Dreamlinux Manuale d'uso di Giorgio Beltrammi

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1 Dreamlinux Manuale d'uso di Giorgio Beltrammi 1

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3 Introduzione Se state cercando un sistema operativo che vi consenta di essere liberi, comunicare con tutto il mondo, leggere, scrivere, produrre arte, musica, disegni, immagini, ecc. e farlo in modo migliore, veloce, semplice e sicuro, condividendo tutto con una immensa comunità internazionale, non avete più scuse nel non volere usare Dreamlinux. Dreamlinux è una distribuzione Linux open source e libera, orientata all'uso desktop, derivata da Debian, che supporta una architettura totalmente indipendente chiamata Flexiboost, basata su moduli. Dreamlinux è un sistema operativo contraddistinto da un ambiente grafico gestito dal Desktop Environment Xfce 4.4, il che lo rende un sistema efficiente, efficace, leggero, ben organizzato e disponibile anche per l'uso su macchine dalle dotazioni limitate o non più moderne (vedi anche i requisiti di sistema). Disponendo di una ampia raccolta dei migliori pacchetti OpenSource (OSS) per ufficio, grafica, disegno e multimedia, Dreamlinux vi consente di produrre contenuti di qualità professionale.l'espansione del numero dei programmi utilizzabili in Dreamlinux, viene garantita da un sofisticato, ma semplice programma, chiamato Synaptic, che vi consente di ottenere il meglio del software in modo del tutto sicuro, semplice e affidabile. L'unione del miglior sistema operativo Linux con un desktop ben organizzato e pulito, vi darà la possibilità di sperimentare un nuovo modo di usare il vostro computer. Note per la consultazione Questo Manuale d'uso è stato redatto per la versione 3.5 di Dreamlinux così come viene resa disponibile al pubblico. Eventuali argomenti e applicazioni non presenti nella versione originale, vengono discussi convenientemente nelle sedi opportune indicate nella sezione Supporto e Documentazione. Questo Manuale d'uso è disponibile nella sola lingua italiana. Eventuali traduzioni in altre lingue sono le benvenute e saranno opportunamente segnalate. Ringraziamenti Per la stesura e il completamento di questa opera, si ringraziano le seguenti persone : Nelsongs, Richs-lxh, SgDreamer, SilenceGL, RuudKuin, Ghoti e tutti i membri del Forum di Dreamlinux. 3

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5 Indice dell'opera 1. Presentazione... 9 Cosa è Dreamlinux?...9 Perchè usare Dreamlinux?...9 Dreamlinux e i Sistemi proprietari Download e Masterizzazione...13 Dove e come scaricare Dreamlinux...13 Come effettuare il download...13 Controllare il md5sum...14 Masterizzazione...14 Masterizzare in Windows...14 Masterizzare in Linux...15 Masterizzare da Terminale in Linux Sistema Live...17 Cos'è un sistema Live...17 Usare Dreamlinux Live...17 Configurare il BIOS...17 Opzioni di avvio...18 Applicazione del sistema Live...18 Effettuare personalizzazioni prima della installazione...18 Installare Dreamlinux su hard disk...19 Effettuare test su prestazioni e compatibilità hardware...20 Valutare dotazioni e aspetto grafico della distribuzione...20 Usare un sistema portatile...20 Recuperare dati da sistemi in panne...21 Creare la propria distribuzione Dreamlinux...21 Limiti della versione Live Installazione...23 Requisiti di Sistema...23 Il Partizionamento...23 Strumenti per il partizionamento

6 Come partizionare il disco fisso...24 Ridimensionare partizioni NTFS...32 Raccomandazioni...32 L'Installer...33 L'Interfaccia...33 L'Installazione...36 Installazione dedicata...36 Installazione abbinata...36 Installazione su Pen-Drive USB...37 Primo avvio...40 Il Menu di avvio...40 Caricamento del sistema...42 Login...42 Login Automatico Interfaccia Utente...46 Il Desktop Environment Xfce...46 Configurare Xfce...54 Il Pannello...69 Menu principale...69 Orologio...72 Accesso alla scrivania...72 Vassoio di Sistema...72 Il Desktop...73 Note generali...73 Computer...73 Casa...74 File System...74 MkDistro Easy Install OEM Installer...75 Live Dream...75 DL Installer...75 Persistent Cestino

7 Il Dock Applicazioni di Sistema...89 Il Terminale...91 Dreamlinux Control Panel System Configuration Hardware Setup Internet & Network Il File Manager Informazioni Interfaccia Usare Thunar Programmi e Applicazioni Accessori Grafica Multimedia Rete Sviluppo Ufficio Usare Dreamlinux Configurare la lingua del sistema Configurare la tastiera italiana Metodo grafico Da linea di comando Configurare data e ora Personalizzare Engage Software alternativo Installare nuovi pacchetti Apt-get Synaptic Easy Install Rimuovere i pacchetti Creare la propria distribuzione

8 Navigare nel web Masterizzare Abilitare il DMA Abilitare il Preload La Multimedialità Installare LAMP Usare gftp Spegnere, Riavviare, Disconnettersi Tips & Tricks Glossario

9 Capitolo 1 Presentazione Cosa è Dreamlinux? Dreamlinux è una distribuzione basata sul sistema operativo Linux e su applicazioni GNU, per architetture di processore i386. E' una distribuzione GNU/Linux orientata ad applicazioni desktop e munito di interfaccia grafica per un uso semplice e moderno da parte di svariate categorie di utenti. Particolare enfasi è stata riservata agli ambiti multimediali di riproduzione e modifica. E' una distribuzione basata su una altra distribuzione chiamata Debian, da sempre una distribuzione di riferimento nell'intero mondo del software libero. Per queste sue solide basi e per il fatto di essere equipaggiata con un ambiente desktop leggero e performante, Dreamlinux è in grado di funzionare adeguatamente su macchine datate o con scarse dotazioni tecniche, rivelandosi una distribuzione in grado di recuperare computer considerati, a torto, vetusti. Dreamlinux è una distribuzione largamente personalizzabile e adattabile in grado di soddisfare le esigenze dell'utente sia da un punto di vista grafico che produttivo. Alcuni strumenti in dotazione di questa distribuzione consentono la produzione di una variante personalizzata della medesima. Perchè usare Dreamlinux? Tra tutte le distribuzioni Linux oggi presenti e disponibili, Dreamlinux rappresenta un ottimo esempio di lavoro ben fatto che può essere consigliato a chiunque voglia addentrarsi nel mondo GNU/Linux. Perchè scegliere Dreamlinux? Eccone le 10 ragioni principali. Dreamlinux è derivata da Debian Dreamlinux è una distribuzione derivata da una delle distribuzioni più affidabili e supportate oggi esistenti che si chiama Debian e dalla quale sono derivate decine di altre distribuzioni. Questo fa si che Dreamlinux sia a sua volta affidabile, soggetta a migliorie costanti e beneficiaria di un parco software tra i più ricchi del mondo. Dreamlinux è una distribuzione Live/Installabile Dreamlinux è stata realizzata come distro live, in grado quindi di avviarsi senza necessità di installare o modificare nulla nel computer dell'utente. In questo modo la distribuzione è esplorabile e usabile ancor prima di procedere alla sua installazione. Accanto a questa caratteristica, è prevista la possibilità di installazione a partire dalla seduta live stessa, senza necessità di scaricare una versione apposita, con l'impiego di uno strumento grafico di grande amichevolezza e versatilità. Dreamlinux consente di poter installare due ambienti desktop differenti Dreamlinux è equipaggiato, su due immagini ISO differenti, con due ambienti desktop 9

10 differenti. Si tratta del desktop environment GNOME e Xfce, il primo caratterizzato da grande usabilità, il secondo da grande leggerezza e rapidità. Questa possibilità di scegliere è particolarmente vantaggiosa quando si voglia usare Dreamlinux su un pc non più recente e con dotazioni hardware un po' limitate. Dreamlinux consente di produrre la propria distribuzione personalizzata Dreamlinux possiede uno strumento che consente la produzione di una distribuzione personalizzata da masterizzare e installare autonomamente. Dreamlinux consente, perciò, la produzione di una distribuzione unica e ritagliata sugli interessi e i desideri del singolo utente. Dreamlinux può essere installata su stick memory USB Dreamlinux possiede un installer che consente la installazione del sistema all'interno di una stick memory USB, al fine di consentire all'utente di avere sempre con se la sua distribuzione Linux preferita. L'installazione è quanto mai semplice e amichevole. E' raccomandata una stick memory abbastanza capace, in modo da poter archiviare i documenti prodotti. Dreamlinux ha un installer semplice e versatile L'installer di Dreamlinux consta di una singola finestra dove poter inserire i dati ed effettuare le opportune scelte. L'installazione è un processo che si completa in meno di 30 minuti su sistemi moderni e poco di più su sistemi datati. Tutto il processo di installazione viene mostrato a schermo da una barra di completamento. Dreamlinux ha una interfaccia tra le più belle in circolazione Gli sviluppatori di Dreamlinux hanno curato particolarmente l'interfaccia di questa distribuzione offrendo al pubblico un aspetto assolutamente incantevole e curato. Il complesso della scrivania richiama fortemente il desktop dei sistemi Macintosh provvisti di MacOS X. Oltre all'aspetto grafico, il desktop di Dreamlinux ha una usabilità molto importante. 10

11 Dreamlinux è ricca di software di ultima generazione Dreamlinux si offre al proprio pubblico provvisto di una vasta collezione di software per quasi ogni possibile attività al computer. E' possibile godere della multimedialità, delle applicazioni per ufficio (OpenOffice.org), delle applicazioni dedicate alla navigazione nel web, alla gestione della posta e dei download, della condivisione di files, all'allestimento di reti domestiche ed altro. Con Dreamlinux si può fare grafica di vario genere con strumenti conosciuti ed apprezzati come GIMP e Inkscape. In Dreamlinux è presente molto software anche per la gestione ottimale del sistema e per la personalizzazione del medesimo. Dreamlinux è una distribuzione leggera in grado di funzionare anche su vecchi computers Dreamlinux può funzionare anche su computer che con altri sistemi Linux non sarebbero in grado di funzionare. La sua architettura e l'uso di ambienti desktop e software relativo, consentono lo sfruttamento di macchine altrimenti da archiviare. Dreamlinux ha un ottimo riconoscimento hardware Dreamlinux ha un kernel particolarmente dotato di drivers per una moltitudine di hardware e spesso con l'uso di Dreamlinux si può sfruttare hardware che con altri sistemi non potrebbe funzionare. Anche la installazione di drivers proprietari è facilitata da strumenti di grande usabilità e amichevolezza. Dreamlinux e i Sistemi proprietari Cosa è possibile fare con Dreamlinux che non è possibile fare con Windows o Macintosh? 1. Avanzare alla nuova versione legalmente e senza pagare nulla 11

12 2. Avere l'ultima versione del sistema operativo che funziona più velocemente, della precedente, sullo stesso hardware 3. Facile installazione e uso di differenti interfacce grafiche se non vi piace quella predefinita 4. Installare venti programmi con un solo comando 5. Il sistema aggiorna automaticamente tutti i programmi installati per voi 6. Installare la stessa copia del vostro sistema operativo (Dreamlinux) su computers multipli senza temere restrizioni di licenza o senza l'uso di chiavi di attivazione 7. Donare copie del sistema operativo e di altri programmi, che funzionano su esso, senza infrangere nessuna legge, nessuna morale, nessuna etica in quanto possono essere donati e diffusi 8. Avere il pieno controllo sul vostro computer ed essere sicuri che non vi sono back doors segrete nel vostro software, dalle quali possano entrare software malevoli di compagnie e di governi 9. Funziona senza l'uso di virus scanner, protezioni adware/spyware 10.Usare il vostro computer senza bisogno di deframmentare il vostro hard disk 11.Provare il software, decidere che non vi piace, disinstallarlo e sapere che non verranno lasciati frammenti nel registro di sistema che possano rallentare la macchina 12.Fare una completa reinstallazione a seguito di qualche errore a carico del sistema in meno di un ora, in quanto ho racchiuso tutti i miei dati in una partizione separata dal sistema operativo 13.Entrare in un desktop con Flash ed effetti, come su Windows Vista, su un computer vecchio di tre ann...in meno di 40 secondi, compreso il tempo per digitare username e la password al login 14.Personalizzare ogni cosa desiderata, legalmente, compresi i vostri programmi preferiti. Contattare gli sviluppatori per fare delle domande, contribuire con delle idee ed essere coinvolto nelle progettazione dell'attuale distribuzione 15.Avere aperte oltre quattro finestre di un word processor, ascoltare la musica, usare effetti desktop, contattare una ampia comunità ed avere Firefox, un client di messaggeria istantanea ed un client tutti aperti contemporaneamente senza avere il sistema rallentato in modo eccessivo 16.Usare il comando "dpkg-get-selections > pkg.list" per avere un accurato elenco dettagliato di tutto il software installato, fare il backup delle mie directories /etc e /home in una partizione separata e di recuperare il mio sistema in modo molto semplice 17.Avviare desktops multipli simultaneamente, o anche di consentire a utenti multipli di accedere al sistema simultaneamente 18.Ridimensionare una partizione dell'hard disk senza cancellare dati o perderli in corso del processo 19.Usare lo stesso hardware per più di 5 anni prima che sia necessario sostituirlo 20.Navigare nel web mentre il sistema si sta installando! 21.Usare praticamente ogni tipo di hardware ed avere un driver incluso per esso, evitando di navigare nel web per raggiungere il sito del produttore per rintracciarlo 22.Leggere il codice sorgente per ogni cosa che costituisce il sistema e per la maggior parte delle applicazioni 12

13 Capitolo 2 Download e Masterizzazione Dreamlinux è una distribuzione che viene offerta al pubblico sotto forma di una immagine ISO che, al suo interno ospita tutte le strutture che andranno a costituire la distribuzione installata. Questa immagine ISO ha dimensioni cospicue, all'incirca 700 MB e si dovrebbe avere a disposizione una connessione ad internet di tipo ADSL. E' possibile effettuare il download dell'immagine ISO di Dreamlinux usando il protocollo HTTP/FTP. Dove e come scaricare Dreamlinux Questi sono i links ufficiali da dove potere scaricare Dreamlinux 3.5. Version Xfce : Mirror 1 - ftp://ftp.nluug.nl/pub/os/linux/distr/dreamlinux/stable/dl3.5_ iso MD5 : f33b86dc90961f60b99b4b3414bddbea Mirror 2 - ftp://linorg.usp.br/iso/dreamlinux/dl3.5_ iso MD5 : f33b86dc90961f60b99b4b3414bddbea Mirror MD5 : f33b86dc90961f60b99b4b3414bddbea 2. GNOME : ftp://linorg.usp.br/iso/dreamlinux/dl3.5_gnome_ iso MD5 : d74487d8c76b0b70efb09f Come effettuare il download Gli strumenti per scaricare l'immagine ISO variano a seconda del tipo di protocollo impiegato e dal sistema operativo in uso. Se si usa un normale protocollo HTTP/FTP è sufficiente usare gli strumenti messi a disposizione dal browser web di propria scelta (Firefox, Opera, Konqueror, Safari, Internet Explorer). In alternativa possono essere usati i cosiddetti Download Manager, piccoli programmi che gestiscono i download in modo molto efficiente. Basta effettuare una ricerca sul web per rintracciare lo strumento adeguato a questa necessità. - Per piattaforme Linux è possibile utilizzare D4X - Per piattaforma Windows è possibile usare Star Downloader - Per piattaforma Macintosh è possibile usare Folx - Downloader for Mac 13

14 Controllare il md5sum Si tratta di un controllo utilizzato per verificare l'integrità dei file. In questo modo è possibile verificare se un file è stato danneggiato o modificato; ne è consigliato l'uso in caso di file scaricati da internet. Se il md5sum del file scaricato corrisponde a quello del file md5, si può essere sicuri che il file è stato scaricato correttamente. Su Linux si può ottenere il md5sum con il comando: $ md5sum immagine_da_controllare.iso (il calcolo potrebbe richiede un po' di tempo) Il risultato dell'md5sum verrà scritto sulla console. Con md5summer (486kb) la somma md5 può essere verificata anche in Windows. Le immagini ISO di Dreamlinux sono sempre fornite con un file somma md5 e dovrebbero essere sempre controllate prima della masterizzazione. Questo garantisce che, in caso di problemi, questi non siano dovuti al file scaricato, e libera i forum da problemi che non possono essere risolti perché l'immagine ISO è danneggiata. Si dovrebbe effettuare il controllo in una console. Basta spostarsi nella cartella che contiene sia l'immagine ISO che il file con la somma md5 e poi eseguire: $ md5sum -c dreamlinux.iso.md5 Se non corrispondono, si ottiene un errore: dreamlinux.iso: Error md5sum: Warning: calculated checksum does not match! Se il file scaricato è corretto, il programma termina senza messaggi. Masterizzazione Masterizzare in Windows ATTENZIONE: Dreamlinux è una distribuzione che si basa su una tecnologia ad alta compressione, per questo motivo occorre fare molta attenzione nella masterizzazione dell'immagine ISO. Sarebbe bene impiegare dei supporto CD di buon livello e masterizzare in modalità DAO (disk-at-once) ad una velocità non superiore agli 8x. E' possibile masterizzare un CD con Windows. L'immagine scaricata va masterizzata come file ISO. Dal file ISO si deve masterizzare un CD. Non va masterizzato il file ISO come disco dati. E' necessario masterizzare il file ISO come Disk-At-Once. Si possono impiegare vari strumenti per masterizzare una immagine ISO in Windows. Il programma di masterizzazione open source per Windows è: - cdrtfe: compatibile con Windows 9x/ME/2000/XP (testato con Win95, Win98SE, Win2000, WinXP); I programmi di masterizzazione closed source e proprietari per Windows sono: - Nero (non Nero Express!) - CDR-WIN che è possibile trovare in versione demo su Internet. CDR-WIN masterizza con velocità ridotte in versione demo, ma dovrebbe essere sufficiente. Nel menu bisogna scegliere 14

15 "Burn a ISO 9660 Image File to CD". - Un altro valido strumento freeware è CD/DVD Burner XP pro Masterizzare in Linux ATTENZIONE: Dreamlinux è una distribuzione che si basa su una tecnologia ad alta compressione, per questo motivo occorre fare molta attenzione nella masterizzazione dell'immagine ISO. Sarebbe bene impiegare dei supporto CD di buon livello e masterizzare in modalità DAO (disk-at-once) ad una velocità non superiore agli 8x. Se si è già degli utenti Linux, si può masterizzare il cd da linea di comando o con uno dei programmi di masterizzazione che sono già installati. - Se si è in ambiente GNOME si può impiegare Brasero e GnomeBaker. - Se si è in ambiente KDE si può usare l'ottimo K3B preinstallato. - Se si è in ambiente Xfce si può impiegare uno dei tre programmi dianzi menzionati. - In genere il File Manager di quasi ogni ambiente desktop offre l'opzione di masterizzazione quando si clicca con il pulsante destro del mouse su un file ISO. Basta cliccare sopra questa opzione per avviare il programma di masterizzazione. Prima di tutto K3B calcola la somma MD5 per il file ISO (questo richiede un po' di tempo). Se il valore mostrato è simile al valore del file MD5 (per esempio sidux.iso.md5), lo scaricamento è stato eseguito con successo e si può masterizzare il file semplicemente cliccando su "Start". Masterizzare da Terminale in Linux Alcune distribuzioni consentono di effettuare la masterizzazione di una immagine ISO direttamente da terminale. Se si sta utilizzando un altro sistema Debian, è possibile usare il comando wodim come segue : Per sapere quali dispositivi ci sono nel pc usare: $ wodim --devices [INVIO] per ottenere una risposta simile : wodim: Overview of accessible drives (2 found) : dev='/dev/hdc' rwrw-- : 'AOPEN' 'CD-RW CRW2440' 1 dev='/dev/hdd' rwrw-- : '_NEC' 'DVD_RW ND-3540A' Per masterizzare un'immagine ISO: $ wodim dev=/dev/hdc driveropts=burnfree,noforcespeed fs=14m speed=8 -dao -eject -overburn -v immagine.iso Se si ottiene un errore "driveropts", è dovuto a "burnfree" che non è supportato da alcune periferiche, quindi impostate il comando: $ wodim dev=/dev/scd0 driveropts=noforcespeed fs=14m speed=8 -dao -eject -overburn -v immagine.iso 15

16 oppure $ wodim dev=/dev/scd0 fs=14m speed=8 -dao -eject -overburn -v immagine.iso 16

17 Capitolo 3 Sistema Live Dreamlinux è una distribuzione Linux "live", che significa che può essere avviata nel pc senza la necessità di essere installata e di modificare, quindi, gli attuali assetti del sistema.vediamo le caratteristiche di una distribuzione Live, come usare Dreamlinux in versione Live e come risolvere alcuni problemi. Cos'è un sistema Live Un live CD o un live DVD è un CD o un DVD contenenti un sistema operativo per computer avviabile. I Live CD sono unici in quanto sono in grado di avviare un sistema operativo completo e moderno su un computer trascirando la presenza di un altro dispositivo di memorizzazione, come l'hard disk interno. I dispositivi Live USB sono simili al live CD, ma spesso hanno in più la capictà di scrivere le modifiche ed i contenuti all'interno dello stesso dispositivo. Mentre un live CD tipicamente non altera il sistema operativo o i file già presenti sull'hard disk, molti live CD includono meccanismi ed utilità per l'alterazione del disco interno, compresa l'installazione del sistema. Ciò è importante per alcuni aspetti della gestione del sistema installato, come la rimozione di virus, effettuare una copia del disco fisso e per il recupero di sistemi in avaria. L'opzione predefinita è comunque quella per la quale, una volta che il live Cd venga espulso ed il pc riavviato, il sistema installato nel computer si mostri del tutto integro e inalterato. E' in grado di avviare il sistema in modo completo senza installazione permanente, piazzando i files e gli oggetti necessari, anzichè sul disco fisso, nella RAM. Questo, tuttavia, fa si che la RAM disponibile per avviare le applicazioni sia scarsa invalidando l'usabilità del sistema o rallentando la risposta del sistema live agli input dell'utente. Dreamlinux è un sistema live CD ed offre quindi la possibilità di essere provato prima di procedere alla eventuale installazione. Usare Dreamlinux Live Per avviare la seduta Live di Dreamlinux è sufficiente inserire il Cd di Dreamlinux nell'apposito lettore e riavviare il pc. Attualmente tutti i pc hanno predefinitamente la configurazione del BIOS in modo che la sequenza di avvio parta dal lettore CD-ROM.Questa condizione permette quindi al pc di avviare il Cd di Dreamlinux e determinarne il caricamento. Se questa configurazione non fosse disponibile, è necessario procedere a configurare il BIOS a questa bisogna. Configurare il BIOS Per accedere al BIOS della scheda madre, basta premere il tasto "Canc" nei primissimi atttimi dell'avvio del PC. Se "Canc" non fosse attivo, si può premere F1 od F2. Una volta che si acceda alla schermata testuale del BIOS occorre trovare la sezione che indica i 17

18 dispositivi con cui si avvia il PC e seguire le istruzioni a schermo che indicano come cambiare i parametri, come salvarli e come uscire dal programma. Opzioni di avvio Una volta accertato che il PC si avvia da CD, basta riavviare il PC con il Cd di Dreamlinux nel lettore apposito e attendere che compaia la schermata di boot di Dreamlinux. In genere è sufficiente premere il tasto Invio per far partire il caricamento, altrimenti si attendono i dieci secondi predefiniti per vedere il sistema partire spontaneamente. Nella schermata di avvio ci sono due scelte: - Dreamlinux XFCE -- per avviare Dreamlinux con i parametri predefiniti - Memtest Memory Diagnostic Tool -- per effettuare un test della memoria RAM Poi ci sono due opzioni attivabili dai tasti funzione F1 Help Kernel -- Kernel Options acpi -- advance configuration and power interface acpi=0ff -- switch off ACPI completely per computer molto vecchi acpi=force -- switch on ACPI even if your BIOS is dated before 2000 pci=noacpi -- do not use ACPI to route PCI interrupts acpi=oldboot -- only the parts of ACPI that are relevant Expecially on new computers, it replaces the old apm system apm -- toggle power management apm=off -- switch off APM completely IDE -- Control the IDE subsystem ide=nodma -- switch off dma for IDE drivers VGA -- Set the framebuffer vga mode vga= provides 1024x768 64K colours vga=ask -- to see more options Help Info -- How to use this help menu ed F4 Language per la scelta della lingua (unicamente l'inglese). Per gli utenti esperti di Linux è possibile inserire manualmente dei parametri particolari per condizioni particolari. L'uso delle opzioni su elencate si rende necessario se vi fossero problemi con l'avvio del sistema. In genere possono esserci problemi su computer molto datati o su computer assemblati con hardware di incerta provenienza. Applicazione del sistema Live Vediamo ora cosa si può fare con Dreamlinux in versione live CD. Effettuare personalizzazioni prima della installazione Dreamlinux è un sistema live che consente di effettuare personalizzazioni e configurazioni preinstallazione, in modo che l'utente, una volta installato il sistema, possa evitare di effettuare la gran parte delle configurazioni e setup post-installazione. Questo grazie al poco consumo di memoria RAM da parte di Dreamlinux in versione live. Infatti il limitato uso di RAM, consente di immagazzinare i dati di configurazione e personalizzazione e tenerli disponibili per il sistema installato. Si suggeriscono le seguenti configurazioni di preinstallazione: 18

19 Lingua 1. Click con il destro su un area vuota del desktop 2. Nel menu principale cliccare sulla voce "System" 3. Cliccare sulla voce "DCP - Control Panel" 4. In DCP cliccare sulla icona "Language" 5. Nella finestra di dialogo deselezionare le voci selezionate (en) 6. Trovare la voce "it_it.utf-8utf-8", selezionare il box alla sua sinistra e cliccare sul pulsante "Forward" 7. Nella schermata successiva, aprire il menu a tendina e selezionare "it_it.utf-8utf-8" e cliccare sul pulsante "Forward" 8. Per avere il sistema in italiano, occorre riavviare il server grafico con la combinazione di tasti "Ctrl+Alt+Backspace" 9. Il server si riavvia e vi verrà mostrata la schermata di login. Non dovete far altro che premere "Invio" per accedere nuovamente alla scrivania 10.Rientrati nella scrivania il sistema sembra non avere cambiato la lingua, ma se si procede con la installazione, il sistema installato sarà in italiano Dimensioni delle icone del desktop 1. Accedete al Menu principale (click destro sulla scrivania) e cliccate sulla voce "Sistem" 2. Cliccate sulla voce "DCP - Control Panel" e poi in esso sull'icona "Xfce Settings" 3. Cliccate poi sull'icona "Desktop" e nella finestra che compare cliccate sull'etichetta "Behavior" 4. Nell'area "Desktop Icons", individuate la voce "Icon size" w nel box a fianco impostate il valore che più vi aggrada 5. Chiudete questa finestra e noterete che le icone sul desktop sono di dimensioni differenti Ora e Data 1. In DCP - Control Panel, cliccate sull'icona "Time/Date" 2. Nella finestra che compare, cliccate il pulsante a fianco della voce "Time zone" 3. Nella finestra che compare, mostrando l'immagine del pianeta, selezionate la Time Zone cliccando sul menu a tendina posto in basso. Scegliete la vostra Time Zome e cliudete questa finestra. 4. Nella finestra che compare, cliccate sul pulsante a fianco della voce "Configuration" e selezionate l'opzione "Manual" 5. Viene mostrata la situazione dell'ora, dei minuti e dei secondi. Applicate le modifiche se l'orario non dovesse essere giusto. 6. Viene mostrata anche la situazione al riguardo della data. Applicate le modifiche opportune, se necessarie. 7. Chiudete questa finestra e il gico è fatto Tastiera 1. In DCP - Control Panel, cliccate sull'icona "Keyboard Layout" 2. Nella finestra che compare, togliete la selezione alla voce "Use X Configuration" 3. Nell'area "Keyboard Layout" vedrete che è impostata la tastiera americana 4. Cliccate sul pulsante "Add" e nella finestra che compare trovate la voce "Italy" e selezionatela. Cliccate su "OK" 5. Vedrete che nella finestra precedente oltre alla tastiera americana è impostata anche quella italiana 6. Selezionate la tastiera americana (us) e cliccate sul pulsante "Delete" sulla destra per elimninarla. 7. Completate la configurazione cliccando sul pulsante "OK" 19

20 8. Ora avete la tastiera italiana Installare Dreamlinux su hard disk Questa applicazione è tratta in modo completo nel capitolo Installazione alla quale rimandiamo il lettore Effettuare test su prestazioni e compatibilità hardware Dreamlinux è un sistema operativo Live in grado di funzionare su un vastissimo numero di macchine e hardware, ma non su tutti. Per questo la funzione live consente di effettuare delle prove per valutare se la macchina in possesso dell'utente sia in grado di ricevere il sistema Linux. Avviando Dreamlinux in sessione live è possibile controllare se la scheda madre, se il processore, se la memoria RAM, se la scheda grafica, se la scheda di rete, se le schede wifi e se le varie periferiche siano supportati dal sistema stesso. Se il sistema mostra la scrivania alla corretta risoluzione dello schermo, significa che scheda madre, processore, RAM e scheda grafica sono stati adeguatamente riconosciuti e configurati. Se avviando un programma di riproduzione musicale si percepiscono correttamente i suoni, significa che la scheda audio è stata adeguatamente riconosciuta e configurata (per effettuare una prova adeguata, è opportuno inserire una chiavetta USB con alcuni brani musicali, in una presa USB del computer e avviare il riproduttore multimediale per ascoltare i brani inclusi nella chiavetta USB. Se la riproduzione va a buon fine, si avrà la sicurezza di avere una scheda audio e il controller USB supportati). Dreamlinux live permette anche di avviare una connessione ADSL, analogica, wifi. Basta effettuare un tentativo per sapere se la scheda di rete è supportata. In genere una connessione ADSL con modem Ethernet è sempre supportata, mentre l'uso di modem USB può spesso risultare difficoltoso. Le connessioni wifi possono presentare raramente delle difficoltà. Valutare dotazioni e aspetto grafico della distribuzione Dreamlinux Live è un sistema operativo riccamente dotato di software e dall'aspetto moderno e bello. Tuttavia l'utente potrebbe essere alla ricerca di un sistema con altro software e con un aspetto grafico diverso. Per questo avviare Dreamlinux in sessione Live permette di controllare se le dotazioni di software siano quelle desiderate e come fare per espanderle.a questo proposito rimandiamo il lettore alla pagina dedicata alle Applicazioni. Dreamlinux, anche in versione Live, consente di installare altro software aggiuntivo, in funzione della installazione, in modo da avere tale software aggiuntivo già pronto a sistema installato. Per fare questo c'è un programma molto potente e facile da usare che si chiama Synaptic, per il cui uso rimandiamo il lettore a.questa pagina E' necessario ricordare che i programmi installati in corso di sessione Live, non rimarranno installati dopo che il sistema venga spento. Dreamlinux è un sistema largamente personalizzabile e la sua personalizzazione può avvenire anche in versione live, in funzione di una successiva installazione. Per poter procedere alla personalizzazione, si deve accedere al Pannello di Controllo e poi alle configurazioni dell'ambiente operativo. E' possibile personalizzare praticamente ogni aspetto del sistema, ma occorre ricordare che con lo spegnimento del sistema Live, tali personalizzazioni andranno perdute. Usare un sistema portatile Dreamlinux Live è un ottimo sistema portatitle in grado di funzionare molto bene su quasi ogni tipo di computer. Quindi se si desidera lavorare in ambiente Dreamlinux anche su computer differenti da quello di proprietà, basta avere con se un CD di Dreamlinux e avviarlo sul computer che si ha a disposizione. 20

21 La sua architettura, l'ambiente grafico disponibile e una serie di ottimizzazioni, consentono al sistema di avviarsi nel giro di appena due minuti, di mettere a disposizione dell'utente ottimo software per le proprie necessità e di lasciare inalterato il PC una volta che Dreamlinux venga spento. La condizione ideale per usare Dreamlinux Live su CD in ogni occasione e su qualsiasi macchina, è quella di avere il CD di Dreamlinux in abbinamento con una memoria USB contenente dati e file di cui si voglia disporre. Una volta avviato il sistema e inserita la memoria USB, si potrà lavorare nel proprio ambiente preferito sui file desiderati in modo del tutto sicuro e senza lasciare traccia. Questo modo di procedere è particolarmente indicato laddove la macchina disponibile non possa supportare l'avvio del sistema direttamente da memorie USB. Recuperare dati da sistemi in panne Ci sono delle condizioni per le quali un sistema installato non sia più esplorabile od usabile per svariati motivi (principalmente legati a malware, come virus, trojan ed altro software malevole). In questi casi l'utente non è in grado di arggiungere i propri dati. Dreamlinux offre, proprio grazie alle sue caratteristiche di sistema live, la possibilità di esplorare il sistema in modo da poter recuperare i dati utili all'utente. Basta inserire il Cd di Dreamlinux nel lettore e avviare il sistema Live. Una volta giunti sulla scrivania di Dreamlinux procedere come segue: 1. Cliccare sull'icona del file manager di root (nella barra delle icone poste in basso, è quella che somiglia ad un libro aperto) 2. Nella finestra del file manager cliccare sull'icona "File System" della colonna sinistra 3. Nella finestra a destra compaiono delle icone di cartelle che si riferiscono alle varie directories del sistema. Cliccare sulla directory "mnt" che mostrerà di dispositivi montati 4. Verranno subito mostrate delle cartelle che si riferiscono alla rete (Network) ed ai dischi/partizioni presenti nell'hard disk (siglati con la formula "hdax", laddove la "x" indica il numero della partizione). 5. Cliccare su una delle icone ed esplorarne il contenuto. 6. Una volta individuata la directory con i dati da recuperare, inserire una chiavetta USB in una presa del computer 7. Trasferire i dati dal pc alla chiavetta 8. Chiudere Dreamlinux ed estrarre la chiavetta Creare la propria distribuzione Dreamlinux Dreamlinux Live è una distribuzione Linux che consente di produrre la propria distribuzione personalizzata con gli strumenti e i programmi preferiti, ma anche con sfondi e temi personalizzati. E' una opzione di grande importanza per tutti coloro che vogliono avere a disposizione un sistema ritagliato sulle proprie esigenze e le proprie dotazioni hardware. Procediamo quindi ad illustrare questa interessante dotazione. MkDistro LiveRemaster è una componente della suite di strumenti MkDistro, disegnata per costruire e rimasterizzare l'intera distro o i suoi moduli. Il suo obiettivo è quello per cui sia possibile ad ogni utente, quando avvia Dreamlinux come LiveCD, di personalizzare la distro e generare una nuova immagine ISO che ricalchi la personalizzazione effettuata. La principale motivazione nello sviluppo di questo strumento deriva dalla comprensione del fatto che non tutti gli utenti possono apprezzare tutte le applicazioni che risiedono di default in Dreamlinux. Perciò, usando MkDistro LiveRemaster appropriatamente, ogni utente può installare e/ o disinstallare applicazioni, configurare Engage, lo sfondo dello schermo, etc. secondo le sue 21

22 volontà e, dopo essere soddisfatto delle personalizzazioni, generare una nuova immagine ISO di Dreamlinux, pronta da masterizzare. Di questa utile funzione se ne parla dettagliatamente alla pagina. Limiti della versione Live La versione Live di Dreamlinux, come la maggior parte dei sistemi Live, ha dei limiti che non possono essere rimediati. Anzitutto il sistema Live non consente la memorizzazione delle modifiche a file e configurazioni sul supporto dal quale Dreamlinux si avvia (il CD), a meno che non si faccia uso di un CD riscrivibile e che questo venga configurato per la riscrittura. Si potrà rimediare a ciò solo con l'uso di chiavette USB che potranno unicamente salvare le modifiche ai dati che sono contenuti in essa. Secondariamente la versione Live, avviandosi da CD, impone che per ogni funzione che richieda l'accesso al file system ed ai programmi, sia necessario il riavvio del CD, con innegabile rallentamento del sistema in toto. Più il programma è vasto e pesante, più il tempo di latenza si dilata. Pertanto l'avvio di un semplice editor di testi o del terminale ha un tempo di latenza notevolmente minore di quello necessario per l'avvio di un programma di grafica o di un complesso word processor. Non va dimenticato, infine, che se la macchina disponibile ha un solo lettore CD-ROM, questa unità non sarà disponibile per masterizzare, ascoltare CD audio o per fare il backup di sistema, in quanto impegnata a mantenere "vivo" Dreamlinux. Dreamlinux offre il meglio di se unicamente quando venga installato nel computer. 22

23 Capitolo 4 Installazione Dopo avere valutato Dreamlinux in versione Live si potrebbe desiderare di installarlo nel PC ed è proprio alla installazione che è dedicato questo capitolo. Requisiti di Sistema Dreamlinux è un sistema operativo ottimizzato al punto da richiedere poche risorse per il suo avvio e il suo uso. Vediamo quindi quali sono le dotazioni minime necessarie ad un uso adeguato del sistema. PC : desktop o Laptop Processore : Intel/AMD i386 a 533 MHz RAM : 192/256 MB Hard Disk : 5 GB Scheda Grafica : Integrata Scheda Audio : Integrata Scheda di Rete : Integrata Con queste dotazioni è agevolmente possibile installare ed usare Dreamlinux per un uso "normale" del sistema (Ufficio, Internet, Musica, Film). L'uso di programmi complessi come editor di grafica tridimensionale, editor di filmati ed editor musicali, richiedono dotazioni superiori. Vediamo ora le dotazioni raccomandate per un uso divertente ed efficiente del sistema PC : desktop o Laptop Processore : Intel/AMD i686 a 800 MHz o superiore RAM : 512/1024 MB o più Hard Disk : 10 GB Scheda Grafica : Con supporto all'accelerazione grafica (ATI, o Nvidia, o Intel) Scheda Audio : SoundBlaster Scheda di Rete : Integrata Con queste dotazioni si può sfruttare al massimo Dreamlinux e godere delle fantastiche magie grafiche del desktop compositing e del 3D. Si potranno sfruttare tutte quelle applicazioni particolarmente orientate alla multimedialità, come l'editing audio/video, od alla grafica 3D. Il Partizionamento L'installazione di un qualsiasi sistema Linux prevede che il disco fisso del computer sia partizionato, ovvero che venga suddiviso in settori che accolgano le componenti del sistema installato e che rendano ottimale l'uso di un sistema Linux. Anche Dreamlinux prevede, per la sua 23

24 installazione, che il disco fisso sia partizionato a dovere. Idealmente sono sufficienti/obbligatorie due partizioni : - Partizione di Root, nella quale viene insediato il sistema e il suo file system - Partizione di Swap, nella quale transitano i dati in aiuto alla memoria RAM Tuttavia è possibile procedere ad un partizionamente più efficiente e utile : - Partizione di Root - Partizione /home, nella quale custodire i file di configurazione e personalizzazione, nonchè i file propri dell'utente (documenti, film, musica, disegni ed altro) - Partizione di Swap Il primo tipo di partizionamento è anche quello più semplice da eseguire, ma è quello che, in caso di reinstallazione o di cambiamento di sistema operativo, comporta automaticamente la completa distruzione dei dati, delle personalizzazioni e dei documenti. Il secondo tipo di partizionamento è un pochino più complesso da fare, ma permette di avere in una partizione a parte tutte quelle cose che non si vogliono rifare/reinstallare in futuro. 2.1 Strumenti per il partizionamento Dreamlinux mette a disposizione ben due strumenti per il partizionamento del disco fisso: - GParted - cfdisk Il primo è uno strumento con interfaccia grafica che ha le capacità di gestire le partizioni del disco potendone modificare le dimensioni e il file system interno. E' uno strumento più adatto ai principianti. Il secondo ha una interfaccia testuale ed ha prettamente funzioni distruttive, al fine di ripartizionare il disco dopo che ne sia avvenuta la formattazione. Non ha funzioni di ridimensionamento ed è uno strumento estremo e indicato ad utenza esperta. 2.2 Come partizionare il disco fisso Vediamo ora come fare per partizionare il disco fisso, usando i due strumenti su elencati Partizionare il disco fisso usando cfdisk Aprire il Terminale (Menu Principale --> Terminale) e digitare il seguente comando : sudo cfdisk Nella prima schermata (Fig.1) cfdisk mostra la tabella della partizione corrente con i nomi e alcuni dati riguardo ogni partizione. Nella parte bassa della schermata ci sono alcuni pulsanti di comando. Per cambiare partizione usare i tasti freccia su e giù. Per cambiare comando usare i tasti freccia sinistra e destra Cancellare una partizione Per cancellare una partizione, evidenziarla raggiungendola con i tasti freccia su e giu e selezionare il comando Delete con i tasti freccia sinistra e destra e poi premere Invio (Fig.1). 24

25 Fig. 1 - Cancellare una partizione Creare una nuova partizione Per creare una nuova partizione (Fig.2), usare il comando: New (selezionarlo con i tasti freccia sinistra e destra), e premere Invio. Si deve decidere tra partizione primaria e partizione logica. In caso di una partizione logica, il programma automaticamente creerà prima una partizione estesa. Poi si deve scegliere la dimensione della partizione (in MB). Se non si riesce ad inserire un valore in MB, ritornare allo schermo principale con il tasto ESC e selezionare MB con il comando Units Fig. 2 - Creazione di una nuova partizione Tipo di partizione Per impostare il tipo di partizione per Linux swap o Linux, evidenziare la partizione attuale e usare il comando (Fig.4): Type 25

26 Fig. 3 - Selezionare il tipo di partizione Si otterrà una lista di tipi differenti. Premere la barra spaziatrice e si otterranno altri tipi. Trovare quello che serve e immettere il numero relativo al prompt. (Linux swap è 82, i filesystem Linux dovrebbero essere 83) Fig. 4 - I tipi di partizione Rendere avviabile una partizione Con linux non c'è bisogno di rendere avviabile una partizione ma alcuni sistemi operativi lo richiedono. Evidenziare la partizione e selezionare il comando. Nota: quando si installa su un disco fisso esterno allora una partizione deve essere avviabile: Bootable Scrivere sul disco i nuovi cambiamenti Quando si sono impostati i cambiamenti è possibile scriverli usando il comando Write (scrivi). La tabella delle partizioni verrà scritta sul disco. Poiché la scrittura dei nuovi cambiamenti comporterà la distruzione di tutti i dati sulle partizioni che si sono cancellate o cambiate, occorre essere sicuri di 26

27 voler fare ciò prima di premere davvero il tasto 'write'. (Fig.5) Invio Fig. 5 - Scrivere i cambiamenti Chiudere il programma Per uscire dal programma, selezionare il comando Quit. Dopo essere usciti da cfdisk e prima di iniziare la formattazione o l'installazione, si dovrebbe riavviare il sistema in modo che Dreamlinux possa leggere la nuova tabella delle partizioni Partizionare il disco fisso con GParted In Dreamlinux Live, GParted lo si può lanciare in qualità di Amministratore, quindi si deve aprire il Terminale (Menu principale --> Terminale) e si digita il comando: sudo gparted Il programma mostrerà la sua interfaccia grafica ed effettuerà una scansione delle periferiche Barra dei Menu Menu 'GParted' Se si clicca il menu "GParted", verranno visualizzate due opzioni. Si può cliccare su "Rileva dispositivi" per aggiornare la visualizzazione delle periferiche del sistema. Oppure si clicca su "Dispositivi" per scegliere l'hard disk sul quale si vogliono modificare le partizioni. Questo è utile se si ha più di un hard disk, oppure se si vuole partizionare dei dischi esterni come una chiavetta USB. Occorre fare molta attenzione a non fare errori di identificazione, in quanto una volta messo in azione, GParted potrebbe cancellare ogni contenuto dell'hard disk o della partizione erroneamente scelti. 27

28 Fig. 6 - L'interfaccia di GParted Menu Modifica Il menu Modifica ha tre funzioni in grigio che potrebbero risultare cruciali: Annulla l'ultima operazione Applica tutte le operazioni Cancella tutte le operazioni Menu Visualizza Che a sua volta contiene le voci Informazioni sul dispositivo Il pannello "Informazioni sul dispositivo" visualizza i dettagli riguardo all'hard disk come Modello, Dimensione, ecc. (Fig.7) Questo pannello è più utile in un sistema con vari hard disk dove l'informazione viene utilizzata per confermare che l'hard disk che si sta esaminando è quello giusto. 28

29 Fig. 7 - Situazione del dispositivo selezionato Operazioni in sospeso Nella barra di stato, posta in basso, viene visualizzata una lista di operazioni in sospeso (operations pending). L'informazione è utile dal momento che fornisce una indicazione di diverse operazioni in sospeso. Menu Dispositivo Il menu "Dispositivo" permette di inserire una etichetta al disco e se quella corrente è inappropriata, può essere cambiata utilizzando questa opzione. Menu Partizione Questo menu è di estrema importanza. Permette di fare operazioni multiple, alcune delle quali sono pericolose: Elimina viene selezionato se si vuole cancellare una partizione. Per eseguire la cancellazione si deve prima selezionare la partizione. Ridimensiona/Sposta permette di ridimensionare le partizioni Creare una nuova partizione Nella barra degli strumenti, il pulsante Nuovo consente di creare una nuova partizione, se è già stata selezionata una zona non allocata (Fig.8). Compare una nuova finestra che permette di scegliere la dimensione voluta, se la partizione deve essere Primaria, Estesa o Logica ed infine il tipo di filesystem. 29

30 Fig. 8 - Creare una nuova partizione In caso si sia commesso un errore si può utilizzare il pulsante Cancella per eliminare la partizione scelta oppure se non si è ancora applicato l'operazione si può utilizzare il pulsante Annulla Ridimensiona/Sposta Quando si vuole ridimensionare una partizione selezionata (Fig.9), premere il pulsante "Ridimensiona/Sposta" e compare subito una nuova finestra. Utilizzare il mouse per ridurre (oppure aumentare) la partizione o se si preferisce, utilizzare le frecce. 30

31 Fig. 9 - Mobilizzare e/o ridimensionare una partizione Dopo che è stato dato il comando "Ridimensiona", occorre cliccare su "Applica" altrimenti nessuna operazione viene effettuata sull'hard disk. A questo punto le operazioni prendono il via (Fig.10) e una nuova finestra mostra la progressione di queste operazioni. La durata delle operazioni dipende dalla nuova dimensione della partizione. 31

32 Fig Operazione in corso IMPORTANTE! Dopo aver modificato la tabella delle partizioni, terminare la sessione e riavviare il sistema per consentire a Dreamlinux di leggere nuovamente la nuova tabella delle partizioni. 2.3 Ridimensionare partizioni NTFS Il ridimensionamento di una partizione NTFS richiede il riavvio del sistema! NON FATE NESSUNA OPERAZIONE SU QUESTA PARTIZIONE prima del riavvio oppure avrete degli errori. Dopo il riavvio in M$ Windows, il sistema mostrerà una schermata speciale e un messaggio che riguarda la consistenza del disco: 'Checking file system on c'. Lasciate eseguire l'autochk perchè NT ha bisogno di controllare il proprio file system dopo l'operazione di ridimensionamento. Alla fine del processo il co,puter si ravvierà automaticamnte per la seeconda volta. Ciò assicura che le cose funzionino perfettamente. Dopo il riavvio Windows XP sarà a posto, ma aspettate che il sistema finisca di avviarsi, cioè fino alla finestra di autenticazione degli utenti! 2.4 Raccomandazioni In linea generale si raccomanda di riservare al sistema Dreamlinux uno spazio di almeno 10 GB sul disco fisso. Questo spazio verrà occupato dal sistema in se, dai programmi nuovi che verranno installati dall'utente e dai file che l'utente inserisce nel sistema (documenti, musica, films, ecc.). Naturalmente più è lo spazio disponibile, più sono i contenuti che possono essere inseriti e modificati. 32

33 Per quanto riguarda lo spazio da riservare alla memoria Swap, si può far riferimento ad un vecchio assunto, che afferma che la Swap deve essere almeno il doppio della memoria RAM disponibile. Tuttavia questo era vero quando la RAM disponibile era molto limitata (64/128 MB), ma ora nei moderni PC la memoria RAM è ben oltre il sufficiente e si può affermare che lo spazio da riservare alla Swap non dovrebbe essere superiore ad 1 GB. NOTE e Ringraziamenti La documentazione completa di GParted, completa anche riguardo al copiare le partizioni, si trova su sito di GParted Alcune parti di questa sezione riguardante il partizionamento, sono state redatte sulla base dell'ottimo Manuale di SIDUX che potrete consultare presso questo URL. Installazione Dopo avere trattato il partizionamento del disco, procederemo con l'installazione del sistema Dreamlinux, descrivendo dapprima il pratico e potente installer, poi descrivendo una installazione dedicata, quindi una installazione abbinata. In altre pagine verrà descritta l'installazione su pendrive USB. L'Interfaccia Per la installazione di Dreamlinux, l'utente ha a disposizione un apposito programma completamente grafico il cui vantaggio principale è quello di racchiudere tutte le principali configurazioni e scelte all'interno di una singola finestra (Fig.1). 33

34 Analizziamo quindi le varie parti di questo ottimo strumento e le rispettive funzioni. Già con questo sopraluogo, sarà possibile comprendere e immaginare come possa avvenire l'installazione di Dreamlinux. Occorre notare che l'installer è suddiviso in aree progressive, ovvero aree che racchiudono funzioni e scelte che devono precedere le successive al fine di completare una installazione regolare. Analizzeremo i singoli oggetti presenti nella interfaccia e seguiremo la numerazione. 1. Box Name - In questo campo inseriremo il nome del computer. Sarà il nome del pc che verrà visualizzato nelle reti intranet. E' bene scegliere un nome facile da ricordare. Se non è previsto il collegamento alla rete, potete lasciare quello predefinito (DL). 2. Root Passwd - In questo campo dovremo inserire la password per l'utente amministratore. Si raccomanda di inserire una password di elevata complessità con numeri e lettere maiuscole e minuscole di almeno 8 elementi. 3. Again - In questo campo dovremo ripetere la password di amministratore a fini di verifica. La password deve essere ripetuta integralmente. e non vale il copia/incolla. 4. User Name - In questo campo dovremo inserire il nome di un utente generico. Sceglieremo quello che più ci piace e dovremo ricordarlo. Una volta che il sistema installato venga riavviato, dovremo digitare questo nome nella schermata di accesso (login). La sua complessità non è determinante. 5. User Passwd - In questo campo dovremo indicare la password dell'utente generico, quella che dovrete digitare nella finestra di login, dopo aver digitato il nome utente. La sua complessità deve essere adeguata e facile da ricordare, composta di almeno 6 caratteri alfanumerici. 34

35 6. Again - In questo campo dovremo ripetere la password dell'utente generico a fini di verifica della corretta digitazione. La password deve essere ripetuta integralmente. e non vale il copia/incolla. 7. Add New User - Cliccando su questo pulsante si può aggiungere un nuovo utente del sistema. Vedremo in seguito come fare. 8. Internal Partitioned Disk - Questo selettore indica che si ha intenzione di usare un disco interno già partizionato. E' il selettore selezionato predefinitamente. 9. External Disk (Portable DL) - Questo selettore va selezionato se si ha intenzione di installare Dreamlinux in un disco esterno collegato al computer con USB o Firewire. 10.EeePC Media Install - Questo selettore si applica nelle installazioni di Dreamlinux sui nuovi e interessantissimi netbook. 11.Detected Partition - Questa finestra mostra la situazione del disco fisso e delle partizioni reperite in esso. Se si è praticata un partizionamento corretto, in questa finestra verranno mostrate le partizioni eseguite. 12.Select where to install - In questo campo dovremo indicare quale partiziona vada usata per installare Dreamlinux. Basterà cliccare sulla partizione voluta, nella finestra precedente (Detected Partition), per vederla comparire in questo campo. 13.Filesystem Type - Qui dovremo selezionare il filesystem desiderato. Basta cliccare sul pulsante a lato per selezionare il filesystem in un apposito menu a discesa. 14.Mounting Point - Qui dovremo scegliere il mountpoint, ovvero il punto di montaggio della partizione. Se si tratta di installare il sistema, si selezionerà il mountpoint "/", ovvero la radice (root) del sistema. Se si tratta di partizioni particolari che fanno parte del filesystem, si sceglierà quello adeguato (/usr, /boot, /home, ecc.) 15.Format Partition? - Se si seleziona questo box, la partizione prescelta verrà formattata. Si raccomanda di selezionare questa opzione quando si installa il sistema con il mountpoint "/", in modo da evitare problemi di installazione. 16.Reread - Se si clicca questo bottone, verrà nuovamente letta la tabella delle partizioni e i dati selezionati nei campi descritti in precedenza, verranno cancellati. E' una opzione molto utile se non si è sicuri di aver seguito bene i passaggi elencati dianzi. 17.Add - Questo pulsante viene cliccato ad ogni scelta effettuata in precedenza, in modo da raccogliere i dati sulle partizioni destinate alla installazione nella finestra successiva (Selected Partition). 18.Selected Partition - In questa finestra vengono elencate le partizioni che subiranno modifiche nel processo di installazione. Devono comparire necessariamente almeno due partizioni, quella di root (/) e quella di Swap (linux-swap). 19.MBR - Master Boot Record. Si tratta di una piccola sezione del disco dove viene installato il gestore di avvio del computer. E' il luogo predefinito per installare il bootloader. E' l'opzione preselezionata per definizione. 20.Root Partition - Questa opzione, se selezionata, porterà all'installazione del bootloader nella partizione di root, anzichè nel MBR. 21.Don't Install - Questa opzione, se selezionata, non installerà il bootloader. 22.Adding an existing GRUB - Questa opzione, se selezionata, porterà alla installazione di un GRUB già esistente. E' una opzione utile quando si voglia installare Dreamlinux in presenza di un altro sistema Linux. 23.Title - In questo campo si potrà indicare il nome del sistema operativo installato in modo che compaia nel menu del bootloader. Consigliamo di lasciare quello indicato dall'installer. 24.Inst - In questa area verranno mostrate le fasi della installazione in forma testuale. 25.Barra di progressione - In questa area verrà mostrata la progressione del processo di installazione attraverso una barra colorata a riempimento progressivo. 35

36 Installazione dedicata Procederemo ora ad installare Dreamlinux su disco fisso supponendo che il disco sia interamente dedicato ad esso. Per potere installare Dreamlinux, occorre che il disco fisso sia partizionato adeguatamente e per far ciò, si prega di leggere la prima parte di questo capitolo. Assumiamo quindi che il disco presenti una partizione di 10 GB per ospitare il sistema e una partizione da 1 GB per la memoria Swap. Basterà seguire questi semplici passaggi (I numeri tra parentesi si riferiscono ai numeri sulla immagine visibile in alto): 1. Digitate il nome del computer (1) 2. Digitate la password di root e ripetetela (2 e 3) 3. Digitate il nome dell'utente generico (4) 4. Digitate la password dell'utente generico e ripetetela (5 e 6) 5. Lasciate selezionata l'opzione "Internal Partitioned Disk" (8) 6. Nella finestra "Detected Partition" cliccate sulla partizione da 10GB (11) 7. Cliccate sul menu della sezione "Filesystem Type" e selezionate il filesystem "ext3" (13) 8. Cliccate sul menu della sezione "Mounting Point" e selezionate l'opzione "/" (14) 9. Spuntate l'opzione "Format Partition?" (15) 10.Cliccate sul pulsante "Add" per indicare la partizione nell'area "Selected Partition" (17) 11.Tornate alla finestra "Detected Partition" e cliccate sulla partizione da 1GB (11) 12.Cliccate sul menu della sezione "Filesystem Type" e selezionate il filesystem "linux-swap" (13) 13.Cliccate sul menu della sezione "Mounting Point" e selezionate l'opzione "linux-swap" (14) 14.Spuntate l'opzione "Format Partition?" (15) 15.Cliccate sul pulsante "Add" per indicare la partizione nell'area "Selected Partition" (17) 16.Lasciate selezionata l'opzione "MBR" (19) 17.Lasciate il nome "Dreamlinux" (23) 18.Cliccate sul pulsante "Apply" posto nell'angolo inferiore destro, per avviare la installazione 19.Controllate l'area di installazione (24) e la barra di progressione (25). Ricordate che l'installazione potrebbe richiedere circa 20 minuti e che l'installazione della directory /usr è quella che richiede maggior tempo. Potrà sembrare che la installazione si sia interrotta verso il 46% del processo. Attendete con pazienza. 20.Al completamento della installazione chiudete l'installer (pulsante "Quit") 21.Riavviate il sistema (Menu principale --> Quit --> Reboot) Installazione abbinata Ora affronteremo l'installazione di Dreamlinux in un computer con preinstallato un altro sistema operativo (Windows o Linux/BSD/Solaris). Prima di iniziare ci sono i consigli e le avvertenze: 1. Non installare Dreamlinux se non si hanno almeno 5GB di spazio disco disponibili e meno di 256MB di RAM 2. Non installare Dreamlinux se non si ha tempo per seguire tutte le fasi che andremo ad illustrare. Per fare tutto ci vuole circa un'ora e mezza 3. Dato che Dreamlinux è un sistema Live/Installabile si consiglia prima di provare il sistema, esplorarlo e fare una scelta se risulti essere il sistema voluto 4. Effettuare tutto il back up dei dati che si vogliono conservare e delle impostazioni. Il rischio di una installazione è la totale perdita di tutto il contenuto di tutto l'hard disk! 5. Effettuare una deframmentazione del disco (se è installato Windows) 36

37 REGOLA AUREA : PRIMA si installa Windows e POI si installa Dreamlinux. Il boot loader di Windows vede solo se stesso! Quello di Dreamlinux vede anche Windows. Passiamo alle fasi salienti della installazione : Fasi preliminari 1. Avviate Dreamlinux in seduta live 2. Arrivati alla scrivania, ispezionate il sistema operativo. 3. Eseguite tutte le impostazioni e le personalizzazioni (Lingua, Tastiera, Connessione Web, ecc.), andando nel Dreamlinux Control Panel (Click destro sulla scrivania -> Menu Principale -> System -> DCP-Control Panel) Partizionamento 1. Avviate GParted come descritto dianzi 2. Se è presente già una partizione vuota di almeno 5GB, passare al punto successivo. Se non è presente una partizione vuota, occorre crearla. 1. Cliccate con il sinistro sulla partizione da ridimensionare per selezionarla 2. Cliccate su essa con il destro e poi sulla voce "Resize/Move" del menu contestuale. 3. Cliccate sulla freccia destra dell'immagine e trascinatela verso sinistra e controllate che nella finestra siglata "Free Space Following" ci sia un numero intorno a 5000 (MB). Cliccate sul pulsante "Resize/Move" 3. Sulla parte libera appena creata, cliccate con il destro e scegliete "New" 4. Viene mostrata una finestra con un rettangolo con due frecce ai lati. Dovete creare la partizione di swap (di condivisione o di transito dati) 5. Ridimensionate tale parte libera fino a che ammonti a 1GB (1000 MB) nella finestra "New Size" e cliccate su "Resize/Move" 6. Nello spazio libero rimasto cliccate con il destro e poi nuovamente su "New" (che è la partizione di Dreamlinux). Lasciate le dimensioni che vi vengono indicate. Clicca su "Resize/Move" 7. Ora GParted è pronto per effettuare le operazioni di partizionamento, quindi cliccate sul pulsante "Apply" nella barra dei pulsanti. Attendete che tutto sia completo (possono essere necessari svariati minuti; andate a prendere un caffè), ricordatevi la sigla della partizione per DL (sda3 o simile) e chiudete GParted. Riavviate il sistema in modo che l'installer sia in grado di leggere la nuova tabella delle partizioni Proseguite con la installazione come descritto dianzi, ricordando quale deve essere la partizione dove installare Dreamlinux. NOTA: Predefinitamente GRUB imposta Dreamlinux come sistema predefinito per il boot (avvio) e Windows, o altro sistema, come seconda scelta. E' possibile modificare questo stato di cose alterando il file del menu di avvio, argomento che viene trattato nella sezione Primo Avvio Installazione su PenDrive La versione finale di Dreamlinux giunge con un nuovo installer disegnato espressamente per installare Dreamlinux in una Pen-Drive. E' un sistema molto pratico per avere la vostra distribuzione Linux sempre con voi. Un altro vantaggio di una USB Pen-Drive Dreamlinux è il fatto che si avvia e funziona in modo molto più rapido rispetto al LiveCD/DVD. Dreamlinux installato su una penna USB ha un ulteriore vantaggio rispetto alla controparte LiveCD/ 37

38 DVD : Potete aggiornarla senza doverla reinstallare sulla stick USB. E' giusto questione di cambiare i moduli e i files copiandoli sopra le vecchie versioni Installare da una sessione LiveCD L' installer (Pen-DLI) può avviarsi da una sessione LiveCD/DVD così come da Dreamlinux installato su hard disk. Sotto viene mostrata la schermata di Pen-DLI aperta in una sessione LiveCD/DVD (Fig.1) Fig. 1 - Il Pen-Drive Installer per una sessione Live Nella figura sottostante viene mostrata quella di una installata su hard disk. Fig. 2 - Il Pen-Drive Installer per la distribuzione installata Da notare che Pen-DLI riconosce la pen-drive e mostra alcune informazioni su essa nella etichetta "USB Pen-Drive Info". Anche in una sessione LiveCd potete fare lo stesso uso che fareste in una distro installata. Per 38

39 questo cliccate sul grande bottone con la cartella semi aperta e seguite le stesse istruzioni per usarlo su una distribuzione installata. Se non volete usare un'altra immagine ISO, ma il LiveCD stesso, basta cliccare sul bottone Apply ed è tutto. Ricordate che se non vi piace il nome "Dream_On_A_Pen" come etichetta della vostra pen-drive, potete modificarlo nel box "Label to name Pen" e cambiarlo in quello che volete. Dopo aver cliccato sul bottone Apply, vedrete che la barra blu rimbalza più volte e, alla sua sinistra, dei messaggi indicano cosa sta succedendo. Alla fine del processo un messaggio avverte che "your pen-drive is ready". Non estraete la penna immediatamente dopo la comparsa del messaggio, generalmente ci sono ancora delle cose da fare - verificate che il suo led sia spento. Se volete estrarre la stick, è consigliabile prima smontarla. Per questo scrivete umount -l/dev/[h s]d[a-z][1-9]. Esempio: umount -l /dev/hdb1 Per controllare se l'installazione è andata a buon fine, riavviate il vostro computer. Installare da Dreamlinux installato su hard disk Mentre nella sessione LiveCd voi avviate Pen-DLI cliccando sulla sua icona sul desktop, nella distro installata su hard disk, dovrete trovare questa opzione nel menu di sistema. Dopo avere cliccato su essa avrete questa finestra: Fig. 3 - Funzionamento da Dreamlinux installato su hard disk Vi occorrerà una immagine DL 3.5 iso per procedere. Per ottenerla dovrete cliccare sul bottone con la cartella semiaperta e dirigervi verso la immagine iso. Guardate la prossima immagine: 39

40 Fig.4 - Selezionare il file iso Dopo questo passaggio, basta cliccare sul bottone Apply ed attendere che il processo sia terminato. Sarete informati in proposito. Se volete estrarre la pen-drive, non fatelo immediatamente, dovete attendere che tutto sia completato. Attendete che il led della pen-drive indichi che non ci sono attività in corso (fine del lampeggiamento). Smontatela attraverso il terminale usando il comando umount -l /dev/sdb1 per esempio. Lo smontaggio cliccando sulla sua icona del desktop non funzionerà. Sarebbe opportuno riavviare il computer. Considerate che non tutte le USB Pen-Drives funzionano adeguatamente, dato che alcuni produttori non seguono le convenzioni di mappatura dei settori di 512 bytes. Sulle Pen-Drives con dimensione dei settori superiori a 512 bytes non avrete Dreamlinux funzionante. Quindi quando acquistate una pen-drive assicuratevi che i settori abbiano dinensioni di 512-byte. Primo avvio Menu di avvio Dopo la installazione di Dreamlinux si è ansiosi di vedere se tutto è andato bene e si vuole godere del nuovo sistema Linux. Dopo che avete riavviato il PC e che il CD di installazione sia stato estratto automaticamente (affrettatevi a rimuoverlo prima che il cassetto si richiuda), il PC fa il boot (avvio) mostrando la schermata con il menu di avvio. Se il PC ha solo Dreamlinux installato, basta attendere 10 secondi per vedere il sistema caricarsi, oppure premere Invio per avviare Dreamlinux. Se invece si è fatta l'installazione abbinata accanto ad un altro sistema, il menu di boot mostrerà prima la voce relativa a Dreamlinux e sotto quella del sistema abbinato (Windows, Linux o altri). Se si attendono 10 secondi senza alterare nulla, verrà avviato Dreamlinux, ma se si agisce cliccando sulle frecce "Su" o "Giù", si scorre il menu e si seleziona il sistema prescelto, interrompendo il ciclo 40

41 di avvio automatico. Basterà quindi scendere alla voce sottostante e premere Invio per far partire il sistema abbinato. E' possibile cambiare alcuni parametri del menu di GRUB sia al riguardo del tempo di attesa prima del caricamento del sistema, sia al riguardo di quale sistema debba essere avviato predefinitamente. Vediamo quindi di cambiare il tempo di attesa (timeout), anzitutto raggiungendo il file menu.lst. Per poter modificare questo file è necessario farlo in veste di amministratore, quindi lanciamo il Terminale (Menu principale --> Terminale) e digitiamo il seguente comando : sudo mousepad /boot/grub/menu.lst Subito appare la finestra di Mousepad (un semplice editor di testi) con una sequenza di righe di codice dove sono racchiusi tutti i dati per il corretto avvio del sistema (come potete vedere dall'immagine sottostante). Fig.1 - Il file del menu di GRUB Come si può vedere, la barra di colore rosso posta nella parte alta della finestra indica che si è aperto il file in veste di amministratore e che, per questo, è necessario fare molta attenzione per evitare di alterare la struttura e l'assetto del sistema. 41

42 Si nota altresì la linea evidenziata che indica il tempo di latenza prima che il sistema prenda avvio. Basterà alterare il valore di "timeout" per variare questo tempo. In caso che nel computer sia installato Windows e Dreamlinux e si voglia che sia Windows a partire predefinitamente, occorre analizzare il file di cui sopra : # See for details # This menu automatically generated by Dreamlinux Installer # By default, boot the first entry default 0 [A] # Boot automatically after 5 seconds timeout 5 title Dreamlinux root (hd0,1) kernel /boot/vmlinuz i686-dream root=/dev/hda1 ro quiet resume=/dev/hda5 [ 0 ] initrd /boot/initrd.img i686-dream title Dreamlinux (recovery mode) root (hd0,1) kernel /boot/vmlinuz i686-dream root=/dev/hda1 ro quiet single [ 1 ] initrd /boot/initrd.img i686-dream title Dreamlinux memtest root (hd0,1) kernel /boot/memtest86+.bin [ 2 ] quiet # This is a divider, added to separate the menu items below title Windows lock rootnoverify (hd0,0) [ 3 ] makeactive chainloader +1 savedefault password --md5 vostrapasswordmd5#4 boot Basterà indicare, nella riga evidenziata (in giallo e con la lettera A), il settore di boot da avviare. GRUB, predefinitamente parte a contare da zero, quindi per poter avviare Windows è necessario indicare il numero 3, nell'esempio sopra riportato. Caricamento del sistema Una volta che sia stato avviato, Dreamlinux mostra una interfaccia di caricamento totalmente grafica, in cui i processi di caricamento sono celati da una copertina con una barra di caricamento a 42

43 riempimento progressivo. Un tocco di eleganza che fa di Dreamlinux un sistema moderno, pacifico e decisamente user friendly. E' possibile vedere i messaggi di caricamento premendo il tasto "Esc". La schermata grafica lascia il posto ad una schermata testuale nella quale scorrono tutti i messaggi di caricamento. Questa variante della schermata di caricamento, serve per vedere se ci possano essere dei messaggi di errore. Se intervengono degli errori durante il caricamento, pur nascosti dalla schermata grafica, questa viene interrotta e viene mostrata quella testuale con il messaggio di errore quale ultima riga. Login Quando tutto il sistema, i servizi, il filesystem e il server grafico sono stati caricati, si accede alla schermata di Login. In questa schermata sono disposte alcune aree dove poter immettere dei comandi o selezionare delle opzioni. E' una tappa obbligatoria per chi vuole un sistema con un livello di sicurezza adeguato ed evitare che possano accedere al sistema, persone sgradite o indesiderate. Vediamo di cosa si compone la schermata di Login. Fig.2 - Finestra di Login Anzitutto la finestra di Login mostra un campo di immissione, dapprima per il nome dell'utente (UserID) e poi per la relativa password. Digitate il nome utente e premete Invio, poi digitate la password (mostrata a schermo con dei pallini) e premete nuovamente Invio per accedere alla scrivania. Se volete effettuare scelte alternative, non premete Invio, dopo aver digitato la password, e azionate uno dei tre pulsanti posti nella parte bassa della finestra: Sessione - Cliccando su questo pulsante si può effettuare una scelta di quale sessione avviare. E' una opportunità utile quando si siano installati più gestori dell'ambiente desktop o 43

44 diversi Window Manager. Basta selezionare l'opzione desiderata e cliccare sul pulsante OK, per impostare il sistema con quel tipo di scelta e poi premere nuovamente Invio per accedere alla scrivania. Riavviare - Cliccando su questo pulsante si vuole riavviare il sistema. Una finestra chiederà conferma della vostra intenzione di riavviare il sistema. Confermate cliccando su OK e il processo di riavvio avrà inizio Spegnimento - Cliccando su questo pulsante si vuole spegnere il computer. Una finestra chiederà conferma della vostra intenzione di spegnere il computer. Confermate cliccando su OK e il processo di spegnimento avrà inizio. Login Automatico La schermata di Login può essere disabilitata per impostare un Login automatico. Per poterlo fare dovremo seguire questi semplici passaggi: 1. Accedere al Pannello di Controllo (Menu Principale --> Sistema --> DCP-Control Panel) 2. Cliccare sulla icona "Login Window" nella sezione "System Configuration" 3. Nella finestra di configurazione, selezionare la scheda "Sicurezza" 44

45 Fig.3 - Scheda Sicurezza della finestra del login manager 4. Quindi controllare che sia abilitato il selettore abbinato alla voce "Abilitare Accesso Automatico" (1) 5. Quindi cliccare sul menu a tendina accanto alla voce "Utente" e selezionare, tra quelli presenti, l'utente che può accedere automaticamente a sistema (2) 6. Cliccare sul pulsante "Chiudi" (3) 45

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47 Capitolo 5 Interfaccia utente Dreamlinux è un sistema operativo particolarmente curato nell'aspetto. E' evidente una somiglianza con l'aspetto del sistema operativo MacOS X ed alcune soluzioni grafiche sono state specificamente costruite per somigliare ad esso. In questa pagina analizzeremo le varie strutture che compongono la scrivania di Dreamlinux. Il Desktop Environment Xfce Xfce è un desktop environment leggero per sistemi operativi unix-like. Ambisce ad essere veloce e leggero, pur rimanendo piacevole alla vista e facile da usare. Xfce 4.4 incorpora la tradizionale filosofia UNIX di modularità e riusabilità. Consiste di numerose componenti che insieme forniscono un desktop environment pienamente funzionale. Ci sono pacchettizzazioni singole e potete scegliere tra i pacchetti disponibili per creare il vostro ambiente completamente personalizzato. Un altra priorità di Xfce 4 è l'adesione agli standards, specialmente quelli definiti da freedesktop.org. Xfce 4 può essere installato su molte piattaforme UNIX. Può essere Linux, NetBSD, FreeBSD, OpenBSD, Solaris, Cygwin e MacOS X, su x86, PPC, Sparc, Alpha... Panoramica Icone del Desktop Una delle maggiori dotazioni richieste durante le versioni 4.0 e 4.2 è stata il supporto alle icone sul desktop. Ora con Xfce questa caratteristica è stata finalmente implementata al desktop manager Xfdesktop. Il desktop manager utilizza le librerie di Thunar per manipolare i lanciatori delle applicazioni ed i file/cartelle sul desktop. Il desktop manager è anche in grado di mostrare le icone per le finestre minimizzate sul desktop. Naturalmente potete disabilitare le icone sul desktop se preferite una scrivania sgombra. 47

48 "Xfdesktop" continua anche a fornire accesso al menu delle applicazioni, come è sempre stato fatto con le precedenti releases di Xfce. File Manager Il supporto alle icone sul desktop procede mano a mano con il nuovo file manager Thunar. 48

49 Thunar è stato scritto da zero per fornire un file manager facile da usare ma anche molto leggero, per Xfce. La sua interfaccia utente è stata disegnata per apparire simile al selettore di files introdotto con GTK+ 2.4 ed altri file managers come '''Nautilus''' e '''pcmanfm'''. Thunar supporta tutte le funzioni di gestione file che gli utenti si aspettano e anche molte altre dotazioni. Per esempio, è incluso il cosiddetto ''Bulk Renamer'' che permette agli utenti di rinominare files multipli contemporaneamente usando un particolare criterio. Vedere inoltre la pagina dedicata al File Manager Dispositivi e Media rimuovibili Xfce fornisce facile accesso ai dati di dispositivi e media rimuovibili. Basta inserire il media nel dispositivo o inserire il dispositivo nella presa del computer ed una icona rappresentante il volume rimuovibile, comparirà sul desktop e nel pannello sinistro di Thunar. Cliccate sulla icona per montare automaticamente il volume. Cliccate con il destro sull'icona per smontare il volume od espellere il media dal suo dispositivo. Da notare comunque che questa dotazione richiede HAL e quindi è disponibile solamente per Linux 2.6.x e FreeBSD 6.x e superiori (c'è un supporto limitato ai media per FreeBSD 4.x e 5.x che non richiedono HAL). Editor di testo Il nuovo text editor MousePad è incluso in questa release. MousePad fornisce tutte le funzioni basiche di un text editor, niente di più e niente di meno. 49

50 Potete considerare MousePad come l'equivalente di NotePad su Windows. Si avvia molto velocemente, di solito in meno di un secondo anche in sistemi datati. Window Manager Xfwm4 continua ad essere il window manager del cuore. Questa release fornisce un compositore avanzato che supporta le finestre trasparenti ARGB, le ombre, la trasparenza dei frame delle finestre e molto altro. Xfwm4 comprende anche un caratteristico switcher di applicazione, visibile nella immagine sopra, che mostra tutte le finestre dell'attuale spazio di lavoro con icone e titoli delle finestre. Ulteriore supporto per formati multipli di img e sono stati aggiunti temi di decorazione delle finestre, incluse img PNG, GIF ed SVG. Sono stati aggiunti anche controlli avanzati per il gestore delle finestre che consentono un controllo totale sul comportamento delle finestre. Pannello Lo Xfce4-panel è stato completamente riscritto per la release Xfce 4.4. Ora sono supportati pannelli multipli e possono essere facilmente configurati usando il nuovo Panel Manager 50

51 mostrato nella schermata sotto. Uno dei maggiori problemi nelle precedenti releases di Xfce era che tutti i plugin dovevano funzionare nello stesso momento a carico del pannello, quindi ogni plugin era capace di far collassare l'intero pannello. Per rimediare a questo problema, un supporto per plugin esterni è stato aggiunto al pannello. 51

52 Gli sviluppatori dei plugin del pannello possono ora decidere quando il plugin può funzionare come processo esterno o come parte dei processi del pannello, dipende dalla stabilità del plugin. Da quando è presente il supporto a pannelli multipli, le utility separate Xftaskbar4 e Xfce4iconbox non saranno più richieste. Invece sia la taskbar e la iconbox sono ora disponibili come plugins del pannello. Molti dei plugin per il pannello, disponibili atrraverso il progetto Xfce Goodies Project. sono stati aggiornati per il nuovo pannello e molti nuovi plugin sono stati aggiunti. Per esempio, il nuovo xfce4-xfapplet-plugin consente agli utenti di aggiungere delle applet del pannello di GNOME al pannello di Xfce. Vedere inoltre la pagina dedicata al Pannello di Dreamlinux Emulatore di Terminale 52

53 Accanto alle dotazioni base che vi aspettate da un emulatore di terminale, esso include alcune simpatiche dotazioni aggiuntive, come la multitabella in singola finestra, barra degli strumenti personalizzabile e la capacità di configurare praticamente ogni aspetto dell'applicazione attraverso le ''opzioni nascoste''. Come si vede dall'immagine sopra, questa release supporta anche la trasparenza reale usando il gestore delle composizioni integrato di Xfwm4. Vedere inoltre la pagina dedicata al Terminale e al suo impiego Stampare Xfprint, l'applicazione di gestione della stampa di Xfce, vede molti miglioramenti con questa nuova release. Primo, il convertitore a2ps non è l'unico gestore, ma rimane quello raccomandato. è stato aggiunto il supporto per CUPS 1.2 e Xfprint è ora disponibile per mostrare lo stato della stampante con il backend di CUPS. Xfprint è integrato anche con MousePad per fornire supporto generico alla stampa per differenti tipi di documenti di testo e che fa uso del convertitore a2ps. Come potete vedere il dialogo di stampa è rimasto simile a quello di Xfce 4.2, ma il lavoro interno di supporto alla stampa, è stato migliorato, specialmente il supporto CUPS. Accanto a ciò, le funzionalità di gestione della stampa sono state spostate in una libreria, quindi altre applicazioni possono usare le API per accedere alla configurazione di stampa. Sistemazione 53

54 Questa release introduce nuove opzioni per adattare il desktop alle vostre necessità. Alcuni esempi delle nuove finestre di dialogo sono già state mostrate nelle sezioni precedenti. La struttura delle applicazioni preferite, che era prima disponibile solamente nel Terminal, sono state importate in Xfce, quindi gli utenti non devono più modificare i profili della shell per specificare quale browser ed emulatore di terminale debba essere usato dalle applicazioni di Xfce. L'obiettivo era quello di rendere più facile possibile cambiare una applicazione per una certa categoria (gli utenti di GNOME sono già stati avvisati che anche GNOME adotta questo approccio, perchà è semplice). E poi c'erano problemi con le scorciatoie da tastiera in Xfce Xfce 4.2 aveva limitato il numero di scorciatoie da tastiera disponibili, mentre gli utenti volevano assegnare altre scorciatoie alle applicazioni. Con Xfce 4.4 questa limitazione è diventata storia e le applicazioni di scorciatoie sono ora separate dalle scorciatoie del window manager. Links Website : Thunar website : 54

55 Configurare Xfce Per accedere agli strumenti di configurazione di Xfce in Dreamlinux, basta cliccare sulla icona di Dreamlinux Control Panel (DCP) posta nel Dock e che vedete a lato. Nella finestra che compare basta cliccare sull'icona Xfce Settings (la prima dall'alto) per accedere al pannello di configurazione di Xfce vero e proprio. In esso troviamo le icone per accedere a diverse configurazioni : Fig. - Pannello di configurazione di Xfce Applicazioni preferite Si tratta di uno strumento per definire i programmi preferiti al riguardo di browser web, client di posta elettronica ed emulatore di terminale. Basta cliccare su questa icona per accedere alla finestra di dialogo in cui si riconoscono due schede : Internet - Dove è possibile scegliere il Browser web preferito. Predefinitamente viene scelto il Debian Sensible Browser, ma c'è l'opzione per scegliere Firefox. Se se ne sono installati altri, verranno elencati. Basta cliccare su quello preferito per impostarlo quale navigatore predefinito. Poi è possibile scegliere il client di Posta Elettronica e predefinitamente è selezionato Thunderbird. Se volete Evolution o un altro client, basta installarlo e lo troverete poi inserito nell'elenco. Utility - Per la selezione dell'emulatore di terminale. E' selezionato predefinitamente l'emulatore di Debian. 55

56 Gestore File Detto anche File Manager, è quello strumento che gestisce i file all'interno del sistema, la loro visualizzazione e la loro organizzazione. Anche in questa finestra si distinguono delle schede: Display - Che imposta l'aspetto del File Manager Pannello laterale - Per la configurazione del pannello laterale della finestra del File Manager, l'aspetto, la visualizzazione e le dimensioni delle icone Comportamento - Per la configurazione del comportamento a seguito delle azioni del mouse (click, singolo o doppio ed altro). Avanzate - Per la configurazione dei permessi delle directory e per la gestione dei volumi (macchine digitali, player musicali, ecc.) 56

57 Gestore delle finestre Detto anche Window Manager, permette di controllare il comportamento e l'aspetto delle finestre dei programmi. E' possibile configurare l'aspetto e la decorazione, le scorciatoie da tastiera per la loro gestione, il comportamento in relazione alle azioni del mouse ed altro. Anche in questo caso sono previste quattro schede: Stile - Permette di scegliere lo stile tra quelli elencati nel campo alla sinistra. Consente anche la scelta del font di sistema e della sua dimensione Tastiera - Consente di abbinare ai pulsanti della tastiera, delle azioni specificate Fuoco - Gestisce la messa a fuoco delle finestre in base alle azioni del mouse Avanzate - Per la gestione delle finestre calamitate, per la gestione degli spazi di lavoro e altro. 57

58 Gestore delle finestre - Modifiche E' un set di modifiche molto fini al riguardo del comportamento delle finestre in alcune precise condizioni, come la massimizzazione, il trascinamento, il fuoco, la decorazione in caso di precise condizioni e altro. 58

59 Interfaccia utente E' uno strumento di configurazione riguardante il tema di decorazione dell'intero ambiente di alvoro e delle finestre. Permette anche di cambiare il tema delle icone del sistema. Si occupa di omogeneizzare l'aspetto del sistema. Anche in questo caso abbiamo delle schede per la configurazione più adeguata: Tema - Permette di scegliere il tema delle decorazioni delle finestre tra quelli elencati nel campo alla sinistra. Consente anche la scelta del font dei titoli delle finestre, il testo allegato alle icone ed altro. Tema delle icone - Consente di scegliere il tema delle icone del desktop e delle finestre delle applicazioni 59

60 Mouse Consente di modificare le azioni e il comportamento del mouse. Prevede la configurazione per utenti mancini, la velocità di esecuzione, il tipo di puntatore e prevede anche funzioni relative all'accessibilità. Anche in questa finestra si distinguono tre schede: Comportamento - Per definire se l'utente è destrorso o mancino, per la risposta agli input, ecc. Cursore - Per stabilire aspetto e dimensioni del puntatore Accessibilità - Per definire alcuni parametri legati all'uso emulato del mouse 60

61 Pannello Consente di stabilire dove debba trovarsi, quale altezza debba avere, quale larghezza debba avere il pannello della scrivania e consente di aggiungerne altri alla medesima. 61

62 Salvaschermo Strumento per la configurazione del salvaschermo. Consente la gestione di più screensaver e permette naturalmente di impostare tempi e modalità di avvio. Sono disponibili alcuni salvaschermi molto carini, ma è anche prevista la possibilità di scegliere più di un salvaschermo, di disabilitarlo o di impostare un salvaschermo neutro, senza effetti grafici. Schermata di avvio Consente di scegliere quale debba essere la schermata di avvio di Xfce e vi sono alcune scelte nella colonna a sinistra. E' prevista la possibilità di configurazione e l'effettuazione di un test. 62

63 Schermo Permette di scegliere la risoluzione dello schermo e l'assetto dei colori del medesimo. La configurazione predefinita è quella "default". 63

64 Scrivania Strumento per determinare l'aspetto, lo sfondo e il colore dello sfondo della scrivania. Sono previsti anche strumenti per il comportamento della scrivania in base a precise azioni del mouse. Sono presenti due schede: Aspetto - Per determinare il colore di fondo, l'immagini di sfondo e la luminosità della scrivania Comportamento - Per la determinazione delle azioni a seguito dell'uso del tasto centrale del mouse e per la configurazione delle icone sul desktop. 64

65 Sessioni di avvio Permette di configurare il salvataggio della sessione appena conclusa, ma anche di impostare alcuni servizi specifici all'avvio della seduta. Ci sono due schede: Generali - Per mostrare il selettore delle sessioni e per impostare l'uscita dalla sessione corrente Avanzate - Per impostare l'avvio dei servizi di Gnome o KDE e per la gestione di sessioni remote 65

66 Sistema di stampa Permette di selezionare il sistema di stampa qualora sia collegata una stampante. Sonoro Permette di configurare tutti i canali predisposti all'acquisizione ed all'output audio (microfoni, altoparlanti, server audio, volume ed altro. E' sufficiente selezionare o deselezionare il canale audio. E' anche possibile selezionare l'hardware preposto all'audio. 66

67 Spazi di lavoro Permette di configurare adeguatamente il Pager o Multiscrivania, applicando nomi e altre impostazioni a questo strumento fondamentale. Sono presenti due schede: Spazi di lavoro - Dove è possibile stabilire il numero dei desktop virtuali ed il loro nome Margini - Per stabilire i margini dai bordi dello schermo 67

68 Tastiera Consente la impostazione della tastiera in relazione alla mappatura, alla velocità di ripetizione dell'input, all'aspetto del cursore, alle scorciatoie ed alla accessibilità della tastiera. Sono presenti tre schede: Impostazioni - Per stabilire la mappa della tastiera, per il ritardo all'input, per la ripetitività ed altro Scorciatoie - Per impostare le scorciatoie da tastiera secondo due schemi, uno di default ed uno specifico chiamato Dream, con utili scorciatoie. Accessibilità - Per impostare funzioni accessibili legate alla tastiera. 68

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70 Il Pannello Il Pannello di Dreamlinux si trova nella parte più alta dello schermo ed è il pannello dove vengono mostrati alcuni strumenti e utilità per una gestione agile del sistema. Vediamone la struttura e gli adattamenti. Fig.1 - Il Pannello di Dreamlinux Menu principale Il menu principale presenta i vari menu nei quali sono collocati i programmi. Sono presenti anche voci dirette e l'uso del menu principale è quanto mai intuitivo e semplice. Vediamo i vari menu (indicati con il segno ">") e le voci in essi collocate nonchè i comandi diretti : Run program... - Per aprire il campo di immissione di comandi per il lancio di programmi e applicazioni Terminal - Per aprire l'emulatore di Terminale Browser - Per lanciare il browser predefinito Accessori > Per lanciare alcuni programmi non principali e di utilità. Eccone l'elenco: Aiuto - Per ottenere info e aiuto inline Bulk Rename - Per rinominare file sia singoli che multipli secondo precisi criteri di rinomina Calcolatrice - Per effettuare calcoli di qualsiasi genere Color folders - Per cambiare il colore delle cartelle nel file system Conky - Per attivare un monitor di sistema direttamente sulla scrivania con dati in tempo reale. Diverse le configurazioni possibili. HJSplitLX - Per dividere file di qualunque dimensione. Molto utile per file multimediali. Screenshot - Utile strumento per scattare delle istantanee del monitor. E' possibile stabilire il tempo di attesa e salvare il file in diversi formati. Text Editor - Per la precisione MousePad, un semplice editor di testo come il Blocco Note di Windows. Molto utile per scrivere appunti semplici. Xpad - Per affiggere delle note sul monitor come se fossero dei post-it Grafica > Per lanciare programmi dedicati alla gestione delle immagini. Ecco quali: Cheese - Per scattare foto od effettuare filmati usando una WebCam. Get Photos - Per scaricare le foto dalla propria telecamera. Occorre collegare una fotocamera alla presa USB per poter accedere alla memoria della medesima. GNU Image Manipulation Project - Il Programma per la grafica Bitmap, degno sostituto di alternative commerciali costose e professionali. Uno strumento che non può mancare. Inkscape - Un potente, versatile e incredibile strumento di grafica vettoriale gthumb - Un visualizzatore e organizzatore di immagini presenti nel sistema con qualche piccolo strumento di modifica delle immagini stesse. XSane - Uno strumento per usare uno scanner ed effettuare scansioni di documenti e immagini. E' necessario avere collegato uno scanner per avviare il 70

71 programma. Multimedia > Avidemux - E' un programma per il ritocco di filmati, molto utile per cinefili Brasero - Programma per la masterizzazione di CD e DVD, sia per audio, che per file, che per Immagini ISO EasyTAG - Programma per la creazione e la modifica dei TAG dei files Registratore di suoni - Per effettuare registrazioni audio con microfoni Rhythmbox - Potente programma per la gestione delle librerie musicali e per la riproduzione audio Riproduttore di filmati - Programma versatile e potente per la riproduzione di film e animazioni Sound Converter - Programma per la conversione dei formati audio Sound Juicer - Programma per l'estrazione di tracce audio da supporti come CD e DVD audio SPDIF Switcher - Programma per l'ouput audio in amplificatori esterni Rete > Check GMail - Programma per la consultazione della posta su account GMail di Google Firefox - Popolare e potente browser Web conosciuto in tutto il mondo gftp - Programma per la gestione del caricamento e lo scaricamento dei file su server remoti e spazi web Pidgin - Programma popolare per la messaggeria istantanea con il supporto a svariati e conosciuti protocolli Thunderbird - Programma potente e versatile per la gestione della posta elettronica Web Browser - Vedi alla voce "Firefox" Sistema > Analizzatore Bluetooth - Programma per il collegamento con dispositivi esterni attraverso il protocollo Bluetooth, ottimo per mouse, cellulari, palmari ed altri dispositivi Autostarted Applications - Utilità per l'impostazione dei programmi che devono essere avviati automaticamente all'accesso alla scrivania DCP-Control Panel - Il Centro di Controllo di Dreamlinux in perfetto stile MacOS X Easy Install - Un utile programma per la installazione di numerosi programmi non compresi nella repository di Debian (Google Earth, Picasa, Opera, Songbird ed altri) Engage Admin - Programma per la gestione e la modifica del Dock di Dreamlinux Live Dream - Programma per l'installazione di Dreamlinux in una memoria flash USB, per un sistema portatile a tutti gli effetti. Menu Item Creator - Programma per la creazione di una nuova voce da inserire nel menu principale di Dreamlinux OEM Installer - Programma per l'installazione di Dreamlinux in un disco completamente dedicato ad esso Persistent Dream - Programma per la creazione di un sistema Dreamlinux installato su una penna USB in cui sia possibile effettuare delle modifiche e renderle persistenti Process Viewer - Visualizzatore dei processi in atto nella seduta al computer Restore Menu - Programma per il ripristino del menu principale in caso di 71

72 modifiche indesiderate. Sviluppo > SciTE - Programma di modifica di testi e codice per la produzione e modifica di programmi e scripts. Utile per sviluppatori. Ufficio > Calendario - Utile programma/agenda per la pianificazione delle attività quotidiane OpenOffice.org Calc - Potentissimo programma per la compilazione e modifica di fogli di calcolo OpenOffice.org Draw - Potente programma di disegno e produzione di oggetti grafici OpenOffice.org Impress - Potente programma per la produzione di presentazioni e diapositive OpenOffice.org Writer - Potente e versatile programma per la produzione di testi sofisticati e formattati. Perfetto sostituto di programmi commerciali come Microsoft Word About Xfce - Un pratico e utile servizio di informazioni al riguardo di Xfce, il desktop environment di Dreamlinux. Quit - Per spegnere, riavviare o disconnettersi dall'attuale sessione del sistema. L'Orologio L'orologio si trova nella parte destra del pannello ed è predefinitamente configurare per mostrare ora, minuti e secondi, ma può essere configurato in modo molto pratico, come illustrato nell'apposita pagina Accesso alla scrivania Questo è uno strumento molto utile per sgombrare la scrivania da ogni finestra aperta. Lo si usa per rintracciare o cliccare su una icona posta sul desktop. La scrivania viene sgombrata immediatamente e le finestre vengono nascoste pur rimanendo visibili nel Pannello sotto forma di icone adombrate. Per poterle ripristinare basta cliccarvi sopra. Vassoio di sistema Il vassoio di sistema o "System Tray" è una piccola area dove vengono visualizzate alcune applet relative a programmi, applicazioni e utilità di sistema. Predefinitamente vengono mostrate le icone di Wicd (per lo stato della connessione Wireless) e del/dei programma/i in uso. Nei laptop e nei netbook, viene mostrata la situazione della batteria. Le icone visualizzate sono personalizzabili, attivabili e rimuovibili con l'uso del tasto destro del mouse. 72

73 Il Desktop Il Desktop di Dreamlinux è uno dei più belli attualmente disponibili e la sua somiglianza con il desktop di MacOS X non è casuale. Nell'intento dei progettisti c'è la volontà di renderlo il più usabile possibile e le icone poste al suo interno sono di grande bellezza e intuitività. Vediamole e scopriamo come agire su di esse. Fig.1 - Le icone sulla scrivania di Dreamlinux Note generali Anzitutto per poter avviare gli strumenti e le applicazioni abbinati alle icone del desktop occorre effettuare un rapido doppio click su di esse con il tasto sinistro del mouse. E' possibile impostare il singolo click per l'attivazione, agendo sulle preferenze del File Manager (DCP -> Xfce Settings -> Gestore dei file -> Scheda 'Comportamento'). Cliccando con il tasto destro del mouse su ogni singola icona, si accede ad un menu contestuale che varia a seconda dello strumento rappresentato dalla icona stessa. Vedremo man mano, di cosa è composto tale menu contestuale. Infine, le icone sono trascinabili sulla scrivania per essere posizionate dove si voglia, ma la modifica di posizionamento non rimarrà permanente. N.B.: Le voci dei menu contraddistinti dal segno ">", indicano la presenza di un sottomenu Computer Questa icona, una volta attivata, apre una finestra del File Manager dove, nella colonna sinistra viene evidenziata la directory /mnt del file system, mentre nella colonna destra vengono mostrati tutti i volumi attualmente montati (hard disk e partizioni, dispositivi esterni) (Fig.1). E' una utile icona per visionare i volumi montati, per poi ispezionarli e scoprire il loro contenuto. Se si clicca su essa con il tasto destro del mouse, viene visualizzato un menu contestuale composto dalle seguenti voci : Esegui - avvia Thunar mostrando la directory /mnt Modifica l'avviatore - consente di rivedere i parametrti della icona stessa Apri con Mousepad - apre il contenuto del file nell'editor Mousepad Apri con SciTE - apre il contenuto del file nell'editor SciTE Apri con un'altra applicazione - apre il file con una applicazione a scelta dell'utente Crea un archivio - crea un file compresso dei contenuti del file Copia - copia il file Taglia - taglia il file Elimina - elimina l'icona dal desktop Rinomina - rinomina l'icona Proprietà - indica il tipo di file ed altri parametri dello stesso 73

74 Scrivania > - mostra alcune utilità a proposito della scrivania e dei suoi contenuti Crea avviatore... - per la creazione di un'altra icona da porre sulla scrivania Crea collegamento URL... - crea un collegamento a questa icona sulla scrivania Crea cartella... - crea una cartella Create from Template Incolla Open Terminal here - apre il terminale sulla directory /desktop Search for files - avvia una utility per la ricerca di file e cartelle Impostazioni della scrivania - mostra la finestra di configurazione del desktop Proprietà della scrivania - mostra le proprietà della directory /desktop Casa Questa icona, una volta avviata, mostra i contenuti della directory /home del file system dove vengono conservati i documenti e le impostazioni dell'utente (Fig.2). E' una utile icona per intracciare i propri documenti, i propri files, le proprie impostazioni. Indispensabile per un uso quotidiano del sistema. Il menu contestuale abbinato a questa icona, si compone delle seguenti voci: Apri - apre il contenuto della directory /home Open Terminal here - apre il terminale sulla directory /home Search for files - avvia una utility per la ricerca di file e cartelle Copia - copia il file Taglia - taglia il file Elimina - elimina l'icona dal desktop Rinomina - rinomina l'icona Proprietà - indica il tipo di file ed altri parametri dello stesso Scrivania > - Vedi le voci del sottomenu Fig.2 - La directory /home in Thunar File System Questa icona, di grande utilità, mostra l'intera struttura del file system di Dreamlinux, tutte le directories e le sottodirectories (Fig.3). Consente una panoramica su tutto il sistema operativo. Il menu contestuale abbinato a questa icona, si compone delle seguenti voci: Apri - apre il contenuto della directory / Open Terminal here - apre il terminale sulla directory / Search for files - avvia una utility per la ricerca di file e cartelle Copia - copia il file Taglia - taglia il file Elimina - elimina l'icona dal desktop Rinomina - rinomina l'icona Proprietà - indica il tipo di file ed altri parametri dello stesso Scrivania > - Vedi le voci del sottomenu MkDistro... Questa icona avvia il programma MKDistro Easy Remaster, una applicazione per la produzione di una distribuzione basata su dreamlinux e personalizzata secondo le scelte dell'utente. Vedremo il suo uso in un capitolo apposito. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce 74

75 "Computer": Easy Install... Questa icona avvia il programma Easy Install, un programma molto utile e pratico per la installazione di pacchetti non compresi nella repository di Debian. Il suo uso verrà descritto in una pagina dedicata. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce "Computer". OEM Installer Questa icona avvia il programma di installazione OEM Installer, uno strumento per la installazione di Dreamlinux su un disco completamente dedicato ad esso. Molto utile per la produzione di PC con sistema preinstallato. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce "Computer". Live Dream Questa icona avvia il programma Live Dream per la produzione di un sistema Dreamlinux Live alloggiato in una penna USB e da usare quale sistema portatile e rapido. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce "Computer". DL Installer Questa icona da avvio al programma di installazione di Dreamlinux su un computer con disco partizionato. E' uno strumento molto potente a cui è stata dedicata una pagina. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce "Computer". Persistent... Questa icona avvia il programma per la produzione di un sistema Dreamlinux installato su un chiavetta USB nella quale sia possibile rendere permanenti le modifiche apportate al sistema ed ai file inclusi in esso. Strumento di grande utilità, specie per i nuovissimi Netbook. Il menu contestuale abbinato a questa icona è identico a quello mostrato per la voce "Computer". Cestino Questa icona avvia Thunar per mostrare il contenuto della cartella Trash, ovvero i file da eliminare. E' una icona che mostra un cestino vuoto in assenza di file o un cestino colmo in presenza di oggetti da eliminare. Naturalmente c'è la possibilità di recuperare file che si volevano eliminare; possibilità perduta in caso di svuotamento del cestino. Il suo menu contestuale è molto semplice e composto dalle seguenti voci: Apri - apre il contenuto della directory Cestino Svuota il cestino - per eliminare definitivamente il contenuto del cestino Scrivania > - Vedi le voci del sottomenu 75

76 Il Dock Il Dock di Dreamlinux si chiama Engage ed è una struttura del desktop che si trova nella parte bassa della schermata ed è caratterizzata dalla presenza di numerose icone che non sono altro che dei lanciatori delle applicazioni e degli strumenti ad essi abbinati. E' uno strumento di grande praticità, derivante dal famoso Dock di MacOS X. E' altresì uno strumento configurabile sulle esigenze dell'utente. Per lanciare una applicazione è sufficiente cliccare una volta su una delle icone presenti. Vediamo di cosa si compone. Il Terminale Questa icona, una volta cliccata, lancia l'emulatore di Terminale che mostra il prompt dei comandi. E' uno strumento di importanza fondamentale per ogni utente di Linux e, sebbene si cerchi di limitarne l'uso il più possibile, rimane uno strumento di potenza e versatilità indiscusse e insuperabili. Vedi anche la pagina espressamente dedicata al Terminale. Fig. 1 - La finestra del Terminale Il Network Questa icona, una volta cliccata, avvia il programma pyneighborhood che è in grado di gestire le reti domestiche e dal quale è possibile configurarne le caratteristiche e i collegamenti. Uno strumento di grande utilità che permette di mettere in comunicazione macchine dotate anche di sistemi operativi di piattaforme diversificate. 76

77 Fig.2 - La finestra di pyneighborhood Root File Manager Questa icona, una volta cliccata, avvia il File Manager Thunar con i privilegi di amministratore e infatti, prima che compaia l'interfaccia del File Manager, viene mostrata la finestra di dialogo nella quale immettere la password di amministratore. Una volta che questa password sia stata inserita e sia stato premuto il tasto Invio, si accede alla finestra di Thunar che mostra una evidente banda di colore rosso con una scritta molto chiara: "Attenzione, si sta usando l'account di root ed è possibile danneggiare il sistema" Questo per indicare all'utente che, attraverso questa finestra, è possibile eseguire qualunque cosa e commettere danni molto importanti e gravi. E' uno strumento molto importante che permette di agire sui file personali e di sistema in libertà e potere assoluto. Un metodo grafico per evitare funzioni altrimenti gestibili solo con il terminale. 77

78 Fig.3 - La finestra del File Manager di Amministratore Firefox Questa icona, una volta cliccata, lancia il browser web Firefox che, nella release Dreamlinux 3.5, è alla versione E' un browser molto potente e versatile e anche l'unico in grado di contrastare la supremazia di Internet Explorer di Microsoft. Viene offerto con le dotazioni di base, ma le estensioni e le personalizzazioni possono essere centinaia ed è uno strumento veramente in grado di ritagliarsi sulle esigenze del singolo utente. Le sue caratteristiche ed un uso adeguato sono descritti in questa pagina. 78

79 Fig.3 - La finestra di Firefox Evince Questa icona, una volta cliccata, lancia il programma Evince, per la lettura e la modifica di doumenti redatti in formato.pdf. E' uno strumento di grande utilità con il quale è possibile consultare documenti formattati di grandi dimensioni e procedere a stamparli o ad applicare piccole modifiche. E' un valido sostituto di Adobe Acrobat Reader. 79

80 Fig.5 - La finestra del lettore di documenti PDF gthumb Questa icona, una volta cliccata, lancia il visualizzatore di immagini gthumb, uno strumento in grado di effettuare interessanti azioni per la visualizzazione e la organizzazione delle immagini nel sistema. Consente anche effettuare una presentazione animata delle immagini contenute in una cartella. La sua interfaccia composta di due pratiche aree (una per la ricerca della cartella contenete le immagini, ed una di visualizzazione delle anteprime delle medesime) permette di navigare nell'archivio delle proprie immagini o nelle cartelle contenenti le immagini del sistema operativo. Consente anche semplici modifiche della immagine scelta ed il salvataggio in diversi formati, la cattura di immagini dalla fotocamera e la produzione di CD di immagini. 80

81 Fig.6 - La finestra del visualizzatore di immagini gthumb Inkscape Questa icona, una volta cliccata, lancia l'editor di grafica vettoriale Inkscape, uno degli strumenti di grafica più importanti in tutto il mondo Linux e che conosce uno sviluppo ininterrotto. Dotato di decine e decine di funzioni e strumenti inclusi, consente la realizzazione di immagini originali e il ritocco di immagini, producendo file di dimensioni contenute e di bellezza notevole. E' dotato di tanti strumenti ben disposti nella sua finestra di utilizzo e consente la produzione di immagini con livelli, nonchè la esportazione in formati bitmap oltre che vettoriali. E' uno strumento dotato di una importante e completa documentazione raggiungibile direttamente dalla finestra di Inkscape e reperibile online. 81

82 Fig.7 - La finestra dell'editor grafico vettoriale Inkscape Aumix Questa icona, una volta cliccata, apre il programma di regolazione dei volumi audio Aumix. E' un programma che consente di configurare i volumi e i bilanciamenti su diversi canali input ed output e si riferisce all'hardware disponibile nella singola macchina. Consente anche il caricamento di preset ed il salvataggio della configurazione preferita. 82

83 Fig.8 - La finestra del gestore dei volumi audio Rhythmbox Questa icona, una volta cliccata, avvia il player musicale Rhythmbox, uno degli strumenti per riproduzione e gestione musicale più completi e potenti in ambiente Linux, paragonabile solo ad Amarok. E' uno strumento affidabile, potente, facile da usare e capire, ricco di strumenti interni per una perfetta gestione non solo della musica che risiede nel sistema, ma anche delle web radio, dei negozi di musica e degli effetti visivi da abbinare alla propria musica. Vedere anche la pagina dedicata all'uso di questo ottimo strumento. 83

84 Fig.9 - La finestra del player musicale Totem Questa icona, una volta cliccata, avvia il riproduttore video Totem, un lettore multimediale per vedere animazioni e filmati disponibili in vari formati e su svariati supporti, o per ascoltare musica. E' uno strumento molto potente, leggero, facile da usare e molto intuitivo. Dispone delle seguenti caratteristiche: Supporto per diversi tipi di file audio e video. Diversi livelli di ingrandimento e del formato immagine, nonché visione a schermo intero. Funzioni di ricerca e controllo volume. Una scaletta di brani o filmati. Completa navigabilità da tastiera. 84

85 Fig.10 - La finestra del player multimediale Brasero Questa icona, una volta cliccata, avvia il programma di masterizzazione CD/DVD Brasero. Si tratta di uno strumento molto potente e affidabile in grado di soddisfare diversi progetti di masterizzazione. E' possibile compiere un progetto per supporti a contenuto audio, per supporti a contenuti dati, per supporti a contenuto video, per supporti a contenuto immagini ISO e per la copia di altri supporti come CD. La prima schermata dell'applicazione consente all'utente di scegliere il progetto da completare e in base ad esso, ci saranno interfacce diversificate e opzioni specifiche. Vedere anche la pagina dedicata a Brasero. 85

86 Fig.11 - La finestra del programma di masterizzazione Dreamlinux Control Panel Questa icona, una volta cliccata, apre la finestra del Centro di Controllo di Dreamlinux, il posto dove poter effettuare tutte le configurazioni e le personalizzazioni del sistema. Questa finestra è suddivisa in tre sezioni principali: 1. System Configuration - L'area nella quale sono contenute tutte le icone per gli strumenti di configurazione del sistema (ambiente desktop, effetti grafici, lingua, ed altro) 2. Hardware Setup - L'area nella quale sono contenute le icone degli strumenti di configurazione dell'hardware e delle periferiche del computer (schede audio e grafica, stampanti, processore, tastiera ed altro) 3. Internet & Network - L'area nella quale sono contenute le icone degli strumenti di configurazione delle reti e delle connessioni al web Vedere anche la pagina dedicata al Centro di Controllo di Dreamlinux. 86

87 Fig.12 - Il Centro di Controllo di Dreamlinux Synaptic Questa icona, una volta cliccata, lancia il gestore dei pacchetti Synaptic, uno strumento grafico basato su APT, che consente non solo di installare i pacchetti, ma anche di risolvere le dipendenze, aggiornare i pacchetti, aggiornare il sistema, rimuovere o reinstallare i pacchetti. Si tratta di uno strumento estremamente intuitivo, facile da usare e potente. Vedere anche la pagina dedicata al gestore dei pacchetti Synaptic. 87

88 Fig.12 - Il gestore dei pacchetti Synaptic Espellere Cliccando questa icona si ottiene l'espulsione del CD/DVD dal lettore che lo alloggia. Naturalmente tutte le azioni legate all'uso del CD/DVD devono essere state chiuse (riproduttori multimediali). 88

89 Capitolo 6 Applicazioni di sistema Le applicazioni di sistema sono quelle che permettono un uso proficuo e profondo di tutto il sistema operativo. Sono strumenti di grande potenza ed efficacia e sono in grado di influenzare tutto il sistema, richiedendo spesso le azioni in veste di amministratore, per evitare che il sistema venga danneggiato. Questa pagina offre una rapida occhiata a queste applicazioni, fornendo poi il collegamento alle pagine ad esse dedicate. Il Terminale A volte, durante l'uso di un sistema operativo Linux, può essere necessario ricorrere al Terminale, quello strumento che serve ad impartire degli ordini al sistema in modo diretto e senza l'ausilio di interfacce grafiche. I vantaggi dell'uso del terminale sono molti, ma il principale è quello legato alla rapidità della risposta e dal fatto che, in qualsiasi condizione in cui l'interfaccia grafica non possa funzionare, è comunque possibile far funzionare il sistema operativo usando proprio il terminale. Le difficoltà legate all'uso del Terminale sono principalmente collegate alla difficoltà di avere a mente tutti i comandi disponibili. Ecco quindi questa pagina, che aiuta l'utente a destreggiarsi con uno strumento di potenza e duttilità ancora oggi impareggiabili. Leggi la pagina dedicata Il Pannello di Controllo Per la configurazione del sistema, Dreamlinux offre una utilità molto efficace e facile da usare che si chiama DCP attraverso il quale procedere al settaggio dei vari settori del sistema. E' uno strumento molto utile che concentra in un unico luogo, tutte quelle utilità adatte ad una buona configurazione e sintonizzazione del sistema operativo sulle singole esigenze dell'utente. Consente quindi di configurare adeguatamente l'ambiente grafico, il comportamento delle finestre delle applicazioni, la lingua di sistema, il layout di tastiera, l'accesso al sistema, gli utenti, le connessioni, le reti, l'ambiente audio e tantissimo altro. L'icona del Pannello di Controllo è sempre presente nel Dock ed è uno strumento molto rapido nell'avviarsi. Leggi la pagina dedicata Il File Manager Il filemanager è un programma che si occupa di organizzare i file all'interno del sistema, provvede a visualizzarli con gli strumenti adeguati, fornisce informazioni dettagliate su tutti i files presenti nel sistema e si occupa anche di procurare delle anteprime dei files slezionati. Permette inoltre lo spostamento, la copia e/o la cancellazione dei files. In altri termini si tratta di un programma indispensabile per ogni utente e per ogni uso che si fa del computer. In Dreamlinux il filemanager si chiama Thunar ed è uno dei filemanager più leggeri e facili da 89

90 usare oggi disponibili. Può essere personalizzato e configurato per rispondere alle esigenze dell'utente, a partire dal Pannello di controllo. Leggi la pagina dedicata Il Gestore dei Pacchetti Il gestore dei pacchetti è uno strumento indispensabile per tutti i sistemi operativi Linux oggi esistenti. E' responsabile della ricerca, della installazione, della rimozione dei pacchetti software all'interno del sistema operativo. Nel mondo Linux i programmi e le applicazioni non sono oggetti sparsi nell'immensità del web, ma sono pacchetti ben custoditi in luoghi, chiamati Repository, dove è sempre possibile reperirne la versione più aggiornata e adeguata al singolo sistema operativo Linux. Il Gestore di pacchetti di Dreamlinux si chiama APT e si presenta in due versioni, una testuale manipolabile da Terminale ed una grafica gestibile con mouse e tastiera e si chiama Synaptic. Sia la prima che la seconda versione sono in grado di gestire le dipendenze. Leggi la pagina dedicata 90

91 Il Terminale A volte, durante l'uso di un sistema operativo Linux, può essere necessario ricorrere al Terminale, quello strumento che serve ad impartire degli ordini al sistema in modo diretto e senza l'ausilio di interfacce grafiche. I vantaggi dell'uso del terminale sono molti, ma il principale è quello legato alla rapidità della risposta e dal fatto che, in qualsiasi consizione in cui l'interfaccia grafica non possa funzionare, è comunque possibile far funzionare il sistema operativo. Le difficoltà legate all'uso del Terminale sono principalmente collegate alla difficoltà di avere a mente tutti i comandi disponibili. Ecco quindi questa pagina che aiuta l'utente a destreggiarsi con uno strumento di potenza e duttilità ancora oggi impareggiabili. A adduser Questo comando è necessario per aggiungere un utente al sistema ed è una operazione concessa unicamente all'utente root, l'amministratore. Digitate: Comando : # adduser nome_scelto dove nome_scelto è il nostro utente da aggiungere. apropos Questo comando cerca all'interno degli elenchi whatis tutte le corrispondenze relative alla parola indicata. Esempio: Comando : $ apropos keyboard Verranno presentate tutte le stringhe di testo contenenti la parola "keyboard". apt-cache Questo comando è relativo alla distribuzione Debian GNU/Linux e permette di compiere determinate azioni sui pacchetti software. Tra quest'ultime segnaliamo: Comando : $ apt-cache search rdate Output : rdate - Set the system's date from a remote host. Per cercare informazioni sui pacchetti software con una specifica corrispondenza. Per ottenere maggiori informazioni su un determinato pacchetto: Comando : $ apt-cache show rdate Output : [ Package: rdate Priority: optional Section: net Installed-Size: 64 Maintainer: Herbert Xu <herbert@debian.org> Architecture: i386 Version: Replaces: netstd Depends: libc6 (>= 2.1.2) Filename: dists/potato/main/binary-i386/net/rdate_1.3-3.deb Size: 7040 MD5sum: 322c5b2c859e32f342457e8e Description: Set the system's date from a remote host. Rdate displays and sets the local date and time from the host name or address given as the argument. It uses the RFC868 protocol which is usually implemented as a built-in service of inetd(1).] apt-get Questo comando è relativo alla distribuzione Debian GNU/Linux. Ha funzionalità correlabili 91

92 ai comandi rpm e dpkg aggiungendo caratteristiche ulteriori e rendendo la procedura di gestione dei pacchetti software molto più semplice per un utente della distribuzione pocanzi citata. Per eseguire l'installazione di un pacchetto.deb è necessario digitare: Comando : # apt-get install nomefile Se il pacchetto software è già installato nel sistema viene compiuto l'aggiornamento automatico di quest'ultimo con la nuova versione. Per procedere alla disinstallazione di un pacchetto software digitate: Comando : # apt-get remove nomefile Il comando è utile anche per aggiornare tutti i pacchetti software del proprio sistema sfruttando la connettività ad Internet. Questo è possibile inserendo un'apposita dicitura nel file /etc/apt/sources.list come segue: Comando : deb ftp://ftp.debian.org/debian unstable main contrib non-free e digitare al prompt: Comando : # apt-get update Quest'ultimo comando sfrutterà la connessione (se attiva) per aggiornare automaticamente la lista dei pacchetti software presenti e disponibili per l'installazione e l'aggiornamento di sistema. Una volta aggiornata quest'ultima lista è possibile aggiornare i pacchetti software presenti nel sistema con: Comando : Comando : # apt-get upgrade B bzip2 Questo comando serve a comprimere un file tramite l'algoritmo bz2. Per comprimere un file è necessario digitare: Comando : $ bzip2 nuovofile Il file "nuovofile" verrà compresso e verrà rinominato come "nuovofile.bz2". Per scompattare il file presente è necessario utilizzare il comando bunzip2: Comando : $ bunzip2 nuovofile.bz2 C cal Questo comando stampa un calendario per uno specifico mese e/o anno. Digitando il comando senza opzioni si otterrà il calendario del mese corrente: Comando : $ cal Output : [ febbraio 2007 do lu ma me gi ve sa ] Un ulteriore esempio che mostra il mese di giugno (6) del 1969: Comando : $ cal Output : [ giugno 1969 do lu ma me gi ve sa

93 ] Per mostrare l'intero calendario di un anno: Comando : $ cal 1999 cardctl Questo comando è una utilità di controllo delle schede PCMCIA disponibili per computer portatili. Vediamo alcune opzioni: Comando : # cardctl status Mostra lo stato attuale della scheda presente. Comando : # cardctl config Mostra le configurazioni della scheda presente. Comando : # cardctl ident Visualizza le informazioni identificative della scheda. Comando : # cardctl suspend Interrompe la corrente che alimenta la scheda. Comando : # cardctl eject Disabilita la gestione e interrompe l'alimentazione della scheda. Comando : # cardctl insert Avvisa i driver di gestione che la carta è stata nuovamente inserita e deve essere attivata. cat Questo comando mostra il contenuto di un file di testo e può concatenare diversi file insieme. Per aggiungere il contenuto del fileuno in coda al filedue è necessario digitare la seguente sequenza di comandi: Comando : $ cat fileuno >> filedue Per consultare il contenuto di un file: Comando : $ cat fileuno Se il contenuto di un file è ampio, durante l'esecuzione del comando potreste non visualizzare la totalità delle informazioni presenti. A tale scopo è necessario utilizzare il comando more successivamente descritto. cd Questo comando permette di spostarvi nella struttura ad albero delle directory. Quando un utente si collega al sistema viene automaticamente posizionato nella sua directory "home", usualmente nella posizione "/home/nome_utente/". Per spostarsi in una sottodirectory chiamata "Tesi" disposta nella corrente directory: Comando : $ cd Tesi/ Per spostarsi nella directory "/home/darshan/tesi/cap06/" digitate: Comando : $ cd /home/darshan/tesi/cap06/ Per spostarsi dalla directory attuale a quella superiore, digitate: Comando : $ cd.. Per spostarvi nella directory "root", digitate: Comando : $ cd / Per ritornare nella vostra "home" directory, digitate: Comando : $ cd Per ritornare nella directory precedente alla posizione attuale: Comando : $ cd cdrecord L'applicazione maggiormente utilizzata per masterizzare con GNU/Linux è sicuramente cdrecord, un'utility da console ben testata e potente. La prima utile operazione da compiere 93

94 prima di agire è visualizzare le periferiche presenti come segue: Comando : # cdrecord -scanbus Output : [ Cdrecord 1.9 (i686-pc-linux-gnu) Copyright (C) Jörg Schilling Linux sg driver version: Using libscg version 'schily-0.1' scsibus0: 0,0,0 0) 'SONY ' 'CD-RW CRX140E ' '1.0n' Removable CD-ROM 0,1,0 1) 'UTI ' 'CD_ROM ' 'V4.6' Removable CD-ROM 0,2,0 2) * 0,3,0 3) * 0,4,0 4) * 0,5,0 5) * 0,6,0 6) * 0,7,0 7) * ] Come è possibile vedere, esiste un masterizzatore e un lettore CD. A questo punto il passo per masterizzare è semplice: Comando : # cdrecord -v speed=4 dev=0,0,0 -data dati.iso Cdrecord 1.9 (i686-pc-linux-gnu) Copyright (C) Jörg Schilling TOC Type: 1 = CD-ROM scsidev: '0,0,0' scsibus: 0 target: 0 lun: 0 Linux sg driver version: Using libscg version 'schily-0.1' atapi: 1 Device type : Removable CD-ROM Version : 0 Response Format: 1 Vendor_info : 'SONY ' Identifikation : 'CD-RW CRX140E ' Revision : '1.0n' Device seems to be: Generic mmc CD-RW. Using generic SCSI-3/mmc CD-R driver (mmc_cdr). Driver flags : SWABAUDIO Drive buf size : = 4085 KB FIFO size : = 4096 KB Track 01: data 510 MB Total size: 585 MB (58:01.78) = sectors Lout start: 586 MB (58:03/59) = sectors Current Secsize: 2048 ATIP info from disk: Indicated writing power: 4 Is not unrestricted Is not erasable Disk sub type: Medium Type A, low Beta category (A-) (2) ATIP start of lead in: (97:31/07) ATIP start of lead out: (74:45/00) Disk type: Short strategy type (Phthalocyanine or similar) Manuf. index: 22 94

95 Manufacturer: Ritek Co. Blocks total: Blocks current: Blocks remaining: Starting to write CD/DVD at speed 4 in write mode for single session. Last chance to quit, starting real write in 1 seconds. Waiting for reader process to fill input buffer... input buffer ready. Performing OPC... Starting new track at sector: 0 Track 01: 510 of 510 MB written (fifo 100%). Track 01: Total bytes read/written: / ( sectors). Writing time: s Fixating... Fixating time: s cdrecord: fifo had 8424 puts and 8424 gets. cdrecord: fifo was 0 times empty and 8086 times full, min fill was 71%. L'opzione "-v" per avere il maggior numero di informazioni durante l'esecuzione del comando, "speed=4" per indicare che la velocità di masterizzazione dovrà essere di 4x, "dev=0,0,0" indica il dispositivo per masterizzare e "-data dati.iso" per utilizzare una ben determinata immagine iso dati. L'esempio era relativo alla masterizzazione dati; per quel che riguarda l'audio il comando adeguato cambia ben poco: Comando : # cdrecord dev=0,0,0 -audio traccia.cdr traccia1.cdr La masterizzazione delle tracce audio è denominata TAO (Track At Once); sarà prodotto un cd audio dove tra una traccia e l'altra intercorrono 2 secondi di pausa. Alternativa a TAO, scelta discutibile sulla qualità finale del risultato, è DAO (Disk At Once), modalità che migliora il risultato finale ed evita la possibilità di fruscii e altri effetti indesiderati. chattr Questo comando cambia gli attributi di un file su un file system di tipo ext2 e può essere particolarmente utile sotto aspetti di backup di sistema e sicurezza. Gli obiettivi del comando possono essere alquanto oscuri per un utente alla prime armi ma verranno utilizzati alcuni esempi reali per semplificare l'apprendimento. Comando : $ chattr +i documento.txt Il comando appena digitato rende "immutevole" il file documento.txt da modifiche, aggiunte e non si potranno creare link a quest'ultimo. Se volessimo rendere "immutevole" una directory con tutti i file presenti al suo interno avremmo dovuto digitare: Comando : $ chattr -R +i documenti/ Ulteriori attributi da dare ad un file (o directory) sono i seguenti: Comando : $ chattr +a documento.txt L'attributo "a" rende il file gestibile solo in modalità append ovvero è permesso solamente apportare aggiunte al file. Comando : $ chattr +c documento.txt Un file con l'attributo "c" viene automaticamente compresso sul disco dal kernel. La lettura del file restituisce i dati decompressi mentre in scrittura ogni informazione viene compressa e poi scritta sul disco. Comando : $ chattr +d documento.txt L'attributo "d" candida un file per il backup tramite il comando dump. Comando : $ chattr +s documento.txt 95

96 Per ulteriori informazioni si consiglia la guida in linea: Comando : $ man chattr Abbiamo visto che per aggiungere attributi è stato utilizzato il carattere "+". Per toglierli dobbiamo alternativamente utilizzare il carattere "-" come nell'esempio seguente: Comando : $ chattr -i documento.txt chmod Questo comando cambia i permessi associati per ogni file presente nel vostro sistema. Di seguito viene mostrata la serie di informazioni relative ad un singolo file. Il comando in questione agisce sulla prima decade di lettere, quelle che specificano i "diritti". Comando : -rw-r-r- 1 root root Sep 1 21:14 gsg.tex La forma di utilizzo è la seguente: Comando : chmod {a, u, g, o} {+/-} {r, w, x} <file> dova "a" rappresenta tutti gli utenti ("all"), "u" l'utente proprietario del file, "g" il gruppo proprietario, "o" gli altri utenti di sistema che non siano ne il proprietario ne il gruppo di riferimento. Il comando può essere anche espresso in forma ottale come in lettere come segue: Comando : $ chmod 700 gsg.tex Il comando ha la stessa valenza della forma seguente: Comando : $ chmod u+rwx,go-rwx gsg.tex Il file considerato cambierà i permessi nel seguente modo: Comando : -rwx--- 1 root root Sep 1 21:14 gsg.tex compress E' un comando storico per la compressione dei dati per Unix. Esempio di compressione di un file: Comando : $ compress nomefile Ogni file viene compresso e rinominato con l'aggiunta del suffisso ".Z". Per decomprimere un file di questo tipo è necessario digitare: Comando : $ compress -d nomefile.z E il file verrà rinominato senza l'estensione ".Z". cp Questo comando serve per copiare dei file, preservare gli originali e crearne una copia identica. Se già disponete di un file digitate: Comando : $ cp gsg.tex Documenti/gsg.tex Nel caso sopracitato ho copiato un file presente nella directory corrente nella sottodirectory "Documenti/". Se nella directory dove ho copiato il file ci fosse stato già un documento con quel nome lo avrei sovrascritto. Per evitare questo aggiungo la seguente opzione: Comando : $ cp -i thegimp.tex Documenti/gsg.tex L'opzione attiva una modalità interattiva che mi comunica particolari situazioni come quella descritta. cpio E' un archiviatore di file simile al comando tar. Per lungo tempo tar e cpio erano gli archiviatori maggiormente utilizzati, poi con l'avvento di GNU/Linux il primo ebbe il sopravvento. Numerose sono le opzioni di questo comando ma ci limiteremo alle due sole principali, la creazione e l'estrazione di un archio cpio. Per la creazione la forma è la seguente: Comando : # cpio -o < file/ > file.cpio Per l'operazione inversa, l'estrazione di un archivio cpio, la forma è questa: Comando : # cpio -i --make-directories < file.cpio La vera utilità di questo comando risiede nell'utilizzo combinato con rpm2cpio. cron Questo applicativo è utile quando si vuole automatizzare l'esecuzione di determinati processi di sistema a scadenze temporali ben definite. Per il suo funzionamento è necessario avere 96

97 attivato il demone crond che controlla i file di configurazione e si occupa di eseguire le operazioni indicate nei limiti delle impostazioni indicate. Per verificare rapidamente se è attivo digitate: Comando : $ ps -ax grep cron In caso positivo apparirà quanto segue: Comando : $ ps -ax grep cron Output : [ 559? S 0:00 crond 563 pts/1 R 0:00 grep cron ] In caso negativo (non esiste il processo crond attivo) potete attivarlo sul momento. Per fare questo è necessario essere utente root, l'amministratore di sistema, colui che ha i diritti necessari per lanciare il demone1 nel sistema. Digitate: Comando : $ su Verrà chiesta la password di root e una volta autenticati potrete lanciare il demone crond con: Comando : 2 # /etc/rc2.d/s89cron start e poi ritornate all'utente precedente con Comando : # exit Il prompt dei comandi ritornerà come era. A questo punto non resta altro che modificare il file di configurazione per eseguire i processi ad una data scadenza temporale: Comando : $ crontab -e Il comando edita un file dove andranno impostate le vostre preferenze nella forma seguente: Comando : minuti ora gg del mese mese gg settimanale applicativo data comando Per eseguire il comando pon alle 18,30 di ogni giorno la configurazione da aggiungere al file di cron sarà la seguente: Comando : * * * /usr/bin/pon Gli asterischi "*" indicano che il processo dovrà essere eseguito ogni giorno del mese, ogni mese, ogni giorno della settimana. A questo punto non vi resta altro che salvare il file e ritornare al prompt dei comandi iniziale. Per visualizzare il file appena modificato digitate: Comando : $ crontab -l 1demone, processo che viene attivato nel sistema e procede in background, ovvero senza disturbare lo svolgimento delle ulteriori attività. 2I prompt di comandi possono cambiare tra le varie distribuzioni. Se desiderate eliminare il vostro file di configurazione di cron: Comando : $ crontab -r Per maggiori informazioni digitate al prompt man cron. D date Questo comando mostra giorno, data, ora ed anno corrente: Comando : $ date Output : [ gio lug 6 11:14:54 CET 2000 ] df Questo comando serve a mostrare lo spazio libero sui dischi. Comando : $ df Output : [ Filesystem 1k-blocks Used Available Use% Mounted on /dev/hda % / 97

98 /dev/hda % /home /dev/hda % /home/redhat ] Dal risultato del comando è possibile vedere lo spazio utilizzato, lo spazio disponibile, la percentuale di utilizzo e dove sono montati i dischi analizzati. diff Questo comando serve per analizzare due file e riportare le differenze. Comando : $ diff -urn it.po it.po.new Dopo aver digitato il comando vedrete a video le differenze tra i due file. Il comando diff viene utilizzato per la creazione di patch con le seguenti opzioni: Comando : $ diff -urn it.po it.po.new > patch Per creare una patch su file binari è necessario digitare quanto segue: Comando : $ diff -a --binary bin bin.2 > patch Per applicare i file con le differenze è necessario il comando patch. dpkg Questo comando è relativo alla distribuzione Debian GNU/Linux. E' principalmente utile per installare e aggiornare i pacchetti software sul proprio sistema e può essere comparato al comando rpm. Comando : # dpkg -i nomefile.deb Questo comando compie sia l'installazione che la procedura di aggiornamento se viene riscontrato un pacchetto maggiormente recente. Per compiere l'operazione opposta, ovvero la disinstallazione del pacchetto software.deb digitate: Comando : # dpkg -r nomefile Per evitare compromissioni del sistema è bene antecedere la seguente opzione di controllo: Comando : # dpkg --no-act -r nomefile Per ottenere informazioni su un pacchetto è possibile digitare quanto segue: Comando : # dpkg -s nomefile Per ottenere informazioni sulla provenienza di un particolare file presente sul sistema possiamo conoscere il pacchetto software relativo digitando: Comando : # dpkg -S blackbox Per avere la lista dei pacchetti software installati nel sistema digitate: Comando : # dpkg -l Una soluzione per avere una lista di pacchetti software da replicare su una nuova macchina o sulla stessa in caso di ripristino è la seguente riga di comandi: Comando : # dpkg --get-selections > pacchetti.txt Creato il file potremo recuperare lo stato dei pacchetti software come segue: Comando : # dpkg --set-selections < pacchetti.txt Comando : # dpkg deselect-upgrade Alternativa a dpkg è apt-get che offre numerose caratteristiche aggiuntive e maggiore semplicità di utilizzo. du Volete sapere quando spazio disco è occupato? Utilizzate il comando seguente: Comando : $ du Dopo aver digitato il comando ed essere stati colti da dubbi esistenziali si consiglia la variante successivamente esposta del comando: Comando : $ du -h -s Output : [ 32M ] L'opzione "-h" vi mostra il risultato del comando in un modo "umanamente comprensibile" mentre l'opzione "-s" per ottenere unicamente la somma delle dimensioni dei file considerati. dvipdfm / dvipdf Questo comando converte un file in formato.dvi in formato.pdf. Digitare: 98

99 Comando : $ dvipdfm -o documento.pdf documento.dvi Dove l'opzione "-o" indica il nome finale del file nel nuovo formato. dvips Questo comando converte file in formato.dvi in formato.ps (Postscript3). Comando : $ dvips -o documento.ps documento.dvi L'opzione "-o" indica il nome finale del file postscript che verrà generato. Esistono numerose opzioni consultabili tramite la propria pagina manuale ma quelle interessanti nell'uso comune possono essere le seguenti: Comando : $ dvips -A -o pgpari.ps documento.dvi $ dvips -B -o pgdispari.ps documento.dvi Dove le opzioni aggiuntive "-A" e "-B" indicano rispettivamente di creare il file pgpari.ps con le pagine pari dell'originale documento e pgdispari.ps con le pagine dispari. Quest'ultime opzioni possono risultare utili se si dispone di una comune stampante per poter stampare su entrambe i lati dei fogli. E echo Il comando echo serve esclusivamente a stampare sullo standard output stringhe di testo: Comando : $ echo "Ciao Giorgio" Output : [ Ciao Daniele ] Un altro esempio può essere la stampa a video di alcune variabili di sistema: Comando : $ echo $HOME Output : [ /home/darshan Dove $HOME rappresenta la nostra directory home. ] enscript Se è nostra necessità convertire un file di testo in un file postscript, rtf o html, questo comando è quello che vi serve. La forma più semplice e immediata è la seguente: Comando : $ enscript u in.txt o out.ps 3Postscript è un marchio registrato da Adobe Inc. dove l'opzione "u" indica il file di testo e l'opzione "o" il nome del file postscript da creare. Se volessimo applicare alcune caratteristiche di "stile" come impostare il testo in n colonne basta opportunamente indicarlo come segue: Comando : $ enscript 2 u in.txt o out.ps Verrà generato un file postscript con il testo impaginato su 2 colonne. Per definire il formato pagina: Comando : $ enscript M a4 u in.txt o out.ps Dove con "M" definiamo il formato della carta (formato a4). env Questo comando mostra le variabili di ambiente della vostra sessione. Digitate: Comando : $ env export Questo comando viene utilizzato per esportare delle variabili di ambiente, valori che permettono al sistema di funzionare come desideriamo. Comando : $ export DISPLAY=monika:0.0 Nell'esempio appena visto si è utilizzato il comando per esportare il display di X Window dal server dada al computer monika che corrisponde ad un IP nel file /etc/hosts. I comandi che lanciano applicazioni per X verranno aperti sull'ultimo computer ma il carico di processo sarà della macchina dove vengono eseguiti (in questo caso il computer dada). 99

100 F file Questo comando indica il formato di un file indicato. Digitate: Comando : $ file esempio Output : [ esempio: ASCII text ] Verrà indicato il formato del file che si chiama "esempio". find Questo comando serve per fare ricerche di file nel sistema. Per eseguire una semplice ricerca del file "miofile.txt" nella directory corrente è necessario digitare quanto segue: Comando : $ find. -name miofile.txt -print Se desiderate trovare tutti i file con estensione ".txt" è necessario digitare quanto segue: Comando : $ find. -name "*.txt" -print In questi esempi appena visti si è utilizzato il punto "." per indicare la directory corrente. Se la nostra ricerca vuole essere estesa ad un'altra directory comportatevi come segue: Comando : $ find /home/ -name miofile.txt -print La ricerca andrà ad analizzare se esistono file denominati "miofile.txt" nella directory /home e mostrerà il risultato finale. Comando : $ find / -cmin 60 -mmin 60 Con le opzioni appena viste cerchiamo i file cambiati e modificati entro l'arco di tempo di 60 minuti. finger Il comando finger riporta informazioni sugli utenti di un sistema, visualizzando nome, cognome, ufficio e numero di telefono, ultimo login ed ulteriori informazioni. Di seguito un esempio di utilizzo comune: Comando : $ finger darshan Output : [ Login: darshan Name: Daniele Medri Directory: /home/darshan Shell: /bin/bash Never logged in. No mail. No Plan. ] Se l'utente "darshan" (preso di esempio) ha un accesso presso un server differente nella rete interna bisognerà specificarlo come segue: Comando : $ finger darshan@erlug La forma è nome "utente@nome server". Se l'utente ha un accesso presso un server differente e quest'ultimo esce dalla rete interna ed è dislocato su Internet, la forma diventa: Comando : $ finger darshan@erlug.linux.it Il nome del server è conforme alle regole canoniche di Internet. fmt Questo comando serve per formattare un documento di testo con un numero definito di colonne: Comando : $ fmt -w 60 doc.txt > doc2.txt Il comando esaminerà il file doc.txt, lo formatterà con un numero di 60 colonne e passerà il risultato ridirizionandolo al file doc2.txt. fold Questo comando ha funzionalità simili al comando fmt e aggiunge alcune caratteristiche. Se si decide di formattare un file con un numero definito di colonne e non ricevere parole troncate al termine di ogni riga sarà necessario digitare quanto segue: 100

101 Comando : $ fold -w 50 -s doc.txt > doc2.txt Verrà esaminato il file "doc.txt" formattandolo con un numero massimo di 50 colonne e disabilitando la parole troncate. Il risultato verrà passato al file"doc2.txt". free Questo comando stampa sullo standard output l'utilizzo della memoria Ram e dello Swap: Comando : $ free Output : [ total used free shared buffers cached Mem: /+ buffers/cache: Swap: ] Dai dati si può notare l'esistenza di 96 Mbyte di memoria Ram, e una partizione di Swap di circa 60 Mbyte. ftp Per poter trasferire dei file da un server locale ad un server remoto è necessario utilizzare questo comando. E' indispensabile avere un accesso al server remoto o utilizzare una connessione anonima. Per aprire una sessione digitate: Comando : $ ftp Output : [ ftp> ] Per conoscere l'insieme delle opzioni presenti digitare "help": Comando : ftp> help Per aprire una connessione ad un server: Comando : ftp> open nomeserver Per chiudere una connessione: Comando : ftp> close Si è accennato alla connessione anonima. L'unica sostanziale differenza è in fase di autenticazione: Comando : $ ftp dada Output : [ Connected to dada. 220 dada FTP server Tue Sep 21 16:48:12 EDT 1999) ready. Name (dada:darshan): anonymous 331 Guest login ok, send your complete address as password. Password: ********** ] Quando viene richiesta la password utilizzare il proprio indirizzo di posta elettronica. Non è una richiesta obbligatoria ma è buona regola farlo se si utilizza il servizio in questione. G gpg GnuPG è la versione GNU di PGP, un programma di crittografia per la protezione della privacy personale. Questa breve descrizione non può essere esaustiva vista la vastità delle opzioni disponibili ma sintetizzerà i passi fondamentali necessari è utilizzati comunemente. Il primo passo è la generazione della directory personale di gpg lanciando il comando: Comando : $ gpg Output : [ gpg: /home/darshan/.gnupg: directory creata gpg: /home/darshan/.gnupg/options: creato un nuovo file delle opzioni ] Come secondo passo è necessario generare le proprie chiavi (pubblica/privata) lanciando il comando seguente: Comando : $ gpg --gen-key 101

102 Verrà avviata una procedura interattiva che vi aiuterà a creare la chiave chiedendovi alcune configurazioni e alcuni vostri dati personali (nome, cognome, , commenti). Quando tutti i dati saranno confermati dovrete digitare la vostra passphrase, o frase segreta e proseguire nella creazione delle chiavi. Per visualizzare la vostra chiave pubblica: Comando : $ gpg --export -a Per copiare la chiave su un file di testo è necessario aggiungere la seguente opzione: Comando : $ gpg --export -a -o chiave_pubblica.asc Il file chiave_pubblica.asc è la vostra chiave pubblica che potete rendere disponibile in rete. Se volete importare la chiave pubblica di altre persone nella vostra e ampliare il livello di sicurezza dovrete digitare quanto segue: Comando : $ gpg --import altra_chiave_pubblica.asc Per conoscere le chiavi importate: Comando : $ gpg --list-keys Fingerprint Il fingerprint, o "impronte digitali" sono informazioni univoche e invariabili tratte da ogni chiave, informazioni che non cambiano importando ulteriori chiavi. Servono ad identificare la chiave di una persona e la sua validità. Per conoscere il proprio fingerprint: Comando : $ gpg --fingerprint E' utile copiare questi dati e utilizzarli nella propria firma delle vostre in modo che sia pubblica e rapidamente confrontabile. Crittografia/Decrittografia Per utilizzare gpg per spedire un messaggio segreto ad una persona conosciuta è necessario digitare il seguente comando: Comando : $ gpg -e -a messaggio_segreto.asc L'opzione "-e" significa encrypt e l'opzione "-a" è necessaria per esportare il messaggio crittato in un file di testo. Se ora visualizziamo il file apparirà quanto segue: Comando : $ more messaggio_segreto.asc Output : [ -----BEGIN PGP MESSAGE----Version: GnuPG v1.0.1 (GNU/Linux) Comment: For info see hqeoaxmnlse+b6vzeap/cgfcbq2duvnz3msd/fuijkrfosj9yvwti powrbvttm3my2pqbr+w8iy71txpyp+okwuypyymyc0wzsycxsert+ pzkkiftq9pmzo/ef5eomysq/kca0j0vmrkf/o145vzazyifmw043e /iq9ldzoguph/w8/rs01af5yjmsnwn1tb7q/mi0ywqh6unnexserb dekd1ssd7nv1tpxixvc1ijlz4v68uyxxwujzoc8mn1iahwlcnza/q 9GZN7PaJ94qFNQE69wqGz4TUOA5NWwJaqFSmwwDEmTIyyaferrerV eue3sjglfbqzjhj2hsdll4xpr3kzmcbzwzvhffdibpi4gydd/tlxr -----END PGP MESSAGE----- ] La sequenza di caratteri è il vostro messaggio protetto. Per visualizzarlo in forma leggibile è necessario digitare quanto segue: Comando : $ gpg -d messaggio_segreto.asc Vi verrà chiesto di digitare la vostra frase segreta (passphrase) e in seguito alla verifica di quest'ultima apparirà il messaggio reale. Per ulteriori informazioni visualizzate la guida in linea: Comando : $ man gpg oppure visitate il sito Internet ufficiale: grep Questo comando è necessario per ritrarre da una fonte di ingresso (un file, standard input) una particolare serie di dati che corrisponde alle richieste poste. Una semplice forma di utilizzo può essere la seguente: Comando : $ grep "pippo" doc.txt Il comando visualizzerà a video tutte le righe del file doc.txt dove sarà presente la parola 102

103 "pippo". La ricerca può assumere richieste particolari e a tale scopo entrano in gioco le espressioni regolari. Un esempio pratico: Comando : $ grep '\<[a-z0-9-]\+\>' doc.txt Verranno visualizzate solamente le righe che contengono i caratteri dalla lettera "a" alla lettera "z" e i numeri da "0" a "9". Per maggiori informazioni consultare la pagina manuale del comando. Comando : $ man grep grub / grub-install Esistono diverse alternative al boot loader LILO che abbiamo già trattato in precedenza e tra queste grub è un'ottima scelta. Dopo aver scaricato il pacchetto software con Comando : # apt-get install grub la più semplice procedura di installazione è la seguente: Comando : # grub-install /dev/hda Al riavvio della macchina si otterà un prompt come il seguente: Comando : GRUB version (640K lower / 3072K upper memory) [ Minimal BASH-like line editing is supported. For the first word, TAB lists possible command completions. Anywhere else TAB lists the possible completions of a device/filename. ] grub> Premendo il tasto! (tabulatore) si può ottenere la lista di comandi. Comando : grub> root (hd0,1) grub> kernel /boot/vmlinuz grub> read-only grub> boot Per procedere ad un'installazione definitiva: Comando : grub> (hd0,1)/boot/grub/stage1 d (hd0) /boot/grub/stage2 p /boot/grub/menu.lst gzip Questo comando è utile per comprimere file. La forma tipica di utilizzo è: Comando : $ gzip documento.tex Per decomprimere tale file si può ricorrere al comando gunzip (pagina 110). gunzip Questo comando è utile per decomprimere file. La forma tipica di utilizzo è: Comando : $ gunzip documento.tex.gz gv Il comando gv è un visualizzatore per documenti postscript o pdf che gira in ambiente visuale e come tale necessita del server grafico X. A prescindere dal window manager o desktop utilizzato si può lanciare l'applicazione direttamente da una console digitando: Comando : $ gv documento.ps Sulla scia di questa storica applicazione sono sorte recentemente versioni similari e specifiche per ogni desktop: vedi kghostview e ggv. H halt Questo comando è necessario per fermare il vostro computer. Una volta lanciato compierà 103

