Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Scientifico Linguistico Statale Paolo Giovio Como

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1 Comunicazione n. 633 Ai docenti Alle studentesse e agli studenti Ai genitori e coloro che esercitano la responsabilità genitoriale/tutori/affidatari Ai docenti collaboratori del dirigente scolastico Al DSGA Al medico competente d Istituto All RLS d Istituto All RSPP d Istituto All ASPP d Istituto Al personale ATA Al gestore del servizio bar e ristorazione A tutti i visitatori e operatori occasionali presenti a scuola durante le ore di lezione e di apertura All Albo Sito web della scuola: OGGETTO: Sicurezza Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Piano di emergenza - Comportamento da assumere in caso di sisma e di nube tossica Si trasmettono di seguito le regole comportamentali da assumere in caso di evento sismico e di nube tossica. PREVENZIONE, FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO. Che cosa fare in caso di terremoto: le regole dell emergenza Sapere come gestire il terremoto è fondamentale, prima, dopo e durante l evento sismico. L informazione può salvare la vita. Ecco le regole chiave per sapere che cosa fare prima, durante e dopo un terremoto e non trovarsi impreparati in caso di emergenza. Le procedure dipendono dalla struttura dell'edificio, dalle sue caratteristiche tecniche, dal numero di piani fuori terra o interrati (e in particolare da dove ci si trova al momento dell'emergenza) e dai presidi di emergenza presenti (ad esempio se vi sono oppure no scale antincendio esterne autoportanti). Si possono però fissare alcune indicazioni che, seppur generali, possono rappresentare una valida guida per la propria salvezza e di chi ci sta intorno. A) In caso di scosse telluriche attuare la seguente procedura: - Evitare di precipitarsi disordinatamente all esterno. - Adottare le misure di autoprotezione dalla caduta di oggetti o materiali o di arredo. Pag. 1 di 5

2 - È pericoloso durante la scossa stare vicino a mobili, oggetti pesanti o vetrate. - Non sostare vicino a finestre o superfici vetrate armadi e mobilia in genere perché potrebbero caderti addosso. Meglio trovare riparo sotto un tavolo/cattedra o sotto il banco, architravi o vicino ai muri portanti. - Se ci si trova in corridoio, nel vano scala o nei servizi rientrare nella propria classe o in quella più vicina. - Non usare in nessun caso l ascensore. - Conclusa la scossa, all ordine di evacuazione disposto dal Dirigente Scolastico o suo preposto attraverso consueto allarme sonoro e sistema di altoparlanti interno - abbandonare l edificio secondo quanto prestabilito seguendo i percorsi indicati dalla segnaletica o seguendo la prima porta di uscita più vicina; non utilizzare ascensori o scale visibilmente danneggiate. - I docenti non devono dimenticare di portare con sé il materiale contenente l apposita modulistica di verifica. - Il personale addetto deve verificare che ad ogni piano nelle aule, nei laboratori, nelle palestre e nei servizi non siano rimaste bloccate persone. - I collaboratori scolastici e gli addetti alle emergenze devono presidiare l ingresso impedendo l accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. - Raggiungere il punto esterno di raccolta previsto dal piano di emergenza. - Non rientrare per nessun motivo all interno dell edificio se non su specifico ordine del Dirigente scolastico o suo preposto, o su precise indicazioni da parte di enti intervenuti sul luogo. B) In caso di crollo di strutture o di cedimenti di edifici o di parti di essi attuare la seguente procedura: - Non attendere il suono consueto della campana di allarme (potrebbero esserci stati impedimenti di varia natura) ma, con il proprio insegnante, conclusasi la scossa tellurica, spostarsi con grande prudenza saggiando la resistenza del pavimento, di gradini o pianerottoli. - Tenersi rasente ai muri, dove la resistenza del pavimento è maggiore. - Tenersi lontano dai muri con presenza di crepe, specialmente quelle orizzontali che indicano una maggior tendenza al crollo. - Raggiungere il punto di raccolta esterno; comunicare a eventuali soccorritori in arrivo i dispersi e attendere indicazioni da protezione civile, vigili del fuoco o altri enti intervenuti. C) In caso il terremoto vi sorprenda all aperto: - Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli. - Bisogna allontanarsi dagli edifici, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche. Pag. 2 di 5

3 - Raggiungere un luogo dove non c è nulla sopra di voi; se tale luogo non si trova nelle vicinanze, cercare riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina. - Evita di usare il telefono e l automobile. È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi. - Non avvicinarsi ad animali spaventati. - Non andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza (Campo di calcio). I docenti di sostegno devono: - Con l aiuto di alunni predisposti e/o di operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili. Compiti della Squadra di emergenza Durante il terremoto gli addetti della squadra di emergenza: - inviteranno tutti i presenti alla calma e a seguire le istruzioni descritte in precedenza; - indosseranno la casacca ad alta visibilità. Al termine della scossa gli addetti della squadra di emergenza dovranno: - coordinare e facilitare l esodo dall edificio. - verificare lo stato di salute delle persone presenti. - verificare che il punto di raccolta sia sufficientemente sicuro, in caso contrario invitare le persone a spostarsi verso un luogo più sicuro. - verificare con il coordinatore l opportunità di staccare le utenze e gli impianti, e se del caso, procedere in tal senso. Il coordinatore della squadra di emergenza, ad evacuazione terminata, con il supporto della squadra di emergenza, dovrà: - verificare se sussiste la necessità di allertare i soccorsi esterni. - verificare eventuali danni presenti, sempre che ciò possa essere fatto in sicurezza. Il Dirigente della Struttura congiuntamente con il Coordinatore dell Emergenza, qualora non vi siano danni evidenti e la situazione generale lo consenta, potrà richiedere di riprendere le attività. Pag. 3 di 5

4 COMPORTAMENTO DA ASSUMERE IN CASO DI NUBE TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio ed evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni. Il Dirigente Scolastico è il responsabile per l emergenza. Come coordinatore dell emergenza deve: - In particolare, in caso di emergenza tossica, tenere il contatto con gli Enti esterni (ATS Insubria - Agenzia di Tutela della Salute dell Insubria), per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale da consigliare l immediata evacuazione o meno o, al contrario, la permanenza all interno (in genere l evacuazione è da evitarsi). - Aspettare l arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse. Il Dirigente Scolastico/Coordinatore dell emergenza deve disporre lo stato di allarme. Tutti devono attuare la seguente procedura: - Rientrare tutti nella scuola. - Tutti devono rifugiarsi al chiuso senza allontanarsi dall aula. - Mantenere tutto il personale/studenti/docenti all interno dei locali di lavoro. - In caso di sospetto di atmosfera esplosiva aprire l'interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica e non usare i telefoni. - Chiudere porte e finestre, sigillare gli infissi con scotch o stracci/indumenti possibilmente umidi. - Se ci si trova nei servizi o in corridoio rientrare nella propria aula o nella prima aula che si individua. - Stendersi sul pavimento. - Respirare ponendo un panno bagnato (indumento o altro) su naso e bocca. - Attendere istruzioni dai preposti alla sicurezza. I docenti devono: - chiudere le finestre. - chiudere tutte le prese d aria presenti in classe. - assegnare agli studenti compiti legati alla preparazione della tenuta dell aula, (ad es. sigillare gli interstizi con stracci bagnati). - mantenersi in continuo contatto con il coordinatore. Pag. 4 di 5

5 I docenti di sostegno devono: Con l aiuto di alunni predisposti e/o di operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili. SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELL EMERGENZA La comunicazione dell emergenza avverrà a mezzo di allarme sonoro. Allo scopo di rendere rapide le comunicazioni interne alla scuola, in occasione di eventuali emergenze, è previsto l utilizzo della campanella. Il sistema consentirà di avvisare automaticamente tutte le persone interessate attivando in tal modo il piano di emergenza con estrema rapidità ed eliminando inutili perdite di tempo. L attivazione è possibile da apposito comando ubicato nel locale destinato a centralino. La campanella verrà attivata con le modalità di seguito riportate, a seconda che sia richiesto l esodo o meno. La tacitazione della campanella è possibile dal centralino. La medesima campanella è utilizzata per il comando di esodo generale della scuola. Il segnale di inizio emergenza e di emergenza senza esodo è costituito da una serie di tre suoni intermittenti della durata circa di 5 secondi ciascuno, intervallati da una breve pausa. La sequenza è ripetuta 3 volte. Il segnale di emergenza con esodo è costituito da una prosecuzione ininterrotta di una serie di suoni intermittenti della durata circa di 5 secondi ciascuno, intervallati da una breve pausa. La sequenza è ripetuta 3 volte. Il segnale di emergenza con esodo, mediante il segnale della campanella, così come sopra descritto, è seguito da un avviso diffuso attraverso l interfono da parte del Dirigente Scolastico o da un suo delegato. La campanella è utilizzata anche per il segnale di fine emergenza. Il segnale di fine emergenza può essere dato esclusivamente dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal suo sostituto. Nel caso di interruzione della corrente elettrica, l allarme verrà diffuso mediante l utilizzo di trombe ad aria compressa o di fischietti. I segnali saranno intermittenti e ripetuti in sequenze di almeno 3 volte. Il dirigente scolastico Marzio Caggiano [Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3 comma 2 D.lgs. 39/93] Pag. 5 di 5

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