Ufficio Scolastico Regionale per le Marche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ufficio Scolastico Regionale per le Marche"

Transcript

1 Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Corso di aggiornamento regionale per Docenti di Scienze Motorie e Sportive Dagli assi culturali alla certificazione delle competenze Il ruolo delle Scienze Motorie e Sportive e il nuovo profilo professionale della funzione docente Ancona 24 Novembre Pasquale Piredda

2 QUALE SCUOLA? Nei dibattiti politici sulla scuola dell ultimo decennio sono emersi tre visioni diverse della scuola : La scuola istituzione La scuola azienda La scuola comunità 2

3 LA SCUOLA ISTITUZIONE La scuola istituzione si configura come un modello burocratico/amministrativo centrato sull organizzazione tayloristica del lavoro degli insegnanti, i quali sono esecutori di compiti assegnati (senza tenere conto delle reazioni e sui tempi di apprendimento degli alunni) * la didattica è concentrata sulla trasmissione di contenuti e sull accertamento del loro possesso 3

4 LA SCUOLA AZIENDA E quella assimilabile al sistema aziendale, che ricerca la qualità del servizio educativo centrato sul cliente/alunno La didattica è concentrata sui risultati e sulla realizzazione degli obiettivi secondo una logica di efficienza ed efficacia * Il Dirigente è il manager responsabile del raggiungimento dei risultati e della gestione delle risorse umane 4

5 LA SCUOLA COMUNITA La scuola comunità si presenta come una struttura organizzativa aperta dove un insieme di persone è legata da rapporti primari e dalla condivisione di regole e valori. La comunità è generativa di relazioni autentiche e ne è generata * La didattica guarda all alunno alunno come persona e non solo ai suoi risultati di apprendimento Il modello comunitario è il più appropriato perché il progetto educativo si costruisce intorno alla persona, 5 accolta e valorizzata nella sua totalità

6 LA NUOVA SCUOLA Aspetti caratterizzanti della Scuola che cambia 6

7 I nuclei fondanti della Riforma Scolastica Recepire i fermenti innovativi e l efficacia delle buone pratiche già realizzate dalla scuola militante Costruire un sistema di istruzione organico, basato sulla logica della coerenza pedagogica e della continuità del percorso formativo che interessi tutto l arco l della scolarità 7

8 Dare un adeguata risposta alle istanze di una società in continua trasformazione, caratterizzata dalla complessità e dall evoluzione socio-culturale culturale della popolazione studentesca, che impongono alla scuola: a) una nuova composizione e organizzazione del sapere e dei saperi e quindi una trasformazione dei sistemi formativi b) una (ri)definizione dell identit identità professionale dei docenti c) la formazione di intelligenze duttili che possano adeguarsi alla mutevolezza degli scenari sociali e professionali, d) assicurare il successo scolastico a tutti 8

9 LA NUOVA SCUOLA È UNA SCUOLA: che centra l azione educativa sulla PERSONA, che non sia solo legata all accumulo di conoscenze o alla preparazione di forze lavoro, ma anche alla fruibilità di alcuni servizi educativi legati al ben-essere essere psicofisico della persona e finalizzata allo sviluppo della cittadinanza attiva 9

10 LA NUOVA SCUOLA Ne consegue che la Nuova Scuola non essendo la scuola dei programmi, ma dei piani di studio, centrati sulla persona che apprende, non può basarsi sul semplice travaso e sulla trasmissione delle conoscenze e dei contenuti disciplinari standardizzati 10

11 IL COMPITO FONDAMENTALE DELLA SCUOLA Il compito fondamentale della scuola è quello di EDUCARE LA PERSONA nel suo processo di crescita, nella convinzione che è necessario formare non tanto teste piene, quanto teste ben fatte (Edgard Morin) 11

12 UNITA ANTROPOLOGICA DELLA PERSONA Le strategie educative e didattiche devono essere rivolte all unit unità antropologica della persona, intesa nelle sue molteplici funzioni: Cognitiva Emotiva Socio-affettiva Etico-comportamentale comportamentale Corporea Estetica Spirituale Religiosa 12