104 diverse operazioni volte a interrompere i servizi attivi e disabilitare i dispositivi che compongono il file system. Comando : # halt Comando con funzionalità analoghe può essere shutdown. hdparm Il comando è molto utile per gestire e verificare le prestazioni dei dischi fissi ed è necessario essere l'utente root per poter eseguire determinate operazioni. Introduciamo il discorso mostrando basilari parametri relativi al vostro disco: Comando : # hdparm -c /dev/hda Output : [ /dev/hda: I/O support = 0 (default 16-bit) ] Notiamo che il disco sono configurati a 16 bit senza DMA. Per ottenere una statistica digitiamo: Comando : # hdparm -t /dev/hda Output : [ /dev/hda Timing buffered disk reads: 64 MB in seconds = 3.64 MB/sec ] Ora provvediamo ad attivare il supporto 32 bit e il DMA: Comando : # hdparm -c 1 -d 1 /dev/hda Output : [ /dev/hda setting 32-bit I/O support flag to 1 setting using_dma to 1 (on) I/O support = 1 (on) using_dma = 1 (on) ] Verifichiamo ora se c'è stato un incremento di prestazioni in seguito all'attivazione di questi parametri: Comando : # hdparm -t /dev/hda Output : [ /dev/hda Timing buffered disk reads: 64 MB in seconds = 5.44 MB/sec ] Dal confronto risulta un incremento di circa 2 MB/sec in aggiunta di trasferimento dati. Non male! Come ulteriore aggiungiamo l'opzione seguente: Comando : # hdparm -k 1 /dev/hda Output : [ /dev/hda setting keep_settings to 1 (on) keepsettings = 1 (on) ] A questo punto, se vogliamo giovare dell'aumento di prestazioni ogni qual volta si utilizzi il proprio computer possiamo aggiungere quanto segue al file "/etc/rc.d/rc.local", letto da init in fase di avvio del sistema: Comando : [ #!/bin/sh # aumento prestazioni del disco hdparm -c 1 -d 1 -k 1 /dev/hda ] A questo punto non ci rimane che salvare il file e riavviare. Per maggiori informazioni sul comando si consiglia di consultare la pagina manuale (man hdparm). history La Bash offre la possibilità di memorizzare la sequenza di comandi utilizzati da un utente. Per visualizzare lo storico dei comandi basta digitare quanto segue: Comando : $ history Con maggiore utilità se l'output video viene rediretto al comando more o direttamente in un file di testo. Rispettivamente: Comando : $ history more Comando : $ history > storico.txt hwclock Questo comando vi permette di gestire l'orologio hardware di sistema apportando modifiche a piacimento. Il primo utilizzo illustrato è quello ovvio: Comando : # hwclock --show Output : [ Sat Jul 15 13:19: , seconds ] Questa è l'ora presente nell'orologio di sistema. Per cambiarla è necessario aggiungere i seguenti parametri: Comando : # hwclock --set --date='7/15/ :45:05' Esistono due modalità di gestione dei dati: localtime, macchina locale, o utc (Universal 104

105 Coordinated Time). Se non viene specificato la modalità è quella locale mentre per configurare l'impostazione nel secondo tipo è necessario indicarlo: Comando : # hwclock --set --date='7/15/ :45:05' --utc Gli orologi in un sistema GNU/Linux Esistono due principali tipi di orologi: l'orologio hardware e l'orologio di sistema. Il primo è indipendente da ogni programma di controllo e rimane attivo anche a computer spento. Spesso viene definito con diverse terminologie: rtc (Real Time Clock), BIOS clock, CMOS clock. L'orologio di sistema è il sistema di gestione presente in ogni kernel di ogni sistema operativo; al momento dell'avvio della macchina vengono consultati i dati dell'orologio hardware e l'orologio di sistema si configura rispettando i timezone indicati, le fasce del fuso orario. Nei sistemi Unix l'orologio di sistema ha come data iniziale l'ora 00:00:00 del 1 Gennaio 1970 UTC. Nota di carattere generale Quando si parlava di millenium bug, il baco di fine millennio che doveva colpire i computer di tutto il mondo, si considerava una forma di inadeguatezza degli orologi hardware come degli orologi di sistema dei vari sistemi operativi che poteva creare problemi nello svolgimento delle normali attività esecutive. I ifconfig Con questo comando è possibile configurare e monitorare le interfacce di rete. Se non vengono dati parametri aggiuntivi, il comando mostra le interfacce attive in quel preciso istante: Comando : # ifconfig Output : [ lo Link encap:local Loopback inet addr: Mask: UP LOOPBACK RUNNING MTU:3904 Metric:1 RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0 TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0 collisions:0 txqueuelen:0 ] Notiamo l'esistenza dell'interfaccia lo, ovvero il Loopback con IP Se si dispone di una scheda di rete ed è già stata configurata, possiamo "alzare"4 l'interfaccia di rete e assegnarle un indirizzo IP specifico come segue: 4slang per amministratori di rete che indica l'attivazione. Comando : # ifconfig eth Il risultato sarà quanto segue: Comando : # ifconfig Output : [ eth0 Link encap:ethernet HWaddr 00:50:DA:69:43:7C inet addr: Bcast: Mask: UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1 RX packets:382 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0 TX packets:629 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0 collisions:0 txqueuelen:100 Interrupt:10 Base address:0x6800 lo Link encap:local Loopback inet addr: Mask: UP LOOPBACK RUNNING MTU:3904 Metric:1 RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0 TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0 collisions:0 txqueuelen:0 ] 105

106 Come si nota è stata attivata l'interfaccia eth0 e le si è assegnato un indirizzo IP determinato. Per disabilitare eth0: Comando : # ifconfig eth0 down Per maggiori dettagli si consiglia la lettura del capitolo relativo alle soluzioni di rete, successivamente trattato in questo testo. insmod E' un'utilità per il kernel modulare di Linux che permette di inserire un modulo in memoria e aggiungere funzionalità ulteriori. Quest'ultimi sono genericamente presenti nella directory: Comando : /lib/modules/<versione del kernel utilizzato> che in termini pratici può concretizzarsi in Comando : /lib/modules/2.2.17/ Per inserire un modulo è necessario digitare quanto segue: Comando : # insmod sound oppure il percorso assoluto Comando : # insmod /lib/modules/2.2.17/sound/sound.o Il comando permette l'utilizzo di numerose opzioni tra le quali le più significative sono le seguenti: Comando : # insmod -f sound per compiere l'inserimento del modulo "sound" in maniera forzata superando eventuali discrepanze tra versioni di kernel diversi. Se si desidera che il kernel stesso si occupi del modulo in maniera flessibile e su necessità è bene utilizzare la seguente opzione: Comando : # insmod -k sound Altre utilità per la gestione dei moduli sono lsmod, rmmod e modprobe. irc Questo comando lancia un minimale programma per la chat di tipo IRC. Comando : $ irc irc.tin.it Digitando il solo comando parte il collegamento in automatico con il server italiano irc.tin.it che fa parte della rete Ircnet, una delle reti più diffuse. Durante il collegamento compariranno messaggi informativi e vi verrà chiesto il nickname, ovvero il vostro "nomignolo" per la chat. Se desiderate passare quest'ultimo come parametro al lancio del programma è necessario digitare quanto segue: Comando : $ irc nickname irc.tin.it Una volta collegati al server specificato con il nickname scelto è necessario entrare in un "canale" di persone, piazze virtuali dove le persone si trovano per comunicare. Se sapete già in quale canale andare digitate al prompt: Comando : /join #italia Dove /join indica di entrare nel canale #italia. Una volta entrati potete comunicare con le altre persone collegate in quel momento. Se desiderate uscire dal canale digitate: Comando : /leave #italia Se desiderate ottenere la lista dei canali esistenti e aperti in quel preciso momento digitate: Comando : /list -MIN 5 -MAX 20 -PUBLIC -NAME Il comando /list richiede tutti i canali aperti. Le opzioni aggiunte servono a limitare il flusso di dati richiesti e cercare i canali con un numero di partecipanti che varia da 5 (MIN) a 20 (MAX) utenti, che sia aperto a chiunque (PUBLIC) e ordinati per nome (NAME). Per ottenere la lista dei comandi possibili digitate: Comando : /help Per la guida specifica di un comando (es. list): Comando : /help list Per scollegarsi dal server IRC e chiudere il programma: Comando : /quit 106

107 E' possibile ottenere la lista dei parametri del comando irc digitando al prompt: Comando : $ irc -help In recenti distribuzioni GNU/Linux, questo comando non è presente perchè sostituito con client IRC grafici come xchat o kvirc, o l'insuperabile bitchx per la console. ispell Per effettuare dei controlli ortografici è molto utile questo comando. Viene genericamente distribuito in diversi pacchetti divisi per le lingue disponibili. Buona scelta potrebbe essere installare i seguenti pacchetti software: Comando : ispell (applicazione base) iitalian (dizionario delle parole in italiano) ibritish (dizionario delle parole in inglese) iamerican (dizionario delle parole in americano) Per configurare il correttore in prima istanza: Comando : $ ispellconfig Output : [ Please wait while I search for ispell dictionaries... [1] italian [2] british [3] american Select the number of the default dictionary [1] INVIO Making italian the default ispell dictionary... done. ] Come verificare il funzionamento? Un semplice esempio può essere il seguente: Comando : $ echo "laboratoio" ispell -a Output : International Ispell Version /10/95 & laboratoio 1 0: laboratorio ] K kill Questo comando è utilizzato come ultima risorsa per distruggere un programma sospeso o che si desidera riavviare. Esistono diversi segnali/opzioni che si possono utilizzare con il comando kill per interrompere un programma. Nell'uso quotidiano può essere comune quanto segue: Comando : $ kill -9 id_processo Per visualizzare il codice identificativo di un processo è necessario utilizzare il comando ps. L last Ogni accesso al vostro sistema GNU/Linux viene monitorato e memorizzato nel file /var/log/ wtmp visualizzabile con qualsiasi editor di testi. Malgrado questo è possibile utilizzare il comando last appositamente studiato per l'azione. La forma per l'utilizzo è la seguente: Comando : $ last Per visualizzare al meglio il risultato del comando è consigliabile indicare il numero di righe nel seguente modo: Comando : $ last -10 Alternativamente è possibile ridirigere l'output del comando a more in modo di visualizzare il tutto una pagina alla volta. La forma è: Comando : $ last more latex (LATEX) E' un insieme di macro per la formattazione e produzione di documenti scritti in TEX. La 107

108 modalità comune per elaborare un documento compatibile è la seguente: Comando : $ latex documento.tex Se l'esecuzione del comando termina con successo potrete notare nella stessa directory dove è presente "documento.tex" il nuovo file "documento.dvi" formato pronto per la stampa. Per visualizzarlo è possibile utilizzare l'applicazione xdvi, per la conversione in altri formati fate riferimento ai comandi dvips e dvipdfm. Digitate: Comando : $ vi documento.tex Verrà aperto l'editor vi. Premere il tasto i per entrare in modalità inserimento e scrivere: Comando : \documentclass{article} \usepackage[t1]{fontenc} \usepackage[latin1]{inputenc} \begin{document} Ciao Mondo! \end{document} Uscite e salvate premendo il tasto ESC e i caratteri ":wq!" ed eseguite le istruzioni già date per compilare il documento e visualizzarlo con il viewer GhostView. ldd I sistemi del ceppo Unix (GNU/Linux compreso) hanno un'organizzazione ottimizzata degli esecutivi e le librerie necessarie per quest'ultime. Per vedere quali librerie sono utilizzate da un particolare comando: Comando : # ldd /usr/bin/bitchx Output : [ libncurses.so.5 => /lib/libncurses.so.5 (0x ) libresolv.so.2 => /lib/libresolv.so.2 (0x4005f000) libcrypt.so.1 => /lib/libcrypt.so.1 (0x ) libm.so.6 => /lib/libm.so.6 (0x4009e000) libdl.so.2 => /lib/libdl.so.2 (0x400bc000) libc.so.6 => /lib/libc.so.6 (0x400bf000) /lib/ld-linux.so.2 => /lib/ld-linux.so.2 (0x ) ] In questo esempio, il comando bitchx (un client famoso per IRC) richiede le librerie indicate per essere eseguito. ln GNU/Linux permette di creare dei link ai file per una migliore gestione. Un link vi permette di dare ad un singolo file nomi multipli. I file nel sistema sono identificati da un proprio numero inode. Una directory è una lista di numeri inode con i corrispondenti nomi dei file. Esistono due tipi di link (collegamenti): hard link e link simbolici. Entrambi sono rappresentazioni di un file ma con particolari differenze. Analizziamo ora l'utilizzo e in seguito le differenze tecniche. Per creare un semplice link (hard link) digitiamo: Comando : $ ln doc filelink Con il comando appena digitato troveremo nella nostra directory due file che sono la medesima cosa: doc filelink. Modificare filelink vuol dire apportare delle variazioni a doc, il file di riferimento. Per creare un link simbolico è necessario aggiungere l'opzione "s" al nostro comando: Comando : $ ln -s doc filelink2 Analizzando il contenuto della nostra directory troviamo ora, oltre a "filelink", "filelink2", il nuovo riferimento a "doc". L'approccio è il medesimo. Modificando "filelink2" apportiamo delle variazioni a "doc". Differenze tra hard link e link simbolici Un hard link è un collegamento al numero inode di un file. I permessi su questo tipo di file sono gli stessi del file originale. Un link simbolico a differenza del caso precedentemente esaminato è un "collegamento ad un nome di file" e non ad un numero inode. Questa forma 108

109 offre maggiore flessibilità operativa nell'uso comune ed è la scelta largamente utilizzata. Il link simbolico ha permessi differenti dal file originale di riferimento. locate Questo comando è utile per trovare file nel sistema ma ha un comportamento diverso dal comando find. Quest'ultimo compie una ricerca nel sistema, mentre il secondo, locate (o slocate per distribuzioni recenti compatibili con Red Hat), analizza un file di testo indicizzato migliorando le prestazioni della ricerca e riducendo il carico delle risorse utilizzate. Il file indicizzato viene creato con un processo di cron generalmente in orari notturni. Se l'utilizzo del vostro computer è quello comune e saltuario potreste saltare spesso l'esecuzione del processo di aggiornamento e in tal senso è possibile agire in modi differenti, modificando il file di esecuzione del processo o lanciando quest'ultimo manualmente. Con i dovuti diritti dell'utente root digitate: Comando : # updatedb Al termine dell'esecuzione del comando, la modalità di utilizzo del comando locate per qualsiasi utente del sistema è la seguente: Comando : $ locate stdio.h Output : [ /usr/include/stdio.h /usr/include/bits/stdio.h /usr/include/lam/stdio.h ] Se da un lato la ricerca con locate risulta molto più efficiente, l'efficacia nel trovare determinate cose è relativa alla fase di aggiornamento del file indicizzato. In tal senso il comando find può risultare la scelta migliore. lpc Tramite questo comando è possibile gestire le code di stampa. Salvo particolari configurazioni è necessario essere l'utente root per poter gestire il programma e le operazioni annesse sulla coda di stampa. La forma è la seguente: Comando : # lpc Output : [ lpc> ] Come si nota viene attivato il prompt del programma. Per avere l'elenco dei comandi disponibili digitate: Comando : lpc>? Output : [ Commands may be abbreviated. Commands are: abort enable disable help restart status topq? clean exit down quit start stop up ] Potete notare le diverse soluzioni disponibili per spostare file di stampa in cima alla coda, fermare i processi e altro ancora. Il comando che probabilmente può risultare utile nei casi reali per avere un monitor sui processi in corso è il seguente: Comando : lpc> status Output : [ lp: queuing is enabled printing is enabled 1 entry in spool area lp is ready and printing lp0: queuing is enabled printing is enabled no entries no daemon present ] Per ottenere informazioni in merito ai comandi disponibili bisogna anteporre la parola "help" al comando come segue: Comando : lpc> help clean 109

110 Output : [ clean remove cruft files from a queue ] lpr Questo comando serve per la stampa su un sistema BSD compatibile come GNU/Linux. Per lanciare il processo di stampa di un file, digitate: Comando : $ lpr doc Nell'esempio appena visto si lancia in stampa il file doc. Se si desidera stampare un file con una stampante specifica è necessario digitare quanto segue: Comando : $ lpr -Pstampante doc Nel caso comune le stampanti sono collegate alle porte parallele dei computer comuni ed è possibile sostituire il nome della stampante con la porta stessa alla quale è collegata: Comando : $ lpr -Plpt1 doc Dove lpt1 rappresenta la porta parallela, il dispositivo /dev/lpt1. lprm Questo comando rientra nell'attività di stampa per rimuovere i processi di stampa accodati. Esempio di utilizzo comune per rimuovere ogni cosa: Comando : $ lprm Se si desidera terminare un determinato processo è necessario digitare: Comando : $ lprm 9 Verrà terminato il processo di stampa numero "9" tra tutti quelli attivi. Per conoscere le code di stampa relative ad ogni stampante fate riferimento al comando lpq, di seguito esposto. lpq Questo comando mostra le code di stampa, ovvero i documenti messi in file per essere stampati con ordine sequenziale. Digitate: Comando : $ lpq ls Questo comando mostra il contenuto di una directory. Digitate: Comando : $ ls Nei sistemi unix esistono file visibili e file nascosti. Per nascondere un file è necessario rinominarlo con un punto davanti al nome (es..file) e per poter visualizzarlo con il comando in questione bisogna utilizzare l'opzione seguente: Comando : $ ls -a Output : [....nomefile_nascosto nomefile_visibile ] Se si desidera visualizzare permessi, proprietari e dimensioni dei file digitate: Comando : $ ls -l Output : [... drwxrwxrwx 2 darshan darshan 1024 Set 18 22:32 Documenti -rw-rw-rw- 4 darshan darshan 2056 Set 20 21:50 nomefile_visibile ] lsmod E' un'utilità per il kernel di Linux che permette di visualizzare i moduli caricati in memoria. Comando : # lsmod Output : [ Module Size Used by bsd_comp (autoclean) ppp_async (autoclean) parport_pc (autoclean) lp (autoclean) 110

111 parport (autoclean) [parport_pc lp] rtc (autoclean) nls_cp (autoclean) smbfs (unused) mpu (unused) sb_lib (unused) uart [sb_lib] sound [mpu401 sb_lib uart401] nls_iso ppp_deflate ppp_generic [bsd_comp ppp_async ppp_deflate] slhc [ppp_generic] 3c59x dummy (unused) ] Altre utilità per la gestione dei moduli sono insmod, rmmod e modprobe. M mail Semplice programma da console per spedire e ricevere messaggi di posta. Digitate: Comando : $ mail Visualizza se c'è posta per l'utente. Comando : $ mail -s "compito" -u madrid Spedisce un messaggio di posta all'utente madrid con il soggetto "compito". Comando : $ mail -f Legge il contenuto della vostra casella postale. man Questo comando visualizza la pagina manuale di un comando ed è molto utile quando si vuole conoscere le opzioni relative. A titolo di esempio, visualizziamo la pagina manuale di un comando già citato precedentemente: Comando : $ man ls Esiste una pagina manuale per lo stesso comando man: Comando : $ man man Se non ricordate il nome del comando che vi serve a compiere una determinata operazione potete avvalervi dell'opzione "-k" nel seguente modo: Comando : $ man -k parola Verranno mostrate le pagine manuale che contengono la parola indicata. mc Midnight Commander, una interfaccia per navigare tra le directory e i file del sistema. Per eseguirlo: Comando : $ mc Nelle recenti distribuzioni di GNU/Linux, questo programma è associato a gmc, l'interfaccia grafica del programma per l'ambiente desktop GNOME. md5sum Un semplice caso di studio: vogliamo trasferire ad un'altra persona un file e vogliamo garantire la sua autenticità. Per fare questo possiamo utilizzare questo comando come segue: Comando : $ md5sum nomefile.tgz Output : [ d41d8cd98f00b204e ecf8427e nomefile.tgz ] La stringa alfanumerica che viene presentata è "l'impronta digitale" del file che può essere 111

112 confrontata con quella di chi fornisce il file e chi lo riceve. In questo modo semplice possiamo tutelarci che il file non abbia subito modifiche nel passaggio. mesg Gli utenti di un sistema possono interagire tra di loro attraverso diversi programmi via terminale. Potete disabilitare le richieste esterne digitando: Comando : $ mesg n Per riattivare in modalità "recettiva": Comando : $ mesg y modprobe E' un'utilità per il kernel di Linux che permette di caricare i moduli in memoria attuando alcuni test per la configurazione automatica dei parametri necessari e adeguati. Comando : # modprobe sound Esistono alcune interessanti opzioni tra le quali segnaliamo: Comando : # modprobe -c per visualizzare le configurazioni dei moduli caricati. Comando : # modprobe -l per visualizzare i moduli disponibili. Comando : # modprobe -r per scaricare uno o più moduli rispettando le dipendenze. mkdir Questo comando vi serve per creare una directory. La sintassi tipica è: Comando : $ mkdir esempio Il comando è particolarmente sensibile ai permessi di sistema. E' chiaro che non vi sarà concesso di creare una directory dove non avete i diritti per farlo. mkisofs Argomento masterizzazione: il comando in esame serve a creare immagini iso9660 e supporta diverse opzioni importanti per superare i limiti dell'originale file system come gli 8 livelli massimi di sottodirectory, la lunghezza dei nomi dei file ristretta a 32 caratteri e la capacità di 650 Mbyte. Le opzioni più importanti sono: Comando : RockRidge (-r), estensione che permette la gestione dei nomi lunghi e non pone limite alla gerarchia di sottodirectory. Questa estensione, tipica del mondo Unix, permette di vedere il cdrom come una qualsiasi altra porzione del file system presentando proprietari dei file, gruppi, permessi e link simbolici. Comando : Joilet (-J), estensione simile alla precedente ma tipica del mondo MS Windows. Comando : El Torito (-b), estensione utile per produrre cd-rom avviabili (boot). Un semplice esempio di funzionamento è il seguente: # mkisofs -r -l -o immagine.iso dati/ Il file immagine.iso conterrà i dati della directory dati/ organizzati secondo il file system iso9660 e utilizzando l'estensione RockRidge. Una volta creata l'immagine possiamo testare il risultato montando il file come segue: # mount -t iso9660 -o ro,loop=/dev/loop0 immagine.iso /mnt/cdrom Il file immagine.iso verrà montata su /mnt/cdrom e sarà possibile gestire i file presenti. Al comando mkisofs seguono altri comandi come cdrecord (pag. 96) e cdrdao, programmi necessari per gestire e creare CD-R. mkfs Comando utile per creare file system su un dispositivo (partizione, disco fisso). Modalità di utilizzo: Comando : mkfs <dispositivo> -t <tipo file system> 112

113 Di seguito alcuni esempi pratici: Comando : # mkfs /dev/hda4 -t ext2 Creare il file system "ext2" (quello di GNU/Linux) sul dispositivo "/dev/hda4/". Comando : # mkfs /dev/hda4 -t msdos Creare il file system "msdos" (quello del DOS) sullo stesso dispositivo "/dev/hda4/". Comando : # mkfs /dev/hda4 -t vfat32 Creare il file system "vfat32" (quello di MS Windows) sullo stesso dispositivo "/dev/hda4/". Se volessimo creare un file system su un comune dischetto floppy: Comando : # mkfs /dev/fd0 -t ext2 more Questo comando visualizza il contenuto di un file una schermata alla volta. Comando : $ more file Nonostante questo semplice esempio, il comando viene utilizzato in associazione con altri. L'esempio che segue legge l'output del comando ls e lo redirige al comando more per visualizzare il risultato una pagina per volta: Comando : $ ls -la more Il simbolo " " (pipe) viene utilizzato per passare il risultato di un comando al successivo. mount Questo comando serve a montare un file system. Nell'esempio che segue viene mostrato come montare un cd-rom con file system iso9660 alla directory /mnt/cdrom: Comando : # mount /dev/cdrom -t iso9660 /mnt/cdrom Le distribuzioni GNU/Linux memorizzano i dati utili per il montaggio nel file /etc/fstab per facilitare ed automatizzare le operazioni comuni. Se nel file appena citato è presente una riga di configurazione simile: Comando : /dev/cdrom /mnt/cdrom iso9660 owner,noauto,ro 0 0 basterà utilizzare il comando mount con una serie ridotta di opzioni: Comando : # mount /dev/cdrom oppure Comando : # mount /mnt/cdrom Dopo aver digitato il comando potrete accedere al contenuto del vostro cd-rom. Si utilizza il comando mount per condividere aree file condivise in rete tramite il sistema NFS. La formulazione tipica può essere la seguente: Comando : # mount monika:/mnt/nfs -t nfs /mnt/nfs Dove si indica di montare la partizione /mnt/nfs presente sul server monika e disporla nel file system locale come /mnt/nfs. Chiaramente è necessaria la specifica configurazione lato server. mpage Se disponete di una stampante Postscript capace di stampare su entrambi i lati del foglio è possibile utilizzare questo comando. Comando : $ mpage -t -1 -Plp -ba4 documento.ps L'opzione "-1" indica il numero di stampe per pagina e possono alternativamente essere utilizzate le opzioni "-2", "-4" per avere 2 o 4 pagine per foglio. mutt Un semplice client per leggere la posta elettronica (MUA, mail user agent). Per lanciarlo: Comando : $ mutt Una semplice configurazione è quella che segue e deve essere inserita nel file ~/.muttrc nella propria home directory: Comando : set pop_host="popmail.libero.it" set pop_delete="yes" set pop_user="pippo" La prima direttiva indica il server postale, "pop_delete" indica se cancellare o meno la posta 113

114 dal server remoto, "pop_user", come è semplice intuire indica il proprio username di connessione. Una volta aggiunti i propri dati nel file di configurazione basterà lanciare mutt e premere il tasto G e verrà contattato il server. Per le proprie caratteristiche non è possibile configurare un server SMTP esterno, differente dal proprio server locale di posta. mv Questo comando può avere una duplice funzionalità: muovere un file e rinominarlo. Nell'esempio che segue viene rinominato un file con un nuovo nome: Comando : $ mv vecchionome nuovonome Per muovere un file verso un'altra directory, digitate: Comando : $ mv nuovonome ~/documenti/ In questo ultimo caso viene utilizzato il simbolo "~" che indica la directory home dell'utente. Il file viene spostato nella directory /home/darshan/documenti/. N nice Serve a cambiare la modalità di esecuzione di un programma. Se viene lanciato senza opzioni viene presentata la priorità corrente: Comando : $ nice Output : [ 0 ] Nel caso in esame abbiamo ricevuto un valore pari a "0". I valori di priorità vanno da -20 (la più alta) a 19 (la più bassa). Se volessimo abbassare la priorità di esecuzione di un programma in modo che non disturbi le attività del sistema digitiamo: Comando : $ nice -n 5 nomeprogramma L'opzione "-n" mi permette di indicare un valore scelto nella scala esposta precedentemente. nl Se si desidera numerare ogni singola riga di un documento di testo questo è il comando che serve. Esistono diverse opzioni interessanti: -v n definisce il numero iniziale per la numerazione -i n stabilisce il valore di incremento della numerazione -p non ricomincia la numerazione per ogni nuova pagina Per numerare le righe di un documento partendo dal valore 1 e incrementando di una singola unità per volta dovremo digitare quanto segue: Comando : $ nl -v 1 -l 1 doc.txt > doc2.txt Il documento con la numerazione è stato ridiretto al file "doc2.txt". nohup Serve a lanciare un programma in particolari modalità. L'utilizzo di questo comando è particolarmente utile quando si deve eseguire un programma di calcolo e non lo si vuole interrompere nel momento in cui vi disconnettete dal sistema (es. in una connessione telnet). Comando : $ nohup nomeprogramma Output : [ nohup: appending output to 'nohup.out' ] Il programma continuerà a girare in background ed eventuali messaggi saranno riportati nel file "nohup.out" creato nella directory corrente. P passwd Questo comando serve per cambiare la propria password (parola d'ordine) necessaria per l'autenticazione nel sistema. Esistono due differenti livelli di utilizzo del comando, un livello 114

115 ampliato e completo per l'utente root (l'amministratore di sistema) e un livello ristretto ma essenziale per il resto degli utenti nel sistema. Mentre un utente può utilizzare passwd per gestire la propria password, l'utente root può utilizzare il comando per gestire oltre alla propria password quelle degli utenti nel server amministrato. Il caso seguente è quello dell'utente "darshan": Comando : $ passwd Output : [ Changing password for darshan (current) UNIX password: ******* New UNIX password: ******** Retype new UNIX password: ******** ] Analizziamo ogni singolo passo. In un primo momento viene chiesta la password corrente, la parola d'ordine che attualmente ci permette di collegarci al sistema. Se quest'ultima corrisponde viene chiesto di digitare una nuova password con successiva verifica. Il comando è intelligente e cerca di colmare l'inesperienza di un nuovo utente o scelte incaute che possono compromettere la sicurezza del sistema. Le nuove password digitate vengono controllate e se non rispettano determinati parametri si riceve un messaggio di avviso che invita a seguire determinate norme. Una combinazione di numeri e lettere maiuscole/minuscole può essere una valida soluzione5. Esempio: Comando : A3r0pLan0, aeroplano MaNuCha0, manuchao F3deRic0, federico patch Il comando serve per applicare i file patch (creato con il comando patch) creato con le differenze tra un file e un file più recente. La modalità di utilizzo è la seguente: Comando : $ patch -p0 < file-txt.patch Per applicare patch binarie è necessaria la seguente opzione: Comando : $ patch -binary -p0 < file-bin.patch pico Il seguente comando lancia un editor di testo semplice ed intuitivo, presente nel sistema se viene installato il pacchetto software pine. Per utilizzarlo: Comando : $ pico Per poter salvare il file editato premere contemporaneamente i tasti CTRL e X, oppure CTRL e O. Un'alternativa GPL di questo editor è nano che aggiunge nuove funzionalità anche se consiglio l'utilizzo del rudimentale ma potente editor vi. pr Questo comando serve per preparare un file per la stampa. La forma di utilizzo è la seguente: Comando : $ pr doc.txt Il file "doc.txt" verrà formattato con una lunghezza di 66 righe (numero per la lunghezza configurabile a piacimento) e i dati relativi al file (data, ora, nome, numero di pagina). ps Riporta lo stato dei processi attivi nel sistema e si utilizza nel seguente modo: Comando : $ ps Output : [ PID TTY TIME CMD 648 pts/2 00:00:00 bash 649 pts/2 00:00:00 ps ] Nell'uso comune è frequente utilizzare il comando con le seguenti opzioni: Comando : $ ps afx Dove la lettera "a" mostra i processi degli altri utenti collegati al sistema, la lettera "f" la sequenza dei processi attivi organizzata in una struttura ad albero e la lettera "x" che mostra i processi senza terminali di controllo. 115

116 pstree Questo comando ha un funzionamento molto simile a ps ma rappresenta i processi attivi in un alberatura particolare. Digitate: Comando : $ pstree -n Output : init-+-kflushd -kupdate -kpiod -kswapd -mdrecoveryd -syslogd -klogd -xfs -login---bash -5*[mingetty] -gdm-+-x '-gdm---default---gnome-session -esd -gnome-smproxy -sawfish -xscreensaver -gmc -panel -gnome-terminal-+-gnome-pty-helper '-bash---pstree -gnome-name-serv -tasklist_applet -rpciod '-gv---gs pwd Questo comando vi indica la posizione attuale nel file system: Comando : $ pwd [ /home/darshan/ ] R rdate Volete avere l'ora di sistema sincronizzata con il resto del mondo? :) Bene. In questa operazione vi potrà essere utile il comando seguente: Comando : # rdate -sp tempo.cstv.to.cnr.it che si collegherà al server indicato e cambierà l'ora di sistema sincronizzandola con quella riscontrata. Se volete successivamente trattenere l'ora per le future sessioni digitate: Comando : # hwclock --systohc & reboot Comando necessario per riavviare il sistema. Una volta lanciato compierà diverse operazioni volte a interrompere i servizi attivi, disabilitare i dispositivi che compongono il file system e riavviare il computer. Comando : # reboot rm Questo comando rimuove un file in maniera permanente. Nell'esempio che segue viene 116

117 mostrata la modalità interattiva ottenuta con l'opzione "-i": Comando : $ rm -i file La modalità forzata agisce in maniera inversa. Elimina il file senza chiedere conferma preventiva: Comando : $ rm -f file Se si desidera cancellare una directory e i file in essa contenuti è necessario utilizzare l'opzione "-r" (recursive) nel seguente modo: Comando : $ rm -fr documenti/ rmmod E' un'utilità per il kernel di Linux che permette di rimuovere i moduli caricati in memoria. Comando : # rmmod sound Per rimuovere tutti i moduli caricati è necessario utilizzare l'opzione "-a" come segue: Comando : # rmmod -a route Questo comando serve per gestire la tavola di IP routing (networking). Per verificare i parametri di routing definiti digitate: Comando : # route -n Output : [ Kernel IP routing table Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface U eth0 ] Per aggiungere un gateway di riferimento per la macchina la sintassi è la seguente: Comando : # route add default gw per aggiungere un indirizzo da rifiutare: Comando : # route add -host server.it reject L'argomento considerato è alquanto complesso e può essere fuorviante per il target di utenti al quale si propone il manuale. Con tale motivazione non si vuole insistere sulla cosa in maniera eccessiva ma è altresì possibile ampliare le proprie conoscenze nella numerosa documentazione esterna presente su Internet. rpm Questo comando è lo strumento di gestione dei pacchetti software caratteristico della distribuzione Linux Red Hat. Questo comando gestisce i pacchetti software organizzati secondo le specifiche del formato che vengono indicati comunemente con l'estensione ".rpm". Analizziamo le varie opzioni: Comando : # rpm -i nomefile.rpm Il comando installa un pacchetto software nel sistema. Comando : # rpm -U nomefile.rpm Il comando aggiorna un pacchetto software nel sistema. Comando : # rpm -e nomefile Il comando rimuove il software dal sistema. Comando : # rpm -qf esempio.txt Il comando esamina quale pacchetto software conteneva il file esempio.txt. Comando : # rpm -qa Il comando elenca i pacchetti software installati sul proprio sistema. Nelle fasi di installazione e aggiornamento possono essere utilizzate ulteriori opzioni che informano sullo stato di esecuzione del processo e mostrano una barra di progresso. Comando : # rpm -ivh nomefile.rpm Output : [ nomefile ############################ # rpm -Uvh nomefile.rpm nomefile ############################ ] In casi particolari può capitare che il pacchetto che si desidera installare subisca particolari 117

118 vincoli di dipendenza verso altri software. Se vogliamo sopprimere questi ultimi digitiamo: Comando : # rpm -i nomefile.rpm --nodeps Una scelta particolarmente orientata ad un utente esperto può anche essere la seguente: Comando : # rpm -i nomefile.rpm --force Il comando digitato forza l'installazione senza controlli preventivi dei pacchetti esistenti o sui vincoli di dipendenza. Un'ulteriore necessità può essere quella di conoscere ogni possibile informazione sul pacchetto software che ci si approssima ad installare nel proprio sistema. Per questo è necessario digitare quando segue: Comando : # rpm -qpil geekcode i386.rpm Name : geekcode Relocations: /usr Version : 1.7 Vendor: Chris Gushue Release : 2 Build Date: mar 22 feb :59:14 Install date: (not installed) Build Host: DeepThought.prefect.net Group : Amusements/Games Source RPM: geekcode src.rpm Size : License: GPL Packager : Chris Ausbrooks <weed@bucket.pp.ualr.edu> URL : Summary : Generates your geek code. Description : This program will generate a geek code block for you by simply choosing which codes suit you from the screen. /usr/bin/geekcode /usr/doc/geekcode-1.7 /usr/doc/geekcode-1.7/changes /usr/doc/geekcode-1.7/copying /usr/doc/geekcode-1.7/install /usr/doc/geekcode-1.7/readme /usr/doc/geekcode-1.7/geekcode.txt rpm2cpio Se desiderate convertire un pacchetto software in formato ".rpm" in un archivio comune ".cpio" questo è quello che vi serve. La forma tipica è la seguente: Comando : # rpm2cpio nomefile.rpm > archivio.cpio Per estrarre successivamente l'archivio creato fate riferimento al comando cpio (pagina 99). rsync Se è vostra necessità replicare un direttorio sul vostro filesystem o viceversa, può esservi utile il seguente comando: Comando : $ rsync -avz --exclude pippo.* --delete <server>:/web/ web/ In questo modo copierete nella directory "web/" il contenuto della directory "/web/" del server indicato escludendo tutti i file che iniziano con "pippo." e cancellando i file locali che non esistono più sulla macchina remota. S scp Secure copy, un programma utile per copiare file tra macchine in rete e giovare della protezione cifrata di ssh. La modalità di utilizzo è la seguente: Comando : $ scp file.tgz pinco@pallino.com: 118

119 copia il file locale "file.tgz" nella macchina "pallino.com" dove si ha un account con username "pinco". Per copiare effettivamente il file su quella macchina verrà richiesta la password di autenticazione relativa. set Questo comando mostra le variabili di ambiente della vostra sessione: Comando : $ set Il comando set ha la medesima funzionalità del comando env. shutdown Questo comando prepara il sistema per essere spento fisicamente e permette opzioni anche per il riavvio. Presenta analogie con il comando halt, ma porta ulteriori opzioni relative al riavvio del computer. La forma tipica è la seguente: Comando : # shutdown -r now L'opzione "-r" sottointende reboot, riavvio; era possibile utilizzare anche l'opzione "-h" che sottointende a halt, ferma. E' cosa gentile preavvisare gli eventuali utenti collegati al sistema e dare loro il tempo per concludere le operazioni in corso. Digitando: Comando : # shutdown -r +1 "Riavvio della macchina" Lanciamo l'interruzione del sistema con 1 minuto di attesa e un messaggio di avviso per gli utenti collegati. slattach Questo comando provvede a creare un collegamento tra un'interfaccia di rete e una linea seriale in maniera molto semplice. La modalità d'uso: Comando : $ slattach -p cslip -s ttys1 Nell'esempio si collega un'interfaccia di rete alla porta seriale "ttys1", con la velocità di trasferimento di "38400" e utilizzando il protocollo "cslip". Per maggiori informazioni consultare la guida in linea: Comando : $ man slattach slocate Le modalità di funzionamento di questo comando sono simili a quelle di locate. Differenza che contraddistingue i due comandi è una maggiore sicurezza per slocate nella rappresentazione della ricerca. Quest'ultima infatti mostrerà unicamente i file accessibili (in termini di diritti) dagli utenti del sistema. La modalità di utilizzo è la seguente: Comando : $ slocate nomefile source Il comando è parte dei comandi integrati all'interno della shell bash ed è particolarmente utile se si vuole modificare un file di configurazione e ricaricarlo senza dover uscire dal sistema e loggarsi nuovamente. Un esempio chiarisce più di cento parole: Comando : # source ~/.bashrc immaginiamo la situazione: abbiamo apportato modifiche al file ~/.bashrc presente nella nostra HOME directory e relativo alle configurazioni personali della nostra shell bash dei comandi. Per poter disporre subito dei cambiamenti fatti possiamo digitare il comando come illustrato oppure uscire dal sistema ed entrare nuovamente. split Questo comando è utile quando si desidera dividere un file con dimensioni elevate in varie parti. Digitate: Comando : $ split -b 1m moni.tif In questo caso il file "moni.tif" verrà diviso in vari file della dimensione di 1 Mbyte i quali saranno nominati con una sequenza di lettere per determinare l'ordine. Per riottenere il nostro file è necessario digitare: Comando : $ cat xaa xab xac > moni.tif Il file originale sarà ripristinato. 119

120 ssh Utilizzare telnet per connessioni remote può compromettere la propria sicurezza trasferendo dati in chiaro. A questo viene incontro il client ssh che instaura una connessione sicura tra due macchine in rete crittando la trasmissione dei dati. La forma tipica di utilizzo è la seguente: Comando : $ ssh -l nomeutente nomeserver L'utilizzo del client prevede l'esistenza del demone sshd (lato server) attivo e configurato per accettare le connessioni di questo tipo. su Questo comando serve per cambiare la propria modalità utente in una diversa o quella relativa all'utente root. Digitate: Comando : $ su Password: ******* [pinco@pallino /root]# L'opzione "-" attiva la configurazione della shell dell'utente indicato. In ogni caso è richiesta la password tranne per il passaggio da utente root a utente normale. T talk Questo comando vi permette di comunicare con altri utenti presenti sul vostro server o collegati a server remoti nella vostra rete locale o su Internet. Se desiderate parlare con l'utente madrid è necessario digitare quanto segue: Comando : $ talk madrid@localhost Nell'esempio appena visto si sottointende che l'utente "madrid" sia presente e collegato al nostro server. Per conoscere queste informazioni fate riferimento al comando ps che vi permette inoltre di conoscere l'interfaccia utilizzata dall'utente nel sistema ed utilizzarla come alternativa al suo nome: Comando : $ talk pts/2 Nell'esempio che segue viene illustrato l'utilizzo del comando utilizzando la forma utente@dominio che in questo caso è la macchina locale: Comando : $ talk madrid@localhost Il nome dominio è "localhost", genericamente inteso come il server locale sul quale vi siete collegati. Se disponete di un server collegato ad Internet e desiderate chiamare un vostro amico collegato su un altro server in rete è necessario specificare un dominio con la denominazione tipica della rete: Comando : $ talk madrid@erlug.linux.it Se l'utente chiamato accetta la chiamata potrete dialogare direttamente con lui e scambiarvi dati in modalità testo. tar Questo comando serve per archiviare un insieme di file in un solo file e viene utilizzato nel seguente modo: Comando : $ tar -c archivio.tar Directory/ Nell'uso quotidiano il file archivio viene spesso compresso utilizzando sempre lo stesso carattere ma con opzioni aggiuntive: Comando : $ tar -zcvf archivio.tar.gz Directory/ Nell'esempio appena visto si utilizza l'opzione "z" per la compressione dei dati tramite gzip, l'opzione "c" che indica la creazione di un archivio, l'opzione "v" (verbose) per visualizzare i messaggi di esecuzione e l'opzione "f" per definire il nome del file archivio. L'estensione ".tar" è puramente indicativa. Se si volesse creare un archivio multivolume utilizzando dei floppy-disk HD, digitate: 120

121 Comando : $ tar -cvfm /dev/fd0h1440 archivio/ L'opzione "M" creerà vari volumi a seconda della situazione. Per riunire i vari multivolumi è necessario utilizzare il comando cat nel seguente modo: Comando : $ cat 1.tar 2.tar > archivio.tar.gz Per scompattare il file creato è necessario digitare: Comando : $ tar -zxvf archivio.tar.gz oppure con Comando : $ tar -xvf archivio.tar Se l'archivio non è compresso gzip. tcpdchk Questo comando controlla la configurazione di TCP_WRAPPER e vi segnala eventuali configurazioni errate. Digitate: Comando : # tcpdchk Se vengono riscontrati errori è necessario modificare i file /etc/hosts.deny e /etc/hosts.allow. tcpdump Utile comando per monitorare una interfaccia di rete nel sistema locale. Comando : # tcpdump -i eth0 E' un sistema molto rudimentale e può essere sostituito con strumenti di analisi molto più gradevoli come ethereal. telnet Se c'è un programma storico questo è senza dubbio telnet, un programma che permette di gestire connessioni remote ad un altro server per amministrarlo ed eseguire programmi. Per poterlo utilizzare è chiaramente necessario avere un accesso sul server interessato: Comando : $ telnet Output : [ telnet> ] Per conoscere l'insieme delle opzioni presenti digitare "help": Comando : telnet> help Per aprire una connessione ad un server: Comando : telnet> open nomeserver Per chiudere una connessione: Comando : telnet> close Utilizzando una forma compatta: Comando : $ telnet -l utente nomeserver Per effettuare una connessione sicura, crittata con particolari algoritmi, si consiglia l'utilizzo di ssh. top L'utilizzo di questa applicazione è utile se si intende monitorare il carico del processore e visualizzare i processi attivi. Digitate il comando nel seguente modo: Comando : $ top e successivamente apparirà quanto segue: [ 6:32pm up 1:16, 2 users, load average: 0.15, 0.11, processes: 44 sleeping, 2 running, 0 zombie, 0 stopped CPU states: 6.4% user, 3.6% system, 0.0% nice, 89.8% idle Mem: 95504K av, 63940K used, 31564K free, 47496K shrd, 4964K buff Swap: 60476K av, 0K used, 60476K free 34156K cached PID USER PRI NI SIZE RSS SHARE STAT LIB %CPU %MEM TIME COMMAND 573 root R :54 X 641 root R :01 top 631 root S :01 gnome-terminal 121

122 577 root S :02 fvwm2 4 root SW :00 kpiod... ] Per uscire premete contemporaneamente i tasti CTRL e C. tr Questo comando agisce sullo standard input per tradurre, copiare, cambiare quest'ultimo e riportare il risultato sullo standard output. U uname Questo comando è utile se si desidera avere un quadro generale sulle caratteristiche del computer e conoscere alcune importanti informazioni di sistema. La forma rapida e comune di utilizzo è la seguente: Comando : $ uname -a Output : [ Linux dada #1 Tue Mar 7 21:07:54 EDT 2000 i686 unknown ] Dove l'opzione "-a" indica di rappresentare tutte le informazioni disponibili. umount Questo comando compie una operazione inversa al comando mount, ovvero smonta il file system aggiunto. Riprendendo l'esempio del cd-rom: Comando : # umount /mnt/cdrom Output : [ 6Bologna, 28/29 Ottobre Linux Meeting - Comandi per l'editor vi Sintassi Azione :q! uscire senza salvare :w salvare il contenuto :wq salvare il contenuto e uscire :help consultare la guida programma :+n spostarsi alla riga n (numero) :s/old/new/g sostituzione di una parola (da old a new) :r file inserire il file nel testo aperto :r! comando eseguire un comando di sistema :mkv per salvare le proprie opzioni dell'editor Comandi aggiuntivi dell'editor vim Sintassi Azione :syntax on syntax highlighting attivo :set syntax=html configura il syntax highlighting per html Tabella 10.1.: Comandi per l'editor vi ] V vi / vim Questo comando lancia un editor di testo molto diffuso nella famiglia dei sistemi operativi Unix. Per creare un nuovo file, digitate: Comando : $ vi pippo.txt E' sicuramente un editor minimale nella propria interfaccia ma allo stesso tempo molto potente. I comandi presentati nella tabella 10.1 riassumono le combinazioni di tasti per le 122

123 operazioni più frequenti. vlock Questo comando blocca la console testo. Serve per proteggere ogni intrusione locale al vostro sistema. Per attivarlo è necessario essere in modalità console testo e digitare: Comando : $ vlock Output : [ This TTY is now locked. Use Atl-function keys to switch to other virtual consoles. Please enter the password to unlock. darshan's Password: ] Per togliere la protezione è necessario digitare la propria password. Se l'ambiente è quello grafico del Server X un comando analogo è xlock W wc Questo comando serve per conoscere dati relativi ad un file di testo: Comando : $ wc documento.txt Verrà presentata una serie di informazioni, selezionabili con le seguenti opzioni: -c per ottenere solo il numero dei caratteri -w per ottenere solo il numero delle parole -l per ottenere solamente il numero delle righe presenti Digitando: Comando : $ wc -w documento.txt Output : [ 560 documento.txt ] otteniamo il numero di parole presenti nel file. whatis Questo comando serve a ricercare la descrizione per ogni comando indicizzando la pagine manuale. Se desiderate avere la descrizione del comando ls digitate: Comando : $ whatis ls Verrà presentata una breve descrizione. Se dovesse apparire un messaggio del tipo: Comando : ls: nothing appropriate E' necessario eseguire da amministratore il comando makewhatis per creare l'indice delle descrizioni. write Questo comando permette di mandare messaggi ad un determinato utente collegato sul server locale. A differenza del comando talk, la comunicazione in questo caso è unidirezionale. Per utilizzarlo è necessario digitare il comando e il nome dell'utente di riferimento (nell'esempio seguente l'utente madrid), premere il tasto INVIO e scrivere il proprio messaggio da riportare: Comando : $ write madrid Questo è un messaggio di esempio Se l'utente "madrid" è collegato al server locale riceverà quanto segue: Comando : Message from darshan@dada on pts/3 at 03:46... Questo è un messaggio di esempio who Attraverso questo comando è possibile avere informazioni sugli utenti connessi al sistema. La sintassi di utilizzo è la seguente: Comando : $ who Output : root tty1 Nov 8 15:02 123

124 root tty2 Nov 8 16:00 X xdvi Applicazione per l'ambiente XWindow. Permette di visualizzare un file con estensione.dvi. Digitate: Comando : $ xdvi documento.dvi xlock Questo comando vi permette di bloccare lo schermo e le vostre attività da intrusioni altrui. Il concetto è simile a quello visto per vlock (pagina 139) in modalità console testo. Per attivare questa protezione è necessario digitare: Comando : $ xlock xset Utilità per aggiungere parametri aggiunti al Server X senza riavviarlo. Nell'esempio che segue gestiamo i font path, i percorsi dove sono disposti i caratteri. Comando : $ xset fp+ /usr/x11r6/lib/fonts/directory/ Per rimuovere un percorso: Comando : $ xset fp- /usr/x11r6/lib/fonts/directory/ xsetpointer Applicazione per l'ambiente X Window. Questo comando permette di mostrare e configurare strumenti di puntamento per l'ambiente grafico. I puntatori devono essere precedentemente configurati nel file di configurazione XF86Config: Comando : $ xsetpointer -l "keyboard" [XKeyboard] "pointer" [Xpointer] "wacom" [wacom] Nell'esempio appena visto l'opzione "-l" ci elenca i puntatori configurati. Se decidiamo di cambiare il puntatore dal mouse comune alla tavoletta grafica presente digitiamo: Comando : $ xsetpointer wacom xsetroot Applicazione per l'ambiente X Window. Permette di configurare lo sfondo dell'ambiente utilizzando immagini (in formato.bmp) e colori solidi: Comando : $ xsetroot -solid blue Il comando appena digitato imposta il colore blu come colore di sfondo. xterm Applicazione per l'ambiente X Window. Rappresenta uno dei terminali maggiormente utilizzati e supporta un'ampia serie di emulazioni terminale. Comando : $ xterm Se desideriamo configurare maggiormente questa applicazione possiamo aggiungere delle opzioni sulla riga di comando: Comando : $ xterm -rightbar -bg white -fg black In questo modo lanciamo xterm con la barra di scorrimento sulla destra e con caratteri neri su sfondo bianco. Premendo contemporaneamente il tasto sinistro (o il tasto destro) del mouse e il pulsante CTRL compariranno dei menu descrittivi per rapide configurazioni del programma. xvidtune Applicazione per l'ambiente X Window. Permette di configurare le frequenze video del monitor e operare sulla centratura: Comando : # xvidtune 124

125 Z zip Questo comando serve a comprimere un file. Per comprimere un file è necessario digitare: Comando : $ zip file.zip racconto.txt Il file "racconto.txt" verrà compresso e verrà rinominato come "file.zip". Per scompattare il file presente è necessario utilizzare il comando unzip: Comando : $ unzip file.zip 125

126 Pannello di Controllo di Dreamlinux Per la configurazione del sistema, Dreamlinux offre una utilità molto efficace e facile da usare che si chiama DCP attraverso il quale procedere al settaggio dei seguenti settori : System Configuration Xfce Settings Da qui si accede alla configurazione dell'ambiente desktop ed abbiamo già analizzato questo settore nell'apposita pagina. Alsa Config Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla configurazione dell'output e dell'input audio. Attraverso una interfaccia testuale si accede alla configurazione della propria scheda audio e del proprio server audio. In essa avviene il riconoscimento e la configurazione dell'hardware e l'utente è invitato a scegliere il dispositivo adatto. ALSA significa Advanced Linux Sound Architecture. 126

127 Fig.1 - Interfaccia di configurazione di ALSA AWN Manager Questa icona, una volta cliccata, da modo all'utente di configurare il Dock di Dreamlinux chiamato AWN e visibile per tutti coloro che possiedono schede grafiche con accelerazione 3D. Per configurare AWN si accede ad una finestra a schede che consente la configurazione di numerosi aspetti del Dock. Dalle azioni, alle funzioni, all'aspetto grafico. Fig.2 - La finestra di configurazione di AWN 127

128 Language Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla finestra di configurazione della lingua del sistema. Per ulteriori informazioni su questa configurazione, leggete la pagina dedicata a questa configurazione. Fig.3 - La finestra di impostazione delle lingua di sistema Login Window Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla finestra di configurazione dei dati e delle funzionalità di accesso al sistema. E' necessario inserire la password di amministratore per potere procedere. La finestra di configurazione è divisa in tabelle nelle quali impostare i dati di accesso, le funzioni di accessibilità, l'aspetto grafico della finestra di Login, le funzioni automatiche ed altro. 128

129 Fig.4 - Finestra di configurazione degli accessi al sistema En/Dis(able) CompizFusion Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla finestra di abilitazione della famosa applicazione di desktop compositing ricca di effetti grafici mozzafiato. Da ricordare che l'abilitazione deve prevedere la presenza di schede grafiche supportate (Nvidia e ATI) e abilitate alla accelerazione 3D. Fig.5 - Finestra di abilitazione/disabilitazione di Compiz 129

130 Compiz Settings Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla finestra di configurazione di Compiz/Fusion, al fine di sintonizzare gli effetti offerti dall'applicazione con le esigenze del singolo utente. Riccamente dotato di azioni e opzioni, questo pannello offre decine di configurazioni ed effetti compositi per l'ottenimento di effetti strabilianti e funzioni di usabilità innegabile. Uno strumento da scoprire mano a mano. Fig.6 - Finestra di configurazione di Compiz Services Questa icona, una volta cliccata, da accesso alla finestra semigrafica di configurazione dei servizi da avviare al momento del boot di sistema. Si tratta di scegliere quali servizi si voglia che il sistema offra durante le sedute di lavoro (supporto audio, alla stampa, al networking ed altro). Consente, naturalmente, la cessazione dei servizi non strettamente necessari che impegnano inutilmente il sistema. Per effettuare una scelta si deve agire esclusivamente da tastiera. Con le frecce su e giù si scorre l'elenco dei servizi e con la barra spaziatrice si seleziona o deseleziona il servizio prescelto. E' una configurazione che richiede molta attenzione. 130

131 Fig.7 - Finestra di selezione dei servizi di sistema Users Group Questa icona, una volta cliccata, richiede i permessi di amministratore e da accesso alla utilità di configurazione degli utenti che possono accedere al sistema indicando anche alcune caratteristiche dei medesimi. E' possibile abilitare un nuovo utente o cancellarne uno già presente. E' una configurazione che richiede molta attenzione per non rendere il sistema del tutto inutilizzabile. Fig.8 - Finestra di amministrazione degli utenti di sistema Emerald Themes Attraverso questo strumento è possibile abilitare il tema desktop Emerald, oppure rientrare nella precedente configurazione di Compiz. E' una utilità strettamente legata a Compiz. 131

132 Fig.9 - Finestra di configurazione del tema Emerald Theme Switcher Questo strumento permette di cambiare l'aspetto ed il tema delle finestre delle applicazioni. Una volta selezionato il tema e confermatolo, si deve riavviare il Desktop Environment (Ctrl+Alt+Backspace) per far si che le modifiche diventino effettive. 132

133 Fig.10 - Pannello di cambiamento del tema delle finestre Hardware Setup Alsa Mixer E' uno strumento di GNOME per la configurazione del mixer audio, in grado di gestire i canali di input ed output, microfoni, altoparlanti, cuffie ed altro. 133

134 Fig.11 - Finestra di configurazione degli effetti audio e dei volumi Cool and Quiet Questa utilità permette di risparmiare energia e di consentire un uso adeguato della CPU per i possessori di computer con processori AMD. Fig.12 - Finestra di attivazione del risparmio energetico Nvidia Install Questo strumento permette di installare i drivers proprietari per schede grafiche NVIDIA. Questi drivers consentono di sfruttare tutte le possibile magie della accelerazione grafica tridimensionale. 134

135 Fig.13 - Finestra di installazione drivers Print Manager Importante strumento di installazione, configurazione e impiego della stampante. Lo strumento permette anche la configurazione di una stampante collocata in rete attraverso una pratica interfaccia web. Fig.14 - Finestra per la gestione della stampante Keyboard Layout Strumento per la configurazione del layout della tastiera del computer. Dreamlinux viene diffuso e offerto con la tastiera configurata per la tastiera americana. E' possibile scegliere ogni tipo di tastiera per quasi ogni lingua. Vedere anche la pagina dedicata alla riconfigurazione del layout 135

136 Fig.15 - Finestra di modifica layout di tastiera USB Viewer Piccola utilità di controllo dei dispositivi collegati alle prese USB del computer. Fornisce dettagliate informazioni al riguardo del dispositivo e consente anche una configurazione della connessione del dispositivo. Fig.16 - Finestra del visualizzatore dei dispositivi USB Time/Date Utilità di configurazione dell'orologio e della data. Sull'uso di questo strumento rinvio alla pagina dedicata. 136

137 Fig.17 - Finestra di configurazione di data e ora Power Manager Utilità per la gestione dell'energia al riguardo dello schermo e delle azioni del computer a seguito della pressione sul pulsante di avvio del pc. Fig.18 - Finestra per la gestione dell'energia Wireless Drivers Utilità di installazione dei drivers necessari al collegamento alla rete senza fili. Lo strumento si riferisce alla presenza dei drivers di Windows e ne elenca la presenza o ne consente l'installazione. 137

138 Fig.19 - Finestra di elenco e installazione drivers HardInfo Importante e potente applicazione per il controllo ed il monitoraggio dell'intero sistema operativo e di tutta la componentistica del pc. Per ottenere informazioni sulla propria macchina. Consente anche di generare un rapporto, in formato html, su tutto il sistema operativo e l'hardware. Fig.20 - Finestra di visualizzazione dati del sistema Bluetooth Questa icona, una volta cliccata, consente di configurare, in modo semplice e intuitivo, una connessione Bluetooth con dispositivi di ogni genere, compresi dispositivi audio, telefonici, 138

139 mouse ed altro. E' necessario possedere adattatori Bluetooth per effettuare la connessione. Fig.21 - Finestra di configurazione connessione Bluetooth Multiscreen Questa icona, una volta cliccata, lancia uno strumento di configurazione dello schermo sia singolo che multiplo, offrendo diverse opzioni per un abbinamento ideale e conforme alle esigenze dell'utente. 139

140 Fig.22 - Finestra di configurazione schermo Internet & Network Shared Folders Questa funzione permette di realizzare la o le cartelle da porre in condivisione con altri computer all'interno di una rete di pc. E' possibile produrre una cartella da condividere anche con computer Windows. 140

141 Fig.23 - Finestra di configurazione di cartelle condivise Network Manager E' una funzione che consente l'avvio del gestore di rete. Tra le opzioni proposte ci sono le seguenti : Start Manual Setup - Disable Wicd : consente di impostare le configurazioni manualmente activate Automatic Network : consente l'impostazione automatica di rete e abilita Wicd Si tratta di una applicazione molto importante per avviare connessioni ADSL, wireless o meno. Fig.24 - Finestra di configurazione di connessione PPPOE Config Questa icona, una volta cliccata, avvia il programma di configurazione di una connessione ADSL. Può essere avviata con un tutor che guida nella configurazione. E' anche possibile creare una icona di avvio da porre sul desktop. 141

142 Fig.25 - Finestra di configurazione connessione ADSL ADSL Sharing Applicazione che consente di condividere una connessione ADSL con altri computer. Importante per le reti domestiche o reti wireless. Fig.26 - Finestra di abilitazione alla condivisione ADSL Gnome PPP Questa icona, una volta cliccata, consente la configurazione di una connessione analogica usando la normale linea telefonica o la telefonia mobile. Facile ed intuitivo, è un programma a cui è dedicata una pagina apposita. 142

143 Fig.27 - Finestra di configurazione connessione analogica Firewall Questa icona, una volta cliccata, lancia uno strumento per la attivazione e disattivazione del Firewall messo a disposizione del sistema per migliorare il grado di sicurezza del medesimo. Per maggiori informazioni, vedere la pagina dedicata all'uso del Firewall Fig.28 - Finestra di attivazione/disattivazione del Firewall 143

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145 Il File Manager Il filemanager è un programma che si occupa di organizzare i file all'interno del sistema, provvede a visualizzarli con gli strumenti adeguati, fornisce informazioni dettagliati su tutti i files presenti nel sistema e si occupa anche di procurare delle anteprime dei files slezionati. Permette inoltre lo spostamento, la copia e/o la cancellazione dei files. In altri termini si tratta di un programma indispensabile per ogni utente e per ogni uso che si fa del computer. In questa pagina verrà presa in considerazione la illustrazione del solo filemanager di Xfce che si chiama Thunar. Informazioni su Thunar Thunar è un file manager moderno per Xfce Desktop Environment. Thunar è stato disegnato fin da principio per essere veloce e facile da usare. La sua interfaccia è limpida e pulita e non prevede inutili e confuse opzioni. Thunar è veloce e responsivo con rapido avvio e caricamento delle directories. Thunar è accessibile usando Tecnologie Assistive. Accanto alle dotazione basiche di gestione dei file, Thunar include dotazione aggiuntive che lo porta ad essere davanti ad altri file manager disponibili oggi per desktop Unix/Linux. Per esempio, Thunar include il cosiddetto Bulk Renamer che consente agli utenti di rinominare facilmente file multipli usando criteri che possono essere stabiliti usando i plugins di rinomina disponibili. Probabilmente il più interessante rinominatore è l'audio Tags renamer, che genera nuovi nomi di files basandosi sui tags presenti nei files audio. Usando il Thunar Extensions Framework è facile estendere le funzionalità di base fornite da Thunar al fine di integrare anche applicazioni complesse all'interno del file manager. 145

146 Interfaccia Nella finestra di Thunar si riconoscono quattro aree principali : 1. Barra del titolo - Dove viene mostrato il nome della directory attualmente visualizzata nell'area dei contenuti (5) 2. Barra dei menu - nella quale trovare le voci relative a funzioni e soluzioni adatte alla visualizzazione e gestione dei files. Sono compresi anche strumenti per ottenere informazioni e per la configurazione del file manager. 3. Area delle scorciatoie - Posta nella parte sinistra della finestra e dove vengono mostrate le icone delle directories. E' possibile una visualizzazione ad icone o ad albero. Cliccando una volta sola su ogni icona, vengono mostrati i suoi contenuti nell'area dei contenuti (5) 4. Barra delle directories - E' una barra composta di pulsanti che si riferiscono alle sottodirectories presenti in una directory principale. E' una barra molto pratica per saltare da una sottodirectory ad un altra. 5. Area dei contenuti - In questa area vengono visualizzati i files all'interno di una directory scelta nell'area delle scorciatoie (3) o nella barra delle directories (4). In questa area possono essere mostrate anche delle anteprime, specie se si tratta di file multimediali. 6. Barra di stato - Mostra brevi informazioni sulla directory visualizzata o sul singolo file selezionato all'interno di una directory. Usare Thunar Thunar si presta ad essere usato molto proficuamente attraverso i suoi strumenti di configurazione che si trovano nel menu Modifica e Visualizzazione. 146

147 Uno dei primi accorgimenti è quello di cambiare la modalità di visualizzazione dell'area delle scorciatoie in modo che non siano visualizzate le scorciatoie alle singole directories principali (home, cestino, filesystem), ma che sia visualizzata una struttura ad albero (visibile nella figura sotto) e che quindi sia possibile visualizzare, con un solo click del mouse all'interno di questa struttura ad albero, il contenuto anche di una singola sub-directory. Per farlo è sufficiente seguire questi brevi passaggi : 1. Cliccare sul menu "Visualizzazione" 2. In esso cliccare sulla voce "Pannello laterale" 3. Nel menu contestuale selezionare la voce "Albero" Fig.2 - Struttura ad albero delle directories Thunar consente di effettuare delle ricerche all'interno delle directories in questo modo : 1. Nell'area di visualizzazione di Thunar, cliccare con il destro su una directory 2. Nel menu contestuale cliccare sulla voce "Search for files" 147

148 Fig.3 - Menu per la ricerca 3. Nella finestra che compare inserite il nome del file da ricercare e cliccare su OK Fig.4 - Finestra per la ricerca 4. Il sistema procede nella ricerca scandagliando l'intera directory 5. Al termine, una finestra mostra i risultati della ricerca come potete vedere sotto 148

149 Fig.5 - Risultati della ricerca Naturalmente la ricerca può essere fatta in tutto il filesystem, giocando con le varie directories del sistema. Vediamo ora come aggiungere l'icona di avvio di Thunar nel Dock. In effetti per avviare Thunar occorre accedere al piano della scrivania per poter cliccare sull'icona 'Casa' o ' Filesystem'. Seguendo questi semplici passaggi, si potrà avere l'icona di avvio di Thunar nel Dock in modo da accedervi rapidamente Scaricate da internet l'icona di Thunar o usate l'icona che più vi aggrada Andate nel menu principale e cliccate su Sistema, quindi su Engage Admin. Dovrete dare un nome all'icona in Engage, quindi chiamatela "Thunar". Ora dovrete aggiungere il nome eseguibile cliccando l'icona della cartella vicina al box. Andate in usr/bin e cercate "thunar" e selezionatelo. 5. Ora dovrete aggiungere l'icona, richiamandola dalla directory nella quale risiede, cliccando sulla icona della cartella accanto al box delle immagini delle icone. 6. Cliccate "Create Engage Icon" e cliccate il bottone "Add" per aggiungerla al pannello. Fig.6 - L'icona di Thunar nel dock 149

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151 Capitolo 7 Programmi e Applicazioni Ecco l'elenco dei programmi installati predefinitamente in Dreamlinux. E' fornita anche una breve descrizione delle funzioni espletate da ogni singolo programma. Per ampliare il panorama delle applicazioni usabili in Dreamlinux, è necessario installarle utilizzando i due strumenti disponibili nella distribuzione: - Easy Install - Synaptic Accessori Bulk Rename Si tratta di un utile programma che serve a rinominare file multipli. Mousepad E' un semplice editor di testi senza particolari dotazioni al riguardo della formattazione del testo. Uitle per prendere appunti, per scrivere delle note o per visualizzare dei semlici file di testo. Leggero e versatile, Mousepad è un editor di testo grafico per Xfce basato su Leafpad. La ragione iniziale di Mousepad è stata quella di fornire supporto alla stampa che era difficoltoso per Leafpad. Mousepad ha le seguenti caratteristiche: Completo supporto per testo UTF-8 Taglia/Copia/Incolla e Seleziona tutto il testo Cerca e sostituisce selezione di Font Word Wrap Selezione del codice dei caratteri Riconoscimento automatico del codice dei caratteri (UTF-8 ed altri) Configurazione manuale del codice dei caratteri Annulla/Ripeti infiniti Auto Indentazione Indentazione multilinea Mostra il numero delle linee Drag and Drop Stampa Pagina principale : Programma associato : xfprint4 - Interfaccia grafica di stampa per Xfce4 Xpad Programma per la creazione di note colorate da lasciare sul desktop come i famosi Post-it. Ampiamente personalizzabile, consente di avere sempre sott'occhio le cose da ricordare o da fare. 151

152 Grafica The GIMP E' l'editor per grafica bitmap open source e libero che tutto il mondo Linux conosce. E' in grado di reggere il confronto con programmi come Adobe Photoshop ed altri. Per il ritocco fotografico, la creazione e la modifica di file grafici in diversi formati. GIMP permette di disegnare, dipingere, modificare immagini e molto altro! GIMP include le funzionalità ed i plugins di altri programmi famosi per l' image editing. Pagina principale : Programmi associati : ghostscript - L'interprete GPL di Ghostscript PostScript/PDF Extra Brushes, Palettes, and Gradients - Un set aggiuntivo di pennelli, palette e gradienti per The GIMP gimp-gnomevfs - Plugin GNOME-VFS URI per GIMP gimp-help-en - Documentazione per GIMP (inglese) gimp-libcurl - plugin libcurl URI per GIMP Python Modules and Plug-ins - Supporto Python e plugins per GIMP Grokking the Gimp - GIMP tutorial book da Carey Bunks (HTML) libasound2 - Libreria ALSA libgimp-perl - Supporto Perl e plugins per The GIMP Inkscape Editor di grafica vettoriale in grado di produrre file in formato SVG, approvato dal W3C. Ricchissimo di strumenti e utilità, consente di produrre immagini senza decadimento in funzione della grandezza. Inkscape carica e salva immagini in formato SVG (Scalable Vector Graphics), uno standard uno standard mantenuto dal W3C. L'interfaccia utente di Inkscape può risultare familiare per gli utenti di CorelDraw e programmi di disegno similari. Ci sono rettangoli, ellissi, testo, immagini bitmap e curve a mano libera. Come bonus aggiuntivo, sia gli oggetti vettoriali che bitmap possono avere trasperenze alfa e possono essere arbitrariamente trasformati. Inkscape supporta file aperti multipli e i file possono essere stampati ed esportati in formato png. Alcune delle funzioni di importazione ed esportazione possono essere ottenute usando i pacchetti dia, libwmf-bin, pstoedit, sketch, imagemagick e perlmagick. Altre estensioni usano libxml-xql-perl e python-xml. Pagina principale : Programma associato : Dia - Diagram editor dia-gnome - Diagram editor (versione per GNOME) ImageMagick - Programmi di manipolazione di immagine libwmf-bin - Strumenti di conversione di metafile di Windows libxml-xql-perl - Modulo Perl per ottenere alberi XML con XQL perlmagick - Interfaccia Perl alle routine grafiche libmagick pstoedit - Files PostScript e PDF per il converter di grafica vettoriale Python - Un linguaggio interattivo orientato agli oggetti di alto livello (default version) python-lxml python-numpy Skencil - Programma di disegno interattivo per X11 152

153 Evince Evince è un semplice visualizzatore di documenti multipagina. Può mostrare e stampare files PostScript (PS), Encapsulated PostScript (EPS), DJVU, DVI e Portable Document Format (PDF). Quando supportato dal documento, consente anche la ricerca per testo, copiando il testo nella clipboard, navigazione ipertestuale e segnalibri table-of-contents. Il renderer PDF è basato su poppler. Il renderer PS usa Ghostscript. Pagina principale : Programma associato : UnRar - Dearchiviatore per files.rar (versione non-free) gthumb gthumb è un visualizzatore avanzato di immagini e un browser. Ha molte utili caratteristiche, come il browsing del filesystem, carrellate, cataloghi delle immagini, creazione di album web, importazione da fotocamera, masterizzazione di immagini su CD e modifica rapida dell'immagine come la trasformazione e la manipolazione del colore E' disegnato per GNOME 2 ed usa quella piattaforma. Per la importazione da fotocamera viene usata la libreria gphoto2. Pagina principale : Xsane Xsane consente di impiegare il proprio scanner per ottenere delle immagini da supporti cartacei. Xsane può funzionare come un programma singolo o attraverso il programma GIMP. In modalità singola, Xsane può salvare una immagine in un file di vari formati, serve quale frontend ad un programma per fax, o inviare una immagine alla stampante. SANE sta per "Scanner Access Now Easy" ed è libero; le discussioni e lo sviluppo sono aperti a chiunque. Il codice sorgente attuale è scritto per essere compatibile con moltissimi sistemi operativi come GNU/Linux, OS/2, Win32 e vari Unix ed è disponibile sotto la GNU General Public License. Pagina principale : Programma associato : Gimp Image Editor - The GNU Image Manipulation Program gocr - OCR a linea di comando PostScript Viewer - Visualizzatore per PostScript e PDF per X HylaFAX Client - Software client/server flessibile per fax libsane - Libreria API per scanners mgetty-fax - Strumenti di Faxaggio per mgetty Mozilla Web Browser - Pacchetto per SeaMonkey Navigator xsane-doc - Frontend basato su GTK+ di X11 per SANE (Scanner Access Now Easy) Multimedia Avidemux Avidemux è un editor video libero disegnato per semplice applicazioni di taglio, filtraggio e codifica. Supporta molti tipi di files, inclusi AVI, DVD, MPEG, MP4 ed ASF, usando una varietà di codecs. Questo pacchetto contiene la interfaccia classica in versione GTK+. Pagina principale: Programmi associati : 153

