LABORATORIO DI ANALISI DEL MOVIMENTO

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1 Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali Università di Cagliari Massimiliano Pau LABORATORIO DI ANALISI DEL MOVIMENTO LEZIONE 1 INTRODUZIONE E STUDIO DELLA POSTURA ERETTA

2 Il programma 8 Settembre 2015 (4 ore) Ore Docente Prof. Massimiliano Pau Presentazione del corso. Introduzione all analisi del movimento. Valutazione qualitativa, quantitativa, soggettiva ed oggettiva. Le scale di valutazione. Lo studio della postura eretta: metodologie e strumenti. Il concetto di sway posturale: stabilogrammi e statokinesiogrammi. Strumenti e metodi per la valutazione dello sway posturale. Ore Esercitazione pratica in laboratorio sulla posturografia statica (utile PC con Matlab installato) 9 Settembre 2015 (2-3 ore) Ore Docente Prof. Julie Cote (McGill University Montreal): Better measurements for better interventions: research technology in occupational biomechanics at McGill University. Overview on facilities and research activities at the Occupational Biomechanics and Ergonomics Lab (OBEL) at McGill University. 11 Settembre 2015 (4 ore) Ore Docente Ing. Federica Corona La stereofotogrammetria elettronica per l analisi quantitativa del movimento umano. Principi e metodi. Struttura di un laboratorio di analisi del movimento. I protocolli tecnici e anatomici per il posizionamento dei markers. La calibrazione, l acquisizione e l elaborazione dei dati. La reportistica. Esempi di Gait Analysis per il cammino normale e patologico. Ore Esercitazione pratica in laboratorio sulla Gait Analysis

3 Il Programma 14 Settembre 2015 (2 ore) Ore Docente prof. Julie Cote (McGill University Montreal): Human posture: from fundamental postural control studies to workplace interventions. 15 Settembre 2015 (4 ore) Ore Docente prof. Julie Cote (McGill University Montreal): Muscle fatigue: theory, measurement, consequences. Introduction to surface Electromyography (semg) Ore Esercitazione pratica in laboratorio sull elettromiografia di superficie 16 Settembre 2015 (4 ore) Ore Docente Prof. Massimiliano Pau (attenzione cambio orario) La baropodometria elettronica. Cenni di anatomia e fisiologia dell appoggio plantare. Principi del metodo, tipologie e caratteristiche dei sensori di pressione. Aspetti pratici della misura baropodometrica. Ore Esercitazione pratica in laboratorio (utile PC con Matlab installato)

4 Prima di iniziare... Informazioni pratiche Numero massimo di ore di assenza consentite per il Laboratorio di Analisi del Movimento: 20% (4 ore) Non sono consentite assenze per chi segue solo «Principles of Ergonomics» Il materiale di studio è costituito dalle slides L idoneità viene assegnata a seguito di superamento del test finale (previsto per il 22 Settembre ore 9) Portare qualche PC portatile con Matlab

5 Struttura del seminario Teoria: Generalità sull analisi del movimento. Valutazioni quantitative e qualitative, soggettive ed oggettive. La postura eretta. Il sistema di controllo posturale, centro di massa e centro di pressione. La base di supporto. Lo sway posturale. Caratteristiche e variabilità in funzione di fattori intrinseci ed estrinseci Protocolli e metodi per la misura dello sway posturale Pratica: Utilizzo di piattaforme di forza «gold standard» e a basso costo per la realizzazione di posturografie statiche Analisi della variabilità dello sway posturale in presenza di riduzione della base di supporto ed alterazione degli input sensoriali

6 Presentazione del laboratorio Laboratorio di Biomeccanica ed Ergonomia Industriale Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Attività di ricerca: Analisi della Postura e del Movimento in campo Ergonomico, Clinico, e della Biomeccanica dello Sport Attività didattica: Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica (moduli Fondamenti di Meccanica e Biomeccanica, Costruzioni Biomeccaniche, Bioingegneria Meccanica, Laboratorio di Analisi del Movimento )

7 Dotazione del laboratorio 8 Telecamere Infrarosso 120 Hz BTS Smart DX Laboratorio di Analisi del Movimento Elettromiografia di superficie Wireless (6 canali) BTS RT-100 Piattaforma di forza BTS P-6000

8 Dotazione del laboratorio Baropodometria elettronica statica e dinamica (Tekscan, Zebris, RS-Scan) Analisi della postura seduta (Tekscan Conformat) Sensori inerziali indossabili (BTS G-Sensor)

9 L Analisi del movimento

10 L Analisi del movimento «Qualunque aspetto del movimento umano si voglia studiare, per prima cosa occorre osservarlo» (Galileo) Valutazione Soggettiva Oggettiva Qualitativa Quantitativa Descrizione basata sull osservazione Scale di valutazione (Barthel, FIM, Wisconsin gait scale,...) Ripresa video Analisi strumentale del movimento E quella disciplina scientifica che si occupa della valutazione del movimento umano e comprende: l acquisizione di dati sperimentali, la loro elaborazione e l interpretazione dei risultati

11 Esempio Tempo di salita Forza scambiata con il terreno dai due arti Oscillazioni a stabilizzazione avvenuta

12 Esempio Velocità Lunghezza del passo Angolo di flesso-estensione ginocchio...

13 Esempio Forza di reazione al terreno? Tempo di stabilizzazione?

14 Misura vs. Valutazione Misura: descrizione quantitativa degli aspetti di un fenomeno fisico Valutazione: interpretazione delle misure, orientata a conclusioni e scelte operative Valutazione funzionale: riguarda una funzione e le prestazioni relative (es. deambulazione, postura ecc.) Applicazioni della valutazione del movimento riabilitazione (livello di disabilità, follow-up, effetto trattamenti) geriatria (equilibrio dell anziano, prevenzione delle cadute) medicina legale (grado di invalidità) medicina del lavoro ed ergonomia (salute e comfort sui luoghi di lavoro) fisiologia e medicina dello sport, fitness

15 Le scale di valutazione La scala di valutazione può essere definita come un insieme di misure rilevanti per una valutazione in un dato contesto Si basa su questionari o sull osservazione del soggetto Questionari: raccolta delle risposte, sistema di punteggi o classificazione, associati alle possibili risposte. Tipicamente si applica alla valutazione dei disordini motori in relazione all autonomia del soggetto Osservazione del soggetto: mentre svolge compiti prefissati richiede personale competente richiede più tempo del questionario la votazione viene assegnata in base a punteggi e criteri prefissati La letteratura propone numerose scale (Katz, Barthel, Rivermead Mobility Index, Wisconsin Gait Scale, Physical Performance Test, ecc.)

16 Le scale di valutazione L apprezzamento qualitativo da parte del medico, terapista, ecc. può essere espresso in termini qualitativi (assente, lieve, moderato, o grave) mediante punteggio numerico, basato su criteri di giudizio predeterminati Scale qualitative o semi-quantitative: Svantaggi forti elementi di soggettività approssimazione e/o imprecisione definizione dettagliata criteri di giudizio e/o suddivisione in item da valutare singolarmente Vantaggi impiego rapido ed economico uso nullo o limitato di strumenti nessun disagio per il paziente strumento di valutazione valido e d efficace in varie applicazioni

17 Proprietà salienti per una scala 1) Appropriatezza Ogni scala ha il proprio ambito di applicazione (patologia o funzione da valutare) e non deve essere impiegata in ambiti diversi, a meno che non sia stata validata scientificamente per il nuovo impiego. 2) Validità deve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutare e le grandezze impiegate per descriverlo nella scala; la dimostrazione si basa sul confronto con il contenuto, con un modello o con uno standard di riferimento. 3) Affidabilità è il grado con cui una misura è libera da errori casuali o occasionali e riflette il grado di consistenza della misura; la valutazione di uno stesso caso (= stesso soggetto nelle stesse condizioni) deve dare lo stesso esito, indipendentemente dal valutatore 4) Riproducibilità o ripetibilità Pazienti nelle stesse condizioni devono ricevere la stessa valutazione, indipendentemente dal valutatore, dal momento e dal contesto. 5) Sensibilità La scala deve essere in grado di documentare con la necessaria sensibilità le variazioni del quadro clinico, indipendentemente dalla normale fluttuazione dei sintomi

18 Barthel, Rivermead Index In alcuni tipi di indice il movimento è parte di una valutazione più ampia della disabilità

19 UPDRS (Parkinson)

20 Wisconsin Gait Scale

21 Analisi strumentale del movimento Si basa su: Strumenti di acquisizione Modelli per il calcolo di variabili non misurabili Sistemi optoelettronici Piattaforme di forza Elettromiografi Elettrogoniometri Sistemi basati su sensori inerziali Sistemi baropodometrici Fornisce: Coordinate 3D di punti anatomici Forze di reazione al terreno Potenziali mioelettrici Angoli articolari Accelerazioni, velocita angolari Pressioni all interfaccia piede-terreno

22 Analisi strumentale del movimento Cinematica: quanto si muove? Dati:angoli articolari, orientamento segmenti corporei, spostamento di punti anatomici Dinamica: perché si muove? Dati:forze (esterne/interne), momenti e potenze articolari Elettromiografia kinesiologica: quando e quanto i muscoli sono attivi durante il movimento? Dati:segnali elettromiografici

23 Analisi Posturali Stabilometria Posturografia

24 Alcune definizioni: POSTURA: posizione complessiva del corpo e degli arti e loro orientamento nello spazio EQUILIBRIO: capacità di mantenere la verticalità durante la stazione eretta STABILITA POSTURALE: capacità di controllare il centro della massa corporea in rapporto alla gravità e di stabilizzare segmenti corporei durante il movimento volontario

25 Principi di base Come trascorriamo il nostro tempo? 15% 5% 35% A letto/sdraiati Seduti 35% In piedi Camminando Il mantenimento della stazione eretta, anche in coindizioni di quiete, implica continui aggiustamenti posturali dei segmenti corporei (testa, tronco e arti), rispetto alla direzione verticale Come per ogni altro movimento, anche il controllo della postura vede coinvolto un sistema di forze e momenti che tende al bilanciamento e all equilibrio (instabile) contro le azioni perturbanti interne (respirazione, pompa cardiaca) ed esterne (interazione con l ambiente).

26 Principi di base La stazione eretta, tipica della specie umana, è un processo intrinsecamente instabile. In tale posizione il corpo, lasciato a sé stesso, sarebbe inevitabilmente destinato a cadere. Tuttavia.non cadiamo! Anzi.la proiezione del vettore «gravità corporea» si mantiene all interno di una superficie più piccola di 1 cm 2 (meno dell1% della superficie di appoggio disponibile). Si deve allora concludere che il corpo umano dispone di una regolazione fine ed efficace del suo equilibrio che gli assicura un ampio margine di sicurezza, tenendolo ben lontano da un uscita catastrofica dal suo stato

27 Principi di base Per mantenere l equilibrio nella posizione ortostatica, il sistema di controllo centrale integra le informazioni afferenti dai sistemi vestibolare, visivo e somatosensoriale Se uno di questi sistemi è alterato, il sistema di controllo è costretto a gestire in modo diverso le informazioni fornite dai vari ingressi sensoriali al fine di continuare a svolgere il compito motorio con un livello di affidabilità accettabile. Le alterazioni possono essere di carattere patologico (es. cecità, patologie del SNC) ma possono anche essere introdotte artificialmente per comprendere le capacità di «ripesatura» dei segnali afferenti residui INTEGRAZIONE SNC INPUT VISIVO INFO COMANDO MOTORIO INFORMAZIONI VESTIBOLARI PROPRIOCEZIONE CONTATTO CUTANEO INFO VINCOLI ESTERNI BIOMECCANICI MOVIMENTI

28 Schema del sistema posturale INPUT Sistema Sensoriale Dove mi trovo? OUTPUT Sistema motorio Cosa faccio? Determinazione della posizione del corpo Scelta del movimento corporeo Confronto, selezione e combinazione delle informazioni sensoriali Selezione e controllo delle contrazioni muscolari Sistema Visivo Sistema Vestibolare Sistema Somato-sensoriale Caviglie Cosce Tronco Collo Occhi Testa Interazione con l ambiente Generazione del movimento

29 Principi di base Dunque il mantenimento della posizione eretta, non è un fenomeno statico, come potrebbe sembrare a prima vista, bensi dinamico Il corpo in posizione ortostatica oscilla per mantenere l equilibrio e le prestazioni del sistema di controllo (biomeccanico e recettoriale) sono valutabili misurando tali oscillazioni posturali (postural sway) La stabilometria (misura della stabilità) si occupa della caratterizzazione delle oscillazioni nella postura eretta in condizioni di quiete e in assenza di perturbazioni (spontaneous sway) L esame posturografico statico, se accompagnato da una analoga indagine dinamica permette di verificare le prestazioni del sistema di controllo posturale e, conseguentemente, di stabilie il livello di coordinamento motorio e le capacità di mantenimento dell equilibrio

30 La regolazione della postura.è un fenomeno complesso e coinvolge un flusso di informazione continuo sulle perturbazioni interne od esterne e sulla posizione reciproca dei vari segmenti corporei in rapporto alla gravità, all ambiente circostante ed alle superfici di supporto Il mantenimento dell equilibrio dipende dall grado di maturità e di ntegrità funzionale di diversi organi ed apparati e, quindi, disturbi dell equilibrio possono verificarsi per cause diverse di carattere otologico, neurologico, ecc. Inoltre, occorre tenere presenteche la stabilità posturale varia nelle diverse fasi della vita. In particolare: Migliora dall infanzia alla prima adolescenza Resta sostanzialmente stabile nella fascia anni declina fisiologicamente dopo i 40 anni (in rapporto alla ridotta efficienza delle funzioni vestibolare, visiva e propriocettiva).

31 Definizioni Nello studio quantitativo dell equilibrio le variabili biomeccaniche di interesse sono: Centro di pressione (Center of Pressure, COP): è il centroide delle pressioni applicate da ogni punto della superficie plantare in contatto con la base d appoggio. È un punto localizzato all interno di un piano di interesse attraverso il quale passa la linea d azione della risultante dei vettori forza. In stazione eretta bipodalica si trova sotto uno dei due piedi o nella superficie tra questi compresa Centro di massa (Center of Mass, COM): È il punto dello spazio in cui si situa il baricentro delle forze peso agenti su ogni parte del corpo. E di norma localizzato nel tronco all altezza della zona lombare Centro di gravità (Center of Gravity, COG): Rappresenta la proiezione sul terreno del COM

32 Definizioni Nel caso di postura eretta in quiete, la catena multisegmentata che descrive la biomeccanica del corpo può essere semplificata mediante un pendolo inverso con un unico grado di libertà sul piano sagittale COP e COM coincidono solo in condizioni perfettamente statiche, cioè quando il momento delle forze muscolari all articolazione di caviglia eguaglia quello della forza di gravità e sono nulle quantità di moto ed accelerazione del COM Per mantenere la stazione eretta e contrastare la naturale tendenza a cadere, il corpo mette in atto: Strategia di caviglia (piccole perturbazioni) che interviene sul COP mediante l attivazione dei muscoli plantarflessori e dorsiflessori di caviglia (gastrocnemio, soleo, tibiale anteriore) Strategia delle anche (perturbazioni ampie) che interviene a livello di COM con spostamenti relativi dei segmenti corporei

33 La valutazione strumentale della postura L analisi delle oscillazioni posturali in condizioni di quiete e in assenza di perturbazioni esterne viene definita posturografia statica Studi sullo sway posturale sono stati condotti sin dalla fine dell 800 utilizzando sistemi semplici simili a quello mostrato in figura Attualmente il gold-standard per l analisi posturografica è rappresentato dalle piattaforme di forza, ossia dispositivi in grado di rilevare e quantificare le forze scambiate tra corpo e terreno per il tramite delle regioni plantari

34 Protocollo di misura L esame posturografico viene condotto secondo protocolli standardizzati 1) Rimuovere le calzature 2) Posizionare i piedi sulla piattaforma: orientati a 30, distanza intramalleolare 8-10 cm 3) Braccia rilassate e disposte lungo i fianchi. Non deve esserci contatto tra arti superiori ed inferiori 4) Respirazione normale 5) Ogni gesto volontario deve essere evitato (no mordere labbra lungua, no chewing-gum) 6) Fissare un target disposto a 2-3 metri dal soggetto ad altezza degli occhi Durata del test: secondi (bipodalico) s (monopodalico) Frequenza di acquisizione: non meno di Hz

35 Test monopodalici Nei test in appoggio monopodalico l obiettivo è quello di mantenere la stabilità non utilizzando le braccia e non poggiando mai al terreno l arto «sospeso» (non oggetto di test) In generale è bene mantenere il piede parallelo ad uno dei due assi di simmetria della piattaforma La riduzione della base di appoggio rende molto difficoltoso il test. Altre posizioni utilizzate: Tandem e Piedi uniti

36 Stabilogrammi e statokinesiogrammi La piattaforma di forza (o la piattaforma di pressione) registra istante per istante le due coordinate del COP riferite ad un sistema di assi cartesiani, definito sulla sua superficie Al termine della prova, dunque, si dispone tipicamente di un file contenente tre vettori Tempo COP x COP y L analisi dell andamento temporale della posizione del COP puo essere effettuata attraverso due tipi di rappresentazione, standardizzati dalla Societa Internazionale di Posturografia: Lo Stabilogramma (diagramma della coordinata x o y del COP nel tempo) Lo Statokinesiogramma (diagramma x vs. y del COP)

37 Statokinesiogramma Lo statokinesiogramma (gomitolo di sway) rappresenta, sul piano, il percorso effettuato dal COP sulla superficie orizzontale di appoggio nel corso della prova La coordinata medio-laterale del COP è rappresentata sull asse delle ascisse, mentre la coordinata antero-posteriore è rappresentata sull asse delle ordinate E un grafico qualitativo che esprime con immediatezza l andamento della traiettoria del COP Quali informazioni possiamo trarre a prima vista?

38 Statokinesiogramma Quale dei due soggetti oscilla meno?

39 Statokinesiogramma Direzione delle oscillazioni?

40 Lo sway evolve nel tempo.. La rappresentazione dello sway posturale mediante statokinesiogramma non tiene conto dell evoluzione temporale delle oscillazioni Tempo [frames] In maniera più completa, il diagramma dovrebbe essere tridimensionale, con terzo asse proprio il tempo (vedi figura a lato)

41 L ellisse di confidenza Dal gomitolo non è semplice estrarre informazioni quantitative univoche, quindi si ricorre alla definizione di una serie di parametri standardizzati L Ellisse di confidenza (o ellisse di sway o Area di sway) rappresenta una misura dell ampiezza della superficie descritta dall inviluppo delle posizioni del COP, e si definisce come la superficie che contiene (con il 95% di probabilità) i singoli punti che compongono il gomitolo Dell Ellisse di confidenza si valutano: Superficie (in mm 2 ) Inclinazione dell Asse Maggiore (gradi) Rapporto fra gli assi (eccentricità)

42 L ellisse di confidenza Alla luce di quanto visto, quale dei due soggetti appare dotato di migliori capacità di equilibrio statico?

43 Superficie E espressa in mm 2 e permette di valutare l ampiezza delle oscillazioni, evidenziando in tal modo il dispendio energetico che il paziente sopporta per mantenere la posizione ortostatica Generalmente ha valori inferiori a 1 cm 2 = 100 mm 2 Il confronto tra ellissi acquisite in condizioni differenti (es. occhi aperti, occhi chiusi) permette di valutare le prestazioni del sistema posturale in modo analitico ed immediato

44 L ellisse di confidenza Superficie? Lunghezza? Lunghezza per unità di superficie?

45 Eccentricità E calcolata come il rapporto percentuale tra i due semiassi dell ellisse In pratica rappresenta una misura di quanto l ellisse si discosta da una circonferenza (assi uguali) Più è alta l'eccentricità, più deformata risulterà l'ellisse, e pertanto più sarà evidente una direzione preferenziale di oscillazioni nel paziente Eccentricità = 0% Eccentricità media Eccentricità elevata

46 Inclinazione asse maggiore Informazioni sulla postura possono essere ottenute valutando l inclinazione dell asse dell ellisse di confidenza rispetto alla direzione antero-posteriore Tale inclinazione si considera positiva se misurata in senso orario e negativa se misurata in senso antiorario - + E valutabile solo se l ellisse ha un eccentricità apprezzabile Valori normali per questo parametro sono nell ordine dei ± 30. Una variazione in senso opposto tra due test (OA/OC) è indice di carenze coordinative dell equilibrio, che potrebbero essere il sintomo di problemi di convergenza visiva.

47 Altri parametri La lunghezza del gomitolo (COP Path Length) è la lunghezza totale della traiettoria percorsa dal COP = ( 1 ) +( +1 ) La velocità media (COP velocity) può essere calcolata con riferimento alla singola prova o come media delle velocità istantanee del COP (valori tipici sono compresi nel range 4-6 mm/sec) = ( 1 ) +( +1 ) 1 Entrambe le grandezze, che sono tra loro direttamente proporzionali, quantificano la strada percorsa dal COP e sono anch esse indicatori di dispendio energetico e del precario mantenimento dell equilibrio. L ampiezza massima degli spostamenti del COP in direzione AP o ML

48 Stabilogramma E il grafico delle coordinate del centro di pressione in funzione del tempo In particolare si distinguono: Uno stabilogramma antero-posteriore (coordinata degli spostamenti sull asse Y) Uno stabilogramma medio-laterale, come coordinata degli spostamenti sull asse X

49 Test di Romberg Un esempio è dato dal cosiddetto Test di Romberg, che ha lo scopo di verificare l influenza del sistema visivo sull equilibrio. L esame si esegue in ortostasi condizionata a 30 prima ad occhi aperti e poi ad occhi chiusi. Il test caratterizza l effetto stabilizzante del sistema visivo. Si considera positivo quando il soggetto perde l equilibrio (classico in neurologia) In generale, la stabilità posturale è migliore quando l input visivo è presente. Valori tipici del Quoziente di Romberg (Rapporto tra le aree di sway ad occhi chiusi ed aperti) sono nel range

50 Posturografia dinamica Fa uso di piattaforme mobili o rotanti in grado di generare diverse tipi di perturbazioni posturali, quali: Inclinazione (rotazione supporto sul piano sagittale) Traslazione (orizzontale in AP/ML o verticale) A volte si introducono perturbazioni visive

51 Alterazione degli input sensoriali Riduzione od eliminazione di un input Visione: occhi aperti / occhi chiusi Propriocezione: anestesia Distorsione di un input Visione: movimento dello sfondo, realtà virtuale Propriocezione: vibrazione Vestibolare: stimolazione (calore ecc.)

52 Variazioni fisiologiche: effetto dell età 81 individui (età anni) La variazione dei parametri di sway con l età è di tipo non lineare Le differenze legate all età sono particolarmente evidenti quando la superficie è cedevole e viene soppresso l input visivo Abrahamová, D. and Hlavačka, F., (2008). Age-related changes of human balance during quiet stance. Physiological Research, 57,

53 Variazioni non fisiologiche: Sclerosi Multipla

54 Variazioni non fisiologiche: Sclerosi Multipla

55 Applicazioni in campo clinico e sportivo

56 Verifica dell efficacia di un protocollo di «balance training» Allenamento propriocettivo (balance training) Allenamento della capacità di recupero dell equilibrio destabilizzato da componenti ambientali quali ad esempio: riduzione della base di appoggio instabilità della base di appoggio riduzione, o eliminazione delle informazioni visive. Funzione prevalentemente preventiva e riabilitativa nei confronti degli infortuni Non è del tutto chiaro il meccanismo d azione, né l effetto su soggetti sani È possibile migliorare la prestazione migliorando le capacità di equilibrio di base? Se il sistema integrato visivo-vestibolare-propriocettivo è adeguatamente condizionato, l organismo ha meno bisogno di occuparsi dei compiti di base e può dedicarsi con migliori risultati ad attività più complesse Perché l età giovanile ( )? Numerosi studi hanno riscontrato come le abilità posturali di base siano soggette a drastiche variazioni fino a 16 anni. Obiettivi generali della ricerca Somministrazione di un protocollo di balance training per sei settimane, valutazione strumentale prima e dopo di alcuni indicatori tipici dell equilibrio (sway area, massima escursione e velocità di spostamento del COP) in condizioni mono e bi-podaliche, in presenza e assenza di input visivo

57 Verifica dell efficacia di un protocollo di «balance training» Esercizi di base (sul terreno) Andature Appoggi monopodalici statici (occhi aperti e occhi chiusi) Con la palla (sul terreno) Lanci frontali e laterali (altobasso) in appoggio monopodalico Su tavoletta oscillante con e senza palla Ricerca della posizione di equilibrio (bipodalico) Lanci frontali (mimando gesti specifici della pallavolo) ricercando la posizione di equilibrio

58 Influenza della fatica sull equilibrio Obiettivo: valutare l effetto causato dalla fatica acuta (sprint ripetuti) in giovani calciatori

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