13 LE DISCIPLINE Le Discipline, con i loro contenuti culturali, SONO UNO STRUMENTO (E NON UN FINE) costruito dagli uomini, che serve a capire, scoprire, conoscere e trasformare la realtà, esse sono la base dell istruzione, che forniscono le conoscenze e le abilità 13

14 EDUCARE ISTRUENDO (cioè attraverso la cultura) significa : Educare al rispetto dei valori fondamentali Conservare il patrimonio culturale che viene dal passato Preparare il futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro le competenze indispensabili per lo sviluppo della cittadinanza attiva Accompagnare il percorso di formazione personale sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della 14 propria personalità

15 COMBATTERE IL VUOTO E necessario combattere il vuoto esistenziale, così diffuso nei nostri ragazzi e dare loro un orizzonte di senso e di significato a ciò che devono apprendere, conferendo sapore e passione ai valori della vita, guidandoli a saper essere In questa impresa è fondamentale che la famiglia e la società condividano il progetto educativo 15

16 Educazione personale : educare istruendo 16

17 PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola, in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, promuovendo la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte attiva di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere e a quello dell apprendere ad apprendere, quello dell insegnare a essere (competenze per la vita = life skills) 17

18 La nuova scuola è una scuola: * che ha forte vocazione europea e mondiale (cittadini dell Europa e del mondo) che supera la tradizionale separazione tra: a) lezioni e laboratori/tirocini b) studio intellettuale e operatività c) conoscenze e abilità d) funzioni cognitive e percettivo- motorie e) l isolamento l di settori disciplinari specifici, come territorio da proteggere entro confini rigidi 18

19 che supera: * la situazione di incomunicabilità con il mondo del lavoro * che valorizza la responsabilità delle istituzioni scolastiche e la professionalità degli insegnanti * che valuta le competenze acquisite degli alunni * che si rapporta con le agenzie formative operanti sul territorio 19

20 Nelle Indicazioni Nazionali che si armonizzano con le Raccomandazioni del Consiglio della Comunità Europea (da quelli di Lisbona del 2000 a quelle più recenti) Sono presenti le conoscenze, le abilità, le competenze 20

21 LE CONOSCENZE Sono il prodotto dell attività teoretica dell uomo (inquadrabili nell ambito dei saperi dichiarativi = aspetti teorico concettuali) riguardano il sapere che una società intende trasmettere alle nuove generazioni. Esse sono il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche sono descritte come teoriche e/o pratiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 21

22 LE ABILITA Sono il prodotto e la condizione della razionalità tecnica dell uomo. Sono il sapere del fare, il sapere operativo (inquadrabili nell ambito dei saperi procedurali = aspetti operativi e applicativi). Esse sono la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how (abilità) per portare a termine compiti e risolvere problemi (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 22

23 LE COMPETENZE * Stanno ad indicare le conoscenze e le abilità disciplinari e interdisciplinari che gli studenti devono acquisire e portare a matura ed autonoma consapevolezza * Sono definite dai docenti sulla base degli Obiettivi di Apprendimento ed i Traguardi per lo Sviluppo delle competenze stesse, in raccordo con le esigenze, le capacità, gli stili di apprendimento dei singoli studenti 23

24 LE COMPETENZE * Indicano l utilizzazione delle Conoscenze e delle Abilità in un determinato contesto o in contesti diversificati. Possono essere definite come Ciò che in un determinato contesto o in contesti diversificati l alunno deve saper fare (abilità) sulla base di un sapere acquisito (conoscenze) Sono unitarie ed integrate tra loro e con le capacità dell alunno (non si può dimostrare di possedere una competenza di analisi critica se non si possiedono competenze di ordine estetico, sociale, manuale, ecc.) 24

25 LE DUE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA a) COMPETENZA DEL FARE Fare senza agire = significa mettere in atto un tecnica o realizzare un movimento senza progettare il senso e le connessioni che suppone b) COMPETENZA DELL AGIRE Mettere in atto un azione dotata di senso, collocata in un orizzonte di intenzionalità, che significa farsi carico della responsabilità del proprio fare (fare ragionato); essa implica anche una preoccupazione etica e un riconoscimento sociale (essa è uno dei requisiti del pensiero 25 maturo e della responsabilità - Laeng, 2003)

26 LE COMPETENZE TRASVERSALI Sono quelle competenze che fanno da filo conduttore nelle diverse situazioni di gioco, studio, relazione, comunicazione e problem solving, non solo in percorsi legati alle discipline, ma anche in attività di laboratorio. Si supera, così, una visione che poneva al centro solo contenuti e discipline di studio per valorizzare tre dimensioni fondamentali : quella cognitiva, che riguarda l organizzazione del sapere quella operativa, che riguarda lo sviluppo delle abilità= saper fare quella affettiva, che coinvolge atteggiamenti, convinzioni. motivazioni ed emozioni, ovvero il saper essere e stare insieme 26

27 1. LE COMPETENZE PER LA VITA NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1993 pubblica il documento life skills education in schools, in cui individua l elenco l delle competenze sociali e individuali che ogni giovane dovrebbe possedere per prevenire eventuali forme di disagio e dipendenza :1): prendere decisioni, 2) risolvere problemi, 3) pensiero creativo, 4) pensiero critico, 5) comunicazione efficace, 6) relazioni interpersonali, 7)autoconsapevolezza, 8) empatia, 9) gestione delle emozioni, 10) gestione dello stress 27

28 2. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Il Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 stabilisce che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base (skills) da fornire lungo tutto l arco della vita: competenze in materia di tecnologia dell informazione, lingue straniere, cultura tecnologica, imprenditorialità, competenze sociali 28

29 3. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Il Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF = European Qualification Framework), riferito all apprendimento apprendimento permanente, fornisce la definizione di competenza che sarà accolta anche nella legislazione italiana. Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia = intreccio di conoscenze e abilità e/o capacità,, ovvero il sapere, il saper fare ragionato, il saper essere responsabile (Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 29

30 4. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Le Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo del 2006 fa una distinzione tra: La Competenza, che è una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare e Le Competenze chiave, che contribuiscono alla realizzazione personale, all inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all occupazione. La stessa Raccomandazione suggerisce di spostare l attenzione dall impartire conoscenze allo sviluppo di Competenze trasferibili che preparino i giovani alla vita adulta e all apprendimento apprendimento permanente 30

31 5. Le competenze chiave nei documenti internazionali Le competenze chiave individuate dalla Commissione Europea sono otto: 1) comunicazione nella madre lingua, 2) comunicazione nelle lingue straniere, 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, 4) competenza digitale, 5) imparare ad imparare, 6) competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica, 7) imprenditorialità, 8) espressione culturale (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 31 18/12/2006)

32 LA DIDATTICA CENTRATA SULLE COMPETENZE La didattica centrata sulle competenze si fonda sul presupposto che gli studenti apprendono e sono motivati quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull esperienza esperienza. Aiutando gi studenti a scoprire e perseguire i loro interessi e le loro vocazioni, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività,, i loro talenti 32

33 UNITÀ DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento costituisce la struttura di base dell azione formativa; si tratta di un insieme di occasioni di apprendimento che consentono all allievo allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando compiti che conducono a un prodotto per lui significativo L Unità di Apprendimento è centrata sulla persona che apprende, a differenza dell Unità Didattica che è fondata sulle Discipline 33

34 UNITA DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento prevede l individuazione l di compiti reali (o simulati) e dei relativi prodotti che gli alunni sono chiamati a realizzare e indica le risorse (capacità,, conoscenze, abilità) ) che deve mobilitare per diventare competente. Ogni Unità di Apprendimento deve sempre mirare una competenza chiave tra quelle presenti nel repertorio di riferimento. 34

35 UNITA DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti: Individuazione della competenza di riferimento (e delle relative abilità e conoscenze) Interdisciplinarità e richiesta conseguente di collaborazione di più docenti e più discipline Ruolo attivo degli allievi attraverso attività laboratoriali e occasioni esperenziali (anche sul territorio) Presenza di momenti riflessivi, nei quali l allievo l viene sollecitato a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite Trasparenza dei criteri di valutazione e attività di autovalutazione degli allievi verifica finale tramite prova in situazione (o autentica) 35

36 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN TERMINI DI COMPETENZE ACQUISITE Al termine di ogni Unità di Apprendimento avviene la valutazione formativa sulla base di un apposita griglia unitaria pluridimensionale e che consente di rilevare il grado di padronanza dei saperi e delle competenze mobilitati al fine di indicare in forma attendibile e unitaria i voti dell area disciplinare coinvolta, oltre che della condotta e di avviare il processo di certificazione progressiva delle competenze. Il focus riguarda non solo la prestazioni reali (quello che sa e che sa fare), ma anche come sa agire di fronte a compiti e problemi. 36

37 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN TERMINI DI COMPETENZE ACQUISITE La valutazione finale avviene tramite prove pluricompetenze, collocate alla scadenza di un percorso formativo completo quadrimestrale, annuale, fine di un ciclo, ecc. e che consento di rilevare in forma simultanea, la padronanza di più competenze e saperi da parte dei candidati 37

38 IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE (PECUP) Rappresenta il Profilo finale d uscita alla fine dei cicli di istruzione vale a dire ciò che un alunno dovrebbe sapere e fare per essere l uomo e il cittadino che la comunità si attende da lui, al termine di un unitario percorso di studi E uno strumento per promuovere l integrità della persona e prepararla ad affrontare la vita nella sua interezza (saper agire) 38

39 LA FIGURA DEL DOCENTE NELLA NUOVA SCUOLA DELL AUTONOMIA Parlare di una rinnovata fisionomia professionale dell insegnante, in un momento in cui subisce una overdose di stimoli e richieste, in un sistema complesso difficile da decodificare e da gestire, senza che questo impegno potenziato sia accompagnato da un adeguato riconoscimento sociale ed economico sembrerebbe una sfida o una presa in giro ironica considerato che gran parte del corpo docente appare stancos tanco, scoraggiato, demotivato e con un basso livello di autostima 39

40 La vera sfida Eppure non c èc alternativa allo svolgimento del suo importante ruolo La vera sfida, nonostante tutto, è quella di attrezzarsi per mettere in discussione vecchie e consolidate certezze, nonché alcuni cliché fissi e sclerotizzati, legati ai modelli trasmissivi dei saperi, per cercare di immaginare, nel processo di apprendimento, curricoli e percorsi non già stabiliti, ma da costruire insieme agli alunni (es. attività laboratoriale,, Ricerca-Azione, Azione,..) 40

41 La metafora di Umberto Eco A proposito di percorso Ci sono due modi per passeggiare nel bosco. Nel primo modo ci si muove per tentare una o più strade (per uscire al più presto, o per riuscire a raggiungere la casa della Nonna, o di Pollicino, o di Hansel e Gretel); nel secondo modo ci si muove per capire come sia fatto il bosco e perché certi sentieri siano accessibili e altri no 41

42 Il percorso nel bosco Nel primo caso si impara a compiere quel percorso nel bosco (quel che conta è il risultato) Nel secondo caso si impara a orientarsi nel bosco e si acquisiscono competenze professionali utili per orientarsi in altri boschi (quel che conta è il processo e le modalità attraverso cui si costruisce) 42

43 1. Il profilo professionale del docente La funzione docente, nella scuola che cambia, realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini. La funzione docente si fonda sull autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio (CCNL 7/10/2007, art. 26) 43

44 2. Il Profilo professionale del docente Sulla base delle nuove istanze, delle innovazioni educative e dei Progetti di Riforma, che hanno interessato la Scuola nell ultimo decennio, si è venuto delineando un nuovo profilo professionale del docente, più complesso e potenziato, che sia: in grado di fronteggiare non solo le tematiche specifiche della sua disciplina, ma anche le problematiche di tipo esistenziale dei suoi alunni 44

45 3. Il profilo professionale del docente Il Profilo professionale del docente è costituito da competenze: * disciplinari, * psicopedagogiche, * metodologico-didattiche, didattiche, * progettuali-organizzative, organizzative, * relazionali, * di ricerca, * documentazione * valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell esperienza esperienza didattica, l attivitl attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica 45

46 4. Il Profilo Professionale del docente La competenza del docente riguarda, perciò, i seguenti ambiti : * sapere che cosa insegnare (what?) = conoscere i paradigmi epistemologici della disciplina e la loro evoluzione * sapere quali sono i traguardi di sviluppo e gli obiettivi di apprendimento (where?) * saper proporre attività di senso (why?) * sapere come insegnare ( (whow?) whow?)= percorsi, metodi mezzi e strumenti, stili da utilizzare * sapere a chi insegnare, chi educare ( (who?) = conoscenza delle caratteristiche fisiche, intellettive ed emotive dell adolescente (ritmi di sviluppo) 46

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune

Dettagli

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 Franca Da Re CONFERENZA DI SERVIZIO PADOVA 03.10.2012 1 Competenze

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare. Obiettivi e metodologia

Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare. Obiettivi e metodologia Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare Obiettivi e metodologia Presentazione e premessa Breve presentazione personale Il tema Curricolo per competenze e didattica disciplinare sarà trattato

Dettagli

Costruire le competenze chiave di cittadinanza

Costruire le competenze chiave di cittadinanza Costruire le competenze chiave di cittadinanza Incontri di formazione per gli insegnanti dell ICS Silvio Pellico di Arluno a.s. 2014/2015 Periplo s.n.c. Via Appiani 5-20121 Milano - Tel. + 39 02 36551556

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo

Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento

Dettagli

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti

Dettagli

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Carlo Fiorentini La collaborazione ci ha portato ad individuare 5 aspetti caratterizzanti l educazione ambientale 1.

Dettagli

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo.

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo. SCUOLA ESTIVA DI RICERCA EDUCATIVA E DIDATTICA CHIMICA ULDERICO SEGRE Ferrara 15 luglio 2010 Riflettere sulle conoscenze per favorire un apprendimento significativo Tavola rotonda Le competenze e la didattica

Dettagli

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dino Cristanini LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE DISPOSIZIONI COME PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMPETENZA FAVORIRE

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA. Scuola POLO Formazione personale docente

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA. Scuola POLO Formazione personale docente ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA Scuola POLO Formazione personale docente Progettazione e valutazione per competenze nei percorsi degli Istituti tecnici e professionali Decreto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE STRUTTURA DEL DOCUMENTO La scheda di certificazione esplicita la traduzione delle singole competenze

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA Quali le novità più evidenti? FINALITA GENERALI : Scuola, Costituzione, Europa; Profilo dello studente(nuovo) L ORGANIZZAZIONE

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato 1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione:

Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione: COMPETENZE CHIAVE ALCUNI ESEMPI SU COME PROCEDERE NELLA VALUTAZIONE DELLE ABILITA SOCIALI E RELAZIONALI

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Indicazioni Nazionali per il Curricolo Indicazioni Nazionali per il Curricolo Scuola dell infanzia e primo ciclo di istruzione Conferenza Stampa Mercoledì 6 Marzo 2013 MIUR- Sala della Comunicazione Ore 15:00-17:00 #InScuola Le nuove Indicazioni

Dettagli

Progetto. Cittadinanza e Costituzione: le competenze e il curricolo

Progetto. Cittadinanza e Costituzione: le competenze e il curricolo Misure di accompagnamento alle Indicazioni Nazionali Progetto CITTADINANZA COME AGIRE SOCIALE Incontro conclusivo 25 maggio 2015 Cittadinanza e Costituzione: le competenze e il curricolo Un percorso che

