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1 Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA LA CROCE ROSSA ITALIANA III Attività e Protezione Civile

2 OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere le attività Istituzionali dei Volontari della C.R.I Conoscere l attività di Protezione Civile

3 La nostra Azione sul campo Chi siamo? Cosa facciamo? Come lo facciamo? Per chi lo facciamo?

4 Come operiamo Senso di Responsabilità Senso del Dovere Senso dell Onore Valore dell Esempio Spirito di Sacrificio Buona Educazione Rispetto della Dignità Lealtà Spirito di Gruppo

5 Ogni Volontario DEVE: Osservare i principi fondamentali della CRI Conoscere ed osservare i regolamenti e lo statuto Versare al comitato di appartenenza la quota associativa entro i termini previsti Utilizzare appropriatamente i simboli, l uniforme e le attrezzature Partecipare ad incontri ed assemblee di gruppo Rispettare la via gerarchica Svolgere l attività concordata con il Vertice Locale di Componente Assolvere agli incarichi ad esso conferiti

6 Ogni Volontario HA DIRITTO a: Essere identificato come appartenente alla CRI Usufruire di locali, mezzi e materiali idonei Usufruire di uniformi idonee Copertura assicurativa Rimborso delle spese preventivamente autorizzate Essere informato sulle attività del gruppo e del comitato Esprimere il proprio pensiero, anche per iscritto, rispettando la via gerarchica

7 Settori di Attività QUOTIDIANO Attività Sociali svolte nei confronti dei Gruppi Vulnerabili della popolazione EMERGENZA ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI Attività Sociali svolte in caso di Disastro Nazionale INTERNAZIONALE Attività Sociali connesse all'ufficio Ricerche

8 QUOTIDIANO Attività Sociali svolte nei confronti dei GRUPPI VULNERABILI ANZIANI MALATI MENTALI DISABILI MINORI CARCERATI ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI TOSSICODIPENDENTI EMARGINATI SIEROPOSITIVI IMMIGRATI E RIFUGIATI " persone o gruppi di persone esposte a situazioni che minacciano la loro sopravvivenza o la loro attitudine a vivere con un minimo di sicurezza sociale ed economica e di dignità umana " MALATI CRONICI,ONCOLOGICI, TERMINALI

9 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI SERVIZI COMUNI Visite a domicilio o presso Istituti Supporto psicologico, sostegno morale anche ai familiari Clown di corsia Trasporti Assistenza nei lavori domestici Aiuto durante i pasti Acquisto e consegna di medicinali Acquisto e consegna di generi di prima necessità, documenti, certificati Disbrigo pratiche varie Attività di socializzazione e svago Programmi lavorativi a domicilio e negli Istituti SERVIZI DEDICATI Supporto all Inserimento Sociale Informazione e Formazione Assistenza mirata al bisogno Supporto agli enti ed istituti

10 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI EMERGENZA Attività Sociali svolte in caso di DISASTRI Lo shock emotivo provocato da un disastro Il ferimento o la morte di familiari La separazione delle famiglie La mancanza di notizie I cambiamenti dell ambiente in cui si vive Le privazioni dovute a perdite materiali La perdita del reddito o dell impiego le infermità fisiche causate da ferite La mancanza dei generi di prima necessità possono creare dei problemi ed alterare l attitudine di un individuo o di un nucleo familiare a riacquistare il proprio equilibrio

11 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI Obiettivi: EMERGENZA Fare un censimento dei bisogni essenziali delle vittime Trovare una soluzione ai loro problemi sociali e psicologici Permettere alla popolazione di essere autosufficiente e riconquistare la propria indipendenza nel più breve tempo possibile

12 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI Possibili attività in zona operativa : EMERGENZA Soluzioni abitative alternative Acqua: Potabilizzazione e Distribuzione Pasti: Preparazione e distribuzione Supporto Attività Scolastiche Supporto Gruppi Vulnerabili Locali Supporto Psicologico Ricerca Persone

13 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI INTERNAZIONALE Attività Sociali connesse Il settore Ricerche all interno della Croce Rossa, inserito nella rete internazionale delle Società Nazionali all'ufficio Ricerche Trasmissione dei Messaggi di Croce Rossa (al 2004: ) Ricerca di Persone, Informazioni, Documenti Assistenza informativa

14 ATTIVITA SOCIO ASSISTENZIALI Attività all estero Generi di Prima Necessita Materiali Idonei EMERGENZA Attività sul campo dei Delegati della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Personale Specializzato

15 Trasporto Infermi ATTIVITA SANITARIE Visite Specialistiche Ricoveri Programmati Trasferimenti Dimissioni Dialisi Pronto Soccorso Convenzioni con il Servizio Sanitario Nazionale 24 ore / giorno, 365 giorni / anno Automezzi dislocati sul territorio nazionale: Mezzi convenzionali (Ambulanze con Volontari) Mezzi Avanzati (Automezzi con Infermieri Professionali o Medici)

16 ATTIVITA SANITARIE Attività Speciali Soccorso in Acqua (O.P.S.A.) Soccorso in montagna, in grotta, su pista Unità Cinofile Soccorso con elicottero o aeromobile

17 ATTIVITA SANITARIE Educazione Sanitaria Primo Soccorso alla popolazione Assistenza all anziano e al malato in famiglia Assistenza alla madre e al bambino Educazione alla salute Corsi per Legge 626 / 94 Campagne preventive Convegni e Congressi

18 ATTIVITA SANITARIE Assistenza Disabili Centri di Educazione Motoria (Albino, Pozzuoli, Roma) Ippoterapia (Novi Ligure, Como, Grosseto, Pescia, Ancona, Rapallo, Bari, Caserta Trasporto Disabii

19 Altre attività ATTIVITA SANITARIE Truccatori Simulatori Gare di Soccorso Giudici

20 Altre Attività ATTIVITA SANITARIE Trasporto sangue e organi per trapianti Telesoccorso Pronto farmaco

21 ATTIVITA SANITARIE Attività all Estero Ripristino e gestione strutture sanitarie Campagne nutrizionali e vaccinali Centri di recupero per disabili

22 PROTEZIONE CIVILE Complesso di attività,uomini e mezzi messi in campo per fronteggiare EVENTI straordinari (Disastri e Calamita ) previsione, prevenzione, soccorso e ripristino, finalizzate alla protezione della popolazione, dei suoi averi, del tessuto sociale ed economico di una nazione.

23 CATASTROFI: PROTEZIONE CIVILE GEOLOGICHE CLIMATICHE BATTERIOLOGICHE ZOOLOGICHE TECNOLOGICHE BELLICHE SOCIALI GESTIONE: IN BASE ALLE ZONA COLPITA MISURE ORDINARIE O STRAORDINARIE

24 LA GESTIONE PREVISIONE Cosa potrebbe succedere? PROTEZIONE CIVILE PREVENZIONE Come potremmo agire? studio e determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi identificazione dei rischi individuazione delle zone critiche Evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti ad eventi calamitosi RIPRISTINO Come tornare alla normalità? Attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie per rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita SOCCORSO Come potremmo soccorrere? Interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza

25 PROTEZIONE CIVILE Il Piano di Protezione Civile Le attività di previsione, prevenzione, soccorso e ripristino vengono fisicamente pianificate redigendo i PIANI DI PROTEZIONE CIVILE Ogni soggetto istituzionalmente legato al servizio dovrebbe possederne uno proprio Questi dovrebbero essere collegati con quelli degli altri soggetti

26 Componenti del Servizio Nazionale PRO.CIV. Stato PROTEZIONE CIVILE Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane Enti pubblici, Istituti e gruppi di ricerca scientifica (con finalità inerenti la P.C.) Cittadini e gruppi associati di volontariato, ordini e collegi professionali Tutti i soggetti pubblici e privati che detengano o gestiscano archivi con informazioni utili per le finalità della PRO.CIV. (ad esclusione di quelle coperte da segreto di Stato) Struttura a 3 livelli: Decisionale (Stato-Reg-Prov-Comuni Dip.Pro.Civ. COM-COC ecc.) Supporto Funzionale (da 9 a 14 funzioni) La CRI viene menzionata nei punti (Sanità - Materiali e mezzi - Strutture Operative - Assistenza alla Popolazione) Supporto Operativo

27 Il Supporto Operativo PROTEZIONE CIVILE Sono strutture operative nazionali del Servizio di Protezione Civile: Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Le Forze Armate Le Forze di Polizia Il Corpo Forestale dello Stato I Servizi Tecnici Nazionali I gruppi Nazionali di ricerca La CROCE ROSSA ITALIANA Le strutture del Servizio Sanitario Nazionale Le Organizzazioni di Volontariato Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino (CAI)

28 PROTEZIONE CIVILE Ruolo della C.R.I. in Protezione Civile Attività di primo soccorso sanitario Attivazione delle operazioni di soccorso Disponibilità di uomini e mezzi da inviare prontamente sulla zona del disastro Avvio delle operazioni nel più breve tempo possibile Regolamentazione per il raggiungimento di tutti i centri realmente o presumibilmente colpiti Triage, salvataggio e soccorso Attuazione dell attività di recupero dei feriti in base alla gravità della persona da soccorrere Predeterminazione della rete di smistamento verso centri ospedalieri Disponibilità numerica e nel tempo di personale e mezzi senza interruzioni né limitazioni di durata

29 PROTEZIONE CIVILE Ruolo della C.R.I. in Protezione Civile Attività Socio-Assistenziali Censimento delle esigenze della popolazione Allestimento di centri di accoglienza della popolazione Gestione dei centri di accoglienza anche a medio e lungo termine mediante lo svolgimento di attività sociali e e di assistenza necessarie Preparazione e distribuzione pasti Raccolta e distribuzione di generi di prima necessità Assistenza sanitaria con ambulatorio Attività ricreative rivolte ai bambini Attività di assistenza e ricreazione della popolazione anziana Supporto Psicologico alla popolazione ed ai Volontari Attivazione delle sedi in località non colpita dall evento invio di personale e mezzi, realizzazione di attività di raccolte fondi, vestiario, alimenti, medicinali Messaggi di Croce Rossa

30 FINE

31 APPROFONDIMENTI

32 Storia della protezione Civile in Italia 1908: Messina Vittime 1928: la prima legge in materia Cittadini con molti bisogni primari da soddisfare Alto tasso di analfabetismo Nessun mezzo di comunicazione di massa 1963: Vajont 1910 vittime 1966: Firenze e Venezia Il Volontariato Studentesco interviene spontaneamente 1970: legge n. 996 Nasce il termine PROTEZIONE CIVILE Gestione passa a Ministero dell Interno : Friuli e Irpinia Il metodo vigente fallisce Il volontariato studentesco smuove l opinione Manca il precetto per i volontari 1981: Regolamento applicativo della legge n. 996 Nasce la figura del volontariato, registrati presso le prefetture 1981: Vermicino Un Bambino finisce in un pozzo Le televisioni seguono l evento in una diretta di due giorni Non era presente un elenco delle RISORSE presenti sul territorio 1992: legge n. 192 Rivoluzionato il sistema della PROTEZIONE CIVILE Copiato dai paesi più avanzati in materia (GIAPPONE) non è un ufficio di un Ministero, ma un SERVIZIO di coordinamento delle risorse presenti sul territorio

33 Un po di storia della PRO.CIV. Legge 24 febbraio 1992, n.225 (Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile) Per 3 volte torna alle Camere È rivoluzionaria per il sistema della PROTEZIONE CIVILE È copiata dai paesi più avanzati in materia (GIAPPONE) La PRO.CIV. non è un ufficio di un Ministero, ma un SERVIZIO di coordinamento delle risorse presenti sul territorio, a cui tutti devono concorrere, con il fine di tutelare la VITA, i BENI, gli INSEDIAMENTI e l AMBIENTE dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri eventi calamitosi.

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