggio 2009 con la quale sono state attribuite all Ufficio Provveditorato e Patrimonio del Dipartimento Presidenza della Giunta le funzioni di controllo di primo livello sulle operazioni a titolarità regionale ammesse a finanziamento a valere sull Asse VIII - Governance ed Assistenza Tecnica del PO FESR Basilicata , ai sensi dell art. 13, paragrafo 5, del Reg. (CE) n. 1828/2006. Alcuni dei documenti e delle disposizioni regionali sopra elencate sono disponibili in Appendice, nonché sul portale della Regione Basilicata, all indirizzo URL segnatamente: - Le Leggi regionali sono consultabili sul sito web del Consiglio Regionale all indirizzo - Le Deliberazioni di Giunta Regionale sono disponibili nella sezione Sportello Europa del portale, all indirizzo: Menu Programma Operativo FESR Basilicata Il PO FESR Basilicata ed i Criteri di selezione sono disponibili nella sezione PO FESR Basilicata di Sportello Europa ( Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/2006 9

10 1. DATI GENERALI 1.1. Informazioni Stato membro Italia Titolo del programma PO FESR Basilicata Numero CCI del programma 2007 IT16 1 PO 012 Referente principale - Autorità di Gestione - Dott.ssa Patrizia Minardi Responsabile del coordinamento Dirigente pro-tempore dell Ufficio Autorità di Gestione del della descrizione POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR del Dipartimento Presidenza della Giunta REGIONE BASILICATA, Via Vincenzo Verrastro, Potenza adg.por@regione.basilicata.it patrizia.minardi@regione.basilicata.it Tel: (+39) Fax: (+39) Data di aggiornamento della descrizione Le informazioni fornite nella presente descrizione descrivono la situazione al 30 marzo Struttura del sistema Nel presente paragrafo sono fornite utili informazioni generali sulle singole Autorità ed Organismi del programma aggiornati alla data di redazione della presente descrizione. E opportuno rilevare che un aggiornamento continuo in merito agli Uffici delle singole Autorità, ai nominativi delle stesse, agli indirizzi postali, ai numeri di telefono e di fax, nonché agli indirizzi sono disponibili sul portale web della Regione Basilicata al seguente indirizzo: Autorità di Gestione Denominazione Indirizzo Referente Autorità di Gestione Dott.ssa Patrizia Minardi Dirigente pro-tempore dell Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013 del Dipartimento Presidenza della Giunta REGIONE BASILICATA - Via Vincenzo Verrastro n. 4 - Palazzo della Giunta Regionale - IV Piano Potenza Dott.ssa Patrizia Minardi 10

11 Tel. (+39) Fax: (+39) E opportuno precisare che l Amministrazione regionale ha designato Autorità di Gestione differenti per ciascun programma operativo e, quindi, per Fondo 5. Ciò risulta tanto più opportuno in quanto la responsabilità dell Autorità di Gestione è una responsabilità plurifunzionale, ovvero riguardante una molteplicità di funzioni diversificate (gestione, monitoraggio, controllo di primo livello, contributo alla sorveglianza ecc.) e richiede un impegno intensivo e specialistico per l attuazione di un solo Programma Operativo Organismi intermedi L Amministrazione regionale non si è avvalsa della possibilità, ai sensi dell art. 42 del Reg. (CE) 1083/2006, di delegare la gestione e l attuazione di parte del Programma Operativo (cfr. paragrafo del PO FESR Basilicata ). In linea con il paragrafo del PO, laddove, in fase attuativa, la Regione Basilicata dovesse designare organismi intermedi, ai sensi dell art. 2.6 del Reg. (CE) n. 1083/2006, provvederà ad aggiornare la presente descrizione, al fine di descrivere le funzioni, i compiti principali svolti e l organizzazione di ciascun organismo intermedio designato (organigramma, funzioni e procedure scritte per il personale, procedure di selezione e di approvazione delle operazioni; procedure relative al trattamento delle domande di rimborso) Autorità di Certificazione Denominazione Indirizzo Referente Dr.ssa Maria Grazia DELLEANI Dirigente pro-tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta REGIONE BASILICATA - Via Vincenzo Verrastro n. 4 Palazzo della Giunta Regionale - III Piano Potenza Dr.ssa Maria Grazia DELLEANI autorita.certificazione.fesr@regione.basilicata.it mariagrazia.delleani@regione.basilicata.it Tel.: (+39) Fax: (+39) L articolo 59, par. 1, del Reg. CE 1083/2006 prevede che La stessa autorità può essere designata per più di un programma operativo. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

12 Autorità di Audit e organismi di controllo Denominazione Indirizzo Referente Dr.. Emilio LIBUTTI Autorità di Audit Dirigente pro-tempore dell Ufficio Controllo Fondi Europei funzionalmente alle dipendenze del Presidente della Giunta Regionale REGIONE BASILICATA - Via Vincenzo Verrastro n. 4 - Palazzo della Giunta Regionale - IV Piano Potenza Dr.. Emilio LIBUTTI autorita.audit@regione.basilicata.it emilio.libutti@regione.basilicata.it Tel.: (+39) Fax.: (+39) Non sono previsti altri organismi incaricati di svolgere attività di audit sotto la responsabilità dell Autorità di Audit Rapporti organizzativi tra gli organismi partecipanti al sistema di gestione e controllo L articolo 59 del Regolamento CE n. 1083/2006, al paragrafo 3, stabilisce che lo Stato membro definisce le relazioni reciproche tra le Autorità di Gestione, di Certificazione e di Audit, che svolgono i propri compiti nel pieno rispetto dei sistemi istituzionali, giuridici e finanziari dello Stato membro interessato. Pertanto, l Amministrazione regionale, titolare del PO FESR , nel presente documento e negli atti in esso richiamati precisa l organizzazione del sistema di gestione e controllo (rapporti tra le Autorità) e, sulla base di essa, i rapporti intercorrenti con le Autorità e soggetti esterni a tale organizzazione ma coinvolti nel processo di attuazione del Programma Operativo (Commissione Europea e Autorità nazionali con compiti di coordinamento e gestione dei Fondi Strutturali). L obiettivo del modello organizzativo proposto è quello, da un lato, di valorizzare le esperienze sviluppate nella gestione del POR Basilicata e, dall altro, di innestare su detta esperienza quelle innovazioni apportate dalla normativa comunitaria e nazionale relativa al periodo di programmazione per rendere il sistema di gestione e controllo ancora più affidabile. In tal senso, il nuovo modello organizzativo funzionale tiene conto di due fattori fondamentali: innanzitutto, il passaggio da un Programma operativo regionale plurifondo (POR ) a programmi operativi regionali monofondo , ciascuno dei quali con una propria Autorità di Gestione; in secondo luogo, la necessità di creare una struttura regionale di tipo funzionale, in cui l articolazione organizzativa tra le Autorità e gli organismi ed i soggetti coinvolti rifletta la ripartizione e la separatezza delle funzioni in conformità alle prescrizioni della normativa di riferimento; Le Autorità, gli organismi, le strutture e gli operatori coinvolti in Regione Basilicata a varo titolo nell attuazione del PO FESR sono i seguenti: Autorità di Gestione (AdG) Autorità di Certificazione (AdC); 12

13 Autorità di Audit (AdA) Autorità Ambientale 6 ; Organismo responsabile per l esecuzione dei pagamenti (Organismo pagatore) 7 ; Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità; 8 Comitato Interdipartimentale di Coordinamento Organizzativo (CICO) 9 ; Comitato di Sorveglianza; Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza; Comitato di Pilotaggio del PO FESR ; Dirigenti Generali dei cinque Dipartimenti regionali coinvolti; Uffici dei Responsabili delle Linee di intervento (URLI) nell ambito dei cinque dipartimenti coinvolti; Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NRVVIP); Cabina Unitaria della Programmazione Regionale; Partenariato (PES); Beneficiari. Nella figura 1 è riportato il diagramma indicante i rapporti organizzativi tra le tre Autorità del PO FESR partecipanti al sistema di gestione e di controllo. Figura 1 - Diagramma indicante i rapporti organizzativi tra le tre Autorità del PO FESR partecipanti al sistema di gestione e di controllo Organismo DIREZIONE GENERALE Dipartimento Presidenza della Giunta DIREZIONE GENERALE Dipartimento Presidenza della Giunta PRESIDENTE Giunta regionale Autorità Autorità di Gestione Dirigente Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013 Autorità di Certificazione Dirigente Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale Autorità di Audit Dirigente Ufficio Controllo Fondi Europei Con riguardo all articolo 58, lettera b), ed all articolo 59, paragrafo 4, del Reg. CE n. 1083/2006, occorre precisare che l AdG e l AdC, i cui rispettivi uffici sono attestati al Dipartimento Presidenza della Giunta 10, si trovano nell esercizio delle loro reciproche funzioni in posizione di indipendenza funzionale dal Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta. Pertanto, il principio di separazione delle funzioni tra Autorità di gestione ed Autorità di Certificazione è rispettato, 6 Cfr. Paragrafo del PO FESR Cfr. Paragrafo del PO FESR Cfr. Paragrafo del PO FESR L Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, comune a tutti i programmi comunitari regionali, è stata individuata con D.G.R. n. 403 del 10 marzo Il Comitato Interdipartimentale di Coordinamento Organizzativo (CICO) è un organismo autonomo previsto dall articolo 10 della L.R. n. 12/1996, che ne disciplina le funzioni, ed è composto dai dirigenti generali dei Dipartimenti dell area istituzionale. 10 Cfr. DGR n. 220 del Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

14 ancorché le stesse Autorità siano state istituite all interno del medesimo organismo (Cfr. Paragrafo 2.3). Con riferimento all articolo 59, paragrafo 1, lettera c), del Reg. CE n. 1083/2006, che stabilisce che l Autorità di Audit debba essere funzionalmente indipendente dall'autorità di gestione e dall'autorità di certificazione, si precisa che la Giunta regionale, con DGR n. 464 dell 8 aprile 2008 (cfr. Appendice), al fine di garantire la necessaria posizione di autonomia funzionale e gestionale dell Autorità di Audit rispetto alle Autorità di Gestione e di Certificazione, ha posto l Ufficio Controllo Fondi Europei alle dipendenze del Presidente della Giunta Regionale, in posizione autonoma ed indipendente rispetto a tutti i dipartimenti regionali. Nella figura sottostante (fig. 2) si riporta il diagramma indicante i rapporti organizzativi tra gli organismi e le Autorità partecipanti al sistema di gestione e controllo. Tale modello organizzativo del programma operativo (fig. 2) è definito in coerenza all organizzazione amministrativa regionale definita con la Legge Regionale n. 12 del 3 marzo 1996 e ss.mm.ii sulla Riforma dell organizzazione amministrativa regionale, in base alla quale il sistema organizzativo regionale è strutturato in Dipartimenti che costituiscono grandi aree funzionali ed operative, comprendenti settori di attività di competenza regionale tra loro omogenei ed interconnessi (art. 8, L.R. n. 12/1996). I Dipartimenti della Giunta e della Presidenza regionali sono complessivamente sette. Le competenze di tali Dipartimenti, in termini di aree di attività e funzioni, sono state definite con la DGR n del 23 maggio 2005, come modificata con DGR n del 5 luglio

15 Figura 2 - Modello organizzativo del PO FESR Basilicata Organigramma indicante i rapporti tra gli organismi partecipanti al Sistema di Gestione e Controllo Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

16 I Dipartimenti regionali direttamente coinvolti nell attuazione del PO FESR sono i seguenti cinque (figura 2): 1) Presidenza della Giunta; 2) Attività Produttive, Politiche Impresa e Innovazione Tecnologica; 3) Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità; 4) Infrastrutture e Mobilità; 5) Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità. Nel prospetto seguente sono indicati, per ciascuno degli otto Assi in cui si articola il programma, i dipartimenti responsabili dell attuazione. Tabella 1 - Dipartimenti regionali responsabili per Asse ASSE PRIORITARIO Asse I - Accessibilità Asse II - Società della conoscenza Asse III - Competitività produttiva Asse IV - Valorizzazione dei beni culturali e naturali Asse V - Sistemi urbani Asse VI - Inclusione sociale Asse VII - Energia e Sviluppo sostenibile Asse VIII - Governance e Assistenza Tecnica 11 DIPARTIMENTI REGIONALI RESPONSABILI Infrastrutture Presidenza Attività Produttive Attività Produttive Attività Produttive Ambiente Presidenza Infrastrutture Attività Produttive Sicurezza Sociale Sicurezza Sociale Attività Produttive Infrastrutture Attività Produttive Ambiente Infrastrutture Autorità di Gestione I Dipartimenti responsabili, nell ambito di ciascun Asse, delle singole linee di intervento sono stati individuati nei Criteri di selezione del PO FESR approvati con procedura scritta a seguito del Comitato di Sorveglianza del 4 aprile 2008, la cui presa d atto da parte della Giunta Regionale è avvenuta con D.G.R. n del 16 luglio 2008 (cfr. Appendice). Ciascuno dei suddetti dipartimenti è coordinato da un dirigente generale ed è articolato in Uffici, diretti da dirigenti, nell ambito dei quali possono essere individuate delle Posizioni Organizzative L AdG è anche direttamente responsabile del coordinamento delle azioni di cooperazione ex art b del regolamento generale.(dgr n. 46/2009). 12 L Area delle Posizioni organizzative (PO) è previste dagli articoli 8, 9 e 10 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie locali del (G.U. Serie Generale n. 81 del ). Le PO sono assegnate, nell ambito di ciascun Ufficio, ai dipendenti di categoria D. In particolare, l articolo 8 del citato CCNL prevede: Gli enti istituiscono posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato: a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa; 16

17 I Dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti nell attuazione del Programma operativo sono stati nominati componenti del Comitato di Sorveglianza del PO FESR con la DGR n. 318 dell 11 marzo In tal senso, l Amministrazione regionale non ha inteso nominare dei Responsabili di Asse, bensì affidare ai dirigenti generali la responsabilità di coordinamento della gestione delle operazioni/linee di intervento gestite dagli Uffici del rispettivo Dipartimento. Il ruolo dei dirigenti generali è espletato secondo le previsioni della citata Legge Regionale n. 12/1996. In particolare, ciascun dirigente generale dei cinque dipartimenti coinvolti esercita al massimo grado di responsabilità le funzioni di direzione, organizzazione e vigilanza delle attività facenti capo al dipartimento di propria competenza, assicurandone l unitarietà d azione (articolo 14, comma 1, L.R. n. 12/1996). Le singole attribuzioni e compiti del dirigente generale sono definite negli articoli 4 e 14 della L.R. n. 12/1996. Con specifico riferimento al PO FESR , i dirigenti generali provvedono a: - raccordarsi operativamente con l Autorità di Gestione; - provvedono all applicazione ed al rispetto a livello regionale delle decisioni e degli orientamenti assunti negli organismi di partenariato; - concorrono alle attività del Comitato di Pilotaggio e del Comitato di Sorveglianza; - promuovono il raccordo programmatico - operativo fra i Responsabili delle linee di intervento del Dipartimento di competenza; - monitorano ed assicurano il perseguimento dei target di spesa del dipartimento al fine di evitare il disimpegno automatico delle risorse; - vigilano sul rispetto delle condizioni di attuazione fissate nelle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali rilevanti ai fini dell attivazione delle singole linee di intervento di rispettiva pertinenza; - garantiscono il corretto svolgimento delle attività di controllo e verifica, di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale da parte dei Responsabili delle linee di intervento, nonché il loro coinvolgimento nelle attività di sorveglianza e valutazione; - intraprendono ogni utile iniziativa per la corretta e tempestiva attuazione delle misure del PO. Al tempo stesso, si rileva che il coordinamento delle linee di intervento dell Asse VIII (Governance e AT) è assicurato direttamente dall Autorità di Gestione. Come esemplificato nel grafico seguente (fig. 3), ciascun asse prioritario del PO si compone di obiettivi specifici (n.ro 20), a loro volta declinati in obiettivi operativi (n.ro 44). Ciascun obiettivo operativo si compone di più linee di intervento (n.ro 90). L Autorità di Gestione, al fine di assicurare la completa e tempestiva attuazione del Programma Operativo, si avvale, all interno dei singoli Dipartimenti e nell ambito degli Assi prioritari, di uffici regionali che operativamente gestiscono un gruppo omogeneo di operazioni. I criteri di aggregazione delle operazioni omogenee, in base ai quali individuare gli Uffici responsabili, rispecchiano le linee di intervento del programma (figura 3). b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione correlate a diplomi di laurea e/o di scuole universitarie e/o alla iscrizione ad albi professionali; c) lo svolgimento di attività di staff e/o di studio, ricerca, ispettive, di vigilanza e controllo caratterizzate da elevate autonomia ed esperienza. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

18 Figura 3 Articolazione del PO FESR Basilicata in Assi, Obiettivi e linee di intervento 8 Assi prioritari 9 0 Progetti/ Operazioni 4 4 Linee di intervento 2 0 Obiettivi Operativi Obiettivi Specifici RLI - Dirigenti Uffici competenti A tal fine, su invito dell Autorità di Gestione i cinque dirigenti generali coinvolti nell attuazione del PO hanno comunicato gli Uffici responsabili dell attuazione delle linee di intervento. Pertanto, con Deliberazione della Giunta regionale n. 46 del 20 gennaio 2009 sono stati designati i Responsabili di Linea di Intervento (RLI) del PO FESR Basilicata nelle persone dei Dirigenti pro-tempore dei 14 Uffici regionali coinvolti. N.ro Progr. Tabella 2 - Uffici responsabili delle Linee di intervento del PO FESR Ufficio Regionale /URLI Dipartimento regionale N.ro Linee di Intervento di competenza 1 Ciclo dell Acqua Ambiente 9 2 Direzione Generale Ambiente 3 3 Prevenzione e Controllo Ambientale Ambiente 5 4 Tutela della Natura Ambiente 3 5 Edilizia Infrastrutture e Mobilità 3 6 Infrastrutture Infrastrutture e Mobilità 1 7 Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità 4 8 Trasporti Infrastrutture e Mobilità 8 9 Energia Attività Produttive 4 10 Gestione e Regimi di Aiuto Attività Produttive 8 11 Industria e Attività Manifatturiere Attività Produttive 2 12 Turismo, Terziario e Promozione Integrata Attività Produttive 4 13 Internazionalizzazione, Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica Attività Produttive Promozione Cittadinanza Solidale ed Economia Sociale,Sviluppo Servizi Sociali e Sociosanitari Salute 6 15 Risorse Finanziarie e investimenti del sistema salute Salute 1 16 Società dell'informazione Presidenza della Giunta 6 17 Autorità di Gestione Presidenza della Giunta. L. I. Asse VIII Nel prospetto Allegato alla DGR n. 46/2009 (cfr. Appendice) sono riportati i Dipartimenti e gli Uffici Responsabili (figura 2 ) in corrispondenza di ciascuna linea di intervento. Limitatamente all Asse V - Sistemi Urbani si verifica che due linee di intervento siano di competenza di più Uffici regionali. In tal caso, gli URLI sono stati individuati sulla base delle differenti categorie 18

19 di spesa previste dall Allegato II del Regolamento CE n. 1828/2006 e in coerenza con le declaratorie degli Uffici. Le responsabilità ed i compiti dei dirigenti regionali (RLI) sono stabiliti dall articolo 4 e dall articolo 15 della Legge Regionale n. 12/1996. L Ufficio RLI (URLI) ha la responsabilità di porre in essere le procedure di selezione, attuazione e rendicontazione relative al gruppo di operazioni ad esso affidate. Nell esercizio delle sue funzioni, il dirigente dell Ufficio coordina e suddivide i carichi di lavoro al personale attestato all Ufficio, individuando all occorrenza il responsabile di procedimento per la gestione di contratti di appalto aventi ad oggetto le singole operazioni ammesse a finanziamento a valere sulla linea di intervento di competenza dell Ufficio. Al Responsabile della Linea di Intervento è assegnato il compito di assicurare la piena e tempestiva realizzazione della linea di intervento di propria competenza nel rispetto: - delle condizioni di attuazione e delle disposizioni indicate nel Q.S.N., nel P.O. FESR , nei Criteri di selezione, nella norma nazionale sull ammissibilità della spesa (D.P.R. n. 196/2009), nel presente documento sulla Descrizione dei sistemi di gestione e controllo e nei relativi allegati, nonché nei relativi Manuali delle procedure (cfr. Allegati A - E ),, atti e provvedimenti approvati e trasmessi dall Autorità di Gestione; - delle disposizioni regionali, nazionali e comunitari applicabili ratione materiae; - degli obiettivi fissati nel PO FESR e nei provvedimenti ad esso collegati. In particolare, il RLI è tenuto a: - attenersi, nell implementazione della linea di intervento/obiettivo operativo di competenza, agli indirizzi programmatico - operativi fissati in sede di Comitato di Pilotaggio, nonché alle indicazioni attuative formulate dall Autorità di Gestione; - trasmettere all Autorità di Gestione le proposte di atti programmatici e, in particolare, le proposte di Deliberazione di Giunta Regionale al fine di ottenere il parere favorevole in merito all osservanza delle previsioni dettate nel PO FESR Basilicata , nei Criteri di selezione delle operazioni, nella Descrizione del sistema di gestione e controllo del PO FESR e dalle procedure e Manuali in essa richiamati; nonché nella normativa comunitaria, nazionale e regionale connessa all attuazione del programma (DGR n. 46/2009); - comunicare tempestivamente all Autorità di Gestione gli atti ed i provvedimenti successivi di attuazione, nonché ogni insorgenza in grado di ostacolare o ritardare la corretta e tempestiva realizzazione degli obiettivi della linea di intervento di propria competenza; - predisporre ed adottare, nel rispetto delle vigenti disposizioni amministrative contabili e finanziarie, i provvedimenti sia di impegno che di liquidazione secondo la modulistica e le procedure vigenti (L.R. n. 34/2001 e DGR n. 539/2008); - assicurare il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale delle operazioni finanziate ed implementare il sistema di monitoraggio SIMIP secondo gli standard fissati; - assicurare i controlli di primo livello ex articolo 13 del Reg. CE n. 1828/2006, nei limiti e secondo le modalità indicate nel paragrafo della presente Descrizione; - assicurare la trasmissione di dati e di informazioni richiesti da organismi comunitari, nazionali e regionali competenti in materia di sorveglianza, controllo, monitoraggio e valutazione del PO; - curare le relazioni con i soggetti attuatori e/o i beneficiari delle operazioni finanziate nell ambito delle Linee di intervento di competenza; - collaborare alle attività di valutazione sia interna che esterna; - raccordasi operativamente con l Autorità di Gestione. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

20 L URLI, nel caso di operazioni a titolarità regionale rientranti nel macroprocesso di Appalti pubblici (opere pubbliche o acquisizione di beni e servizi), può essere il beneficiario dell operazione, nel senso che è responsabile di avviare o attuare un operazione per conto dell Amministrazione regionale e, quindi, riceve il contributo pubblico. In tutti i casi in cui URLI (ossia l Amministrazione regionale) non sia beneficiario, il beneficiario (ex art. 2 del Reg. CE n. 1083/2006) sarà un operatore esterno all Amministrazione regionale e sarà rappresentato per lo più: i. nel caso di operazioni a regia regionale rientranti nella tipologia appalti pubblici, da organismi responsabili dell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni; ii. nel caso di regimi di aiuti di cui all'articolo 87 del trattato, da imprese pubbliche o private che realizzano un singolo progetto e ricevono l'aiuto pubblico. Il prospetto seguente consente di conoscere il numero di linee di intervento che ciascun Dipartimento dovrà gestire. Tabella 3 - Numero delle linee di intervento per Dipartimento Dipartimento responsabile N.ro Linee di intervento Attività Produttive, P.I. e T.I. 28 Infrastrutture e Mobilità 17 Ambiente, Territorio, P.S. 20 Salute, Sicurezza, S.S., S.P.& C. 6 Presidenza della Giunta 19 Totale Linee di intervento 90 Come si evince nella figura 2, l Organismo di Pagamento si colloca in line alle tre principali Autorità e coincide con l Ufficio Ragioneria generale del Dipartimento Presidenza della Giunta. Tale organismo, ricevuti i contributi comunitari e nazionali, è responsabile dell esecuzione dei pagamenti nei confronti dei soggetti attuatori e dei Beneficiari. Il Comitato di Pilotaggio del PO FESR , costituito con Deliberazione della Giunta Regionale n. 582 del 31 marzo 2009, è composto da: l Autorità di Gestione, con indirizzo compiti di coordinamento; i Dirigenti generali dei dipartimenti regionali (1) Ambiente e Territorio e Politiche della Sostenibilità, (2) Attività Produttive, Politiche dell Impresa ed Innovazione e Tecnologia, (3) Infrastrutture e Mobilità, (4) Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale; l Autorità Ambientale; l Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità. Il Comitato di Pilotaggio si riunisce su convocazione dell AdG. Alle riunioni del Comitato di Pilotaggio partecipano, in relazione ai temi in discussione, i singoli responsabili delle linee di intervento (RLI-Dirigenti regionali) e l Autorità di Certificazione del Fondo FESR. Il Comitato di Pilotaggio assicura unitarietà di indirizzo ed orientamento alle azioni di attivazione, implementazione e realizzazione comunitarie del PO FESR In particolare, il Comitato di Pilotaggio provvede a: - attendere alle attività di pertinenza del Comitato di Sorveglianza; - promuovere il partenariato istituzionale ed economico e sociale nelle singole fasi del processo attuativo del Programma Operativo; 20

21 - regolamentare le modalità amministrative e procedurali di attivazione delle risorse programmate per Assi, Obiettivi specifici ed operativi e Linee di intervento; - sorvegliare il progetto attuativo, sotto il profilo sia procedurale che finanziario, del programma nel suo complesso e delle sue articolazioni per Assi, Obiettivi specifici ed operativi e Linee di intervento; - assicurare coerenza ed unitarietà alle attività di monitoraggio, controllo di primo livello, rendicontazione, valutazione, pubblicità e comunicazione connesse all attuazione del Programma Operativo; - coordinare la predisposizione della documentazione relativa alla Sessione Comunitaria del Consiglio Regionale; - definire le proposte di aggiornamento e adeguamento, modifica e variazione comprese quelle di riprogrammazione e rimodulazione finanziaria, del Programma Operativo e dei relativi Criteri di selezione delle operazioni; Tali proposte sono oggetto di approvazione al CdS ai sensi dell art. 65, lett. a e f, Reg. 1083/06 e sottoposte alla Giunta Regionale per la conseguente presa d atto. I compiti e le responsabilità del Comitato di Pilotaggio, la composizione, le modalità ed i tempi di convocazione e di assunzione delle decisioni sono definiti nel Regolamento interno del Comitato di Pilotaggio approvato nella seduta del 25 maggio La Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza del PO FESR è attestata presso l Autorità di Gestione. La costituzione della segreteria tecnica è stata prevista dalla D.G.R. n. 318 dell 11 marzo 2008 che ha istituto il Comitato di Sorveglianza del PO FESR Basilicata Il Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza, approvato nella riunione in data 4 aprile 2008, prevede che il CdS, per l espletamento delle sue funzioni, si avvale di una Segreteria Tecnica che ha il compito di predisporre i verbali delle riunioni ed ogni altra documentazione utile alla seduta del Comitato (articolo 8). Le attività della segreteria tecnica e il personale interno coinvolto e autorizzato allo scopo saranno definiti nel Piano di Assistenza Tecnica previsto nel verbale del Comitato di Sorveglianza del 18 giugno 2009, in corso di redazione del quale sarà data informativa ai componenti del Comitato di Sorveglianza. Al Nucleo Regionale di Verifica e Valutazione degli Investimenti Pubblici - costituito ai sensi della L.R. 14 aprile 2000, n. 48 Norme di riassetto dell organizzazione amministrativa regionale - sono attribuite funzioni tecniche e di supporto concernenti la definizione ed applicazione di metodiche di programmazione, monitoraggio, sorveglianza e valutazione dei programmi da realizzare con il concorso dei fondi strutturali dell Unione Europea. Il Partenariato (PES). Il PO FESR assicura espressamente (paragrafo 5.4.3) il coinvolgimento delle parti economiche e sociali (PES) e degli altri portatori d'interessi in tutte le fasi di preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del Programma Operativo, in coerenza con quanto previsto al paragrafo VI.2.2 del QSN. Pertanto in sede di costituzione del Comitato di Sorveglianza è stato assicurato un adeguato coinvolgimento alle PES e, analogamente, si intende continuare a garantire un ampia partecipazione nella fase di attuazione del PO. In proposito, al fine di sistematizzare le relazioni con le PES, in coerenza con le indicazioni del Regolamento CE n. 1083/06 e degli Orientamenti Strategici per la Coesione, l Amministrazione regionale ha sviluppato un modello operativo in grado di assicurare concertazione e condivisione delle scelte strategiche ed operative da parte degli attori coinvolti. Atteso che sul tema la Delibera CIPE di attuazione del QSN, n. 166 del 21 dicembre 2007, ha espressamente previsto la necessità di Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

22 stipulare protocolli d intesa, o atti equivalenti, con le organizzazioni che si candidano a rappresentare interessi collettivi, l Amministrazione regionale ha conseguentemente adottato, con D.G.R. n del 7 novembre 2008, un protocollo finalizzato a regolare in chiave unitaria il confronto partenariale. Tale protocollo di intesa, stipulato tra PES ed Amministrazione regionale in data 28 aprile 09, prevede in sintesi: a) il coinvolgimento delle Autorità responsabili; b) l'autorganizzazione delle PES con l'individuazione di un unico referente al fine della semplificazione delle relazioni; c) l attivazione dei luoghi di concertazione e confronto: FORUM (livello politico) e COMITATO (livello tecnico di coordinamento) e la previsione di cadenzate riunioni di tali organismi; d) la costituzione di una Segreteria tecnica, messa a disposizione dall'amministrazione regionale, eventualmente con ricorso a fondi specifici per l Assistenza tecnica, responsabile delle funzioni di relazione, comunicazione e supporto al Partenariato; e) azioni strumentali di informazione e sensibilizzazione a beneficio delle PES, in modo da garantire costante conoscenza dello stato di attuazione del PO. La Cabina Unitaria della Programmazione Regionale (cfr. Paragrafo Modalità e procedure di coordinamento del PO FESR ), assicurerà: - il coordinamento degli strumenti finanziari comunitari di intervento; - il raccordo della politica regionale comunitaria con quella nazionale e con le azioni e interventi finanziati da risorse regionali. La composizione ed i compiti della Cabina Unitaria sono indicati nel Documento Unitario di Programmazione (DUP) per la politica regionale di sviluppo della Regione Basilicata 13. I rapporti intercorrenti tra le Autorità ed organismi del Programma con i soggetti esterni all Amministrazione regionale coinvolti nel processo di attuazione del Programma Operativo (Commissione Europea e Autorità Nazionali con compiti di coordinamento e gestione dei Fondi Strutturali) sono sintetizzati nell organigramma sottostante (figura 4). Lo scambio dei dati con la Commissione avverrà in linea con quanto stabilito agli articoli 66 e 76 del Regolamento CE n. 1083/2006, nonché in base alle disposizioni degli articoli da 39 al 42 del Regolamento CE n. 1828/2006. L IGRUE svolgerà un ruolo rilevante nell assicurare il flusso delle informazioni con la Commissione in quanto: - assicurerà attraverso il Sistema Informativo IGRUE il coordinamento dei flussi informativi verso il sistema SFC2007 della Commissione Europea: acquisizione automatizzata delle proposte di programma (anche a seguito delle modifiche e rimodulazioni); acquisizione telematica, tramite firma digitale, delle dichiarazioni di spesa e relative domande di pagamento; acquisizione telematiche delle previsioni di spesa; acquisizione delle risorse comunitarie assegnate alla Regione Basilicata; erogazione alla Regione Basilicata delle risorse comunitarie e delle risorse di cofinanziamento nazionale ad essa spettanti; - assicurerà la trasmissione dei dati di attuazione finanziaria, procedurale e fisica del PO per il tramite del sistema nazionale di monitoraggio (nuovo Monit ); - svolgerà il ruolo di coordinamento nel settore dei controlli UE con il compito di eseguire le verifiche di conformità. Il feedback tra le Autorità del programma operativo, i Ministeri e la Commissione europea è oggetto di illustrazione, di volta in volta, nelle altre parti della presente descrizione a seconda 13 La versione definitva del DUP è stata approvata con D.G.R. n. n del 10 agosto 2009 (cfr. Appendice). 22

23 degli ambiti tematici di riferimento: monitoraggio, controlli, audit, certificazione delle spese, flussi finanziari Orientamenti forniti all Autorità di Gestione e di Certificazione nonché agli organismi intermedi per garantire la sana gestione finanziaria dei Fondi strutturali Le direttive fornite all Autorità di Gestione per garantire la sana gestione finanziaria del Fondo FESR sono contenute nel presente documento, negli atti regionali in esso citati e/o allegati, nella manualistica relativa al POR Basilicata 2000/2006 (in corso di adattamento al nuovo contesto regolamentare e al POR 2007/2013), nonché nei seguenti Manuali delle procedure predisposti dall Autorità di Gestione ed approvati con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre 2009: - le Procedure di rendicontazione della spesa, monitoraggio e reporting (Allegato C ); - la Descrizione ed il Manuale utente del sistema di monitoraggio SIMIP (Allegato D ); - il Manuale dei controlli di I livello (Allegato A ); - il Manuale di gestione delle irregolarità (Allegato B ). Inoltre, le direttive fornite all Autorità di Certificazione per il medesimo fine sono contenute, oltre che nella presente descrizione (Cfr. Capitolo 4), anche nel Manuale di procedure dell Autorità di Certificazione del PO FESR , approvato con D.G.R. n 1067 del 10 giugno 2009., dal titolo L autorità di Certificazione: funzioni, organizzazione, strumenti e procedure relative alla redazione, certificazione e presentazione delle dichiarazioni di spesa (cfr. Allegato F ). Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

24 Figura 4 - Organigramma indicante i rapporti tra le Autorità del PO FESR Basilicata e la Commissione Europea Autorità di Gestione Dirigente Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/

25 2. AUTORITÀ DI GESTIONE 2.1. L Autorità di Gestione e le sue funzioni principali Data e forma della designazione formale che autorizza l Autorità di Gestione a svolgere le proprie funzioni L articolo 9 della Legge Regionale n. 12/96 stabilisce che la Giunta regionale adotta gli atti deliberativi relativi alla determinazione e alla declaratoria dei compiti delle strutture e delle posizioni dirigenziali, su proposta dei dirigenti generali interessati. In attuazione di tale previsione, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2017/2005 e ss.mm.ii si è proceduto: - a definire l assetto organizzativo dei dipartimenti regionali, compresi quelli dell Area istituzionale della Giunta Regionale e della Presidenza della Giunta; - ad individuare le strutture e le posizioni dirigenziali individuali; - a definire la declaratoria dei compiti loro assegnati. La D.G.R. n. 220 del 10 febbraio 2009 (cfr. Appendice) ha istituito l Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata e del PO FESR 2007/2013 ed ha conferito al dirigente pro-tempore di tale Ufficio, dott.ssa Patrizia Minardi, il ruolo di Autorità di Gestione del PO FESR , la quale, come indicato al paragrafo del PO FESR Basilicata funge anche da dirigente pro-tempore della Struttura di Staff Attuazione Programmi Comunitari Indicazione delle funzioni e dei compiti svolti direttamente dall Autorità di Gestione L Autorità di Gestione adempie a tutte le funzioni corrispondenti a quanto definito dal Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal Regolamento (CE) della Commissione n. 1828/2006, elencate nel paragrafo del PO FESR Basilicata e declinate nell allegato 6 della D.G.R. n. 220 del (cfr. Appendice). L Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo conformemente al principio della sana gestione finanziaria. Con riferimento alle singole funzioni elencate nell articolo 60 del Regolamento 1083/200, si prevede che l AdG debba: garantire che le operazioni destinate a beneficiare di un finanziamento siano selezionate conformemente ai criteri applicabili al Programma Operativo e siano conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l intero periodo di attuazione (art. 60, lett. a, reg. CE n. 1083/2006). L Autorità di Gestione prevede procedure e criteri per la selezione dei progetti coerenti con le finalità e la tempistica del Programma e delle sue priorità. I Criteri di Selezione del PO FESR Basilicata sono stati oggetto di analisi in seno al Comitato di Sorveglianza del 4 aprile 2008 ed approvati a seguito della procedura scritta attivata dal Presidente della Giunta regionale in data 19 maggio Con la D.G.R. n del Cfr. Decisione C(2007)6311 del 7 dicembre 2007 della Commissione europea. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

26 luglio 2008 (cfr. Appendice), la Giunta Regionale ha preso atto dei criteri di selezione approvati. I criteri di selezione sono pubblicati sul sito web della Regione Basilicata ( nonché sul Bollettino Ufficiale Regionale (Supplemento ordinario al BUR n. 52 del 1 novembre 2008). I criteri di selezione approvati si conformano agli obiettivi comunitari di parità tra uomini e donne e non discriminazione (art. 16 del Reg. 1083/2006) e di sviluppo sostenibile (art. 17 del Reg. 1083/2006), in funzione della rilevanza che tali obiettivi assumono in relazione alla tipologia di operazioni. L Autorità di Gestione provvederà a sottoporre le eventuali revisioni ai Criteri di Selezione al Comitato di Sorveglianza per la relativa approvazione (art. 65, lettera a, del Reg. CE n. 1083/2006). Dettagliate procedure per la selezione ed approvazione delle operazioni sono definite, coerentemente alla presente Descrizione, nelle Deliberazioni di Giunta regionale di attuazione dei singoli Assi prioritari del Programma (cfr. paragrafo 2.2.3). Le procedure di selezione ed i criteri di selezione del PO si attagliano alla tipologia di operazioni (opere pubbliche, acquisizione di beni e servizi, erogazione di finanziamenti a privati o imprese), nonché alla relativa normativa di riferimento. L Autorità di Gestione si assicura che tali procedure e criteri di selezione risultino adeguati per tutta la durata della programmazione, anche mediante loro aggiornamenti in conformità alle modifiche della normativa di riferimento. verificare che i prodotti e i servizi cofinanziati siano forniti e l effettiva esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari in relazione alle operazioni, nonché la conformità di tali spese alle norme comunitarie e nazionali (art. 60, lett. b, Reg. CE n. 1083/2006) Le attività e le procedure messe in atto dall Autorità di Gestione per assicurare tali verifiche sono descritte nel paragrafo del presente documento, cui si rinvia. garantire l esistenza di un sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili relativi a ciascuna operazione svolta nell ambito del Programma Operativo, nonché la raccolta dei dati relativi all attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, le verifiche, gli audit e la valutazione (art. 60, lett. c, Reg. CE n. 1083/2006) Come descritto nel paragrafo del PO FESR Basilicata , l Autorità di Gestione garantisce la presenza di un sistema informatizzato di registrazione e conservazione della contabilità dettagliata di ciascuna operazione, nonché la raccolta dei dati relativi all attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, il controllo e la valutazione. Considerata la funzionalità e l adeguatezza del sistema informativo regionale di monitoraggio del POR Basilicata , l Autorità di Gestione ha inteso sfruttare l esperienza maturata nella precedente programmazione attraverso una reingegnerizzazione del sistema finalizzata: - ad apportare le modifiche necessarie ad adeguarsi alle disposizioni dei nuovi regolamenti comunitari del periodo ; - a consentire il monitoraggio, in modo omogeneo e univoco, di tutte le informazioni afferenti la programmazione e l avanzamento dei progetti ammessi a finanziamento dall amministrazione regionale nell ambito dei programmi finanziati dal FESR (PO FESR 15 La Regione Basilicata all inizio della programmazione si è dotata di un proprio Sistema Informativo di Monitoraggio costituito dalle procedure Catasto Progetti (FESR e FEAOG) e SIRFO (FSE) che il valutatore indipendente del POR Basilicata ha definito «una best practice potenzialmente replicabile in altri contesti all interno delle Regioni italiane» nella Relazione di valutazione della qualità e del funzionamento del sistema di monitoraggio presentata nel Comitato di Sorveglianza del POR Basilicata del 19 febbraio

