Specifiche tecniche per la trasmissione delle ordinanze
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- Caterina Campana
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1 Specifiche tecniche per la trasmissione delle Ordinanze Versione 1.2 pag.1
2 Informazioni per la descrizione delle Ordinanze Le ordinanze sono descritte tramite le seguenti entità: Anagrafica L'anagrafica contiene le informazioni amministrative e di un'ordinanza. TrattoStradale I tratti di strade oggetto di un'ordinanza. In generale il tratto stradale non coincide con l'intera strada a cui si riferisce ma è limitato da due estremi. Strada Le strade gestite dall'amministrazione che emette l'ordinanza. Limitazione Le limitazioni descrivono le modifiche alla viabilità o alla sosta contenute in un'ordinanza. Estremo Un Estremo indica il punto della strada in cui inizia/termina un tratto stradale. Durata La durata serve per specificare la durata delle limitazioni sui singoli tratti stradali (quando è diversa dalla durata dell'ordinanza). pag.2
3 Lo schema concettuale delle ordinanze è mostrato nella seguente figura. Limitazione 1 Anagrafica 1,n Tratto Stradale 1 Strada 1 1 0,1 0,1 Durata 0,1 Estremo pag.3
4 Schema per la trasmissione delle Ordinanze La trasmissione delle ordinanze alla Regione è realizzata tramite messsaggi in formato XML. Questo formato permette di gestire le differenze tra i modi di rappresentare le informazioni. Ordinanze Lo schema mostra l'organizzazione generale delle informazioni: la comunicazione può contenere più ordinanze, ogni ordinanza è costituita da un'anagrafica e dai Tratti Stradali oggetto dell'ordinanza. pag.4
5 Anagrafica Identificativo Char(20) S Identificativo dell'ordinanza per l'amministrazione che la fornisce IdentificativoPadre Char(20) N Identificativo dell'ordinanza padre per l'amministrazione che la fornisce EffettoSuPadre Char(2) N Effetto dell'ordinanza sull'ordinanza padre: 01 = Sostituisce 02 = Revoca 03 = Integra 04 = Proroga IstatEnte Char(6) S Codice nazionale ISTAT dell ente gestore: 0 = Stato 09 = Regione Toscana cod_istat di 3 cifre = Provincia cod_istat di 6 cifre = Comune = Privati/altro DataEmissione Char(10) S Data di Emissione dell'ordinanza Formato GG-MM-AAAA GiornoInizio Char(10) S Giorno di inizio (programmato) della validità dell'ordinanza Formato GG-MM-AAAA OraInizio Char(4) N Orario di inizio (programmato) della validità dell'ordinanza Formato HH:MM GiornoFine Char(10) N Giorno di fine (programmato) della validità dell'ordinanza Formato GG-MM-AAAA OraFine Char(4) N Orario di fine (programmato) della validità dell'ordinanza Formato HH:MM Temporanea Char(2) S Flag che indica se l'ordinanza è temporanea: 00 = Non temporanea 01 = Temporanea Tipologia Char(2) S Tipologia dell'ordinanza: 00 = Dirigenziale 01 = Sindacale Oggetto Char(750) S Oggetto dell'ordinanza Lo schema XML per l'anagrafica è il seguente: pag.5
6 pag.6
7 Tratti Stradali Un'ordinanza è costituita da uno o più tratti stradali. Tratto Stradale Un tratto stradale deve essere specificato con la strada e la limitazione. Tutte le altre informazioni sono facoltative. Strada TipoStrada S La strada a cui l'ordinanza si riferisce PrimoEstremo TipoEstremo N Il punto di inizio del tratto di strada a cui l'ordinanza si riferisce SecondoEstremo TipoEstremo N Il punto di fine del tratto di strada a cui l'ordinanza si riferisce LatoStrada TipoLatoStrada N Il lato della strada a cui l'ordinanza si riferisce Durata TipoDurata N La durata dell'ordinanza sul tratto in questione (se diversa dal campo validità dell'ordinanza) Limitazione TipoLimitazione S La limitazione (sulla viabilità o sulla sosta) Se PrimoEstremo e SecondoEstremo non sono forniti, la limitazione vale per tutta la strada. Se LatoStrada non è fornito, la limitazione vale per entrambi i lati della strada. Se la Durata non è fornita, la limitazione sul tratto ha la stessa durata dell'ordinanza. pag.7
8 TipoStrada Ci sono tre modi alternativi di indicare una strada: con la codifica regionale del suo toponimo: CodTop Char(15) S Identificativo univoco del toponimo per tutta la rete regionale, definito secondo la seguente regola: caratteri 1, 2: RT caratteri da 3 a 8: codice istat del comune a cui appartiene il toponimo caratteri da 9 a 13: progressivo a partire dal valore dei caratteri da 3 a 8 caratteri 14, 15: TO con la codifica regionale della sua estesa amministrativa : CodReg Char(15) S Identificativo univoco dell Estesa Ammnistrativa per tutta la rete regionale, definito secondo la seguente regola: caratteri 1, 2: RT caratteri da 3 a 8: codice istat dell ente a cui appartiene l estesa caratteri da 9 a 13: progressivo a partire dal valore dei caratteri da 3 a 8 caratteri 14, 15: PA con la denominazione (se il codice Istat del comune non viene specificato, si assume il codice Istat dell'ente): DenomStrada Char(125) S Denominazione della strada IstatComune Char(6) N Codice nazionale ISTAT dell ente gestore: 0 = Stato 09 = Regione Toscana cod_istat di 3 cifre = Provincia cod_istat di 6 cifre = Comune = Privati/altro Localita Char(50) N Nome località con una coppia di coordinate (nel sistema di riferimento GaussBoaga Ovest) che indicano un punto della strada pag.8
9 X Num(12,3) S Coordinata X in GaussBoaga Ovest Y Num(12,3) S Coordinata Y in GaussBoaga Ovest pag.9
10 TipoEstremo Un estremo può essere definito in quattro modi alternativi: con un civico: Civico Char(5) S Numero Civico con una distanza progressiva dall'inizio della strada: ProgressivaKm Num (5,3) S La distanza in Km dall'inizio della strada Indicando la strada con cui il tratto stradale si incrocia Incrocio TipoStrada S La strada come definita nel precedente paragrafo con una descrizione testuale DescEstremo Char(255) S In prossimità del distributore Agip, ZTL Zona 1 pag.10
11 La seguente immagine mostra come può essere indicata la strada con cui la strada soggetta all'ordinanza si incrocia. pag.11
12 TipoLatoStrada Ci sono tre modi alternativi di rappresentare il lato strada: facendo riferimento ai civici: LatoCivici Char(2) S Lato civici: 00 = Pari 01 = Dispari facendo riferimento alla direzione PrimoEstremo->SecondoEstremo: LatoDirezione Char(2) S Lato rispetto alla direzione Primo Estremo->Secondo Estremo Con una descrizione testuale 00 = Destra 01 = Sinistra DescLato Char(255) S Dalla parte del Supermercato XXX pag.12
13 TipoDurata Ci sono tre modi alternativi di indicare la durata dell'ordinanza sul tratto stradale: Con un intervallo: DataInizio Char(10) S Giorno di inizio (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Formato GG-MM-AAAA OraInizio Char(4) N Orario di inizio (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Formato HH:MM DataFine Char(10) N Giorno di fine (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Formato GG-MM-AAAA OraFine Char(4) N Orario di fine (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Con una descrizione testuale: Formato HH:MM DescDurata Char(255) S Tutti i venerdi' dalle 8:00 alle 12:00 Con un Periodo cioè un elenco di giorni e Periodo TipoPeriodo S Un elenco di TipoGiornoOrario TipoGiornoOrario Giorno Char(10) S Giorno di validità (programmato) dell'ordinanza sul tratto stradale Formato GG-MM-AAAA OraInizio Char(4) N Orario di inizio (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Formato HH:MM OraFine Char(4) N Orario di fine (programmato) della validità dell'ordinanza sul tratto stradale Formato HH:MM pag.13
14 pag.14
15 TipoLimitazione Articolo codice Char(30) N Articolo del codice della strada che indica la limitazione AltezzaMassima Num (3,2) N Altezza massima dei veicoli ammessi (in metri) LunghezzaMassima Num (3,2) N Lunghezza massima dei veicoli ammessi (in metri) LarghezzaMassima Num (3,2) N Larghezza massima dei veicoli ammessi (in metri) PesoMassimo Num (3,2) N Peso massimo dei veicoli ammessi (in quintali) VelocitaMassima Num (3) N Velocità max dei veicoli ammessi (in Km/h) DivietoSpecifico Char(4) N Divieto specifico: 0000 = Non specificato 0001 = Divieto di transito 0002 = Senso Unico 0003 = Senso unico alternato 0004 = Senso unico alternato regolato da semaforo 0005 = Zona a traffico limitato 0006 = Area Pedonale 0100 = Istituzione del divieto di sosta 0101 = Revoca del divieto di sosta 0102 = Istituzione del divieto di sosta ai non residenti 0103 = Revoca del divieto di sosta ai non residenti DescrLimitazione Char(255) N testuale VeicoliSoggetti TipoVeicoli N Elenco dei veicoli soggetti all'ordinanza TipoVeicoli I veicoli soggetti sono un elenco di veicoli secondo la classificazione del codice della strada. Veicolo Char(3) S 001 = Veicoli a braccia 002 = Veicoli a trazione animale 003 = Velocipedi 004 = Slitte 005 = Ciclomotori 006 = Motoveicoli 007 = Autoveicoli 008 =Filoveicoli 009= Rimorchi 010 = Macchine Agricole 011 = Macchine Operatrici 012 =Veicoli con caratteristiche atipiche pag.15
16 020 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro0 021 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro1 022 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro2 023 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro3 024 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro4 025 = Veicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro5 pag.16
17 Specifiche per la trasmissione delle Ordinanze Architettura per la trasmissione delle ordinanze Il protocollo di trasmissione sarà basato sul CART regionale. L obiettivo di questo sistema è finalizzato a veicolare, sul territorio regionale, le ordinanze delle Amministrazioni in maniera asincrona tramite il meccanismo di Publish & Subscribe. Il sistema di cooperazione applicativa è formato da una serie di Nodi Applicativi classificati in: - NAL (Nodi Applicativi Locali): sono nodi applicativi che risiedono presso un Ente Locale (Comune/Provincia nel nostro caso). Su questi NAL sarà presente un opportuno oggetto software, detto Proxy Applicativo, che avrà il compito di consentire alle Amministrazioni di connettersi, col minor impatto possibile sui propri Sistemi Informativi Locali (SIL), al Sistema di Cooperazione Applicativa. Attraverso il Proxy Applicativo, realizzato appositamente per questo tipo di funzionalità, le amministrazioni potranno trasmettere e ricevere le ordinanze. - NAR (Nodo Applicativo Regionale): è un particolare nodo applicativo, che risiede presso Regione Toscana, su cui verrà installato un Proxy Applicativo configurato in modo da veicolare gli eventi ricevuti dalle Amministrazioni verso il database regionale. Per raggiungere questi obiettivi verrà utilizzata l infrastruttura di comunicazione cooperativa messa a disposizione da Regione Toscana e dovrà essere implementato un proxy applicativo la cui architettura è di seguito descritta. Proxy Applicativo Un proxy applicativo è un componente software, installato in uno o più NAL, le cui caratteristiche principali possono essere così riassunte: Rappresenta un particolare dominio applicativo. Gestisce la pubblicazione e la ricezione di uno o più tipi di messaggio, relativamente agli eventi generati nel particolare dominio applicativo, secondo il modello Publish & Subscribe. Opera per conto di uno o più SIL (Sistemi Informativi Locali), ovvero gestisce l insieme di tutti i sistemi informativi (e di altri componenti software) di qualunque Ente connesso al NAL pag.17
18 sul quale il proxy applicativo stesso è installato. SIL Sistema Informativo Locale Un SIL è la rappresentazione astratta di un Sistema Informativo Locale, di proprietà di un qualunque Ente che desidera partecipare alla Cooperazione Applicativa. Nell ambito del Sistema di Cooperazione Applicativa, un SIL può essere, in senso più ampio, un qualunque componente software che possa pubblicare o sottoscrivere eventi applicativi, o in grado di offrire e richiedere servizi, come ad esempio un GIS Server, un Mail Server, ecc. Un proxy applicativo è in grado di operare per conto di uno o più SIL, purché essi abbiano la facoltà di colloquiare con il NAL sul quale il proxy stesso risiede, attraverso uno o più protocolli telematici. Gli eventi che si generano nel tempo all interno di un SIL vengono propagati agli altri SIL sottoscrittori di tali eventi, attraverso l impiego di messaggi di cooperazione applicativa. Un evento è rappresentato dal cambiamento di stato in uno o più oggetti software, mantenuti all interno di un SIL. Un insieme di tipologie di evento, tra loro omogenee dal punto di vista del contesto applicativo, possono essere rese disponibili ad altri SIL, attraverso la loro pubblicazione nel Sistema di Cooperazione Applicativa, secondo il modello Publish & Subscribe. L elemento base di interscambio delle informazioni è il messaggio. Un messaggio rappresenta l insieme dei dati generati all accadere di un evento, nel momento in cui essi vengono convertiti e rappresentati in un formato (ad esempio XML/SOAP) atto a renderli trasmissibili in una rete telematica. Il SIL comunica le informazioni relative ai propri eventi al Proxy Applicativo, il quale a sua volta, dopo un eventuale fase di trasformazione e di validazione, pubblica i relativi messaggi nel sistema di Cooperazione Applicativa, allo scopo di consegnare tali messaggi a tutti i SIL sottoscrittori, attraverso i rispettivi Proxy Applicativi installati sui NAL di loro competenza. Un proxy applicativo, abbiamo visto, è in grado di gestire uno o più tipi di evento, e quindi di trasmettere e ricevere uno o più tipi di messaggio, in base alle esigenze del particolare dominio applicativo. Messaggi ed Eventi Un evento è rappresentato dal cambiamento di stato in uno o più oggetti software, mantenuti all interno di un SIL. Un insieme di tipologie di evento, tra loro omogenee dal punto di vista del contesto applicativo, possono essere rese disponibili ad altri SIL, attraverso la loro pubblicazione nel Sistema di Cooperazione Applicativa, secondo il modello Publish & Subscribe. L elemento base di interscambio delle informazioni è il messaggio. Un messaggio rappresenta l insieme dei dati generati all accadere di un evento, nel momento in cui essi vengono convertiti e rappresentati in un formato (ad esempio XML/SOAP) atto a renderli trasmissibili in una rete telematica. Il SIL comunica le informazioni relative ai propri eventi al Proxy Applicativo, il quale a sua volta, dopo un eventuale fase di trasformazione e di validazione, pubblica i relativi messaggi nel sistema di Cooperazione Applicativa, allo scopo di consegnare tali messaggi a tutti i SIL sottoscrittori, attraverso i rispettivi Proxy Applicativi installati sui NAL di loro competenza. Un proxy applicativo, abbiamo visto, è in grado di gestire uno o più tipi di evento, e quindi di trasmettere e ricevere uno o più tipi di messaggio, in base alle esigenze del particolare dominio applicativo. pag.18
19 Sintassi dei messaggi Il Proxy applicativo trasmette messaggi in formato XML. Lo schema presentato nel precedente paragrafo è la sintassi XML dei messaggi da inviare all'osservatorio regionale. I file Ordinanze.dtd e OrdinanzeRT.xsd contenenti la grammatica dei messaggi XML saranno scaricabili dal sito dell'osservatorio ( pag.19
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