VIOLENZA E STALKING: METODI DI INTERVENTO

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1 Piano formativo VIOLENZA E STALKING: METODI DI INTERVENTO ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI AFFERENTI AI NODI DELLA RETE LOCALE ANTIVIOLENZA DELLA PROVINCIA DI BRINDISI LA.R.A. NELL AMBITO DEL P.I.L. - PIANO DEGLI INTERVENTI LOCALI PER LA PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA E AGLI ABUSI CIG: FCA - CUP: I84B

2 Il piano formativo VIOLENZA E STALKING: METODI DI INTERVENTO si inserisce nell ambito del Piano di interventi locali per la prevenzione e il contrasto della violenza e degli abusi. Promosso dalla Provincia di Brindisi e attuato dall organismo di formazione professionale Programma Sviluppo ha, come obiettivo prioritario, l implementazione delle conoscenze teorico-pratiche degli operatori che, nell ambito della propria attività professionale, si trovano ad affrontare le problematiche connesse al fenomeno della violenza di genere. Il piano complessivo dell intervento formativo è così articolato: CORSO DURATA PERIODO DI SVOLGIMENTO ASPETTI GIURIDICI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 30 ore Maggio-giugno-luglio 2015 VIOLENZA, ABUSI E MALTRATTAMENTI: AUTORI, DINAMICHE E RETE ANTIVIOLENZA LA VIOLENZA SESSUALE: GLI STEREOTIPI E LA GESTIONE DEL TRAUMA PER LE VITTIME STRUMENTI DI PREVENZIONE E DI ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA (E DI COLORO CHE AGISCONO VIOLENZA) 50 ore Maggio-giugno-luglio ore Novembre ore Settembre-Ottobre 2015 LA RELAZIONE DI AIUTO NEI CASI DI STALKING 50 ore Gennaio-febbraio 2016 LA VIOLENZA ASSISTITA. I NUOVI ASPETTI PER TUTELARE I MINORI CHE ASSISTONO A FENOMENI DI VIOLENZA 30 ore Dicembre 2015 IL LAVORO DI RETE PER LA LOTTA ALLA VIOLENZA 30 ore Marzo-Aprile 2016 Il piano formativo consentirà ai destinatari di: - Acquisire conoscenze teoriche sul fenomeno della violenza di genere; - Apprendere abilità tecniche e pratiche in relazione alla protezione e alla sicurezza delle vittime di violenza; - Rilevare i segnali diretti e indiretti di una violenza subita; - Acquisire abilità tecniche e pratiche sull accoglienza e la presa in carico di donne vittime di violenza necessarie per attivare il percorso integrato di uscita dalla violenza; - Sapersi relazionare con la persona che ha subito violenza; - Orientare ed accompagnare la donna o il minore nella rete dei servizi;

3 - Migliorare le capacità relazionali e comunicative fra i nodi della Rete Interistituzionale Antiviolenza LA.R.A.; - Valorizzare le buone pratiche già in essere per la condivisione di una metodologia comune a tutti gli attori della rete antiviolenza di Brindisi. DESTINATARI Destinatari delle attività formative sono gli operatori e le operatrici afferenti ai nodi della Rete locale antiviolenza LA.R.A. del sistema sociosanitario e ospedaliero (medici, ginecologi, chirurghi e internisti di Pronto Soccorso, psichiatri, pediatri, psicologi, medici di Medicina Generale, operatori socio sanitari, infermieri, ostetriche), del sistema educativo (insegnanti, Dirigenti, personale A.T.A.), delle Forze dell Ordine, della Magistratura, del Terzo Settore, dei Servizi Sociali e tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel contrasto e prevenzione della violenza di genere. SEDE E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Le lezioni avranno luogo presso la Provincia di Brindisi, in Via De Leo 3, Brindisi. La partecipazione ai corsi è gratuita e comprende la distribuzione di dispense e materiale didattico. Per la partecipazione ai corsi saranno riconosciuti dei crediti formativi da parte degli Ordini Professionali (A.N.S., C.N.O.A.S.). ATTESTATI Al termine dell attività formativa sarà rilasciato un attestato di frequenza a coloro che abbiano partecipato ad almeno il 70% dell intero monte ore del corso. MODALITÀ DI ISCRIZIONE Per iscriversi ai corsi è necessario compilare il modulo di iscrizione e trasmetterlo via all indirizzo formazione.antiviolenza@programmasviluppo.it o via fax al numero INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria Tecnico Organizzativa Tel Fax formazione.antiviolenza@programmasviluppo.it

