Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
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- Bianca Brunetti
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1 Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Corso di aggiornamento regionale per Docenti di Scienze Motorie e Sportive Dagli assi culturali alla certificazione delle competenze Il ruolo delle Scienze Motorie e Sportive e il nuovo profilo professionale della funzione docente Ancona 24 Novembre Pasquale Piredda
2 QUALE SCUOLA? Nei dibattiti politici sulla scuola dell ultimo decennio sono emersi tre visioni diverse della scuola : La scuola istituzione La scuola azienda La scuola comunità 2
3 LA SCUOLA ISTITUZIONE La scuola istituzione si configura come un modello burocratico/amministrativo centrato sull organizzazione tayloristica del lavoro degli insegnanti, i quali sono esecutori di compiti assegnati (senza tenere conto delle reazioni e sui tempi di apprendimento degli alunni) * la didattica è concentrata sulla trasmissione di contenuti e sull accertamento del loro possesso 3
4 LA SCUOLA AZIENDA E quella assimilabile al sistema aziendale, che ricerca la qualità del servizio educativo centrato sul cliente/alunno La didattica è concentrata sui risultati e sulla realizzazione degli obiettivi secondo una logica di efficienza ed efficacia * Il Dirigente è il manager responsabile del raggiungimento dei risultati e della gestione delle risorse umane 4
5 LA SCUOLA COMUNITA La scuola comunità si presenta come una struttura organizzativa aperta dove un insieme di persone è legata da rapporti primari e dalla condivisione di regole e valori. La comunità è generativa di relazioni autentiche e ne è generata * La didattica guarda all alunno alunno come persona e non solo ai suoi risultati di apprendimento Il modello comunitario è il più appropriato perché il progetto educativo si costruisce intorno alla persona, 5 accolta e valorizzata nella sua totalità
6 LA NUOVA SCUOLA Aspetti caratterizzanti della Scuola che cambia 6
7 I nuclei fondanti della Riforma Scolastica Recepire i fermenti innovativi e l efficacia delle buone pratiche già realizzate dalla scuola militante Costruire un sistema di istruzione organico, basato sulla logica della coerenza pedagogica e della continuità del percorso formativo che interessi tutto l arco l della scolarità 7
8 Dare un adeguata risposta alle istanze di una società in continua trasformazione, caratterizzata dalla complessità e dall evoluzione socio-culturale culturale della popolazione studentesca, che impongono alla scuola: a) una nuova composizione e organizzazione del sapere e dei saperi e quindi una trasformazione dei sistemi formativi b) una (ri)definizione dell identit identità professionale dei docenti c) la formazione di intelligenze duttili che possano adeguarsi alla mutevolezza degli scenari sociali e professionali, d) assicurare il successo scolastico a tutti 8
9 LA NUOVA SCUOLA È UNA SCUOLA: che centra l azione educativa sulla PERSONA, che non sia solo legata all accumulo di conoscenze o alla preparazione di forze lavoro, ma anche alla fruibilità di alcuni servizi educativi legati al ben-essere essere psicofisico della persona e finalizzata allo sviluppo della cittadinanza attiva 9
10 LA NUOVA SCUOLA Ne consegue che la Nuova Scuola non essendo la scuola dei programmi, ma dei piani di studio, centrati sulla persona che apprende, non può basarsi sul semplice travaso e sulla trasmissione delle conoscenze e dei contenuti disciplinari standardizzati 10
11 IL COMPITO FONDAMENTALE DELLA SCUOLA Il compito fondamentale della scuola è quello di EDUCARE LA PERSONA nel suo processo di crescita, nella convinzione che è necessario formare non tanto teste piene, quanto teste ben fatte (Edgard Morin) 11
12 UNITA ANTROPOLOGICA DELLA PERSONA Le strategie educative e didattiche devono essere rivolte all unit unità antropologica della persona, intesa nelle sue molteplici funzioni: Cognitiva Emotiva Socio-affettiva Etico-comportamentale comportamentale Corporea Estetica Spirituale Religiosa 12
13 LE DISCIPLINE Le Discipline, con i loro contenuti culturali, SONO UNO STRUMENTO (E NON UN FINE) costruito dagli uomini, che serve a capire, scoprire, conoscere e trasformare la realtà, esse sono la base dell istruzione, che forniscono le conoscenze e le abilità 13
14 EDUCARE ISTRUENDO (cioè attraverso la cultura) significa : Educare al rispetto dei valori fondamentali Conservare il patrimonio culturale che viene dal passato Preparare il futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro le competenze indispensabili per lo sviluppo della cittadinanza attiva Accompagnare il percorso di formazione personale sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della 14 propria personalità
15 COMBATTERE IL VUOTO E necessario combattere il vuoto esistenziale, così diffuso nei nostri ragazzi e dare loro un orizzonte di senso e di significato a ciò che devono apprendere, conferendo sapore e passione ai valori della vita, guidandoli a saper essere In questa impresa è fondamentale che la famiglia e la società condividano il progetto educativo 15
16 Educazione personale : educare istruendo 16
17 PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola, in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, promuovendo la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte attiva di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere e a quello dell apprendere ad apprendere, quello dell insegnare a essere (competenze per la vita = life skills) 17
18 La nuova scuola è una scuola: * che ha forte vocazione europea e mondiale (cittadini dell Europa e del mondo) che supera la tradizionale separazione tra: a) lezioni e laboratori/tirocini b) studio intellettuale e operatività c) conoscenze e abilità d) funzioni cognitive e percettivo- motorie e) l isolamento l di settori disciplinari specifici, come territorio da proteggere entro confini rigidi 18
19 che supera: * la situazione di incomunicabilità con il mondo del lavoro * che valorizza la responsabilità delle istituzioni scolastiche e la professionalità degli insegnanti * che valuta le competenze acquisite degli alunni * che si rapporta con le agenzie formative operanti sul territorio 19
20 Nelle Indicazioni Nazionali che si armonizzano con le Raccomandazioni del Consiglio della Comunità Europea (da quelli di Lisbona del 2000 a quelle più recenti) Sono presenti le conoscenze, le abilità, le competenze 20
21 LE CONOSCENZE Sono il prodotto dell attività teoretica dell uomo (inquadrabili nell ambito dei saperi dichiarativi = aspetti teorico concettuali) riguardano il sapere che una società intende trasmettere alle nuove generazioni. Esse sono il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche sono descritte come teoriche e/o pratiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 21
22 LE ABILITA Sono il prodotto e la condizione della razionalità tecnica dell uomo. Sono il sapere del fare, il sapere operativo (inquadrabili nell ambito dei saperi procedurali = aspetti operativi e applicativi). Esse sono la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how (abilità) per portare a termine compiti e risolvere problemi (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 22
23 LE COMPETENZE * Stanno ad indicare le conoscenze e le abilità disciplinari e interdisciplinari che gli studenti devono acquisire e portare a matura ed autonoma consapevolezza * Sono definite dai docenti sulla base degli Obiettivi di Apprendimento ed i Traguardi per lo Sviluppo delle competenze stesse, in raccordo con le esigenze, le capacità, gli stili di apprendimento dei singoli studenti 23
24 LE COMPETENZE * Indicano l utilizzazione delle Conoscenze e delle Abilità in un determinato contesto o in contesti diversificati. Possono essere definite come Ciò che in un determinato contesto o in contesti diversificati l alunno deve saper fare (abilità) sulla base di un sapere acquisito (conoscenze) Sono unitarie ed integrate tra loro e con le capacità dell alunno (non si può dimostrare di possedere una competenza di analisi critica se non si possiedono competenze di ordine estetico, sociale, manuale, ecc.) 24
25 LE DUE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA a) COMPETENZA DEL FARE Fare senza agire = significa mettere in atto un tecnica o realizzare un movimento senza progettare il senso e le connessioni che suppone b) COMPETENZA DELL AGIRE Mettere in atto un azione dotata di senso, collocata in un orizzonte di intenzionalità, che significa farsi carico della responsabilità del proprio fare (fare ragionato); essa implica anche una preoccupazione etica e un riconoscimento sociale (essa è uno dei requisiti del pensiero 25 maturo e della responsabilità - Laeng, 2003)
26 LE COMPETENZE TRASVERSALI Sono quelle competenze che fanno da filo conduttore nelle diverse situazioni di gioco, studio, relazione, comunicazione e problem solving, non solo in percorsi legati alle discipline, ma anche in attività di laboratorio. Si supera, così, una visione che poneva al centro solo contenuti e discipline di studio per valorizzare tre dimensioni fondamentali : quella cognitiva, che riguarda l organizzazione del sapere quella operativa, che riguarda lo sviluppo delle abilità= saper fare quella affettiva, che coinvolge atteggiamenti, convinzioni. motivazioni ed emozioni, ovvero il saper essere e stare insieme 26
27 1. LE COMPETENZE PER LA VITA NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1993 pubblica il documento life skills education in schools, in cui individua l elenco l delle competenze sociali e individuali che ogni giovane dovrebbe possedere per prevenire eventuali forme di disagio e dipendenza :1): prendere decisioni, 2) risolvere problemi, 3) pensiero creativo, 4) pensiero critico, 5) comunicazione efficace, 6) relazioni interpersonali, 7)autoconsapevolezza, 8) empatia, 9) gestione delle emozioni, 10) gestione dello stress 27
28 2. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Il Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 stabilisce che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base (skills) da fornire lungo tutto l arco della vita: competenze in materia di tecnologia dell informazione, lingue straniere, cultura tecnologica, imprenditorialità, competenze sociali 28
29 3. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Il Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF = European Qualification Framework), riferito all apprendimento apprendimento permanente, fornisce la definizione di competenza che sarà accolta anche nella legislazione italiana. Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia = intreccio di conoscenze e abilità e/o capacità,, ovvero il sapere, il saper fare ragionato, il saper essere responsabile (Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23/04/2008) 29
30 4. LE COMPETENZE NEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI Le Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo del 2006 fa una distinzione tra: La Competenza, che è una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare e Le Competenze chiave, che contribuiscono alla realizzazione personale, all inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all occupazione. La stessa Raccomandazione suggerisce di spostare l attenzione dall impartire conoscenze allo sviluppo di Competenze trasferibili che preparino i giovani alla vita adulta e all apprendimento apprendimento permanente 30
31 5. Le competenze chiave nei documenti internazionali Le competenze chiave individuate dalla Commissione Europea sono otto: 1) comunicazione nella madre lingua, 2) comunicazione nelle lingue straniere, 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, 4) competenza digitale, 5) imparare ad imparare, 6) competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica, 7) imprenditorialità, 8) espressione culturale (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 31 18/12/2006)
32 LA DIDATTICA CENTRATA SULLE COMPETENZE La didattica centrata sulle competenze si fonda sul presupposto che gli studenti apprendono e sono motivati quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull esperienza esperienza. Aiutando gi studenti a scoprire e perseguire i loro interessi e le loro vocazioni, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività,, i loro talenti 32
33 UNITÀ DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento costituisce la struttura di base dell azione formativa; si tratta di un insieme di occasioni di apprendimento che consentono all allievo allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando compiti che conducono a un prodotto per lui significativo L Unità di Apprendimento è centrata sulla persona che apprende, a differenza dell Unità Didattica che è fondata sulle Discipline 33
34 UNITA DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento prevede l individuazione l di compiti reali (o simulati) e dei relativi prodotti che gli alunni sono chiamati a realizzare e indica le risorse (capacità,, conoscenze, abilità) ) che deve mobilitare per diventare competente. Ogni Unità di Apprendimento deve sempre mirare una competenza chiave tra quelle presenti nel repertorio di riferimento. 34
35 UNITA DI APPRENDIMENTO L Unità di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti: Individuazione della competenza di riferimento (e delle relative abilità e conoscenze) Interdisciplinarità e richiesta conseguente di collaborazione di più docenti e più discipline Ruolo attivo degli allievi attraverso attività laboratoriali e occasioni esperenziali (anche sul territorio) Presenza di momenti riflessivi, nei quali l allievo l viene sollecitato a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite Trasparenza dei criteri di valutazione e attività di autovalutazione degli allievi verifica finale tramite prova in situazione (o autentica) 35
36 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN TERMINI DI COMPETENZE ACQUISITE Al termine di ogni Unità di Apprendimento avviene la valutazione formativa sulla base di un apposita griglia unitaria pluridimensionale e che consente di rilevare il grado di padronanza dei saperi e delle competenze mobilitati al fine di indicare in forma attendibile e unitaria i voti dell area disciplinare coinvolta, oltre che della condotta e di avviare il processo di certificazione progressiva delle competenze. Il focus riguarda non solo la prestazioni reali (quello che sa e che sa fare), ma anche come sa agire di fronte a compiti e problemi. 36
37 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN TERMINI DI COMPETENZE ACQUISITE La valutazione finale avviene tramite prove pluricompetenze, collocate alla scadenza di un percorso formativo completo quadrimestrale, annuale, fine di un ciclo, ecc. e che consento di rilevare in forma simultanea, la padronanza di più competenze e saperi da parte dei candidati 37
38 IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE (PECUP) Rappresenta il Profilo finale d uscita alla fine dei cicli di istruzione vale a dire ciò che un alunno dovrebbe sapere e fare per essere l uomo e il cittadino che la comunità si attende da lui, al termine di un unitario percorso di studi E uno strumento per promuovere l integrità della persona e prepararla ad affrontare la vita nella sua interezza (saper agire) 38
39 LA FIGURA DEL DOCENTE NELLA NUOVA SCUOLA DELL AUTONOMIA Parlare di una rinnovata fisionomia professionale dell insegnante, in un momento in cui subisce una overdose di stimoli e richieste, in un sistema complesso difficile da decodificare e da gestire, senza che questo impegno potenziato sia accompagnato da un adeguato riconoscimento sociale ed economico sembrerebbe una sfida o una presa in giro ironica considerato che gran parte del corpo docente appare stancos tanco, scoraggiato, demotivato e con un basso livello di autostima 39
40 La vera sfida Eppure non c èc alternativa allo svolgimento del suo importante ruolo La vera sfida, nonostante tutto, è quella di attrezzarsi per mettere in discussione vecchie e consolidate certezze, nonché alcuni cliché fissi e sclerotizzati, legati ai modelli trasmissivi dei saperi, per cercare di immaginare, nel processo di apprendimento, curricoli e percorsi non già stabiliti, ma da costruire insieme agli alunni (es. attività laboratoriale,, Ricerca-Azione, Azione,..) 40
41 La metafora di Umberto Eco A proposito di percorso Ci sono due modi per passeggiare nel bosco. Nel primo modo ci si muove per tentare una o più strade (per uscire al più presto, o per riuscire a raggiungere la casa della Nonna, o di Pollicino, o di Hansel e Gretel); nel secondo modo ci si muove per capire come sia fatto il bosco e perché certi sentieri siano accessibili e altri no 41
42 Il percorso nel bosco Nel primo caso si impara a compiere quel percorso nel bosco (quel che conta è il risultato) Nel secondo caso si impara a orientarsi nel bosco e si acquisiscono competenze professionali utili per orientarsi in altri boschi (quel che conta è il processo e le modalità attraverso cui si costruisce) 42
43 1. Il profilo professionale del docente La funzione docente, nella scuola che cambia, realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini. La funzione docente si fonda sull autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio (CCNL 7/10/2007, art. 26) 43
44 2. Il Profilo professionale del docente Sulla base delle nuove istanze, delle innovazioni educative e dei Progetti di Riforma, che hanno interessato la Scuola nell ultimo decennio, si è venuto delineando un nuovo profilo professionale del docente, più complesso e potenziato, che sia: in grado di fronteggiare non solo le tematiche specifiche della sua disciplina, ma anche le problematiche di tipo esistenziale dei suoi alunni 44
45 3. Il profilo professionale del docente Il Profilo professionale del docente è costituito da competenze: * disciplinari, * psicopedagogiche, * metodologico-didattiche, didattiche, * progettuali-organizzative, organizzative, * relazionali, * di ricerca, * documentazione * valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell esperienza esperienza didattica, l attivitl attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica 45
46 4. Il Profilo Professionale del docente La competenza del docente riguarda, perciò, i seguenti ambiti : * sapere che cosa insegnare (what?) = conoscere i paradigmi epistemologici della disciplina e la loro evoluzione * sapere quali sono i traguardi di sviluppo e gli obiettivi di apprendimento (where?) * saper proporre attività di senso (why?) * sapere come insegnare ( (whow?) whow?)= percorsi, metodi mezzi e strumenti, stili da utilizzare * sapere a chi insegnare, chi educare ( (who?) = conoscenza delle caratteristiche fisiche, intellettive ed emotive dell adolescente (ritmi di sviluppo) 46
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