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

I NUOVI SCENARI DELLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Questa Disciplina fonda la sa azione sui saperi motori, i quali rappresentano beni irrinunciabili nel processo formativo dell alunno, in quanto finalizzati

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

Progettazione curriculare verticale Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado

Progettazione curriculare verticale Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco" Naro ISTITUTO COMPRENSIVO "SAN GIOVANNI BOSCO" NARO Progettazione curriculare verticale Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado A.S.2015-16

Dettagli

4.0 IL PROGETTO EDUCATIVO

4.0 IL PROGETTO EDUCATIVO 4.0 IL PROGETTO EDUCATIVO 4. 1 LA MISSION La Direzione Didattica San Giovanni conferma le scelte educative delineate nel corso degli ultimi anni, coerenti con le finalità e gli obiettivi del sistema nazionale

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Scuola Primaria Anno scolastico 2013/2014 Il Collegio dei Docenti della Scuola Primaria dell Istituto Comprensivo di Balangero condivide

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

CURRICOLO il sapere, il saper fare, il saper essere. SAPERE, SAPER ESSERE SAPER FARE COMPETENZA VALORIZZAZIONE

CURRICOLO il sapere, il saper fare, il saper essere. SAPERE, SAPER ESSERE SAPER FARE COMPETENZA VALORIZZAZIONE CURRICOLO Il Curricolo è il complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative desiderate.

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE ITALIANA E LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE ITALIANA E LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE Scuola secondaria di secondo grado ******************************* Anno scolastico 2015 2016 LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE

Dettagli

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione

Dettagli

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - LINEE GENERALI Al termine del percorso liceale lo studente deve aver acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del

Dettagli

influenzano la funzione della scuola

influenzano la funzione della scuola PROGETTO - OBIETTIVO METODO DI STUDIO e CAPACITA CRITICA PREMESSA Scenario sociale: stimoli variegati, molteplici e ambivalenti fonti di apprendimento non formale ed informale influenzano la funzione della

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

EDUCARE ALLA STRADA: EDUCARE ALLA SICUREZZA Pubblicati i nuovi testi di educazione stradale dell ACI

EDUCARE ALLA STRADA: EDUCARE ALLA SICUREZZA Pubblicati i nuovi testi di educazione stradale dell ACI EDUCARE ALLA STRADA: EDUCARE ALLA SICUREZZA Pubblicati i nuovi testi di educazione stradale dell ACI L incidentalità stradale è soprattutto un problema culturale. Questo fondamentale concetto, per quanto

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata Perché la scuola si è occupata di tecnologie digitali Esperienza di didattica

Dettagli

una sintesi Dentro e fuori la scuola: il senso e le sfide della professione docente 12 aprile 2013

una sintesi Dentro e fuori la scuola: il senso e le sfide della professione docente 12 aprile 2013 Dentro e fuori la scuola: il senso e le sfide della professione docente 12 aprile 2013 UST Vicenza -[Annamaria Pretto] una sintesi La sperimentazione di ambienti altri nel processo di insegnamento-apprendimento

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

Isp. Marino Gandelli 1

Isp. Marino Gandelli 1 La Griglia operativa che qui di seguito viene illustrata è solo indicativa al fine dell elaborazione di un curricolo disciplinare annuale con riferimento alle indicazioni provinciali per la definizione

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

Il curricolo geografico nella scuola primaria

Il curricolo geografico nella scuola primaria Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

LE FATTORIE AUMENTANO

LE FATTORIE AUMENTANO LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE (Potenziamento Linguistico - Antropologico) Il Liceo delle Scienze Umane completa la formazione umanistica con materie relative all area psicologica, sociale e formativa allo

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 1 via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA CHE COS E IL

Dettagli

Orario p.m. Tot. ore settimanali Scuola dell Infanzia 8.00-16.00 Dal LUN. al VEN. 40h. Primaria Rodari 8.30-16.30 Dal LUN. al VEN.

Orario p.m. Tot. ore settimanali Scuola dell Infanzia 8.00-16.00 Dal LUN. al VEN. 40h. Primaria Rodari 8.30-16.30 Dal LUN. al VEN. L I.C. è composto dai seguenti plessi: 1 Scuola dell Infanzia San Francesco 4 Scuole primarie: De Amicis, Pasini, Pertile, Rodari 1 Scuola Secondaria di 1 grado Mainardi Orario scolastico a.s. 2015/16

Dettagli

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax

Dettagli

Tempi di realizzazione

Tempi di realizzazione Unità di Apprendimento: argomento: le rocce classe: terzo anno del liceo scientifico, attività basata principalmente sull osservazione Prerequisiti: I minerali Fondamenti di chimica: gli stati di aggregazione

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno

Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Competenze storiche economiche e sociali 1 Le competenze storico-economiche e sociali:

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della

Dettagli

CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA

CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA mediante momenti di raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo fra i tre ordini di scuola, promuove la continuità del processo educativo, condizione essenziale per

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione. Dario Nicoli

L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione. Dario Nicoli L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione Dario Nicoli I Regolamenti sul Riordino Nei nuovi Regolamenti sul Riordino dei diversi istituti secondari di II grado (Istituti

Dettagli

DISABILITÀ E SPORT. Lo sport nel processo evolutivo della persona con disabilità. Dott. Giuseppe Napoli Psicologo psicoterapeuta

DISABILITÀ E SPORT. Lo sport nel processo evolutivo della persona con disabilità. Dott. Giuseppe Napoli Psicologo psicoterapeuta DISABILITÀ E SPORT Lo sport nel processo evolutivo della persona con disabilità Dott. Giuseppe Napoli Psicologo psicoterapeuta LO SPORT NEL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PERSONA CON DISABILITÀ Lo sport può

Dettagli

Imparare facendo. Imparare collaborando

Imparare facendo. Imparare collaborando Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia

Dettagli

2015 2016: un anno insieme Dove eravamo arrivati?

2015 2016: un anno insieme Dove eravamo arrivati? Dove eravamo arrivati? NOI... Alle prese con il RAV VOI... Tutti al mare Rapporto di AutoValutazione R.A.V. GIUDIZIO SINTETICO AREA ESITI e AREA PROCESSI 1) CONTESTO 2) ESITI AREE DI INDAGINE SITUAZIONE

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

DIOCESI di REGGIO EMILIA GUASTALLA UFFICIO SCUOLA Aggiornamento docenti di IRC 3 Incontro Reggio Emilia 21 novembre 2011 PROFESSIONALITÀ IDR e AUTONOMIA DELLA FUNZIONE DOCENTE Da diversi anni la strategia

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE I. P. S. S. S. E. DE AMICIS ROMA METODOLOGIE OPERATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME INDIRIZZO : SERVIZI SOCIO SANITARI 1 Premessa Le vigenti disposizioni di riforma della scuola secondaria superiore

Dettagli

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

I BISOGNI DEL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO.

I BISOGNI DEL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. I BISOGNI DEL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dott.ssa Cinzia De Cicco, Pedagogista Clinico Esperta in Disturbi dell Apprendimento Presidente Provinciale Associazione Italiana Dislessia

Dettagli

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo UNIONE EUROPEA Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Dipartimento dell Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Uff. V PROGRAMMA OPERATIVO

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000);

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Raccomandazioni Parlamento Europeo e del Consiglio dell'unione Europea (18/12/2006); DM 22 agosto 2007; I risultati nelle indagini internazionali

Dettagli

PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO PER I DOCENTI DELLE SCUOLE COMUNALI

PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO PER I DOCENTI DELLE SCUOLE COMUNALI CISCo Ufficio delle scuole comunali PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO PER I DOCENTI DELLE SCUOLE COMUNALI Per profilo professionale è intesa la descrizione accurata delle competenze e dei comportamenti

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli