PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DEGLI ONERI DI BONIFICA, DI IRRIGAZIONE E DELLA SPESA IMPUTATA AGLI SCARICHI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DEGLI ONERI DI BONIFICA, DI IRRIGAZIONE E DELLA SPESA IMPUTATA AGLI SCARICHI"

Transcript

1 CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA via S. Antonino, 7/a Bergamo Web: PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DEGLI ONERI DI BONIFICA, DI IRRIGAZIONE E DELLA SPESA IMPUTATA AGLI SCARICHI Relazione generale Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca il Dirigente Area Agrario Catastale dott. Giovanni Giupponi il Direttore Generale il Dirigente Area Tecnica dott. Mario Reduzzi ing. Giovanni Radice Redazione il Consulente prof. ing. Vincenzo Bixio 0 21/08/2009 Prima emissione P. Fanton V. Bixio Rev. Data Motivo della revisione Verificato Approvato

2 INDICE Elenco degli allegati Premessa Piano di classifica per il riparto degli oneri di bonifica IL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA Cenni storici L attività di bonifica Inquadramento geografico Il comprensorio del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca Descrizione della rete scolante Bacino dell Isola Bergamasca Bacini prevalentemente collinari Bacino dello scaricatore della Roggia Serio nel Fiume Brembo Bacino dello scolmatore delle acque di piena del Torrente Morla nel Fiume Serio Bacino di monte dello scolmatore del Torrente Zerra Bacino tra scolmatore del Torrente Zerra e Navigli Cremonesi Bacino del fiume Serio Bacino del Canale di Gronda Sud I bacini irrigui e le opere idrauliche ad uso promiscuo STRUMENTI INFORMATICI PER L ELABORAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICA IL PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DEGLI ONERI DI BONIFICA Aspetti giuridici Potere impositivo dei Consorzi di bonifica Soggetti obbligati Leggi dello Stato e leggi regionali in materia di bonifica e di Piani di classifica in particolare I Piani di classifica vigenti Il Piano di classifica per la ripartizione dei contributi consortili I criteri per il riparto delle spese tra bonifica ed irrigazione adottati nel Piano vigente I criteri per il riparto delle spese afferenti all attività di bonifica adottati nel Piano vigente Criteri per il riparto delle spese afferenti all attività di bonifica in unità territoriali Unità territoriali omogenee Indici tecnici per la determinazione del grado di beneficio Indice di soggiacenza Indice di comportamento dei suoli Indice di efficienza della bonifica Indice idraulico finale Indice economico Diagramma di flusso della procedura per la determinazione del contributo a carico dei singoli consorziati

3 2.3.7 Calcolo analitico del contributo di bonifica a carico dei singoli consorziati Disposizioni particolari Immobili esentati dal contributo di bonifica Norme transitorie Gradualità dell applicazione del nuovo Piano di classifica Piano di classifica per il riparto degli oneri di irrigazione PREMESSE DESCRIZIONE DEL COMPRENSORIO ED INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI INDIVIDUAZIONE DEI COSTI IRRIGUI RIPARTO DELLA SPESA IRRIGUA TRA LE DIVERSE TIPOLOGIE DI UTENZA RIPARTO DELLE SPESE DELLE UTENZE IRRIGUE PROPRIAMENTE DETTE Individuazione delle tipologie organizzative irrigue INDICI PER IL CALCOLO DEL RIPARTO Indice di dotazione irrigua Indice di densità di rete Indice di garanzia di dotazione Indice di potenza Indice di beneficio aziendale Indice di disponibilità Tariffa binomia (costi fissi e costi variabili) ed indice di prenotazione CALCOLO DEL RIPARTO DELLE SPESE DELLE UTENZE IRRIGUE PROPRIAMENTE DETTE CALCOLO DEL RIPARTO DELLE SPESE DELLE UTENZE INDUSTRIALI CALCOLO DEL RIPARTO DELLE SPESE DELLE UTENZE IDROELETTRICHE ADEGUAMENTI DEL PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DEGLI ONERI DI IRRIGAZIONE Piano di classifica per il riparto degli oneri imputabili agli scarichi ASPETTI GENERALI GLI SCARICHI PRESENTI NEL COMPRENSORIO DEL CONSORZIO DETERMINAZIONE TEORICA DEL CONTRIBUTO RELATIVO AI COSTI SOPPORTATI DAL CONSORZIO PER L ESERCIZIO E MANUTENZIONE DELLA RETE DI SCOLO DETERMINAZIONE DELLA PORTATA MEDIA ANNUA DELLA RETE INTERESSATA DAGLI SCARICHI CASI PARTICOLARI Le spese generali CRITERI DI RIPARTO TRA BONIFICA E IRRIGAZIONE CRITERI DI RIPARTO TRA I DIVERSI CENTRI DI COSTO DELLE SPESE DI BONIFICA Criteri di riparto delle spese di diretta imputazione relative alla rete promiscua

4 Elenco degli allegati Tavola 1: Planimetria di inquadramento territoriale; Tavola 2: Piano quotato; Tavola 3: Bacini idrografici; Tavola 4: Comprensori di bonifica idraulica; Tavola 5: Comprensori di bonifica irrigua; Tavola 6: Unità territoriali omogenee di bonifica; Tavola 7: Carta della soggiacenza; Tavola 8: Carta della tessitura media dei terreni; Tavola 9: Carta degli indici idraulici finali relativi alla bonifica ed ai terreni per foglio di mappa; Tavola 10: Carta degli indici idraulici finali relativi alla bonifica ed ai fabbricati per foglio di mappa; Tavola 11: Carta del reticolo idrografico e degli scarichi meteorici e non meteorici; Tavola 12: Carta dei comprensori irrigui; Tavola 13: Carta degli scarichi; Allegato 1: Tabelle degli indici relativi al Piano di il riparto degli oneri di irrigazione. -4-

5 1 Premessa La Legge Regionale n. 31 del 5 dicembre 2008 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale stabilisce al Titolo VII Disposizioni in materia di bonifica e irrigazione, capo III, art. 90, che il consorzio di bonifica elabora, sulla base di criteri ed indirizzi deliberati dalla Giunta regionale, un piano di classifica degli immobili, al fine di individuare i benefici derivanti dalle opere di bonifica e di stabilire gli indici ed i parametri per la quantificazione dei medesimi. La Giunta regionale con D.G.R. n. 8/2546 del 17 maggio 2006 Criteri per la predisposizione dei Piani di classifica degli immobili dei Consorzi di Bonifica ai sensi dell art. 15 della L.R. 7/2003 ha stabilito le linee guida per la predisposizione di detto piano, riunite in un elaborato tecnico allegato alla delibera stessa. Il precedente Piano di classifica per la ripartizione dei contributi consortili era stato approvato dal Consorzio della Media Pianura Bergamasca in data 19 aprile 1999 con provvedimento deliberativo n. 23 del Commissario Regionale e successivamente approvato dalla Regione Lombardia con D.G.R. n.vii/3297 del 2 febbraio In attuazione di quanto disposto dalla L.R. 7/2003 (abrogata dalla L.R. n. 31/2008) in data 29 giugno 2006 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, con Deliberazione n. 6867, assunto nella seduta del 28 giugno 2007, ha approvato la Proposta di incarico professionale alla ditta Nordest Ingegneria di Rubano (PD), affidando alla stessa ditta l incarico per: la verifica del perimetro di contribuenza relativo alle opere di bonifica ed a quelle di irrigazione; l analisi dei criteri ispiratori dei Piani di classifica per il riparto degli oneri di bonifica e di irrigazione in vigore in relazione a quelli contenuti nella nuova normativa regionale e la proposta di conseguenti iniziative al Consorzio; la redazione del Piano di classifica per il riparto delle spese inerenti gli scarichi. In data 13/12/2007 veniva consegnata al Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca la relazione Analisi dei piani di classifica per il riparto degli oneri di bonifica e di irrigazione e piano di classifica per il riparto delle spese imputabili agli scarichi. -5-

6 Successivamente venivano concordate con i tecnici del Consorzio e predisposte diverse simulazioni relative alle proposte di modifica del Piano di Classifica attualmente vigente per l adeguamento alla recente normativa regionale. I risultati di tali simulazioni venivano presentate al Consiglio di Amministrazione del 9 ottobre 2008 dal dott. Pietro Fanton avvalendosi di una presentazione PowerPoint rimasta agli atti della riunione. Successivamente, con provedimento n. 059 adottato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 giugno 2009, la Giunta consorziale deliberava l affidamento a Nordest Ingegneria S.r.l. della redazione del Piano di classifica. Il presente elaborato tiene conto nella stesura finale dell ampia mole di elementi di carattere conoscitivo acquisiti dal Consorzio nel corso della predisposizione ed applicazione dei vigenti piani e dei contributi forniti dalle varie componenti che hanno concorso alla sua redazione. -6-

