MODULO B - SEZIONE B2

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1 SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO CORSO DI FORMAZIONE DI SPECIALIZZAZIONE PER: RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B - SEZIONE B2 22 maggio 2013 In collaborazione con TORINO - VERONA - SALUZZO ares@ares.to.it 0 MARCATURA CE DPR 17/2010 E SIMILARI TITOLO III CAPO I - D. LGS. N. 81 ALLEGATI V / VI D. LGS. N. 81 CONDIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE LEGATE AI REQUISITI DELLE ATTREZZATURE ED ALLE MODALITA D USO 1

2 TITOLO III D.LGS. N. 81/08 ATTREZZATURE DI LAVORO ART DEFINIZIONI ART REQUISITI DI SICUREZZA ART OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ART. 72 OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E DEI CONCEDENTI IN USO ART. 66 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL. V ALL. VI REQUISITI DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO COSTRUITE IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DI DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO, O MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ANTECEDENTEMENTE ALLA DATA DELLA LORO EMANAZIONE DISPOSIZIONI CONCERNENTI L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 2 TITOLO III - D. LGS. N. 81/08 ATTREZZATURE DI LAVORO ATTREZZATURA: QUALSIASI MACCHINA, APPARECCHIO, UTENSILE O IMPIANTO, INTESO COME IL COMPLESSO DI MACCHINE, ATTREZZATURE E COMPONENTI NECESSARI ALL ATTUAZIONE DI UN PROCESSO PRODUTTIVO, DESTINATO AD ESSERE USATO DURANTE IL LAVORO MACCHINE (FISSE, PORTATILI, MOBILI, COMPLESSE) TRASPORTABILI, SINGOLE, MEZZI DI SOLLEVAMENTO, TRASPORTO, IMMAGAZZINAMENTO MEZZI D OPERA IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE (ACQUA, ARIA, ELETTRICO,..) UTENSILI 3

3 MACCHINA MEZZO SOLLEV.. IMPIANTO UTENSILE 4 FISSA TRASPORTA BILE PORTATILE SEMOVENTE OPERATRICE 5

4 ALTRE DEFINIZIONI DAL TITOLO III D. LGS. N. 81/08 USO DELL ATTREZZATURA DI LAVORO: QUALSIASI OPERAZIONE LAVORATIVA CONNESSA AD UN ATTREZZATURA DI LAVORO, QUALE LA MESSA IN SERVIZIO E FUORI SERVIZIO, L IMPIEGO, IL TRASPORTO, LA RIPARAZIONE,LA TRASFORMAZIONE, LA MANUTENZIONE, LA PULIZIA E LO SMONTAGGIO ZONA PERICOLOSA: SI INTENDE QUALSIASI ZONA ALL INTERNO O IN PROSSIMITA DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO NELLA QUALE LA PRESENZA DI UN LAVORATORE COSTITUISCE UN RISCHIO PER LA SALUTE O LA SICUREZZA DELLO STESSO LAVORATORE ESPOSTO: QUALSIASI LAVORATORE CHE SI TROVI INTERAMENTE O IN PARTE IN UNA ZONA PERICOLOSA OPERATORE: IL LAVORATORE INCARICATO DELL USO DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO 6 RISPETTO AL D. LGS. N. 626/94, RISULTA CANCELLATA LA DEFINIZIONE DI LAVORO IN QUOTA, COSI COME TUTTI GLI OBBLIGHI CONSEGUENTI SU TALE ARGOMENTO, CHE SONO STATI INSERITI NEL TITOLO IV, APPLICABILE AI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI CAPO II NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA ART LE NORME DEL PRESENTE CAPO SI APPLICANO AI LAVORI IN QUOTA DI CUI AL PRESENTE CAPO ED AD IN OGNI ALTRA ATTIVITA LAVORATIVA... 7

5 ESSENDO IN OGNI CASO TUTTI I DISPOSITIVI PER PORTARE IN QUOTA I LAVORATORI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO... TALI ATTREZZATURE VANNO CONSIDERATE NELL APPLICAZIONE DEL TITOLO III CHE STIAMO ESAMINANDO REQUISITI DI SICUREZZA VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE DI TUTELA OLTRE A CIO SI DOVRA VALUTARE SE APPLICARE ANCHE GLI SPECIFICI OBBLIGHIDEL TITOLOIV IV, CAPO II, CHE POIESAMINEREMO ESAMINEREMO, SE SI SVOLGE UN LAVORO IN QUOTA... ATTIVITA LAVORATIVA CHE ESPONE IL LAVORATORE AL RISCHIO DI CADUTA DA UNA QUOTA POSTA AD ALTEZZA SUPERIORE A 2 M RISPETTO AD UN PIANO STABILE... 8 ART. 70, C.1, 2, 3 REQUISITI DI SALUTE E DI SICUREZZA 1) SALVO QUANTO PREVISTO AL COMMA 2, LE ATTREZZATURE DI LAVORO MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE SPECIFICHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO NORMATIVA DI RECEPIMENTO DIRETTIVE MARCATURA CE 2) LE ATTREZZATURE COSTRUITE IN ASSENZA O IN PRECEDENZA REQUISITI GENERALI DI SICUREZZA IN ALLEGATO V (OVVERO AI DECRETI EVENTUALI APPROVATI CON SPECIFICI DECRETI SU DELEGA DELL ART. 395 DEL DPR 547 VIGORE FINO AL 94. O DELL ART. 28 DEL D.LGS. N. 626 ART. 28 ORA ABROGATO) 9

6 I REQUISITI DI SICUREZZA APPLICABILI SONO QUINDI DIVERSI A SECONDA DEI SEGUENTI PARAMETRI ATTREZZATURE MARCATE CE REQUISITI DI SICUREZZA STABILITI NELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE ATTREZZATURE COSTRUITE PRIMA DEL RECEPIMENTO ITALIANO DELLE APPLICABILI DIRETTIVE CE REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATO V ATTREZZAUTRE COSTRUITE (ANCHE OGGI) IN ASSENZA DEL RECEPIMENTO ITALIANO DELLE DIRETTIVA APPLICABILI CE ( O IN ASSENZA DI DIRITTIVE APPLICABILI) REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATO V ASSUME ESTREMA RILEVANZA LA COMPRENSIONE DELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO 10 ATTREZZATURE DI LAVORO MARCATURA CE 11

7 MARCATURA CE - PRINCIPI ISPIRATORI STABILIRE UNA SERIE DI REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA CHE TUTTE LE ATTREZZATURE DI UN CERTO TIPO DEVONO RISPETTARE PER ESSERE COMMERCIALIZZATE NELLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO 12 ELENCO ESEMPLIFICATIVO DELLE DIRETTIVE NUOVO APPROCCIO - CE MATERIALE ELETTRICO DI BASSA TENSIONE (DIR. 73/23) RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE (DIR. 87/404) GIOCATTOLI (DIR. 88/378) PRODOTTI DA COSTRUZIONE (DIR. 89/106) APPARECCHI CHE POSSONO CREARE PERTURBAZIONI ELETTROMAGNETICHE (DIR. 89/336) MACCHINE, MACCHINE MOBILI, APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (DIR. 98/37) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DIR. 89/686) STRUMENTI PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO (DIR. 90/384) DISPOSITIVI MEDICI IMPIANTABILI ATTIVI (DIR. 90/385) APPARECCHI A GAS (DIR. 90/396) APPARECCHIATURE TERMINALI DI TELECOMUNICAZIONE E APPARECCHIATURE DELLE STAZIONI TERRESTRI DI COMUNICAZIONE VIA SATELLITE (DIR. 98/13 ABROGATA DALLA DIR. 1999/5) NUOVE CALDAIE AD ACQUA CALDA ALIMENTATE CON COMBUSTIBILI LIQUIDI O GASSOSI (DIR. 92/42) ESPLOSIVI PER USO CIVILE (DIR. 93/15 ) DISPOSITIVI MEDICI (DIR. 93/42) IMBARCAZIONI DA DIPORTO (DIR. 94/25) APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA (DIR. 94/9) ASCENSORI (DIR. 95/16) APPARECCHI DI REFRIGERAZIONE PER USO DOMESTICO (DIR. 96/57) ATTREZZATURE A PRESSIONE (DIR. 97/23) DISPOSITIVI MEDICO DIAGNOSTICI IN VITRO (DIR. 98/79) IMPIANTI DI TRASPORTO PUBBLICO A FUNE (DIR. 2000/9) APPARECCHIATURE RADIO E APPARECCHIATURE TERMINALI DI TELECOMUNICAZIONE E IL RECIPROCO RICONOSCIMENTO DELLA LORO CONFORMITÀ (DIR. 1999/5) ATTREZZATURE A PRESSIONE TRASPORTABILI (DIR. 2012/35) 13

