Procedura per prevenzione e la gestione dello stravaso da farmaci
|
|
- Federica Gentile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE DATA REV. DESCRIZIONE 08/01/ Prima stesura P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 2/32
3 1. RAZIONALE In letteratura non esiste una classificazione univoca delle sostanze a seconda del loro potenziale tossico in caso di stravaso. Al di là di ogni specifica classificazione, poiché sono molte le cause che concorrono ad aggravare un danno da stravaso e che episodi inizialmente ritenuti non rilevanti si sono poi esacerbati in un secondo tempo, sarebbe opportuno considerare ogni episodio di stravaso come significativo e degno di attenzione, qualunque sia il farmaco che l ha provocato. Pur essendo innegabile che i farmaci antineoplastici svolgono un ruolo predominante nell elenco degli agenti vescicanti, è altrettanto vero che molti altri farmaci e soluzioni infusionali possono essere causa non prevedibile di danni da stravaso. 2. SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE Lo scopo di questa procedura è quello di garantire agli infermieri e ai medici della Fondazione una guida per un approccio comune e standardizzato alla prevenzione, al riconoscimento precoce ed al trattamento. L ambito di applicazione di questa procedura sono tutte le Strutture della Fondazione all interno delle quali i pazienti sono sottoposti a terapia endovenosa. 3. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO C. Spairani, T. Lavalle, Protocolli, Procedure, Linee guida di assistenza infermieristica, 2005 Ed. Masson. I.Carpanelli, F. Mazzuferro, S.Pellachin La gestione dei farmaci antiblastici ED Carocci Faber European Oncology Nursing Society ( EONS ) Linee guida sugli stravasi Linee guida AIOM. Sauerland C, Engelking C, Wickham R,Corbi D.(2006) Vescicant Extravasatio Part I: Mechanisms, Pathogenesis, end Nursing Care to Reduce Rissk. Oncology Nursing Forum, 33(6), P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 3/32
4 Shumeister L. (2007) Extravasation management.seminars in Oncology Nursing,23,3: Kane CR, McGuinn WD Jr, Dagher R, Justice R, Pazdur R. (2008) Dexrazoxane (Totect): fda review and approval for the treatment of accidental extravasation following intravenous anthracycline chemotherapy.oncologist,13(4), National Extravasation Informetion Service ( ) Available at RCN Standards (2005) Royal College of Nurses: Standard for Intravenous Infusion.Available for download from Ministero della Salute, Dipartimento della Programmazione e dell ordinamento del SSN, Generale della Programmazione, Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica, Raccomandazione n. 7, marzo 2008 Ministero della Salute, Dipartimento della Programmazione e dell ordinamento del SSN, Generale della Programmazione, Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici, Raccomandazione n. 14, ottobre 2012 Ministero della Salute, Dipartimento della Qualità, Generale della Programmazione, Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico: Manuale per la formazione degli operatori sanitari, maggio 2007 Ministero della Salute, Dipartimento della Programmazione e dell ordinamento del SSN, Generale della Programmazione, Protocollo di Monitoraggio degli eventi sentinella, 4 Rapporto, febbraio 2013 Compendio farmacologico e tecnico-farmaceutico alle linee guida SIFO in Oncologia IV ed.a cura del gruppo di lavoro in Oncologia SIFO lombardia Il Pensiero Scientifico Editore Ann Le, Patel S et al. Extravasation of noncytotoxic drugs: a review of the literature Annals of Pharmacotherapy 2014 Apr 8;48(7): P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 4/32
5 Treatment of anthracycline extravasation using dextrazoxane Clin Transpl Oncol 2014, 16: RESPONSABILITÁ All Infermiere compete tutto ciò che riguarda la prevenzione, il riconoscimento tempestivo, il trattamento ed il follow-up dello stravaso in collaborazione col medico, e la registrazione dell avvenuto stravaso nella documentazione infermieristica. Al medico compete la verifica di avvenuto stravaso, la prescrizione del trattamento più idoneo, la gestione del trattamento e del follow-up in collaborazione con l infermiere, la documentazione dello stravaso nel diario clinico, e la notifica dell evento alla Medica di Presidio e al Responsabile di Farmacovigilanza della Fondazione, attraverso la modulistica vigente. Il coordinatore deve assicurare la presenza all interno della Struttura/servizio dei dispositivi medici e degli antidoti necessari. Al farmacista compete l approvvigionamento dei farmaci e dei dispositivi medici più idonei per la loro corretta somministrazione e l approvvigionamento e/o allestimento degli antidoti. Il Direttore e il Coordinatore infermieristico della S.C. sono responsabili della verifica della corretta applicazione di questa procedura. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 5/32
6 4. ATTIVITÁ 4.1 Prevenzione dello stravaso Definizione: per stravaso, in generale, s intende l accidentale infiltrazione di un farmaco o di una infusione dal sito della venipuntura al tessuto sottocutaneo circostante. Le conseguenze possono essere di diversa entità: dall arrossamento locale alla necrosi tissutale, che può coinvolgere tendini e legamenti, causando gravi danni funzionali. La gravità di uno stravaso dipende dal tipo di farmaco, dalla quantità e dalla concentrazione; inoltre, il danno è correlabile ad altri fattori, quale l infusione in aree prossime ad articolazioni, tendini e fasci neuro-vascolari (come il polso e la fossa antecubitale) o il tempo intercorso tra il verificarsi dello stravaso ed il suo trattamento. Di seguito sono esposte una serie di raccomandazioni preventive e di gestione che sono tutte di livello di evidenza IV, ovvero opinioni di autorità rispettabili, basate sull'esperienza clinica, studi descrittivi o reports di commissioni di esperti (utilizzando il sistema di classificazione del Joanna Briggs Istitute e le indicazioni EONS2007). La prevenzione riguarda: A. valutazione della tecnica e dei dispositivi di somministrazione; B. valutazione dei fattori di rischio legati al paziente; C. caratteristiche chimico-fisiche dei farmaci. A. La valutazione della tecnica e dei dispositivi di somministrazione L eliminazione dell errore umano è impossibile, ma è possibile rendere minimo il rischio con la conoscenza e l abilità pratica del sanitario addetto alla somministrazione, che deve: conoscere quali sono i farmaci che più comunemente possono provocare danno da stravaso (vedi tabella 1); P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 6/32
7 conoscere le caratteristiche, il meccanismo d azione e il tipo di tossicità tissutale dei farmaci che somministra (vedi tabella 3 e tabella 4); conoscere tempi e modalità di somministrazione della terapia; gestire i diversi accessi venosi periferici e centrali; riconoscere tempestivamente i segni di stravaso ed intervenire di conseguenza, differenziandolo da altre reazioni (tabella 2). Quando il paziente presenta un accesso venoso centrale, questo deve costituire la via di somministrazione di prima scelta per i farmaci potenzialmente causa di danno da stravaso, con le seguenti specifiche: per la somministrazione dei farmaci chemioterapici, è sempre preferibile l utilizzo dell accesso venoso centrale, considerando anche il rischio infettivo per le persone con problemi ematologici. per la somministrazione dei mezzi di contrasto, è possibile utilizzare il CVC solo in presenza di catetere per alti flussi, in assenza di tale catetere si utilizza un accesso venoso periferico; Per quanto riguarda la tecnica di somministrazione dei farmaci potenzialmente causa di danno da stravaso, devono essere seguite le seguenti indicazioni: per i Port-a-cath usare esclusivamente aghi di Huber del N 20-22G; preferire, nell ordine, le vene mediane dell avambraccio, la vene cefaliche, le vene basiliche, le vene dorsali della mano; evitare, se possibile, le aree di flessione del polso e della mano o la piega ante cubitale; è stato dimostrato che l uso di aghi metallici può provocare maggiori problemi; preferire quindi cannule in teflon/silicone flessibili; usare aghi Butterfy solo per farmaci neutrali; prima di procedere con l infusione del farmaco verificare sempre il funzionamento dell'accesso venoso, centrale o periferico, con lavaggi di soluzione sodio cloruro 0,9%; non utilizzare nuovamente una vena per infondere la soluzione qualora essa sia già stata sede di stravaso o infiltrazione; P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 7/32
8 non utilizzare lo stesso sito già usato per altre terapie o cateteri posizionati da più 12 ore; dopo due tentativi falliti, si suggerisce, quando possibile, di chiedere l'intervento di un operatore più esperto; usare raccordi ad Y e rubinetti a tre vie, meglio se luer lock; non infondere nel braccio omolaterale di mastectomia radicale con svuotamento radicale; non infondere se l' arto sottoposto a radioterapia o è emiplegico. non iniziare mai l'infusione con il chemioterapico; in caso di somministrazione sequenziale, infondere per primi i farmaci necrotizzanti/vescicanti; se tutti i farmaci sono necrotizzanti / vescicanti, infondere per primo quello più concentrato; evitare la somministrazione tramite vena periferica di soluzioni iperosmolari o con concentrazione di glucosio superiore al 10%; rispettare rigorosamente le velocità d infusione di ogni farmaco; per il fissaggio usare medicazioni trasparenti per CVP e l immobilizzazione dell arto qualora vi fosse un paziente pediatrico o un adulto non collaborante; rivalutare periodicamente la sede dell accesso venoso, a seconda della tipologia di farmaco e del grado di collaborazione del paziente. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 8/32
9 Tabella 1: Farmaci più comunemente utilizzati potenzialmente causa di danno da stravaso Agenti citotossici Agenti Iperosmolari ( 300mOsmol/L) Vasopressori Farmaci acidi ed alcalini Antineoplastici Calcio (tutte le formulazioni) Adrenalina Aciclovir Glucosio ipertonico (10% o >) Dobutamina Aminofillina Mannitolo 18% Dopamina Amiodarone Nutrizione parenterale Noradrenalina Amfotericina B Potassio cloruro (> 2mEq/mL) Prostaglandine Blu di metilene Potassio acetato (> 2mEq/mL) Vasopressina Cefotaxime Potassio fosfato Co-trimoxazolo Sodio bicarbonato ( 8,4%) Diazepam Sodio cloruro ipertonico Digossina Magnesio solfato20% Cefotaxime Mezzi di contrasto Eritromicina Fenitoina Foscarnet Ganciclovir Tiopental Vancomicina P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 9/32
10 Tabella 2: reazioni cutanee diverse dallo stravaso Parametro da valutare Stravaso Spasmo/irritazione della vena Flare reaction* Dolore Dolore severo o bruciore che dura minuti o ore ed eventualmente si calma; generalmente si verifica mentre il farmaco viene somministrato intorno al sito di infusione Sensazione di dolore e rigonfiamento lungo la vena No dolore Eritema Eritema a chiazze intorno al situ di inserzione dell ago; non sempre presente al momento dello stravaso Tutta la lunghezza della vena può apparire arrossata o scura Striature e chiazze immediate lungo la vena, persistono per circa 30/90 min con o senza trattamento Ulcerazione Si sviluppa in modo insidioso;generalmente 48/96 ore dopo Generalmente no Generalmente no Edema Edema severo; generalmente immediato Probabilmente no Può apparire lungo il decorso della vena Reflusso ematico Impossibilità ad ottenere reflusso ematico Solitamente è presente Solitamente è presente Altro Cambiamento nella qualità dell infusione, rallentamento Possibile sensazione di resistenza all infusione Orticaria *flare reaction: si intende una reazione locale caratterizzata da rossore alla sede d infusione o lungo la vena e spesso è associata a una sensazione di prurito e bruciore. Il reflusso venoso rimane buono. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
11 Tabella 3: Classificazione farmaci antiblastici in rapporto alla loro tossicità tissutale Necrotizzanti Vescicanti Irritanti Neutrali Daunomicina* Docetaxel Ciclofosfamide Asparaginasi Doxorubicina* Dacarbazina Ifosfamide Citarabina Epirubicina Cisplatino Bleomicina Gemcitabina Idarubicina Etoposide Carboplatino Irinotecan Mitomicina Mitoxantrone Tiotepa Methotrexate Vincristina Oxaliplatino** Fluorouracile Pemetrexed Vindesina Paclitaxel Melphalan Raltitrexed Vinblastina Teniposide Streptozotocina Topotecan Vinorelbina Actinomicina D Mecloretamina * In assenza di dati conclusivi della letteratura gli stravasi da doxorubicina in formulazione liposomiale pegilata (Caelyx) e non-pegilata (Myocet) e daunorubicina liposomiale (Daunoxome), devono essere trattati alla stregua degli stravasi da antracicline base. ** L'Oxaliplatino oggi è considerato un farmaco vescicante se stravasa in grande quantità, altrimenti è considerato un farmaco irritante. NB: ad oggi nessuna tossicità tissutale è stata rilevata in seguito a stravasi di farmaci target (ad es. anticorpi monoclonali). P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
12 B. La valutazione di fattori di rischio legati al paziente I fattori di rischio legati al paziente non sono eliminabili ma controllabili: pazienti diabetici o con patologie vascolari e neurologiche periferiche che possono alterare il loro livello di sensibilità al dolore; pazienti obesi o con edemi, linfedemi; pazienti che hanno subito già chemioterapie con farmaci a rischio e che posseggono un patrimonio venoso compromesso (la sclerosi venosa facilita lo stravaso); pazienti non collaboranti, bambini ed anziani, per la fragilità degli accessi venosi e la ridotta collaborazione; L informazione al paziente e la richiesta di collaborazione attiva, quando possibili, possono essere di grande aiuto. Particolare attenzione deve essere rivolta a: - vasculopatie periferiche, trombosi o aree sottoposte a radioterapia - accessi venosi in zone con poco tessuto sottocutaneo - cateteri a permanenza già in situ da tempo - iniezioni multiple dallo stesso vaso. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
13 C. Le caratteristiche chimico-fisiche dei farmaci In generale si può affermare che ogni farmaco/soluzione con ph < 5.0 o > 9.0, con osmolarità > 300 mosm/l o che sia citotossico, possiede il potenziale di provocare un danno tissutale in seguito a stravaso. I farmaci citotossici sono stati tradizionalmente classificati in vescicanti, non vescicanti e irritanti a seconda che determino o meno la necrosi dei tessuti e quindi l'ulcerazione. I farmaci vasopressori (dopamina) in caso di stravaso possono causare ischemia locale, fino alla gangrena, le soluzioni iperosmolari agiscono alterando la pressione osmotica (lo stravaso da NPT viene spesso riportato nei bambini e può causare contratture degli arti, soprattutto nei prematuri), i sali di calcio e di potassio sono considerati agenti vescicanti. E bene ricordare, comunque, che qualsiasi soluzione, se stravasa o infiltra in grandi quantità, può portare a sindrome compartimentale con conseguente ischemia e perdita dell integrità tissutale. Maggiore è il volume della soluzione, maggiore sarà il tempo necessario per l infusione, il rischio di dislocazione dell ago cannula e quindi di stravaso. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
14 4.2 Gestione dello stravaso In caso di sospetto stravaso, il trattamento deve essere intrapreso il prima possibile. Il precoce riconoscimento e il precoce inizio della terapia possono ridurre in maniera significativa il danno tissutale. In particolare, in caso di stravaso di farmaci vescicanti/necrotizzanti come le antracicline, il trattamento deve iniziare entro le sei ore dall evento Trattamento generale dello stravaso in tutti gli stravasi l ago non va rimosso subito ma va utilizzato per aspirare più farmaco e sangue possibile; l area di stravaso si può delimitare con matita dermografica per definirne i margini e, previo consenso del paziente, può essere fotografata; mantenere l arto sollevato al di sopra del livello del cuore per facilitare il ritorno venoso e ridurre l edema; applicare l eventuale antidoto, senza mai comprimere la zona; rimuovere l ago posizionare applicazioni caldo/freddo, a seconda del farmaco stravasato; controllare la zona interessata giornalmente, monitorando l evoluzione dello stravaso e registrandone in cartella clinica le evoluzioni; porre particolare attenzione a: 1 alterazioni della perfusione tissutale 2 incremento della sintomatologia dolorosa 3 comparsa di vesciche ed ulcerazioni 4 modificazione della sensazione distale al sito di stravaso. in relazione all entità del danno da stravaso, valutare la possibilità di richiedere la consulenza specialistica dermatologica, chirurgica o del chirurgo vascolare; compilare la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa al farmaco (ADR) attraverso la Scheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa (ADR), da inviare P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
15 al Responsabile di Farmacovigilanza della SC Farmacia, reperibile sulla Intranet attraverso il percorso: Farmacia Farmacovigilanza Segnalazioni ADR o al seguente link: se lo stravaso è occorso in un servizio (es. Radiologia), al momento del rientro del paziente in reparto, relazionare in modo dettagliato quanto accaduto in cartella clinica; al momento della dimissione, relazionare al Medico di Medicina Generale quanto accaduto attraverso la lettera di dimissione, specificando il trattamento effettuato e l eventuale follow up programmato Trattamento specifico dello stravaso di mezzo di contrasto Quando lo stravaso di mezzo di contrasto supera i > 30 ml: non rimuovere l accesso venoso e utilizzarlo per aspirare più farmaco e sangue possibile; somministrare antidoto ialuronidasi, da iniettare nella cannula del CVP prima della rimozione e nel sottocute della zona circostante, entro un ora dallo stravaso. La dose raccomandata va da 150 UI (1,5 ml) a 300 UI (3 ml) La fiala di farmaco contiene 300 UI di Ialuronidasi e va diluita con 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili o sodio cloruro 0,9%; posizionare applicazione fredda; applicare sulla cute Argento Sulfadiazina pomata e se compaiono vescicole e/o ulcere applicare idrogel per la detersione autolitica delle lesioni cutanee; in relazione all entità del danno da stravaso, valutare la possibilità di richiedere la consulenza specialistica dermatologica, del chirurgo generale o del chirurgo vascolare; compilare la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa al farmaco (ADR) attraverso la Scheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa (ADR), da inviare al Responsabile di Farmacovigilanza della SC Farmacia, reperibile sulla Intranet attraverso il percorso: Farmacia Farmacovigilanza Segnalazioni ADR o al seguente link: P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
16 al momento del rientro del paziente in reparto, relazionare in modo dettagliato quanto accaduto in cartella clinica; in caso di paziente ambulatoriale relazionare al Medico di Medicina Generale quanto accaduto specificando il trattamento effettuato e l'eventuale follow-up programmato; Esecuzione di trattamenti particolari Tecnica dello wash-out: deve essere eseguita da personale esperto e consente di diluire il farmaco che è stravasato riducendo il danno. Consiste nel posizionamento di 4-6 aghi butterfly (21G) intorno alla sede collegati ad un infusione a caduta di sodio cloruro 0,9 % fino ad un massimo di 300ml. Va eseguita entro 10 minuti dalla stravaso e prima di qualsiasi antidoto. É indicata nel caso di farmaci necrotizzanti. Tecnica del pin-cushion: procedere instillando per via sottocutanea un piccolo volume di antidoto (0,2-0,4 ml) intorno all area di stravaso. Può provocare dolore. E 'indicata in caso di stravasi di farmaci meno lesivi. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
17 4.2.4 Antidoti per i farmaci antineoplastici Tabella 4: Antidoti per i farmaci antineoplastici FARMACO ANTIDOTO MODALITA D USO Cisplatino Il danno da stravaso da cisplatino è rilevante solo per volumi elevati (>20 Sodio tiosolfato10% 4 ml di sodio tiosolfato + 6 ml di acqua p.p.i in microiniezioni sottocutanee o intradermiche (0,2ml) intorno all area di stravaso, seguite, da ripetute applicazioni ml) e per soluzioni locali di ghiaccio della durata di concentrate (>0.5 mg/ml) minuti 4 volte al giorno per le prime ore. Iniettare 2 ml di Sodio tiosolfato10% per ogni mg stravasato Carboplatino Il danno da stravaso da carbolatino è rilevante solo per concentrazioni uguali o superiori a 10 mg/ml. Sodio tiosolfato10% 4 ml di sodio Tiosolfato + 6ml di acqua p.p.i in microiniezioni sottocutanee o Intradermiche (0,2ml) intorno all area di stravaso seguite da ripetute applicazioni locali di ghiaccio della durata di minuti 4 volte al giorno per le prime ore. Oxaliplatino Il danno da stravaso da oxaliplatino è rilevante solo per volumi elevati (>20 ml) Paclitaxel Docetaxel Sodio tiosolfato10% Jaluronidasi 4 ml di sodio Tiosolfato + 6ml di acqua p.p.i in microiniezioni sottocutanee o intradermiche (0,2ml) intorno all area di stravaso, NON APPLICARE IMPACCHI DI GHIACCIO. Iniettare 2 ml di Sodio tiosolfato10% per ogni mg stravasato Ricostituire con 3 ml di sodio cloruro 0,9% una fiala di jaluronidasi (300UI) ed effettuare iniezioni sottocutanee multiple P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
18 Etoposide Teniposide Vincristina Vinblastina Vindesina Vinorelbina Daunorubicina Doxorubicina Epirubicina Idarubicina Jaluronidasi Jaluronidasi DEXRAZOXANO (SAVENE 500 mg) Fortemente raccomandato per stravasi accertati di larghi volumi e per stravasi da accesso venoso centrale di circa 0.2 ml lungo la circonferenza dell area interessata. Ricostituire con 3 ml di sodio cloruro una una fiala di jaluronidasi (300UI) ed effettuare iniezioni sottocutanee multiple di circa 0.2 ml lungo la circonferenza dell area interessata. Applicare localmente calore inizialmente per minuti, successivamente ogni 15 minuti per le prime 24 ore Ricostituire con 3 ml di sodio cloruro 0,9% una fiala di jaluronidasi (300UI) ed effettuare iniezioni sottocutanee multiple di circa 0.2 ml lungo la circonferenza dell area interessata. Applicare localmente calore per minuti 4 volte al giorno per le prime ore Si infonde per via endovenosa appena possibile e comunque entro 6 ore dall evento. La dose raccomandata è : 1 giorno:1000 mg/m 2 2 giorno:1000 mg/m 2 3 giorno:500mg/m 2 La singola dose se corrispondente ad P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
19 Daunorubicina Doxorubicina Epirubicina Idarubicina Per volumi di farmaco stravasato compresi tra 1,5ml e 5 ml in cui il beneficio del dexrazoxano è ancora incerto, DMSO una superficie superiore a 2 m 2 non deve superare i 2000 mg totali per il 1 e il 2 giorno ed i 1000 mg totali per il 3 giorno. I giorni di trattamento 2 e 3 devono iniziare alla stessa ora (±3 ore) del giorno 1. Infondere il farmaco dopo ricostituzione ed ulteriore diluizione con il diluente annesso alla confezione nell arco di 1 o 2 ore in una grande vena diversa da quella interessata dallo stravaso. Effettuare applicazioni locali di ghiaccio della durata di minuti 4 volte al giorno per 3 giorni (rimuovere il ghiaccio almeno 15 minuti prima dell applicazione del Dexrazoxano). NON UTILIZZARE DMSO nei pazienti in cui viene infuso Dexrazoxano Applicazioni topiche al 99% di 1-2 ml su un area di dimensioni doppie rispetto a quella interessata dall infiltrazione. Applicare ogni 2 ore per le prime 24 ore, seguite da ripetute applicazioni di ghiaccio, della durata di minuti 4 volte al giorno. Successivamente applicare DMSO ogni 6-8 ore per 7-14 giorni. Non eseguire bendaggi occlusivi. Se compaiono vesciche il trattamento va sospeso. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
20 Mitomicina Mitoxantrone Applicazioni topiche al 99% di 1-2 ml su un area di dimensioni doppie rispetto a quella interessata dall infiltrazione. Applicare ogni 2 ore per le prime 24 ore, seguite da ripetute applicazioni di ghiaccio, della durata di minuti 4 volte al giorno, Successivamente applicare DMSO ogni 6-8 ore per 7-14 giorni. Non eseguire bendaggi occlusivi.. Se compaiono vesciche il trattamento va sospeso In assenza di dati conclusivi della letteratura gli stravasi da doxorubicina in formulazione liposomiale pegilata (Caelyx) e non-pegilata (Myocet) e daunorubicina liposomiale (Daunoxome), devono essere trattati alla stregua degli stravasi da antracicline base. L'Oxaliplatino oggi è considerato un farmaco vescicante se stravasa in grande quantità, altrimenti è considerato un farmaco irritante. NB: ad oggi nessuna tossicità tissutale è stata rilevata in seguito a stravasi di farmaci target (ad es. anticorpi monoclonali). P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
21 4.2.5 Antidoti farmacologici per farmaci non antineoplastici Tabella 5: Antidoti farmacologici per farmaci non antineoplastici FARMACI ANTIDOTO MODALITA D USO Soluzioni iperosmotiche: Calcio (tutte le formulazioni) Potassio cloruro > 40 mmol/l Glucosio ipertonico ( 10%) Mannitolo 18% Destrosio 10% Jaluronidasi Ricostituire la fiala (300UI) ottenendo una diluizione del farmaco pari a 150UI/ml Eseguire circa 5 iniezioni da ml intorno all area interessata Sodio cloruro ipertonico Sodio bicarbonato Nutrizione parenterale Mezzi di contrasto (Se il volume dello stravaso è maggiore di 30 ml) Nafcillina Penicillina Aminofillina Jaluronidasi Il dosaggio consigliato va da 150 a 300 UI (1,5-3 ml di liquido), eventualmente diluito con soluzione sodio cloruro 0,9%. Applicare una pomata a base di argento sulfadiazina (fino a 3 volte al giorno). Applicare impacchi di ghiaccio ripetuti per 3 giorni (4-6 volte al giorno per 20 minuti) Jaluronidasi Ricostituire la fiala (300UI) ottenendo una diluizione del farmaco pari a 150UI/ml Eseguire circa 5 iniezioni da ml intorno all area interessata. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
22 Simpaticomimetici vasopressori Dobutamina Dopamina Adrenalina Metaraminolo noradrenalina Vasopressina Fentolamina Diluire la fentolamina in sodio cloruro 0,9% ottenendo una soluzione pari a 10mg/ml e iniettare sottocute 5-10 mg La somministrazione deve avvenire il prima possibile, e comunque entro 6-12 ore dallo stravaso. DMSO (dimetilsulfossido): agisce neutralizzando l accumulo di radicali liberi e facilitando l assorbimento sistemico del farmaco vescicante, riducendo così il danno tissutale; possiede, inoltre, proprietà antinfiammatorie, analgesiche e vasodilatatorie. Si assorbe rapidamente a livello cutaneo. Si applica sulla superficie cutanea interessata con un contagocce (2-3 gocce per cm ) o mediante tampone sterile e lasciato asciugare all aria. È opportuno non coprire la zona trattata con garze per evitare che si formino vesciche. Non va usato sulla cute sana per le sue proprietà irritanti. L approvvigionamento è possibile tramite il programma informatico RDA compilando la richiesta di approvvigionamento di Preparazioni Galeniche Magistrali ad uso reparto nel caso in cui il DMSO sia tenuto come scorta o come richiesta di approvvigionamento di Preparazione galeniche magistrali per singolo paziente se è già identificato il paziente a cui verrà somministrato. La SC Farmacia fornisce il DMSO 99% rispondente ai requisiti della Ph. Eur. 7.0 Il prodotto è presente, come scorta, nelle SS.CC. di Oncologia DH, Oncoematologia Pediatrica DH, Ematologia DH e Pneumologia. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
23 JALURONIDASI: è un enzima di natura proteica in grado di modificare la permeabilità tissutale favorendo l assorbimento sistemico della sostanza stravasata; promuove l idrolisi dell acido ialuronico così da diminuire la viscosità del farmaco a livello interstiziale. La Jaluronidasi è acquistabile all estero attraverso il modulo Mod M.RI.F04 Richiesta di importazione di un medicinale non registrato in Italia, reperibile attraverso RDA seguendo il percorso Richieste di approvvigionamento, Stampe, Modulistica Farmacia, Modulo importazione farmaci da estero o attraverso il seguente link: In caso di necessità è disponibile una scorta di Jaluronidasi presso le SS.CC di Patologia Neonatale, Oncologia Day-Hospital e di Pneumologia. TIOSOLFATO DI SODIO: questo antidoto crea nella zona d infiltrazione un ambiente alcalino, si lega alla sostanza vescicante impedendole di creare danno tissutale e consentendone l eliminazione con le urine. Richiedibile in Farmacia in PTO, in urgenza disponibile presso le SS.CC. Oncologia e Oncologia DH. DEXRAZOXANE (SAVENE): la sua molecola sfrutta come meccanismo d azione l inibizione della topoisomerasi II, prevenendo lo sviluppo di zone necrotiche nell area di stravaso. Richiedibile in Farmacia in PTO, ed è disponibile per l urgenza presso l Ematologia. FENTOLAMINA: è un alfa-adrenergico ad azione vasodilatante. È l antidoto d elezione per lo stravaso dei farmaci che causano vasocostrizione, come dopamina, dobutamina e adrenalina. Deve essere somministrato entro 6-12 ore dallo stravaso. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
24 La Fentolamina è disponibile in caso di urgenze presso il Centro antiveleni di Pavia (CAV- Centro Nazionale di Informazione Tossicologica) contattando il numero dedicato alle urgenze (Fax , Per l approvvigionamento presso il CAV, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore e il sabato, la domenica e i giorni festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle si può contattare il farmacista di guardia raggiungibile al cellulare aziendale 335/ (int ), il quale si può avvalere della collaborazione dei Commessi della Fondazione, in servizio dal lunedì al sabato dalle ore alle ore e il cui operatore è rintracciabile al cellulare aziendale 335/ (numero breve ). Al di fuori degli orari di servizio della Farmacia, il richiedente deve contattare il reperibile del Servizio Trasporti Interni al numero di telefono 1840, compilare la modulistica attraverso HOSPcomm e avvertire il reperibile SITRA al numero 335/ (numero breve: ) o al numero 335/ (numero breve: ). La S.C. Farmacia dovrà essere avvisata il primo giorno successivo utile. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
25 4.2.6 Applicazioni termiche Tabella 6: Applicazioni termiche per farmaci antineoplastici La tabella sotto riportata riporta le tipologie di applicazioni termiche da praticare in caso di stravasi da farmaci antiblastici. CALDO FREDDO Etoposide Oxaliplatino Teniposide Vinblastina Vincristina Vindesina Docetaxel Vinorelbina Actinomicina Carboplatino / Cisplatino Daunomicina Docetaxel Doxorubicina Epirubicina Idarubicina /Ifosfamide Mecloretamina / Mitoxantrone Mytomicina Paclitaxel Ganciclovir Mannitolo Potassio cloruro >40 mmol/l Potassio fosfato Prostaglandine Solfato di magnesio 20% Tiopentale P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
26 I dati riportati in letteratura riguardo l opportunità di applicazioni di caldo o freddo sulla zona di stravaso per i farmaci non antineoplastici sono talvolta contrastanti e, spesso, gli studi sono effettuati su un numero di pazienti molto limitato. Pertanto, nella tabella 7, sono riportate delle indicazioni di massima, ricavate dall analisi della letteratura recente in merito. Tabella 7: Applicazioni termiche per farmaci non antineoplastici CALDO FREDDO Adrenalina Aminofillina Soluzioni di calcio Dobutamina Fenitoina Noradrenalina Nutrizione parenterale Sodio bicarbonato Soluzioni ipertoniche Aciclovir Amiodarone Amfotericina B Blu di metilene Cefotaxime Claritromicina Co-trimoxazolo Diazepam Eritromicina Fenobarbitale Foscarnet Tiopentale P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
27 4.2.7 Allestimento kit emergenza stravaso farmaci antiblastici É opportuno allestire uno o più Kit di emergenza stravaso in ogni U.O. in cui si somministrano antiblastici, con responsabilità infermieristica e revisione mensile e successiva a ogni trattamento di stravaso. Tale Kit sarà a disposizione di tutti gli infermieri in un luogo ben definito, vicino a dove avviene la somministrazione della chemioterapia, segnalato con cartello. Composizione del kit: DMSO (al 99%): preparazione galenica richiedibile alla SC Farmacia; ialuronidasi fiale da 300 UI (in frigorifero); soluzione sodio cloruro 0,9 % 100 ml (almeno 6 flaconi); aghi Butterfly 21G (10); deflussori a caduta (almeno 6); garze non sterili; garze sterili; borse termiche per applicazioni di caldo o ghiaccio; antistaminici per via endovenosa; cortisonici per via endovenosa Allestimento kit di emergenza contaminazione ambientale da farmaci antiblastici Le aree destinate alla manipolazione ed allo stoccaggio dei chemioterapici devono essere dotate di un kit di emergenza da utilizzare in caso di spandimento accidentale di tali farmaci per limitare la contaminazione ambientale. Il kit deve essere posto in una zona facilmente accessibile, vicino a dove si somministrano le chemioterapie con una check list di controllo del materiale. Il kit deve contenere: D.P.I. (camice per somministrazione chemioterapici, cuffia, calzari in TNT ed impermeabili, due paia di guanti per manipolazione chemioterapici, due mascherine P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
28 FFP3 o FFP2, occhiali di protezione); salviette assorbenti monouso per la raccolta dei liquidi (almeno 10); sacchetti di plastica spessa sigillabili; contenitori idonei allo smaltimento (Halibox/Halipack); paletta o pinza monouso per eventuale raccolta di frammenti di vetro; soluzione di ipoclorito di sodio = o > al 10% come neutralizzante; un pennarello o del nastro adesivo colorato per delimitare la zona interessata dallo spandimento. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
29 4.3 Gestione del follow up del paziente con stravaso Se lo stravaso lo richiede, vengono predisposti controlli di follow up. Il Medico del Servizio dove è avvenuto lo stravaso programma le visite specialistiche necessarie (es. visite dermatologiche, visite del chirurgo generale o visite vascolari) compilando il modulo Modulo per la richiesta di consulenza specialistica in regime di post ricovero/continuità di cura, come da allegato Mod Il presente modulo va inviato al servizio di Accettazione Amministrativa-Servizio Recall al fax Il paziente verrà ricontatto dal personale del Servizio Recall per fissare l appuntamento. Una copia del presente modulo va consegnata al paziente, che porterà alla visita specialistica programmata ed una copia deve essere inviata alla SC Qualità e Risk Management fax REGISTRAZIONI Gli operatori segnalano l'evento stravaso in cartella clinica. Il medico è tenuto ad effettuare la segnalazione dello stravaso, attraverso la Scheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa (ADR), da inviare al Responsabile di Farmacovigilanza della SC Farmacia, reperibile sulla Intranet attraverso il percorso: Farmacia Farmacovigilanza Segnalazioni ADR o al seguente link: In caso di necessità di follow up, il medico utilizza il Mod Richiesta consulenza specialistica in regime di post ricovero/continuità di cura per la prenotazione delle visite di controllo. P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
30 6 GESTIONE DEL DOCUMENTO Il documento in formato cartaceo è conservato presso la SC Qualità e Risk Management. Tutto il personale viene informato rispetto all ultima versione in vigore del documento, attraverso la pubblicazione della stessa nell apposita sezione della Intranet, ad opera della SC Qualità e Risk Management. Il documento è sottoposto a periodica revisione dei suoi contenuti, ad opera del gruppo di lavoro che lo ha redatto. *Gruppo di lavoro FSC La prevenzione e la gestione degli stravasi di farmaci : - Bonfichi Maurizio - Broglia Chiara Maria Giovanna - Bronzini Barbara - Danesino Gian Marco - Iacona Isabella - Inglardi Anna Rita - Lombardi Nicoletta - Odato Stella - Puliafito Anna - Rossetti Franca - Schiapparoli Anna Lucia P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
31 STRAVASO SOSPETTO/CONFERMATO Sospendere l infusione NON rimuovere la cannula PROCEDURA GENERALE PER LA GESTIONE DELLO STRAVASO NO Informare il medico Rimuovere la cannula Immobilizzare l arto E possibile aspirare il farmaco dalla cannula? Somministrare antidoto Tabella 4 (ff antiblastici) Tabella 5 (altri ff) Applicazioni termiche Tabella 6 e 7 Posizionare arto in scarico SI Informare il medico Aspirare il farmaco Documentare e segnalare l evento Cartella clinica Relazione al MMG Segnalazione ADR NO Necessità di Follow up? SI Compilare e inviare Mod.15.1 P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
32 Stravaso di mezzo di contrasto > 30 ml Non rimuovere accesso venoso Utilizzarlo per aspirare più farmaco e sangue possibile. Somministrare antidoto ialuronidasi, tramite CVP prima della rimozione e nel sottocute della zona circostante, entro un ora dallo stravaso. La dose raccomandata va da 150 UI (1,5 ml) a 300 UI (3 ml) La fiala di farmaco contiene 300 UI di Ialuronidasi e va diluita con 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili o sodio cloruro allo 0,9%; Posizionare applicazione fredda. Applicare sulla cute Argento Sulfadiazina pomata e se compaiono vescicole e/o ulcere applicare idrogel per la detersione autolitica delle lesioni cutanee. Valutare la necessità di consulenza specialistica dermatologica e/o del chirurgo generale e/o del chirurgo vascolare - Compilare e inviare la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa al farmaco (ADR) - In caso di paziente ricoverato, relazionare in modo dettagliato quanto accaduto in cartella clinica - Al momento della dimissione programmare l eventuale follow up (Mod 15.1) - In caso di paziente ambulatoriale, relazionare al Medico di Medicina Generale quanto accaduto specificando il trattamento effettuato e l eventuale follow-up programmato (Mod 15.1) P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/ /32
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICOPER LA PREVENZIONE ED IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLO STRAVASO DA FARMACI ANTIBLASTICI
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICOPER LA PREVENZIONE ED IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLO STRAVASO DA FARMACI ANTIBLASTICI PDT 064.3 SC Oncologia Medica Protocollo prevenzione e trattamento dello stravaso
Dettaglidi somministrazione dei Chemioterapici Antiblastici IO.ONC.02 Linea guida per la gestione degli stravasi in corso
Pag. 1/10 Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata REFERENTE DEL DOCUMENTO: Silvano Morini Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data revisione 0 27/03/2013
Dettaglirif. c) Set di somministrazione per farmaci antiblastici citotossici costituito da:
Azienda U.L.S.S. 12 Veneziana Dipartimento Risorse Economiche Unità Operativa Complessa Acquisti e Logistica Direttore : Dr.ssa Desi Zennaro ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO DI FORNITURA DI SISTEMI A CIRCUITO
DettagliUn esperienza sulla prevenzione e gestione degli stravasi. Alessio Piredda
Un esperienza sulla prevenzione e gestione degli stravasi Alessio Piredda Lo stravaso La consapevolezza.. Le conoscenze specifiche, l azione tempestiva, la prevenzione sono in ambito oncologico corredo
DettagliPrevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici (Update Marzo 2008)
Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici (Update Marzo 2008) Infermiera Francesca Bernagozzi Oncoematologia pediatrica Infermiera Isabella Cavazza Oncologia
DettagliCaso clinico: Gli accessi vascolari e lo stravaso di farmaco tra linee guida, protocolli e responsabilità dell infermiere. Bologna 10-11 Maggio 2014
Caso clinico: Gli accessi vascolari e lo stravaso di farmaco tra linee guida, protocolli e responsabilità dell infermiere Bologna 10-11 Maggio 2014 Antonio Negro 1 Il sottoscritto ANTONIO NEGRO ai sensi
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliCHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI
ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico V.I. del c/o 1-REQUISITI STRUTTURALI 1.1-Generali 1.1.1 E' garantita una facile accessibilità dall'esterno sia per quanto concerne l'ingresso
DettagliTricotomia pre-operatoria
Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata
DettagliGestione infermieristica delle terapie antiblastiche. Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Mammella S.Orsola-Malpighi Bologna
Gestione infermieristica delle terapie antiblastiche Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Mammella S.Orsola-Malpighi Bologna L infermiere che gestisce la chemioterapia deve conoscere: - Farmaci
DettagliPercorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica
Percorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica 118 Territorio 118 PS Spoke UO cardiologia Spoke PS Hub Reparti di degenza Azienda AUSL UO cardiologia Hub Oggetto Scopo Campo di
DettagliINTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI E FARMACI ANTIBLASTICI
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURA DI SICUREZZA INTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI
DettagliAzienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA ONCOLOGIA - EMATOLOGIA SMALTIMENTO. Nome/Funzione Data Firma
Pagina 1 di 6 SMALTIMENTO Nome/Funzione Data Firma Redazione Verifica Approvazione Adozione Dott.ssa Giuseppa Cinzia Di Martino Responsabile UFA Dott.ssa Maria Teresa Perricone Direttore U.O.C. Farmacia
DettagliGESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI
GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI Fabiana Marcucci Oncologia Medica Ospedali Riuniti Umberto I - Salesi - Lancisi Polo Ospedale-Università ANCONA Celestino Bufarini Farmacia Ospedaliera Servizio
DettagliSCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 9 Documento Codice documento SCTA 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 9 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliLa TC. e il mezzo di. contrasto
Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere
DettagliPICC e Midline. Guida per il Paziente. Unità Operativa di Anestesia
PICC e Midline Guida per il Paziente Unità Operativa di Anestesia INDICE Cosa sono i cateteri PICC e Midline Pag. 3 Per quale terapia sono indicati Pag. 4 Quando posizionare un catetere PICC o Midline
DettagliProcedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella
Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliFirenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)
Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla
DettagliIl rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale
Il rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale Alessandro Inno Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar - Verona Stravaso Infiltrazione
DettagliLA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL POLMONE
LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL POLMONE Gianna Regis qualche informazione Il tumore del polmone rappresenta la prima tra le cause di morte tumorale in termini di frequenza tra i maschi e la seconda tra
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliCorretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Potassio cloruro. ed altre soluzioni contenenti Potassio
cloruro cloruro Data Revisione Redazione Approvazione Autorizzazione N archiviazione 00/00/2010 e Risk management Produzione Qualità e Risk management Direttore Sanitario 1 cloruro INDICE: 1. Premessa
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliSEGNALAZIONE EVENTI SENTINELLA (ALIMENTAZIONE FLUSSO SIMES) UU.OO. AZIENDALI. A cura di: Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico
PRO 2 del 3 3 211 1 di 6 A cura di: Dott. Tommaso Mannone Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico INTRODUZIONE Gli eventi avversi sono eventi inattesi correlati al processo assistenziale
DettagliMedicine Specialistiche GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI
Pag. 1/7 GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI 1. Lista di distribuzione...1 2. Emissione...1 3. Scopo...1 4. Campo di applicazione...1 5. Riferimenti...1 6. Definizioni...2 7. Responsabilità...2
DettagliIl Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie
Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione
DettagliTEST DI SCREENING: MANTOUX
TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione
DettagliFOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1%
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FUSIDIUM 1 % Gocce oftalmiche Acido Fusidico CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Antinfettivo oculare. INDICAZIONI Fusidium è indicato in infezioni batteriche oculari causate
DettagliRischi connessi alla somministrazione 25 gennaio 2012. Cristina Petozzi Patrizia D Amico
Rischi connessi alla somministrazione 25 gennaio 2012 Cristina Petozzi Patrizia D Amico Preparazione Trasporto Smaltimento dei rifiuti Somministrazione Stravaso Spandimento accidentale di farmaci TRASPORTO
DettagliGIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO»
GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO» ASSISTENZA OSPEDALIERA/DOMICILIARE SIENA 8 NOVEMBRE 2014 A cura di Michela Vittori Veronica Di Maro DEFINIZIONE E CENNI STORICI L assistenza domiciliare è stata
DettagliDiretto tramite il servizio 118
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE GRANDE USTIONATO (in regime di ricovero e ambulatoriale) Angela Giovanelli «I martedì dell Ordine» Parma, 15 ottobre 2013 Servizio attivo 24h su 24h Accesso: Dal
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliPROCEDURA GESTIONE QUALITA PGQ 4.2.4
1 di 5 PROCESSO DI GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI DELLA QUALITA Copia on line controllata Questo Documento è emesso con distribuzione riservata e non può essere riprodotto senza il benestare scritto dell
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA
LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.
DettagliPROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI
PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI Farmaci OBIETTIVI Principale obiettivo del presente protocollo è la corretta gestione di: prescrizione approvigionamento stoccaggio somministrazione dei farmaci RISORSE
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliBreve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Febbraio 2012
Breve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Contenuti: 1. Premessa 2. Approvazione evento 3. Note metodologiche 4. Promozione evento
DettagliGestione pratica dell allestimento e della somministrazione dei farmaci ad alto rischio per l operatore
Gestione pratica dell allestimento e della somministrazione dei farmaci ad alto rischio per l operatore OFFICINE H IVREA 25 GENNAIO 2012 Anna Paola Canori Carla Varola S.C. Farmacia Ospedaliera Ivrea/Ciriè
DettagliLe Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale
Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner
PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE
Pediatri di Famiglia ASL Monza e Brianza PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO Monza - Luglio 2009 1. PREMESSA
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliLista Eventi Sentinella - Ministero della Salute
Lista Eventi Sentinella - Ministero della Salute 1. Procedura in paziente sbagliato 2. Procedura chirurgica in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte) 3. Errata procedura 4. Strumento o altro
DettagliRACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI
RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,
DettagliGUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI
GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,
Dettaglidocumento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;
documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione
DettagliSviluppo di un modulo informatico ad hoc per la gestione dei farmaci in pediatria
4 CORSO REGIONALE PER FARMACISTI, TECNICI E INFERMIERI DELL AREA ONCOLOGICA SCHEMI TERAPEUTICI IN ONCO-EMATOLOGIA PEDIATRICA: PRESCRIZIONE, ALLESTIMENTO E SOMMINISTRAZIONE 2 Ottobre 2014 Sala 417/c - Via
DettagliDIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III RAZIONALE Scopo di queste Raccomandazioni
DettagliSC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE
SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE DOVE ANDARE PER cominciare un percorso oncologico, prenotare una visita CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI (CAS): Ospedale U. Parini, blocco D, piano -1 È la struttura dedicata
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
DettagliGUIDA OPERATIVA PER L ACCESSO AI SERVIZI
PREMESSA GUIDA OPERATIVA PER L ACCESSO AI SERVIZI La seguente Guida Operativa contiene le principali indicazioni necessarie per attivare le prestazioni ed i servizi previsti in Polizza a favore degli Assicurati.
DettagliGESTIONE PORT VENOSO
GESTIONE PORT VENOSO Il port è un catetere venoso centrale appartenente alla famiglia dei dispositivi totalmente impiantabili composto da una capsula impiantata sottocute e da un catetere introdotto in
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE L informazione e la formazione all uso corretto dei mezzi di protezione individuale (DPI) assumono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie e degli
DettagliLa somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio
La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio IL CALCOLO DEL DOSAGGIO IL CALCOLO DEL DOSAGGIO è UN COMPITO IMPORTANTE NELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI. LA DOSE DI UN FARMACO PUO ESSERE
DettagliConsultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.
Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,
DettagliPROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio
PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente
DettagliOSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO AZIENDA OSPEDALIERA di rilievo nazionale e di alta specializzazione. FarmaSafe@
OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO AZIENDA OSPEDALIERA di rilievo nazionale e di alta specializzazione FarmaSafe@ Esperienza degli Ospedali Riuniti di Bergamo sulla farmacoterapia informatizzata Forum PA Roma,
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliDispositivo di assistenza meccanica al circolo. Consigli per la prevenzione delle infezioni
Dispositivo di assistenza meccanica al circolo Consigli per la prevenzione delle infezioni Gentile questo e il vademecum del dispositivo di assistenza meccanica al circolo che le è stato applicato. Lo
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA PROCEDURE ORGANIZZATIVE PER IL PRIMO SOCCORSO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliPROCEDURA STE STE 00. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 15 Documento Codice documento STE 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 15 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25
Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea
DettagliEFFECT. PRIMER Effect Primer. ATTIVATORE Rust Activator. PITTURA Iron Paint. PROTEZIONE Effect Sealer
Versione 18/7 EFFECT PRIMER Primer ATTIVATORE Rust Activator PITTURA Iron Paint PROTEZIONE Sealer LA RUGGINE DIRETTAMENTE SUL FERRO: LE FASI APPLICAZIONE DEL RUST ACTIVATOR SU FERRO Le fasi: 1-PREPARAZIONE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliCODICE ASO CODICE ASL AT QUANTITA' ANNUA PRESUNTA ASO ASLAT ASLAL
DISPOSITIVI ELASTOMERICI E CATETERI VENOSI LOTTO DESCRIZIONE GRUPPO A: DISPOSITIVI ELASTOMERICI DISPOSITIVO DI TIPO ELASTOMERICO MONOUSO PER TERAPIA INFUSIONALE CONTROLLATA E CONTINUA requisiti minimi:
DettagliSIMES. Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità. Potenza 22 aprile 2009
SIMES Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità Potenza 22 aprile 2009 Dott.ssa Maria Pia Randazzo Direzione Generale Sistema Informativo Ufficio NSIS Simes - obiettivi Monitoraggio Imparare dall
Dettagli«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...
Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1
DettagliBISCEGLIE, 22 23 NOVEMBRE
CONGRESSO REGIONALE ANìMO PUGLIA BISCEGLIE, 22 23 NOVEMBRE 2013 DIDM LUCIA LUCCI Il settore sanitario impiega circa il 10% dell'intera forza lavoro a livello di Unione europea. Il 45% sono donne. (Agenzia
DettagliLinee di indirizzo per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella
Allegato 1 Linea di indirizzo 1/2010 Linee di indirizzo per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella 1. Scopo Lo scopo di questa procedura è definire le responsabilità e le modalità di gestione
DettagliPresidio Ospedaliero Garibaldi di Nesima. MANUALE OPERATIVO
SERVIZIO DI MOVIMENTAZIONE DEGENTI Presidio Ospedaliero Garibaldi di Nesima. MANUALE OPERATIVO CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL SERVIZIO Il servizio consiste nella movimentazione continua dei degenti ricoverati
DettagliCattedra e Divisione di Oncologia Medica. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il Port
Cattedra e Divisione di Oncologia Medica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Il Port Dott. Roberto Sabbatini Dipartimento Misto di Oncologia ed Ematologia Università degli Studi di Modena
DettagliMIELOMA MULTIPLO E CASI CLINICI Le attività dell Area Compounding in relazione alla prescrizione, allestimento e somministrazione
MIELOMA MULTIPLO E CASI CLINICI Le attività dell Area Compounding in relazione alla prescrizione, allestimento e somministrazione 2 CORSO REGIONALE PER FARMACISTI, TECNICI E INFERMIERI DELL AREA ONCOLOGICA
DettagliPROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA
PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.
DettagliCOMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio
DettagliMisericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica
Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto
DettagliL insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è
IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO
La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa
DettagliPROCEDURA PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE E DELLO STRAVASO DI CHEMIOTERAPICI
PROCEDURA PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE E DELLO STRAVASO DI CHEMIOTERAPICI Scopo La seguente procedura, in recepimento della Raccomandazione per la prevenzione degli
DettagliCorso di formazione sul campo a cura della sezione regionale SIFO Liguria I REGISTRI AIFA
Corso di formazione sul campo a cura della sezione regionale SIFO Liguria I REGISTRI AIFA FARMACI ONCOLOGICI Genova, Palazzo della Regione Liguria 4 Dicembre 2014 Dr.ssa Alida Rota farmacista Ospedale
DettagliREQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT)
DOC AIFA CTQT APRILE 2008 (ALL. 2) REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT) Introduzione La finalità del presente
DettagliREGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI
REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
Dettaglicancro della mammella: tecnica e indicazioni
La radioterapia nel cancro della mammella: tecnica e indicazioni Incidenza e trattamento delle complicanze acute Taranto, 19.06.10 Relatore M. De Taranto Incidenza e trattamento delle complicanze acute
DettagliComitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD
STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni
DettagliCentrale Regionale Acquisti. Come acquistare in convenzione con i contratti stipulati dalla Centrale Regionale Acquisti
Come acquistare in convenzione con i contratti stipulati dalla Centrale Regionale Acquisti Tutta la documentazione relativa alle Convenzioni è disponibile sul portale www.centraleacquisti.regione.lombardia.it,
DettagliStandard generali della qualità dei servizi. Attività assistenziale
Standard generali della qualità dei servizi Attività assistenziale Fattori di Qualità Elementi misurabili Specificità Indicatore Valore Atteso Fonte Adeguatezza della segnaletica /no Accessibilità fisica,
DettagliINTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione
DettagliDATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 11 Documento Codice documento TFA01 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 11 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
Dettagli