7 2 Piano di classifica per il riparto degli oneri di bonifica Il Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca Cenni storici Il territorio compreso oggi nel comprensorio di competenza del Consorzio di bo- nifica della Media Pianura Bergamasca si caratterizza per un antica tradizione irrigua, risalente alla realizzazione delle prime opere avvenuta nel corso dei secoli XIII e XIV. Ciò nonostante il territorio bergamasco ha sempre lamentato una limitata disponibilità di risorsa idrica. Dagli anni Trenta del Novecento per l agricoltura bergamasca si evidenziò così l esigenza di poter disporre di risorse idriche con un deflusso costante e sicuro nei mesi centrali dell irrigazione. Le acque dei corsi bergamaschi Brembo, Serio e Cherio per la loro instabilità durante i mesi estivi non potevano assicurare questo tipo di fornitura idrica. Proprio in quel periodo si procedette agli sbarramenti dei laghi di Como e Iseo che consentirono di poter disporre fra l altro di acque nuove derivanti dagli invasi e attribuibili alle utenze irrigue delle provincie di Brescia, Cremona, Milano e in minor misura di Bergamo. Nel primo dopoguerra la C.C.I.A. di Bergamo avanzò al Ministero dei LL.PP. domanda di concessione di acque nuove da prelevarsi dal fiume Adda e contemporaneamente avanzò al Ministero Agricoltura e Foreste domanda di classifica del territorio bergamasco in Comprensorio di Bonifica di II categoria ai sensi e per gli effetti del Regio Decreto 13 febbraio 1933 n. 215 in materia di bonifica. Con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 833 del 25 giugno 1953 il territorio della Media Pianura Bergamasca in provincia di Bergamo venne classificato tra i comprensori di bonifica di seconda categoria, per gli effetti del Regio Decreto n. 215 del 13 febbraio Successivamente venne istituito il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e dell Isola con D.P.R. n Div. II del 22 novembre 1955, registrato alla Corte dei Conti il 3 gennaio 1956 al reg. 1, foglio n. 33. Il suo Statuto fu approvato il 14 febbraio 1956 con Decreto Ministeriale n. 361; nel 1961 ne venne approvato un nuovo testo modificato, infine lo Statuto fu rivisto e aggiornato ottenendo l approvazione della Giunta Regionale della Lombardia con delibera n in data 6 settembre

8 L attività del Consorzio si sviluppò inizialmente sull intera superficie del suddetto comprensorio che interessava 92 Comuni ed un area complessiva di circa 41'785 ettari. Successivamente alla pubblicazione, avvenuta nel 1961, del Piano generale di bonifica, il Consorzio dette inizio alle attività per la realizzazione delle opere programmate. In seguito vennero attribuite al Consorzio con D.M. n del 15 novembre 1973, le seguenti funzioni: manutenzione delle opere di sistemazione dei corsi d acqua Serio, Cherio e Morla, come concessione richiesta dal Consorzio stesso nel maggio 1967; utilizzazione idrica sui corsi d acqua e sulle utenze che interessano il comprensorio consortile, secondo la richiesta avanzata nel settembre 1968 ai sensi dell art. 72 del Testo Unico sulle acque ed impianti elettrici n dell 11 dicembre 1933, riconosciuto con D.P.R. n in data 3/10/1970 registrato alla Corte dei Conti il 28/11/1970 al reg. 23 fl Successivamente, con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 24 luglio 1977 vi fu il passaggio delle competenze in materia di Bonifica integrale dall allora Ministero dell Agricoltura e Foreste alle Amministrazioni Regionali e le funzioni per la Regione Lombardia vennero assunte dall Ufficio Bonifica ed Irrigazione dell Assessorato all Agricoltura. La Regione Lombardia definì quindi attraverso le leggi regionali n. 59 del 26 novembre 1984 Riordino dei Consorzi di Bonifica e n. 18 del 25 maggio 1989 Modifiche ed integrazioni alla L.R. 26 novembre 1984, n. 59 concernente "Riordino dei consorzi di bonifica" compiti e organizzazione dei Consorzi di bonifica operanti sul proprio territorio. Con successiva Delibera del Consiglio Regionale della Lombardia n. IV/ 213 del 26 marzo 1986, venne definita la Suddivisione in comprensori di bonifica del territorio regionale non già classificato di montagna ai sensi dell art. 5 della L.R. 26 novembre 1984, n. 59 nella quale si attribuiva una nuova delimitazione del comprensorio n. 6 Media Pianura Bergamasca comprendente 107 Comuni e avente un estensione pari a 78'366 ettari. Nei primi anni ( ) l attività del Consorzio si è sviluppata prevalentemente in ambito irriguo. Tale attività, volta principalmente all approvvigionamento di acque per l irrigazione, è stata espletata attraverso la realizzazione di una serie di progetti e opere quali le derivazioni dai fiumi Oglio e Adda, le derivazioni delle roggie Bolgare, Gorlaga e Castrina dal fiume Cherio ed i pozzi irrigui Noce e Pezzoli. -8-

9 Negli anni successivi è diventata rilevante anche l attività del Consorzio in ambito di bonifica idraulica, attraverso vari interventi di sistemazione di corsi d acqua, la realizzazione di difese spondali e traverse, la progettazione e realizzazione dello scolmatore di piena del torrente Zerra nel fiume Serio, del Canale di Gronda Sud, dello scaricatore della roggia Serio nel fiume Brembo, dello scolmatore del torrente Morla nel fiume Serio e altri interventi realizzati sul fiume Cherio e sul fiume Brembo. Accanto a questi e altri numerosi interventi in ambito di bonifica è proseguita anche l attività del Consorzio in ambito irriguo, che ha riguardato in modo particolare la realizzazione dell impianto pluvirriguo del subcomprensorio dell Oglio, la sistemazione delle rogge di derivazione, la manutenzione di pozzi, la ristrutturazione e l adeguamento dell irrigazione in vari comprensori irrigui, il riutilizzo delle acque reflue depurate provenienti dall impianto di depurazione della città di Bergamo, la gestione diretta dei sistemi irrigui del territorio di bonifica, con l esecuzione di numerose opere di regolazione delle derivazioni dai corsi d acqua pubblici e la sistemazione di numerose reti di distribuzione, la costruzione del canale irriguo derivato dal fiume Adda. Il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca possedeva, alla data del Censimento ISTAT dell agricoltura del 1990, una Superficie Agraria Totale (SAT) di 49'300 ettari ed una Superficie Agraria Utilizzabile (SAU) complessiva di quasi 43'000 ettari. L intera superficie comprensoriale mantiene quindi una vocazione prevalentemente agricola, che trova nell irrigazione un fondamentale supporto. L attività di bonifica del comprensorio consortile, consiste nella periodica e costante manutenzione, esercizio e vigilanza di una fittissima rete di canali irrigui e di scolo (con uno sviluppo complessivo di circa 1500 chilometri) che raccolgono le acque nei canali di bonifica per farle defluire nei fiumi demaniali. Esistono compagnie private o Amministrazioni Comunali preesistenti alla costituzione del Consorzio e che a seguito di specifiche convenzioni con il Consorzi di Bonifica conservano un autonomia amministrativa e gestionale. Esiste infine un unica utenza esterna, la Federazione Utenze Irrigue in Sponda Destra del Fiume Oglio-Bassa Pianura Bergamasca, che pur ricadendo all interno del comprensorio di bonifica no ha ancora sottoscritto con il Consorzio di Bonifica convenzione di autonomia gestionale amministrativa. Essa gestisce tre derivazioni: le rogge Sale, Donna e Antegnate, che derivano complessivamente 10 m³/s e irrigano 4'000 ettari nel complesso. -9-

10 2.1.2 L attività di bonifica Per quanto attiene l attività di bonifica idraulica che il Consorzio svolge sul terri- torio, è necessario distinguere tra le opere idrauliche che vengono costruite con lo specifico scopo di allontanare le acque in eccesso e la rete che, nata a scopo irriguo, ha assorbito di riflesso anche compiti idraulici (rete promiscua). Le aree di maggior rischio idraulico sono quelle in cui sono presenti opere di tipo promiscuo non più adeguate alla funzione idraulica, oppure corsi d acqua naturali non più idonei a supportare le nuove portate che si verificano a causa dello scarico in essi di collettori che servono vaste aree impermeabilizzate. Nel complesso la situazione generale del comprensorio, dal punto di vista della bonifica idraulica, può definirsi soddisfacente, ad esclusione di alcune aree dove si verificano invece gravi problemi causati dall inadeguatezza della rete idraulica o dalla sua incompletezza. La realizzazione delle principali opere di bonifica è avvenuta negli ultimi vent anni allo scopo di rispondere ad una serie di eventi che avevano modificato l assetto idraulico del territorio. Tali eventi sono in sintesi: l elevata urbanizzazione che ha portato ad un aumento delle portate unitarie a seguito dell alto grado di impermeabilizzazione del suolo e ad una minore tolleranza alle esondazioni; modificazioni nel verificarsi degli eventi meteorici con fenomeni più intensi e concentrati nel tempo; la sistemazione ed il completamento della rete fognaria, che se da un lato ha portato ad un miglioramento dal punto di vista qualitativo delle risorse idriche ha però, dall altro lato, concentrato le portate nel tempo. in alcune zone l abbandono dell agricoltura ed il conseguente abbandono di canali irrigui che svolgevano anche un eccellente funzione di scolo. Il Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca ha realizzato quindi una serie di opere importanti che sono andate a costituire lo scheletro del sistema di bonifica comprensoriale e capaci di raccogliere e smaltire le acque raccolte dalla rete secondaria a funzione mista e, a volte, anche da corsi d acqua naturali

11 Tale rete svolge in modo soddisfacente la sua funzione, laddove è stato completata, mentre dove risulta incompleta si verificano gravi problemi con esondazioni ricorrenti. Le necessità più impellenti riguardano i territori di Brignano, Pagazzano, Castel Rozzone, Caravaggio, Lurano, Verdello, Verdellino, Levate ed Arcene che soffrono di periodici allagamenti a terreni e a zone urbane a causa del mancato completamento del Canale Gronda Sud. Una risoluzione definitiva dei problemi di tale area si avrebbe, oltre che con il completamento del suddetto canale, anche con la sistemazione del Torrente Morletta (corso d acqua pubblico non classificato il cui recettore finale è però il Canale Gronda Sud), di cui il Consorzio di Bonifica chiederà di assumere la gestione, e del sistema di rogge irrigue che interferiscono con il Torrente Morletta e che a volte vengono sovraccaricate dalle piene di quest ultimo determinando esondazioni. Anche nel territorio compreso tra la città di Bergamo ed il fiume Brembo la sistemazione idraulica deve ancora essere completata. In quest area i problemi sono nati con l abbandono della Roggia Curna, che nata come roggia irrigua svolgeva in realtà anche la funzione di scolo per la parte collinare a nord di Bergamo. Venuto meno il suo uso irriguo, e quindi la sua manutenzione, a causa dell urbanizzazione, ne è stata compromessa l efficienza dal punto di vista idraulico, proprio mentre il grande sviluppo dell area aumentava le necessità di allontanamento delle acque di origine meteorica: il risultato sono esondazioni che interessano periodicamente aree ad alta urbanizzazione. La sistemazione della Roggia Curna che verrebbe a costituire il Canale di Gronda Nord-Ovest permetterebbe di risolvere i problemi delle aree a Nord di Bergamo e consentirebbe anche la sistemazione della rete idrica superficiale della Valle d Astino. Anche per quest opera è già stato finanziato un primo stralcio del progetto

12 Foto 1. Roggia Serio a Bergamo. Foto 2. Scolmatore torrente Morla a Bergamo

13 2.1.3 Inquadramento geografico Il comprensorio del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca Il comprensorio del Consorzio di bonifica della Media Pianura Beramasca interessa attualmente una superficie totale di 77'550.9 ettari e comprende in tutto o in parte il territorio di 105 Comuni distribuiti tra le provincie di Bergamo (), Cremona (2), Lecco (1) e Brescia (2). La popolazione complessiva residente nel comprensorio del consorzio è stimata in circa 625'000 abitanti. La Tabella 1 riporta l elenco dei Comuni ricadenti nel comprensorio consortile, indicando la superficie effettivamente interessata dal comprensorio e la relativa percentuale. Figura 1. Comuni ricadenti nel comprensorio della Media Pianura Bergamasca. Tabella 1. Comuni ricadenti nel comprensorio consortile e superficie effettivamente interessata dal comprensorio. N Comune Provincia % in Comprensorio Area [ha] 1. Albano S. Alessandro 534, Almè 197, Ambivere 326,

14 N Comune Provincia % in Comprensorio Area [ha] 4. Antegnate 963, Arcene 441, Azzano S.Paolo 425, Bagnatica 638, Barbata , Bariano 737, Bergamo 3947, Bolgare 859, Boltiere 413, Bonate Sopra 604, Bonate Sotto 636, Bottanuco 581, Brembate di Sopra 438, Brembate 561, Brignano Gera d'adda 1201, Brivio LC , Brusaporto 504, Calcinate 1516, Calcio 64 7, Calusco d'adda 853, Canonica d'adda , Capralba CR 5 74, Capriate S. Gervasio 597, Caravaggio 3341, Carobbio degli Angeli 681, Carvico 451, Castel Gabbiano CR 4 32, Castel Rozzone 169, Castelli Calepio 984, Cavernago 777, Cenate Sotto 464, Chignolo d'isola 542, Chiuduno 681, Ciserano 529, Cividate al Piano 992, Cologno al Serio 1800, Comun Nuovo 647, Cortenuova 722, Costa di Mezzate 524, Covo 1293, Curno 458, Dalmine 1193, Fara Gera d'adda , Fara Olivana con Sola 515, Filago 544, Fornovo San Giovanni 691, Ghisalba 1057,9 51. Gorlago 572, Gorle 244, Grassobbio 852, Grumello del Monte 109,

15 N Comune Provincia % in Comprensorio Area [ha] 55. Isso , Lallio 213, Levate 544, Lurano 404, Madone 305, Mapello 868,1 61. Martinengo 2227, Medolago 387, Misano di Gera d Adda 613, Montello 176, Morengo 2, Mornico al Serio 712, Mozzanica , Mozzo 371, Orio al Serio 308, Osio Sopra 514, Osio Sotto 763, Pagazzano 516, Paladina 197, Palazzolo sull'oglio BS , Palosco 1071, Pedrengo 360, Pognano 326, Ponte San Pietro 460, Ponteranica 842, Pontirolo Nuovo 1107, Pontoglio BS Presezzo 221, Romano di Lombardia 1876, San Paolo d'argon 525, Scanzorosciate 1068, Seriate 1265, Solza 120, Sorisole 1239, Sotto il Monte Giovanni XXIII 502, Spirano 964, Stezzano 938, Suisio 472, Telgate 836, Terno d'isola 410, Torre Bordone 349,8 96. Torre de Roveri 271, Treviglio , Treviolo 951, Urgnano 1458,9980. Valbrembo 362, Verdellino 383, Verdello 732, Villa d'adda 590, Villa d'almè 634, ,8810

