Yo espero non uno di meno
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- Agnolo Pellegrini
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1 SCHEMA PROGETTO (da predisporre a cura della scuola capofila di Rete proponente il Progetto al P.C.) Allegato C DATI della RETE PROPONENTE e del PROGETTO PROPOSTO Denominazione Rete Scuole aderenti Rete delle II.SS. del XXXI Distretto: Insieme si può C.D. Campagnano di Roma II.CC. Campagnano di Roma, Capena, Castelnuovo di Porto, Fiano Romano, Formello, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano I.C. Formello RMIC88500X Via Umberto I n Formello (RM) Tipologia / Denominazione Scuola capofila Codice meccanografico Indirizzo / comune / provincia Tel. / Fax Tel Fax rmic88500x@istruzione.it Titolo progetto con eventuale logo Abstract Progetto 1) Rilevazione dei bisogni Fabbisogni formativi e cognitivi emersi Yo espero non uno di meno (contrasto al disagio giovanile e prevenzione dispersione per i soggetti a rischio di emarginazione) Il disagio scolastico è un fenomeno complesso che si manifesta a scuola, ma che è determinato da variabili personali e sociali, psicologiche e caratteriali connesse anche con il contesto familiare/culturale di provenienza. Varie e molteplici sono le situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso con la conseguente disaffezione alla scuola. I problemi scolastici sono di tipo diverso e di diversa gravità, spesso sono la conseguenza del contesto in cui il ragazzo viene a trovarsi: l ambiente socioculturale, il clima familiare, la qualità dell istituzione scolastica e degli insegnanti con cui si relaziona. La scuola e i docenti influiscono molto poco sia sull ambiente socioculturale, che sul clima familiare ma sono sicuramente determinanti per la qualità dell istituzione scolastica e sull instaurarsi di buone pratiche. Il progetto di ricerca-azione si svolgerà in orario extracurricolare, prevederà l applicazione di metodologie interattive con l utilizzo di internet, della Lim e di materiale informatico. I materiali prodotti nelle singole scuole saranno condivisi con tutti gli attori del progetto. Tutte le diverse attività saranno validate da esperti nell utilizzo delle TIC nella didattica e da colleghi competenti nella valutazione. Le scuole, per la formazione inerente la dispersione scolastica, si avvarranno della collaborazione, già avviata per il progetto Verso una scuola amica, con l Unicef, soggetto accreditato dal MIUR per la formazione. Per l aspetto tecnologico, ci si avvarrà della collaborazione del personale interno alla rete, altamente qualificato sulle TIC e sulla loro applicazione nella didattica. Gli insegnanti, nelle riunioni dei diversi Collegi Docenti delle scuole della rete, hanno manifestato la necessità di una maggiore formazione sulle problematiche che afferiscono alla dispersione scolastica in quanto, basandosi sulle indagini quantitative e qualitative con soggetti specializzati nello studio della dispersione scolastica, come il CLES e il CEIS, e dall analisi dei quattro indicatori che principalmente caratterizzano questo fenomeno, bocciature ripetenze - ritiri - trasferimenti, ci si è accorti che, a livello nazionale, la dispersione scolastica colpisce maggiormente le scuole superiori, con la bocciatura al I posto (19%), mentre, nelle scuole secondarie di I grado, la percentuale scende al 9 %. 1
2 2) Metodologia dei processi Metodi e strategie individuate per l espletamento dell attività formativa Nel nostro territorio, le percentuali sono le seguenti: Tasso di non conseguimento della scuola dell obbligo 5,5 5,6 % Tasso di dispersione nelle scuole secondarie di I grado 10,4 % Tasso di dispersione nelle scuole secondaria di II grado 26,1 % Lezioni frontali in videoconferenza Uso della Lim in gruppo/classe Utilizzo del laboratorio informatico e di programmi multimediali Ricerche in internet Schede strutturate predisposte e da predisporre Utilizzo del problem solving nell organizzazione della struttura dell attività Uso di materiali strutturati. L esperienza sarà divisa in diverse fasi: Presentazione delle attività ai docenti con conseguente uso delle tecnologie didattiche/informatiche I docenti utilizzeranno la Lim, elaborando, con la collaborazione di docenti esperti nell uso delle tecnologie didattiche, attività educativo-didattiche da utilizzare con i propri alunni, per sperimentare quanto formulato nella fase iniziale del progetto. Si utilizzerà, vista anche la vastità del territorio del XXXI Distretto, il sistema della formazione svolta attraverso la tecnologia utilizzata per la videoconferenza; Gli alunni verranno coinvolti nella realizzazione dell esperienza e nella stesura finale dell attività, tenendo conto degli ambiti disciplinari coinvolti e dei materiali funzionali all esperienza. Cooperazione attraverso un tutoraggio tra pari (accoglienza e peer education); accoglienza rivolta agli studenti delle prime classi per superare difficoltà di inserimento e collaborazione con gli sportelli di ascolto e con i docenti del segmento scolastico precedente per individuare le situazioni di disagio degli alunni. 3) Tecnologie utilizzate Lim, Laboratorio linguistico multimediale, Suite di office 2007 e/ o openoffice.org Microcamere e telecamere digitali Skype 4) Collegamento con progetti già attuati. Progetto Area a forte processo immigratorio Progetto Mondo (con la collaborazione dell Ufficio di Piano del distretto socio-sanitario RM F4) Progetto Verso una scuola amica Progetto conseguimento dell ECDL 5) Obiettivi generali 1. Formare i docenti per: prevenire la dispersione scolastica recuperando carenze linguistiche, logiche e di metodo di studio, individuando percorsi di recupero e di orientamento, favorire l integrazione ai fini di un ottimale convivenza civile sul territorio, promuovere la motivazione allo studio come fattore di crescita personale e di promozione sociale. 2. Supportare dal punto di vista organizzativo, il Gruppo di Lavoro Intraistituzionale (GLI), coadiuvato dagli psicologi degli Sportelli di Ascolto delle diverse scuole. 3. Diffondere e condividere i risultati del GLI tra educatori, psicologi degli sportelli di ascolto, operatori dell Ufficio di piano del distretto socio-sanitario RM F4, formatori, operatori scolastici, Consigli Scolastici dei Ragazzi e delle Ragazze dei diversi Istituti della rete, rappresentanti del Comitato dei Genitori, Centri di Orientamento al Lavoro, Associazioni di promozione sociale, volontariato e altri soggetti coinvolti nelle politiche giovanili. 6) Obiettivi specifici Formazione del personale docente finalizzata a: diffondere delle buone pratiche, definendo modelli codificabili e trasferibili. sviluppare l attenzione a prassi condivise per la documentazione delle azioni formative; 2
3 diffondere riflessione e valutazione di esperienze anche non svolte direttamente; sviluppare azioni integrate tra scuole e tra scuole ed altre istituzioni e agenzie formative; dare visibilità all azione delle scuole, coerente a saldi principi formativi espressi dalla società democratica, capace di recepire e rispondere alle specifiche necessità del proprio territorio; prevenzione della dispersione scolastica conseguente al disagio adolescenziale da parte degli alunni in modo da favorire l acquisizione delle competenze di base previste nelle indicazioni nazionali; costruzione di percorsi personalizzati informatici per conoscersi e riconoscersi attraverso la rete; acquisizione e potenziamento delle capacità/conoscenze anche informatiche e degli strumenti di autovalutazione; rinforzo dello sviluppo dell identità e dell autonomia di ciascun alunno; acquisizione e potenziamento degli strumenti per operare scelte consapevoli. 7) Risultati attesi Miglioramento delle capacità di riconoscimento degli elementi distintivi della dispersione e delle problematiche legate al disagio giovanile; Costituzione di uno spazio virtuale per lo scambio di esperienze e per la condivisione delle problematiche inerenti alla dispersione scolastica e alla prevenzione del disagio giovanile. Approfondimento delle conoscenze/competenze nell uso delle tecnologie informatiche e della LIM da parte del personale docente. 8) Tipologia prodotti finali Il progetto sollecita la produzione attiva di materiale didattico realizzato in piccoli gruppi. I prodotti saranno costituiti da manufatti di varia natura che verranno informatizzati dagli stessi docenti, con la partecipazione degli alunni. Con l aiuto di esperti esterni, facenti parte di associazioni presenti sul territorio, si realizzerà anche un cortometraggio sul tema della dispersione scolastica e dell integrazione. Pubblicazione nel sito internet della rete, appositamente creato, delle attività svolte e dei risultati attesi in un area Docenti in cui sia possibile recuperare materiale didattico. 9) Raccordi con il territorio Raccordi con gli EE.LL., collaborazione con associazioni culturali del territorio, educatori, psicologi degli sportelli di ascolto, operatori dell Ufficio di piano del distretto socio-sanitario RM F4, formatori, con i rappresentanti dei Comitati dei Genitori, con i Centri di Orientamento al Lavoro, con le associazioni di promozione sociale, di volontariato e con altri soggetti coinvolti nelle politiche giovanili. 10) Sperimentazione guidata in classe / scuola, in itinere Verranno coinvolte n 2 classi V di scuola primaria (circa 50 alunni) e 2 classi I di scuola secondaria di I grado (circa 50 alunni) per ogni scuola della rete (36 classi = 900 alunni circa) Fasi del progetto: Fase di Attivazione per definire le tematiche delle unità didattiche e la suddivisione dei docenti in piccoli gruppi di ricerca/azione; Fase Introduttiva: gli insegnanti, attraverso la Work Breakdown Structure, definiranno le fasi dell unità didattica prescelta, le attività necessarie per attuarle, procedendo anche alla stima del lavoro e del tempo necessario ad ogni attività. Fase Operativa: i docenti con l aiuto di un tutor attueranno l unità didattica progettata nella propria classe Conclusiva: gli insegnanti valuteranno la ricaduta dell attività e il raggiungimento degli obiettivi attesi, condividendoli con il GLI. 11) Monitoraggio Il progetto sarà monitorato periodicamente da apposita commissione costituita dai DD.SS., e da un rappresentante per ogni Collegio dei Docenti. Il monitoraggio sarà svolto attraverso apposite griglie di osservazione, predisposte dal gruppo di progetto. La valutazione sarà effettuata, sulla base di griglie predisposte dagli 3
4 esperti, sulle modifiche comportamentali da osservare in diversi contesti: familiare, scolastico, extrascolastico. Essa sarà affidata al gruppo di progetto che valuterà le osservazioni degli insegnanti, degli operatori dei servizi sociali e dei familiari. 12) Diffusione dei risultati raggiunti Il progetto e i risultati ottenuti saranno divulgati sul sito della rete delle scuole attraverso la pubblicazione del materiale informatico o informatizzato prodotto. 13) Evoluzione del progetto 1. Aggiornamento continuo della banca-dati appositamente allestita; 2. Attività di consuelling tra docenti e tra esperti e docenti; 3. Creazione in rete di un cartellone artistico-culturale per socializzare e valorizzare le esperienze creative realizzate dai docenti durante le attività didattiche. 14) Pianificazione dei tempi Durante l intero anno scolastico: nel primo periodo: attività di informazione sulla dispersione scolastica e sulla prevenzione del disagio giovanile, confronto su esperienze pregresse dei docenti; nel corso dell anno scolastico: attività didattiche volte al recupero delle competenze di base e favorire lo star bene a scuola degli alunni nella parte terminale: elaborazione di documenti e filmati volti a registrare l esperienza svolta nelle diverse scuole che verrà condivisa per essere più approfonditamente analizzata. 15) Pianificazione dei costi Tutor d aula effettuato da docenti interni, esperti nell utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica. 30 ore tutoraggio d aula x 9 istituti = 270 ore x 33,00 = 8.910,00 Tutor di rete 800,00 Esperti esterni sulla dispersione scolastica 9 ore = 590,00 comprensivo di tutti gli oneri: IVA, Cassa Previdenziale, etc. Totale ,00 Formello, 16/04/2012 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (prof.ssa Giulia ORSINI) 4
5 TIPOLOGIA DEL PROGETTO LINEE GUIDA PROGETTUALI Il progetto redatto, e di cui si invia il materiale già in parte predisposto, rientra in un percorso di ricerca/azione che prevede l utilizzo di LIM e l uso di tecnologie didattiche innovative che per la loro specificità permettono di arricchire la tradizionale lezione frontale avvalendosi della multimedialità. In tal modo ogni concetto, anche il più complesso, diventa più accessibile per gli alunni; inoltre l insegnante riesce a mantenere viva l attenzione e la concentrazione degli alunni. L uso delle LIM, in particolare, permettono al docente di personalizzare le lezioni e mantenere memoria dei percorsi fatti attraverso il salvataggio dei materiali ed inoltre consente di proporre e svolgere attività di tipo collaborativo (apprendimento tra pari) e laboratoriale utilizzando un linguaggio che è in linea con i loro interessi e le loro esperienze. CARATTERISTICHE TERISTICHE DEL PROGETTO Il progetto si distingue per introduzione di pratiche didattiche innovative nei percorsi curriculari ed inoltre promuove all interno del corpo docente l acquisizione di conoscenze e competenze sia nel favorire processi di continuità didattica sia nell utilizzo di tecnologie didattiche innovative. ARTICOLAZIONE PROPOSTA PROGETTUALE 1. Premessa : allegato C 2. Abstract : allegato C 3. Obiettivi : allegato C 4. Argomenti e programma di lavoro: il lavoro ideato per il progetto è un webquest in verticale rivolto agli alunni delle quinte della scuola primaria e prime della scuola secondaria di I grado, e delle terze medie e prime superiori degli istituti scolastici del distretto (Nelle nostre classi sono inseriti sia ragazzi stranieri, che DSA e disabili, inoltre la nostra scuola da sempre collabora con l Università Bocconi facendo partecipare i più volenterosi ai giochi matematici ). Il 6
6 progetto mira a promuovere l autonomia del discente dando l opportunità di lavorare in gruppo attivando il pensiero critico, il problem solving e le competenze informatiche e tecnologiche. Si tratta di un progetto interdisciplinare in lingua inglese per gli alunni della primaria e in lingua spagnola e inglese per gli alunni della secondaria e superiore. Il webquest promuove, inoltre, un approccio trasversale curricolare che coinvolge diverse discipline: Informatica, lingua inglese, lingua spagnola, geografia, storia, scienze, musica, arte. 5. Direttore responsabile: D.S. Giulia Orsini con la cooresponsabilità di tutti i Dirigenti Scolastici degli Istituti della rete del XXXI Distretto. 6. Tutor dei corsi: Lattanzi Paola Primi Loretta Sgalippa Catia ed altri docenti titolari nelle diverse scuole della rete titoli posseduti: Master Universitario di I livello in Progettista EPICT per la scuola: la patente pedagogica europea sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione per l instructional design anno accademico 2009/2010 presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Genova. Diploma di ECDL Titoli posseduti per il ruolo di insegnante. 7. Tutor di rete: Ercole Carlo, docente di matematica specializzato sulla creazione di siti web. 8. Relatori del corso: UNICEF - relatori specializzati sulle tematiche relative alla dispersione scolastica. 9. I corsi si svolgeranno nei primi mesi di scuola, durante il primo trimestre, mentre i lavori con i ragazzi si svolgeranno durante tutto l anno scolastico. DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO Per la specificità dei mezzi multimediali utilizzati sarà conservata copia digitale dei percorsi e dei materiali predisposti che, comunque, verrà pubblicata sul sito web di rete, appositamente creato. 7
ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
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