27 ), dal FAS (PAR ) e da altre fonti finanziarie (Programmi speciali inseriti nel DUP) 16. La descrizione del sistema informativo di monitoraggio regionale (SIMIP) è contenuta nel Capitolo 6 al quale si rinvia. L attività di reingegnerizzazione del sistema di monitoraggio del POR Basilicata ( Catasto Progetti ) è stata avviata ad aprile 2007 attraverso l implementazione di funzioni utili alla gestione del PO FESR Tale attività di reingegnerizzazione ha consentito l implementazione ed utilizzo del SIMIP (Sistema Informativo di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici), il software applicativo dei programmi regionali FESR e FAS Il SIMIP è attualmente accessibile ed operativo tramite l accesso via web: la registrazione dei dati di monitoraggio all interno del SIMIP è stata avviata a fine marzo 2009 ed il primo invio delle informazioni al sistema nazionale Monitweb è avvenuta a fine aprile 2009 (cfr. paragrafo 6). A riguardo, l Autorità di Gestione ha predisposto i seguenti documenti approvati con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre : - le Procedure di rendicontazione della spesa, di monitoraggio e reporting (Allegato C ) finalizzate, tra l altro, ad assicurare la corretta e tempestiva alimentazione di tali sistemi; - la Descrizione e Manuale Utente del Sistema di Monitoraggio SIMIP (Allegato D ); - il Manuale illustrativo sulla interoperabilità tra il Sistema informativo contabile (SIC), l Applicativo Provvedimenti (PA) ed il Sistema informativo di monitoraggio (SIMIP) [Allegato E ]. garantire che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell attuazione delle operazioni mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all operazione, ferme restando le norme contabili nazionali (art. 60, lett. d, Reg. CE n. 1083/2006) L Autorità di Gestione assicura che essa stessa, gli uffici responsabili delle singole operazioni e i Beneficiari siano adeguatamente informati sulla necessità di organizzare, per le operazioni cofinanziate, un sistema di contabilità tale da consentire la rapida rintracciabilità di tutte le transazioni relative alle operazioni cofinanziate. A tal fine, è previsto il dialogo tra il sistema contabile regionale (SIC) ed il sistema di monitoraggio della programmazione FESR, FAS e POC (SIMIP), che consentirà di garantire la separabilità di tutte le transazioni legate al PO. L Autorità di Gestione garantirà la trasparenza, la separabilità, il reporting, la tracciabilità di tutte le transazioni relative alle singole operazioni del PO FESR A riguardo, è opportuno distinguere due casi: - le operazioni a titolarità regionale, per le quali il beneficiario è un organismo dell Amministrazione regionale; - le operazioni a regia regionale, nelle quali i beneficiari sono soggetti diversi dall Amministrazione regionale. Nel caso in cui la Regione Basilicata funge da beneficiario, l Amministrazione regionale garantisce una contabilità separata grazie al set di informazioni sull attuazione ed ai dati 16 Tale volontà è in linea con le indicazioni del QSN in merito al disegno unitario di programmazione della politica regionale assicurata dall utilizzo congiunto dei Fondi Strutturali e dei Fondi FAS. 17 I documenti e Manuali citati sono approvati con Determinazione Dirigenziale dell Autorità di Gestione. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

28 contabili registrati sul sistema di monitoraggio regionale (SIMIP) e sul sistema informativo regionale di contabilità (SIC). Tra l altro, è assicurato un sistema di dialogo tra i due sistemi che consente di acquisire automaticamente nel sistema di monitoraggio le informazioni contabili (impegni, liquidazioni e pagamenti) registrate nel sistema di contabilità (SIC). In tal modo alla contabilità per capitolo (assicurata dal SIC), si aggiunge un monitoraggio a livello di progetto (assicurato dal SIMIP). Il dialogo (interoperabilità) tra il sistema di monitoraggio e quello contabile è assicurato, per il tramite dell Applicativo Provvedimenti, dall atto regionale di impegno di ciascun progetto, secondo le modalità illustrate nel Manuale illustrativo sull interoperabilità tra il Sistema informativo contabile (SIC), l Applicativo Provvedimenti (PA) ed il Sistema informativo di monitoraggio (SIMIP) predisposto ed approvato dall Autorità di Gestione con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre 2009 (Allegato E ). L atto di impegno associato al progetto ed alle relative transazioni finanziarie (liquidazioni e pagamenti) ed il capitolo di bilancio dedicato a ciascuna linea di intervento del PO, sul quale sono assunti gli impegni e le liquidazioni, garantiscono la richiesta codificazione contabile adeguata. Le disposizioni che garantiscono l efficacia sono riassunte nei seguenti atti e procedure regionali: - Legge regionale n. 34 del 6 settembre 2001 relativa al Nuovo ordinamento contabile della Regione Basilicata e ss.mm.ii (cfr. Appendice ); - la D.G.R. 23 aprile 2008, n. 539 che ha approvato la Disciplina dell iter procedurale delle proposte di deliberazione della Giunta Regionale e dei provvedimenti di impegno e liquidazione della spesa, e che ha novellato le Deliberazioni di Giunta regionale n. 2903/04 e n. 637/2006 (cfr. Appendice). Nel caso di operazioni a regia regionale, relative ad operazioni rientranti nella tipologia degli Appalti pubblici, l Autorità di Gestione obbliga il beneficiario (Ente locale, Enti pubblici territoriali ecc.) a garantire un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all operazione, all interno dell atto di ammissione del progetto. Tale onere in capo al beneficiario è previsto anche nella Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di operazioni a carattere infrastrutturale cofinanziate dal PO FESR Basilicata (cfr. draft in Appendice) 18. I beneficiari di operazione di appalti pubblici sono tenuti, nei modi stabiliti dall Autorità di Gestione, a fornire appropriate garanzie in merito alla capacità del loro sistema contabile di evidenziare le singole transazioni connesse all operazione cofinanziata. A tal fine, l Autorità di Gestione ha la responsabilità: 18 Tale direttiva è un aggiornamento della Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di interventi infrastrutturali finanziarti con risorse comunitarie gestite dall Amministrazione regionale approvata con DGR n. 300 dell 11 febbraio 2005 e ss.mm.ii ed applicata alle operazioni del POR Basilicata La nuova direttiva è finalizzata all adeguamento della precedente alle disposizioni regolamentari (Reg. CE n. 1083/2006 e Reg. CE n. 1828/2006), alla normativa comunitaria [Direttiva 17/CE/2004, Direttiva CE 18/CE/2004, Comunicazione interpretativa della Commissione sul diritto comunitario applicabile agli appalti non disciplinati o solo parzialmente disciplinati dalle direttive appalti pubblici C(2006)3158 del , ogni altra normativa comunitaria applicabile] e nazionale sugli appalti (Decreto Legislativo n. 163/2006 e ss.mm.ii), al PO FESR ed alle relative procedure. 28

29 - di acquisire le dichiarazioni rilasciate dal beneficiario con le quali lo stesso dichiara l adeguatezza del proprio sistema contabile nell evidenziare le singole transazioni connesse all operazione cofinanziata; - di disporre verifiche in loco di I livello finalizzate, tra l altro, a verificare l adeguatezza del sistema contabile del beneficiario. Nel caso di operazioni a regia regionale rientranti nella tipologia di operazione erogazione di finanziamenti a privati o imprese, l Autorità di Gestione e i RLI obbligheranno i beneficiari, nei bandi e nei decreti di concessione a finanziamento delle operazioni, a garantire un sistema di contabilità separata (contabilità analitica) del progetto o una codificazione contabile adeguata. A tal fine, l Autorità di Gestione approva le disposizioni che assicurino le transazioni dei pagamenti dei beneficiari prevedendo - in linea con gli obblighi di natura civilistica e fiscale in essere la correttezza e la chiarezza della registrazioni contabili, nonché pagamenti con metodi che ne garantiscano la tracciabilità e l effettività: vaglia postale, assegno bancario con estratto del conto corrente, pagamento con bonifico e, laddove si renda necessario, conto corrente dedicato alle transazioni del progetto. L Autorità di Gestione può prevedere, nell ambito dei singoli Bandi/Avvisi per l erogazione di aiuti di stato o di contributi a privati, la possibilità di pagamenti in contanti per spese d investimento effettuate dai beneficiari di valore non superiore a 500,00 euro, purché le fatture e/o i documenti attestanti la spesa siano corredati dalla quietanza dei fornitori. garantire che le valutazioni dei Programmi Operativi di cui all articolo 48, paragrafo 3 siano svolte in conformità dell'articolo 47 (art. 60, lett. e, Reg. CE n. 1083/2006) 19 Nel paragrafo Valutazioni del PO FESR, è stato previsto che l AdG intende accompagnare l attuazione del Programma Operativo con valutazioni in itinere (on-going) di natura sia strategica, al fine di esaminare l'andamento del programma rispetto alle priorità comunitarie e nazionali, che operativa, di sostegno alla sorveglianza del programma. Tali valutazioni possono essere avviate anche in modo congiunto per soddisfare esigenze conoscitive dell amministrazione e del partenariato a carattere sia strategico, sia operativo. La valutazione in itinere verrà effettuata in particolare nei casi in cui la sorveglianza del Programma Operativo evidenzia che l attuazione stia comportando o possa comportare un allontanamento significativo dagli obiettivi prefissati, oppure in accompagnamento ad una proposta di rilevante revisione del Programma Operativo, conformemente all'articolo 33 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006, e sarà finalizzata a individuare elementi conoscitivi rilevanti per sostenere le decisioni. Le valutazioni on-going, da effettuare tenendo conto delle indicazioni metodologiche e degli standard di qualità specificati dai servizi della Commissione, diffusi entrambi attraverso i propri documenti di lavoro, nonché dal Sistema Nazionale di Valutazione, sono svolte secondo il principio di proporzionalità, in accordo con la Commissione, e comunque in conformità alle modalità di applicazione del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006. Le valutazioni sono finanziate tramite le risorse dell Asse prioritario VIII Governance e assistenza tecnica e sono effettuate dagli esperti esterni del Nucleo Regionale di Valutazione 19 L articolo 48, par. 3, del Reg. 1083/2006 dispone: Nel corso del periodo di programmazione, gli Stati membri effettuano valutazioni connesse alla sorveglianza dei programmi operativi, in particolare laddove la loro realizzazione si allontani in maniera significativa rispetto agli obiettivi inizialmente fissati o laddove siano presentate proposte per la revisione dei programmi operativi di cui all'articolo 33. I risultati sono trasmessi al comitato di sorveglianza del programma operativo e alla Commissione. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

30 degli Investimenti Pubblici (NRVVIP), funzionalmente indipendente dall Autorità di Certificazione e di Audit, ai sensi dell articolo 47, par. 3, del Reg. CE n. 1083/2006. L Amministrazione regionale mette a disposizione del valutatore tutte le risultanze del monitoraggio e della sorveglianza, e organizza sotto la responsabilità dell'autorità di Gestione le valutazioni sulla base degli orientamenti indicativi (di organizzazione e di metodo) suggeriti dalla Commissione e dal Sistema nazionale di valutazione. Per la realizzazione di specifiche indagini a supporto delle attività di valutazione, l Autorità di Gestione potrà affidare, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale sugli appalti dei servizi, specifici incarichi a soggetti specializzati. L'Autorità di Gestione consulta il Comitato di Sorveglianza in merito ai relativi capitolati. La Regione Basilicata ha adottato un Piano di valutazione, approvato con Deliberazione della Giunta regionale n del 30 luglio 2008 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata del 26 agosto 2008), relativo all intero Documento Unitario di Programmazione regionale (DUP) e che include anche la parte relativa al Fondo FESR. L'Autorità di Gestione e il Comitato di Sorveglianza si avvalgono, a supporto delle attività di valutazione, di uno "Steering group", che contribuirà ad assicurare che le valutazioni siano condotte nel rispetto dei pertinenti criteri di qualità. Nella succitata DGR n. 1214/2008, lo "Steering group" risulta composto da Direttore Generale del Dipartimento Presidenza, dai Referenti dei singoli programmi cofinanziati dal FESR, dal FSE, dal FEASR e dal FAS e da fondi regionali, da un componente del Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (ove non coinvolto nelle attività di valutazione), dall Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità e dall Autorità Ambientale o da un/a loro designato/a. I risultati delle valutazioni sono presentati al Comitato di Sorveglianza preliminarmente al loro invio alla Commissione e pubblicati secondo le norme che si applicano all'accesso ai documenti. stabilire procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati secondo quanto disposto dall'articolo 90 (art. 60, lett. f, Reg. CE n. 1083/2006) L Autorità di Gestione definisce le procedure per assicurare che tutti i documenti di carattere amministrativo e contabile relativi alla selezione delle operazioni, alla realizzazione fisica e finanziaria delle operazioni, alla rendicontazione della spesa a valere sul Programma nonché le check list utilizzate per i controlli su dette operazioni siano dettagliati all interno della pista di controllo e siano archiviati secondo le indicazioni fornite nella pista medesima. Tali procedure garantiscono la sicurezza degli archivi e la conservazione di essi nei tre anni successivi alla chiusura del PO. Tali procedure sono disciplinate nel Manuale sul Controlli di I livello (Allegato A ) e nelle Procedure di rendicontazione delle spese, monitoraggio e reporting predisposte dall Autorità di Gestione (Allegato C ). garantire che l Autorità di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e verifiche eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione (art. 60, lett. f, Reg. CE n. 1083/2006) Affinché l Autorità di Certificazione possa predisporre la Dichiarazione certificata delle spese e la relativa Domanda di pagamento, l Autorità di Gestione le trasmette, oltre ai dati di spesa, anche le check list di verifica della corretta esecuzione delle procedure di attuazione finanziaria delle singole operazioni cofinanziate nonché di ammissibilità della spesa al cofinanziamento comunitario. Al riguardo, si rinvia a quanto disposto: - nel paragrafo Descrizione del modo in cui l Autorità di Gestione trasmetterà le informazioni all Autorità di certificazione ; 30

31 - nel paragrafo Verifica delle operazioni ; - nel Capitolo 4 relativo all Autorità di Certificazione; - nel Manuale dei controlli di I livello (Allegato A ). guidare i lavori del Comitato di Sorveglianza e trasmettergli i documenti richiesti per consentire una sorveglianza qualitativa dell attuazione del Programma Operativo, tenuto conto dei suoi obiettivi specifici (art. 60, lett. h, Reg. CE n. 1083/2006) Ai sensi dell articolo 63, comma 1, del Reg. CE n. 1083/2006, entro tre mesi dalla notifica della decisione di approvazione del PO, è stato istituito il Comitato di Sorveglianza del PO FESR con DGR n. 318 dell 11 marzo Nella prima riunione del Comitato di Sorveglianza, che si è tenuta il 4 aprile 2008, è stato approvato il Regolamento del Comitato di Sorveglianza. L Autorità di Gestione organizza i lavori del Comitato e, con il dovuto anticipo (10 giorni lavorativi), fornisce ai singoli membri del Comitato stesso i documenti contenenti le informazioni utili alla discussione degli argomenti all ordine del giorno delle singole convocazioni. In occasione di ciascuna riunione del CdS, i membri del Comitato di Sorveglianza ricevono anche i report periodici dell Autorità di Gestione sullo stato di avanzamento del Programma, nonché il Rapporto Annuale di Esecuzione in vista della relativa approvazione. L attività di reporting per il CdS è illustrata nella Procedura di rendicontazione della spesa, monitoraggio e reporting, predisposta dall Autorità di Gestione. elaborare e presentare alla Commissione, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, i rapporti annuali e finali di esecuzione (art. 60, lett. i, Reg. CE n. 1083/2006) L Autorità di Gestione, ogni anno entro il 30 giugno, elabora una relazione annuale in cui riporta un quadro esaustivo dell attuazione del Programma Operativo. Tale relazione deve essere inviata, a cura della stessa Autorità di Gestione, alla Commissione. L Autorità di Gestione deve altresì dar seguito alle eventuali osservazioni della Commissione. Allo stesso modo, l Autorità di Gestione ha il compito di elaborare e presentare alla Commissione entro il 31/03/2017 la relazione finale sull attuazione del PO che, unitamente all ultima Dichiarazione certificata di spesa, alla relativa domanda di pagamento nonché alla dichiarazione di chiusura dell Autorità di Audit, costituisce la documentazione necessaria al pagamento del saldo finale. garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità previsti all articolo 69 (art. 60, lett. j, Reg. CE n. 1083/2006) L Autorità di Gestione prevede procedure per assicurare che le informazioni rilevanti connesse all attuazione dei Programmi cofinanziati e delle operazioni in esse contenute arrivino correttamente ai potenziali Beneficiari nonché all opinione pubblica, evidenziando il ruolo dell Unione Europea e garantendo la trasparenza nell utilizzo dei Fondi. A tale proposito, l Autorità di Gestione è responsabile di redigere e attuare un piano di comunicazione ai sensi della sezione 1 del Regolamento 1828/2006 nonché di verificare la sua concreta attuazione. Con Deliberazione della Giunta regionale n. 227 del 17 febbraio 2009, integrata dalla D.G.R. n del 25 settembre 2009, si è proceduto dalla condivisione e presa d atto del Piano di Comunicazione, a seguito della Nota Prot. n del 13 novembre 2008 trasmessa dalla Commissione europea all Autorità di Gestione attestante la conformità del rispetto all articolo 2.2 del Reg. CE 1828/2006. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

32 Svolgere gli opportuni adempimenti previsti nel quadro dell iniziativa Regions for economic change L Autorità di Gestione: - prevede i necessari dispositivi per integrare nel processo di programmazione i progetti innovativi derivanti dai risultati delle reti nelle quali la Regione è coinvolta; - consente la presenza, nel Comitato di Sorveglianza, di un rappresentante (in qualità di osservatore) di tali reti per riferire sullo stato delle attività della rete. Tale rappresentante è già stato individuato in fase di istituzione del CdS; - prevede almeno una volta l anno un punto all OdG del Comitato di Sorveglianza nel quale si illustrano le attività della rete e si discutono i suggerimenti pertinenti per il Programma; - fornisce informazioni nella Relazione annuale sull attuazione delle azioni regionali incluse nell iniziativa Regions for economic change. assicurare l'impiego di sistemi e procedure per garantire l'adozione di un'adeguata pista di controllo, nonché di procedure di informazione e di sorveglianza per le irregolarità e il recupero degli importi indebitamente versati Le Piste di controllo del PO sono definite nel paragrafo 2.5 della presente descrizione. Le procedure di informazione e sorveglianza per le irregolarità ed i recuperi degli importi indebitamente versati sono definite nel paragrafo 2.6 Irregolarità e recuperi e nel paragrafo 4.5 Importi recuperati. Poiché non è prevista nell ambito del PO FESR l attuazione di Grandi Progetti di cui all articolo 39 del Regolamento (CE) n. 1083/2006, l Autorità di Gestione non provvederà a trasmettere alla Commissione le informazioni che le consentano di valutare i grandi progetti ai sensi dell art. 60, lett. k), del Reg. CE n. 1083/ Funzioni formalmente delegate dall Autorità di Gestione Al momento non sono state delegate funzioni dall Autorità di Gestione ad organismi intermedi Organizzazione dell Autorità di Gestione Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità L Autorità di Gestione, al fine di svolgere i compiti previsti dall articolo 60 del Regolamento CE n. 1083/2006, è Dirigente dell Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013, istituito con Deliberazione della Giunta Regionale n. 220 del 10 febbraio 2009 (Cfr. Appendice). I compiti e le funzioni dell Autorità di Gestione sono definiti nell allegato 6 della succitata D.G.R. n. 220/ L assetto organizzativo - funzionale dell Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013 è articolato in una unità di segreteria, a supporto dell attività dell Ufficio, e nelle tre seguenti Posizioni Organizzative (PO) 20 : 20 L Area delle Posizioni organizzative (PO) è previste dagli articoli 8, 9 e 10 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie locali del (G.U. Serie Generale n. 81 del ), nei quali sono disciplinate le modalità di conferimento e revoca degli incarichi e le retribuzioni di posizione e di risultato. Le PO sono assegnate ai dipendenti di categoria D (cfr. In particolare, l articolo 8 del citato C.C.N.L. prevede: Gli enti istituiscono posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato: a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa; 32

33 PO Monitoraggio e Reporting ; PO Controlli di I livello ed Irregolarità ; PO Pubblicità e Comunicazione. Le posizioni organizzative dell Ufficio dell Autorità di Gestione sono posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato, lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa (art. 8, par. 1, CCNL del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie locali del ). Figura 5 - Organigramma delle funzioni delle Unità dell Ufficio dell Autorità di Gestione del PO FESR Dipartimento Presidenza della Giunta Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2006/2013 Unità di segreteria Segreteria Tecnica Comitato Sorveglianza Gruppi di Lavoro Monitoraggio e Reporting Pubblicità e Comunicazione Controlli di I livello ed Irregolarità Task Force Controlli di I livello Esperti A.T. (Senior e Junior) Al personale dell Amministrazione regionale si affiancano gli esperti di Assistenza Tecnica reclutati dall Autorità di Gestione nel rispetto delle disposizioni comunitarie, nazionale e regionali vigenti, nonché dei criteri di selezione relativi all Asse VIII del PO FESR Tabella 4 - Numero di risorse umane alle dipendenze dell Autorità di Gestione del PO FESR Unità Organizzative e Risorse umane di AT dell Ufficio dell AdG Unità lavorative al 30 maggio 2009 Unità lavorative attuali Dipendenti regionali Di cui Esperti AT Autorità di Gestione Unità di Segreteria PO Pubblicità e Comunicazione PO Monitoraggio e Reporting PO Controlli di I livello ed Irregolarità b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione correlate a diplomi di laurea e/o di scuole universitarie e/o alla iscrizione ad albi professionali; c) lo svolgimento di attività di staff e/o di studio, ricerca, ispettive, di vigilanza e controllo caratterizzate da elevate autonomia ed esperienza. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

34 Unità Organizzative e Risorse umane di AT dell Ufficio dell AdG Unità lavorative al 30 maggio 2009 Unità lavorative attuali Dipendenti regionali Di cui Esperti AT Task Force AT Controlli di I livello Task Force Esperti AT al PO FESR (senior e junior) TOTALE Di seguito sono dettagliate le funzioni ed i compiti che le singole Posizione Organizzative espleteranno al fine di consentire all Autorità di Gestione responsabile della gestione e attuazione del programma operativo conformemente al principio della sana gestione finanziaria di svolgere le funzioni dettagliate nell articolo 60 del Reg. CE n. 1083/2006, nonché gli altri adempimenti stabiliti dal regolamento generale e dal Reg. CE. 1828/2006. La Disciplina delle Posizioni organizzative della Giunta Regionale è stata approvata con D.G.R. n. 440 dell 8 aprile In linea con tale disciplina, con la D.G.R. n. 3 dell 8 gennaio 2009 e ss.mm.ii. (cfr. Appendice) sono state individuate le declaratorie delle Posizioni Organizzative della Giunta Regionale 21 ; mentre con Determinazione Dirigenziale del Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale n del 17 aprile 2009 (pubblicata sul Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» n. 21 del 1 maggio 2009) è stato emanato l Avviso di selezione per il Conferimento degli Incarichi delle Posizioni Organizzative. Sulla base del succitato Avviso: - con Determinazione dirigenziale n dell 11 agosto 2009 del Dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta è stato individuato il dipendente regionale al quale è stato attribuito l incarico di Posizione organizzativa Monitoraggio e Reporting, che è entrato in servizio in data 1 settembre 2009 (cfr. Appendice); - con Determinazione dirigenziale n. n dell 11 agosto 2009 del Dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta è stata individuato il dipendente regionale al quale è stato attribuito l incarico di Posizione organizzativa Comunicazione e Pubblicità, che è entrato in servizio in data 1 settembre 2009 (cfr. Appendice); - con Determinazione dirigenziale n. 763 del 26 marzo 2010 del Dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta è stato individuato il dipendente regionale al quale è stato attribuito l incarico di Posizione organizzativa Controlli di I livello ed Irregolarità, (cfr. Appendice). PO MONITORAGGIO E REPORTING Tale posizione organizzativa ha la responsabilità di supportare l Autorità di Gestione nello svolgimento delle seguenti funzioni e compiti: - collaborazione alla realizzazione, implementazione e modifica del sistema informativo regionale unitario ed integrato di monitoraggio delle operazioni cofinanziate dal FESR e dal FAS (SIMIP) contenente i dati contabili ed i dati sull attuazione dei programmi a livello di singola operazione; - supporto all implementazione del data base informatizzato dei controlli nell ambito del sistema integrato di monitoraggio (SIMIP); - supporto agli Uffici dei Responsabili delle Linee di Intervento (URLI) ed ai soggetti attuatori nelle attività di rendicontazione delle spese delle singole operazioni, di monitoraggio delle operazioni e delle linee di intervento, di reporting periodico delle informazioni all Autorità di Gestione; 21 La declaratoria delle Posizione organizzativa Reporting e Monitoraggio e quella della Posizione Organizzativa Controlli di primo livello ed Irregolarità sono state ridefinite con Determinazione dirigenziale n. 763 del 26 marzo 2010 del Dirigente Generale della Giunta regionale (cfr. Appendice). 34

35 - raccolta, trattamento ed elaborazione dei dati relativi all attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, le verifiche, gli audit e la valutazione delle operazioni finanziate dal PO FESR; - supporto all Autorità di Gestione nella predisposizione e trasmissione delle informazioni e dei report agli altri organismi ed Autorità coinvolte nell attuazione: Autorità di Audit, Autorità di Certificazione, NRVVIP; Comitato di Pilotaggio; Comitato di Sorveglianza; Comitato di Indirizzo e Sorveglianza nell ambito della Cabina Unitaria della programmazione regionale; organismi preposti alla valutazione, Parti Economiche e Sociali; Commissione europea; - predisposizione dei Rapporti Annuali di Esecuzione del PO FESR e dei documenti per la sessione comunitaria del Consiglio Regionale (L.R. 30/1997, art. 10); - collaborazione alla verifica degli atti programmatici predisposti dagli uffici responsabili delle linee di intervento, in merito alla disponibilità finanziaria delle risorse stanziate, all ammissiblità delle spese previste, alle procedure di rendicontazione e monitoraggio richiamate; - collaborazione alla predisposizione delle proposte di variazione del PO finalizzate alla modulazione del Piano finanziario; - raccordo con i responsabili e referenti competenti in merito al monitoraggio degli obiettivi di servizio ; - analisi finanziaria delle linee di intervento e dei relativi capitoli di bilancio al fine di consentire un efficace utilizzo delle risorse finanziarie, supportando gli Uffici competenti nella predisposizione della proposta di Bilancio d esercizio annuale; - espletamento degli adempimenti connessi alla chiusura parziale del programma ai sensi dell articolo 88 del Reg. CE n. 1083/2006; - supporto all AdG nella predisposizione delle modifiche ed integrazioni alla Descrizione del sistema di gestione e controllo in merito alle procedure di rendicontazione, monitoraggio e reporting; - esecuzione degli adempimenti connessi alla rendicontazione, gestione amministrativocontabile e monitoraggio delle operazioni finanziate nell ambito dell Asse VIII G.A.T. e predisposizione delle proposte di modifica ed aggiornamento delle piste di controllo e delle check list relative alle operazione e linee di intervento dell Asse VIII GAT.; - supporto nell espletamento degli adempimenti di chiusura di competenza dell Autorità di Gestione del POR Basilicata , incluso il monitoraggio dell utilizzo delle risorse liberate. POC PUBBLICITA E COMUNICAZIONE Tale posizione organizzativa ha la responsabilità di supportare l Autorità di Gestione nello svolgimento delle seguenti funzioni e compiti: - assistenza all Autorità di Gestione per gli adempimenti connessi allo svolgimento delle riunioni del Comitato di Sorveglianza; - funzioni di Segreteria Tecnica del Comitato di Pilotaggio; - coordinamento delle attività connesse allo svolgimento della sessione comunitaria del Consiglio regionale (L.R. n. 30/1997, art. 10); - supporto all AdG nelle relazioni istituzionali con le autorità nazionali ed europee competenti in materia di attuazione del PO FESR ; - indirizzo e vigilanza sull attuazione del Piano di comunicazione del programma; Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

36 - supporto all Autorità di Gestione in merito a tutti gli adempimenti previsti dall articolo 69 del Reg. CE 1083/2006 e dalla sezione Informazione e pubblicità del Regolamento CE 1828/2006 (articoli 1-10); - collaborazione alla predisposizione del Rapporto annuale di esecuzione del PO FESR POC CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO ED IRREGOLARITÀ Tale Posizione di responsabilità supporta l Autorità di gestione negli adempimenti connessi alle verifiche di I livello ed alla gestione delle irregolarità. In materia di controlli di I livello essa svolge le funzioni ed i compiti che consentano all AdG il rispetto delle disposizioni dell articolo 60, lettera b) del reg. CE 1828/2006 e dell articolo 13 del Regolamento CE n. 1828/2006: - predisposizione delle piste di controllo, nonché delle norme e procedure relative alle verifiche effettuate (verifiche amministrative sulle domande di rimborso e verifiche in loco), compresi i format delle check list ed i rapporti di controllo distinti per macroprocesso e tipologia di operazioni (a regia o a titolarità; opere pubbliche, acquisizione beni e servizi, aiuti); - definizione delle procedure per l adeguata acquisizione dei documenti relativi alle spese e agli audit necessari secondo quanto disposto dall'articolo 90 del reg. CE n. 1083/2006; - predisposizione delle proposte di modifica ed integrazione delle procedure alla luce di nuove disposizioni normative, di peculiari fattispecie di operazioni oggetto di verifica, nonché di raccomandazioni di altri organismi nazionali o comunitari che effettuano controlli; - definizione ed aggiornamento del metodo di campionamento da utilizzare per i controlli a campione in loco e conservazione della documentazione che descrive e giustifica il metodo; - supporto alla definizione delle procedure per la conservazione cartacea dei documenti relativi alle verifiche dai quali si evinca: il lavoro svolto, la data e i risultati della verifica e i provvedimenti presi in connessione alle irregolarità riscontrate; - supporto nell istruire le variazioni della Descrizione del sistema di gestione e controllo ex art. 71 del Reg. CE 1083/2006 in merito alle procedure di controllo di I livello e di gestione delle irregolarità; - supporto all Autorità di Gestione nel coordinamento della task force di esperti impegnata nell espletamento dei controlli di I livello; - trasmissione all'autorità di Certificazione di tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e verifiche eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione, nonché alle verifiche riguardanti le procedure utilizzate per la selezione dei progetti. - espletamento, in materia di irregolarità degli adempimenti previsti dall articolo 70, paragrafo 1, lettera b), del Reg. CE 1083/2006 e nella sezione 4 irregolarità del Regolamento CE 1828/2006. La POC Controlli di I livello e irregolarità non è delegata ad effettuare i controlli di I livello sulle operazioni cofinanziate nell ambito dell Asse VIII GAT, al fine di assicurare il rispetto del principio della separazione delle funzioni di gestione da quelle del controllo, ossia la separazione delle funzioni nell ambito del medesimo organismo ex articolo 58, lettera a) del reg. CE n. 1083/2006, (Cfr. Paragrafo 2.2.4). Tali funzioni, infatti, ai sensi dell art. 13, par. 5 Reg (CE) n. 1828/2006, sono state affidate all Ufficio Provveditorato e Patrimonio con Deliberazione della Giunta regionale n. 779 del 5 maggio 2009 (cfr. Appendice). ESPERTI DI ASSISTENZA TECNICA L Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata e del PO FESR si compone anche di Esperti alle dirette dipendenze ed a supporto dell Autorità di Gestione con esperienza in specifiche materie ed aree connesse all attuazione del programma: comunicazione, 36

37 monitoraggio e reporting, gestione finanziaria e contabile, appalti pubblici, regimi di aiuto, gestione delle irregolarità, politiche di genere e pari opportunità, redazione di procedure connesse ai citati ambiti. Si tratta di profili con esperienza specialistica negli ambiti delle singole pozioni organizzative citate, nonché di figure che offrono supporto ed assistenza tecnica in maniera trasversale ai singoli ambiti di AT. Con Determinazione Dirigenziale n. 188 del 3 novembre 2008 l Autorità di Gestione ha approvato l Avviso di selezione comparativa per il conferimento di venti incarichi di consulenza ed assistenza tecnica (cfr. tabella 4) specialistica per l attuazione del PO FESR Basilicata (pubblicato sul BUR n. 53 del 16 novembre 2008), secondo i seguenti profili: 1. N.ro 1 incarico per esperto di Contabilità pubblica, avente ad oggetto attività di supporto all Autorità di gestione e di raccordo con l Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale in ordine alle tematiche inerenti il PO FESR 2007/2013; 2. N.ro 1 incarico per esperto di Comunicazione Pubblica, avente ad oggetto attività di supporto all Autorità di gestione in relazione alle norme ed agli orientamenti comunitari in materia di comunicazione relativi al PO FESR 2007/2013; 3. N.ro 16 incarichi per esperti in Programmazione, gestione, monitoraggio, procedure e controllo aventi ad oggetto attività di supporto all Autorità di gestione in relazione alla programmazione delle azioni, al monitoraggio dell andamento dei dati finanziari, fisici e procedurali del Programma, nonché alla gestione finanziaria ed alle verifiche sulle operazioni, finalizzate a garantire la corretta gestione e sorveglianza del PO FESR da parte dell Autorità di gestione. 4. N.ro 1 incarico per esperto di Cooperazione ed internazionalizzazione, avente ad oggetto attività di supporto all Autorità di gestione nell attivazione dei progetti di cooperazione interregionale finanziati dal PO FESR ai sensi dell articolo 37.6 lettera b) del Regolamento 1083/2006, nonché nell attivazione di azioni di internazionalizzazione sulle specifiche linee di intervento del programma; 5. N.ro 1 incarico per esperto di Pari-opportunità, avente d oggetto attività di supporto all Autorità di Gestione del PO FESR ed all Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità nell assicurare la parità di genere e le pari opportunità in tutte le fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del programma ai sensi dell articolo 16 del Regolamento CE n. 1083/2006; L attività di selezione degli esperti senior si è conclusa a dicembre L approvazione della graduatoria e l affidamento degli incarichi è avvenuto con Determinazione Dirigenziale n del 30 dicembre 2009 dell Autorità di Gestione (cfr. Appendice), a seguito della quale il 1 marzo 2010 si è proceduto alla sottoscrizione di n. 14 contratti ed al contestuale avvio delle attività. Con Determinazione Dirigenziale n. 71AU.2010/D del 30 marzo 2010 (cfr. Appendice) sono stati affidati gli incarichi ad ulteriori n. 5 esperti senior, la cui sottoscrizione del contratto e l avvio delle attività è prevista per il 15 aprile Al fine di supportare l AdG nell espletamento dei controlli di I livello è costituita una Task force controlli alle dipendenze dell AdG, composta da esperti reclutati dall AdG a valere sull Asse VIII-GAT, che svolgono i controlli di I livello nell ambito delle strutture coinvolte nell attuazione delle operazioni. L Autorità di Gestione con Determinazione Dirigenziale 71AU.2009/D del 30 dicembre 2009, modificata ed integrata dalla Determinazione Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

38 Dirigenziale n. 71AU.2010/D del 29/01/2010 (cfr. Appendice) ha provveduto ad affidare gli incarichi di collaborazione a n. 32 esperti di AT: - n. 12 esperti a supporto diretto dell AdG del PO FESR Basilicata 2007/2013 nell espletamento dei controlli di primo livello ai sensi dell art. 60 lett. b) del Reg. CE 1083/2006 e dell art. 13 del Reg. CE 1828/2006 (cfr. par della Descrizione e Manuale controlli di primo livello ) [cfr. tabella 4]; - n. 3 esperti a supporto dell Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione del Dipartimento della Presidenza della Giunta, per le attività di controllo di primo livello ex articolo 13 del reg. CE n. 1828/2006 sulle operazioni di prima fase ammesse a finanziamento ai sensi del paragrafo VI.2.4. del QSN e del paragrafo del PO FESR [cfr. tabella 4]; - n. 2 esperti a supporto dell Ufficio Controllo Interno di Regolarità Amministrativa del Dipartimento Presidenza della Giunta, per le attività di controllo interno di regolarità amministrativa e di verifica della coerenza delle determinazioni dirigenziali relative al PO FESR proposte dai RLI alla normativa comunitaria, nazionale e regionale (cfr. paragrafo 9.3, pagina 24, del Manuale dei controlli di primo livello ) [cfr. tabella 4]; - n. 2 esperti a supporto dell Ufficio Ragioneria Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta per le attività di verifica sulle proposte di atti relative al PO FESR trasmesse dai RLI ai sensi dell art. 1, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 286 del (cfr. paragrafo 9.3, pagina 24, del Manuale dei controlli di primo livello ) [cfr. tabella 4]; - n. 2 esperti a supporto dell Ufficio Legale e del Contenzioso del Dipartimento Presidenza della Giunta per le attività connesse alla gestione, segnalazione e rettifica delle irregolarità di cui agli artt. 28, 29 e 30 del Reg. (CE) 1828/2006 ed alle azioni di recupero delle somme (cfr. Manuale di gestione delle irregolarità ) [cfr. tabella 4]; - n. 2 esperti per la verifica ex ante sugli atti programmatici del PO FESR proposti dai RLI a supporto della Direzione generale della Presidenza della Giunta regionale e dell Ufficio Segreteria Generale della Giunta (cfr. tabella 4); - n. 3 esperti a supporto dell Ufficio Provveditorato e Patrimonio del Dipartimento Presidenza della Giunta per l espletamento di controlli di I livello ex art. 13 del Reg. CE 1828/2006 sulle operazioni a titolarità regionale per le quali l AdG del PO FESR Basilicata 2007/2013 è beneficiaria (cfr. par della Descrizione e Manuale controlli di primo livello ); - n. 3 esperti a supporto dell AdC per le attività di assistenza tecnica specialistica per le attività di cui all art. 61 del Regolamento CE 1083/2006 (cfr. capitolo 4 della Descrizione ); - n. 3 esperti a supporto dell AdA per le attività di assistenza tecnica specialistica per le attività di cui all art. 62 del Regolamento CE 1083/2006 (cfr. capitolo 5 della Descrizione ); La sottoscrizione dei contrati di incarico e l avvio delle attività da parte dei succitati esperti è avvenuta in data 1 febbraio Alle succitate risorse umane di AT si aggiungono n. 64 esperti ai quali, con Determinazione Dirigenziale n. 3191del 31 dicembre 2009 (pubblicata sul BUR n.1 del 16/01/2010), l Autorità di Gestione del POR Basilicata e del PO FESR ha prorogato la scadenza dei rispettivi contratti fino al 30 settembre 2009, in linea con le previsioni della nota COCOF/07/0021/04-EN del 26 febbraio 2009 e della nota del MEF_RGS- prot. n del 28 settembre Tali risorse umane supportano le attività di chiusura delle misure del POR cofinanziate dal Fondo FESR, incluse le attività connesse al completamento a valere sul PO FESR delle operazioni non completate o non operative sul POR Di esse: - n. 4 esperti di AT sono collocati alle dipendenze dell Ufficio dell AdG del PO FESR e, pertanto, sono state incluse tra le risorse della tabella 4; - n. 60 esperti lavorano a supporto degli Uffici dei Responsabili di Misura del POR Basilicata (non incluse tra le risorse della tabella 4). 38

39 GRUPPI DI LAVORO Per lo svolgimento di peculiari attività connesse al raggiungimento degli obiettivi indicati nel PO, all esecuzione di adempimenti ed obblighi fissati da disposizioni comunitarie, nonché per far fronte ad emergenze temporanee ed esigenze puntuali di attuazione di politiche ed interventi comunitari, l Autorità di Gestione può ricorrere, per la realizzazione di progetti finalizzati di durata annuale o pluriennale, a gruppi di lavoro composti da personale assegnato all Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata e PO FESR e/o da altro personale regionale, previo assenso del dirigente titolare dell Ufficio presso la quale detto personale presta servizio Procedure scritte elaborate per il personale dell Autorità di Gestione e degli organismi intermedi Le procedure scritte per il personale dell Ufficio Autorità di Gestione sono in primis contenute nelle declaratorie dei compiti di ciascuna Posizione Organizzativa dell Ufficio dell AdG, approvate con la succitata Deliberazione di Giunta Regionale n. 3 dell 8 gennaio 2009 e ss.mm.ii. 23 (cfr. Appendice). In dettaglio, le procedure scritte per il personale dell AdG sono contenute nei seguenti manuali predisposti sulla base delle indicazioni della presente Descrizione ed approvati con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre 2009 dell Autorità di Gestione: - Manuale delle procedure per i controlli di I livello (Allegato A ); - Manuale delle procedure di rendicontazione della spesa, monitoraggio e reporting (Allegato C ); - Manuale sulla gestione delle irregolarità (Allegato B ) Descrizione delle procedure di selezione e di approvazione delle operazioni, nonché delle procedure destinate a garantirne la conformità alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l intero periodo di attuazione [articolo 60, lettera a), del regolamento (CE) n. 1083/2006] La selezione delle operazioni è effettuata conformemente ai criteri fissati dal Comitato di Sorveglianza, come stabilito dall articolo 56 del Regolamento (CE) n. 1083/2006. Per ogni Linea di intervento sono stati stabiliti requisiti di ammissibilità e criteri di selezione strettamente coerenti con la strategia, gli obiettivi e i risultati attesi dal Programma Operativo e dall Asse prioritario. I criteri di selezione (Cfr. Appendice) sono stati approvati con procedura scritta attivata a seguito del Comitato di Sorveglianza del 4 aprile 2008 (cfr. DGR n del 16 luglio 2008). 22 In tal caso, si procederà secondo le disposizioni dei Criteri di selezione del PO FESR relative all Asse VIII-GAT, della Legge Regionale n. 12/1996 (articolo 8, comma 7, e articolo 9, comma 7), nonché delle vigenti disposizioni nazionali e regionali in materia di incarichi ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e, in particolare, la DGR n. 2806/2004 concernente Direttive in materia di conferimento e remunerazione di incarichi al personale regionale e la D.G.R. n. 2310/2004 recante Direttive in materia di onnicomprensività del trattamento economico dei dirigenti regionali. 23 Si vedano in particolare le schede n. 65 Controlli di I livello ed Irregolarità ; n Monitoraggio e Reporting e n Pubblicità e Comunicazione. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

40 Le procedure di selezione dei progetti sono individuate tenendo conto della tipologia dell intervento, nel rispetto della normativa vigente, comunitaria e nazionale. Nella misura in cui le azioni da finanziare richiedano l espletamento di gare di appalto, si applicheranno, invece, le specifiche norme di riferimento in materia richiamate nel paragrafo 5.5 del programma (in particolare, il D.Lgs. n. 163/2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture che attua le direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e successive modificazioni), nel rispetto delle direttive comunitarie e nazionali in materia di appalti, ivi compresa la giurisprudenza europea applicabile. Nel caso in cui i beneficiari degli interventi cofinanziati siano rappresentati da imprese, sarà comunque applicata la disciplina comunitaria vigente in materia di regimi di aiuto. Le modalità di selezione delle operazioni delle singole linee di intervento, nel caso di progetti infrastrutturali o acquisizione di beni servizi, avranno luogo attraverso procedure negoziali o mediante evidenza pubblica. Nel caso di operazioni a regia regionale, relative ad operazioni rientranti nella tipologia degli Appalti pubblici, le procedure di selezione e di approvazione delle operazioni, nonché quelle destinate a garantirne la conformità alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l intero periodo di attuazione sono oggetto di aggiornamento. L Autorità di Gestione, infatti, ha predisposto il draft della Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di operazioni a carattere infrastrutturale cofinanziate dal PO FESR (cfr. Appendice). Tale direttiva, in corso di definizione ed approvazione, è stata redatta grazie alla modifica ed integrazione della vigente Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di interventi infrastrutturali finanziarti con risorse comunitarie gestite dall Amministrazione regionale, applicata nel corso della programmazione ed approvata con DGR n. 300 dell 11 febbraio 2005 e ss.mm.ii., al fine di adeguarla alle disposizioni regolamentari (Reg. CE n. 1083/2006 e Reg. CE n. 1828/2006), alla normativa comunitaria (Direttiva 17/CE/2004, Direttiva CE 18/CE/2004, Comunicazione interpretativa della Commissione sul diritto comunitario applicabile agli appalti non disciplinati o solo parzialmente disciplinati dalle direttive appalti pubblici C(2006)3158 del , ogni altra normativa comunitaria applicabile) e nazionale sugli appalti (Decreto Legislativo n. 163/2006 e ss.mm.ii), al PO FESR ed alle relative procedure. Riguardo alle operazioni di appalti pubblici aventi quali beneficiari le Pubbliche Amministrazioni (spesa per investimenti), con particolare riguardo ai progetti nel settore dell energia e dell ambiente, l Autorità di Gestione e i RLI, in fase di selezione e rendicontazione, provvederanno a rispettare anche le previsioni contenute nel Contratto quadro sottoscritto l 11 maggio 2009 dalla Regione Basilicata con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) 24 di cui alla D.G.R. n. 667 del 17 aprile 2009 (cfr. Appendice). In linea con le previsioni del PO, nel caso di regimi di aiuto saranno attivati Avvisi Pubblici/Bandi, anche facendo ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, quale il Fondo di garanzia per le PMI 25 istituito con D.G.R. n del 15 dicembre 2009 mediante l Accordo di Finanziamento ai sensi dell art. 44 del Reg. CE 1083/2006 e degli artt. 43 e 45 del Reg. CE 24 DGR n. 667 del 17 aprile 2009 ha approvato lo schema di contratto, e i relativi allegati, per la stipula di un contratto quadro di apertura di credito con la BEI dell importo massimo di ,00 per la copertura della quota di cofinanziamento regionale destinata alla realizzazione degli investimenti previsti nell ambito del P.O. FESR Basilicata Cfr Paragrafo del PO FESR approvato con Decisione C(2010) 884 del 2 marzo

41 1828/2006 stipulato in data 16 dicembre 2010 tra la Regione Basilicata e Sviluppo Basilicata S.p.A 26. Per i Bandi in regimi di aiuto erogati direttamente dalla Regione Basilicata, senza il ricorso ad organismi intermedi o ad organismi in house, si cita ed allega - a mero titolo di esempio l Avviso Pubblico per la realizzazione di Piani di Consolidamento e Sviluppo delle Attività Industriali operanti nel settore alimentare ed ubicate negli agglomerati industriali del Comune di Matera e dei Comuni ricompresi nel PIT Vulture Alto Bradano, nel PIT Bradanica, approvato con DGR n del , sulla base del disciplinare 27 approvato con DGR n del 23 settembre 2008 (cfr. Appendice) 28. La Regione Basilicata intende delegare la gestione dei Bandi/Avvisi in regime di aiuti anche a Soggetti Gestori in house. A riguardo, si rileva che con D.G.R. n. 152 del 2 febbraio 2010 la Regione Basilicata ha individuato Sviluppo Basilicata S.p.A. quale Soggetto Gestore dell Avviso Pubblico Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e l innovazione delle PMI della Basilicata (Linea III.2.3.A dell Asse III Competitività Produttiva del PO FESR 2007/2013 ), approvato con D.G.R del (cfr. Appendice). In caso di aiuti concessi in forma di garanzia mediante Confidi, è prevista la possibilità in linea con le previsioni del paragrafo 4.3 del PO FESR , di affidare ai Confidi ex art. 106 del T.U. in materia bancaria e creditizia la gestione di Fondi di Garanzia per conto della Regione. Procedure dettagliate per la selezione ed approvazione delle operazioni sono definite, coerentemente alla presente Descrizione, nelle Leggi regionali e nelle Deliberazioni di Giunta regionale connesse all attuazione dei singoli Assi prioritari del Programma (cfr. Allegato H ). In particolare, per gli Assi IV (Valorizzazione dei beni culturali e naturali), V (Sistemi Urbani) e VI (Inclusione sociale) del Programma Operativo interessati dalla programmazione integrata settoriale o territoriale 30 - i documenti di indirizzo programmatico 31 contengono la descrizione degli ambiti di intervento, la pianificazione finanziaria delle risorse del POR e la descrizione della procedura negoziale e delle modalità di accesso da parte dei soggetti beneficiari. In rispetto al Reg. (CE) n. 1828/2006, agli avvisi pubblici verrà data massima diffusione e pubblicità mediante pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata, nel sito internet regionale e tramite altre forme di informazione e pubblicità. Gli esiti della selezione sono sottoposti all approvazione degli organi competenti e pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione e nel sito internet regionale; si provvede altresì a darne comunicazione a ciascun soggetto proponente. 26 Sviluppo Basilicata S.p.A. è una società a capitale interamente regionale, che opera secondo lo schema dell in house providing ai sensi della giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europea. 27 Si tratta del Disciplinare per la concessione delle agevolazioni previste dalla legge regionale n. 10 del 14 giugno 2008, per la realizzazione di piani di consolidamento e sviluppo delle attività industriali già operanti sul territorio della regione Basilicata. 28 Si tratta di aiuti ammissibili a finanziamento nell ambito della linea di intervento III.2.1.A - Concessione di aiuti per la realizzazione di progetti di investimenti innovativi del PO FESR Basilicata Cfr. Si consideri la modifica del paragrafo 4.3 del PO FESR , relativamente all obiettivo specifico III.2, approvata con Decisione C(2010) 884 del 2 marzo L Asse IV prevede l attuazione mediante Piani Integrati di Offerta Turistica (PIOT); l Asse V prevede l attuazione mediante Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile (PISUS) e l Asse VI prevede l attuazione di Piani di Offerta Integrata di Servizi (POIS). 31 Cfr. Paragrafo 1.4 dei Criteri di Selezione del PO FESR Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

42 In linea con le previsioni del QSN (paragrafo VI.2.4) e del PO FESR (Paragrafo Selezione delle operazioni ), al fine di consentire il tempestivo avvio del PO FESR , l Autorità di Gestione valuterà anche l opportunità di rendicontare operazioni avviatesi nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2007 (data di ammissibilità delle spese ai sensi dell articolo 56 del Reg. CE 1083/2006) ed il 4 aprile 2008 (data di approvazione dei criteri di selezione dei progetti da parte del Comitato di Sorveglianza). Allo stesso tempo, l Autorità di Gestione, in linea con le previsioni del Capitolo 6 degli Orientamenti di chiusura dei PO [Decisione COM(2006)3424 def. del 1 agosto 2006] intende avvalersi della possibilità di ammettere a finanziamento sul PO FESR le operazioni avviate sul POR Basilicata che alla data ultima di ammissiblità della spesa risultano non concluse o non operative. A riguardo, tra i criteri di selezione generali approvati dal Comitato di Sorveglianza è stato previsto di dare priorità ad interventi di completamento di operazioni avviate nell ambito della precedente programmazione. In coerenza alle disposizioni del paragrafo VI.2.4 del QSN , l AdG intende avvalersi della possibilità di rendicontare a valere sul PO FESR progetti realizzati con risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS), come chiarito nella Nota del MISE-DPS Prot. n del 31 marzo Ai fini dell inserimento delle relative spese nelle domande di pagamento, l AdG effettuerà le verifiche tese ad accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza. Infine, l Autorità di Gestione intende assicurare la redazione di piste di controllo adeguate che consentano, tra l altro, anche di verificare l applicazione dei criteri di selezione stabiliti dal comitato di sorveglianza per il programma operativo [articolo 15, lettera c), del Reg. (CE) n. 1828/2006]. In merito alle procedure destinate a garantire la conformità delle operazioni alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l intero periodo di attuazione, si ritiene che tra esse rientrino tutte le procedure di verifica finalizzate a controllare sia la correttezza delle procedure di selezione sia la correttezza delle modalità di attuazione (cfr. Allegato A - Manuale sui controlli di I livello approvato con Determinazione dirigenziale n del ). A riguardo, le verifiche saranno effettuate: - ex ante: mediante il controllo dei requisiti di accesso al Bando in base alla Disciplina per l'istituzione di un sistema di controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate ai Dipartimenti Regionali, approvata con D.G.R. n. 613 del 7 maggio 2007 (BUR N.25 del 1 giugno 2007) 33 ; 32 La nota succitata del MISE-DPS dispone, tra l altro: E ammissibile che un progetto interamente già finanziato con altre risorse nazionali (FAS) potrà essere rendicontato a valere sulle risorse del POR, purchè ne siano rispettati i relativi requisiti di selezione/ammissiblità, richiamando il capitolo VI.2.4 il QSN Infatti, il QSN dispone: Per consentire il tempestivo avvio della programmazione operativa , nel periodo intercorrente fra la data di ammissibilità delle spese, determinata secondo quanto previsto dall articolo 56 del Regolamento Generale dei Fondi, e la data in cui potranno essere approvati i pertinenti criteri di selezione dei progetti da parte dei Comitati di Sorveglianza dei Programmi Operativi , Le Autorità di Gestione potranno valutare l opportunità di avviare operazioni a valere sul Programma Operativo. Ai fini dell inserimento delle relative spese nelle domande di pagamento, l Autorità di Gestione (AdG) dovrà effettuare una verifica tesa ad accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri di selezione successivamente approvati dal Comitato di Sorveglianza; nello stesso tempo l AdG dovrà assicurarsi che sia stata rispettata la normativa comunitaria in materia di pubblicità e comunicazione. 33 La succitata disciplina è allegata al Manuale sui controlli di I livello predisposto dall Autorità di Gestione ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre

43 - in itinere ed ex post: controlli amministrativi ed in loco, anche finalizzati alla verifica del rispetto del vincolo di stabilità delle operazioni, come disciplinati nel succitato Manuale sui controlli di I livello predisposto dall AdG (Allegato A ) Verifica delle operazioni [articolo 60, lettera b), del regolamento (CE) n. 1083/2006] L AdG, ai sensi dell art. 60, lettera b) del reg. CE 1083/2006, è tenuta a verificare che i prodotti e i servizi cofinanziati siano forniti e l'effettiva esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari in relazione alle operazioni, nonché la conformità di tali spese alle norme comunitarie e nazionali; possono essere effettuate verifiche in loco di singole operazioni su base campionaria. Le verifiche che l AdG è tenuta a effettuare riguardano, a seconda del caso, gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici delle operazioni. Ai sensi dell art. 13, par. 2, del Reg. CE n. 1828/2006, le verifiche consentono di accertare che: - le spese dichiarate siano reali; - i prodotti o i servizi siano stati forniti conformemente alla decisione di approvazione; - le domande di rimborso del beneficiario siano corrette; - le operazioni e le spese siano conformi alle norme comunitarie e nazionali. Le verifiche comprendono procedure intese a evitare un doppio finanziamento delle spese attraverso altri programmi nazionali o comunitari o attraverso altri periodi di programmazione. Le verifiche comprendono le seguenti procedure: verifiche amministrative di tutte le domande di rimborso presentate dai beneficiari; verifiche in loco di singole operazioni. L AdG, per il tramite degli addetti ai controlli di primo livello, per ciascuna domanda di rimborso verifica: la correttezza formale della domanda stessa; l importo totale della domanda, cioè che l importo dichiarato non superi quello approvato in fase di valutazione; l elenco dei giustificativi di spesa, cioè che l importo totale delle fatture elencate (tenendo conto della pertinente ripartizione dei costi) corrisponda a quanto dichiarato nella domanda di rimborso; la disponibilità dei giustificativi di spesa, cioè che le fatture siano accessibili all AdG per le opportune verifiche; a seconda della tipologia di operazione finanziata, l AdG verifica la realtà della spesa su un campione di documenti giustificativi di spesa presentati dal beneficiario. L AdG intende effettuare, con l ausilio delle proprie task force, verifiche in loco su base campionaria. L AdG provvederà a conservare la documentazione che descriva e giustifichi il metodo di campionamento e indichi le operazioni o le transazioni selezionate per la verifica. L AdG stabilisce per iscritto norme e procedure relative alle verifiche effettuate e tiene una documentazione relativa a ciascuna verifica, indicante il lavoro svolto, la data e i risultati della verifica e i provvedimenti presi in connessione alle irregolarità riscontrate. Per svolgere le attività di controllo, l AdG si avvale nell ambito struttura del proprio Ufficio della PO Controlli di I livello ed irregolarità, i cui compiti sono stati dettagliati nel paragrafo della presente descrizione. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

44 Il compito di effettuare materialmente le verifiche spetta invece ad una Task Force controlli di I livello composta da: - Dipendenti dell Amministrazione regionale; - Esperti esterni senior e Junior (AT) [cfr. par ) Il personale dell Amministrazione regionale sarà impegnato nell attività dei controlli con ordine di servizio del proprio dirigente finalizzato ad evitare che i funzionari che si occupano della gestione dei progetti siano gli stessi che espletano i controlli di I livello. La task force è dislocata alle dipendenze dell AdG (Modello accentrato) ed espleta le proprie attività presso gli Uffici dei Dipartimenti coinvolti nell attuazione. La task force si compone per lo più di due gruppi: 1. Gruppo di Lavoro specializzato sugli Appalti Pubblici (Infrastrutture, Acquisizione beni e servizi); 2. Gruppo di Lavoro specializzato in Aiuti alle imprese. Nell organizzazione e nell espletamento dei controlli, l Autorità di Gestione, il personale regionale coinvolto e gli esterni di AT tengono in considerazione: - le indicazioni contenute nella Nota COCOF 08/0020/04-EN - Versione finale del 05/06/2008 Guidance document on management verifications to be carried out by Member States on operations co-financed by the Structural Funds and the Cohesion Fund for the programming period 34 ; - gli esiti delle verifiche di primo livello espletate ai sensi dell art. 4 del Reg. CE 438/2001 a valere sulle misure FESR del POR Basilicata e le procedure poste in essere nel periodo L organizzazione dei controlli a valere sul PO FESR Basilicata divergerà nelle tre situazioni seguenti: a) Operazioni a regia regionale; b) Operazioni a titolarità regionale in cui l AdG non è beneficiaria; c) Operazioni a titolarità regionale in cui l AdG è beneficiaria (Asse VIII). Nei seguenti schemi si riassume l organizzazione dei controlli nei tre casi succitati: A - Operazioni a regia regionale: In questo caso la Task force opererà esclusivamente il supporto alla verifica in loco su un campione definito di operazioni. La selezione dei progetti, la gestione amministrativa e le verifiche amministrative saranno di competenza degli Uffici responsabili delle linee di intervento (URLI): 34 La traduzione, a cura dell AdG, della succitata nota COCOF, Documento di lavoro riguardante le buone pratiche in materia di controlli di gestione da espletare da parte degli Stati Membri sui progetti cofinanziati dai Fondi Strutturali e dal Fondo di Coesione per il periodo di programmazione ( ), è allegata al Manuale dei controlli di I livello predisposto dall Autorità di Gestione ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre Le procedure sui controlli del POR Basilicata sono state compendiate nel Manuale dei controlli di I livello ex art. 4 del Reg. CE 438/2001 approvato con Deliberazione di Giunta regionale n. 565 del 31 marzo

45 B - Operazioni a titolarità regionale (AdG non è beneficiaria). Si tratta delle operazioni che potrebbero essere ammesse a finanziamento nell ambito di 30 linee di intervento ricadenti negli Assi I, II, III, IV e VII del PO FESR che coinvolgono 10 strutture (n. 2 Direzioni generali e n. 8 Uffici RLI) dislocate in 4 Dipartimenti regionali 36. In tale situazione la selezione, attuazione e gestione dei progetti sarà di competenza degli Uffici responsabili delle linee di intervento (URLI). Mentre le verifiche amministrative ed in loco saranno espletate, con il supporto degli esperti esterni della task force, da soggetti distinti da quelli dedicati alla gestione ed attuazione del progetto, segnatamente: 36 Per maggiori dettagli si rinvia al Manuale Controlli di I livello del PO FESR Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

46 - nel caso in cui l Ufficio preveda al suo interno più posizioni organizzative, i controlli sono espletati da una Posizione Organizzativa del medesimo Ufficio del RLI attivata con specifico ordine di servizio del RLI; - nel caso l Ufficio preveda al suo interno una sola posizione organizzativa, i controlli sono espletati da un soggetto esterno all Ufficio individuato con ordine di servizio del Direttore generale tra il personale della Direzione generale o, in alternativa, di un altro ufficio del medesimo Dipartimento; - nel caso in cui la stessa Direzione generale funga da RLI (Linee di intervento IV.2.2.B; VII.4.1.A; VII.4.2.A e VII.4.2.B), i controlli sono espletati da una Posizione Organizzativa della medesima Direzione generale attivata con specifico ordine di servizio del Direttore generale (RLI). C - Operazioni a titolarità regionale (AdG è beneficiaria: Asse VIII). In questo caso l AdG sarà esclusivamente responsabile della selezione, attuazione e gestione delle operazioni; mentre le verifiche amministrative, sul 100% delle operazioni, e, laddove necessario, quelle in loco saranno effettuate dall Ufficio Provveditorato e Patrimonio del Dipartimento della Presidenza della Giunta, in base alle funzioni attribuite con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 779 del 5 maggio 2009 (cfr. Appendice). Autorità di Gestione Selezione e Gestione progetto Ufficio Provveditorato e Patrimonio Dip. Presidenza della Giunta Verifiche amministrative sul 100% delle operazioni Verifiche in loco su un campione di operazioni L organizzazione dei controlli nelle ipotesi di cui ai suddetti punti B) e C) rispondono alle prescrizioni dell articolo 58, lettera b) del Reg. CE 1083/2006, dell articolo 13, comma 5, Reg. CE 1828/2006, del paragrafo 2.5 della nota COCOF 08/0020/04-EN del 5 giugno 2008 e dei chiarimenti della Commissione europea (Nota prot. n del ) 37. Per i controlli in loco, l AdG definisce le dimensioni del campione in modo da ottenere ragionevoli garanzie circa la legittimità e la regolarità delle pertinenti transazioni, tenendo conto del grado di rischio da essa identificato in rapporto al tipo di beneficiari e di operazioni interessati. Nella definizione del grado di rischio l AdG tiene conto delle risultanze dei controlli espletati nel periodo dai Responsabili di Misura (controlli di I livello), nonché delle raccomandazioni dell Organismo di Controllo ex art. 15 del Reg. CE 438/2001 (System audit) e dei servizi della Commissione europea 38. Il metodo di campionamento viene riesaminato ogni anno. 37 Nota della Commissione europea trasmessa dal MEF con Nota Prot. N del 3 novembre 2008 avente ad oggetto: Articolo 13 5 del Reg. CE n. 1828/2006 della Commissione Adeguata separazione delle funzioni qualora l organismo designato come Autorità di Gestione sia anche beneficiario. 38 Missione del maggio 2008 N. 2008/IT/REGIO/J3/676/1. In particolare, si veda la Relazione di Audit del (Nota n ) e la Relazione di risposta del (n. 3723) degli auditor della DG REGIO; nonché le Risposte della Regione Basilicata: nota n. 976 del 5/1/2009 e successive integrazioni. 46

47 In merito alla tempistica ed articolazione dei controlli in loco, essi saranno espletati su un campione di progetti superiore al 10% della spesa rendicontata dai beneficiari. L effettiva ampiezza del campione (AC) sarà, pertanto, la risultante di una serie di processi di pesatura tramite i quali, a partire dal 10% assunto come dimensione minima standard iniziale, per prodotti successivi si giungerà all ampiezza ottimale del campione. Pertanto, la dimensione del campione dovrà essere superiore al 10%. A riguardo, si rinvia al metodo di campionamento della spesa per le verifiche in loco riportato nel Manuale dei controlli di I livello (Allegato A ) predisposto a cura dell AdG ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre L AdG assicura che almeno l 80% dei controlli in loco previsti nel corso di ciascun anno siano espletati prima della fine dell anno e, comunque, prima dell ultima certificazione di spesa utile fatta dall Autorità di Certificazione ai fini di scongiurare il disimpegno automatico delle risorse. Il sistema di gestione e controllo del PO FESR è rafforzato anche da ulteriori procedure di controllo istituzionalizzate all interno dell Amministrazione regionale. Si tratta di ulteriori controlli amministrativo-contabili di I livello previsti dalla normativa regionale (cfr. Allegato A - Manuale dei controlli di I livello ): I controlli sugli atti programmatici da parte dell Autorità di Gestione Il sistema di gestione e controllo del PO FESR Basilicata risulta rafforzato anche dal controllo effettuato a monte dall Autorità di Gestione. Infatti, la Deliberazione di Giunta regionale n. 46 del 20 gennaio 2009 (cfr. Appendice) ha stabilito che le direzioni generali e/o gli Uffici regionali responsabili dell'attuazione delle Linee di Intervento sono tenuti a trasmettere all'autorità di Gestione le proposte di atti programmatici e, in particolare, le proposte di Deliberazione di Giunta Regionale al fine di ottenere il parere favorevole in merito all'osservanza delle previsioni dettate nel PO FESR Basilicata , nei "Criteri di selezione" delle operazioni, nella "Descrizione del sistema di gestione e controllo" del PO FESR e dalle procedure e Manuali in essa richiamati; nonché nella normativa comunitaria, nazionale e regionale connessa all'attuazione del programma. I controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate ai Dipartimenti Regionali La Disciplina per l istituzione di un sistema di controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate ai Dipartimenti Regionali, approvata con Deliberazione della Giunta regionale n. 613 del 7 maggio 2007 (pubblicata sul BUR n. 25 del 1 giugno 2007), 39 è stata già applicata nell espletamento dei controlli sul possesso dei requisiti dichiarati con dichiarazioni sostitutive nell ambito del POR Basilicata Si tratta di una disciplina proposta dal Comitato Interdipartimentale di Coordinamento Organizzativo (C.I.C.O.) nella seduta del 13 marzo 2007 che, in linea con le previsioni della normativa nazionale (articoli 43 e 71 del DPR n. 445/2000) prevede l obbligo in capo agli uffici regionali di effettuare controlli sulle dichiarazioni sostitutive prodotte dai privati nell ambito dei procedimmnti amministrativi. Tale disciplina si applica al PO FESR soprattutto in fase di verifica del possesso dei requisiti dichiarati da privati o imprese, nel caso di erogazione di aiuti o nel caso di acquisizione 39 Tale disciplina viene allegata al Manuale sui controlli di I livello del PO FESR Basilicata predisposto dall Autorità di Gestione ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

48 di beni e servizi nell ambito di operazione nelle quali la Regione Basilicata funge da beneficiario. Verifiche di regolarità amministrativa e contabile Il sistema di gestione e controllo è rafforzato anche da altre procedure di controllo istituzionalizzate all interno dell Amministrazione regionale, sancite dalla Legge Regionale n. 34/2001, che consentono di attestare, in piena coerenza con il principio di sana gestione finanziaria, la validità giuridico-legale e amministrativa-contabile di tutti gli atti amministrativi di impegno e liquidazione della spesa. Inoltre, in linea con le disposizioni della Legge regionale n. 34/2001, i Responsabili di Linea di Intervento, in qualità di Dirigenti degli Uffici regionali, sono tenuti a rispettare la Disciplina dell iter procedurale delle proposte di deliberazione della Giunta regionale e dei provvedimenti di impegno e di liquidazione della spesa, approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 539 del 23 aprile 2008 (che ha novellato le DD.GG.RR. n. 2903/04 e n. 637/2006 (cfr. Appendice). In tal senso, gli atti di impegno e liquidazione predisposti dai RLI sono oggetto dell apposizione di due visti, ad opera dell Ufficio Controllo Interno di Regolarità Amministrativa e dell Ufficio Ragioneria Generale 40 : - il visto di regolarità amministrativa; - il visto di compatibilità finanziaria e di regolarità contabile. Si evidenzia che i succitati Uffici sono collocati entrambi nell ambito del Dipartimento Presidenza della Giunta e sono funzionalmente indipendenti dall Autorità di Gestione. Per ulteriori approfondimenti si rinvia al Manuale dei controlli di I livello predisposto dall Autorità di Gestione (Allegato A ) ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre Trattamento delle domande di rimborso Descrizione delle procedure di ricevimento, verifica e convalida delle domande di rimborso dei beneficiari nonché delle procedure di autorizzazione, esecuzione e iscrizione nei conti dei pagamenti ai beneficiari (incluso il diagramma indicante tutti gli organismi interessati) Le procedure previste per la rendicontazione e il pagamento delle domande di rimborso dei beneficiari comportano, da parte dei Responsabili delle Linee di intervento, l attivazione di un flusso tipo che prevede in fase iniziale, l erogazione di una anticipazione e di uno o più acconti, laddove previsti. Le erogazioni successive alla prima, liquidata a titolo di anticipazione, vengono di norma trattate come segue. Nell ipotesi di operazioni a regia regionale, appalti pubblici (OO.PP. e/o Acquisizione di Beni e servizi) avviati e/o attuati da soggetti/beneficiari diversi dalla Regione e aiuti alle imprese erogati da organismi diversi dalla Regione, la rendicontazione intermedia si perfeziona con l invio degli Stati di Attuazione finanziaria, l invio dell attestazione del relativo pagamento quietanzato entrambi in copia conforme e l inserimento ed aggiornamento dei dati nel Sistema Informativo Regionale (SIMIP). Le verifiche sulle domande di rimborso sono effettuare dal personale dell URLI. Per le operazioni a titolarità regionale, quali quelle inerenti l acquisizione di beni e servizi, l AdG o gli URLI titolari dell intervento, ricevute le domande di rimborso, attivano le procedure 40 L Ufficio Ragioneria generale funge anche da Organismo responsabile per l erogazione dei pagamenti ai beneficiari. 48

49 di controllo, di cui all art. 13 del Reg. (CE) n. 1828/2006, sottoponendo le domande di rimborso alla verifica amministrativa della Task force controlli o, nel caso in cui la stessa AdG sia beneficiaria (Asse VIII-GAT), al controllo dell Ufficio Provveditorato e Patrimonio 41. Le domande di rimborso sono, pertanto, soggette a verifiche tese ad accertare che le spese siano reali, che le opere, i prodotti o i servizi siano stati realizzati o forniti in coerenza con quanto autorizzato, che le dichiarazioni rese dal beneficiario siano formalmente corrette e che le operazioni e le spese siano conformi alle norme comunitarie e nazionali. Una volta che le domande di rimborso siano state convalidate, il Responsabile di linea di intervento (RLI) provvede alla predisposizione degli atti di liquidazione 42 ed alla trasmissione degli stessi all Ufficio Ragioneria Generale per il controllo formale e la verifica: - della corretta identificazione del destinatario del pagamento e le modalità di pagamento; - della conformità rispetto all impegno di spesa; - della correttezza dei provvedimenti di impegno e la disponibilità di cassa; - della regolarità dell atto 43. L Ufficio Ragioneria Generale predispone il mandato di pagamento da trasmettere al Tesoriere (Istituto bancario) che accredita l importo del finanziamento sul conto bancario intestato al beneficiario. Il RLI ha conferma dell avvenuto pagamento mediante il sistema informativo di monitoraggio (SIMIP), nonché accedendo al Sistema contabile regionale (SIC). La somma delle domande di rimborso prodotte dai beneficiari e validate concorre a determinare l ammontare delle spese oggetto di verifica e certificazione da parte dell Autorità di Certificazione Organismi responsabili di ogni fase del trattamento della domanda di rimborso Per l indicazione degli organismi coinvolti nelle procedure di ricevimento, verifica e convalida delle domande di rimborso dei beneficiari e delle procedure di autorizzazione, esecuzione e iscrizione nei conti dei pagamenti, si rimanda a titolo esemplificativo al seguente schema, che tiene conto delle tre fasi del ciclo di vita di un operazione: - avvio; - realizzazione; - conclusione. Figura 6a Fase di avvio: responsabili del trattamento della domanda di rimborso 41 Cfr. D.G.R. n. 779/2009 in Appendice. 42 Laddove l impegno contabile non sia stato già assunto con precedente atto, il RLI procede a fare una determinazione di impegno e contestuale liquidazione. Laddove, invece, l impegno contabile è stato già assunto con una precedente determinazione di impegno, il RLI si limita ad effettuare una disposizione di liquidazione. 43 La trasmissione degli atti di liquidazione all Ufficio Ragioneria generale avviene informaticamente per il tramite dell Applicativo provvedimenti che prevede un sistema di firma digitale degli atti da parte di tutti i soggetti coinvolti nell iter di redazione ed approvazione dell atto. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

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51 Figura 6b Fase di realizzazione: responsabili del trattamento della domanda di rimborso Figura 6c Fase di conclusione: responsabili del trattamento della domanda di rimborso Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

52 Procedure scritte (riferimento a manuali) pubblicate per tale attività L Autorità di Gestione fornisce ai Responsabili di Linea di intervento manuali e procedure per l attuazione operativa del Programma. In particolare, il Manuale dei controlli di I livello (Allegato A ) mette a disposizione modelli di check list, verbali e relazioni, modalità operative per il campionamento e procedure per le attività di verifica delle operazioni. Una parte delle disposizioni, che disciplinano e garantiscono l efficacia delle operazioni connesse all analisi, verifica e liquidazione delle domande di rimborso, sono riassunte nei seguenti atti e procedure regionali già citati: - Legge regionale n. 34 del 6 settembre 2001 relativa al Nuovo ordinamento contabile della Regione Basilicata e ss.mm.ii (cfr. Appendice); - la D.G.R. 23 aprile 2008, n. 539 che ha approvato la Disciplina dell iter procedurale delle proposte di deliberazione della Giunta Regionale e dei provvedimenti di impegno e liquidazione della spesa, che ha modificato le DD.GG.RR. 2903/04 e 637/2006 (cfr. Appendice) Descrizione del modo in cui l Autorità di Gestione trasmetterà le informazioni all Autorità di Certificazione Prima dell invio della trasmissione delle informazioni all Autorità di Certificazione, i pagamenti dei beneficiari trasmessi con la domanda di rimborso sono oggetto di verifica e validazione del RLI e/o dei responsabili del controllo di I livello (es. Task force controlli, Ufficio Provveditorato e Patrimonio ), anche informaticamente, all interno del SIMIP. Le spese validate dai RLI entrano a far parte della dichiarazione di spesa del RLI trasmesse bimestralmente all AdG in occasione dell invio dei dati al sistema nazionale MONITWEB, il sistema di monitoraggio nazionale che, tra l altro, ha la finalità di monitorare l avanzamento della spesa. I pagamenti trasmessi a Monitweb ed inclusi nella dichiarazione bimestrale di spesa dei RLI saranno visualizzabili nell apposita sezione del SIMIP dedicata all Autorità di Certificazione solo allorquando le spese risultino state oggetto anche delle verifiche amministrative ex articolo 13 del Reg. CE 1828/2006 da parte dei soggetti delegati ai controlli di I livello. Una volta espletate le verifiche amministrative ex art. 13 del Reg. CE 1828/2006, anche informaticamente (validazione dei pagamenti dei beneficiari), l AdC provvede, a seguito delle opportune verifiche, alla certificazione delle spese. L AdG provvede con cadenza bimestrale a raccogliere le certificazioni di spesa, e gli elenchi dei progetti ad esse allegati, trasmessi con firma digitale dai RLI, e ad inoltrarli all AdC. Tali report generati dal SIMIP consentono di distinguere l ammontare di spesa dichiarata dai beneficiari, nonché dai RLI (a seguito della validazione), dalle spese che siano state anche oggetto di verifica amministrativa. L Autorità di Certificazione riceve bimestralmente dall AdG anche gli esiti (check list e verbali) dei controlli in loco. A tal fine, l AdG si accerta che almeno l 80% dei controlli in loco previsti nel corso di ciascun anno siano espletati prima della fine dell anno e, comunque, prima dell ultima certificazione di spesa utile dell AdC ai fini di scongiurare il disimpegno automatico delle risorse (cfr. paragrafo 2.2.4). 52

53 Figura 7 - Lo status della spesa: dalla spesa dichiarata alla spesa certificata Norme di ammissibilità stabilite dallo Stato membro e applicabili al programma operativo Le norme in materia di ammissibilità delle spese che saranno applicate al PO FESR sono: - quelle di carattere generale stabilite dall articolo 56 del regolamento CE n. 1083/2006, segnatamente nei paragrafi 1, 2, 3 e 5; - quelle specifiche stabilite nell articolo 7 del Reg. CE n. 1080/2006 relativo la Fondo FESR; - quelle nazionali definite dallo Stato ai sensi dell articolo 56, comma 4, del Reg. 1083/2006: Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3 ottobre La verifica di ammissibilità delle spesa è attribuita, nel rispetto della separatezza delle funzioni tra chi gestisce e chi controlla, ai Responsabili di Linea di intervento e/o ad una Task Force controlli di I livello, come specificato nel paragrafo 2.2.4, cui si rinvia Nel caso in cui lo stesso organismo sia designato sia come Autorità di Gestione che come Autorità di Certificazione descrivere in che modo viene garantita la separazione delle funzioni L attuale assetto organizzativo del Dipartimento Presidenza della Giunta della Regione Basilicata così come definito dalla Deliberazione di Giunta regionale n. 220 del 10 febbraio 2009 (Cfr. Appendice) 44 prevede la sussistenza, fra gli altri, dei seguenti due Uffici: 44 In ottemperanza all Allegato 6 della DGR n. 220 del concernente D.G.R. n /05 e successive modificazioni. Modifiche alla declaratoria ed alla titolarità di alcune posizioni dirigenziali del Dipartimento Presidenza della Giunta, il dirigente pro-tempore dell Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013 esercita le funzioni di AdG così come individuate e definite rispettivamente dal Reg. CE n /2006, dal Reg. CE 1828/2006 e dal Programma Operativo FESR 2007/2013. In funzione della medesima D.G.R. n. 220/2009, Allegato 4, il dirigente pro-tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

54 - Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013, il cui dirigente-pro tempore esercita le funzioni di Autorità di Gestione del PO FESR; - Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale, il cui dirigente pro tempore esercita direttamente le funzioni di Autorità di Certificazione del PO FESR Alla luce di quanto esplicitato in premessa, l Autorità di Gestione e l Autorità di Certificazione del PO FESR risultano entrambe attestate presso lo stesso organismo, ovvero, il Dipartimento Presidenza della Giunta. Occorre precisare che i dirigenti dei due Uffici sopra citati non sono tra loro in rapporto gerarchico o di altra natura configurabile come di subordinazione o dipendenza ed il loro incardinamento presso il medesimo Dipartimento non si trasla in dipendenza funzionale per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti rispettivamente di Autorità di Gestione e di Autorità di Certificazione. In forza delle vigenti disposizioni normative 45, difatti, il Direttore Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale svolge sì le funzioni di direzione, organizzazione e vigilanza nei confronti degli uffici a loro attestati, ma in virtù di quanto attualmente disposto dalla D.G.R. n. 220/2009 l AdG e l AdC operano, nello svolgimento delle loro reciproche attribuzioni in regime di completa autonomia gestionale ed attuativa. Tale autonomia, come si evince dalle declaratorie delle funzioni dirigenziali allegate alla D.G.R. sopra citata, viene esercitata mediante una pluralità di attività quali: la disposizione degli atti organizzativi della funzione, la gestione diretta dei rapporti e con gli Uffici della Commissione europea e con quelli del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell Economia e Finanze (IGRUE), l esercizio del potere di firma degli atti propri della funzione e la gestione diretta della corrispondenza inerente la stessa, in posizione pertanto, di piena autonomia rispetto al Direttore Generale. A conferma di quanto fin qui descritto, anche la previsione di cui alla declaratoria dell Ufficio dell AdC (cfr. All. 4 DGR n. 220/2004 in Appendice), nella quale si dispone nella qualità di Autorità di Pagamento e di Certificazione il dirigente dell ufficio opera in posizione di indipendenza funzionale dal Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta 46. L irrilevanza del rapporto gerarchico, dal punto di vista dell esercizio delle funzioni assegnate dai Regolamenti comunitari alle due Autorità, è espressa peraltro anche dal fatto che i dirigenti dell Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000/2006 e del PO FESR 2007/2013 e dell Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale, nell esercizio delle proprie attribuzioni di Autorità di Gestione e di Autorità di Certificazione esprimono il proprio sovra ordinamento funzionale nei confronti dei Responsabili di Linea di Intervento e dei Direttori Generali dei Dipartimenti regionali coinvolti nell attuazione del Programma Operativo FESR chiamati, nella realizzazione delle attività di loro pertinenza connesse al PO FESR, al continuo raccordo operativo con l Autorità di Gestione ed al rispetto degli adempimenti richiesti dall Autorità di Certificazione in quanto tale. E opportuno, peraltro, sottolineare che la separazione delle funzioni di gestione e certificazione è garantita anche dal fatto che la responsabilità della gestione e attuazione della gran parte dei Regionale esercita le funzioni di AdC così come individuate e definite rispettivamente dal Reg. CE n /2006, dal Reg. CE 1828/2006 e dal Programma Operativo FESR 2007/ Il ruolo dei dirigenti generali è espletato secondo le previsioni della Legge Regionale n. 12/1996. In particolare, ciascun dirigente generale esercita al massimo grado di responsabilità le funzioni di direzione, organizzazione e vigilanza delle attività facenti capo al dipartimento di propria competenza, assicurandone l unitarietà d azione (articolo 14, comma 1, L.R. n. 12/1996). Le singole attribuzioni e compiti del dirigente generale sono definite negli articoli 4 e 14 della L.R. n. 12/ E opportuno specificare, con riferimento all iter e disciplina di approvazione dei provvedimenti dirigenziali di cui alla DGR n.539/2008, gli atti predisposti in qualità di AdC (certificazione delle spese, domande di pagamento, provvedimenti di campionamento ecc.) non sono sottoposti all accertamento/visto del Direttore Generale del Dipartimento. 54

55 singoli Assi del PO FESR 2007/2013 (escluso l Asse VIII-GAT che è gestito direttamente dall Autorità di Gestione) rimane in capo ai Dipartimenti Regionali designati (e rispettivi URLI) che sono chiaramente distinti rispetto al Dipartimento Presidenza della Giunta nell ambito del quale, come detto, si incardinano l Autorità di Gestione e l Autorità di Certificazione, che operano in posizione di indipendenza funzionale dal Dirigente Generale dello stesso. Alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene che sia rispettato il principio della separazione delle funzioni di cui all art. 59, paragrafo 4, del Reg. CE n. 1083/2006, tra Autorità di Gestione e Autorità di Certificazione, ancorché istituite all interno del medesimo organismo Appalti pubblici, aiuti di Stato, pari opportunità, norme ambientali Istruzioni e orientamenti sulle norme applicabili (data e riferimento) Appalti L obbligo di rispetto delle norme in materia di appalti pubblici, con esplicito richiamo alla normativa comunitaria nonché alla relativa normativa di recepimento nazionale, è espressamente inserito nel paragrafo 5.5 del Programma operativo, oltre che in tutti i provvedimenti di concessione dei contributi. A livello regionale si segnala che è in corso di definizione ed approvazione la Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all ammissione a finanziamento ed alla realizzazione di operazioni a carattere infrastrutturale cofinanziate dal PO FESR , che rappresenta un adeguamento e aggiornamento della DGR 300 dell 11 febbraio 2005 e ss.mm.ii, che disciplinava le procedure e gli adempimenti connessi alla realizzazione di opere infrastrutturali nell ambito del POR Basilicata (cfr. draft in Appendice). Aiuti Gli Aiuti di Stato previsti nel Programma Operativo sono concessi in conformità alle rispettive decisioni di autorizzazione (nel caso di aiuti notificati), nonché alle condizioni previste dai regolamenti di esenzione (nel caso di aiuti esentati dall obbligo di notificazione) e comunque, in ogni caso, nel rispetto della vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato applicabile al momento della concessione dell'aiuto. Viste le specificità degli interventi previsti dal PO i regimi di aiuto saranno attivati secondo i principi di compatibilità previsti dalle seguenti discipline e regolamenti attualmente in vigore, tenendo conto di quelli oggetto di riforma e di prossima emanazione: - Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca, Sviluppo e Innovazione (GUCE serie C n. 323 del ); - Regolamento (CE) n. 1998/2006, relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d importanza minore ( de minimis ); - Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale per il (GUCE serie C n. 54 del ); - Regolamento CE n. 1628/2006 del 24 ottobre 2006 relativo all applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (GUCE serie L n. 302 del 1 novembre 2006); - Regolamento CE n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

56 Trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria) pubblicato sulla G.U.U.E. L 214/3 del 09/08/ ; - Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (G.U.U.E. serie C 244/2 del 01/10/2004). - Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale (Aiuto di Stato N 324/2007). - Comunicazione della Commissione sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie (2008/C 155/02); - Comunicazione della Commissione - Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica (GUUE n. C16 del 22 gennaio 2009), modificato con Comunicazione adottata il 25 febbraio 2009 (cfr. Testo consolidato in GUUE C 83/01 del 7 aprile 2009); - Provvedimento nazionale di aiuti per la crisi notificato dall Italia alla Commissione europea il 24 aprile 2009 (DPCM) Modalità di applicazione della Comunicazione della Commissione europea - Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica 48 ; - Decisione 28 maggio 2009, C(2009) 4277 sugli aiuti temporanei di importo limitato e compatibili (Art. 3 del D.P.C.M); - Nota COCOF/07/0018/01-EN Note of the Commission services on Financial Engineering in the programming period (Final version of 16/07/2007); - Nota COCOF 08/0002/03-EN Guidance Note on Financial Engineering (Final version of 22/12/2008); nonché nella Nota prot n del , in riposta ai quesiti sollevati dal MISE con nota n del , relativa al finanziamento di fondi di garanzia mediante il Fondo FESR. Si precisa che la Giunta regionale, ha recentemente approvato i seguenti atti: - la D.G.R. n. 690 del 13 maggio 2008, con la quale si è provveduto a prendere atto degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale e della Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale (GUUE C90/4 dell 11 aprile 2008); - la Legge Regionale 16 febbraio 2009 n. 1 Legge Regionale per lo Sviluppo e la Competitività del Sistema Produttivo Lucano ; - la D.G.R. n. 208 del 10 febbraio 2009 con la quale è stata adottato la Strategia regionale per la Ricerca, l Innovazione e la Società dell Informazione 49. Pari opportunità La normativa di riferimento riguarda: - Indicazioni operative del Dipartimento Pari Opportunità per l integrazione della dimensione di genere nella valutazione ex ante dei Programmi Operativi (luglio 2006); - Linee guida Attuazione del principio di pari opportunità per uomini e donne e valutazione dell impatto equitativo di genere nella programmazione operativa - Fondi strutturali , elaborate dal Dipartimento per le pari opportunità (giugno 1999); - Documento ufficiale del Workshop "Pari Opportunità", definito dal Dipartimento per le pari opportunità in collaborazione con le Amministrazioni Centrali capofila (Ministero Economia e Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali (3 novembre 2005). Norme ambientali 47 Si veda il Corrigendum pubblicato sulla CUUE L9/14 del Cfr. Comunicazione Prot. n. 1714/C3UE-ADS della Conferenza delle Regioni e delle province Autonome trasmessa ai Presidenti delle Regioni. 49 Tale strategia, adottata dalla Giunta regionale, sarà oggetto di approvazione in Consiglio regionale. 56

57 L'Autorità di Gestione assicura le funzioni di orientamento e sorveglianza per l integrazione della componente ambientale e lo sviluppo sostenibile in coerenza con quanto previsto al paragrafo VI.2.4 del QSN Provvedimenti previsti per assicurare il rispetto delle norme applicabili, per esempio controlli relativi alla gestione, verifiche, audit L AdG provvede a diffondere a tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle operazioni (Dirigenti generali, Responsabili delle Linee di Intervento e Beneficiari) informazioni, orientamenti e documentazione omogenea e dettagliata al fine di assicurare una sana gestione finanziaria del Programma. Appalti Aiuti Negli atti di concessione dei contributi a titolo del PO FESR ai soggetti responsabili dell aggiudicazione delle operazioni è inserita la clausola che li obbliga al rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato e appalti pubblici. La responsabilità diretta per l affidamento delle attività da parte dell Amministrazione regionale e quella del controllo sugli affidamenti è in capo all AdG e all AdC che prevede al riguardo uno specifico riscontro. Le comunicazioni destinate alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea e/o sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e/o sul Bollettino Ufficiale della Regione specificano gli estremi dei progetti per i quali è stato deciso il contributo comunitario. Con specifico riferimento ai bandi per l accesso ai contributi del programma mediante regimi di aiuto, l AdG verifica che i bandi emanati in attuazione delle linee di intervento siano coerenti con i regimi di aiuto approvati dalla Commissione Europea, ovvero con quanto previsto dai regolamenti di esenzione applicabili e con la normativa regionale di riferimento. A tal fine l AdG adotta apposite Linee guida con l indicazione di schemi di bando per ciascuna tipologia di intervento e check list per la verifica della presenza di tutti gli elementi formali e sostanziali necessari ad assicurare la compatibilità dei bandi. Le Check-list e le altre procedure interne utilizzate per la verifica dell Autorità di Gestione prevedono uno specifico riscontro sul rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di appalti e di aiuto (Cfr. Allegato A - Manuale Controlli di primo livello ). Pari opportunità Al fine di garantire un attuazione coerente del principio di pari opportunità e non discriminazione la Regione riconferma e rafforza il sistema di governance delle pari opportunità, riconoscendo all Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità un appropriato ruolo di coordinamento per implementare, monitorare e valutare la prospettiva di genere ed il detto principio nel Programma, nelle azioni e nei progetti. L Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, comune a tutti i programmi comunitari regionali, è stata individuata con D.G.R. n. 403 del 10 marzo A garanzia dell impegno all integrazione della prospettiva di genere e del principio di non discriminazione l Autorità di Gestione sosterrà il consolidamento del sistema di Governance delle Pari Opportunità, per favorire il coordinamento di tali politiche e la vigilanza sulla loro attuazione all interno dei processi di sorveglianza, controllo e governo del ciclo programmatorio. La Regione nella sorveglianza dell attuazione e nel sistema di monitoraggio definisce gli indicatori rilevabili e i criteri/modalità di verifica del rispetto del principio di pari opportunità. Il Comitato di Sorveglianza ne sarà informato periodicamente, con cadenza almeno annuale. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

58 Sostenibilità ambientale Al fine di garantire un corretto processo di valutazione e controllo degli effetti ambientali significativi per tutto il periodo di attuazione del Programma, nonché individuare tempestivamente effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le opportune misure correttive sarà predisposto, a cura dell Autorità Ambientale, un Piano di Monitoraggio Ambientale. Il Comitato di Sorveglianza sarà informato periodicamente circa i contenuti dei Rapporti annuali di monitoraggio ambientale; tali Rapporti saranno redatti dall Autorità Ambientale secondo le modalità individuate nel suddetto Piano di Monitoraggio Ambientale. Al fine di garantire le migliori condizioni per lo svolgimento delle funzioni di orientamento e sorveglianza per l integrazione della sostenibilità ambientale in tutte le fasi di specificazione e attuazione del Programma sarà predisposto un Piano Operativo di Cooperazione Sistematica tra Autorità di Gestione ed Autorità Ambientale in cui saranno descritte le modalità ed i tempi di cooperazione tra Autorità Ambientale e Autorità di Gestione, assicurando, tra le altre cose, efficacia e continuità al processo di Valutazione Ambientale Strategica del Programma ai sensi della Direttiva 2001/42/CE Piste di controllo L Autorità di Gestione redige le Piste d Controllo per tipologia di operazione: Opere pubbliche, acquisizione di beni e servizi, aiuti. Le Piste di controllo sono allegate al Manuale dei controlli di I livello (Allegato A ) predisposto dall Autorità di Gestione ed approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre Irregolarità e recuperi L Autorità di Gestione, avvalendosi dell esperienza sviluppata nel periodo , ha provveduto a redigere, sulla base delle disposizioni contenute nel presente paragrafo, il Manuale delle procedure per la gestione delle irregolarità del PO FESR Basilicata (Allegato D ), approvato con Determinazione dirigenziale n del 16 settembre 2009, aggiornando, alla luce delle nuove disposizioni regolamentari, le Linee guida sulle modalità di accertamento delle irregolarità e frodi e di attuazione della procedura di recupero somme utilizzate nell ambito del POR Basilicata ed approvate con D.G.R. n. 465 del 3 aprile Descrizione della procedura (compreso il diagramma) per conformarsi all obbligo di segnalare le irregolarità alla Commissione a norma dell articolo 28 del Reg. CE n. 1828/2006 I regolamenti comunitari forniscono le seguenti definizioni di irregolarità e di sospetto di frode : 50 Le procedure sulla gestione delle irregolarità e recuperi del PO FESR saranno oggetto delle opportune modifiche ed integrazioni che si renderanno necessarie a seguito dell approvazione delle modifiche regolamentari recentemente oggetto di discussione in Commissione europea. Si fa riferimento alle modifiche che gli articoli da 27 a 36 del Regolamento (CE) 1828/2006 potrebbero subire alla luce delle proposte approvate nel documento COCOF 09/0014/00 del 18 marzo 2009, che interessano gli articoli 20, 28, 30 e 36 e l Allegato XI del Reg. CE 1828/2006, finalizzati a dettagliare meglio le informazioni sulle irregolarità da trasmettere alla Commissione (cfr. Documento COCOF trasmesso dal MISE alle AdG dei PO con nota prot. n del ). 58

59 - il paragrafo 7 dell art. 2 del Reg. CE n del 2006 definisce «irregolarità» qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario derivante da un'azione o un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere come conseguenza un pregiudizio al bilancio generale delle Comunità europee mediante l'imputazione di spese indebite al bilancio generale. - l art 27 alla lett. c) del Reg. CE n. 1828/2006 precisa il concetto di sospetto di frode: un irregolarità che a livello nazionale determina l inizio di un procedimento amministrativo o giudiziario volto a determinare l esistenza di un comportamento intenzionale, in particolare di una frode. Il Regolamento (CE) n. 1083/2006, all art. 70, lett. b), attribuisce agli Stati membri la responsabilità di prevenire, individuare e correggere le irregolarità e recuperare gli importi indebitamente versati. La responsabilità della procedura di gestione delle irregolarità spetta, quindi, all Autorità di Gestione in quanto soggetto deputato alla raccolta dei dati riferiti alle verifiche e ai relativi esiti ai sensi dell art. 60, lett. c) del Regolamento (CE) 1083/2006. La procedura di gestione delle irregolarità appare complessa e articolata e richiede, quindi, l individuazione di precise responsabilità e compiti all interno del sistema di gestione. Pertanto, si prevede all interno della PO Controlli di primo livello ed irregolarità 51 dell Ufficio dell Autorità di Gestione 52 un attività di raccolta dati di controllo e gestione delle irregolarità. Tale PO ha la responsabilità di rilevare e registrare le informazioni relative a tutti i controlli svolti da Autorità interne o esterne al sistema di gestione e controllo in relazione alle operazioni comprese nel Programma Operativo. A tale proposito, nella figura sottostante (fig. 8 ) si riportano i soggetti coinvolti a vario titolo nell attività di controllo. L Autorità di Gestione predispone, ai sensi dell art. 60, lett. c), del Reg. CE 1083/2006, nell ambito del sistema informatizzato (SIMIP) le sezioni che siano in grado di registrare e conservare i dati relativi alle verifiche svolte da tutti gli organismi a vario titolo preposti ai controlli ed affida la gestione di tali sezioni alla PO Controlli di I livello e irregolarità. Il sistema SIMIP prevede almeno le seguenti informazioni: data, ora e luogo del controllo; beneficiario sottoposto a controllo; operazione controllata; ammontare di spesa controllata; eventuale ammontare di spesa ritenuta irregolare; tipologia di irregolarità; eventuale provvedimento amministrativo o giudiziario intrapreso in relazione alle irregolarità rilevate; data e protocollo del verbale amministrativo o giudiziario o di analogo documento che riporta gli esiti del controllo. 51 I compiti della Posizione Organizzativa Controlli di I livello e irregolarità sono stati dettagliati nel paragrafo della presente Descrizione. 52 Ufficio Autorità di Gestione del POR Basilicata e del PO FESR Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

60 Figura 8 Flusso delle relazioni tra Autorità ed Organismi del PO FESR Basilicata coinvolti nell accertamento e segnalazione delle irregolarità Autorità di Audit Autorità di Certificazione Autorità di Gestione PO Controllo di 1 Livello e irregolarità Responsabile Linea Intervento Beneficiario Pertanto, l AdG, per il tramite della PO Controlli di I livello ed irregolarità si assicura che le Autorità di Certificazione, di Audit e i soggetti coinvolti nei controlli di I livello provvedano alla registrazione dei dati relativi ai controlli effettuati dagli stessi. Il ruolo, quindi, della PO Controlli di I livello ed irregolarità risulta di centrale importanza al fine di raccogliere, gestire e monitorare tutti i documenti di controllo e di registrare, anche tenendo conto delle indicazioni provenienti dagli altri organismi controllori, tutte le misure correttive necessarie ad assicurare un adeguata tutela degli interessi finanziari del bilancio comunitario, nazionale e regionale. L Autorità di Gestione ha la responsabilità di monitorare costantemente i dati del sistema e di adottare i provvedimenti correttivi a fronte delle irregolarità rilevate, procedendo alle necessarie rettifiche finanziarie e recuperi degli importi indebitamente versati Istruzioni relative alla segnalazione e alla rettifica delle irregolarità nonché alla registrazione del debito e ai recuperi dei pagamenti non dovuti Le irregolarità oggetto di un verbale amministrativo o giudiziario devono essere segnalate alla Commissione (ai sensi del paragrafo 1 dell art. 28 del Regolamento 1828/2006) entro i due mesi successivi alla fine di ogni trimestre. Vi possono essere quattro tipi di irregolarità: sistematiche o isolate 53 ; casi urgenti (art. 29 del Reg. CE n del 2006); sospetto di frode; irregolarità con o senza incidenza finanziaria. L iter temporale che sarà seguito per la comunicazione delle irregolarità è il seguente: 53 Per Irregolarità sistematiche si intende un errore ricorrente imputabile a gravi lacune nei sistemi di gestione e controllo. Le irregolarità isolate sono riconducibili a lievi lacune dei sistemi di gestione e controllo tali da non configurare un irregolarità sistemica. 60

61 - le irregolarità riscontrate nel 1 trimestre (dal 1 gennaio al 31 marzo) devono essere comunicate entro e non oltre il 31 maggio; - le irregolarità riscontrate nel 2 trimestre (dal 1 aprile al 30 giugno) devono essere comunicate entro e non oltre il 31 agosto; - le irregolarità riscontrate nel 3 trimestre (dal 1 luglio al 30 settembre) devono essere comunicate entro e non oltre il 30 novembre; - le irregolarità riscontrate nel 4 trimestre (dal 1 ottobre al 31 dicembre) devono essere comunicate entro e non oltre il 28/29 febbraio. Sempre nell ottica dello schema di cui sopra, le Autorità di Certificazione, di Audit e i Responsabili di Linea di Intervento che abbiano accertato l irregolarità provvederanno, in linea con la Circolare del 12 ottobre 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri: - a redigere la relativa scheda di irregolarità; - ad inviarla all Autorità di Gestione - PO Controlli di I livello ed irregolarità. Nel caso in cui l irregolarità venga accertata dai soggetti che espletano i controlli di I livello (amministrativi o in loco), spetta comunque al Responsabile della Linea di Intervento provvedere alla redazione della scheda ed all inoltro della stessa all AdG. L Autorità di Gestione, con il supporto della PO Controlli di I livello ed irregolarità, trasmetterà la scheda al Dipartimento per le Politiche Comunitarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Autorità di Gestione PO Controlli di I livello ed irregolarità Dipartimento per le Politiche Comunitarie Commissione Europea L AdG provvede a segnalare le irregolarità al verificarsi dei casi urgenti di cui all art 29 del Regolamento CE n. 1828/2006, ai sensi del quale: Ogni Stato membro segnala immediatamente alla Commissione e, ove necessario, agli altri Stati membri interessati tutte le irregolarità accertate o sospette qualora sussista il pericolo che tali irregolarità possano avere rapide ripercussioni al di fuori del suo territorio o se denotano il ricorso a nuove pratiche scorrette. In deroga alla suddetta previsione, l Autorità di Gestione potrà non comunicare le irregolarità qualora: - non sia stata realizzata in tutto o in parte un operazione a seguito di fallimento del Beneficiario; - l irregolarità venga segnalata spontaneamente dal Beneficiario; - il contributo non sia stato ancora erogato e la spesa non sia stata inserita in una Dichiarazione di spesa certificata. Nei casi in cui l importo dell irregolarità sia inferiore a euro 54 la normativa comunitaria continua a prevedere la comunicazione solo qualora la Commissione ne faccia esplicita richiesta (art. 36 paragrafo 1 del Reg. CE n. 1828/2006). Un'altra deroga al riguardo è determinata dall'eventuale osservanza del segreto istruttorio imposto dal legislatore nazionale, che subordina la comunicazione alla Commissione al 54 L importo di euro si riferisce esclusivamente alla quota di cofinanziamento comunitario e non all intero valore dell operazione, che include, oltre al contributo europeo, anche quello nazionale, privato o altro. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

62 benestare dell'autorità giudiziaria competente (art. 28, paragrafo 5, del regolamento CE n. 1828/2006). Vanno comunque segnalate le irregolarità precedenti un fallimento e i casi di frode sospetta (paragrafo n. 2 del Reg. CE n. 1828/2006). Come specificato nel paragrafo 4.5 del presente documento, a norma dell articolo 61, lettera f), del Regolamento CE n. 1083/2006, l AdC tiene anche una contabilità degli importi inferiori alla suddetta soglia di euro, che si dimostrino recuperabili e degli importi recuperati o ritirati a seguito della soppressione della partecipazione a un operazione, al fine della restituzione degli importi recuperati al bilancio generale delle Comunità europee (art. 36, paragrafo 1, del Reg. CE n del 2006). L Autorità di Gestione, attraverso successive comunicazioni, procede ad informare la Commissione sui procedimenti avviati e sul seguito dato ai sensi dell art. 30 del Regolamento 1828/2006: Entro i due mesi successivi al termine di ogni trimestre gli Stati membri informano la Commissione, in riferimento a ogni precedente comunicazione di cui all articolo 28, dei procedimenti iniziati in seguito alle irregolarità comunicate, nonché dei cambiamenti significativi derivati da detti interventi. Tali informazioni riguardano almeno: a) gli importi recuperati o gli importi di cui si prevede il recupero; b) le misure provvisorie prese dagli Stati membri a salvaguardia del recupero degli importi versati indebitamente; c) i procedimenti amministrativi o giudiziari iniziati al fine di recuperare gli importi versati indebitamente e di applicare sanzioni; d) i motivi dell eventuale abbandono dei procedimenti di recupero; e) l eventuale abbandono dei procedimenti penali. Gli Stati membri comunicano alla Commissione le decisioni amministrative o giudiziarie, o i loro elementi essenziali, riguardanti la conclusione di tali procedimenti, indicando in particolare se i fatti accertati sono tali da motivare un sospetto di frode. Nei casi di cui alla lettera d) gli Stati membri informano, per quanto possibile, la Commissione prima che venga presa una decisione (vedi iter temporale). Per la richiesta e il successivo invio dell aggiornamento si dovrà seguire l iter temporale e procedurale di seguito descritto: 62

63 Figura 9 Flusso delle relazioni tra Autorità ed Organismi del PO coinvolti nella richiesta ed invio degli aggiornamenti sulle irregolarità Autorità di Gestione PO Controlli di I livello ed i l ità Richiede gli aggiornamenti Responsabile Linea Intervento Autorità di Audit Autorità di Certificazione Ufficio Legale e del Contenzioso Autorità di Gestione PO Controlli di I livello ed i l ità Raccoglie ed inserisce aggiornamenti Presidenza Consiglio Ministri Dipartimento Politiche Comunitarie COMMISSIONE EUROPEA Le rettifiche sono operate dall Autorità di Gestione e consistono in una soppressione totale o parziale del contributo pubblico del Programma Operativo. I contributi svincolati possono essere riutilizzati nell ambito del Programma Operativo FESR Basilicata entro il 31 dicembre 2015 ma non per l operazione o le operazioni oggetto della rettifica, né per operazioni appartenenti allo stesso Asse prioritario se l irregolarità ha natura sistemica. L Autorità di Certificazione riceve dall Autorità di Gestione la comunicazione delle rettifiche effettuate e delle operazioni interessate da tali rettifiche che determinano le restituzioni al bilancio comunitario. Il Responsabile della linea di intervento, nei casi di irregolarità che hanno dato luogo ad un inizio di attività giudiziaria, valuta l opportunità di attendere gli esiti del procedimento pendente, ovvero di attivare una procedura con esercizio dei poteri di autotutela e sospensione cautelativa del finanziamento. Nel caso in cui l irregolarità venga riscontrata dopo il pagamento del contributo al beneficiario, il Responsabile della linea di intervento (al di fuori dei casi di cui sopra) procede senza indugio al recupero delle somme indebitamente versate anche attraverso compensazione nella successiva domanda di rimborso del beneficiario. Le procedure di recupero si differenziano a seconda che il beneficiario sa un organismo privato o pubblico. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

64 A Procedura di recupero nel caso di beneficiari privati A tal proposito si rimanda alla seguente procedura stragiudiziale - concordata con l Ufficio Legale e del Contenzioso regionale 55 : 1. con nota raccomandata A/R il Responsabile della linea di intervento: - invita il beneficiario o destinatario ultimo che ha ricevuto il finanziamento parziale o integrale a fornire chiarimenti su rilievi istruttori che potrebbero portare alla revoca dello stanziamento concesso; - ai sensi dell art. 7 della Legge n. 241/90 e successive modifiche, preavvisa che la stessa ha valenza di comunicazione di avvio del procedimento di revoca; concede al beneficiario o destinatario ultimo 30 giorni - a partire dalla data di ricevimento - per esprimere eventuali osservazioni e per produrre documenti, come previsto dall art. 10 della Legge n. 241/90 e successive modifiche; 2. se entro tale termine non è pervenuto alcun riscontro o si ritengono non accoglibili le eventuali osservazioni si adotta la determinazione dirigenziale di revoca dell atto di concessione del contributo; 3. tale determinazione dirigenziale di revoca è notificata al beneficiario o all eventuale soggetto garante tramite raccomandata A/R, in allegato alla nota di invito di cui al punto successivo; 4. nella nota con la quale si notifica il provvedimento di revoca: - si invita il beneficiario a restituire, entro 15 giorni dalla ricezione della stessa, la somma erogata, maggiorata degli interessi sopra indicati, decorrenti dalla data di erogazione del contributo e calcolati in base al TUS/TUR - se il finanziamento è garantito da polizza fideiussoria (D.M. 22 aprile 1997) oppure in base al tasso legale in tutti gli altri casi; -.si precisa che in mancanza si procederà al recupero coattivo con aggravio di spese ulteriori; - e si chiarisce che la restituzione dovrà avvenire mediante versamento sul c/c intestato alla Tesoreria della Regione Basilicata, con indicazione delle seguenti informazioni: i) dati del beneficiario; ii) causale del versamento; iii) codice del progetto oggetto del recupero; - si chiede che copia della ricevuta del versamento dovrà essere inviata all Ufficio regionale (URLI) che ha disposto la revoca ed il recupero delle somme; - si avvisa l eventuale garante che gli sarà richiesto il pagamento in nome e per conto del beneficiario o destinatario ultimo, qualora questi non provveda alla restituzione nei termini previsti; 5. il Responsabile della linea di intervento ha la responsabilità di verificare l avvenuto versamento delle somme da parte del beneficiario nonché la reversale di incasso da parte dell Ufficio Ragioneria generale, anche con l ausilio dei sistemi informativi (SIMIP e SIC); 6. in caso di inadempimento del beneficiario o destinatario ultimo, si inviterà il garante - con nota raccomanda A/R inviata, per conoscenza, anche al predetto beneficiario o destinatario ultimo - a provvedere al pagamento entro 15 giorni dalla ricezione della stessa; 7. decorso inutilmente tale termine, il Responsabile di linea di intervento trasmette all Ufficio Legale e del contenzioso della Regione Basilicata una relazione, corredata di tutta la documentazione, relativa alla pratica affinché si dia corso all azione di recupero coattivo delle somme. B Procedura di recupero nel caso di beneficiari Amministrazioni Pubbliche 55 Si tratta della procedura stragiudiziale già applicata in ambito POR Basilicata e delineata al paragrafo n. 11 Metodologia di Recupero della vigente disciplina di cui alla D.G.R. n. 465 del

65 Nel caso in cui il beneficiario sia una Pubblica Amministrazione, la procedura di recupero sarà la seguente; 1. con nota raccomandata A/R il responsabile di linea di intervento: - invita il beneficiario che ha ricevuto il finanziamento parziale o integrale a fornire chiarimenti sui rilievi che potrebbero portare alla revoca dello stanziamento concesso emersi nel corso di controlli amministrativi (documentali) o in loco espletati dalle autorità competenti; - preavvisa che la stessa ha valenza di comunicazione di avvio del procedimento di revoca; - concede al beneficiario 30 giorni - a partire dalla data di ricevimento - per esprimere eventuali osservazioni e per produrre documenti; 2. se entro il suddetto termine non è pervenuto alcun riscontro o si ritengono non accoglibili le eventuali osservazioni si adotta la determinazione dirigenziale di revoca dell atto con il quale si era concesso il contributo al beneficiario; 3. tale determinazione dirigenziale di revoca viene notificata al beneficiario tramite raccomandata A/R in allegato alla nota di invito di cui al punto successivo; 4. nella nota con la quale si notifica il provvedimento di revoca: - si invita il beneficiario a restituire, entro 15 giorni dalla ricezione della stessa, la somma erogata, maggiorata degli interessi decorrenti dalla data dell erogazione del contributo e calcolati in base al tasso legale; - si precisa che, in mancanza di restituzione, si procederà al recupero coattivo con aggravio di spese ulteriori; - si chiarisce che la restituzione dovrà avvenire mediante versamento sul c/c intestato alla Tesoreria della Regione Basilicata, con indicazione delle seguenti informazioni: i) Denominazione del beneficiario (es. Comune di ); ii) causale del versamento, specificando recupero somme e richiamando gli estremi dell atto di revoca regionale; iii) codice del progetto oggetto del recupero (indicato nell atto di revoca notificato); 5. nella determinazione dirigenziale di revoca il RLI: - dispone che il beneficiario proceda alla registrazione all interno della procedura SIMIP Sezione recupero somme - degli estremi del versamento effettuato; - dispone che il beneficiario proceda all invio di una copia della ricevuta del versamento all ufficio regionale che ha disposto la revoca ed il recupero delle somme; - autorizza l Ufficio Ragioneria Generale della Regione a registrare il disimpegno delle eventuali economie; 6. decorso inutilmente il suddetto termine di 15 giorni, il Responsabile di Linea di Intervento ne dà comunicazione all Autorità di Gestione che può ricorrere allo strumento della compensazione delle somme da recuperare con altri pagamenti che il beneficiario deve percepire, ogniqualvolta esso risulti possibile, anche a valere su altre operazioni. Infatti, come riconosciuto anche dalla Commissione Europea, l'istituto della compensazione rappresenta uno strumento molto efficace per il recupero dei fondi europei (cfr. Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Tutela degli interessi finanziari delle Comunità - Lotta contro la frode - Relazione annuale 2006, COM(2007) 390 definitivo del ); 7. il Responsabile della linea di intervento ha la responsabilità di verificare l avvenuto versamento delle somme da parte del beneficiario, nonché la reversale di incasso da parte dell Ufficio Ragioneria generale, anche con l ausilio dei sistemi informativi (SIMIP e SIC). Gli importi recuperati sono a disposizione dell Autorità di Certificazione, che ne ordina la restituzione al bilancio dell Unione Europea prima della chiusura del programma detraendoli Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

66 nell ambito della dichiarazione di spesa successiva. Il Responsabile della linea di intervento durante ogni fase dovrà costantemente informare l Autorità di Gestione. Ufficio Ragioneria Generale Responsabile Linea Intervento Autorità di Gestione Autorità di Certificazione Qualora il Responsabile di linea di intervento ritenga di non poter recuperare o prevedere il recupero di un importo indebitamente erogato, deve darne comunicazione all Autorità di Gestione che a sua volta lo comunicherà alla Commissione (c.d. comunicazione speciale) indicando l entità dell importo non recuperato e i motivi del mancato recupero e fornendo tutti gli elementi necessari affinché la stessa Commissione possa decidere sull imputabilità della perdita. Infatti, in caso di mancato recupero riconducibile a colpa o negligenza imputabile alla struttura di gestione, il rimborso al bilancio dell Unione Europea graverà esclusivamente sul bilancio dello Stato membro. Il paragrafo 2 dell articolo 30 del Regolamento (CE) 1828/2006 definisce le informazioni che l Autorità di Gestione deve fornire in modo dettagliato, al fine di consentire alla Commissione di prendere una decisione in merito all imputabilità. Le informazioni comprendono almeno: a) un copia della decisione di concessione; b) la data dell ultimo pagamento al Beneficiario; c) una copia dell ordine di recupero; d) nei casi di fallimento che vanno comunicati a norma dell articolo 28, paragrafo 2, una copia del documento che attesta l insolvenza del beneficiario; e) una descrizione sommaria dei provvedimenti presi dallo Stato membro per recuperare l importo in questione con indicazione delle rispettive date. La Commissione, al termine dell indagine, può richiedere espressamente allo Stato membro di continuare il procedimento di recupero. In caso di irregolarità non recuperabili al di sotto della soglia di segnalazione ( euro di contributo), la perdita viene condivisa con la Commissione secondo il tasso di cofinanziamento applicabile all operazione interessata (paragrafo 1, secondo capoverso, del Reg. CE n. 1828/2006). Al fine di consentire le necessarie compensazioni e rimborsi derivanti da una procedura di recupero, l Autorità di Certificazione, a norma dell art. 61 lettera f) del Regolamento (CE) 1083/2006, tiene una contabilità degli importi recuperabili o ritirati a seguito della soppressione totale o parziale della partecipazione a un operazione (cfr. Paragrafo 4.5 del documento). In relazione a tale contabilità, l Autorità di Certificazione riceve dall AdG, per il tramite della PO Controlli di I livello ed irregolarità, l indicazione delle irregolarità che generano importi recuperabili, l importo da recuperare, il debitore, la data in cui è sorto il debito. A fronte di tali importi, l Autorità di Certificazione riceve dall Autorità di Gestione la comunicazione dell eventuale recupero con l indicazione del pagatore, dell importo recuperato, della data in cui è stato effettuato il pagamento. La PO Controlli di I livello ed irregolarità provvede a rispettare le disposizioni del Regolamento CE n. 1828/2006 in materia di tutela della privacy dei beneficiari e, in particolare, delle previsioni del paragrafo 3 dell articolo 37, laddove si prevede che: Le informazioni di cui alla sezione 4 Irregolarità possono essere inviate unicamente alle persone negli Stati membri o all interno delle istituzioni comunitarie che devono potervi accedere per motivi professionali, 66

67 a meno che lo Stato membro che ha fornito le informazioni non abbia espressamente acconsentito a una divulgazione più ampia. 3. ORGANISMI INTERMEDI Alla data di redazione del presente documento non sono stati designati OI (Vedi il paragrafo 1.3.2). 4. AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE 4.1. L Autorità di Certificazione e le sue funzioni principali Data e forma della designazione formale che autorizza l Autorità di Certificazione a svolgere le proprie funzioni Il Programma Operativo FESR della Regione Basilicata (approvato con Decisione C(2007) 6311 del 7 dicembre 2007) individua l Autorità di Certificazione nel Dirigente pro - tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta 56. La declaratoria delle funzioni è stabilita ai sensi della Deliberazione di Giunta Regionale n. 220 del (cfr. Appendice) Indicazione delle funzioni svolte dall Autorità di Certificazione In particolare, l Autorità di Certificazione è incaricata dei compiti di cui all art. 61 del Reg. (CE) n. 1083/2006: a) elaborare e trasmettere alla Commissione le dichiarazioni certificate delle spese e le domande di pagamento; b) certificare che: - la dichiarazione delle spese è corretta, proviene da sistemi di contabilità affidabili ed è basata su documenti giustificativi verificabili; - le spese dichiarate sono conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili e sono state sostenute in rapporto alle operazioni selezionate per il finanziamento conformemente ai criteri applicabili al Programma e alle norme comunitarie e nazionali; c) garantire ai fini della certificazione di aver ricevuto dall Autorità di Gestione informazioni adeguate in merito alle procedure seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese figuranti nelle dichiarazioni di spesa; d) tener conto, ai fini della certificazione, dei risultati di tutte le verifiche svolte dall Autorità di Audit o sotto la sua responsabilità; 56 L Autorità di Certificazione è stata individuata nel Dirigente pro-tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità regionale con la D.G.R. n. 659 del 14 maggio 2007, che ha approvato la proposta del PO FESR Basilicata notificata alla Commissione europea il 22 maggio Inoltre, la Giunta regionale, con DGR n. 262 del 4 marzo 2008, ha proceduto alla presa d atto della Decisione della Commissione europea C(2007) 6311 del 7 dicembre 2007 di approvazione del PO FESR Basilicata Si veda la scheda n. 4 allegata alla DGR n. 220/2009 riportata in Appendice. Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

68 e) mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione; f) tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della soppressione totale o parziale della partecipazione a un'operazione. Gli importi recuperati sono restituiti al bilancio generale dell'unione Europea prima della chiusura del Programma Operativo detraendoli dalla dichiarazione di spesa successiva. Entro il 30 aprile di ogni anno, l Autorità di Certificazione trasmette alla Commissione Europea, per il tramite dell Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di pagamento, una previsione estimativa delle richieste di pagamento per l esercizio in corso e per quello successivo (art. 76, comma 3, Reg. (CE) n. 1083/2006). Se del caso, entro il mese di ottobre, le previsioni sono aggiornate Funzioni formalmente delegate dall Autorità di Certificazione L Autorità di Certificazione del P.O. FESR non ha delegato alcuna delle sue funzioni ad altri organismi Organizzazione dell Autorità di Certificazione Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità Fino al 31 agosto 2009, la struttura e l organizzazione dell Autorità di Certificazione coincidevano con quelle dell Autorità di Pagamento FESR del P.O.R. Basilicata : n. 1 Dirigente di Ufficio, titolare della funzione (Dirigente pro-tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, bilancio e fiscalità regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta); n. 1 Funzionario di categoria D6, titolare della Posizione Organizzativa Mercato finanziario, finanza innovativa, verifica e certificazione della spesa dei programmi comunitari istituita presso l Ufficio Risorse finanziarie, bilancio e fiscalità regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta. Per consentire il corretto svolgimento delle attività connesse alla nuova programmazione è stato predisposto il potenziamento della struttura che attualmente è così organizzata: n. 1 Dirigente di Ufficio, titolare della funzione che coincide con il Dirigente pro-tempore dell Ufficio Risorse Finanziarie, bilancio e fiscalità regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta (cfr. riferimenti nel paragrafo Il dirigente cura i rapporti con gli organismi ed istituzioni nazionali e comunitarie; sottoscrive, in qualità di Autorità di Certificazione, le previsioni di spesa, i certificati e le dichiarazioni di spesa e le relative domande di pagamento, le dichiarazioni annuali relative agli importi ritirati e recuperati e ai recuperi pendenti, nonché ogni altro atto e documento da trasmettere ai competenti organismi nazionali e comunitari richiesto dalla normativa di riferimento; partecipa al Comitato di Sorveglianza e su invito dell Autorità di Gestione al Comitato di Pilotaggio del POR FESR Basilicata ; n. 1 Funzionario di categoria D, titolare della Posizione Organizzativa Verifica e certificazione della spesa dei programmi comunitari F.E.S.R. e F.S.E, istituita con D.G.R. n. 3 dell , modificata con D.G.R. n. 523 del , presso l Ufficio Risorse finanziarie, bilancio e fiscalità regionale del Dipartimento Presidenza della Giunta. Il dipendente regionale incaricato di tale Posizione organizzativa è stato individuato con Determinazione dirigenziale n dell 11 agosto 2009 del Dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta (cfr. Appendice) a far data dal 1 settembre Si veda la scheda n Verifica e certificazione della spesa dei programmi Comunitari FESR e FSE della DGR n. 3/2009, modificata dalla DGR n. 523/2009, allegata in Appendice. 68

69 Il funzionario sopra individuato predispone le previsioni di spesa; svolge ogni attività propedeutica alla certificazione di spesa; esamina, in particolare, la corrispondenza tra i dati di spesa trasmessi dall AdG e gli importi risultanti dal sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili relativi a ciascuna operazione di cui all art. 60, lettera c), del Reg. (CE) n. 1083/2006; contabilizza le spese da certificare alla Commissione; elabora i certificati e le dichiarazioni di spesa e le relative domande di pagamento; contabilizza gli importi da recuperare e recuperati; predispone ogni atto/documento da trasmettere ai competenti organismi nazionali e comunitari richiesto dalla normativa di riferimento; cura la conservazione e la trasmissione di tutti gli atti e/o documenti; n. 1 Esperto senior di contabilità pubblica reclutato a valere sull Avviso di selezione comparativa per il conferimento di venti incarichi di consulenza ed assistenza tecnica specialistica per l attuazione del PO FESR Basilicata , pubblicato sul BUR n. 53 del 16 novembre a seguito dell approvazione della graduatoria con Determinazione Dirigenziale n del 30 dicembre 2009 dell Autorità di Gestione (cfr. Appendice); n. 3 esperti junior che, come già indicato nel paragrafo 2.2.1, hanno sottoscritto il contratto in data 1 febbraio 2010 a seguito del reclutamento con Determinazione Dirigenziale 71AU.2009/D del 30 dicembre 2009, modificata ed integrata dalla Determinazione Dirigenziale n. 71AU.2010/D del 29/01/2010 dell Autorità di Gestione (cfr. Appendice); Alle succitate risorse si aggiunge n. 1 esperto junior a supporto dell Autorità di Pagamento FESR del POR Basilicata al quale, con Determinazione Dirigenziale n. 3191del 31 dicembre 2009 (pubblicata sul BUR n.1 del 16/01/2010), è stata prorogato la scadenza del contratto fino al 30 settembre 2009, in linea con le previsioni della nota COCOF/07/0021/04-EN del 26 febbraio 2009 e della nota del MEF-RGS- prot. n del 28 settembre Il supporto degli esperti garantisce lo svolgimento delle seguenti attività: controllo delle richieste di rimborso e della loro completezza, prevedendosi altresì la possibilità di disporre controlli indipendenti; controllo del contenuto delle informazioni fornite dall AdG e dall AdA; supporto nell alimentazione e gestione del registro dei recuperi; supporto nell attività di reporting delle informazioni sulle certificazioni di spesa e le domande di pagamento; gestione del sistema contabile e delle procedure informatiche. Figura 10 - Organigramma delle funzioni delle Unità dell Autorità di Certificazione del PO FESR AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE DIRIGENTE UFFICIO RISORSE FINANZIARIE, BILANCIO E FISCALITÀ REGIONALE POSIZIONE ORGANIZZATIVA Funzionario Cat. D n. 3 Esperti junior AT n. 1 Esperto Senior Descrizione del Sistema di Gestione e Controllo ex art. 71 Reg. CE 1083/

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