16 N 105. Comune Zanica TOTALI PER PROVINCIA Provincia % in Comprensorio Area [ha] 1510, ,5582 BS 589,0636 LC 295,4663 CR 106,8229 TOTALE CONSORZIO 77550,9110 I confini del comprensorio del Consorzio risultano così di seguito definiti dall attuale Statuto consortile, approvato con D.G.R. n. 8/3253 del 4 ottobre 2006 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia supplemento straordinario n. 3 del 13 ottobre I confini del perimetro del comprensorio di bonifica così risultano: partendo dal fiume Adda, all intersezione col confine settentrionale del Comune di Cisano Bergamasco (escluso): il limite della comunità montana n 15 (Lario Orientale) lungo il confine settentrionale del comune di Villa d Adda; il limite della comunità montana n 14 (Valle Imagna) lungo i confini dei comuni di Villa d Adda, Carvico, Sotto il Monte, Ambivere, Mapello, Brembate di Sopra, Valbrembo, Paladina, Almè, Villa d Almè, il limite della comunità montana n 13 (Valle Brembana) lungo i confini dei comuni di Villa d Almè, Sorisole, Ponteranica; il limite della comunità montana n 12 (Valle Seriana) lungo i confini dei comuni di Ponteranica, Torre Boldone, Gorle, Scanzorosciate; il limite della comunità montana n 9 (Valle Cavallina) lungo i confini dei comuni di Scanzorosciate, Cenate Sotto, San Paolo d Argon, Gorlago, Carobbio degli Angeli; il limite della comunità montana n 7 (Monte Bronzone e Basso Sebino) lungo i confini dei comuni di Grumello del Monte e Castelli Calepio sino al fiume Oglio; il fiume Oglio sino alla presa del Naviglio della città di Cremona; il Naviglio della città di Cremona sino alla presa della roggia Cantaranella; la roggia Cantaranella sino al confine settentrionale ed occidentale del comune di Fontanella sino al Naviglio di Barbata; il Naviglio di Barbata sino alla strada Isso-Mozzanica; detta strada ed il confine fra le province di Bergamo e Cremona, sino al fiume Serio; il fiume Serio fino al confine settentrionale del comune di Sergnano; breve tratto di detto confine sino alla strada Sergnano-Mozzanica; la strada medesima verso nord sino al limite dell abitato di Mozzanica; strada per la cascina Vallarsa sino al confine occidentale di Mozzanica; detto confine sino al confine fra le province di Bergamo e Cremona; il confine di provincia sino alla ferrovia Cremona-Treviglio; breve tratto della roggia Cremasca sino al confine del Comune di Vailate; il confine orientale del comune di Vailate e, in continuazione, il confine meri- 16 -

17 dionale, orientale e settentrionale del comune di Calvenzano; la roggia Vailava sino alla prese sul fiume Adda; il fiume Adda sino al confine settentrionale del comune di Cisano Bergamasco a chiusura del perimetro. Il territorio del comprensorio Media Pianura Bergamasca interessa dunque l area che si sviluppa dalle pendici delle Prealpi Orobiche e discende lungo la sponda sinistra del fiume Adda (da Brivio a Fara Gera d Adda) da una parte e dall altra lungo la sponda destra del fiume Oglio (da Castelli Calepio a Calcio) estendendosi a sud fino al confine con la provincia di Cremona. L altimetria è variabile da oltre 300 m s.l.m. fino a circa m s.l.m nell estremità sud. Soprattutto nella zona meridionale i terreni, di origine alluvionale, presentano una natura argillosa-limosa a limitata permeabilità anche se di modesto spessore e poggianti su un substrato grossolano ad elevata permeabilità. Le stesse caratteristiche di elevata permeabilità sono riscontrabili in superficie in zona montana e nell alveo dei principali torrenti, consentendo l originarsi di una ricca falda acquifera, ampiamente impiegata da privati per fini industriali, potabili ed anche irrigui. L idrografia superficiale è rappresentata dall Adda e dall Oglio che con i rispettivi affluenti (Brembo e Serio per l Adda e Cherio per l Oglio), attraversano l intero comprensorio. Contrariamente ai due corsi principali, che hanno le loro sorgenti in alta quota e, nonostante l influenza delle regimazioni derivanti dagli usi idroelettrici, presentano portate interessanti durante tutto l anno, anche per l effetto di laminazione causato dai laghi di Como e d Iseo, i restanti corsi d acqua hanno origine dai versanti sud delle montagne bergamasche, poco elevate e caratterizzate da scarsa permanenza di nevi. Ciò origina un forte regime torrentizio, ancora più evidente nei corsi minori (torrenti Dordo, Lesina, Morla, Morletta, Zerra, Tirna e Rillo), che interessano l intero comprensorio. Lo stesso poi è percorso da un importante rete di fossati e rogge, prevalentemente ad uso promiscuo irriguo e di bonifica, la cui gestione è resa difficile sia dagli accentuati picchi derivanti dai regimi torrentizi sia dalle recenti variazioni dell uso del suolo, che hanno comportato lo sviluppo di aree impermeabilizzate ad uso civile, industriale e commerciale, con aumenti dei coefficienti udometrici, diminuzioni dei tempi di corrivazione e conseguenti ondate di piena di forte entità. Inoltre, particolare caratteristica del territorio è la presenza di tre falde affioranti (isoipse 150, 120 e 105 circa) aventi origine nelle parti elevate dei permeabili conoidi

18 dei fiumi Brembo, Serio e Cherio. Tali falde risultano intensamente sfruttate quali fonti di approvvigionamento idrico e, per questo, in fase di progressivo abbassamento. Figura 2. Morfologia e reticolo idrografico del comprensorio della Media Pianura Bergamasca Descrizione della rete scolante All interno del comprensorio esistono numerosi corsi d acqua pubblica dotati di canalizzazioni e opere di difesa idraulica che costituiscono una rete naturale scolante che si interseca e interferisce con la rete idraulica ed irrigua consortile formando un sistema unico. L efficienza di questa rete naturale è generalmente molto scarsa per la grave carenza di manutenzione e questo ha creato e crea numerosi problemi al territorio comprensoriale. Il Consorzio avanzerà formale richiesta agli uffici competenti di assumere la gestione delle opere idrauliche presenti su questi corsi d acqua ed espletarne la manutenzione al fine di realizzare un uso razionale delle risorse idriche e la salvaguardia del territorio. Si tratta delle opere classificate di 3 categoria di cui al T.U. 523/1904 realizzate sui seguenti corsi d acqua:

19 Torrente Morla; Torrente Gardellone; Torrente Tremana; Fiume Serio; Fiume Cherio; e delle opere realizzate non assoggettati a classifica in nessuna delle 5 categorie di cui al T.U. 523/1904 sui seguenti corsi d acqua: Torrente Sonna; Fiume Brembo; Torrente Dordo (e affluenti); Torrente Lesina (e affluenti); Torrente Quisa; Torrente Morletta; Torrente Zerra; Torrente Seniga; Torrente Tirna; Torrente Rillo. I bacini ed i sottobacini all interno dei quali il consorzio svolge attività di bonifica sono descritti di seguito Bacino dell Isola Bergamasca Comprende il territorio posto tra i fiumi Adda e Brembo dalla loro confluenza a sud, fino al confine con le comunità montane a monte. L estensione della superficie raggiunge i 12'640 ha. Sul territorio appartenente all Isola Bergamasca il Consorzio di Bonifica, di concerto con le Amministrazioni Comunali, la Provincia e la Sede Territoriale della Regione Lombardia (STER), opera con tre diverse tipologie di intervento: opere di bonifica idraulica di nuovo impianto a tutela di centri abitati e di aree extra urbane quali ad esempio la vasca volano a protezione del territorio di Capriate S. Gervasio che intercetta e allontana in Adda le acque di sgrondo conferite dai terri

20 tori di Capriate S. Gervasio, Bottanuco e Brembate o il canale scolmatore di Bottanuco che protegge l abitato delle acque provenienti da Medolago e Suisio; interventi di bonifica idraulica (risagomature d alveo, difese spondali, pulizia, ecc...) eseguiti sul reticolo naturale a difesa di centri abitati per evitare pericoli di esondazione ed allagamenti quali ad esempio quelli già realizzati nei comuni di Chignolo d Isola, Ambivere e Terno d Isola; studi e progetti per la riqualificazione e la rinaturazione dei corsi d acqua e per la gestione sostenibile delle acque pluviali quali: il progetto in fase di realizzazione sul bacino del T. Grandone e Re nato da un accordo di programma tra il Consorzio di Bonifica, la Provincia, i comuni di Chignolo d Isola, Medolago, Solza, Calusco d Adda, Carvico, Villa d Adda e Sotto il Monte. Foto 3. Intervento di sistemazione di sponda sul torrente Buliga, affluente del torrente Dordo - Chignolo d'isola Bacini prevalentemente collinari Bacino del torrente Nesa È il bacino idrografico del torrente Nesa situato in comune di Ponteranica che ricade in comprensorio di bonifica per una minima parte (230 ha); per la parte rimanente appartiene alla Comunità Montana