154 LAME LAME - Un codificatore MP3 MJPEG Tools - MJPEG video capture/editting/playback MPEG encoding toolame - MPEG-1 layer 2 audio encoder Easy Tag EasyTAG è una utilità per vedere, modificare e scrivere i tags ID3 di differenti files audio, che fa uso di una interfaccia GTK+. Attualmente EasyTAG supporta quanto segue: Visione, modifica, scrittura dei tags di file MP3, MP2 (ID3 tag), files FLAC (FLAC Vorbis tag), files Ogg Vorbis (Ogg Vorbis tag) e MusePack, Monkey's Audio files (APE tag), Capacità di rinominare files dal tag (usando delle maschere) o caricando un file di testo, Processa file selezionati da una directory selezionata, Capacità di sfogliare le sottodirectory, Può allestire un campo (artista, titolo,...) per tutti gli altri files selezionati, Legge le informazioni del file (bitrate, time,...) e le mostra, Cancella e ripristina gli ultimi cambiamenti, Capacità di modificare i tag ed il nome del file (converte le lettere in maiuscole, minuscole,...), Capacità di aprire una directory o un file con un programma esterno, Supporto CDDB (da un protocollo http), Una lista di file selezionati, Una finestra di generazione di playlist, Una finestra di ricerca, Brasero Brasero è una applicazione facile da usare per la semplice masterizzazione di CD/DVD dove è possibile: Masterizzare, copiare e cancellare CD/DVD Masterizzare al volo CD/DVD Aggiungere dati a CD/DVD multisessione Masterizzare Audio CD Pagina principale: Programmi associati: gnome-icon-theme Tema delle icone dle desktop GNOME gnome-mount gstreamer0.10-fluendo-mp3 gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-good hal Hardware Abstraction Layer VCDImager wodim Totem Totem è un media player semplice, ma molto dotato, per GNOME che può leggere un vasto numero di formati files. Questo pacchetto installa Totem con il backend GStreamer di default. Pagina principale: Programma associato : 154

155 totem-gstreamer - Un semplice media player per il desktop Gnome, basato su gstreamer totem-xine - Un semplice media player per il desktop Gnome basato su xine Sound Converter SoundConverter è una semplice applicazione di conversione di suoni per ambiente GNOME. Legge file sonori in ogni formato supportato da GStreamer e lo restituisce in formato Ogg Vorbis, FLAC, o WAV, o MP3 se avete il plugin GStreamer LAME. Pagina principale: Programma associato: gstreamer0.10-ffmpeg - Plugin FFmpeg per GStreamer gstreamer0.10-plugins-ugly - Plugins GStreamer Python - Un linguaggio interattivo di elevato livello orientato agli oggetti (default version) Sound Juicer Un pratico e potente strumento per estrazione audio da supporti fissi come CD e DVD. Predefinitamente converte i files estratti in formato Ogg Vorbis. Pagina principale: Programma associato: eject gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-ugly Rete Check GMail Uno strumento utile per tutti coloro che possiedono un account GMail con Google. Questo strumento notifica le nuove mail. Firefox Il browser web più impiegato al mondo in ambito open source/free software. Facile da usare e riccamente personalizzabile. Vedere la pagina dedicata a questo browser web gftp gftp è un client FTP disponibile in due versioni : versione per X, scritto usando GLib e GTK+ versione per console, usando solo GLib Pagina principale : Pidgin Pidgin è uno strumento per messaggeria istantanea capace di usare AIM/ICQ, Yahoo!, MSN, IRC, Jabber, Napster, Zephyr, Gadu-Gadu, Bonjour, Groupwise, Sametime, SILC e SIMPLE contemporaneamente. Pagina principale : Programma associato : docker evolution-data-server gnome-panel 155

156 gstreamer0.10-plugins-base gstreamer0.10-plugins-good kicker libsqlite3-0 Perl Thunderbird Client per la gestione della posta elettronica in grado di soddisfare le esigenze di lettura dei feed RSS e di consultare i newsgroup. Pagina principale: Programma associato : latex-xft-fonts - Versioni Xft-compatibili di alcuni fonts LaTeX libthai0 - Libreria di supporto alla lingua Thai MySpell English Dictionary - Dizionario inglese-americano per myspell PSmisc - Utilità che usano il filesystem thunderbird-gnome-support - Supporto per Gnome in Mozilla Thunderbird Sviluppo SciTE Editor di testo per la programmazione Ufficio Open Office.org Calc Il programma di calcolo della suite Open Office.org in grado di sostituire ampiamente programmi commerciali. Indispensabile per gestire dati. Open Office.org Draw Il programma di disegno della suite Open Office.org per il disegno. Open Office.org Impress Il programma della suite Open Office.org in grado di creare delle presentazioni Open Office.org Writer Il programma di scrittura della suite Open Office.org in grado di effettuare formattazioni complesse a carico del testo e di produrre documenti veramente ben fatti. 156

157 Capitolo 8 Usare Dreamlinux Dreamlinux è un sistema operativo Linux di grande usabilità e facilità d'uso e consente di soddisfare le esigenze dell'utente per quasi ogni tipo di applicazione. Dreamlinux è anche un sistema altamente configurabile e personalizzabile. Configurare la lingua Dreamlinux viene offerto con la lingua di sistema inglese-americana, tuttavia è previsto un semplice strumento per modificare, prima e dopo la installazione, la lingua di sistema. Andremo a descrivere come fare. Seguite questi passaggi. 1. Aprite il pannello di controllo DCP e cliccate sull'icona 'Language' 2. Nella finestra che compare cercate i moduli per la lingua italiana (it_it.utf-8)e selezionateli nei box laterali Fig.1 - Finestra di configurazione della lingua 157

158 3. Cercate i moduli della lingua inglesi selezionati di default e deselezionateli 4. Cliccare sul pulsante 'Avanti' 5. Nella finestra successiva cliccate sul menu e vedrete già predisposti i moduli. Cliccate su 'it_it.utf-8' 6. Cliccate sul pulsante 'Avanti' per completare l'operazione. 7. Riavviate Xfce (Ctrl+Alt+backspace) e il sistema sarà in italiano Il Layout della tastiera Dreamlinux viene offerto con l'impostazione della tastiera sul modello americano, ma è possibile naturalmente ottenere il layout adeguato alla propria lingua. Dreamlinux mette a disposizione due metodi per la riconfigurazione della tastiera. Analizziamo queste due metodiche. Metodo grafico Per configurare la tastiera in modo grafico occorre seguire questi semplici passaggi: Fig.1 - Finestra di configurazione della tastiera Aprire Il Centro di Controllo di Dreamlinux (DCP) Cliccare sull'icona "Keyboard Layout" Nella finestra che compare deselezionare "Use X Configuration" (Fig.1-1) Nella finestra dei layout (Fig.1-3) è visualizzata la tastiera americana (us) Cliccare sul pulsante "Aggiungi" (Fig.1-4) Nella finestra che compare, trovare il layout necessario e selezionarlo, poi cliccare su "OK" 158

159 Fig.2 - Finestra di scelta del layout di tastiera 7. Nella finestra dei layout, compare ora anche la tastiera scelta. (Fig.1-3) 8. Eliminare la tastiera americana selezionandola con un click del mouse e poi cliccando sul pulsante "Elimina" (Fig.1-5) 9. Cliccare su "OK" per confermare il cambiamento L'effetto del cambiamento è immediato e non è richiesto il riavvio del server grafico. Da linea di comando Nel caso che il metodo grafico non dovesse funzionare, c'è sempre la possibilità di modificare a mano il file di configurazione del layout di tastiera. Questo metodo non fallisce mai ed è molto semplice da attuare. Basta seguire i seguenti passaggi : 1. Lanciare il Terminale 2. Digitare il seguente comando : sudo mousepad /etc/x11/xorg.conf 3. Digitare la password di root 4. Una volta che si è aperto l'editor di testo, individuare il seguente blocco di stringhe testuali : Section "InputDevice" Identifier "Generic Keyboard" Driver "kbd" Option "CoreKeyboard" Option "XkbRules" "xorg" Option "XkbModel" "pc105" Option "XkbLayout" "es" EndSection 5. Alla linea [Option "XkbLayout" "es"] inserire il suffisso "it" 159

160 6. Salvare il file e chiudere l'editor Per controllare che tutto sia a posto, riaviare X (Ctrl+alt+backspace) e provare a scrivere qualcosa. Configurare Data e Ora Una volta installato, Dreamlinux imposta l'ra e la data in base ad un fuso orario diverso da quello vigente in Italia, E' necessario quindi procedere alla sua corretta impostazione ed è un procedimento di grande facilità. Seguite questi semplici passaggi: 1. Accedere al Dreamlinux Control Panel (Menu principale -> Sistema -> DCP - Control Panel) 2. Nella sezione "Hardware Setup", cliccare sulla icona "Time/Date" 3. Inserire la password di root nella finestra di login che appare 4. Nella finestra di configurazione che compare subito dopo occorre scegliere il fuso orario. Cliccare quindi il pulsante che si trova a fianco della voce "Time Zone" 5. Nella finestra che compare, porre il puntatore sopra la mappa dei continenti nel punto collocato su Roma. Questo punto comincia a lampeggiare e il pulsante accanto alla voce "Time Zone" indica 'Europe/Rome'. Chiudere questa finestra. 160

161 6. Configurare il modo con cui sincronizzare l'orologio, se manualmente o in relazione al network. Si sceglie il primo caso se non si è connessi al web ed il secondo se è invece attiva la connessione. 7. Controllare che l'ora e la data siano quelli corrispondenti (consultando il vostro orologio e il vostro calendario). Di solito è un meccanismo automatico e la sincronizzazione è immediata. In caso contrario si procede a mano indicando nei vari box, il corretto orario e la data. 8. Attuare la sicnronizzazione cliccando il pulsante "Sincronizza ora" 9. Chiudere la finestra. Engage Engage è una delle parti originali e più interessanti di Dreamlinux. Si tratta dela barra delle applicazioni che nel sistema operativo MacOS X si chiama Dock. Racchiude al sue interno le icone dei programmi in modo da essere lanciati con un semplice click. E' provvisto di effetti visivi molto interessanti e carini che escono dagli schemi conosciuti. La sua configurabilità è, dalla versione 2.2 MMGL di Dreamlinux, estesa e completa. Vediamo l'uso di questo strumento. Anzitutto per lanciarlo occorre andare nel menu principale e scegliere la voce "Sistema". In essa si trova la voce "Engage Admin", cliccatela e vedrete aprirsi una finestra di gestione, come vedete qui sotto. 161

162 Fig.1 - Finestra di Engage Admin In questa finestra si notano due campi principali. A destra (Engage Apps) quello delle icone già presenti in Engage, a destra (Existing Eaps) quelle possibili da inserire. Appena sotto si trova lo strumento "Engage Icon Creator" che consente di creare una icona non presente nell'elenco di sinistra. Questa è la sezione più interessante ed innovativa. Vediamo quindi come creare una nuova icona, seguendo questi semplici passaggi : 1. Nel campo "Application Name" inserire il nome da dare all'icona in riferimento alla applicazione a cui si collega (ad esempio Thunar). 2. Cliccare il pulsante targato "Executable Name". Si accede quindi alla directory /usr/bin sove sono raccolti gli eseguibii dei vari programmi e cercare il nome "thunar". Cliccare due volte su esso. L'eseguibile è quindi inserito 3. Cliccare sul pulsante "Icon Image" per accedere alla directory /usr/share/icons dove sono custodite tutte le icone dei vari programmi. Se l'icona non è presente, come nel caso di Thunar, basta cercarla in internet e salvarla (da root)in tale directory. Cliccare due volte su tale icona per inserirla. 4. Cliccare ora sul grande pulsante "Create Engage Icon" per procedere alla costruzione dell'icona/eseguibile. Ciò avviene istantaneamente e l'icona viene automaticamente inserita nel campo "Existing Eaps". 162

163 Fig.2 - Engage icon creator L'icona/eseguibile è effettivamente creata e disponibile per essere inserita in Engage. Per farlo basta seguire questi semplici passaggi: 1. Reperire l'icona appena creata (Thunar.eap) nel box "Existing Eaps" 2. Usando il pulsante "Add", copiarla nel box "Engage Apps". Engage scompare per un attimo e ricompare con l'icona posta alla estrema destra. 3. Usando il pulsante "Up", spostare l'cona fino al punto desiderato 4. Cliccare su pulsante "OK" per fissare l'icona e aggiornare Engage. Fig.3 - Box di collocazione Il gioco è fatto! Per rimuovere una icona da Engage, basta seguire i seguenti passaggi: 1. Individuare l'icona da eliminare, nel box "Engage Apps" 2. Usando il pulsante "Sub" rimuoverla 3. Premere il pulsante "OK" posto alla destra Configurazioni Engage può ricevere altre configurazioni andando a selezionare una delle voci presenti nel menu "Engage Dock Configuration" posto nella parte bassa della finestra. Scegliendo, ad esempio, l'opzione "Enable bouncing icons", si otterrà l'effetto per il quale, una volta cliccata una icona di Engage, questa comincia a rimbalzare fino a che l'applicazione chiamata non è apparsa. Fatta la propria scelta, basta premere "OK" e il nostro Engage è pronto per essere usato. Software alternativo Se siete stati abituati ad usare Windows e siete preoccupati di trovare software paragonabile da usare con Dreamlinux, ecco un elenco dei programmi che potrete impiegare. 163

164 Riproduttori audio Alternativi a : Winamp; Windows Media Player Audacious amarok BMPx Banshee Jinzora Rhythmbox Mesk XMMS Zinf Exaile! Audio Editor Alternativi a : SoundForge; Adobe Audition Audacity LMMS Rosegarden Sweep Glume ReZound Wired Ardour Stream Browser Streamtuner last.fm CD Ripper Goobox Rubyripper Arson GRip Sound Juicer Video Video Player Alternativi a : BSplayer; Windows Media Player; Xine 164

165 MPlayer Kaffeine VLC Totem Video Editor Alternativi a : Adobe Premiere Kino Cinelerra Jahshaka LiVES Diva Avidemux DVD Ripper AcidRip dvd::rip Screen Capture Istanbul Xvidcap Grafica & Disegno Visualizzatori di immagini digikam gthumb Gwenview XnView GQview Goby Quick Image Viewer Organizzatore di immagini Alternativi a : Picasa F-Spot Editor di immagini Alternativi a : Adobe Photoshop GIMP Krita Tux Paint 165

166 Editor di grafica vettoriale Alternativi a : CorelDraw Inkscape Synfig Modellatori 3D Alternativi a : 3D Max; Maya Blender3D Wings 3D Equinox-3D Misfit Model 3D Sharp 3D Computer Aided Design (CAD) Alternativi a : AutoCAD; MathCAD qcad BRL-CAD gcad3d FreeCAD Internet & Network Browser Web Alternativi a : Internet Explorer Firefox Opera SeaMonkey Konqueror Galeon Lynx - Browser testuale per il World Wide Web Alternativi a : Outlook Express, Outlook Evolution Thunderbird KMail Usenet/Newsreader Alternativi a : Outlook Express, Forte Agent Pan Lettori di Feed RSS 166

167 Liferea akregator Straw BottomFeeder RSSOwl Client FTP Alternativi a : FileZilla gftp Instant messanger Alternativi a : AIM; ICQ; MSN; Yahoo!; Jabber Pidgin Kopete BitlBee Chat Alternativi a : mirc XChat Irssi BitchX Konversation KVirc Connessione diretta Alternativi a : DC++ Valknut Linux DC++ Torrents Alternativi a : µtorrent, BitComet Deluge BitTornado aria2 Azureus Transmission KTorrent Gnome Torrent GnomeBT P2P Alternativi a : emule, LimeWire amule 167

168 FrostWire GTK-Gnutella VoIP Alternativi a : Skype Skype Gizmo Ekiga Wengo Interfaccia grafica Desktop Environment Alternativi a : Explorer, Aston, GeoShell KDE Gnome Xfce Enlightenment ROX XPde Window Manager Alternativi a : Explorer, WindowsBlind, bb4win FluxBox Waimea OpenBox IceWM Integrity FVWM AfterStep Matchbox - per PDA Sviluppo Web Alternativi a : Dreamweaver Aptana Nvu Bluefish cssed - CSS Editor Quanta Plus 168

169 Screem KompoZer IDE Alternativi a : MS Visual studio KDevelop NetBeans Anjuta Eclipse Eric SPE Educazione Stellarium The KDE Edutainment Project FreeMind Maxima Giochi Elencati solo i giochi liberi e open source Azione Enemy Territory: Quake Wars Savage: Battle for Newerth Cube Nexuiz Warsow Legends Alien Arena 2007 Tremuous Crystal Core ioquake3 Transfusion RPG PlaneShift Eternal Lands The Battle for Wesnoth Second Life GraalOnline Mistlands 169

170 Balazar Corse Racer Maniadrive Tux Racer VDrift PlanetPenguin Racer Ecksdee Motorsport Altri Nero Neverball Scorched 3D fight win prevail Armagetron Boson BZFlag netpanzer Bang! Howdy Space Combat Glest Ufficio Suite per ufficio Alternativi a : MS Office OpenOffice.org KOffice Calendario Alternativi a : Ms Outlook Evolution Mozilla Sunbird Mozilla Calendar Extension Pubblicazioni Desktop Alternativi a : Microsoft Publisher Scribus Diagrammi Alternativi a : Microsoft Visio 170

171 Dia Kivio Umbrello UML Visual Paradigm for UML ArgoUML Graphviz Strumenti di sistema File managers Alternativi a : Total Commander; FAR Krusader GNU Midnight Commander GNOME Commander vifm Alternativi a : Windows Explorer Konqueror Nautilus Evidence ROX-Filer Thunar Dolphin Masterizzazione CD Alternativi a : Nero K3B Grab&Burn AcetoneISO GnomeBaker NeroLINUX Brasero Gestori di partizioni Alternativi a : Partition Magic Gparted QtParted Installer grafici Alternativi a : nessuno Synaptic Yumex 171

172 Kyum Applicazioni commerciali Cedega CrossOver Office AC3D Giochi commerciali Tux Games Altro KBPublisher GRAMPS Collegamenti utili Installare i pacchetti Dreamlinux giunge all'utenza con un ottimo assortimento di software per il soddisfacimento di quasi ogni necessità, tuttavia è possibile che l'utente voglia installare altri programmi non previsti nella distribuzione. Ci sono tre metodi molto efficaci e semplici per installare i pacchetti/programmi. Un metodo testuale e due grafici. Il primo è molto rapido e stressa meno il computer, mentre il secondo è più impegnativo per il sistema, ma più amichevole. Installazione da linea di comando Partiamo quindi dal metodo testuale usando il programma "apt-get". Naturalmente sono richieste le funzioni di amministratore. Seguite questi passaggi per installare un programma come "Epiphany", un noto browser web non compreso nelle dotazioni normali di Dreamlinux: 1. Lanciate il Terminale (Menu principale -> Terminal) 2. Digitate in esso questo comando : sudo apt-get install epiphany-browser per avviare il processo di individuazione, scaricamento, risoluzione delle dipendenze e installazione del programma. Nel terminale compariranno una serie di messaggi che indicano tutto il processo. 172

173 Verranno indicati il numero e i file da scaricare e verrà chiesto se si vuole procedere con l'operazione. Basta digitare la "Y" e premere Invio per completare il procedimento. Al termine del processo ritorna il prompt di immissione dei comandi. Occorre leggere quanto mostrato a schermo per individuare eventuali errori. Fig. 1 - Terminale con i messaggi di installazione 3. Al termine chiudete il terminale con : exit Installazione con Synaptic Vediamo invece come fare a installare un programma usando Synaptic, il gestore dei pacchetti più semplice da usare. Basta cliccare l'icona relativa presente nel Dock per accedere alla finestra di autenticazione dove dovrete inserire la password di amministratore. Fatto ciò si accede alla finestra di Synaptic che vedete nella figura sottostante. 173

174 Fig.2 - L'interfaccia di Synaptic Analizziamo brevemente le diverse aree della interfaccia di Synaptic seguendo i numeri presenti nell'immagine. 1. Barra dei menu - In essa si trovano importanti funzioni per il ricaricamento delle repositories, per l'aggiunta di supporti per i pacchetti e tanto altro 2. Barra delle funzioni - Dove si trovano i pulsanti di ricarica, di marcatura di tutti gli aggiornamenti software, di applicazione di tutte le modifiche, di consultazione delle proprietà del software selezionato e di ricerca del pacchetto. 3. Area delle Sezioni - In essa c'è un lunghissimo elenco delle applicazioni suddivise per campi di applicazione. Cliccando su una specifica sezione, si ottiene un lungo elenco dei pacchetti previsti per questa sezione, nell'area contraddistinta dal punto 4 4. Area delle applicazioni - In questa area viene stilato un lungo elenco delle applicazioni raccolte nella sezione selezionata nell'area numero 3. Da notare cha a fianco del nome delle applicazioni ci sono dei simboli che indicano il loro stato attuale nel sistema. Per una interpretazione corretta di questi simboli, osservate la figura sottostante. 174

175 Fig. 3 - Terminale con i messaggi di installazione 5. Area di identificazione - In questa area ci sono diversi pulsanti che indicano i criteri di ricerca dei pacchetti all'interno del sistema. L'elenco di tutte le opzioni sarebbe troppo lungo da produrre. 6. Area informativa - Questa area mostra le informazioni al riguardo del pacchetto una volta che venga selezionato nell'area 4. Vengono indicate le funzioni dell'applicazione, le dipendenze che la contraddistinguono ed altre interessanti informazioni. Veniamo quindi alla installazione di un pacchetto come Exaile, un noto player musicale per ambiente Xfce. Per installarlo procediamo come indicato. 1. Effettuare la ricerca del pacchetto che si intende rimuovere. Per farlo si "Cerca" della Barra delle funzioni Fig.4 - Finestra di ricerca di Synaptic 2. Nell'Area delle applicazioni individuare il pacchetto 175

176 Fig.5 - Pacchetto individuato 3. Cliccare con il destro sul quadratino bianco al suo fianco e nel menu contestuale cliccare su "Marca per l'installazione". Fig.6 - Marcare per la installazione 4. Una finestra indica quali sono i pacchetti accessori e le librerie che verranno installati per far funzionare adeguatamente il programma. In questa finestra vengono anche elencati gli eventuali pacchetti da aggiornare e quelli da rimuovere. E' quindi necessario leggere attentamente quanto elencato. Una volta controllato cliccare su "Marca". 176

177 Fig.7 - Finestra di elencazione dei pacchetti da installare 5. Nella Barra delle funzioni cliccare su "Applica" per avviare il processo di scaricamento e installazione del pacchetto Fig.8 - Pulsante di applicazione e installazione 6. Una nuova finestra chiede conferma sull'imminente operazione. Cliccare su "Applica" 177

178 Fig.9 - Conferma dell'installazione 7. L'operazione di scaricamento dei pacchetti ha inizio e potrebbe richiedere qualche minuto anche in base al tipo di connessione. Una barra di caricamento indica la progressione delle operazioni. Fig.10 - Scaricamento dei file 8. Alla fine del download ha inizio il vero e proprio processo di installazione del pacchetto. Una finestra con barra di caricamento indica il completamento della installazione 178

179 Fig.11 - Installazione! 9. Una volta installato una ulteriore finestra indica che il pacchetto è stato installato. Basta recarsi nel menu generale e cercare, nella sezione 'Multimedia', il programma appena installato Easy Install Easy Install è uno strumento che Dreamlinux mette a disposizione dei propri utenti per favorire lo scaricamento e la installazione di pacchetti di particolare utilità e intensità d'uso. In particolare è favorita la installazione di software proprietario come programmi specifici (anche closed source), drivers e codecs. Lo strumento ha una interfaccia ed una usabilità di altissimo livello, vediamo quindi di illustrare come farne un uso efficace. Installeremo Deluge, il client Bit Torrent per Linux. 1. Accedere a Easy Install : Menu principale --> Sistema --> Easy Install 179

180 Fig.12 - Finestra di Easy Install 2. Cliccare sulla immagine di Deluge nella sezione "Web Apps" 3. Nella finestra che compare subito dopo, selezionare la voce "Install Deluge BitTorrent Client" (1) 180

181 Fig.13 - Fasi di installazione con Easy Install 4. Cliccare sul pulsante "Applica" (2) e attendere che il programma scarichi i pacchetti e le dipendenze. Durante questa fase una barra di caricamento mostra un cursore rimbalzante. 5. Al termine della installazione chiudere Easy Install Rimuovere i programmi Ci sono delle condizioni per le quali è necessaria la rimozione di pacchetti e programmi. La struttura del filesystem di Linux non consente le stesse operazioni che si farebbero con Windows, ma occorre procedere con precisi passaggi per mantenere integro il filesystem e procedere alla rimozione veramente completa del programma. Come per la installazione dei pacchetti, anche per la loro rimozione ci sono tre metodi principali : da linea di comando, usando ancora Synaptic, usando Easy Install Rimozione da linea di comando Partiamo quindi dal metodo testuale usando il programma "apt-get". Naturalmente sono richieste le funzioni di amministratore. Seguite questi passaggi per rimuovere un programma da Dreamlinux: 1. Lanciate il Terminale (Menu principale --> Terminale 2. Digitate in esso questo comando : sudo apt-get remove nomeprogramma il programma avvia il processo di rimozione indicando quali pacchetti verranno rimossi. 3. Vi verrà chiesto se procedere alla rimozione. Digitate Y per confermare e premete Invio. 4. Al termine chiudete il terminale con : exit Rimozione con Synaptic Vediamo invece come fare a rimuovere un programma usando Synaptic, il gestore dei pacchetti più semplice da usare. Basta cliccare l'icona relativa presente nel Dock e che vedete a fianco per accedere alla finestra di autenticazione dove dovrete inserire la password di amministratore. Fatto ciò si accede alla finestra di Synaptic che abbiamo illustrato e descritto nella pagina dedicata alla installazione dei programmi. Veniamo quindi alla rimozione di un pacchetto procedendo come indicato. 181

182 1. Effettuare la ricerca del pacchetto che si intende rimuovere. Per farlo basta cliccare sul pulsante "Cerca" della Barra degli strumenti Fig.1 - Finestra di ricerca di Synaptic 2. Nell'Area delle applicazioni individuare il pacchetto 3. Cliccare con il destro sul quadratino verde posto al suo fianco e nel menu contestuale cliccare su "Marca per la rimozione". Fig.2 - Menu contestuale con evidenziata la rimozione 4. Una finestra indica quali sono i pacchetti accessori e le librerie che verranno rimossi. E' quindi necessario leggere attentamente quanto elencato. Una volta controllato cliccare su "Marca". 5. Nella Barra delle funzioni cliccare su "Applica" per avviare il processo di rimozione del pacchetto 6. Una nuova finestra chiede conferma sull'imminente operazione. Cliccare su "Applica" 7. L'operazione di rimozione richiede veramente pochi secondi 8. Una volta completata l'operazione una ulteriore finestra indica che il pacchetto è stato rimosso. Per avere conferma della rimozione, basta cercare nuovamente il pacchetto e si noterà che il quadratino alla sinistra è di colore bianco che indica che il pacchetto non è installato. Rimozione con Easy Install Se si è installato un pacchetto usando Easy Install e lo si voglia rimuovere, si può usare lo stesso strumento per la sua rimozione. Basta seguire questi semplici passaggi: Accedere alla finestra di Easy Install (Menu principale --> Sistema --> Easy Install) Cliccare sulla icona del programma che si vuole rimuovere (ad esempio Midori) Nella finestrella che compare, selezionare l'opzione "Unistall Midori" Attendere la rimozione e la conferma che la disinstallazione sia completata Chiudere Easy Install 182

183 MKDistro Easy Remaster Introduzione MkDistro LiveRemaster è una componente della suite di strumenti MkDistro, disegnata per costruire e rimasterizzare l'intera distro o i suoi moduli. Il suo obiettivo è quello per cui sia possibile ad ogni utente, quando avvia Dreamlinux come LiveCD, di personalizzare la distro e generare una nuova immagine ISO che ricalchi la personalizzazione effettuata. La principale motivazione nello sviluppo di questo strumento deriva dalla nostra comprensione del fatto che non tutti gli utenti possono apprezzare tutte le applicazioni che risiedono di default in Dreamlinux. Perciò, usando MkDistro LiveRemaster appropriatamente, ogni utente può installare e/ o disinstallare applicazioni, configurare Engage, lo sfondo dello schermo, etc. secondo le sue volontà e, dopo essere soddisfatto delle personalizzazioni, generare una nuova immagine ISO di Dreamlinux, pronta da masterizzare. Usare lo strumento MkDistro LiveRemaster è estrememente semplice da usare e non richiede altre istruzioni se non quelle comprese nella sua interfaccia (Fig. 1). Fondamentalmente, dovete solo fornire un nome alla nuova immagine ISO, nel box di immissione chiamato "Distro Name" e quindi selezionare una partizione dove la immagine viene realizzata, usando il mouse cliccando su una di quelle partizioni che vengono mostrate nel box di scelta a sinistra chiamato "Select a partition to remaster to" e cliccare sul bottone Select. Notate che questo box scorrevole mostra tutte le partizioni esistenti sull'hard disk, così come informazioni sulla dimensione di ognuna di esse, lo spazio libero e il filesystem con le quali sono state formattate. E' consigliabile scegliere una partizione che abbia spazio sufficiente alla nuova ISO rimasterizzata. Come pianificazione, considerate che un Live CD pienamente dotato occupa circa 700 MB. Ma voi avrete necessità del triplo di questi per avere la vostra immagine copiata non compressa, prima che questa venga compressa. Naturalmente questo spazio potrà aumentare in base ai nuovi pacchetti che vorrete installare. Quindi per stare dalla parte del sicuro, vi raccomando qualcosa come 4 GB di spazio libero nella partizione. Nel caso che non abbiate un hard disk partizionato, MkDistro LiveRemaster vi fornisce due strumenti differenti in modo che possiate partizionare o ripartizionare il vostro hard disk: Gparted and Cfdisk. Gparted è una applicazione grafica che è in grado non solo di partizionare un hard disk vuoto, ma anche di ripartizionarlo nel caso vi siano già delle partizioni e di comprimere partizioni di Windows per ottenere spazio libero. Cfdisk non può comprimere partizioni per fare spazio, essendo maggiormente diretto al modo distruttivo del partizionamento. Tenete bene a mente ciò; se non conoscete bene come partizionare il disco, correte il rischio di danneggiare tutti i dati contenuti sull'hard disk. Tutorials su come usare queste due applicazioni sono liberamente disponibili in Internet. 183

184 Fig. 1 Finestra principale di MkDistro LiveRemaster. Se volete ripensare alle vostre scelte quando avete selezionato una partizione, potete riavviare dall'inizio con un semplice click del mouse sul pulsante Reread. Questa azione ripulisce tutti i campi e riavvia la lettura della tabelle delle partizioni Linux. Il pulsante Cancel chiude l'applicazione, come anche l'opzione Exit del menu, ed anche il bottone di chiusura della finestra. Il bottone Ok avvierà la rimasterizzazione della distro ed i processi di generazione della ISO, che saranno indicati da un messaggio e dalla barra di progresso che rimbalza tra i pulsanti Cancel ed Apply. Le directories di lavoro, ad eccezione della stessa iso, una volta che i processi sono terminati, verranno cancellate dopo che la ISO sia stata generata. Firefox Navigare nel Web è una funzione primaria che Dreamlinux garantisce con la presenza di svariati strumenti. Per la consultazione delle pagine ipertestuali viene fornito uno strumento ormai conosciutissimo, Firefox. Vedremo come usare questo strumento in modo semplice e come aggiungere i famosi plug-in che oggi non possono mancare per godere di una navigazione efficace e divertente. Procediamo. 184

185 Panoramica Firefox è un browser web open source della famiglia di Mozilla Foundation. Consente di visualizzare pagine ipertestuali sia online che offline e si contraddistingue per la sua completezza, affidabilità e facilità d'uso, per non parlare della sicurezza di una navigazione indenne da falle. Analizziamone l'interfaccia, soprattutto a favore di utenti che hanno usato finora altri browser tipici di altri sistemi operativi. Fig. 1 - La finestra di Firefox 1. Barra del Titolo - Dove verrà visualizzato il titolo della pagina web 2. Barra dei Menu - Dove sono presenti diversi menu per l'uso e la configurazione del browser 3. Barra di Navigazione - Dove sono collocati i pulsanti per la regolare navigazione (Precedente, Successivo, Ricarica, Stop, Home, Feed) 4. Barra degli Indirizzi - Dove si inseriscono gli indirizzi dei siti da visitare o delle singole pagine 5. Barra delle Ricerca - Dove inserire dei termini per la ricerca con il motore Google 6. Finestra di visualizzazione - Finestra nella quale viene visualizzata la pagina web richiesta 7. Barra di stato - Dove vengono mostrate informazioni aggiuntive sui contenuti della pagina visitata Navigare in modo semplice Vedremo ora come navigare in modo semplice e veloce. Ci sono due modi per farlo: 185

186 1. Digitare l'indirizzo della pagina o del sito web nella barra degli indirizzi 1. Digitare l'indirizzo della pagina che che si vuole visitare ( 2. Premere il tasto Invio 2. Digitare una parola chiave nella barra di ricerca 1. Digitare la parola chiave nella barra di ricerca (Dreamlinux) 2. Premere il tasto Invio 3. Cliccare sul primo link che si trova nella pagina dei risultati di Google La Barra Personale Uno dei vantaggi della Barra Personale, che si trova proprio sotto alla barra degli indirizzi, è quello di poter inserire dei collegamenti rapidi alle pagine od ai siti che ci piacciono di più. Per allestire una barra personale utile ed efficace basta seguire questi semplici passaggi : 1. Collegarsi al sito od alla pagina che ci interessa e attendere il suo completamento 2. Portare il puntatore sulla piccola icona che compare a lato dell'indirizzo della pagina (favicon). 3. Tenendo premuto il tasto sinistro, trascinare la icona sulla barra personale, nel posto desiderato e lasciare il tasto 4. Per modificare il nome del collegamento, basta cliccare con il destro su esso e nella finestrella che compare, modificarne il nome. Fig. 2 - Menu contestuale dell'indirizzo preferito 186

187 Fig. 3 - Finestra di modifica delle proprietà Aggiungere i Plug-ins Una delle dotazioni che fanno di Firefox un browser di grande potenza e versatilità, è quella che consente di addizionare lo strumento di svariate estensioni e funzionalità che gli consentono di fare praticamente di tutto. Queste estensioni si chiamano Plug-in e si installano con estrema facilità. Seguiamo questi brevi passaggi : 1. Aprire Firefox e nella barra dei menu, cliccare sulla voce "Tools" e cliccare poi su "Addons" 2. Nella finestra che compare, cliccare la voce "Get Add-ons". Il browser si collegherà con il sito dal quale scaricare i plug-ins 187

188 3. Scegliere il plug-in che più interessa e leggerne le brevi note. 4. Cliccare sul pulsante "Add to Firefox" nella stessa finestra. 5. Nella succesiva piccola finestra cliccare sul pulsante "Install Now" per procedere al download ed alla installazione 6. Al termine dello scaricamento e della installazione, nella finestra degli Add-ons, comparirà il plug-in installato 7. Per vederlo in azione occorre riavviare Firefox. 188

189 Nel caso i plugin disponibili o raccomandati non fossero di vostro gradimento è possibile visualizzarne altri cliccando sul collegamento "Browse All Add-ons" per vederli tutti. Da ricordare che molti Add-ons sono ripetizioni e strumenti da valutare ben bene prima di applicarli. Un uso eccessivo di questi Add-ons potrebbe ingombrare la finestra di Firefox e renderlo instabile. In ogni caso, dopo la installazione di un Add-on, il browser va chiuso e riavviato. Masterizzare con Brasero Masterizzare CD/DVD è oggi una funzione irrinunciabile che ogni sistema operativo serio deve fornire ai suoi utenti e Dreamlinux offre questa possibilità, attraverso uno strumento di grande potenza, leggerezza ed efficacia, Brasero. Brasero è uno strumento di masterizzazione potente, leggero ed efficace che consente di produrre CD Audio per computer e impianti HiFi, di produrre CD di dati (backup, album fotografici ed altro), di copiare un CD/DVD in un altro supporto paritario e di masterizzare immagini ISO. In questo breve tutorial esporremo la produzione di un CD audio e la produzione di un CD ISO che contenga un sistema operativo Linux. Naturalmente è necessario avere un masterizzatore, esterno o interno, un CD o DVD. Brasero ha funzioni automatiche che permettono il riconoscimento e la configurazione automatica del masterizzatore sia che questo sia alloggiato nel computer, o che sia esterno ad esso. Interfaccia L'interfaccia di Brasero è quanto mai semplici e intuitiva, come potete osservare nella figura sottostante, fatta in modo che l'utente possa presto trovare il modo di produrre i supporti con i contenuti desiderati. 189

190 Analizziamone l'interfaccia grafica. Cliccate sulle icone per leggere le note relative Progetto Audio Si avvia un progetto audio quando si voglia produrre un CD audio con musica o con file sonori. Si aprirà una interfaccia che mostra aree dove scegliere i file audio da immettere nel CD/DVD e relativa occupazione dello spazio disponibile sul supporto prescelto. Progetto Video Si avvia un progetto video quando si voglia produrre un CD/DVD con filmati e animazioni di vario contenuto e tema. Anche in questo caso viene mostrata una interfaccia dove vengono descritti i passaggi per selezionare i files da immettere e controllare lo spazio disponibile sul supporto da masterizzare. Masterizza Immagine Si avvia questo progetto quando si voglia produrre un supporto con una immagine ISO, come nel caso delle distribuzioni Linux e non solo. Una volta cliccato questo bottone, compare una interfaccia dove poter effettuare i passaggi di selezione e impostazione dei parametri di masterizzazione. Progetto Dati Viene avviato un progetto dati, quando si voglia effettuare un backup dei dati e dei files che si intendono conservare. Come negli altri casi, una volta cliccato il bottone, si accede ad una finestra dove poter controllare e scegliere i files da immettere nel supporto successivamente da masterizzare. Copia Disco 190

191 Si procede a copiare un disco quando si vogliano fare più copie di una CD/DVD originale, a contenuto multimediale o meno. Naturalmente occorre possedere un lettore e un masterizzatore separati per potere effettuare una copia. Creare un CD Audio Procediamo alla creazione di un CD di musica da ascoltare nell'impianto stereo di casa. Naturalmente dovremo avere una sostanziosa collezione di brani musicali e non importa in che formato siano (meglio Ogg Vorbis, ma vanno bene anche i conosciuti mp3). Poi sarebbe bene avere già stilato una playlist dei brani da includere, in modo da poterli rintracciare facilmente. Sarebbe bene, anche, avere stabilito il titolo del CD che andremo a produrre. 1. Aprite Brasero e nella finestra principale cliccate su "Progetto Audio" 2. Nella finestra che compare vedremo quattro aree principali : Directory Principali del sistema - Dovremo scegliere la directory dell'utente (in questo caso borgio3) Directory secondaria dove sono contenuti i files della directory principale Dovremo scegliere la directory dove sono contenuti i files musicali. Dovrebbero trovarsi nella subdirectory "Music". Selezioniamo quelli che ci interessano e trasciniamoli nell'area dei files da masterizzare Area dei files da masterizzare - In questa dovremo inserire i files che andranno poi masterizzati. Man mano che vengono aggiunti i files lo spazio disponibile sul CD viene a diminuire e questo viene mostrato nella barra di riempimento. Barra di riempimento - che mostra quanto spazio rimane nel Cd mano a mano che inseriamo i vari files. A seconda del CD che andremo ad impiegare, si potrà contare su spazio diverso (74, 80, 90, 100 minuti). Per selezionare il tipo di CD da usare, si deve cliccare sulla piccola immagine del CD posta al lato sinistro di questa barra e si deve quindi scegliere in modo opportuno. 3. Cliccate sul bottone "Masterizza" posto al lato destro della Barra di riempimento. In questo modo si da avvio alla masterizzazione con la comparsa della successiva finestra. 4. In questa dovrete scegliere il masterizzatore da impiegare (1). Generalmente viene selezionato in modo del tutto automatico, ma è possibile sceglierne uno specifico se ce ne 191

192 sono più di uno. Poi potrete scegliere il numero di copie da masterizzare (2), quindi potrete dare un nome al CD (3) ed infine procederete a masterizzare veramente il Cd cliccando sul pulsante "Masterizza" (4). Ricordate che è possibile cambiare le impostazioni sulla velocità di masterizzazione, cliccando sul pulsante "Proprietà" posto in alto. A questo proposito è bene scegliere una velocità non troppo elevata (9x) per evitare perdite di dati in fase di scrittura. 5. Avviata la masterizzazione, Brasero dapprima converte i files in formato audio, poi procede alla scrittura su disco e questa operazione potrebbe richiedere diversi minuti. Pazientate ed alla fine, con l'apertura del cassetto del masterizzatore, la intera operazione è conclusa. Creare un CD da immagine ISO Questa operazione consente di produrre un CD di una immagine ISO, principalmente adibita alla masterizzazione di un sistema operativo. Vediamo quindi come fare ad avere un sistema Linux live da avviare da CD. 1. Aprire Brasero e cliccare sul pulsante "Masterizza Immagine" 2. Nella finestra successiva indicare il percorso che il programma dovrà fare per ottenere l'immagine da masterizzare (1) 192

193 3. Controllare la velocità di masterizzazione cliccando sul pulsante "Proprietà" 4. Avviare la masterizzazione cliccando sul pulsante "Masterizza" 5. Attendere che l'operazione sia conclusa e che il cassetto si apra. Abilitare il DMA Potete abilitare il DMA (Direct Memory Access) per i lettori/masterizzatori DVD e CD in modo da incrementare la loro velocità. Prima dovete cercare, usando il terminale, il vostro dispositivo di lettura/masterizzazione dvd/cd con : sudo ls -l /dev/dvdrw Esempio : borgio3@*****:~$ sudo ls -l /dev/dvdrw lrwxrwxrwx 1 root root 3 Apr 30 21:50 /dev/dvdrw -> hdc borgio3@*****:~$ Poi occorre vedere se ha il DMA abilitato per /dev/hdc: sudo hdparm -d /dev/hdc ed ho ottenuto questo risultato: borgio3@*****:~$ sudo hdparm -d /dev/hdc /dev/hdc: using_dma = borgio3@*****:~$ 1 (on) Se il vostro DMA è spento, otterrete: /dev/hdc: using_dma = 0 (off) Convertitelo in: sudo hdparm -d 1 /dev/hdc e apparirà così: 193

194 /dev/hdc: setting using_dma to 1 (on) using_dma = 1 (on) N.B. : Alcuni dispositivi hanno la sigla "hdd", anche per loro è la stessa cosa. Attivare il Preload Ci sono molti modi per velocizzare il sistema Dreamlinux. Uno è usare il Preload. Cos'è il Preload? "Preload è un demone di adattamento - esso tiene conto di quali programmi usate più di frequente. Parti di questi programmi vengono catturate per velocizzare il tempo del loro caricamento." Fonte: "Preload è un demone di adattamento che funziona in background nel vostro sistema e osserva quali programmi usate più di frequente, tenendone conto in modo da velocizzare i loro successivi avvii. Usando il Preload, potete far si che la RAM non usata lavori al meglio e potenzi le prestazioni generali del vostro sistema desktop" Fonte: Se avete 256MB di RAM o più, potete usare il Preload. Leggete come : Aprite DCP ( Dreamlinux Control Panel ). Cliccate su Services. Usate le frecce per trovare il preload. Premete la barra spaziatrice per abilitarlo Premete il tasto tab per saltare a OK. Premete Invio Riavviate il sistema Fig.1 - Preload abilitato 194

195 Provate a lanciare una applicazione, Openoffice Writer per esempio. Poi chiudetela. Lanciatela ancora e vedrete il suo caricamento essere più veloce. La Multimedialità Già dalle precedenti versioni, Dreamlinux ha un particolare orientamento alla multimedialità e Dreamlinux rimane una distribuzione particolarmente dedicata alla fruizione di contenuti multimediali. L'utente può infatti contare su questi strumenti : AviDemux - per l'editing video Totem - quale riproduttore multimediale Rhythmbox - quale riproduttore musicale e non solo Sound Converter - per la conversione di un formato audio in un altro Sound Juicer - per l'estrazione di tracce audio da CD Tuttavia è possibile installare direttamente e molto facilmente un altro riproduttore musicale che si chiama XMMS e che tutti gli utenti Linux conoscono per la sua leggerezza e affidabilità. In questa pagina tratteremo di come usare alcuni di questi strumenti. Rippare musica Una delle funzioni oggi più richieste al computer è quella di estrazione di brani musicali da supporti rigidi (CD/DVD). Non tratteremo di digitalizzazione musicale di supporti magnetici (audiocassette), ne di download di musica P2P, ma di semplice estrazione di brani musicali. Nota sui formati musicali proprietari Linux si basa su software libero e per sua predisposzione rispetta il software proprietario e la proprietà intellettuale. Ne deriva che l'uso di codec proprietari per formati musicali che siano coperti da copyright, non può essere supportato in ambiente Linux. Con Dreamlinux, tuttavia, è possibile ascoltare brani musicali in formato mp3. Sound Juicer - Lo spremi-cd di Linux Dreamlinux prevede, nella sua dotazione software, un programma veramente utile per tutti coloro che amano ascoltare CD e musica con il proprio computer e per chi vuole estrarre brani musicali da CD. Lo strumento si chiama Sound Juicer e viene avviato automaticamente all'immissione di un CD audio nel lettore CD/DVD come potete osservare dall' immagine sottostante. Come noterete la finestra di Sound Juicer è divisa in tre aree principali che, a partire dall'alto, sono l'area di immissione dati (1), l'area di elenco tracce (2), l'area di azionamento funzioni (3). Nella prima inserirete il nome dell'album, il nome del o degli autori e il genere musicale. Nella seconda area vedrete tutti i brani provvisti del segno di spunta attivato, che indica che tutti i brani andranno soggetti alle funzioni eventualmente attivate. Le tracce sono senza nome del brano e senza nome dell'interprete/autore. 195

196 Fig.1 - La finestra di Sound Juicer Per poter immettere nome del brano e del suo autore/interprete basta seguire questi passaggi : 1. Cliccare una volta sulla scritta "TracciaX" per selezionare la traccia. Attendere un secondo. 2. Cliccare nuovamente sulla scritta "TracciaX" che si trasforma in un campo di immissione testo. 3. Digitare il nome del brano 4. Cliccare ora sulla scritta "Artista sconosciuto" che si trasforma in un campo di immissione testo. 5. Digitare il nome dell'artista 6. Premere "Invio" e il gioco è fatto! La terza area vi consente di ascoltare i brani cliccando sul pulsante "Riproduci" o di estrarli e salvarli su hard disk cliccando su "Estrai". E' il caso quindi di stabilire dove andranno le tracce una volta estratte. Seguite questi passaggi : Cliccate sul menu "Modifica" e poi sulla voce "Preferenze" Sulla finestra che compare, cliccate sulla voce "Home" dell'area Cartella della musica. Dal menu che compare cliccate su "Altro...". Si aprirà la finestra della Home. Cliccate sul pulsante "Crea cartella" per creare una nuova cartella da inserire nella directory Home e che intitolerete Musica. Selezionatela e cliccate sul pulsante "Apri". In questo modo impartirete l'ordine a Sound Juicer di depositare tutti i brani estratti nella cartella Musica della directory Home. 5. Chiudete la finestra delle preferenze di Sound Juicer Avrete notato, nella finestra delle preferenze di Sound Juicer, la possibilità di effettuare altre scelte come il formato con cui estrarre i brani. Predefinitamente è selezionato il formato OGG-Vorbis che determina una compressione e una perdita qualitativa invero assai limitata. E' possibile scegliere 196

197 anche un formato che non determina la perdita della qualità audio, ma il file che ne deriva è più ingombrante di quello prodotto con formato OGG-Vorbis. E' possibile anche estrarre brani in formato vocale (WAV) ed mp3. Supponendo di non volere estrarre tutti i brani presenti nel CD, basta rimuovere il segno di spunta per tutti quei brani che non si vogliono estrarre. Quindi quando si sono fatte le opportune scelte, si avvia la riproduzione, se si vuole solo ascoltare il CD, oppure si avvia l'estrazione delle tracce. In questo caso vedrete comparire una barra di avanzamento che vi indica la progressione dell'estrazione. In genere l'operazione di estrazione richiede diversi minuti per cui vi conviene passare ad altro specie se avete scelto di estrarre l'intera raccolta di brani del CD. Per esperienza personale posso affermare che la qualità audio dei formati OGG-Vorbis è molto elevata, con la produzione di brani poco più ingombranti di quelli realizzati con protocollo mp3. Ascoltare la musica Rhythmbox Nella pagina precedente abbiamo visto come e con che cosa estrarre tracce musicali da CD, ora tratteremo della fruizione di tali tracce musicali usando uno dei player più conosciuti in ambiente Linux in svariate distribuzioni, Rhythmbox. Per lanciarlo basta cliccare sull'icona posta in Engage/ AWN. Al primo lancio compare una finestra che vi avvisa sulle capacità di Rhythmobox e sulle sue caratteristiche sommarie, cliccate sul pulsante "Avanti" e comparirà la finestra dove dovrete indicare quale sia la cartella dalla quale il programma dovrà caricare i brani musicali da riprodurre. Cliccando sul pulsante "Sfoglia" individuerete, in una nuova finestra, la cartella "Music" posta nella directory Home, cliccherete sul pulsante "Apri" e il gioco è fatto. Cliccherete quindi sul pulsante "Avanti" e passerete alla finestra successiva dove ricontrollerete i dati immessi e cliccherete su "Applica" per completare il settaggio delle fonti musicali del programma. 197

198 Interfaccia Il programma vero e proprio si avvia e mostrerà la sua interfaccia composta di svariate aree. 1. Titolo - Dove viene mostrato il titolo del brano ed il suo autore/interprete 2. Barra dei menu - Dove sono raccolte le voci inerenti alla configurazione, alla riproduzione ed alla gestione di librerie e brani musicali 3. Barra degli strumenti - Dove risiedono i pulsanti da cliccare in base alle azioni desiderate (Riproduzione, brano successivo e precedente, ripetizione, casualità, visibilità, effetti visivi) 4. Area dei dati - Dove vengono mostrati i dati del titolo del brano, del suo autore/interprete e dell'album di provenienza 5. Cursore di progressione - dove viene visualizzata la progressione del brano 6. Area delle librerie e delle playlist - dove sono elencate le librerie musicali sia locali che di rete e le scalette musicali predefinite e personali 7. Campo di ricerca - dove è possibile immettere delle parole o dei nomi per effettuare una ricerca all'interno della playlist in esecuzione o nella libreria principale 8. Schede per la ricerca - Da selezionare per mirare ulteriormente il campo di ricerca 9. Area degli Artisti - Dove sono elencati in ordine alfabetico, i nomi degli artisti situati nella playlist in esecuzione 10.Area degli Album - dove sono elencati i titoli degli album disponibili nella playlist in esecuzione 198

199 11.Area dei brani - dove sono visualizzati tutti i brani della collezione o delle singole playlist 12.Copertina - Dove viene visualizzata la copertina dell'album o del singolo in riproduzione 13.Barra di stato - dove vengono visualizzati il numero di brani presenti nella playlist corrente, il tempo totale per la riproduzione completa e le dimensioni totali. Importare i brani musicali Per importare i brani musicali bisogna seguire questi semplici passaggi: 1. Aprire il menu "Musica" e cliccare su "Importa cartella" 2. Nella finestra del File Manager Thunar, scegliete la cartella Musica della directory Home e cliccate sul pulsante "Apri", se all'interno di questa cartella ve ne sono di altre scegliete quella con i brani che vi interessa ascoltare. 3. Attendere che vengano caricati dal programma. Dopo questa operazione di importazione di brani musicali, si è pronti per ascoltare la musica cliccando due volte sopra al brano scelto. La riproduzione si avvierà e nell'area dei comandi comparirà il titolo del brano e l'artista. Supponendo di avere in lista molti brani, potete scegliere se ascoltarli in successione o se ascoltarli casualmente. Predefinitamente i brani vengono riprodotti in successione, ma se volete ascoltarli casualmente cliccate il pulsante apposito nella barra dei pulsanti. Riproduzione Riprodurre brani musicali con Rhythmbox è intuitivo e semplice. Lo si può fare cliccando due volte su un brano visualizzato nell'area dei brani (11), oppure cliccando sul pulsante Play nella Barra degli strumenti (3), che si trova alla estrema sinistra. Se non sono state impostate azioni specifiche, la riproduzione dei brani avviene in sequenza, come visualizzato nell'area dei brani. E' possibile riprodurre i brani in modo del tutto casuale cliccando sul pulsante con le due frecce incrociate, presente nella Barra degli strumenti. Per fermare la riproduzione e mettere in pausa, basta cliccare nuovamente sul pulsante Play. Creare playlist Vediamo ora come creare una playlist con brani scelti dall'elenco generale. 1. Aprite il menu "Musica" e cliccate sulla voce "Scaletta", nel menu aggiuntivo che si apre, cliccate sulla voce "Nuova scaletta" oppure cliccate i tasti "ctrl+n". 2. Nell'Area delle librerie e delle playlist (6) compare un'area di immissione dove digiterete il nome della playlist 3. Nell'Area delle librerie e delle playlist cliccate sulla voce "Musica" per visualizzare l'elenco generale dei brani 4. Individuato il primo brano da inserire nella playlist, selezionatelo con un click del mouse e trascinatelo sulla voce della playlist, vedrete il puntatore del mouse trasformarsi in una crocetta che indica l'imminente aggiunta del file trascinato nella playlist, 5. Rilasciate il brano trascinato e il gioco è fatto 6. Ripetete questa operazione per ogni brano che vorrete aggiungere alla playlist. 7. Per controllare che tutto sia avvenuto con successo, cliccate sul nome della playlist nell'area sorgenti e vedrete l'elenco dei brani facenti parte della playlist medesima. Come avete potuto notare Rhythmbox è un programma di facile impiego e può adempiere a numerosi altri compiti, come l'ascolto di musica dalle stazioni radio nel web, o come il 199

200 cambiamento dei dati del brano e l'immissione di info aggiuntive XMMS - Il player musicale leggero XMMS è un player multimediale leggero, ben impostato e molto potente in grado di riprodurre musica in diversi formati compreso il famigerato mp3 oggi diffusissimo. E' un programma non installato predefinitamente in Dreamlinux, ma è possibile installarlo facilmente attrraverso il programma Easy Install. La sua interfaccia grafica è molto spartana, ma funzionale e dotata di tutto e questo consente allo strumento di avere un basso impatto sulle prestazioni del sistema che sappiamo essere maggiormente stressato nella riproduzione musicale. Per lanciarlo basta andare nel menu principale e cliccare sulla voce "Multimedia" e poi sulla voce "XMMS". Il programma mostra tre finestre, una per i controlli di riproduzione (a sinistra) e una per la gestione della playlist, come potete notare dalla figura sottostante ed una per l'equalizzatore grafico. Fig.2 - Interfaccia di XMMS all'apertura Analizziamo la finestra a sinistra che consente di effettuare controlli e settaggi, di riprodurre la musica, di sospenderla, di fermarla o di procedere avanti o indietro nella lista dei brani accolti nella playlist. Fig.2 - Finestra dei controlli 1. Area delle frequenze e delle info - dove si vedono i picchi delle frequenze audio. Ci sono anche numerosi comandi: "O" di "Options" - Gestisce le preferenze, l'uso, la visualizzazione ed altre funzioni del programma attraverso un pratico menu "A" di "Above" - Permette di porre sempre la finestra di XMMS sopra quelle di altri programmi in esecuzione "I" di "Info" - Visualizza le informazioni sul brano in esecuzione "D" di "Dilate" - Dilata la finestra del programma "V" di "Visualization" - Attraverso un pratico menu si controllano le opzioni di visualizzazione del player e di sue precise funzioni e azioni. 2. Area delle info - dove vengono mostrate a video informazioni su titolo ed altro 200

201 Volume audio Bilanciamento degli altoparlanti Cursore di avanzamento del brano Pulsanti funzione - Brano precedente (Inizio brano), Riproduzione, Pausa, Stop, Brano successivo 7. Modalità di riproduzione - Casuale, Ripeti Ora vedremo la finestra della playlist, mostrata nella figura sotto. In essa si disitnguono diverse aree : Fig.3 - Finestra delle playlist 1. Elenco dei file della playlist - nella quale vengono mostrati il numero, il titolo e l'autore e la durata del brano 2. Pulsanti di gestione dei file della playlist - per aggiungere, rimuovere, ordinare i file 3. Area di azionamento - per riavviare, riprodurre, mettere in pausa, stoppare e avanzare nella playlist 4. Pulsante di gestione delle playlist - per caricare, creare, salvare una playlist Per creare una playlist basta cliccare sul pulsante di gestione della playlist (4) e scegliere la voce "New". A questo punto si clicca sul pulsante di aggiunta dei files (+) e nella finestra che compare subito dopo, si deve trovare la cartella nella quale sono alloggiati i files musicali. Se si ha intenzione di aggiungere tutti i files presenti, basta cliccare sulla voce "Aggiungi tutti i files nella directory". Se invece si ha intenzione di creare una selezione, basta selezionare i brani, usando il mouse e il tasto Ctrl, e cliccare sulla voce "Aggiungi i file selezionati". 201

202 Fig.4 - Aggiungere i file alla playlist Per salvare la playlist, si clicca nuovamente sul pulsante di gestione della playlist (4) e si clicca sulla voce "Save". Nella finestra successiva si digita il nome della playlist con estensione.m3u e le si da una collocazione (generalmente nella cartella 'Music'. Il gioco è fatto! Come abbiamo potuto constatare, l'uso di XMMS è alquanto semplice e alla portata di ogni Linux user. Lo strumento si adatta alle esigenze dell'utente permettendo la compilazione di playlist successive ed estemporanee che possono allietare le sedute di lavoro al computer. Vedere film Una delle applicazioni più richieste oggi a un qualsiasi sistema operativo, è quella di consentire la visione di filmati di vario genere e natura. Naturalmente anche Dreamlinux consente questa opportunità, attraverso un pratico programma che si chiama MPlayer, strumento conosciuto da tutti i Linux users. Vediamo quindi come usarlo in modo semplice per vedere DVD anche criptati. Seguite questi passaggi : 1. Scaricare i codecs ed il supporto ai DVD Per fare ciò è necessaria una connessione al web e si usa lo strumento previsto in Dreamlinux Easy Install. In essa si notano le voci "Codecs Install" e "DVD Support". Si clicca sulla prima icona e una piccola finestra chiede cosa si intende fare. Si deve selezionare la voce "Install Codecs" e poi si clicca il pulsante "Applica". A questo punto il processo di scaricamento si avvia e la barra comincia a rimbalzare indicando il processo. Questo può durare diversi minuti anche in base al tipo di connessione ed al traffico. Una volta completato il download e la installazione, la finestra si chiude e si ritorna a quellaq di Easy Install. Per avere il supporto ai DVD criptati è necessario cliccare sulla icona "DVD Support". Qui si seleziona la voce "Install Libdvdcss" e si lascia fare il processo di download e installazione. In questo caso il procedimento è molto più breve ed una volta finito si chiude la finestra di Easy Install. 202

203 2. Inserire il DVD nel lettore Si inserisce il DVD nel lettore e Totem si avvia automaticamente. Per vedere il film a tutto schermo si preme il tasto "F" sulla tastiera oppure con il tasto destro del mouse, si accede al menu contestuale e si sceglie la voce "Schermo Intero" Installare LAMP su Dreamlinux In questa guida è mostrata la installazione di un sistema LAMP. LAMP sta per Linux, Apache, MySQL, PHP. La guida intende aiutare che ha una conoscenza molto limitata nell'uso di Linux. 1. Installare Apache Per partire installeremo Apache. Aprire il terminale (Applicazioni > Accessori > Terminale). Copia/Incollate la seguente riga di codice nel terminale e premete Invio : sudo apt-get install apache2 Vi verrà chiesta la password, digitatela e premete Invio. 2. Testare Apache Per essere sicuri che tutto sia stato installato correttamente, dovrete testare Apache affinchè lavori appropriatamente. Aprite un browser web e inserite quanto segue nella barra degli indirizzi: Dovreste vedere un messaggio che dice "It works!", congratulazioni! 3. Installare PHP In questa parte andremo ad installare PHP 5. Aprite ancora il terminale (Applicazioni > Accessori > Terminale). Copia/Incolla la seguente linea di comando nel terminale e premete Invio: sudo apt-get install php5 libapache2-mod-php5 Per far si che PHP funzioni e sia compatibile con Apache dovremo riavviarlo. Per farlo digitate quanto segue, nel terminale: sudo /etc/init.d/apache2 restart 4. Testare PHP Per essere sicuri che non vi siano problemi con PHP, effettuate questo breve test. Nel terminale copia/incollate la seguente linea: sudo gedit /var/www/testphp.php Questo aprirà un file chiamato phptest.php. Copia/Incollate questa linea nel file phptest: <?php phpinfo();?> Salvate e chiudete il file. Aprite ora il browser e digitate quanto segue nella barra degli indirizzi: Congratulazioni, avete ora installato sia Apache che PHP! 5. Installare MySQL Per terminare questa guida dovremo installare MySQL. (Nota - A parte Apache e PHP, MySQL è il più difficile da configurare. Offrirò qualche importante risorsa per coloro che hanno difficoltà, alla fine di questa guida.) Ancora una volta avviate il terminale e copia/incollate questa linea: sudo apt-get install mysql-server (Opzionale). Per far si che gli altri computer della vostra rete vedano il server che avete creato, dovrete prima modificare il "Bind Address". Iniziate aprendo il terminale per modificare il file my.cnf. gksudo gedit /etc/mysql/my.cnf Cambiate la linea 203

204 bind-address = E cambiate con il vostro indirizzo IP. Qui è dove le cose si fanno un pochino difficili. Iniziate digitando quanto segue nel terminale: mysql -u root A seguire copia/incollate questa linea: mysql> SET PASSWORD FOR 'root'@'localhost' = PASSWORD('yourpassword'); (Siate sicuri di cambiare yourpassword con una password di vostra scelta.) 6. Installare phpmyadmin Andrete ora ad installare un programma chiamato phpmyadmin che è un facile strumento per modificare il vostro database. Copia/incollate la seguente linea nel terminale: sudo apt-get install libapache2-mod-auth-mysql php5-mysql phpmyadmin Dopo che questo è installato, il vostro prossimo passo è di far si che PHP lavori con MySQL. Per fare ciò dovrete aprire un file che si chiama php.ini. Per farlo digitate la seguente linea: gksudo gedit /etc/php5/apache2/php.ini Ora dovrete togliere i commenti alla seguente linea rimuovendo il punto e virgola (;). Cambiate questa linea: ;extension=mysql.so In modo che assomigli a questa : extension=mysql.so Ora dovrete solo riavviare Apache ed avrete completato il tutto! sudo /etc/init.d/apache2 restart Usare gftp Per chi crea siti web e per chi amministra un sito web, c'è la necessità di caricare le pagine, gli scripts, le immagini e gli oggetti nell'apposito spazio web fornito dall'hoster, o fornitore di spazio web. Per farlo occorre uno strumento che sfrutti il protocollo di trasferimento file (FTP) e che acceda proprio nello spazio FTP del sito. Per Linux ci sono diversi strumenti per tale scopo e Dreamlinux fornisce predefinitamente uno di questi strumenti, gftp che si trova nel menu principale, alla categoria Rete. Si tratta di uno strumento molto semplice, amichevole, efficace e facile da usare. Vediamo quindi di conoscere questo strumento, con il quale è andato online il sito che state visitando. Interfaccia L'interfaccia grafica di gftp è molto chiara e facile da capire. Partendo dall'alto abbiamo : 204

205 Fig.1 - L'interfaccia di gftp 1. Barra dei menu dove sono collocati diversi menu per la configurazione dello strumento e per il settaggio di parametri specifici 2. Barra di Login dove si inseriscono i dati di accesso e dove si avvia il processo di collegamento 3. Area dei file locali dove vengono visualizzati i file presenti nel computer dell'utente 4. Area dei file remoti dove vengono visualizzati i file presenti nel server remoto 5. Pulsante di upload o caricamento con il quale si inviano i file dal computer locale al server remoto 6. Pulsante di download o scaricamento con il quale si prelevano i file dal server remoto 7. Area delle azioni dove vengono visualizzati i processi di trasferimento dei file 8. Area di riassunto dove vengono visualizzate le funzioni concluse, lo stato della connessione e i messaggi dello strumento riguardanti i processi in atto. Usare gftp Procederemo ora a illustrare come usare gftp per trasferire su server remoto i file che compongono il sito internet che volete pubblicare. Seguite questi passaggi : 1. Inserite i dati di accesso nell'area di login. 1. Prima si inserisce il nome dell'host (nome_delsito.hoster.com) nell'apposito campo indicato con la voce "Host". 2. Quindi inserite lo UserID nel campo apposito indicato con la voce "User". 3. Infine inserite la password assegnata nel campo indicato dalla voce "Pass". Attenzione a digitare correttamente la password ricordando di digitare bene maiuscole e numeri. 4. Premete Invio per iniziare la procedura di login e accesso. 2. Nell'area di riassunto (8) vedrete scorrere delle stringhe che indicano l'accesso, la 205

206 valutazione dell'userid e della password. Se il processo di login è corretto, vedrete comparire un elenco di file nella area dei file remoti (4). Accesso effettuato! 3. Andate nell'area dei file locali e individuate la cartella dove sono conservati i file da caricare. Di solito gftp elenca il contenuto della home dell'utente (/home/utente). Se i file sono conservati in una cartella posta in questa directory, basta scorrere l'elenco dei contenuti nell'area dei file locali. Se invece i file sono in una cartella al di fuori della directory /home, basta cliccare due volte sulla freccetta posta nell'angolo superiore sinistro (indicata con un cerchio nella figura sottostante) per salire di un livello ed accedere alla struttura del filesystem. Occorre poi cercare la directory giusta e ricercare i files da caricare. Fig.2 - Accesso al filesystem locale 4. Selezionate i files da caricare, uno ad uno, quindi premete il tasto di upload (5) per procedere al caricamento vero e proprio. Nell'area delle azioni vengono elencati i file da caricare e poi immediatamente il processo di caricamento (con la percentuale di upload avvenuto ed esito). Nell'area di riassunto vengono indicati gli esiti finali delle azioni. 5. Una volta completata l'operazione, il programma effettua un riassunto finale e nell'area dei files remoti compaiono i files appena caricati. Fig.3 - gftp in azione 6. Aprite il browser web preferito e digitate l'inidirizzo del vostro sito appena pubblicato e vedrete il sito online. Controllate che tutto sia a posto e proseguite nel caricamento di altri file qualora dobbiate farlo. 206

207 Uso avanzato Quello che ho illustrato dianzi è un metodo di impiego semplice del programma, ma gftp permette di fare altre cose. Vediamole. Rinominare i files Rinominare un file contenuto nel server remoto è affare di poco conto e si porta a termine in pochi passaggi : 1. Accedere allo spazio FTP con gftp e attendere che l'area dei file remoti sia completamente caricata 2. Trovare il file da rinominare e cliccare su esso don il pulsante destro del mouse. Cliccare sulla voce "Rinomina..." Fig.4 - Menu contestuale dei files/cartelle 3. Nella finestrella che compare il nome del file è già evidenziato. Digitare il nuovo nome e la estensione Fig.4 - Finestra di rinomina 4. Cliccare sul pulsante "Rinomina" o premere Invio 207

208 Cambiare i permessi Anche modificare i permessi è un gioco da ragazzi : 1. Accedere allo spazio FTP con gftp e attendere che l'area dei file remoti sia completamente caricata 2. Trovare il file di cui cambiare i permessi e cliccare su esso don il pulsante destro del mouse. Cliccare sulla voce "Chmod..." Fig.6 - Cambio dei permessi ad un file 3. Nella finestrella che compare sono elencati i proprietari ed i fruitori del file (Utente, Gruppo, Altro)e di ognuno di essi è elencata la funzione permessa (Lettura, Scrittura. Esecuzione) Fig.7 - Finestra di gestione dei permessi 4. Selezionare i permessi voluti tra quelli non selezionati e poi premere su "OK" Sovrascrivere i files Quando si producono aggiornamenti di files, è necessario pubblicarli sovrascrivendo la versione 208

209 vecchia. gftp offre questa possibilità in modo molto semplice. 1. Accedere allo spazio FTP con gftp e attendere che l'area dei file remoti sia completamente caricata 2. Trovare il file aggiornato nell'area dei file locali e cliccare sul pulsante "Upload" (5) 3. La finestra che compare subito dopo, mostra il file selezionato ed una serie di pulsanti che suggeriscono le azioni possibili. 4. Cliccare sul pulsante "Sovrascrivi" Fig.8 - Finestra di scelta delle azioni. Evidenziato il pulsante di sovrascrittura 5. Cliccare sul pulsante "OK" e il processo di sovrascrittura avrà inizio. Spegnere il sistema Quando si termina la seduta d'utilizzo del sistema Dreamlinux si può procedere a: 1. Spegnere il sistema - che corrisponde a spegnere il computer 2. Riavviare il sistema - che comporta il riavviamento del sistema 3. Disconnettersi dalla sessione - che comporta la chiusura della seduta attuale Lo spegnimento del sistema può essere fatto in due modi: 1. utilizzando il pulsante di spegnimento presente nel menu principale. Basta accedere al menu principale e cliccare sulla voce "Quit" 209

210 per procedere alla comparsa della finestra di scelta delle azioni di spegnimento, riavviamento, disconnessione. cliccando quindi aul pulsante "Spegni" 2. usando un comando del terminale Basta accedere al terminale (Menu principale --> Terminal) e digitare il seguente comando sudo halt e premere INVIO e il sistema si spegnerà. Il riavviamento del sistema può essere fatto anch'esso in due modi: 1. utilizzando il pulsante di spegnimento presente nel menu principale descritto in precedenza e cliccando invece sul pulsante "Riavvia" 2. usando un comando del terminale come descritto in precedenza ma con il seguente comando sudo reboot e premere INVIO e il sistema si riavvierà. La disconnessione della seduta può essere ottenuta in due modi: 210

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