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1 Comune di Lacchiarella Città Metropolitana di Milano Piano di Governo del Territorio 2012 Piano delle Regole Variante delle NTA 24 giugno 2016 Arch. Marco Engel con arch. Franco Aprà

2 1. Premessa Nella presente relazione si argomentano le motivazioni e i contenuti di una variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano delle Regole del vigente PGT del Comune di Lacchiarella. Il PGT vigente è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 04 ottobre 2012, ed è entrato in vigore con la pubblicazione sul BURL n.1 del

3 2. Motivazioni della variante All atto dell elaborazione e dell adozione del vigente PGT risultarono pressoché integralmente realizzate le previsioni di un Piano di Lottizzazione in attuazione del PRG vigente alla fine degli anni Novanta, adottato nel dicembre del 1998, approvato con delibera consiliare. n 16 del 26/03/1999. La relativa convenzione è stata stipulata in data 11 giugno Successivamente alla firma della Convenzione è iniziato l iter amministrativo-edilizio con l effettiva attuazione delle previsioni del piano. Il PGT del 2011 ha considerato pertanto il comparto come parte integrante del tessuto urbano consolidato, classificando le relative aree nel Piano delle Regole. Piano delle Regole tav. RP 01: Carta della disciplina delle are scala 1: circa. Nella frazione Villamaggiore, in tinta azzurra è identificata la zona B/PL destinata all attività logistica. In giallo sono identificate le zone agricole. A nord del polo logistico sono identificate le aree residenziali della ex cascina Villamaggiore e, in tinta viola, l area interessata dalle previsioni di uno sportello unico per le attività produttive. Le aree al contorno sono comprese nel PTC del Parco Agricolo Sud Milano. 3

4 Le Norme Tecniche di Attuazione all art. 17 delle NTA del Piano delle Regole così recitano (testo in corsivo): Art. 17 Zone B/PS e B/PL: tessuto urbano consolidato produttivo a normativa specifica (...) 17.2 Zona B/PL per attività di logistica La zona B/PL individuata nell'azzonamento con simbologia specifica è caratterizzata dalla presenza di attività di logistica. La sua destinazione d'uso è pertanto costituita dalle attività del gruppo funzionale Gf 2.3 e dalle attività complementari con essa strettamente connesse dal punto di vista funzionale, in particolare relative al commercio al dettaglio del gruppo funzionale Gf 5.2, e al commercio all ingrosso, di pertinenza esclusiva dell'attività principale stessa. E esclusa ogni altra destinazione d uso. Sono confermati gli indici, i parametri e le condizioni tutte contemplate dal Piano attuativo e dai successivi atti abilitativi in attuazione delle prescrizioni del PRG. Gli immobili realizzati risultano nella successiva planimetria dello stato di fatto, ricavato dalle planimetrie catastali (foglio 20 del Catasto terreni), riprodotte in scala 1:5.000 circa. 4

5 Il Piano Attuativo ha contemplato la realizzazione di un complesso produttivo con destinazione d uso specifica: un Centro Logistico in un ambito di circa 39 ettari. L edificabilità ammessa ammonta a mq di SLP. Le opere di urbanizzazione previste in convenzione, all interno e all esterno del perimetro dell ambito assoggettato a Piano Attuativo, sono state integralmente realizzate. Alla luce degli atti di concessione edilizia già rilasciati nel periodo fino al 2008, risultano solo mq di SLP non ancora attuata (2% circa del totale), la cui possibile realizzazione potrà avvenire in futuro senza necessità di nuova pianificazione attuativa 1. Allo stato attuale, per effetto delle condizioni generali venutesi a configurarsi successivamente al 2007, risultano in condizione di totale dismissione oltre il 50% delle Superfici lorde di pavimento, i cui sedimi fondiari sono identificati nella precedente planimetria in tinta verde. Ciò mette in grave difficoltà l intero insediamento e la stessa permanenza dell attività di logistica, che nel corso degli anni ha subito la concorrenza delle realizzazioni di edifici con destinazione genericamente industriale realizzati nell ultimo decennio per ingenti quantità nei territori comunali localizzati lungo la SP 40 Binasco Melegnano. Il centro è infatti gestito in regime di supercondominio, che in particolare amministra unitariamente le aree identificate in tinta gialla, con ripercussioni economiche della presenza delle parti dismesse anche sulle parti in attività. Della condizione qui descritta si hanno conseguenze anche sul livello di occupazione della forza lavoro oltre che sullo stato di conservazione degli edifici. Si rende pertanto necessario ampliare il campo delle destinazioni d uso ammesse per restituire al mercato immobiliare almeno una parte della SLP esistente. 1 Per consolidata giurisprudenza, a opere di urbanizzazione interamente realizzate, la capacità insediativa residua è realizzabile con semplice permesso di costruire o con titolo abilitativo equipollente anche a convenzione scaduta. 5

6 3. Contenuto della variante Alla luce delle motivazioni sopra esposte, si ritiene di modificare la vigente disciplina della zona B/PL adottando i seguenti criteri. 1) Conferma dell attuale destinazione d uso principale per l attività logistica Si ritiene che la conservazione di tale destinazione d uso come principale per una zona a diretto contatto con la linea ferroviaria Milano-Genova sia opportuna alla luce delle potenzialità che tuttora sono specifiche nella località di Villamaggiore rispetto alle altre realtà di logistica diffusa lungo l asta della SP 40 Binasco Melegnano. 2) Ampliamento delle destinazioni d uso ammesse Si ritiene necessario integrare le attuali destinazioni d uso complementari, in quanto compatibili con la destinazione d uso principale, con la destinazione produttiva industriale o artigianale, stabilendo un limite quantitativo per le destinazioni complementari e favorendo le attività produttive che risultino integrate con l attività di logistica. A tal fine si prospetta la seguente variante delle NTA del Piano delle Regole. Testo vigente 17.2 Zona B/PL per attività di logistica La zona B/PL individuata nell'azzonamento con simbologia specifica è caratterizzata dalla presenza di attività di logistica. La sua destinazione d'uso è pertanto costituita dalle attività del gruppo funzionale Gf 2.3 e dalle attività complementari con essa strettamente connesse dal punto di vista funzionale, in particolare relative al commercio al dettaglio del gruppo funzionale Gf 5.2, e al commercio all ingrosso, di pertinenza esclusiva dell'attività principale stessa. E esclusa ogni altra destinazione d uso. Sono confermati gli indici, i parametri e le condizioni tutte contemplate dal Piano attuativo e dai successivi atti abilitati-vi in attuazione delle prescrizioni del PRG. Testo modificato 17.2 Zona B/PL per attività di logistica La zona B/PL individuata nell'azzonamento con simbologia specifica è caratterizzata dalla presenza di attività di logistica. La sua destinazione d'uso è pertanto costituita dalle attività del gruppo funzionale Gf 2.3 e dalle attività complementari con essa strettamente connesse dal punto di vista funzionale, in particolare relative al commercio al dettaglio del gruppo funzionale Gf 5.2, e al commercio all ingrosso del gruppo funzionale Gf 2.5, di pertinenza esclusiva dell attività principale stessa. Le attività di produzione industriale del gruppo Gf 2.1 sono ammesse entro il limite di 1/3 della SLP consentita. Detta parte della SLP è ampliabile del 30% nel caso di attività produttive che risultino funzionalmente integrate con l attività di logistica localizzata nella medesima zona B/PL. E esclusa ogni altra destinazione d uso. Sono confermati gli indici, i parametri e le condizioni tutte contemplate dal Piano attuativo e dai successivi atti abilitativi in attuazione delle prescrizioni del PRG. 6

7 Si riportano di seguito le definizioni contenute nelle NTA del vigente Piano delle Regole per le destinazioni d uso contemplate dalla disciplina in oggetto. Gf 2.1 Gf 2.3 Gf 2.5 Gf 5.2 Attività industriali e artigianali: attività di produzione e trasformazione di beni, di carattere industriale e artigianale, svolte in fabbricati con tipologia e destinazione propria. Rientrano inoltre in questa categoria i laboratori di ricerca nonché gli spazi espositivi e di vendita dei beni prodotti dall unità locale, in quanto compresi negli immobili che la costituiscono. Attività logistica: attività specificamente destinata a movimentazione, immagazzinamento, deposito, conservazione, confezionamento e distribuzione di prodotti finiti destinati alla lavorazione e di merci destinate alla distribuzione, ivi comprese le lavorazioni finali della logistica integrata, quali l assemblaggio di parti finite, il confezionamento e l imballaggio Attività di commercio all ingrosso come tali definite all art. 4, comma 1, lett. a), del D.lgs. 114/98. Medie strutture di vendita di 1 livello aventi superficie di vendita superiore a mq 150 ed inferiore o uguale a mq 250 Le conseguenze ambientali della variante sono sostanzialmente nulle. La viabilità di accesso all area produttiva, realizzata in funzione del centro logistico, non subirà incrementi significativi di traffico, potendosi anzi ritenere che la generica attività di produzione industriale ne comporterà una riduzione significativa al confronto con la destinazione d uso dell attività logistica. Per tale aspetto si rinvia al rapporto ambientale preliminare 7

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