21 Nel bacino il Consorzio di Bonifica, di concerto con le Amministrazioni Comunali, la Comunità Montana, la Provincia e lo STER opera con diverse tipologie di interventi: effettua interventi di bonifica idraulica (risagomature d alveo, difese spondali, pulizia, ecc...) eseguiti sul reticolo naturale, sia principale che minore, a difesa di centri abitati per evitare pericoli di esondazione ed allagamenti quali ad esempio quello in corso di realizzazione nel tratto terminale del torrente Nesa; effettua studi e progetti per la riqualificazione e la rinaturazione dei corsi d acqua e per la gestione ottimale delle acque pluviali Bacino dei comuni di Almè e Villa d Almè È il bacino idrografico che interessa i comuni di Almè e Villa d Almè attraversati da un reticolo idrico naturale ed in particolare dal torrente Rino, dal torrente Giongo e da altri di minor importanza. Nel bacino il Consorzio di Bonifica opera congiuntamente alle Amministrazioni Comunali nella gestione del reticolo idrico al fine di garantire una migliore gestione idraulica del territorio attraverso attività di manutenzione dei corsi d acqua e delle opere idrauliche interessate. Intraprende inoltre iniziative per la tutela e la valorizzazione ambientale di detto reticolo idrico. Specificatamente per detto comprensorio è stato sottoscritto con le due Amministrazioni Comunali un apposito accordo di programma Bacino del torrente Quisa È il bacino idrografico del torrente Quisa situato nei comuni di Sorisole, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Ponte S.Pietro e parte di Bergamo. Nel bacino il Consorzio di Bonifica, di concerto con le Amministrazioni Comunali, il Parco dei Colli di Bergamo, la Provincia e lo STER opera con diverse tipologie di interventi: effettua interventi di bonifica idraulica (risagomature d alveo, difese spondali, pulizia, ecc...) eseguiti sul reticolo naturale, sia principale che minore, a difesa di centri abitati per evitare pericoli di esondazione ed allagamenti; effettua studi e progetti per la riqualificazione e la rinaturazione dei corsi d acqua e per la gestione ottimale delle acque pluviali

22 Bacino dello scaricatore della Roggia Serio nel Fiume Brembo Lo Scaricatore della Roggia Serio raccoglie le acque di piena affluenti sia dalla roggia Serio che dagli scaricatori Valle d Astino e Cascina Lupo e roggia Curna dopo che questi hanno attraversato i centri urbani di Bergamo e dei centri limitrofi. Convoglia quindi le portate di sgrondo del bacino afferente individuato in cartografia (dalle strade, sfioro rete fognaria, terreni, superfici urbanizzate, ecc.) per immetterle nel fiume Brembo presso Treviolo. Si tratta di un opera parte a cielo aperto e parte tombinata realizzata in cemento armato. Ha una lunghezza di m 3'900, una portata massima di 18 m³/s e serve un bacino di 3'600 ettari nel territorio dei seguenti comuni: Bergamo, Curno, Dalmine, Lallio, Mozzo, Osio Sotto, Osio Sopra e Treviolo. Lo stato di manutenzione può definirsi complessivamente buono. L opera risulta eseguita nella sua interezza, pertanto non necessita di adeguamenti o completamenti. Foto 4. Scaricatore della Roggia Serio nel fiume Brembo - Treviolo Bacino dello scolmatore delle acque di piena del Torrente Morla nel Fiume Serio Il Canale Scolmatore del torrente Morla è stato realizzato per evitare sovraccarichi idraulici del torrente Morla, corso d acqua naturale non più idoneo a drenare un territorio densamente urbanizzato. Raccoglie le acque del bacino idrografico del torrente Morla, dei superi meteorici raccolti dalle rogge Serio e Morlana che lo intersecano all inter- 22 -

23 no dell abitato di Bergamo e durante eventi di intense precipitazioni atmosferiche, raccoglie le acque (dalle strade, sfioro rete fognaria, terreni, superfici urbanizzate, ecc.) per immetterle poi nel fiume Serio. Si tratta di un opera realizzata mediante la costruzione di tratti di canale a cielo aperto e tombinati in cemento armato. Lo scolmatore si stacca dal Torrente Morla naturale a valle del centro urbano di Bergamo e termina immettendo le portate di piena nel Fiume Serio a valle dell abitato di Seriate mediante idonea opera di sbocco. Ha una lunghezza di 4'350 metri, una portata massima di 92 m³/s e serve un bacino di 4'650 ettari nel territorio dei seguenti comuni: Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone. Lo stato di manutenzione può definirsi complessivamente buono. Foto 5. Scolmatore del torrente Morla nel fiume Serio - Seriate Bacino di monte dello scolmatore del Torrente Zerra Lo scaricatore del torrente Zerra è stato realizzato per evitare sovraccarichi idraulici del torrente Zerra, corso d acqua naturale non più idoneo a drenare un territorio densamente urbanizzato. Raccoglie le acque del bacino idrografico collinare e pedecollinare del torrente Zerra e del bacino della roggia Borgogna e durante eventi caratterizzati da intense precipitazioni atmosferiche raccoglie le acque (dalle strade, sfioro rete fognaria, scarico impianti di depurazione, terreni, superfici urbanizzate, ecc.) per immetterle poi nel fiume Serio

24 Si tratta di un opera realizzata in cemento armato a sezione rettangolare a cielo aperto. Lo scaricatore si distacca dal Torrente Zerra naturale nel comune di Costa Mezzate e termina immettendo le portate vettoriate nel Fiume Serio in territorio di Cavernago. Ha una lunghezza di 4'600 metri, una portata massima di 46 m³/s e serve un bacino di 4'400 ettari nel territorio dei seguenti comuni: Scanzorosciate, Cenate Sotto, Torre de Roveri, Pedrengo, Albano Sant Alessandro, Seriate Brusaporto, Montello, Costa Mezzate, Bagnatica, Calcinate, Gorlago, Cavernago e S.Paolo d Argon. Foto 6. Scolmatore torrente Zerra - Calcinate Bacino tra scolmatore del Torrente Zerra e Navigli Cremonesi Comprende il territorio delimitato dallo scolmatore del torrente Zerra a monte ed i Navigli Cremonesi posti a valle, intercettando il sistema di rogge e fontanili che si originano tra i fiumi Serio ed Oglio, tra i quali il torrente Zerra ed il Fosso Bergamasco, e che attraversano la pianura bergamasca dalla fascia pedecollinare sino alla provincia di Cremona. Sul territorio il Consorzio di Bonifica, di concerto con le Amministrazioni Comunali, la Provincia e lo STER gestisce direttamente ed in convenzione con altri soggetti (Comune di Romano Lombardo, Comune di Mornico, Consorzio di Bonifica Vacchelli, ecc.) un vasto reticolo idrico mediante la realizzazione di nuove opere di bonifica idraulica, interventi di risagomatura dell alveo, di difese spondali, di pulizia, ecc., per evitare fenomeni di esondazione ed allagamenti. I deflussi raccolti dal territorio bergamasco

25 durante eventi caratterizzati da intense precipitazioni atmosferiche, vengono infine convogliati nei Navigli Cremonesi, che a loro volta, con lo scaricatore di Genivolta, recapitano nel fiume Oglio. Specificatamente per detto servizio è stata stipulata apposita convenzione tra il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca ed il Consorzio di Bonifica Vacchelli di Cremona. L estensione del territorio servito è di 11'600 ha circa ed i comuni interessati sono Antegnate, Bagnatica, Barbata, Bolgare, Calcinate, Calcio, Cavernago, Cividate Al Piano, Cortenuova, Costa Di Mezzate, Covo, Fara Olivana Con Sola, Ghisalba, Gorlago, Isso, Martinengo, Mornico Al Serio, Palosco, Pontoglio, Romano Di Lombardia. Foto 7. Fosso Bergamasco Romano di Lombardia Bacino del fiume Serio Comprende il territorio in destra ed in sinistra del fiume Serio da Bergamo fino all estremità sud del comprensorio consorziale, direttamente scolante nel corso d acqua stesso. L attività svolta dal consorzio consiste: nella conservazione e consolidamento delle traverse fluviali gestite dal Consorzio di Bonifica aventi anche lo scopo di salvaguardare l esistente assetto di regimazione idraulica del fiume a difesa degli insediamenti e dei territori spondali; negli adeguamenti delle strutture di regimazione fluviale per renderle compatibili con le esigenze di riqualificazione e rinaturazione degli ambiti fluviali;

26 nella riqualificazione ambientale di manufatti esistenti con interventi di difesa e consolidamento spondali; nella pulizia dei manufatti scaricatori attestati sulle sponde del fiume e ritenuti atti a migliorare le caratteristiche delle immissioni mediante la fitodepurazione. nel monitoraggio e controllo del fiume sia nei momenti di crisi idrica che durante gli eventi di piena, con personale di sorveglianza in collaborazione con gli altri Enti preposti alla salvaguardia del territorio. L estensione del territorio servito è di 5'400 ettari circa ed i comuni interessati sono Bariano, Cavernago, Cologno al Serio, Fara Olivana, Fornovo San Giovanni, Ghisalba, Gorle, Grassobbio, Martinengo, Morengo, Mozzanica, Pedrengo, Romano di Lombardia, Scanzorosciate, Seriate, Urgnano, Zanica. Foto 8. Traversa e opera di presa della Roggia Borgogna a Villa di Serio

27 Foto 9. Traversa della Roggia Vecchia in Seriate Bacino del Canale di Gronda Sud Il Canale di Gronda Sud raccoglie le acque affluenti da una vasta area compresa a nord dalla città di Bergamo e tra i fiumi Brembo e Serio. A causa della forte urbanizzazione di tale area, durante fenomeni di intense precipitazioni, la rete di scolo, per gran parte coincidente con la rete irrigua ad uso promiscuo, convoglia nel Canale elevate portate concentrate in brevi intervalli di tempo, e non sopportabili dalla rete superficiale non adeguata. Tale opera allontana le acque di sgrondo del bacino afferente individuato in cartografia (dalle strade, sfioro rete fognaria, terreni, superfici urbanizzate, ecc.) per immetterle poi nel fiume Serio. Il Canale di Gronda Sud è in parte tombinato ed in parte a cielo aperto ed è stato realizzato in cemento armato. L opera ha inizio a sud del comune di Spirano al confine con Brignano Gera d Adda. Transita quindi a sud di Castel Liteggio e prosegue con andamento est/sud in territorio di Cologno al Serio e Morengo dove sfocia nel fiume Serio. Ha una lunghezza di 6'700 metri, una portata massima di 18 m³/s e serve un bacino di 14'700 ettari nel territorio dei seguenti comuni: Arcene, Azzano San Paolo, Bergamo, Ciserano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Dalmine, Grassobbio, Lallio, Levate, Lurano, Morengo, Orio al Serio, Pagazzano, Pognano, Seriate, Spirano, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdello, Verdellino, Zanica

28 Lo stato di manutenzione può definirsi complessivamente buono. Attualmente l opera non può espletare appieno la sua funzione in quanto è in corso il suo completamento con un ulteriore tratto di canale dello sviluppo di circa 1'500 metri atto a recepire le portate di piena del Torrente Morletta in Castel Rozzone. Foto 10. Canale di Gronda Sud - Morengo I bacini irrigui e le opere idrauliche ad uso promiscuo In parte sovrapposti ai bacini citati nel precedente capitolo ed in parte esterni ad essi, si possono identificare nel comprensorio del Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca diversi bacini all interno dei quali una fitta rete di canali artificiali in gestione consortile svolge allo stesso tempo sia la funzione di adduzione irrigua che quella di raccolta e scolo delle acque meteoriche provenienti dalle strade, dagli sfiori della rete fognaria, dai terreni e dalle superfici urbanizzate. Canali e rogge con sezione in terra e parzialmente rivestita, realizzati come adduttori e distributori di acque irrigue, attraversano territori privi di rete di raccolta naturale ed acquistano procedendo da monte verso valle sempre maggiori finalità di scolo. In occasione di fenomeni meteorici, l attività consorziale di bonifica si attua nel territorio anche tramite la regolazione e lo smaltimento delle portate di origine meteorica attraverso la rete nata per finalità irrigue, che diviene pertanto ad uso promiscuo

29 Comprensorio dell Opera di presa delle Rogge Trevigliesi È il territorio che viene servito in periodo irriguo dalle cosiddette rogge Trevigliesi che si originano presso l Opera di Presa di Brembate posta in sponda sinistra del fiume Brembo. Le rogge derivate attraversano i comuni di Brembate, Canonica d Adda, Pontirolo Nuovo, Fara Gera d Adda, Treviglio, Castel Rozzone e Brignano Gera d Adda. L attività consorziale svolta per finalità di bonifica consiste nel regolare in modo equo, razionale e tempestivo le portate delle rogge Vignola, Moschetta, Brembilla di Brignano, Melzi e Fontana Pasetti nella stagione irrigua, invernale o durante i periodi d intense precipitazioni. Le rogge sono le più importanti tra quelle originate dal fiume Brembo. L opera di presa è indispensabile per mettere in asciutta o in sicurezza tempestivamente i canali derivati durante periodi di intense precipitazioni, in quanto i deflussi meteorici provenienti dal bacino afferente si riversano interamente in essi. Foto 11. Opera di presa della Roggia Moschetta - Brembate

30 Foto 12. Opera di presa della Roggia Vignola - Brembate. Foto 13. Intervento di espurgo e pulizia sulle rogge Trevigliesi - Treviglio Comprensorio dell Opera di presa di Albino e delle rogge derivate È il territorio che viene servito in periodo irriguo dalle rogge Serio, Morlana e Borgogna che si originano presso l Opera di Presa di Albino posta in sponda destra del fiume Serio. L attività consorziale svolta per finalità di bonifica consiste nel regolare in modo equo, razionale e tempestivo le portate delle rogge Serio, Morlana e Borgogna nella sta- 30 -

31 gione irrigua, invernale o durante i periodi d intense precipitazioni. Le rogge sono le più importanti tra quelle originate dal fiume Serio. L opera di presa è indispensabile per mettere in asciutta o in sicurezza tempestivamente i canali derivati durante periodi di intense precipitazioni, in quanto i deflussi meteorici provenienti dal bacino afferente individuato in cartografia (strade, sfiori dalla rete fognaria, terreni, superfici urbanizzate, ecc.) si riversano interamente in essi. Foto 14. Opera di presa Roggia Serio, Roggia Morlana e Roggia Borgogna - Albino. Foto 15. Opera di presa Roggia Serio, Roggia Morlana e Roggia Borgogna - Albino

32 Foto 16. Intervento di espurgo sull'opera di presa di Albino. Foto 17. Opera di presa Roggia Serio, Roggia Morlana e Roggia Borgogna - Albino

33 Foto 18. Intervento di pulizia sulla Roggia Serio - Alzano L. Foto 19. Ex Opera di presa Roggia Morlana - Nembro

34 Foto 20. Opera di presa dal fiume Serio della Roggia Brusaporto Patera - Pedrengo. Foto 21. Roggia Zerra Borgogna - Montello Comprensorio della roggia di Bolgare È il territorio, posto a est del comprensorio, che viene servito in periodo irriguo dalla roggia di Bolgare a sua volta derivata in sponda sinistra del fiume Cherio in comune di Gorlago tramite uno sbarramento trasversale. In comune di Carobbio degli Angeli da questa si dipartono le rogge Gorlaga, Cicola, Lanzi e Castrina. A questo sistema di rogge appartiene ai fini della bonifica irrigua anche la roggia Conta che pur derivando

35 dalla roggia Borgogna le competenze irrigue, assolve in questo comprensorio funzioni di regimazione idraulica. Scaricano nel Cherio ad eccezione della roggia Castrina e Conta che scaricano in Oglio. L attività consorziale svolta per finalità di bonifica consiste nel regolare in modo equo, razionale e tempestivo le portate delle rogge derivate dal fiume Cherio nella stagione irrigua, invernale o durante i periodi d intense precipitazioni. In particolare la roggia Castrina è molto importante per fini idraulici, in quanto raccoglie il troppo pieno dei Comuni di Chiuduno, Carobbio, Grumello, Castelli Calepio e Palazzolo e si interseca con i Torrenti Tirna e Rillo, ove spesso si verificano esondazioni. Gli interventi e le manovre idrauliche sui manufatti che interessano i canali derivati sono fondamentali specie durante periodi di intense precipitazioni, in quanto i deflussi meteorici provenienti dal bacino afferente si riversano interamente nella rete promiscua. Foto 22. Roggia Bolgare Carobbio degli Angeli Comprensorio della roggia Brembilla La roggia Brembilla (derivata dal fiume Brembo) si origina dal ponte canale ENEL in comune di Osio Sopra. Dopo circa 1 chilometro si divide in due rami che a loro volta consegnano le competenze di acqua a numerose derivazioni chiamate Modu- 35 -

36 li. Tale rete di canali attraversa i territori comunali di numerosi comuni e termina scaricando le portate in eccesso nel sistema delle rogge Trevigliesi/Brembilla di Brignano Il sistema della roggia Brembilla nella stagione estiva è indispensabile per l irrigazione di una vasta parte delle campagne comprese tra il fiume Brembo ed il torrente Morletta (circa 1'900 ha). Nei rimanenti periodi la presenza continua di acqua nei canali mantiene l ecosistema rogge anche con finalità igienico/sanitarie, mentre, soprattutto nei momenti di intense precipitazioni atmosferiche, la rete promiscua allontana le acque meteoriche raccolte dal bacino afferente Comprensorio della roggia Brembilla di Brignano La roggia Brembilla di Brignano (derivata dal fiume Brembo) si origina dal partitore di Castel Cerreto dalla roggia Moschetta. Da Castel Rozzone distribuisce le competenze d acqua attraverso numerose derivazioni chiamate ariali. Dopo aver attraversato Brignano Gera d Adda e Pagazzano, consegna gli scarichi al sistema delle rogge di Caravaggio. Il sistema della roggia Brembilla di Brignano nella stagione estiva è indispensabile per l irrigazione di una vasta parte delle campagne di Castel Rozzone, Brignano Gera d Adda, Pagazzano e Caravaggio (circa 900 ha). Nei rimanenti periodi la presenza continua di acqua nei canali mantiene l ecosistema rogge anche con finalità igienico/sanitarie, mentre, soprattutto nei momenti di intense precipitazioni atmosferiche, la rete promiscua allontana le acque meteoriche raccolte dal bacino afferente. In particolare la roggia Brembilla di Brignano intercetta le acque del torrente Morletta, corso d acqua naturale e non soggetto a regimazione

Costi Materiali ferrosi

Costi Materiali ferrosi Adrara San Martino 1927 37.710 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 19,57 P Adrara San Rocco 804 22.420 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 27,89 P Albano Sant'Alessandro 6955 81.130 - - - - - - - 11,66 P

Dettagli

RILEVAMENTO DEL TRAFFICO AGGIORNATO AL 31.12.2011. Ufficio Catasto Strade Bergamo, febbraio 2012

RILEVAMENTO DEL TRAFFICO AGGIORNATO AL 31.12.2011. Ufficio Catasto Strade Bergamo, febbraio 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Viabilità e Trasporti RILEVAMENTO DEL TRAFFICO AGGIORNATO AL 31.12.2011 Ufficio Catasto Strade Bergamo, febbraio 2012 TABELLA A SEZIONE DI RILEVAMENTO FISSE TABELLA B TABELLA

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.)

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) REGIONE LOMBARDIA Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) Dicembre 2011 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE Studio

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO. Numero 65 Del 06-02-12

DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO. Numero 65 Del 06-02-12 DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO Numero 65 Del 06-02-12 Oggetto: L.R. 34794. COMPRENSORIO DI BONIFICA N. 29. "VAL DI CECINA". PROGRAMMA DI BONIFICA 2011. DETERMINA= ZIONE INDICI DI CONTRIBUENZA E APPROVAZIONE

Dettagli

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO Il Piano di Classifica degli Immobili ha il fine di

Dettagli

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE COMUNE di RIMINI ASSESSORATO MOBILITA, LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 18/02/2010 TAVOLO

Dettagli

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici Quadro normativo: Legge 183/89, «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» Si intende: a) per suolo: il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;

Dettagli

Egr. Contribuente, Le comunichiamo l importo da Lei dovuto al. Dettaglio degli importi. Scadenza

Egr. Contribuente, Le comunichiamo l importo da Lei dovuto al. Dettaglio degli importi. Scadenza Avviso di Pagamento Codice Fiscale 09668999999999 della Media Pianura Bergamasca RSSMRR00B11A888A Modalità di Pagamento - Presso la propria banca o presso qualsiasi altro sportello bancario senza oneri

Dettagli

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO COME DEFINITO DALLA D.G.R. 7/7868 del 25/01/2002 e s.m.i. Relazione tecnica illustrativa Maggio 2009 Aggiornamento: Marzo

Dettagli

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 1985/2014 ADOTTATA IN DATA 18/12/2014 IL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE N. 1985/2014 ADOTTATA IN DATA 18/12/2014 IL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE N. 1985/2014 ADOTTATA IN DATA 18/12/2014 OGGETTO: Proroga sino al 30.06.2015 delle convenzioni per il servizio di soccorso sanitario extraospedaliero estemporaneo della provincia di Bergamo.

Dettagli

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO: PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEL CATASTO CONSORTILE

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEL CATASTO CONSORTILE REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEL CATASTO CONSORTILE Adottato con delibera dell Assemblea consorziale n. 35/10 in data 11/12/2010, resa esecutiva dalla Giunta Regionale del Veneto nella

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti

Dettagli

A.R.P.A.V. Via Dominutti 37135 Verona. MAIL: dapvr@pec.arpav.it

A.R.P.A.V. Via Dominutti 37135 Verona. MAIL: dapvr@pec.arpav.it D i s c a r i c a i n L o c a l i t à C à d i C a p r i PROVINCIA DI VERONA U.O. DISCARICHE E BONIFICHE Via delle Franceschine, 11-37121 Verona MAIL: provincia.verona@cert.ip-veneto.net A.R.P.A.V. Via

Dettagli

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale Università di Palermo La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Prof.Ing.Gaspare Viviani gviv@idra.unipa.it LA NORMATIVA SUL GOVERNO

Dettagli

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 22 dicembre 1998 Definizione dei prezzi di cessione delle eccedenze di energia elettrica prodotta da impianti idroelettrici ad acqua fluente fino a 3MW (Deliberazione n. 162/98) Nella riunione

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 1108/2015 ADOTTATA IN DATA 08/07/2015

DELIBERAZIONE N. 1108/2015 ADOTTATA IN DATA 08/07/2015 DELIBERAZIONE N. 1108/2015 ADOTTATA IN DATA 08/07/2015 OGGETTO: Proroga sino al 31.12.2015 delle convenzioni per il servizio di soccorso sanitario extraospedaliero estemporaneo della provincia di Bergamo.

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. DGR. Del 30.04.2009, n. 291 OGGETTO: Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009 2011 destinate al potenziamento della Raccolta Differenziata e modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 296/2008.

Dettagli

Competenze dei settori operativi

Competenze dei settori operativi CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE PIANO DI ORGANIZZAZIONE VARIABILE - adottato dall Assemblea con delibera n. 04/07 del 21 maggio 2010, e definitivamente approvato con modifiche con Decreto del Presidente

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

Premessa 23/05/2014 2

Premessa 23/05/2014 2 Regione Toscana NORMATIVA sulla DIFESA DEL SUOLO Legge Reg. 27 dicembre 2012 n. 79 Nuova Disciplina in materia di Consorzi di bonifica. Modifiche (Ver. alla l.r. 69/2008 e alla l.r. 91/98. 1.0) Abrogazione

Dettagli

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali Le opere di difesa Le opere di derivazione delle acque superficiali Le opere di immissione nelle acque superficiali I corsi d acqua ricevono svariati apporti liquidi derivanti dalle attività antropiche,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

Coordinamento Contratti di Fiume e accordo di programma, tutela idraulica e riqualificazione fluviale area milanese

Coordinamento Contratti di Fiume e accordo di programma, tutela idraulica e riqualificazione fluviale area milanese Coordinamento Contratti di Fiume e accordo di programma, tutela idraulica e riqualificazione fluviale area milanese a cura di Dario Fossati U.O. Tutela e Valorizzazione Territorio Accordo di Programma

Dettagli

1. Nota istituzionale

1. Nota istituzionale Allegato parte integrante ALLEGATO A) 1. Nota istituzionale Prima del D.P.R. 115/73 la titolarità del demanio idrico in Provincia di Trento era esclusivamente statale. Con l entrata in vigore del suddetto

Dettagli

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n.

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n. MARCA DA BOLLO DA 14,62 SPETT. LE COMUNE DI CALUSCO D ADDA (BG) - Settore Tecnico OGGETTO: Richiesta di Autorizzazione all allacciamento alla fognatura pubblica D.Lgs n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i. Regolamenti

Dettagli

Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore

Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore Dario Fossati UO Difesa del suolo ACQUA E SVILUPPO SOSTENIBILE - 20 MARZO 2015 I problemi delle aree urbanizzate (ridotta

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE PROVINCIA DI BERGAMO ASSESSORATO ALL AMBIENTE DIRIGENTE DR. CLAUDIO CONFALONIERI SETTORE AMBIENTE Dr Ing. Claudia Pianello DPR n. 59 del 13.03.2013

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Aspetti geologici nella pianificazione

Aspetti geologici nella pianificazione Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: PREVENZIONE UN COMPITO

Dettagli

Le violazioni alla direttiva si verificano quando un agglomerato > 2.000 Abitanti equivalenti presenta una o più delle seguenti criticità:

Le violazioni alla direttiva si verificano quando un agglomerato > 2.000 Abitanti equivalenti presenta una o più delle seguenti criticità: La Direttiva 91/271/CEE «concernente il trattamento delle acque reflue urbane» per tutelare le risorse idriche dispone che il territorio sia adeguatamente servito da reti fognarie e da impianti di depurazione.

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 18 dicembre 2009. ModiÞ cazioni e integrazioni della deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 25 gennaio 2008 ARG/elt 4/08 in materia di regolazione del servizio di dispacciamento

Dettagli

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale

Dettagli

il Piano di Tutela delle Acque

il Piano di Tutela delle Acque Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna servizio idraulica Gestione delle acque sotterrane e superficiali in Friuli Venezia Giulia il Piano di Tutela delle Acque ing. D. Iervolino

Dettagli

Studio di trasporto solido sul fiume Serchio Il gruppo di ricerca è così composto: - Prof. Geol. Massimo Rinaldi, docente di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

GIOVANISSIMI PROVINCIALI

GIOVANISSIMI PROVINCIALI GIOVANISSIMI PROVINCIALI GIRONE A AURORA SERIATE CALCIO SRL CAROBBIO DEGLI ANGELI CASAZZA CALCIO G.S.O. AURORA TRESCORsq.B ORATORIO BRUSAPORTO PEDRENGO CALCIO VILLONGO CALCIO GIRONE B ALBANO CALCIO BERGAMO

Dettagli

COMUNE DI PALERMO SERVIZIO MUSEI E SPAZI ESPOSITIVI GALLERIA D ARTE MODERNA E. RESTIVO. Proposta di Determinazione Sindacale n. 1 del _25 /_01 /2013

COMUNE DI PALERMO SERVIZIO MUSEI E SPAZI ESPOSITIVI GALLERIA D ARTE MODERNA E. RESTIVO. Proposta di Determinazione Sindacale n. 1 del _25 /_01 /2013 . COMUNE DI PALERMO SERVIZIO MUSEI E SPAZI ESPOSITIVI GALLERIA D ARTE MODERNA E. RESTIVO Determinazione Sindacale n. _31 del _6 /_2 /2013 Proposta di Determinazione Sindacale n. 1 del _25 /_01 /2013 OGGETTO:

Dettagli

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA CONSIGLIO DI BACINO BRENTA L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012 DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA - Ing. Marco Puiatti - N. 30 di Reg. del 24/07/2015 Prot. n. 1046 del 24/07/2015 Immediatamente eseguibile

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività di estetista.

LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività di estetista. Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO Norme in materia di attività di estetista. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 36 del 29 dicembre 2001 SUPPLEMENTO ORDINARIO

Dettagli

Il Serio: agire per tutelare

Il Serio: agire per tutelare Il Serio: agire per tutelare * 17 ottobre 2015 Bergamo a cura di ing. Merati Claudio ing. Rota Sperti Loretta STER Bergamo Perché tutelare? Risorse essenziali: funzioni Ambientale Culturale Energetica

Dettagli

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore

Dettagli

Proposta di legge n. 68/8^

Proposta di legge n. 68/8^ Proposta di legge n. 68/8^ MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 23 LUGLIO 2003, N. 11: DISPOSIZIONI PER LA BONIFICA E LA TUTELA DEL TERRITORIO RURALE. ORDINAMENTO DEI CONSORZI DI BONIFICA RELAZIONE

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

Uno strumento per la gestione associata. di un servizio per disabili

Uno strumento per la gestione associata. di un servizio per disabili AMBITO TERRITORIALE DI DALMINE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA DEL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI Comuni di Azzano S.Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio,

Dettagli

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ACCORDO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONCERNENTI L ESERCIZIO, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE E L ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI AI SENSI DELLA DGR. N. X/1118 DEL 20 DICEMBRE 2013 TRA FINLOMBARDA S.P.A.

Dettagli

P.O.R. CAMPANIA 2000 2006 RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE PRIMARIA E SECONDARIA DEL COMPRENSORIO IRRIGUO DEL TENZA E

P.O.R. CAMPANIA 2000 2006 RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE PRIMARIA E SECONDARIA DEL COMPRENSORIO IRRIGUO DEL TENZA E P.O.R. CAMPANIA 2000 2006 RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE PRIMARIA E SECONDARIA DEL COMPRENSORIO IRRIGUO DEL TENZA E COLLEGAMENTO CON IL BACINO DEL CASTRULLO REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO IDROELETTRICO IN LOCALITA

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

Finalità delle indagini e del progetto

Finalità delle indagini e del progetto Caffaro e Brescia I nuovi dati Finalità delle indagini e del progetto Maria Luisa Pastore Brescia, 20 Ottobre 2015 Stato delle conoscenze prima del progetto 2002 2005 2003 2006 Le indagini condotte da

Dettagli

Governo delle acque e del territorio

Governo delle acque e del territorio Governo delle acque e del territorio Indicazioni per una gestione comunale Sala Puerari Museo Civico Cremona 22/07/2010 1 Quadro Acque Cremona La realtà cremonese è interessata da un sistema delle acque

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 101 del 17/09/2012 OGGETTO AFFIDAMENTO INCARICO PER LA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE CONVENZIONE TRA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE CONVENZIONE TRA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Attività di manutenzione e gestione delle opere realizzate nell ambito del Programma di salvaguardia del litorale e delle retrostanti

Dettagli

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica 20 ottobre 2004 Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Norme di Attuazione: Titolo 6 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 2 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO

Dettagli

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO...

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... Sommario 1 Premesse generali... 2 2 Quadro normativo di riferimento... 3 3 Inquadramento stato idraulico... 3 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... 4 3.2 Sezioni stradali in TRINCEA... 5 3.3 Caratteristiche

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività inerenti al servizio di piena e intervento idraulico e presidio territoriale.

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA IL TECNICO: DOTT. ING. CRISTIANO CAPPELLI MAGGIO 2015

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.

Dettagli

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Autore: Alberto Meucci Titolo di Laurea: Laurea Triennale in Ingegneria Civile Università: Facoltà di Ingegneria

Dettagli

Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue-

Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue- Le misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque -Collettamento e trattamento acque reflue- ALESSANDRO ZUCCA Regione Autonoma FVG Direzione Ambiente ed Energia Palmanova- 19 MAGGIO 2015 Indirizzi e

Dettagli

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento A. Camin I. Castellani G. Rampanelli Rimini 5-8/11/2008 L Anagrafe dei siti contaminati Il 15/12/1999, sul Supplemento Ordinario

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL

Dettagli

Problematica Idraulica e piani urbanistici

Problematica Idraulica e piani urbanistici Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: UN COMPITO PER LA PIANIFICAZIONE

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012 Comune di Parma Centro di Responsabilità: Centro di Costo: 65000 - SETTORE WELFARE E FAMIGLIA F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,

Dettagli

Il monitoraggio del fiume Serio: Inquadramento delle criticità ambientali

Il monitoraggio del fiume Serio: Inquadramento delle criticità ambientali UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio Il monitoraggio del fiume Serio: Inquadramento delle criticità ambientali Relatore: SERGIO CANOBBIO Seriate,,

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 385 Approvazione dei criteri e modalità per l'utilizzo del Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell'usura,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

A relazione dell'assessore Cavallera: Premesso che:

A relazione dell'assessore Cavallera: Premesso che: REGIONE PIEMONTE BU22 30/05/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 10 maggio 2013, n. 3-5763 L.R. 75/95 e s.m.i, art 8 bis. Approvazione del programma regionale di lotta alle zanzare e affidamento all'istituto

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

DOMANDA PER NULLA OSTA

DOMANDA PER NULLA OSTA REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente DOMANDA PER NULLA OSTA NUOVO ALLACCIAMENTO di scarichi civili alla

Dettagli

Problematiche relative al trasporto ed al deposito di materiale solido all'interno di fognature unitarie: aspetti gestionali ed esperienze operative

Problematiche relative al trasporto ed al deposito di materiale solido all'interno di fognature unitarie: aspetti gestionali ed esperienze operative ACEA ATO2 S.p.A. Problematiche relative al trasporto ed al deposito di materiale solido all'interno di fognature unitarie: aspetti gestionali ed esperienze operative Ing. Alessandro Zanobini, Ing. Massimo

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli