Dipartimento di Prevenzione ASL di NOVARA
|
|
- Fortunato Dolce
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura operativa dell Azienda Sanitaria Locale di Novara che garantisce la tutela della salute collettiva, perseguendo obiettivi di: promozione della salute prevenzione primaria delle malattie prevenzione primaria delle disabilità miglioramento della qualità della vita. D.L.vo 502/1992 Riordino della disciplina in materia sanitaria... D.L. 158/2012 (Decreto Balduzzi)
2 A tal fine il Dipartimento promuove azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana ed animale, mediante iniziative coordinate con i Distretti Territoriali e con gli altri Dipartimenti dell Azienda Sanitaria. Per fare tutto questo occorre il concorso e l integrazione di professionalità diverse e l attuale Dipartimento di Prevenzione è fra i Dipartimenti del Sistema Sanitario Nazionale, quello che vanta la maggiore ricchezza di professionalità: medici, medici veterinari, biologi, chimici, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari, dietisti, tecnologi alimentari, personale amministrativo. Al Dipartimento afferiscono più di 120 Operatori suddivisi nella Strutture Complesse che lo costituiscono. Tali Strutture, tre di area medica e quattro di area medico veterinaria, sono:
3 1 S.I.A.N. Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione 2 S.I.S.P. Servizio di igiene e sanità pubblica 3 S.Pre.S.A.L. Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro 4 S.I.A.V. Area A Servizio di igiene ed assistenza veterinaria area di sanità animale 5 S.I.A.V. Area B Servizio di igiene ed assistenza veterinaria area di igiene degli alimenti di origine animale. 6 S.I.A.V. Area C Servizio di igiene ed assistenza veterinaria area di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche 7 P.M.P.P.V. Presidio multizonale di profilassi e polizia veterinaria La presenza di queste diverse discipline e di numerosi profili professionali costituisce una caratteristica peculiare del Dipartimento di Prevenzione, fonte di grande ricchezza tecnica a garanzia della tutela della salute dei cittadini.
4 In base alle definizioni dei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.), il Dipartimento garantisce le seguenti azioni di prevenzione collettiva e di sanità pubblica: a. profilassi delle malattie infettive e parassitarie; b. tutela della collettività dai rischi sanitari negli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti degli inquinamenti ambientali; c. tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro; d. tutela igienico sanitaria degli alimenti, sorveglianza e prevenzione nutrizionale; (sicurezza alimentare) e. sanità pubblica veterinaria, sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie degli animali; f. tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale; (sicurezza alimentare) g. igiene delle produzioni zootecniche e farmacosorveglianza veterinaria.
5 Per meglio soddisfare gli obiettivi prefissati, l impegno delle Strutture del Dipartimento di Prevenzione, in aggiunta al tradizionale ruolo di controllo, vigilanza ed ispezione, si sta sempre più qualificando per una serie complessa ed articolata di interventi nell ambito dell assistenza collettiva: l informazione all utenza l assistenza alle imprese la formazione degli operatori l educazione sanitaria della popolazione l informazione e la comunicazione del rischio per la salute.
6 DIPARTIMENTO Dl PREVENZIONE ASL Dl NOVARA Direttore: dott. Maurizio Roceri tel Viale Roma, Novara tel / 304 fax diprev.nov@asl.novara.it
Direzione Regionale Sanità Pubblica. Automazione del SIS a supporto delle attività dell assistenza sanitaria collettiva
Automazione del SIS a supporto delle attività dell assistenza sanitaria collettiva Principali risorse infrastrutturali a supporto dell ICT in Piemonte: 1. RUPAR 2. Server Farm 3. C.S.I. Piemonte Architettura
DettagliOrganizzazione dei servizi sanitari. Dr. Silvio Tafuri
Organizzazione dei servizi sanitari Dr. Silvio Tafuri Premessa metodologica Classificazione dei sistemi sanitari in base alle fonti di finanziamento: n n n n Sistemi assicurativi Sistemi finanziati dalla
DettagliSicurezza Alimentare e Nutrizionale
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.I.A.N. Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Struttura Semplice di Nutrizione Sicurezza Alimentare e Nutrizionale Progetto Regionale 2006-2008 1 Progetto Sicurezza
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliI Livelli Essenziali di Assistenza per la Prevenzione e la Sanità Pubblica. Renato Pizzuti SANIT Roma, 25 giugno 2008
I Livelli Essenziali di Assistenza per la Prevenzione e la Sanità Pubblica Renato Pizzuti SANIT Roma, 25 giugno 2008 1 Questa presentazione Informazioni sui LEA Processo di revisione Risultati Punti di
DettagliIO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO Esperienze dei SIAN (Servizio Igiene Alimenti Nutrizione) dr. Filippo De Naro Papa - Servizio Igiene Alimenti Nutrizione ASL TO1 SIAN - Organizzazione e
DettagliELENCO RESPONSABILI TRATTAMENTO DATI PERSONALI - PRIVACY -
S.C. Nucleo Operativo per la tutela della salute e gestione della sicurezza in Azienda Strutture in staff al Generale dott.ssa Arabella Fontana 0321 374560 mdcomp.nov@asl.novara.it S.C. Servizio Sovrazonale
Dettagli[D - 10000201] % adesione corretta all'invito per screening cancro della cervice uterina (M+)*
Azioni e progetti per la promozione della salute Prosecuzione dei progetti già in essere NOTE: Ci si riferisce a: a) progetto "Passi" sulla rilevazione stili di vita della popolazione con report finale
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliPROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
DettagliAREA SANITÁ PUBBLICA VETERINARIA DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA
AREA SANITÁ PUBBLICA VETERINARIA DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/7 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere, proteggere
DettagliAspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati
Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati Ufficio II Igiene generale degli alimenti Roma CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE Organizzazione
DettagliRuolo ed opportunità degli indicatori di prevenzione nei sistemi di valutazione
Ruolo ed opportunità degli indicatori di prevenzione nei sistemi di valutazione Stefania Salmaso Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità Roma
DettagliAzienda USL 2 Lucca. Dipartimento di Prevenzione U. F. Sicurezza Alimentare e Nutrizione. Responsabile: Dr. Marco Marcucci
Azienda USL 2 Lucca Dipartimento di Prevenzione U. F. Sicurezza Alimentare e Nutrizione Responsabile: Dr. Marco Marcucci OBIETTIVI E MISSION DELL UNITA FUNZIONALE DI SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONE controllo
DettagliVISTO il Regolamento (CE) 882/2004 del Parlamento. Europeo e del Consiglio sull igiene dei prodotti
elabori, in stretta collaborazione con l autorità europea per la sicurezza alimentare e gli stati membri, un piano generale per la gestione delle crisi riguardanti la sicurezza degli alimenti e dei mangimi;
DettagliAUSL RIMINI. Assetto Organizzativo del Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL RIMINI Assetto Organizzativo del Dipartimento di Sanità Pubblica INDICE 1.1. Dipartimento di Sanità Pubblica...4 1.2. Direttore del Dipartimento...4 1.3. Responsabile Tecnico del Dipartimento...5
DettagliDirigente Medico Igiene e Sanità Pubblica. Dirigente - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.)
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Roveta Marco Data di nascita 09/01/1960 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Dirigente Medico Igiene e Sanità Pubblica ASL AL - ALESSANDRIA
DettagliLA STORIA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
LA STORIA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE L. 1888 legge Pagliai (Legge Riforma sanitaria) istituzione Medici Comunali istituzione Medici Provinciali istituzione Direzione Generale Sanità L. 1890 legge
DettagliOrganizzazione dell Azienda Sanitaria in provincia di Trento
Organizzazione dell Azienda Sanitaria in provincia di Trento Novembre 2010 Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari È ente funzionale della Provincia Autonoma di Trento Anno di costituzione: 1995 (preesistenti
DettagliOrganigramma generale della Azienda ASL SALERNO DIREZIONE GENERALE
Organigramma generale della Azienda ASL SALERNO ORGANIGRAMMA 1 COLLEGIO DI GENERALE COLLEGIO SINDACALE MEDICINA DEL LAVORO SORVEGLIANZA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SUPPORTO STRATEGICA AMMINISTRATIVA
DettagliDALLA PRODUZIONE AL CONSUMO
1 IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELL ALIMENTAZIONE: DALLA PRODUZIONE AL CONSUMO Il ruolo dell Università ità Prof.ssa Maria Triassi Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Napoli
DettagliATTO AZIENDALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ATTO AZIENDALE Allegato n. 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA REGIONE SICILIANA Ufficio Programmazione e Controllo di gestione- All.1 Atto Az.le def. appr.to da Ass..to 1 Ufficio Programmazione e Controllo di gestione-
DettagliSCHEDA CON L INDICAZIONE DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI INTERESSATE ALLA LINEA GUIDA/INDIRIZZO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO IDT PERCORSI RIABILITATIVI
SCHEDA CON L INDICAZIONE DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI INTERESSATE ALLA LINEA GUIDA/INDIRIZZO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO IDT PERCORSI RIABILITATIVI Premessa Il materiale documentale relativo alla presente
DettagliELENCO DELLE CASELLE DI POSTA
ELENCO DELLE CASELLE DI POSTA Direzione Aziendale direzionegenerale@aslnuoro.it ELETTRONICA ISTITUZIONALI Altri servizi Affari generali e legali: affarigenerali@aslnuoro.it Comunicazione URP e Privacy:
DettagliSi trasmette, in allegato, il calendario della pronta reperibilità del personale indicato in oggetto.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE COLLETTIVA DELLA SALUTE UMANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA SALUTE E BENESSERE ANIMALE Via Piano dei Lippi 85042 LAGONEGRO (Pz) Prot. n 135355 lì, 26 Ottobre 2015 Sigg.
DettagliF ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI PER IL CURRICULUM VITAE. Nome FABIO VIVALDI Indirizzo VIA PANDOLFO I 11 Telefono 3343595815.
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome FABIO VIVALDI Indirizzo VIA PANDOLFO I 11 Telefono 3343595815 E-mail vivaldi.fabio@aslrmc.it; fabiovivaldi@gmail.com Nazionalità ITALIANA
DettagliPIANO DEI CENTRI DI COSTO
REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA Via Dante Alighieri 89900 Vibo Valentia Partita IVA n 02866420793 Allegato A alla delibera n. 109/CS del 8.2.2012 PIANO DEI CENTRI DI COSTO
DettagliVIVERE MEGLIO A MILANO. La carta dei diritti dei cittadini malati
Le giornate della salute per VIVERE MEGLIO A MILANO La carta dei diritti dei cittadini malati Milano, Sala Alessi - Palazzo Marino 19 maggio 2012, 9.00-12.30 Walter Locatelli Direttore Generale ASL Milano
DettagliLA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO
BRESCIA 6 OTTOBRE 2006 LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO PROF. FRANCESCO DONATO Sezione di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia
DettagliIl Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO SANITA' AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE N. 7 RAGUSA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE -AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE
DettagliMEDICO VETERINARIO DIRIGENTE ASL FROSINONE. Membro commissione N.I.P. (Nuovi Insediamenti Produttivi) ASL Frosinone
C U R R I C U L U M V I T A E Frosinone Via America Latina,18 Cell. 347/8397442 E-mail: framar7@libero.it Dott. Francesco Maria MARINI MEDICO VETERINARIO DIRIGENTE ASL FROSINONE RESPONSABILE S.S.O. DISTRETTO
DettagliLa predisposizione e organizzazione di un Servizio i di Ristorazione, i soprattutto quando rivolto ad una utenza sensibile come
Convegno P.A.N. II La Ristorazione Collettiva in Italia - Roma 4 febbraio 09 La Ristorazione per Anziani un importante occasione di prevenzione Emilia Guberti Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimento
DettagliLa gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review
La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione - APSS Trento Impossibile visualizzare
DettagliSICUREZZA ALIMENTARE. LO STRUMENTO DELL AUDIT E IL VETERINARIO AZIENDALE NELLA SANITA PUBBLICA: un sistema a garanzia del consumatore
PG FOD 004/9 rev. 10 pag. 1 di 5 SICUREZZA ALIMENTARE. LO STRUMENTO DELL AUDIT E IL VETERINARIO AZIENDALE NELLA SANITA PUBBLICA: un sistema a garanzia del consumatore Sanit Forum Internazionale della Salute
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 marzo 2015, n. 544
13219 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 marzo 2015, n. 544 Piano regionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (ogm) negli alimenti anni 2015 2018. L Assessore
DettagliA relazione dell'assessore Cavallera:
REGIONE PIEMONTE BU11 13/03/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 10 febbraio 2014, n. 15-7093 Recepimento dell'accordo Rep. n. 146/CSR del 17/10/2013, recante "Linee guida l'adozione di piani di controllo
DettagliIl ruolo dei Coordinatori Aziendali
Il ruolo dei Coordinatori Aziendali Oretta Micali ASL Viterbo Convegno Regionale PASSI per la prevenzione Roma, 16 febbraio 2015 Monitoraggio Gestione Uso Monitoraggio Gestione Uso Monitoraggio I Coordinatori
DettagliLa Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala
La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala Giuliano Tagliavento Dirigente PF Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di vita e di lavoro - ARS - Regione Marche il
DettagliStrumenti gestionali: il software InforMo per le aziende; prodotti formativi
Strumenti gestionali: il software InforMo per le aziende; prodotti formativi Armando Guglielmi Roma, 10 giugno 2015 Il Sistema di sorveglianza Infor.MO, al quale contribuiscono le Regioni e l INAIL, è
DettagliAzienda USL 6 di Livorno Dipartimento di Prevenzione DI COSA CI OCCUPIAMO?
Azienda USL 6 di Livorno Dipartimento di Prevenzione UNITA FUNZIONALE VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE DI COSA CI OCCUPIAMO? Ambito igiene degli alimenti e sicurezza alimentare Controllo igienico sanitario
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI VIOLA DOMENICO TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE. Nome
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome VIOLA DOMENICO Data di nascita 11/10/1957 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Dirigente Veterinario Servizio Veterinario : Area Igiene degli
DettagliServizio Sanitario - REGIONE SARDEGNA. Dipartimento della Prevenzione. Sicurezza Alimentare. Articolo 7 regolamento (CE) 882/04
Servizio Sanitario - REGIONE SARDEGNA Dipartimento della Prevenzione Sicurezza Alimentare Sintesi delle attività in materia di controlli ufficiali di cui al reg. (CE) 882/04, svolte dal Dipartimento di
DettagliQualifica/Specializzazione conseguita e votazione Laurea Specialistica in Igiene e Medicina Preventiva con 70/70 e lode
Formato europeo per il curriculum vitae Informazioni personali Nome TERRENI MANUELA Indirizzo Via Democrazia 44 54100 Massa Telefono 0585/493944 Fax 0585/810405 E-mail m.terreni@usl1.toscana.it Nazionalità
DettagliConvegno: Valorizzare la qualità delle prestazioni in Medicina del Lavoro Milano 24 gennaio 2015. valutazione della qualità della attività del
Convegno: Valorizzare la qualità delle prestazioni in Medicina del Lavoro Milano 24 gennaio 2015 Strumenti a disposizione dell ASL per la valutazione della qualità della attività del Medico Competente
DettagliLa normativa interna sul controllo ufficiale: soggetti ed architettura istituzionale.
Università degli studi di Parma Facoltà di Medicina veterinaria La normativa interna sul controllo ufficiale: soggetti ed architettura istituzionale. Dott. Paolo Cozzolino R.178/2002/CE principi generali
DettagliPaolo Ferrario, Dispensa didattica n. 9: LE POLITICHE DEI SERVIZI SANITARI IN ITALIA DAL 1978 AD OGGI 7 aprile 2011
7 aprile 2011 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 9: LE POLITICHE DEI SERVIZI SANITARI IN ITALIA DAL 1978 AD OGGI 7 aprile 2011 7 aprile 2011 2 LE POLITICHE SANITARIE CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica: i dati di attività del 2014
Conferenza Stampa Dipartimento di Sanità Pubblica: i dati di attività del 2014 Lunedì 6/07/2015 ore 11.00 Sala Riunioni - Direzione Generale AUSL Strada del Quartiere 2/A - Parma Alla Conferenza Stampa
DettagliIndice PARTE PRIMA: POPOLAZIONE E SALUTE
Indice PARTE PRIMA: POPOLAZIONE E SALUTE 1. POPOLAZIONE... 17 1.1. Popolazione residente... 17 1.1.1. La distribuzione sul territorio... 19 1.1.2. Struttura della popolazione... 20 1.1.3. Speranza di vita...
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliIndice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione
Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliOsservatorio Nazionale. sull Agriturismo
Osservatorio Nazionale dell Agriturismo sull Agriturismo art. 13 Legge 20 febbraio 2006, n. 96 FINALITA, COMPOSIZIONE ED ATTIVITA 2 L attività dell come definito dall art. 13 della Legge 20 febbraio 2006,
DettagliIO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASTELLI PAOLO Data di nascita 30/04/1958. Dirigente ASL I fascia - UFFICIO CONTROLLO RANDAGISMO
INFORMAZIONI PERSONALI Nome CASTELLI PAOLO Data di nascita 30/04/1958 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Dirigente ASL I fascia
DettagliAllegato B. Azienda Sanitaria Locale di Cuneo, Mondovì e Savigliano ORGANIGRAMMA
Allegato B Azienda Sanitaria Locale di Cuneo, Mondovì e Savigliano ORGANIGRAMMA ORGANIGRAMMA GENERALE Direttore Generale SC Legale SC Servizio Prevenzione Protezione dei Percorsi cardio respiratori dei
DettagliBuone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari
negli animali dei medicinali veterinari Modelli innovativi di lotta alla varroa: l acido formico in gel. Dr. Salvatore Macrì Dirigente Veterinario Ministero della Salute Roma Istituto Zooprofilattico Sperimentale
DettagliIl Controllo Ufficiale della riproduzione animale. Donatella De Monte ASL 11. Programmazione dell attività di controllo ufficiale da parte delle AC
Donatella De Monte ASL 11 Programmazione dell attività di controllo ufficiale da parte delle AC Empoli, Mercoledì 11 Novembre 2015 LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA) Livello Prevenzione Collettiva
DettagliCurriculum Vitae Paolo Garofalo. +390957951380 +393356255085 paolo.garofalo@aspct.it. Data di nascita 17/09/1955 Nazionalità Italiana
INFORMAZIONI PERSONALI Paolo Garofalo +390957951380 +393356255085 paolo.garofalo@aspct.it Data di nascita 17/09/1955 Nazionalità Italiana POSIZIONE ATTUALE RICOPERTA Medico Veterinario Dirigente 1 livello
DettagliTITOLO IV - LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA-GESTIONALE
TITOLO IV - LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA-GESTIONALE Capo I - Aspetti generali Art. 22 Art. 23 Art. 24 Art. 25 Art. 26 Art. 27 Art. 28 Art. 29 Art. 30 Art. 31 Art. 32 Art. 33 Art. 34 Art. 35 I principi generali
DettagliF ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome SCALA UMBERTO Nazionalità Italiana Data di nascita 28/02/1956 ESPERIENZA LAVORATIVA ATTUALE Dal 01-05-2003 a tutt oggi Indirizzo sede
DettagliBuone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici
Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici ROMA 5 dicembre 2011 2.1.1. Comunicazione dei dati delle sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR
DettagliSicurezza alimentare: quali strategie, quali obiettivi, quali risultati
TERZA CONVENTION NAZIONALE DEI DIRETTORI DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE DELLE AZIENDE ULSS Sicurezza alimentare: quali strategie, quali obiettivi, quali risultati Dott. Rocco Sciarrone Direttore del Dipartimento
DettagliProposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la. Obiettivi e Strumenti
Proposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la cura delle infezioni da HIV nel Lazio Obiettivi e Strumenti Enrico Girardi per il gruppo tecnico HIV LaziozioSanità -ASP UOC Epidemiologia
DettagliASSEMBLEA DEI SOCI. OGGETTO: Schema Protocollo di Intesa fra Società della Salute e Dipartimento di Prevenzione Azienda USL 4 di Prato
ASSEMBLEA DEI SOCI Deliberazione n. 5 del 20.02.2012 OGGETTO: Schema Protocollo di Intesa fra Società della Salute e Dipartimento di Prevenzione Azienda USL 4 di Prato Allegato parte integrante Schema
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliIndagine sulle abitudini e sui consumi alimentari dei lavoratori dell industria e dei servizi
Indagine sulle abitudini e sui consumi alimentari dei lavoratori dell industria e dei servizi Benedetta Rosetti Biologo nutrizionista SIAN - ASUR ZT 13 Ascoli P. Promuovere gli stili di vita salutari,
DettagliPiano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive
ALLEGATO 1 Direzione Sanità Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive INDICE INTRODUZIONE...3 REQUISITI E STRUTTURA DEL
DettagliIL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Il Dipartimento di prevenzione assicura le prestazioni volte al mantenimento e alla promozione della salute della popolazione, attraverso diverse funzioni rivolte direttamente
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliMarisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia
CORSO di IGIENE Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento dei fattori
Dettagli(Aggiornamento dicembre 2014)
(Aggiornamento dicembre 2014) Indice La carta del servizio. pag. 5 I dati del servizio.. 6 Assetto del servizio. 7 Criteri di aggiudicazione della gara di appalto 9 La gestione in appalto... 10 Il servizio
Dettagli2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale
DettagliLe attività di prevenzione nella Regione Sicilia
Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia I piani di intervento e di assistenza alla popolazione nelle Città di Palermo e Catania. Estate 2007 S. Scondotto A. Marras Il Sistema Nazionale di Sorveglianza
DettagliLe linee generali dell organizzazione e del funzionamento dell azienda
Le linee generali dell organizzazione e del funzionamento dell azienda INDICE capo I: la finalità dell atto aziendale e gli elementi identificativi e caratterizzanti l azienda pag. 3 capo II: gli organi
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. VALENTE Dario Data di nascita 16/10/1955. Dirigente ASL I fascia - Igiene degli Alimenti di Origine Animale
INFORMAZIONI PERSONALI Nome VALENTE Dario Data di nascita 16/10/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DI PERUGIA Dirigente ASL I fascia - Igiene degli
DettagliLa gestione in rete della prevenzione nutrizionale. Roma Palazzo Marini 18 settembre 2008 Dr.ssa Elena Alonzo - Direttore SIAN AUSL 3 Catania
La gestione in rete della prevenzione nutrizionale Roma Palazzo Marini 18 settembre 2008 Dr.ssa Elena Alonzo - Direttore SIAN AUSL 3 Catania Problematiche attuali Necessità di attivare politiche integrate
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Calabrese Tonino Data di nascita 05/02/1955
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Calabrese Tonino Data di nascita 05/02/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia ASL DI BENEVENTO Dirigente ASL I fascia - Unità
DettagliRuolo. vigilanza nel sistema della prevenzione. Direttore S.Pre.S.A.L.
Ruolo dell organo di vigilanza nel sistema della prevenzione Santo Alfonzo Direttore S.Pre.S.A.L. ASL CN1 GLI ATTORI DELLA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO S OGGETTI O BBLIGATI DATORI DI LAVORO, DIRIGENTI,
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome SCIACCA, SALVATORE Data di nascita 02/01/1942 Fax 095-3782070 Qualifica Professore Ordinario Amministrazione
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI
REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI (Art.20-21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali) Scheda n. 1 DENOMINAZIONE DEL TRATTAMENTO: TUTELA DAI
DettagliPADOVA 16-17-18 settembre 2010
PADOVA 16-17-18 settembre 2010 Il percorso Handicap all interno del sistema della disabilità e nel processo della programmazione partecipata degli interventi e servizi della Società della Salute Fiorentina
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 409 DEL 14/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 409 DEL 14/04/2015 OGGETTO: Presa atto Programma aziendale dei controlli sulle Aziende
DettagliL Istituto Professionale Nicola Garrone
L Istituto Professionale Nicola Garrone In seguito alla pubblicazione del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 "Regolamento recante norme per il riordino degli Istituti Professionali [...]" e delle Linee guida per
DettagliCodice CIFRA: ATP/DEL/2012/
R E G I O N E P U G L I A DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Servizio Programmazione assistenza territoriale e prevenzione Ufficio Sanità pubblica e sicurezza del lavoro Codice CIFRA: ATP/DEL/2012/ OGGETTO:
DettagliCORSO DI LAUREA IN PRODUZIONI ANIMALI INDIRIZZO GESTIONE E ALLEVAMENTO DEGLI OVINI E DEI CAPRINI PIANO DI STUDI 1 ANNO
CORSO DI LAUREA IN PRODUZIONI ANIMALI INDIRIZZO GESTIONE E ALLEVAMENTO DEGLI OVINI E DEI CAPRINI PIANO DI STUDI ANNO SEMESTRE FORMATIV A Di base Informatica e statistica C.I. Informatica e Statistica Informatica
DettagliPagina 1 di 7 REGOLAMENTO DEI DISTRETTI SANITARI E SOCIALI DI BASE
Pagina 1 di 7 REGOLAMENTO DEI DISTRETTI SANITARI E SOCIALI DI BASE ART. 1 IL DISTRETTO SANITARIO SOCIALE Il distretto sanitario sociale è la struttura tecnico-funzionale di base per la erogazione dei servizi
DettagliMSOffice1 REGIONE LAZIO
MSOffice1 La Tutela dell Ambiente garanzia della salubrità e sicurezza del nostro cibo L impatto sulla sicurezza alimentare. dall autocontrollo al controllo ufficiale Ugo Della Marta Dirigente Area Sanità
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1270 DEL 13/11/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1270 DEL 13/11/2015 OGGETTO: Trasferimento funzione organizzattiva CUP e funzione organizzattiva
DettagliLa definizione dei ruoli e delle competenze nella gestione dei servizi di controllo degli infestanti nel Veneto
La definizione dei ruoli e delle competenze nella gestione dei servizi di controllo degli infestanti nel Veneto . Nel Veneto la gestione dell attività di disinfestazione da zanzare e ratti veniva affrontata
DettagliP.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione
P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione Signora Dieta Mediterranea: più di 50 anni ma non li dimostra Giovedì 29 Ottobre 2009 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Marini Sala delle Conferenze Via del Pozzetto,
Dettagli5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004
5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO
DettagliLaboratori per la gestione associata di funzioni e servizi
Laboratori per la gestione associata di funzioni e servizi Organizzazione e funzionamento della gestione associata di una funzione/servizio La funzione di pianificazione di protezione civile e di coordinamento
Dettaglisabatini.gabriella@libero.it
1 SABATINI GABRIELLA CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome Comune di residenza SABATINI GABRIELLA CASSINO (Fr) Fax ---------- E-mail Sede Amministrativa Lavorativa sabatini.gabriella@libero.it
DettagliALLEGATO N. 2. L'organizzazione aziendale
Azienda ULSS n. 8 - Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ALLEGATO N. 2 L'organizzazione aziendale Organigrammi: - struttura organizzativa dell'azienda - unità operative in staff alla
DettagliUTG-Prefettura Bari. Il Metodo AUGUSTUS. La Funzione 2. Nella Sala Operativa - CCS. Brevi note riassuntive sui compiti del responsabile della funzione
UTG-Prefettura Bari Il Metodo AUGUSTUS La Funzione 2 Nella Sala Operativa - CCS Brevi note riassuntive sui compiti del responsabile della funzione Le funzioni di supporto: SALA OPERATIVA CENTRO COORDINAMENTO
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
DettagliMolti problemi affrontati quotidianamente evidenziano la necessità di migliorare e confrontare le conoscenze fra operatori di Aziende Sanitarie e
Molti problemi affrontati quotidianamente evidenziano la necessità di migliorare e confrontare le conoscenze fra operatori di Aziende Sanitarie e Agenzie Ambientali Alcuni esempi di problemi ad alta complessità
DettagliDECRETO 2 agosto 2000
DECRETO 2 agosto 2000 Modificazioni ed integrazioni alle tabelle delle equipollenze e delle affinita' previste, rispettivamente, dal decreto ministeriale 30 gennaio 1998 per l'accesso al secondo livello
Dettagli