L ATTUALE CONTESTO NORMATIVO REGIONALE - B.U.R. Calabria n. 20 del 31 ottobre 2007

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2 L ATTUALE CONTESTO NORMATIVO REGIONALE - B.U.R. Calabria n. 20 del 31 ottobre 2007 Ai sensi dell art. 196 del D.lgs.152, sono di competenza della Regione: la predisposizione, l adozione e l aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti, di cui all art. 199 del Codice Ambientale; la delimitazione, nel rispetto delle linee guida generali, degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati; la promozione della gestione integrata dei rifiuti; Il vigente Piano gestione Rifiuti Regione Calabria, B.U.R. Calabria n. 20 del 31 ottobre 2007, prevede la costituzione di cinque ATO, coincidenti ciascuno con il territorio di una Provincia e quindi: ATO.1 ATO.2 La legge regionale n. 14/2014, Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria, ha confermato la delimitazione di ATO corrispondenti ai territori delle province, come già previsto dal Piano Regionale. ATO.4 ATO.3 ATO.5

3 L ATTUALE CONTESTO NORMATIVO REGIONALE - Applicazione della L.R. 14/2014 Nell ambito degli ATO, come sopra delineati, il Vigente Piano Regionale prevede la costituzione degli A.R.O. (Ambito di Raccolta Ottimale) che si occupano del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti. In prima applicazione della L.R. 14/2014, le A.R.O. corrispondono alle 14 aree per la gestione del servizio di raccolta differenziata già definite all interno del Piano regionale di gestione rifiuti del A.T.O. A.R.O. LA REGIONE, ALLA LUCE DEL NUOVO QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO, DEVE AGGIORNARE IL VIGENTE PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI. PER FARLO DEVE PORSI DEGLI OBIETTIVI CHIARI CHE DERIVANO DALL'APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA E CHE QUINDI SI "MATERIALIZZANO" NELL'ESPRESSIONE ''''DISCARICA ZERO''''

4 Il CONTESTO NORMATIVO DEL RECUPERO - LA DIRETTIVA 2008/98/CE Gerarchia nella gestione del ciclo dei rifiuti La direttiva 2008/98/CE introduce i concetti di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio GERARCHIA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI PREVENZIONE La direttiva è stata recepita in Italia dal D.lgs. 205/2010 PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO RICICLAGGIO La direttiva stabilisce una precisa gerarchia dei rifiuti" che determina un «ordine di priorità» di ciò che costituisce «la migliore opzione ambientale nella normativa e nella politica dei rifiuti». RECUPERO ALTRO TIPO SMALTIMENTO

5 Gerarchia nella gestione del ciclo dei rifiuti PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO La normativa quantifica specifici obiettivi circa la preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti. Occorre incrementare la raccolta differenziata, per la quale erano stati fissati i seguenti obiettivi: Almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006 Almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008 Almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012 Preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio aumentata complessivamente almeno al 50 % in termini di peso entro il 2020 Quantità riciclata di carta; metalli; plastica, vetro, legno, frazione organica % recupero = Quantità totale presente nei RSU di carta; metalli; plastica vetro, legno, frazione organica RECUPERO DELLE MPS DALLE PIATTAFORME DI NUOVA PREVISIONE AUMENTO DELLA % DI RACCOLTA DIFFERENZIATA (almeno al 65%) Quindi se si vuole garantire l obiettivo del recupero fissato al 2020 almeno al 50%, non potrà essere possibile inviare a combustione, attraverso la produzione di CSS, le frazioni cellulosiche, le plastiche e il legno, che altrimenti verrebbero così sottratte al riciclo eliminando così il loro contributo al calcolo di cui sopra.

6 L ATTUALE CONTESTO REGIONALE - La Produzione di Rifiuti Urbani (dati anno 2013) In ambito regionale c è da fare molto per avviare il percorso «zero discariche», obiettivo che fonda i suoi presupposti su un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti fondato su una attenta politica della prevenzione, sulla raccolta differenziata e sul recupero/riciclaggio Quadro riassuntivo della produzione totale di RU nella Regione Calabria Anno 2013 COSENZA CATANZARO REGGIO C CROTONE VIBO V TOTALE ton Popolazione Produzione pro-capite 420,55 Produzione totale di RU Anno-2013 COSENZA CATANZARO REGGIO C CROTONE VIBO V TOTALE ton Popolazione Produzione pro-capite 420,55 Kg Produzione totale di RD Anno-2013 COSENZA CATANZARO REGGIO C CROTONE VIBO V TOTALE t/a Popolazione Produzione pro-capite 61,87 kg

7 LA GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI NELLA REGIONE CALABRIA NELL ANNO 2013 OFFERTA IMPIANTISTICA REGIONALE (TMB) t/a scarti FOS CSS (30%) Perdite di Processo (17%) Recuperi (3%) t/a RUr = t/a Tot Rifiuti Prodotti = t/a t/a TOTALE A DISCARICA t/a t/a t/a RD = t/a Totale conferimenti a discarica (conferimenti diretti + da TMB) circa il 70% dei RUr

8 L OPZIONE ZERO DISCARICHE La nuova politica in materia di gestione del ciclo dei rifiuti nella Regione Calabria, oggetto di aggiornamento delle Linee Guida Regionali, si baserà su una serie di azioni così sintetizzabili: 1. Attivazione di concrete politiche di prevenzione nella produzione dei rifiuti 2. Organizzazione capillare della raccolta differenziata delle frazioni non biodegradabili (cellulosiche, plastiche, vetro, metalli, legno, eccetera). 3. Organizzazione capillare della raccolta differenziata delle frazioni biodegradabili (FORSU); 4. Recupero delle MPS ancora contenute nei RUr a valle della raccolta differenziata 5. Previsione di una adeguata impiantistica di supporto e valorizzazione delle RD e dei RUr; 6. L eventuale recupero energetico, che nella gerarchia della gestione del ciclo dei rifiuti fissata dalla Direttiva precede lo smaltimento in discarica, deve essere eventualmente limitato esclusivamente alle frazioni non riciclabili quale alternativa al loro smaltimento in discarica; 7. Lo smaltimento in discarica dovrà essere una attività sempre più residuale nel ciclo dei rifiuti, con l obiettivo di contenerla in un range compreso tra il 10% ed il 15%, contro l attuale 69%

9 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - PREVENZIONE Sul punto, anche in ottemperanza alle vigenti disposizioni normative nazionali, è stata predisposta una bozza del Piano di Prevenzione. Essa indica proposte concrete di prevenzione sui seguenti principali temi che riguardano la riduzione della produzione dei rifiuti in ambito regionale: 1. Imballaggi primari per acqua minerale 2. Imballaggi primari per il latte 3. Stoviglie usa e getta 4. Riduzione shopper monouso 5. Riduzione carta grafica 6. Riduzione contenitori detergenti e detersivi liquidi 7. Recupero delle eccedenze alimentari 8. Compostaggio domestico 9. Imballaggi monouso ortofrutta 10. Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) 11. Beni durevoli 12. Abiti usati 13. Riduzione pannolini per bambini usa e getta 14. Riduzione carta uffici pubblici 15. Riduzione rifiuti nelle sagre 16. Green public procurement 17. Rifiuti da demolizione e scavi 18. Riduzione degli scarti di processo nelle nuove piattaforme regionali

10 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - GLI OBIETTIVI QUANTITATIVI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA La nuova pianificazione definirà precisi indirizzi per la raccolta differenziata su tutto il territorio regionale. SCENARIO INIZIALE ANNO 2015 RD al 15% RSU TOTALI PRODOTTI ton FABBISOGNO IMPIANTISTICO DI SUPPORTO, VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton DIMENSIONAMENTO MINIMO IMPIANTISTICA DI SUPPORTO,VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton SCENARIO INTERMEDIO ANNO 2018 RD al 40% RSU TOTALI PRODOTTI ton FABBISOGNO IMPIANTISTICO DI SUPPORTO, VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton DIMENSIONAMENTO MINIMO IMPIANTISTICA DI SUPPORTO,VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton SCENARIO FINALE ANNO 2020 RD al 65% RSU TOTALI PRODOTTI ton FABBISOGNO IMPIANTISTICO DI SUPPORTO, VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton DIMENSIONAMENTO MINIMO IMPIANTISTICA DI SUPPORTO,VALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO Frazioni biodegradabili Frazioni non biodegradabili Rifiuti urbani residui ton ton ton Il sistema impiantistico pubblico e gli operatori privati calabresi dovranno garantire la copertura dei predetti fabbisogni di trattamento, recupero, valorizzazione.

11 Fonte: Linee Guida sulla raccolta differenziata del Ministero dell Ambiente L OPZIONE ZERO DISCARICHE - DIVERSE POSSIBILI MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLA RD Se disponiamo di piattaforme di valorizzazione della RD ogni Comune può scegliere una metodica di RD che massimizzi i recuperi e minimizzi i costi e le difficoltà per l utenza.

12 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - I COSTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Sono legati: 1. Alle modalità di raccolta 2. Ai trattamenti che devono: Eliminare le frazioni improprie Condizionare volumetricamente ai fini del trasporto Separare per polimeri le plastiche I costi elevati attuali, non solo nella Regione Calabria, sono in larga parte legati alla complessiva disorganizzazione, ridondanza e assenza di un adeguato sistema impiantistico di prossimità. RD non biodegradabili RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA/CARTONE C/S/T Centro Comprensoriale Convenzionato (CC) RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA/CARTONE Tale sistema determina un forte scompenso tra costi e ricavi provenienti dalla RD che di fatto disincentiva i comuni per le implicazioni tariffarie a carico del sistema e dei cittadini. C/S/T CARTA CARTONE DEINK Centro Selezione Spinta (CSS) RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA/CARTONE C/S/T CARTA CARTONE DEINK MPS a riciclo Generalmente i comuni nell effettuare la raccolta differenziata spendono molto di più dei corrispettivi che vengono riconosciuti dall Accordo ANCI_CONAI.

13 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - I COSTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA OBIETTIVO DEL NUOVO PIANO E QUELLO DI MINIMIZZARE I COSTI DELLA FILIERA MASSIMIZZANDO I CORRISPETTIVI CONAI. Disponendo di una piattaforma integrata di recupero, coerentemente con l Accordo ANCI-CONAI, è possibile raccolta differenziata meno spinti e meno costosi, fermo restando gli obiettivi del 65% fissati dalle vigenti norme. applicare modelli di RD non biodegradabili RD biodegradabili Legno c/s/t c/s/t ECODISTRETTO Centro comprensoriale (CC) Centro di selezione spinto (CSS) carta/cartone PET/PE/PP/FILM, ecc da RD PET/PE/PP/FILM, ecc. da RUr Compost di qualità RUr a valle della raccolta differenziata Vetro c/s/t Centro di recupero spinto di MPS dai RUr Linea di compostaggio Gestione Legno e v etro Scarti non riciclabili a combustione Scarti a discarica Legno e vetro a riciclo nota: c/s/t (carico/scarico/trasporto) TALE SISTEMA DETERMINA UNA FORTE ECONOMIA SUL PIANO GESTIONALE E QUINDI TARIFFARIO

14 I COSTI DEL CICLO DEI RIFIUTI IN RELAZIONE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Si riportano tre diversi scenari, relativi ai costi totali pro capite annui, in funzione dell incremento delle percentuali di raccolta differenziata: Caso: comuni fino a 5000 ab. Caso: comuni da a ab. Caso: comuni da a ab.

15 BENEFICI OCCUPAZIONALI DERIVANTI DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Sulla base dei dati relativi a molte realtà piemontesi e venete si riporta un esempio di come t di rifiuti possono avere le seguenti diverse destinazioni e richiedere un diverso numero di addetti t in discarica = ca 10 addetti t in inceneritore = ca 40 addetti t in impianto di compostaggio 6 addetti t in impianto selezione plastiche 17 addetti t in impianto selezione carta/cartone 17 addetti t in impianto riciclo vetro 12 addetti t in impianto riciclo RAEE 43 addetti t in impianto selezione vestiti 8 addetti t in impianto TMB 7 addetti TOTALE ADDETTI = ca 110 addetti A questi sono da aggiungere circa 133 addetti per la raccolta differenziata per un totale di posti di lavoro pari a 243 addetti. Per ogni posto di lavoro nell incenerimento ce ne sono sei nella filiera del riciclo, riducendo anche le tasse ai cittadini, artigiani e commercianti

16 CORRISPETTIVI DERIVANTI DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Nell ambito dell Accordo Quadro ANCI-CONAI vengono definiti i corrispettivi, con riferimento a parametri qualitativi, relativamente alla gestione dei servizi di raccolta differenziata Materiale da RD Fascia di Qualità Corrispettivo per ton Plastiche miste 5% 277 Plastiche miste 10% 250 Plastiche miste 20% 200 Ferrosi 2% - 5% 90 Non Ferrosi 2% - 5% 400 Carta/Cartone 2% - 5% 190 Vetro < 3% 39 Legno 2% - 5% 1,80

17 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - LE AZIONI MINIME DA INTRAPRENDERE Per poter avviare l opzione «Zero Discariche» è necessario intraprendere delle azioni minime qui di seguito sintetizzate: Attivazione di una raccolta domiciliare Porta a porta, e/o di «prossimità» Intercettazione puntuale per le grandi utenze e/o utenze mirate (bar, ristoranti, alberghi, aree turistiche, ecc). Studio di meccanismi «premianti» per i cittadini più virtuosi che conferiscono nelle isole ecologiche e/o nelle isole a scomparsa o che fanno una buona raccolta differenziata. Allestimento di isole ecologiche ed ecocentri (Ingombranti, RAEE, ecc.) Effettuare il massimo recupero di MPS dai rifiuti urbani che residuano a valle della raccolta differenziata (Rur) Tipologia minima di rifiuti da raccogliere in modo differenziato: Carta e cartone Vetro Multimateriale leggero (plastiche, tetrapak, barattoli in metallo, scatolette, buste in plastica, vaschette alimenti ecc.) Organico,verde, sfalci e potature Secco residuo

18 L OPZIONE ZERO DISCARICHE - LE AZIONI MINIME DA INTRAPRENDERE UNA CORRETTA INFORMAZIONE AI COMUNI Al fine di assicurare una corretta informazione, CONAI promuove in collaborazione con gli enti locali comuni, autorità d ambito, regioni specifici progetti formativi mirati a: l organizzazione delle attività di comunicazione a supporto delle raccolte differenziate; illustrazione dei contenuti dell Accordo Quadro ed il relativo sistema delle convenzioni per avviare a recupero e/o riciclo i rifiuti di imballaggio; diffusione delle migliori esperienze best practice a livello nazionale per la raccolta e gestione dei rifiuti di imballaggio inerenti al miglioramento delle rese quali-quantitative nelle attività di raccolta. L attività formativa si rivolge prevalentemente ai funzionari ed amministratori della pubblica amministrazione e alle società pubbliche e private di gestione delle raccolte differenziate. UNA PUNTUALE CONOSCENZA DEI DIVERSI POSSIBILI MODELLI OPERATIVI, DEI MECCANISMI INCENTIVANTI, ECCETERA COSTITUISCE UNA CONDIZIONE IMPORTANTE PER UN EFFETTIVO SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E FONDAMENTALE LA MESSA A DISPOSIZIONE DI SPECIFICI FINANZIAMENTI A SUPPORTO DI INIZIATIVE E PROGETTI MIRATI ALLO SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE (CITTADINI E SCUOLE)

19 INDIRIZZI DEL FUTURO NUOVO PIANO REGIONALE - L IDEA DELL»ECODISTRETTO» Alla luce di quanto prcedentemente esposto, il nuovo sistema impiantistico regionale dovrà: 1. essere in grado di interfacciarsi e trattare in primis la raccolta differenziata, che a regime sarà il 65% della produzione dei rifiuti 2. Le stesse piattaforme dovranno essere in grado di trattare i RUr recuperando le MPS 3. Dovrà essere in grado di adattarsi progressivamente alla mutua variazione dei due predetti flussi (RD/RUr) LE NUOVE LINEE GUIDA REGIONALI PREVEDONONO QUINDI UNA TRASFORMAZIONE RADICALE DEL CONCETTO IMPIANTISTICO CHE VIENE IN PRIMIS ASSERVITO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. L IDEA DELL ECODISTRETTO

20 L IDEA DELL ECODISTRETTO _LOGISTICA OPERATIVA E FUNZIONALE RACCOLTA/TRASPORTO VALORIZZAZIONE /TRATTAMENTI RECUPERO /RICICLAGGO RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA/CARTONE CARTA CARTONE DEINK RACCOLTA DIFFERENZIATA DI PLASTICHE MONOMATERIALI PE Pe Film PP PET(tr) PET(az) PET(bc) RACCOLTA DIFFERENZIATA DI MULTIMATERIALE LEGGERO PLASTICA MISTA PE PP Pe Film PET(tr) PET(az) PET(bc) NON FERROSI FERROSI RACCOLTA DIFFERENZIATA RUr DI MULTIMATERIALE LEGGERO PE Pe Film PP PET(tr) PET(az) PET(bc) CSS/Scarti CARTA MISTA FERROSI NON FERROSI

21 L IDEA DELL ECODISTRETTO _LOGISTICA OPERATIVA E FUNZIONALE RACCOLTA/TRASPORTO VALORIZZAZIONE /TRATTAMENTI RECUPERO /RICICLAGGO RACCOLTA FORSU DIFFERENZIATA DI MULTIMATERIALE LEGGERO COMPOST BIOGAS RACCOLTALEGNO DIFFERENZIATA DI MULTIMATERIALE LEGGERO LEGNO TRITURAZIONE/VALORIZZAZIONE LEGNO FERROSI RACCOLTAVETRO DIFFERENZIATA DI MULTIMATERIALE LEGGERO VETRO STOCCAGGIO/PULIZIA SCARTI

22 L IDEA DELL ECODISTRETTO _LOGISTICA FUNZIONALE RD monomateriale Carta e Cartone CER CER RD monomateriale Imballaggi in Plastica CER RD multimateriale leggero (PL) CER Rifiuto indifferenziato (RU R ) Area conferimento materiale Area conferimento materiale Area conferimento materiale Area conferimento materiale Piattaforma di selezione e valorizzazione carta/cartone Piattaforma di selezione e valorizzazione imballaggi in plastica Piattaforma di pretrattamento e selezione MPS Carta Cartone Deink Carta e Cartone CER PET (colorato, azzurrato, incolore) HDPE LDPE films PP Plastica e Gomma CER Vetro Alluminio Ferro Acciaio Carta/Cartone solo per RUR Vetro CER Metalli ferrosi CER Metalli non ferrosi CER Tale piattaforma consente di massimizzare il contributo ai Comuni da parte dei Consorzi di Filiera del CONAI in quanto la raccolta differenziata risulterà pulita (eventualmente già separata per polimeri), assicurando cosi ai Comuni il massimo contributo CONAI.

23 RUr 100% RSU 100% L OPZIONE ZERO DISCARICHE - CONFRONTO TMB PIATTAFORMA RECUPERO SPINTO SCENARIO IMPIANTO TMB TRADIZIONALE SCENARIO IMPIANTO RECUPERO SPINTO IN ASSETTO GESTIONE RU R CSS ( ~30%) SMALTIMENTO ONEROSO A COMBUSTIONE CARTA CARTONE FOS/SCARTI A DISCARICA (~50%) SMALTIMENTO ONEROSO IN DISCARICA FERROSI PERDITE DI PROCESSO (~17%) RECUPERI (~ 3%) RICICLABILI ( ~50%) CON VENDITA MPS NON FERROSI PE, polietilene PS, polistirene (polistirolo PP, polipropilene SINTESI DEL BILANCIO DI MASSA 50% A SMALTIMENTO ONEROSO DISCARICA 30% A SMALTIMENTO ONEROSO WTE 22% PERDITE DI PROCESSO 3% MPS CON RICAVI PVC, cloruro di polivinile PET, polietilentereftalato frazione colorata frazione azzurrata BIOESSICCATO (~30%) PERDITE DI PROCESSO (~20%) SMALTIMENTO ONEROSO frazione incolore SINTESI DEL BILANCIO DI MASSA 50% AL MERCATO DEL RECUPERO 30% A SMALTIMENTO ONEROSO WTE/DISCARICA 20% PERDITE DI PROCESSO 3% MPS CON RICAVI

24 L IDEA DELL ECODISTRETTO - LA PARTE TECNOLOGICA DI VALORIZZAZIONE E RECUPERO Zona selezione plastiche da RD Zona conferimento, stoccaggio e caricamento plastiche da RD

25 L IDEA DELL ECODISTRETTO - LA PARTE TECNOLOGICA DI VALORIZZAZIONE E RECUPERO Zona conferimento, stoccaggio e caricamento CARTA/CARTONE DA RD Zona di selezione

26 L IDEA DELL ECODISTRETTO - LA PARTE TECNOLOGICA DI VALORIZZAZIONE E RECUPERO Zona conferimento, stoccaggio e caricamento RUr Zona trattamento e selezione RUr CSS Scarti

27 L IDEA DELL ECODISTRETTO _UN ESEMPIO DI IMPIANTO DI RECUPERO MPS DAI RU Di seguito un video di una piattaforma che, pur in assenza totale di raccolta differenziata è in grado di recuperare la quasi totalità delle MPS contenute nei RSU. Ovviamente l efficienza di detta piattaforma migliorerebbe in presenza di una raccolta differenziata

28 OBIETTIVO «ZERO DISCARICHE»

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