ALLEGATO K EDILIZIA SOSTENIBILE E SOSTENIBILITA AMBIENTALE CRITERI DI PROGETTAZIONE E INCENTIVI ECONOMICI ED URBANISTICI

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1 ALLEGATO K EDILIZIA SOSTENIBILE E SOSTENIBILITA AMBIENTALE CRITERI DI PROGETTAZIONE E INCENTIVI ECONOMICI ED URBANISTICI 1) Principi generali e finalità In attuazione dei principi generali stabiliti al Titolo I, Capo I, della L.R. 03 gennaio 2005, n. 1, recante Norme per il governo del territorio, nonché delle disposizioni di cui all art. 37, comma 2, ed al Titolo VIII, Capo III, della stessa Legge Regionale, la presente disciplina detta norme per la progettazione di qualità e sostenibilità edilizia ed ambientale, al fine di garantire una migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future, incentivando il risparmio e l uso razionale delle risorse primarie (suolo, acqua, ecc.), la riduzione dei consumi energetici e l utilizzo di energie rinnovabili, la salvaguardia dell ambiente naturale, la salubrità degli ambienti ed il comfort abitativo, l eliminazione delle barriere architettoniche. Per il raggiungimento di queste finalità, la presente disciplina stabilisce: - la soglia obbligatoria di sostenibilità edilizia e ambientale che dovrà comunque essere assicurata negli interventi edilizi; - la soglia comunale di riferimento per la sostenibilità edilizia e ambientale, compatibile con il livello di incidenza base di partecipazione alle spese comunali di urbanizzazione (oneri di urbanizzazione); - le disincentivazioni, in termini di maggiorazioni degli oneri di urbanizzazione per gli interventi che non dimostrano il raggiungimento della soglia comunale di riferimento per la sostenibilità edilizia e ambientale; - i criteri per l applicazione degli incentivi economici ed urbanistici connessi agli interventi; - le misure degli incentivi economici ed urbanistici; - le dichiarazioni di qualità edilizia che dovranno risultare nella certificazione di abitabilità o di agibilità, in relazione alla rispondenza degli interventi alle disposizioni della presente disciplina. 2) Definizioni ACCESSIBILITA DEGLI SPAZI E AMBIENTI CONDOMINIALI: è il requisito che rappresenta l insieme delle scelte progettuali e delle realizzazioni finalizzate al superamento delle barriere architettoniche per garantire un agevole fruibilità degli ambienti comuni e delle aree di pertinenza, con specifico interesse per le persone portatrici di disabilità fisiche o sensoriali anche temporanee. Il soddisfacimento di tale requisito è obbligatorio per il riconoscimento dell incentivo volumetrico o di superficie, anche se non richiesto dalla normativa di settore. ANALISI DEL SITO: è il documento attraverso il quale il progettista svolge le preventive indagini conoscitive verso quegli elementi ambientali e climatici condizionanti le scelte progettuali rivolte nella direzione dell edilizia sostenibile, ovvero l attenta valutazione delle soluzioni necessarie all uso razionale dell energia e all uso di fonti rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all orientamento ed alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare. (vedi Linee Guida per l edilizia sostenibile in Toscana) Gli interventi per la sostenibilità previsti dal progettista dovranno essere logicamente giustificati sulla base delle condizioni contestuali del progetto rappresentate dall analisi del sito e dagli ulteriori vincoli normativi o economici che lo condizionano. DISINCENTIVO: maggiorazione economica degli oneri di urbanizzazione da applicare agli interventi la cui qualità non raggiunga il punteggio, risultante dal Modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti, assunto quale Soglia comunale di riferimento per la sostenibilità edilizia e ambientale, qualora per la medesima sia stato stabilito un valore dell indice superiore a quello fissato quale Soglia minima obbligatoria per la sostenibilità edilizia e ambientale.

2 INCENTIVO: riduzione economica degli oneri di urbanizzazione secondaria o maggiorazione volumetrica o di superficie rispetto alle previsione degli strumenti urbanistici, pertinente all intervento in funzione del punteggio attribuito. LINEE GUIDA: è il documento approvato dalla Giunta Regionale in data 28/02/2005 con delibera n. 322 e succ. mod. e int., contenente schede tecniche, regole, parametri e consigli progettuali, rivolti a migliorare la qualità ambientale degli edifici, favorendo la diffusione dei sistemi passivi, l utilizzo dell energia solare e di ogni altro sistema e tecnologia rivolti al risparmio energetico ed alla riduzione dei carichi ambientali. MANUALE: è il documento approvato dalla Giunta Regionale e allegato alle Linee Guida che descrive i principi della ecoefficienza nell abitare ed i comportamenti e le tecniche da mettere in atto per diffondere una cultura del costruire sostenibile. E uno strumento di supporto per raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità ambientale degli edifici, di risparmio energetico e di riduzione dei carichi ambientali. MODULO DI ATTRIBUZIONE DEI PESI E DEI REQUISITI: è il documento approvato dal Consiglio Comunale nel quale vengono riportati i valori pesati relativi a ciascun requisito progettuale e a ciascuna area di valutazione, al fine di giungere all attribuzione del punteggio complessivo. PUNTEGGIO: valore numerico attribuito al progetto, tramite il Modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti. Tale valore identifica la specifica prestazione progettuale raggiunta adottando le soluzioni indicate nelle schede tecniche. SCHEDA TECNICA: è il documento, derivante dalle schede tecniche allegate alle Linee Guida regionali, opportunamente rielaborato secondo le scelte del Comune di Prato, utilizzato per stimare il livello di qualità energetico ambientale di un edificio. La valutazione di tale livello è fatta sulla base di una scala di punteggio rispetto alla quale si misura la prestazione progettuale raggiunta. SOGLIA MINIMA OBBLIGATORIA PER LA SOSTENIBILITA EDILIZIA E AMBIENTALE: rappresenta il punteggio complessivo risultante dal MODULO DI ATTRIBUZIONE DEI PESI E DEI REQUISITI che deve essere comunque raggiunto in tutti gli interventi edilizi rientranti nel campo di applicazione di cui al punto 3. SOGLIA COMUNALE DI RIFERIMENTO PER LA SOSTENIBILITA EDILIZIA E AMBIENTALE: rappresenta il punteggio complessivo risultante dal MODULO DI ATTRIBUZIONE DEI PESI E DEI REQUISITI che deve essere raggiunto negli interventi edilizi rientranti nel campo di applicazione, compatibile con il livello di incidenza base di partecipazione alle spese comunali di urbanizzazione (oneri di urbanizzazione) 3) Campo di applicazione Le presenti disposizioni riguardano, indipendentemente dal titolo abilitante necessario, tutte le nuove costruzioni e tutti gli altri tipi di interventi edilizi ed urbanistici sul patrimonio edilizio esistente per i quali è prevista la generale ristrutturazione dell intero edificio che interessi il complesso delle strutture principali (muri, solai, copertura, ecc.) e delle dotazioni impiantistiche. Per gli edifici pubblici si applicano le specifiche disposizioni normative. 4) Modalità di applicazione La Soglia minima obbligatoria per la sostenibilità edilizia è fissata nel punteggio di 0,80; la Soglia comunale di riferimento è fissata nel punteggio di 0,80 e coincide quindi con la precedente. L efficacia dei titoli previsti dalle leggi vigenti per l abilitazione all esecuzione di attività edilizia e urbanistica nel territorio comunale, limitatamente agli interventi di cui al punto 3 precedente, è subordinata all effettiva dimostrazione del livello di sostenibilità edilizia ed ambientale dell edificio, quale risulta dalle condizioni del sito e dagli effetti sulla sostenibilità degli interventi previsti per la sua realizzazione. Il livello di sostenibilità non potrà mai essere inferiore alla soglia minima obbligatoria. A tal fine, il richiedente dovrà presentare la seguente documentazione:

3 - relazione di analisi del sito corredata di tutti gli elementi documentali attinenti la qualificazione del contesto dell intervento sotto l ottica della sostenibilità; - modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti per la determinazione del punteggio complessivo raggiunto, firmato e timbrato dai professionisti incaricati e dal proprietario, con allegate le schede tecniche necessarie per la dimostrazione del raggiungimento del punteggio finale. - attestazione del progettista sul punteggio complessivo attribuibile all intervento in applicazione della presente disciplina, secondo quanto derivabile dal modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti; -.progetto esecutivo degli interventi per la sostenibilità, corredato degli assunti progettuali e delle necessarie verifiche di calcolo; - as built dei medesimi interventi corredato di certificazioni prestazionali dei componenti installati. È demandata al dirigente responsabile l emanazione di provvedimento che articoli tempi e modalità del deposito della suddetta documentazione in vista della legittimità degli atti, dell efficienza del procedimento istruttorio, dell efficacia dei controlli ed in generale dei principi di economicità del procedimento amministrativo. Con il medesimo provvedimento il dirigente ne preciserà eventualmente il grado di dettaglio secondo classi dimensionali degli interventi e/o tipologie di opere. Gli elaborati di progetto e le schede tecniche dovranno fin dalla presentazione essere firmati da tutti i professionisti coinvolti nella progettazione dell opera e dal proprietario dell immobile. 5) Modalità di attribuzione del punteggio e soglia minima obbligatoria Gli elementi del progetto considerati potranno soddisfare, in tutto o in parte, i requisiti descritti nelle schede tecniche, raggruppati nelle seguenti 5 aree di valutazione: 1) Qualità ambientale esterna (da presentare obbligatoriamente per punteggi superiori a 2,50); 2) Risparmio di risorse; 3) Riduzione dei carichi ambientali; 4) Qualità ambiente interno; 5) Qualità della gestione. Nelle schede, ogni elemento progettuale è identificato da un punteggio, correlato alle specifiche soluzioni progettuali adottate, in funzione dei valori ricavabili dall indicatore di prestazione. Il risultato ottenuto per ciascun elemento sarà oggetto di pesatura sulla base del Modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti. Ogni progetto dovrà raggiungere obbligatoriamente il punteggio complessivo corrispondente alla soglia minima per la sostenibilità edilizia e ambientale. Per i progetti che non raggiungono il punteggio complessivo corrispondente alla soglia comunale di riferimento per la sostenibilità ambientale, verranno applicati i disincentivi di cui al punto 10. Ogni progetto potrà accedere agli incentivi se raggiungerà un punteggio minimo maggiore di 1,25. Qualora, nello stesso progetto, si raggiunga contemporaneamente il voto per area di almeno 3,00 nelle aree di valutazione n. 2, 3 e 4 del modulo di attribuzione dei pesi e dei requisiti, verrà attribuito un cosiddetto premio di sinergia pari al punteggio di 0,30. La compilazione di tutte le schede tecniche non è obbligatoria: il progetto conterrà solo le schede rappresentative delle scelte effettuate al fine di raggiungere l indice di sostenibilità dichiarato come obiettivo. Qualora il progetto superi il punteggio complessivo di punti 2,50 dovranno essere presentate, indipendentemente dalle previsioni di intervento, anche tutte schede relative all area di valutazione 1 (qualità ambientale esterna).

4 6) Incentivo economico L incentivo economico viene riconosciuto qualora il progetto raggiunga un punteggio superiore a 1,25. Esso consiste nella riduzione del 20% (venti per cento) degli oneri di urbanizzazione secondaria attribuibili in via ordinaria al progetto stesso. L incentivo economico viene autodeterminato dal/i progettista/i in sede di presentazione di progetto. Nel caso della D.I.A. l incentivo economico verrà anch esso autodeterminato dal progettista. 7) Incentivo di carattere edilizio urbanistico Qualora il progetto raggiunga il punteggio complessivo superiore a 2,50, sia soddisfatto il requisito dell accessibilità in tutti gli spazi e ambienti condominiali anche se non richiesto dalla normativa di settore, e il punteggio minimo della scala di prestazione sia almeno pari a 3 in tutte le seguenti schede tecniche: Scheda tecnica 2.01 Energia per la climatizzazione invernale Scheda tecnica 2.03 Produzione acqua calda sanitaria Scheda tecnica 3.01 Gestione acque meteoriche Scheda tecnica 3.05 Contenimento emissioni aeree inquinanti Scheda tecnica Controllo della radiazione solare il richiedente l intervento edilizio potrà ottenere a sua facoltà il riconoscimento dell incentivo di carattere edilizio- urbanistico in alternativa a quello economico di cui al punto 6 precedente. Il suddetto incentivo viene differenziato in due scaglioni: - 1 scaglione: maggiorazione volumetrica o alternativamente di superficie del 3% (tre per cento) rispetto alle previsione degli strumenti urbanistici, per il punteggio superiore a 2,50 e fino a 3,50; - 2 scaglione: maggiorazione volumetrica o alternativamente di superficie del 5% (cinque per cento) rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici, per il punteggio superiore a 3,50. 8) Garanzie A garanzia dell ottemperanza di quanto previsto dagli incentivi di cui ai precedenti punti 6 e 7, il richiedente dovrà prestare garanzia fidejussoria di importo pari: - alla riduzione del 20% (venti per cento) degli oneri di urbanizzazione secondaria per l incentivo economico; - un importo pari al 9% (nove per cento) o 15% (quindici per cento) del complesso degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti il progetto, rispettivamente per l incentivo di carattere edilizio urbanistico del 1 o del 2 scaglione di cui al punto 7 precedente. Lo svincolo del 70% della garanzia prestata avverrà a fine lavori, a seguito degli adempimenti di cui all art. 47 comma 1 del presente Regolamento Edilizio. Il residuo 30% della garanzia prestata rimarrà vincolato fino al monitoraggio della struttura, al fine di verificare l effettiva rispondenza alle previsioni di progetto in termini di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni in atmosfera. Lo svincolo avverrà entro 18 mesi dalla data di ultimazione dei lavori, a seguito di semplice richiesta dell interessato. L Amministrazione ha facoltà di ritenere tale residua garanzia oltre tale termine solo ove sia a conoscenza di contenzioso civile motivato dal supposto mancato raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del progetto in misura tale da far ritenere possibile il mancato raggiungimento delle soglie che hanno dato luogo al beneficio economico e/o volumetrico. La garanzia verrà svincolata o escussa entro 60 giorni dalla sentenza di primo grado, valutate le risultanze del giudizio. 9) Vigilanza e verifiche L Amministrazione Comunale assolve al proprio compito di vigilanza e controllo mediante proprio personale interno o tramite esperti esterni appositamente incaricati, con verifiche a campione.

5 Durante il corso dei lavori potranno essere effettuati sopralluoghi da parte dei tecnici comunali incaricati per verificare la rispondenza delle opere alle schede tecniche di progetto. Al termine delle opere, contestualmente agli adempimenti di cui all art. 47 comma 1 del presente Regolamento Edilizio, il Direttore dei lavori attesterà e documenterà in modo idoneo (mediante fotografie, certificazioni, calcoli, schede tecniche, esecutivi as-built, ecc.) il livello di sostenibilità finale dell intervento, l effettiva esecuzione a regola d arte delle opere progettate al fine di conseguirlo ed eventualmente la corrispondenza del livello di sostenibilità raggiunto con quello che ha dato diritto alle incentivazioni concesse. 10) Disincentivi Gli interventi edilizi che non raggiungano la soglia comunale di riferimento per la sostenibilità edilizia e ambientale incidono maggiormente sulle spese comunali di urbanizzazione (approvvigionamento idrico ed energetico, smaltimento idraulico, depurazione delle acque, sistemazioni vegetazionali per l abbassamento delle polveri, parchi urbani per l ossigenazione dell aria e la mitigazione delle temperature, ecc.) e pertanto sono assoggettati ad un incremento degli oneri di urbanizzazione pari al 15%. 11) Sanzioni - La mancata realizzazione del progetto di sostenibilità, risultante dagli elementi documentali ovvero accertata dall amministrazione in sede di vigilanza sull attività urbanistica-edilizia, comporta: ove non sia raggiunta la soglia minima obbligatoria per la sostenibilità edilizia ed ambientale, la difformità dell intervento nei rispetti del titolo abilitante, con tutti i conseguenti effetti di legge; ove non siano raggiunti i punteggi minimi dichiarati per l attribuzione di incentivi di cui agli articoli 6 e 7 del presente regolamento, la decadenza dai medesimi. - Nel caso di decadenza dall incentivo economico di cui all art. 6 del presente regolamento, il titolare del permesso di costruire ovvero della denuncia di inizio attività è tenuto al versamento del conguaglio dovuto, rappresentato dall importo scomputato aumentato degli interessi legali maturati dalla data di rilascio del permesso di costruire, ovvero dalla data del pagamento del contributo relativo alla denuncia di inizio attività, fino alla data di effettivo pagamento. - Nel caso di decadenza dell incentivo edilizio-urbanistico di cui all art. 7 del presente regolamento, gli incentivi volumetrici o di superficie realizzati si considerano eseguiti in difformità del permesso di costruire. Agli stessi si applicano le sanzioni di cui al titolo VIII capo I della legge regionale 1/2005. Al di fuori dei casi predetti la messa in atto di varianti alle misure di sostenibilità ambientale comporta il solo obbligo a depositare gli elaborati tecnici attinenti le varianti ed il calcolo del nuovo punteggio complessivo maturato. Ove quest ultimo sia in diminuzione rispetto al valore precedente il titolare del permesso di costruire, ovvero della denuncia di inizio attività, è tenuto al ricalcolo degli incentivi attribuibili ed all immediato pagamento del conguaglio dovuto. 12) Ulteriori incentivi di carattere edilizio e urbanistico Per tutti i tipi d intervento, anche al di fuori del campo di applicazione di cui al precedente art. 3, non si computano ai fini dell altezza massima (H), del rapporto di copertura (Rc) e dell indice di fabbricabilità fondiaria (If), come definiti nell Allegato A, i seguenti elementi: - lo spessore dei solai per la parte eccedente i 30 cm, escludendo però eventuali pavimenti galleggianti, controsoffittature ed ogni altro elemento non facente parte del corpo della struttura del solaio stesso; - lo spessore delle murature esterne e divisori interni tra distinte unità immobiliari, portanti o di tamponamento, per la parte eccedente 30 cm e fino ad un massimo di ulteriori 30 cm. - i maggiori volumi e le superfici necessarie a realizzare i requisiti di accessibilità, qualora tali condizioni non risultino comunque obbligatorie dalle leggi e dalle normative di riferimento;

6 - le serre solari ed altri sistemi solari passivi di cui alla scheda tecnica 2.2 (es: muro trombe), qualora sia dimostrato un guadagno energetico, come definito nel manuale, di almeno il 25%, tenuto conto dell irraggiamento solare per tutta la stagione di riscaldamento. Le serre solari, per essere considerate tali, dovranno rispettare le seguenti caratteristiche: essere orientate a sud e costituite da elementi completamente trasparenti, fatto salvo l ingombro della struttura di supporto; essere apribili e ombreggiabili (cioè dotate di opportune schermature mobili o rimovibili) per evitare il surriscaldamento estivo; possono essere ricavate anche dalla chiusura di logge o terrazze e non devono determinare nuovi locali per la presenza continuativa delle persone. Il volume complessivo delle serre solari non potrà comunque essere superiore al 20% del volume urbanistico dell unità immobiliare a cui sono asservite e dovranno essere progettate nell ambito di interventi coordinati che riguardino l intero edificio e nel rispetto dei caratteri tipologici che caratterizzano il contesto ambientale; - le pareti ventilate; - i volumi tecnici, comunque collocati all interno dell edificio o nel lotto di pertinenza, necessari per la realizzazione degli impianti tecnologici quali: impianti solari e fotovoltaici, centrali termiche condominiali, impianti per il recupero delle acque piovane, ecc.. Tali manufatti, se fuori della sagoma dell edificio principale o fuori terra separati nel lotto di pertinenza, non potranno superare l altezza massima di ml. 2,40 fuori terra. In ogni caso dovranno essere rispettate le quantità minime di aree a verde e permeabili. - tutti gli interventi dovranno comunque rispettare quanto previsto dall allegato D, punto D3, del Regolamento Edilizio in materia di distanze. La concreta utilizzazione di tali interventi resta comunque subordinata alla verifica di compatibilità con i vincoli di tutela eventualmente incidenti sugli immobili oggetto d intervento, con particolare riferimento agli immobili vincolati ai sensi del D. Lgs n. 42/2004 o che siano giudicati meritevoli di tutela per particolari motivi di carattere storico, culturale, architettonico ed estetico, dagli strumenti urbanistici. 13) Dichiarazione di qualità edilizia-ambientale La certificazione di abitabilità o di agibilità, in relazione alla rispondenza degli interventi alle disposizioni della presente disciplina, dovrà riportare le seguenti indicazioni: Per la realizzazione dell immobile/dell edificio sono stati documentati gli interventi finalizzati al raggiungimento della SOGLIA MINIMA OBBLIGATORIA PER LA SOSTENIBILITA EDILIZIA E AMBIENTALE, ai sensi del vigente Regolamento edilizio, relativamente agli interventi edilizi che hanno documentato il raggiungimento del punteggio riferito alla soglia suddetta; Per la realizzazione dell immobile/dell edificio sono stati documentati gli interventi finalizzati al raggiungimento della SOGLIA COMUNALE DI RIFERIMENTO PER LA SOSTENIBILITA EDILIZIA E AMBIENTALE, ai sensi del vigente Regolamento edilizio, relativamente agli interventi edilizi che hanno documentato il raggiungimento del punteggio riferito alla soglia suddetta; Per la realizzazione dell immobile/dell edificio sono stati documentati gli interventi finalizzati al superamento della SOGLIA COMUNALE DI RIFERIMENTO PER LA SOSTENIBILITA EDILIZIA E AMBIENTALE, ai sensi del vigente Regolamento edilizio, relativamente agli interventi edilizi che hanno documentato il raggiungimento del punteggio complessivo superiore a 1,25; Per la realizzazione dell immobile/dell edificio sono stati documentati gli interventi finalizzati al raggiungimento di una significativa qualità edilizia e ambientale, ai sensi del vigente Regolamento edilizio, relativamente agli interventi edilizi che hanno documentato il raggiungimento del punteggio complessivo superiore a 2,50; Per la realizzazione dell immobile/dell edificio sono stati documentati gli interventi finalizzati al raggiungimento della massima soglia di qualità edilizia e ambientale, ai sensi del vigente Regolamento edilizio,

7 relativamente agli interventi edilizi che hanno documentato il raggiungimento del punteggio complessivo superiore a 3,50. 14) Norma transitoria Gli incrementi alla Soglia minima obbligatoria hanno efficacia solo per le istanze di permesso di costruire e per le denuncie di inizio attività edilizia presentate successivamente alla loro entrata in vigore. Ove i titolari delle istanze e delle denuncie presentate in data anteriore non intendano elevare l indice di sostenibilità dell intervento al valore della nuova Soglia minima, si applica il disincentivo di cui al precedente punto 10. Fino all emanazione del provvedimento dirigenziale di cui al comma 3 del precedente punto 4 si applicano le norme procedimentali previgenti.

8 AREE DI VALUTAZIONE E SCHEDE TECNICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA ENERGETICA ED AMBIENTALE DEGLI EDIFICI AREE DI VALUTAZIONE 1) Qualità Ambientale esterna 2) Risparmio di risorse 3) Riduzione carichi ambientali 4) Qualità ambiente interno 5) Qualità della gestione Caratteristiche generali Scheda n Tipologia Scheda Analisi del sito Relazione descrittiva delle preventive indagini conoscitive verso gli elementi ambientali e climatici condizionanti le scelte progettuali dell edilizia sostenibile. 1) Qualità Ambientale esterna 1.01 Comfort visivo - percettivo ed integrazione con il contesto 1.02 Inquinamento atmosferico 1.03 Inquinamento elettromagnetico bassa frequenza 1.04 Spazi esterni ad uso comune 1.05 Inquinamento acustico 1.06 Inquinamento delle acque 2) Risparmio di risorse 2.01 Energia per la climatizzazione invernale 2.02 Sistemi solari passivi 2.03 Produzione acqua calda sanitaria 2.04 Energia elettrica da fonti non rinnovabili e rinnovabili 2.05 Riduzione consumo acqua potabile 2.06 Riutilizzo di materiali edili

9 3) Riduzione carichi ambientali; 3.01 Gestione delle acque meteoriche 3.02 Gestione acque grigie 3.03 Permeabilità delle superfici 3.04 Contenimento dei rifiuti solidi urbani 3.05 Contenimento emissioni aeree inquinanti 4) Qualità ambiente interno 4.01 Illuminazione naturale 4.02 Isolamento acustico di facciata e isolamento acustico delle partizioni interne 4.03 Isolamento acustico da calpestio 4.04 Isolamento acustico degli impianti 4.05 Inerzia termica 4.06 Controllo della radiazione solare 4.07 Temperatura dell aria e delle pareti interne 4.08 Controllo umidità delle pareti 4.09 Controllo agenti inquinanti Fibre minerali e VOC 4.10 Tetto e/o pareti ventilate 4.11 Ricambi d aria 4.12 Campi elettromagnetici interni a bassa frequenza 5) Qualità della gestione 5.01 Documentazione tecnica dell edificio (Manuale) 5.02 Manuale d uso per gli utenti 5.03 Programma delle manutenzioni

10 Area di Valutazione: 1 - Qualità ambientale esterna Esigenza: garantire che gli spazi esterni abbiano condizioni di benessere percettivo accettabili in ogni periodo dell'anno, armonizzando l'intervento con le caratteristiche.dell'ambiente naturale e dell'ambiente costruito in cui si inserisce, tutelando i caratteri storici, materiali, costruttivi e tecnologici locali. SCHEDA 1.1 Categoria requisito: Comfort visivo-percettivo ed integrazione con il contesto Indicatore di prestazione: presenza/assenza di strategie di benessere percettivo accettabili, di caratteristiche tipologiche - morfologiche del contesto e mantenimento dei caratteri paesaggisticonaturali in cui si inserisce l'intervento, nonché dei caratteri storici, materiali, costruttivi e tecnologici locali. Unità di misura: Metodo e strumenti di verifica: Rilievo delle caratteristiche tipiche del territorio ed analisi dei caratteri percettivi del paesaggio naturale ed antropico, dei materiali e dei sistemi costruttivi e tecnologici del contesto in cui si inserisce l'intervento con predisposizione di: 1. planimetria dettagliata con indicazione di forme, proporzioni e caratteristiche superficiali dei materiali, di edifici e spazi esterni; 2. simulazione degli effetti visivo - percettivi dell'intervento proposto (prospettive, assonometrie, fotografie o applicativi di rendering 3-D); 3. immagini grafiche, fotografiche o virtuali che evidenzino l'integrazione dell'intervento proposto al contesto ambientale in cui viene inserito. Le caratteristiche morfologiche-costruttive e cromatico-materiche nonchè i caratteri stilistici dell intervento nel suo complesso (edifici e sistema di spazi aperti) devono dimostrare un buon adattamento all'ambiente (urbano, rurale o montano) in cui si inseriscono, attraverso l adozione di: 1. Caratteri architettonici compatibili e coerenti con le regole compositive proprie del contesto 2. Caratteristiche spaziali planivolumetriche coerenti con la tipologia degli edifici tradizionali circostanti e con le forme del paesaggio naturale; 3. Nei siti ubicati all interno della perimetrazione di cui al vincolo paesaggistico, misure per l eliminazione dei possibili effetti negativi dell inserimento di nuove costruzioni, tramite la minimizzazione dell impatto visivo-percettivo. Strategie di riferimento: vedi Manuale per l edilizia sostenibile Scala di prestazione: Prestazione qualitativa Presenza di strategie che aggravano le condizioni di benessere visivopercettivo. Assenza di strategie atte a garantire condizioni di benessere visivopercettivo accettabili. Presenza di elaborati tecnici comprovanti lo studio e l attuazione dei punti 1, 2 e 3 riportati nella prima parte della casella metodo e strumenti di verifica. Presenza di elaborati tecnici comprovanti lo studio e l attuazione di tutti i punti riportati nella casella Metodo e strumenti di verifica Raggiunto Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e/o documentazioni da allegare.

11 Riferimenti normativi: Riferimenti tecnici: Risoluzione del Parlamento Europeo sul Paesaggio. Regolamento edilizio e norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico vigente e approvato; Censimento Nazionale degli alberi monumentali.

12 SCHEDA 1.2 Area di valutazione: Categoria di requisito: 1 - Qualità ambientale esterna Inquinamento atmosferico Esigenza: Indicatore di prestazione: garantire idonee condizioni di qualità dell ariavalori di concentrazione delle principali sostanze esterna da concentrazioni di sostanze inquinanti inquinanti eventualmente presenti nell aria. presenti nell aria (tra esse: Biossido di zolfo, OssidiUnità di misura: di azoto, Monossido di carbonio, Ozono, Polveri dilimiti percentuali di concentrazione di sostanze vario spettro dimensionale, Piombo). inquinanti presenti nell aria. Metodo e strumenti di verifica: Dati ARPAT del valore di concentrazione di sostanze inquinanti dell'aria nel caso in cui il sito di progetto sia entro 500 m dalla centralina di misurazione. Nel caso di mancanza dei dati della centralina ARPAT individuazione grafica di tutte le fonti di inquinamento rilevanti nel raggio di 500 m. del sito di progetto. Strategie di riferimento: Per ridurre gli effetti di qualsiasi forma di inquinamento proveniente da fonti localizzate nell intorno del sito, le strategie progettuali e le tecnologie che si possono adottare sono principalmente le seguenti: 1. localizzare gli spazi aperti sopra vento rispetto alle sorgenti inquinanti; 2. localizzare gli spazi aperti lontano dai canali di scorrimento degli inquinanti (edifici orientati parallelamente alle correnti d'aria dominanti); 3. utilizzare le aree perimetrali del sito come protezione dall'inquinamento, ad esempio creando rimodellamenti morfologici del costruito, a ridosso delle aree critiche; 4. schermare i flussi d aria, che si prevede possano trasportare sostanze inquinanti, con fasce vegetali composte da specie arboree e arbustive efficaci nell assorbire le sostanze stesse (valutare la densità della chioma, i periodi di fogliazione e defogliazione, dimensioni e forma, accrescimento); 5. utilizzare barriere artificiali, con analoghe funzioni di schermatura; 6. localizzare gli edifici e gli elementi d arredo degli spazi esterni, in modo tale da ridurre l esposizione agli inquinanti; 7. ridurre le fonti di inquinamento all interno dell area del sito di progetto; 8. introdurre elementi naturali/artificiali con funzione di barriera ai flussi d aria trasportanti sostanze inquinanti; 9. prevedere la massima riduzione del traffico veicolare all interno dell area, limitandolo all accesso ad aree di sosta e di parcheggio, con l adozione di misure adeguate di mitigazione della velocità; 10. prevedere la massima estensione delle zone pedonali e ciclabili, queste ultime in sede propria; 11. mantenere una distanza di sicurezza tra le sedi viarie interne all'insediamento, o perimetrali, e le aree destinate ad usi ricreativi; 12. disporre le aree parcheggio e le strade interne all insediamento, percorribili dalle automobili, in modo da minimizzare l interazione con gli spazi esterni fruibili.

13 Principali caratteristiche delle sostanze inquinanti presenti nell aria: Biossido di zolfo: prodotto nelle reazioni di ossidazione, per la combustione di materiali contenenti zolfo, quali gasolio, nafta, carbone, utilizzati (gli ultimi due fino ad alcuni anni fa) per la produzione di calore; le concentrazioni di tale sostanza, nella città di Trieste anni fa molto critiche e allarmanti sono, attualmente, nettamente migliorate ed hanno valori inferiori ai limiti, per il progressivo miglioramento della qualità dei combustibili. Ossidi di azoto: prodotti, in parte preponderante (70-80%), dalla circolazione veicolare o da impianti che producono composti azotati. In generale l emissione di ossidi di azoto è maggiore quando il motore del veicolo funziona ad elevato numero di giri (arterie urbane a scorrimento veloce, autostrade). Gli ossidi di azoto possono entrare in reazione con l umidità atmosferica, dando luogo alla sintesi di acido nitrico, con l immediata conseguenza di piogge acide. Monossido di carbonio: notevolmente tossico, presente nell ambiente quale conseguenza della combustione incompleta di idrocarburi (fenomeno frequente nel caso delle emissioni degli autoveicoli). Ozono: che non ha sorgenti dirette, ma si forma all interno di un ciclo di reazioni fotochimiche che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto; è anche responsabile di danni alla vegetazione, con relativa scomparsa di specie arboree dalle aree urbane. Polveri: di vario spettro dimensionale, che hanno origini diverse (condensazione di vapori, asportazione per attrito, reazione tra specie gassose presenti nell atmosfera); sono dannose per la salute a seconda della loro origine e con effetti sul clima conseguenti alla diminuzione della trasparenza dell atmosfera. Piombo: quasi esclusivamente di derivazione dalle benzine, in fase di riduzione con l introduzione di benzine verdi. Scala di prestazione : Prestazione quantitativa Dati ARPAT sul valore di concentrazione di sostanze inquinanti dell'aria superiori ai limiti di legge o presenza di fonti di inquinamento nel raggio di 500 m. dal sito di progetto e mancata attuazione di misure di mitigazione. Dati ARPAT inferiori ai limiti di legge in assenza di fonti di inquinamento nel raggio di 500 m. dal sito di progetto e mancata attuazione di misure di mitigazione. Attuazione del 50% delle strategie atte a ridurre gli effetti di inquinamento riportate nel casella Strategie di Riferimento Attuazione del 100% delle strategie atte a ridurre gli effetti di inquinamento riportate nel casella Strategie di Riferimento Raggiunto m,l Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e/o documentazioni da allegare. Riferimenti normativi: DPR 24 maggio 1988, n. 203 Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987, n. 183 (gli art.20,21,22,23 e gli allegati I,II,III,IV sono stati abrogati dal Dlgs 4 agosto 1999 n 351); DM 25 novembre 1994 Rettifiche al Decreto Ministeriale 21 ottobre 1994 concernente il reintegro degli oneri per l introduzione dei lavori e la chiusura delle centrali nucleari ; DLgs 4 agosto 1999, n. 351 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente ; DM 2 aprile 2002, n. 60 Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio. Riferimenti tecnici:

14 SCHEDA 1.3 Area di valutazione: Categoria di requisito: 1 - Qualità ambientale esterna Inquinamento elettromagnetico a bassa frequenza Esigenza: Indicatore di prestazione: Minimizzare negli spazi esterni il livello dei campilivello di induzione magnetica e di intensità di elettrici e magnetici in bassa frequenza (50 Hz), campo elettrico. generati da sorgenti localizzate. Unità di misura: livello di campo magnetico: microtesla (µt); livello di campo elettrico: Volt/metro (V/m). Metodo e strumenti di verifica: a) Nel caso siano presenti, in zone adiacenti e/o entro 50 mt (considerando la distanza tra la proiezione sul piano orizzontale della mezzeria della linea e il fabbricato), 30 mt e 20 mt rispettivamente per tensioni pari a 380 kv, 220 Kv e 132 kv, dalla costruzione, linee in alta e media tensione aeree o interrate, la verifica verrà effettuata secondo il protocollo ASL e ARPAT di Prato relativa a valutazioni previsionali di impatto elettromagnetico di elettrodotti ad alta tensione: Specificare il n della linea e la tensione dell elettrodotto; Specificare la distanza minima del conduttore in tensione più vicino alle aree o agli ambienti di cui agli artt. 3 e 4 del D.P.C.M. 08/07/2003, producendo specifico elaborato grafico; Specificare se vi sono altri elettrodotti ad alta tensione nel raggio di 100 mt dal fabbricato, in caso positivo indicare il n della linea e la tensione dell elettrodotto; Produrre relativamente ai punti maggiormente esposti dell edificio, una valutazione previsionale del campo elettrico e dell induzione magnetica. b) Nel caso siano presenti, in zone adiacenti e/o entro 50 mt dalla costruzione, cabine di trasformazione o sottostazioni elettriche, e/o elettrodotti a media tensione entro 10 mt dalla costruzione, la verifica verrà effettuata attraverso la misura in loco del livello di campo magnetico e di campo elettrico. Indicazione dettagliata delle sorgenti (cabina, linea, sottostazione) e delle loro caratteristiche; Specificare la distanza minima della sorgente dalla costruzione, producendo specifico elaborato grafico; Produrre relativamente ai punti maggiormente esposti dell edificio, i valori misurati del campo elettrico e dell induzione magnetica. Il valore di campo magnetico inferiore a 0,2 µt dovrà essere dimostrato mediante misurazione strumentale oppure mediante dichiarazione dell ente gestore della rete. Strategie di riferimento: Le strategie progettuali che si possono adottare per minimizzare l esposizione degli individui ai campi elettrici e magnetici a 50 Hz sono riassumibili come segue: nella scelta della collocazione degli edifici, verificare preventivamente, tramite misurazione e simulazione, il livello dei campi elettrici e magnetici a 50 Hz che saranno presenti; evitare la localizzazione di stazioni e cabine primarie in aree adiacenti o all interno al sito di progetto e delle cabine secondarie (MT/BT) in spazi esterni in cui è prevedibile la presenza di individui per un significativo periodo di tempo; mantenere una fascia di sicurezza dagli elettrodotti realizzati con conduttori nudi in modo da ottenere esposizioni trascurabili (0,2 µt) ai campi magnetici a bassa frequenza in luoghi di permanenza prolungata;

15 Scala di prestazione: Prestazione quantitativa Rispetto dei valori limite di cui al D.P.C.M. 08/07/ Rispetto dei valori limite di cui al D.P.C.M. 08/07/2003 e ubicazione della 2 totalità dei locali zona notte per la residenza e dei locali con usi prolungati nel tempo da parte delle persone per le altre destinazioni, sul lato dell edificio opposto alla sorgente Campo magnetico <= 0,2 μt 3 Raggiunto Riferimenti normativi: DM Lavori Pubblici 16 gennaio 1991 Aggiornamento delle norme tecniche per la disciplina della costruzione e dell esercizio di linee elettriche aeree esterne ; DPCM 23 aprile 1992 Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati dalla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno ; DPCM 28 settembre 1995 Norme tecniche procedurali di attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 relativamente agli elettrodotti ; Risoluzione del Parlamento Europeo sulla lotta contro gli inconvenienti provocati dalle radiazioni non ionizzanti del 5 maggio 1995 (Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee n. C 205/439); Raccomandazione UE 1999/519/CE Raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz ; Legge 22 febbraio 2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. DPCM 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle eposizioni ai campi elettricie e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodi. Legge Regionale n.51 del 11/08/1999, Disposizioni in materia linee elettriche ed impianti elettrici. Regolamento Regionale n.9 del 20/12/2000, Regolamento di attuazione della LR 11/08/1999 n.51 in materia di linee elettriche ed impianti elettrici. Riferimenti tecnici: CEI Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz-10 khz, con riferimento all'esposizione umana.

16 SCHEDA 1.4 Area di valutazione: Categoria di requisito: 1 - Qualità ambientale esterna Spazi esterni ad uso comune Esigenza: Indicatore di prestazione: Garantire la presenza l accesso e l utilizzo di Presenza / assenza di soluzioni progettuali coerenti spazi ad uso comune protetti, interni ed esterni, con le finalità di utilizzo destinati al gioco, allo svago ed al ricovero di mezzi non inquinanti. Unità di misura: Metodo e strumenti di verifica: Previsione di spazi idonei per il gioco e lo svago, esterni ed interni agli edifici. Indicazione delle attrezzature che si intende installare, la loro fruibilità sia rispetto al contesto ed all accessibilità che rispetto alla disposizione, alla forma e alla distribuzione dei volumi costruiti. Gli spazi devono essere adeguatamente riparati dal vento invernale ed ombreggiati dal sole estivo con piantumazione specifiche e/o apparati protettivi. Previsione di spazi idonei al parcheggio di biciclette e/o mezzi elettrici a due ruote, interni ed esterni all edificio e funzionalmente relazionati con il contesto progettuale Strategie di riferimento: Per garantire la fruibilità degli spazi aperti ad uso comune destinati a svago e gioco i materiali di cui sono composte le attrezzature dovranno avere le seguenti caratteristiche: - resistenza agli agenti atmosferici, atossicità, resistenza agli urti, facile manutenzione, compatibilità con il contesto, sicurezza nell impianto uso e manutenzione. Detti materiali dovranno preferibilmente derivare da lavorazioni di riciclaggio. Garantire la presenza, all esterno o all interno degli edifici ed in prossimità del loro ingresso, di specifiche aree/locali attrezzati comuni per la sosta delle biciclette, preferibilmente coperti se esterni. Prevedere all interno degli edifici ed in prossimità al loro ingresso, locali singoli o comuni attrezzati, riservati esclusivamente al deposito delle biciclette, preferibilmente al piano terra, con esclusione dei garages. Ricercare soluzioni distributive di circolazione che evitino qualsiasi interferenza tra la viabilità carraia veicolare e quella ciclabile e che incentivino pertanto l autonomia e la sicurezza. Scala di prestazione: Prestazione quantitativa Assenza di progettazione degli spazi comuni e di parcheggi per biciclette o mezzi simili. Presenza di soluzioni progettuali che garantiscono una sup. tra 1 e 5 mq/ab da destinare a spazi per lo svago ed il gioco. Presenza di soluzioni progettuali che garantiscono una sup. tra 1 e 5 mq/ab da destinare a spazi per lo svago ed il gioco e spazi per il parcheggio (sosta e deposito) di 1 bicicletta per unità immobiliare Presenza di soluzioni progettuali che garantiscono una sup. tra 6 e 7 mq/ab da destinare a spazi per lo svago ed il gioco. Presenza di soluzioni progettuali che garantiscono una sup. tra 6 e 7 mq/ab da destinare a spazi per lo svago ed il gioco e spazi per il parcheggio (sosta e deposito) di 2 biciclette per unità immobiliare Presenza di soluzioni progettuali che garantiscono una sup. oltre i 7 mq/ab da destinare a spazi per lo svago ed il gioco e spazi per il parcheggio (sosta e deposito) di 2 o più biciclette per unità immobiliare Raggiunto Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e/o documentazioni da allegare.

17 Riferimenti normativi: Riferimenti tecnici:

18 SCHEDA 1.5 Area di Valutazione: 1 - Qualità ambientale esterna Esigenza: garantire livelli di rumore al di sotto dei valori limite di immissione previsti nel Piano comunale di zonizzazione acustica Categoria di requisito: Inquinamento acustico Indicatore di prestazione: Livello di intensità sonora esterna in momenti significativi della giornata. Unità di misura: Decibel (db) Metodi e strumenti di verifica: (a) Misurazione e monitoraggio del livello di rumore in ambiente esterno in momenti significativi della giornata e in varie posizioni dell area. (b) In assenza di misurazioni, ove consentito dalla normativa di riferimento, localizzazione ed individuazione grafica di tutte le sorgenti di rumore rilevanti presenti nel raggio di 500 m. dal sito di progetto (aree a parcheggio, rete viaria, impianti, attività produttive, ecc.). Strategie di riferimento: effettuata la localizzazione delle sorgenti di rumore presenti negli spazi esterni l area di studio, le soluzioni progettuali e tecnologiche attuabili possono essere le seguenti: rispetto all orientamento e posizionamento dei corpi di fabbrica: occorre, nei limiti del possibile, situare l edificio alla massima distanza dalla sorgente di rumore e sfruttare l effetto schermante di ostacoli naturali o artificiali (rilievi del terreno, fasce di vegetazione, altri edifici, ecc.); in relazione alla distribuzione planivolumetrica degli ambienti interni: i locali che presentano i requisiti più stringenti di quiete (camere da letto) dovranno preferibilmente essere situati sul lato dell edificio meno esposto al rumore esterno; utilizzare le aree perimetrali del sito come protezione dall'inquinamento; ad esempio, creando rimodellamenti morfologici del costruito, a ridosso delle aree critiche; schermare le sorgenti di rumore con fasce vegetali composte da specie arboree e arbustive che possano contribuire all attenuazione del rumore (valutare la densità della chioma, i periodi di fogliazione e defogliazione, dimensioni e forma, accrescimento); utilizzare barriere artificiali, con analoghe funzioni di schermatura; tendere alla massima riduzione del traffico veicolare all interno dell area, limitandolo all accesso ad aree di sosta e di parcheggio, con l adozione di misure adeguate di mitigazione della velocità; favorire la massima estensione delle zone pedonali e ciclabili, queste ultime in sede propria; mantenere una distanza di sicurezza tra le sedi viarie interne all'insediamento, o perimetrali, e le aree destinate ad usi ricreativi; disporre le aree parcheggio e le strade interne all insediamento, percorribili dalle automobili, in modo da minimizzare l interazione con gli spazi esterni fruibili. Dovranno essere comunque garantito il rispetto dei limiti di livello di rumore ambientale stabiliti dalla Legge Quadro sull inquinamento acustico in funzione del periodo (diurno e notturno) e della classe di destinazione d uso del territorio (Tabelle A,B,C,D contenute nel DPCM 14 novembre 1997) e riportate nel Piano Comunale di Classificazione Acustica del territorio (PCCA). Scala di prestazione (a): Prestazione quantitativa Mancato rispetto dei valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Rispetto dei valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Livelli sonori in ambiente esterno migliori di 1 db rispetto ai valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Livelli sonori in ambiente esterno migliori di 2 db rispetto ai valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) raggiunto

19 Livelli sonori in ambiente esterno migliori di 3 db rispetto ai valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Livelli sonori in ambiente esterno migliori di 4 db rispetto ai valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Livelli sonori in ambiente esterno migliori di 5 db rispetto ai valori limite riportati nella classe acustica di appartenenza (PCCA) Tabella 1: valori limite assoluti di immissione Leq in db(a) Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento - Piano Comunale di Classificazione Acustica - Diurno ( ) Notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Scala di prestazione (b): Prestazione qualitativa Assenza di misurazioni e presenza di fonti inquinanti nel raggio di 500 m Assenza sia di misurazioni che di fonti inquinanti nel raggio di 500 m Attuazione superiore al 50% delle strategie atte a ridurre gli effetti del rumore riportate nella casella Strategie di Riferimento Raggiunto Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e/o documentazioni da allegare. Riferimenti normativi: DPCM 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno ; Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico ; DPCM 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. L.R. n.89/1998 Norme in materia di inquinamento acustico. Delibera G.R. n.788/1999 Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione revisionale di clima acustico ai sensi dell art.12 comma 2 e 3 della Legge Regionale n. 89/98. Delibera G.R. n. 398/2000 Modifica ed integrazione della Deliberazione 13/7/99 n. 788 Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell art.12, comma 2 e 3 della L.R. n.89/98 Piano comunale di classificazione acustica Riferimenti tecnici: UNI 9884 Caratterizzazione acustica del territorio mediante descrizione del rumore ambientale UNI EN Dispositivi per la riduzione del traffico stradale UNI Acustica Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per la tipologia di sorgenti

20 SCHEDA 1.6 Area di Valutazione: 1 - Qualità ambientale esterna Esigenza: Categoria di requisito: Inquinamento delle acque Indicatore di prestazione: Garantire condizioni di qualità delle acque presenti Presenza/assenza di strategie per limitare nell area superficiali e sotterranee. l inquinamento delle acque presenti nelle aree superficiali e sotterranee. Unità di misura: Metodo e strumenti di verifica: rispetto alle diverse condizioni presenti nel luogo, possono considerarsi quali metodi e strumenti quelli di seguito riportati: - Individuazione della presenza nel sito di eventuali falde sotterranee e analisi dei campioni d acqua per verifica del rispetto dei valori di concentrazione accettabili (vedi Dlgs 152/1999); - Individuazione dei potenziali inquinanti nel dilavamento delle acque pluviali; - Mappatura delle aree ove si concentra l inquinamento potenziale delle acque superficiali dovute all uso degli spazi aperti (ad es. strade carrabili e parcheggi); - Previsione di sistemi per lo smaltimento separato di acque potenzialmente inquinati e di sistemi di cattura degli inquinanti. Strategie di riferimento: le strategie attuabili per la verifica del requisito possono considerarsi, principalmente, le seguenti: a) adozione di impianto di smaltimento delle acque superficiali delle aree potenzialmente inquinate autonomo con previsione di pozzetti con filtri di inquinanti (olii, idrocarburi), anche naturali, rimovibili; b) previsione, nel caso in cui la scala dell intervento lo renda conveniente, di uno spazio per il lavaggio dei veicoli, con il sistema di smaltimento delle acque con sistemi analoghi a quanto sopra previsto; c) installazione di impianto di subirrigazione per lo smaltimento delle acque superficiali degli spazi esterni. Scala di prestazione: Prestazione qualitativa Assenza di qualsiasi metodo di controllo sullo stato delle acque reflue. -2 Predisposizione di sistemi convenzionali di smaltimento delle acque reflue 0 Attuazione di strategie per impedire che acque potenzialmente inquinate 3 del sito confluiscano senza trattamenti nelle condutture esistenti o nel sottosuolo Raggiunto Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e/o documentazioni da allegare. Riferimenti normativi: DM 25 ottobre1999, n. 471 Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del DLgs 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni; DLgs 11 maggio 1999, n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Riferimenti tecnici:

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