4 Corso ASPETTI GIURIDICI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO OBIETTIVI La recente Legge n. 119 del 2013 sulla violenza di genere ha ampliato le misure a tutela delle vittime di abuso, maltrattamento, stalking e violenza domestica. L intento del corso è quello di definire in modo dettagliato la normativa di riferimento e incrementare le conoscenze giuridiche dei destinatari, affinché possano fruire al meglio degli strumenti legislativi di contrasto alla violenza di genere. PROGRAMMA INQUADRAMENTO STORICO-GIURIDICO IN MATERIA DI VIOLENZA DI GENERE La normativa internazionale in materia di violenza di genere Disamina delle principali norme in ambito civile ordinario, civile minorile e penale Classificazione dei reati in materia di violenza di genere: Femminicidio, Violenza sessuale, Stalking, Maltrattamento, Percosse, Lesioni, ecc. ASPETTI LEGALI E GIURIDICI A TUTELA DELLE DONNE La separazione L affidamento L affidamento congiunto Rischi per l incolumità fisica della vittima Ordini di protezione in ambito civile e penale La querela Problematiche relative alla redazione della querela La denuncia LA PERIZIA E LA CONSULENZA TECNICA La perizia in ambito penale Il conferimento dell incarico L esame e il controesame Perizie in tema di abuso sessuale La perizia sui testimoni La stesura della relazione peritale I test mentali e di personalità nel sistema penale ASPETTI MEDICO-LEGALI DELLA VIOLENZA E DEL MALTRATTAMENTO CONTRO LE DONNE Strumenti pratici per l operatore che approccia la vittima Problematiche relative alla raccolta delle prove nei casi di abuso sessuale, fisico e psicologico ed ostacoli di comunicazione con le persone in stato di crisi Aspetti di criticità correlati al consenso del paziente ed alla querela Procedure medico legali e precauzioni da seguire all interno del pronto soccorso nei casi di sospetta violenza Gli esami medici probatori ed il ruolo del personale sanitario Documentazione dell esame fisico: fotografie, campioni, analisi Raccordo tra personale sanitario e forze dell ordine per la gestione degli aspetti medico-legali

5 IL RUOLO DELLA MAGISTRATURA E DELLE FF.OO. NELLA PREVENZIONE, CONTRASTO E REPRESSIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE Le linee guida per gli operatori e le operatrici delle FF.OO. e della legge Il percorso legale nella difesa della vittima e dell autore Il ruolo degli operatori delle FF.OO. Come avviene il contatto con la vittima di violenza Analisi dei protocolli d intervento utilizzati dagli Organi di Polizia Il Piano di sicurezza Cosa fare in caso di sospetto di violenza domestica Indicazioni per le situazioni di emergenza: intervento sollecitato dal pronto Soccorso Note operative per l intervento delle pattuglie Indicazioni procedurali per gli operatori di Polizia Giudiziaria e gli operatori della Magistratura Prontuario per le FF.OO. Tecniche di conduzione del colloquio e dell interrogatorio da parte delle forze dell ordine nei casi di sospetta violenza con la vittima, con l aggressore e con i testimoni

6 Corso VIOLENZA, ABUSI E MALTRATTAMENTI: AUTORI, DINAMICHE E RETE ANTIVIOLENZA OBIETTIVI La gravità assunta dal fenomeno della violenza negli ultimi tempi ha generato, da più parti, la necessità di avviare azioni di intervento concrete in grado di aumentare la conoscenza del fenomeno e di attivare iniziative di prevenzione. La violenza di genere ha infatti un negativo impatto tanto sulla cultura, che sulla società, oltre a provocare un grave danno psicologico sulle vittime. In questo scenario assume una rilevanza fondamentale il ruolo degli operatori, perché proprio loro sono il primo contatto con le vittime di violenza sessuale, abuso, maltrattamento, stalking. Compito principale degli operatori e delle operatrici è fornire assistenza e orientare le vittime verso strutture specializzate in grado di aiutarle a superare il trauma provocato dalla violenza e ad uscire da questa condizione. Implicazioni sanitarie, sociali e giudiziarie impongono un lavoro di rete. Adeguate competenze e il contatto continuo con le realtà istituzionali e del Terzo settore sono un tassello imprescindibile per aiutare le donne vittime di violenza. Il presente modulo formativo intende incrementare le conoscenze in merito ai fenomeni del femminicidio, dello stalking e della violenza e formare una rete di operatori in grado di intercettare in maniera più capillare il fenomeno e individuare gli strumenti di prevenzione e di intervento più adatti all interno della Rete per l Antiviolenza. PROGRAMMA EPIDEMIOLOGIA E FORME DI VIOLENZA Epidemiologia della violenza e relative statistiche negli studi nazionali e internazionali Definizione di violenza di genere e tipologie di violenza: violenza fisica, psicologica, sessuale, stalking, molestie, violenza assistita Dimensioni del fenomeno a livello nazionale e internazionale Programmi nazionali e regionali per la promozione della tutela della donna e del bambino Le politiche di genere della Regione Puglia I DANNI DELLA VIOLENZA SULLA SALUTE A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE Principali conseguenze fisica della donna e del bambino (disturbi ginecologici, gastrointestinali, cardiocircolatori, gravidanza indesiderata, astenia, cefalea, disturbi respiratori, ecc.) Effetti sulla salute mentale e psicologica della donna (comportamenti suicidari e suicidio, depressione, disturbi alimentari, panico, dipendenza, disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi del sonno, ansietà, ecc.) Conseguenze sulla salute sessuale e riproduttiva I DANNI PSICOLOGICI DELLA VIOLENZA SULLA SALUTE La sindrome post-traumatica da stress Correlazione fra forme di violenza e danni sulla salute Le esperienze sfavorevoli infantili e gli effetti a lungo termine della violenza

7 Le conseguenze sociali sulle condizioni di vita nel contesto familiare per la donna e i figli e nell inserimento lavorativo e sociale IL LAVORO DELLA RETE La rete antiviolenza LA.R.A.: strumenti di intervento e modalità operative Le risorse territoriali verso cui indirizzare le vittime di violenza: tipologie di strutture e modalità operative L organizzazione dei vari servizi Le varie professionalità coinvolte Il ruolo della Magistratura, della Prefettura e delle Forze dell Ordine L organizzazione del terzo settore che opera per la prevenzione primaria e secondaria della violenza di genere ASL: compiti relativi all intervento a favore delle donne e dei minori che subiscono violenza: il ruolo del Pronto Soccorso, il ruolo dei Consultori, il ruolo del dipartimento di salute mentale e delle dipendenze I servizi di tutela dei minori (tribunali, UEPE, ecc.)

8 Corso LA VIOLENZA SESSUALE: GLI STEREOTIPI E LA GESTIONE DEL TRAUMA PER LE VITTIME OBIETTIVI Il corso fornirà le conoscenze specifiche sulla violenza fisica e sessuale, quest ultima intesa come crimine contro la donna e contro l umanità. Il fenomeno sarà analizzato a partire dalla sua percezione culturale e sociale e dal come si siano formate le identità socio-culturali del maschile e femminile e come la cultura della parità tra i sessi sia orientata a contrastare le false diversità di genere e la divisione dei ruoli tra uomo e donna. In questo quadro teorico particolare attenzione sarà data all analisi culturale del complesso di rappresentazioni simboliche (racconti mitologici, fiabe, testi religiosi, distorsioni mediatiche opere artistiche e perfino spiegazioni scientifiche) che illustrano la concezione femminile nella cultura occidentale spesso normalizzando la violenza sulle donne, giustificandola e minimizzandola a tal punto da ricavarne addirittura un estetica. Tra le tematiche oggetto di approfondimento particolare attenzione sarà dato allo stupro nell ambito della violenza domestica e agli strumenti di gestione del trauma nelle vittime, al sostegno psicologico e al ruolo dei centri antiviolenza. A volte è necessario effettuare una valutazione diagnostica di un genitore su cui pende un sospetto di incesto, a volte si ritiene utile intraprendere un percorso terapeutico, spesso si cercano di comprendere i percorsi individuali e relazionali che portano un individuo a commettere reati sessuali con minori. Il corso si propone intende fornire pertanto conoscenze sull inquadramento diagnostico e sulle modalità più utili di fronteggiare i meccanismi di negazione, così frequenti nella persona che commette reati sessuali, nonché riflessioni sulla complessa presa in carico terapeutica. PROGRAMMA ASPETTI CULTURALI E SOCIALI DELLA VIOLENZA SESSUALE Gli aspetti culturali e sociali della costruzione di genere Implicazioni pratiche e sociali della disparità di genere Modelli comportamentali e relazioni maschili e femminili Che tipo di commissioni ci sono fra normalità maschile e violenza Sessualità maschile e violenza Storia dell emersione della violenza CONTINUUM DELLA VIOLENZA SESSUALE Introduzione al concetto di continuum di violenza sessuale inclusi miti, realtà, radici e dimensioni del fenomeno della violenza sessuale Rappresentazione dei media Definizioni, estensione, forme e cotesti Disamina dei prevalenti quadri teorico-concettuali per comprendere la violenza sessuale EFFETTI DELLA VIOLENZA SESSUALE

9 Introduzione sull impatto e gli effetti della violenza sessuale sulle donne e ragazze, risposte e modalità di coping Inquadramento medico-psicologico (PTSD) e inquadramento sociale/filosofico (impatto sul sé) inclusa la letteratura di ricerca che descrive i modi in cui le ragazze e le donne hanno resistito e sono sopravvissute alla violenza sessuale. Sessione PRATICO-ESPERIENZIALE RISPOSTA ALLA VIOLENZA SESSUALE Il campo legislativo e l offerta di sostegno denunciare la violenza sessuale La risposta specializzata della Giustizia Penale Il ruolo delle reti informali APPROCCI TERAPEUTICI ALLA VIOLENZA SESSUALE Panoramica degli approcci e delle prospettive Modello di empowerment nel lavoro con le vittime di violenza sessuale Consapevolezza trans-culturale Lavorare sugli assunti normativi Lavorare con il trauma IL LAVORO EMOTIVO PER SOSTENERE LE VITTIME Lavorare con l impatto della vergogna, i miti sociali, la colpa e la rabbia. Sessione PRATICO-ESPERIENZIALE Le emozioni implicate nelle professioni di aiuto Una disamina critica dei concetti di traumatizzazione secondaria e le difficoltà della partecipazione emotiva La cura di sé Il sostegno tra pari e la supervisione VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DEGLI ABUSANTI Chi è l abusante sessuale Caratteristiche individuali e relazionali La pedofilia e l abuso intrafamiliare Fattori di rischio e fattori protettivi nel contesto familiare I meccanismi di negazione Contesto spontaneo e contesto coatto La valutazione dell abusante sessuale L utilizzo dei test: le costanti diagnostiche I programmi di trattamento nell esperienza internazionale La terapia multimodale tra cognitivo e relazionale Gli adolescenti che abusano sessualmente La valutazione La terapia individuale e il trattamento di gruppo I percorsi giudiziari PORRE FINE ALLA VIOLENZA SESSUALE Il ruolo della prevenzione dell intervento Strumenti e risorse per contrastare la cultura dello stupro Interventi interdisciplinari La risposta della comunità/società e il ruolo della rete

10 Corso STRUMENTI DI PREVENZIONE E DI ASSISTENZA DELLE VITTIME DI VIOLENZA (E DI COLORO CHE AGISCONO VIOLENZA) OBIETTIVI Il fenomeno della violenza nei confronti delle donne si impone come emergenza sociale sempre più all attenzione degli operatori, anche grazie alle possibilità di tutela offerte dalla legge. Il corso proposto riguarda gli aspetti psicologi e sociali della gestione di questi casi e prevede un introduzione sul tema delle esperienze sfavorevoli infantili e sulle ripercussioni che possono presentarsi in età adulta, per proseguire con l esame di alcuni aspetti legislativi e di presa in carico sociale che fanno da cornice agli interventi. Vengono poi esaminati i temi legati alle caratteristiche dell uomo maltrattante e della sua genitorialità con particolare attenzione all interruzione dei funzionamenti psicologici che consentono il proseguimento della violenza e che possono favorire la trasmissione dei modelli di comportamento violento ai figli. Il percorso formativo intende favorire l'acquisizione delle conoscenze e competenze professionali sulle più adeguate modalità d'intervento a sostegno delle donne vittime di reato (tra cui molestie, stalking, percosse, maltrattamento e violenza sessuale) e sugli uomini maltrattanti. PROGRAMMA TECNICHE DI RILEVAZIONE DELLA VIOLENZA Indicatori e sintomi per l osservazione e rilevazione dei maltrattamenti Tecniche di rilevazione degli indicatori di sospetta violenza e strumenti di triage per identificare casi di violenza sessuale e/o maltrattamento Valutazione dei fattori di rischio e dei fattori protettivi Utilizzo di griglie e questionari per la rilevazione delle violenze Dalla rilevazione alla diagnosi. LA COMUNICAZIONE CON LE VITTIME DI VIOLENZA E LE RELAZIONI DI AIUTO Tecniche di ascolto empatico con le vittime di violenza Difese degli operatori di fronte alla violenza e tecniche di gestione delle emozioni nel soccorso Le emozioni e i comportamenti nella relazione d aiuto: come utilizzare l intelligenza emotiva con le vittime o con le sospetti vittime per creare un rapporto di fiducia Consapevolezza ed informazione sulle opportunità di cura e di tutela Empowerment e resilienza dell operatore e della donna vittima LE STRATEGIE DI INTERVENTO Le Esperienze Sfavorevoli Infantili e le loro conseguenze Trauma e funzionamento post traumatico Aspetti neuro-psico-biologici Come ricercare e interpretare i comportamenti sintomatici

11 Esposizione teorica, illustrazione di casi clinici, esercitazioni su materiale clinico Le competenze emotive dell operatore nelle diverse fasi del processo d intervento: prevenzione, rilevazione, segnalazione, valutazione del danno, valutazione della recuperabilità della famiglia, trattamento Transfert e controtransfert traumatico: l impatto del funzionamento post traumatico sull operatore Strategie di intervento: come rispondere al funzionamento post traumatico in un ottica di riparazione Esposizione teorica, illustrazione di casi clinici, esercitazioni su materiale clinico Metodologia di colloquio con l aggressore Metodologia di colloquio con le vittime anziane Metodologia di colloquio con le vittime disabili LA COSTRUZIONE DEL GENERE Vissuti personali sulla violenza; Quali questioni apre la riflessione maschile su di sé? Che tipo di connessioni ci sono tra normalità maschile e violenza? Sessualità maschile e violenza Genere ed Alfabetizzazione emotiva degli uomini e distribuzione egalitaria del lavoro di cura. TRATTAMENTO E PRESA IN CARICO DEGLI UOMINI CHE AGISCONO VIOLENZA Caratteristiche del maltrattante Chi sono gli uomini autori di violenza La colpevolizzazione della vittima Come si lavora con gli uomini autori di violenza: i principi dell accoglienza La valutazione dei comportamenti maltrattanti Il maltrattamento come scelta e l assunzione di responsabilità Minimizzazione, negazione e distorsione cognitiva Diversi modelli di presa in carico delle vittime e gli effetti della violenza Aspetti di strumentalizzazione e rischio di manipolazione da parte degli uomini dei programmi di trattamento Analfabetismo e mancanza di empatia Drop out Reazione emotiva dell operatore LA GENITORIALITÀ DELL UOMO MALTRATTANTE Le caratteristiche dell uomo maltrattante e la genitorialità Effetti del comportamento maltrattante sulle dinamiche familiari e sui bambini Incapacità di leggere il malessere del bambino Aspetti caratteristici della genitorialità del maltrattante Conseguenze e prese in carico IL LAVORO NEL GRUPPO Come si lavora nel gruppo, le tecniche utilizzate, i problemi che sorgono Come gestire le dinamiche del gruppo Dalla colpevolizzazione all empatia con la vittima Dinamiche del gruppo Modelli di intervento Accompagnamento alla gestione dei casi complessi

12 Corso LA RELAZIONE DI AIUTO NEI CASI DI STALKING OBIETTIVI Il corso ha l obiettivo di favorire l acquisizione della capacità di riconoscere ed inquadrare il fenomeno dello stalking, promuovendo una conoscenza dei diversi aspetti del fenomeno tra cui: la normativa e la giurisprudenza più recente; le principali tecniche d'intervento sullo stalker; le caratteristiche e gli atteggiamenti della vittima; le forme di prevenzione, gli strumenti di supporto alle vittime. PROGRAMMA ASPETTI INTRODUTTIVI DELLO STALKING Definizioni, caratteristiche e comportamenti molesti nello stalking Profilo socio-psicologico degli attori: identikit della vittima e dello stalker Psicopatologia e conseguenze psicologiche sulla vittima e sullo stalker Quando non è stalking. Esempi di casi che aiutano a discriminare il fenomeno della molestia assillante Segni premonitori di un futuro comportamento stalkizzante: come riconoscere i primi segnali ASPETTI LEGALI La normativa vigente in tema di stalking Il contatto con lo stalker da parte delle FO Simulata colloquio clinico ed interrogatorio stalker LA DIMENSIONE SESSUALE Disturbi sessuali nello stalking Differenze di genere nello stalking LA DIMENSIONE RELAZIONALE E FAMILIARE Dinamiche familiari nello stalking e nella dipendenza affettiva Il maltrattamento familiare Casi clini di maltrattamento familiare e stalking LA DIMENSIONE AFFETTIVA NELLA COPPIA La relazione tra lo stalker e la vittima: evoluzione della coppia, fasi del ciclo vitale, stallo di coppia La circolarità nello stalking, il fenomeno della retroazione, l importanza della reazione da parte della vittima Casi clini di stalking nella coppia Dipendenza affettiva e comportamenti ossessivi Separazione e distacco: difficoltà ad elaborare la dine di una storia d amore La gelosia patologica, omicidio passionale e violenza nella coppia INTERVENTO SULLO STALKING Come aiutare la vittima e lo stalker: tipologie di servizi Consulenza e psicoterapia nello stalking: obiettivi, caratteristiche, tecniche Accompagnamento alla gestione dei casi complessi

13 Corso LA VIOLENZA ASSISTITA. I NUOVI ASPETTI PER TUTELARE I MINORI CHE ASSISTONO A FENOMENI DI VIOLENZA OBIETTIVI La violenza sui minori è un fenomeno che tende a perpetuarsi ed articolarsi in forme sempre nuove e complesse. È l espressione di una tendenza, radicata nella comunità umana, a vittimizzare e strumentalizzare i soggetti più deboli. È una realtà complessa, diffusa e difforme, per molti aspetti impensabile ed indicibile: proprio per questo tende a restare sommersa e molto difficile da affrontare. Si manifesta in modo particolare nei luoghi preposti all accudimento dei più piccoli. Per riconoscerla ed affrontarla occorrono competenze di intelligenza e di cuore. Sono indispensabili sia conoscenze specifiche ed approfondite sul piano psicologico, pedagogico e sociale sia competenze emotive e relazionali. Con il necessario allenamento individuale e con l indispensabile lavoro di gruppo possono essere sviluppate lucidità per diagnosticare e analizzare il fenomeno, forza e coraggio per prenderne atto in tutti i suoi aspetti, qualità di ascolto e compassione per avvicinarsi alle emozioni penose del maltrattamento, risorse di cura e di consapevolezza di sé per reggere l impegno con continuità ed efficacia, fiducia e speranza per impegnarsi nella riparazione sociale, psicologica, educativa. L intervento formativo, che prenderà in considerazione anche i recenti contributi di intende analizzare il danno del trauma e l importanza del supporto psicologico, illustrando gli strumenti di tutela delle vittime di violenza assistita, nonché il ruolo delle forze dell ordine, del Tribunale dei Minori per la tutela della donna e del bambino, delle strutture di accoglienza. PROGRAMMA LA VIOLENZA SUI MINORI Il fenomeno della violenza sui minori Le manifestazioni del maltrattamento Le esperienze sfavorevoli infantili La trascuratezza materiale ed emotiva L abbandono e la ferita dei non amati Il danno evolutivo La valutazione dell abuso sessuale GLI ASPETTI NORMATIVI E IL RUOLO DEGLI ATTORI DELLA RETE ANTIVIOLENZA Le convenzioni internazionali ed europee sulla tutela del minore La condizione giuridica dei minori nella legislazione italiana (Costituzione e Codice Civile) Il ruolo del Tribunale per i Minorenni e del Giudice Tutelare. La condizione giuridica dei minori in affido e tutela e degli esercenti la potestà L affidamento, l adozione e gli interventi limitativi della potestà genitoriale; il ruolo e la responsabilità dei diversi soggetti coinvolti in un affidamento giudiziale, in un affidamento consensuale ed in una procedura di tutela Ruolo e responsabilità degli operatori sociali Le modifiche introdotte dalla Legge 149/2001.

14 La trasformazione dei procedimenti di Volontaria Giurisdizione ed il ruolo delle parti, del minore, del Pm, del Giudice e del Servizio Sociale all interno di questi procedimenti. Il diversi procedimenti civili minorili (330, 317 bis c.c.), il procedimento di adattabilità. Il ruolo degli avvocati. IL MINORE VITTIMA DI REATO E GLI STRUMENTI GIURIDICI PER LA SUA TUTELA Il minore vittima di reato: l iter del procedimento penale, l acquisizione della notizia di reato e la procedibilità: gli obblighi degli operatori. Gli strumenti di tutela del minore vittima di reato: l assistenza del minore ex articolo 609 decies C.P., l audizione protetta, il curatore speciale, la difesa del minore nel corso delle indagini preliminari, la costituzione di parte civile. L ascolto del minore vittima di reato Le tecniche di ascolto e la CBCA (Criteria Based Content Analysis) Attendibilità della testimonianza e suggestionabilità Interviste investigative, caratteristiche e obiettivi Teoria della tecnica della Step Wise Interview per bambini Teoria della tecnica dell'intervista cognitiva per bambini Teoria della tecnica dell'intervista strutturata Il disegno nei bambini vittime di abuso, vantaggi e svantaggi Utilizzo della SVA (Statement Validity Analysis) e della CBCA Esercitazioni su alcuni casi L accompagnamento del minore autore di reato Le fasi del procedimento penale minorile, con particolare attenzione a quella di messa alla prova e l affidamento in prova. IL MINORE AUTORE DI REATO Il minore autore di reato. L osservazione e la valutazione del minore autore di reato. La mediazione penale. Mediazione penale e progetto educativo-riparativo. MODALITÀ DI GESTIONE DEI COMPORTAMENTI SESSUALIZZATI E AGGRESSIVI DEI BAMBINI VITTIME DI VIOLENZA Il funzionamento psicologico del bambino maltrattato e abusato sessualmente. I riattivatori traumatici. Caratteristiche dei comportamenti aggressivi e sessualizzati nei bambini traumatizzati. Comportamenti aggressivi e sessualizzati: impatto emotivo sugli educatori, le strategie educative, gestione dei comportamenti impropri LA GESTIONE DEGLI INCONTRI PROTETTI Gli incontri protetti fra genitori e figli Aspetti organizzativi e gestionali dello spazio neutro. La protezione del minore e le dinamiche relazionali negli incontri protetti. L integrazione degli incontri di spazio neutro nel progetto di tutela: le diverse fasi dell evoluzione nella presa in carico e le modificazioni nell attuazione degli incontri.

15 Corso IL LAVORO DI RETE PER LA LOTTA ALLA VIOLENZA OBIETTIVI Sempre più spesso gli operatori delle professioni di aiuto si confrontano con situazioni ad alto rischio: reati di violenza e abuso sessuale, maltrattamenti psicologici, stalking. Ecco perché diventa necessario un adeguato livello di preparazione e aggiornamento professionale su più fronti. Il corso intende trasmettere un linguaggio comune per tutti gli operatori coinvolti nella rete antiviolenza LA.R.A.. Saranno approfonditi gli aspetti della cosiddetta spirale della violenza, sensibilizzando i discenti sulle caratteristiche dell isolamento, della perdita di autostima e del senso di colpa, nonché sull autovalutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza interpersonale tra partner. Grande attenzione, in questo ambito di formazione, sarà data alla rete istituzionale di contrasto alla violenza contro le donne ed, in particolare, alla modalità di collaborazione tra ospedali, forze dell ordine, servizi sociali e strutture di accoglienza. PROGRAMMA IL PERCORSO DI USCITA DALLA VIOLENZA: ACCESSO, ACCOGLIENZA, PRESA IN CARICO, PROSPETTIVE SOCIO- LAVORATIVE L organizzazione dell accoglienza della donna vittima di violenza Azioni e funzioni specifiche dell attività di accoglienza Il primo colloquio di accoglienza Modalità di invio ai soggetti della presa in carico L accesso e l accoglienza in casi specifici L organizzazione della presa in carico rispetto alla violenza Azioni e funzioni specifiche dell attività di presa in carico La valutazione del rischio di recidiva La valutazione del rischio sull autore Valutazione del rischio sulla vittima METODOLOGIE DI LAVORO INTEGRATO ALL INTERNO DELLE EQUIPE MULTIPROFESSIONALI Metodologie e tecniche di lavoro integrato nelle equipe multiprofessionali per l abuso e il maltrattamento LA COSTRUZIONE DI BUONE PRASSI DI LAVORO CONDIVISE La costruzione di buone prassi fra gli Istituti Scolastici, gli Uffici Sociali, i Servizi di tutela dei minori, la ASL, le FF.OO Analisi di alcuni casi e risposte condivise La condivisione delle procedure

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