8 MARCATURA CE - ATTREZZATURE DI LAVORO DPR 459/1996 (DAL 21/9/96 AL 6/3/2010) D.LGS. N. 17/2010 (DAL 6/3/2010) MACCHINE (ART. 11, C. 1 3 NON ABROGATI), MACCHINE MOBILI E MEZZI DI SOLLEVAMENTO MACCHINE, MACCHINE MOBILI E MEZZI DI SOLLEVAMENTO L. 791/1977 s.m.i. MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE D. LGS. N. 311/1991 s.m.i RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE D. LGS. N. 476/1992 (abrogato) D. LGS. N. 615/1996 (abrogato) D.LGS. N. 194/2007 DPR 661/1996 APPARECCHI CHE POSSONO CREARE PERTURBAZIONI ELETTROMAGNETICHE APPARECCHI A GAS DPR 660/1996 DPR 126/98 DPR 162/1999 s.m.i. CAPO I come modificato dal DPR 204/2010 (entrata in vigore ) NUOVE CALDAIE AD ACQUA CALDA ALIMENTATE A COMBUSTIBILE LIQUIDO O GASSOSO APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA ASCENSORI E MONTACARICHI D. LGS. N. 93/2000 ATTREZZATURE A PRESSIONE D. LGS. N. 23/2002 (abrogato) ATTREZZATURE A PRESSIONE TRASPORTABILI D. LGS. N. 78/ OGNI DIRETTIVA CHE PREVEDE LA MARCATURA CE DEFINISCE IN PRIMO LUOGO UN CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALMENTE CONTIENE UN ELENCO DI ESCLUSIONI TALI INFORMAZIONI SERVONO PER CAPIRE QUALI DIRETTIVE SONO APPLICABILI AD UNA CERTA ATTREZZATURA DI LAVORO!! E IMPORTANTE CAPIRE QUALI DIRETTIVE DEBBANO ESSERE APPLICATE IL FABBRICANTE SCEGLIE POI UNA DIRETTIVA FRA QUELLE APPLICABILI (QUELLA PIU RILEVANTE) PER INDIVIDUARE LA PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE 15

9 MARCATURA CE PROCEDURA (TIPICA) SEGUIRE I CRITERI DI SICUREZZA ESPRESSI NELLE DIRETTIVE APPLICABILI PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL ATTREZZATURA E TENERE TRACCIA DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO (FASCICOLO TECNICO) EMETTERE IL MANUALE (RISCHI RESIDUI DPI PROCEDURE DI LAVORO SICURE DOCUMENTAZIONE) PRODURRE LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA NELLA QUALE SONO RICHIAMATE TUTTE LE DIRETTIVE SEGUITE PER ALCUNE DIRETTIVE (COMPRESA LA DIRETTIVA MACCHINE IN VIGORE) APPLICARE LA MARCATURA CE SOLO PER ALCUNE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE E RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA DI UN ENTE ESTERNO POSSONO ESSERE SEGUITE LE NORME ARMONIZZATE (EN EN UNI EN CEI) 16 MARCATURA CE - ATTESTAZIONI IL FABBRICANTE O L IMPORTATORE ATTESTANO QUINDI LA RISPONDENZA AI REQUISITI APPLICABILI MEDIANTE LA PREDISPOSIZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA ALCUNE DIRETTIVE PREVEDONO CHE TALE DICHIARAZIONE ACCOMPAGNI L ATTREZZATURA (ES. MACCHINE) ALTRE CHE ESSA SIA TRATTENUTA PRESSO IL FABBRICANTE O L IMPORTATORE (ES. MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE) QUANDO E PREVISTO DEL MATERIALE DI ACCOMPAGNAMENTO (ES. MANULE D'USO E MANUTENZIONE) LA DIRETTIVA SPECIFICA ANCHE QUALI CONTENUTI ESSO DEVE AVERE 17

10 MARCATURA CE - VIGILANZA LA VIGILANZA SULL APPLICAZIONE DELLE NORMATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTO E ESEGUITA DA VARIE AUTORITA DI SORVEGLIANZA STABILITE A LIVELLO NAZIONALE PER I DIVERSI TIPI DI PRODOTTO IN CASO UNA ATTREZZATURA RISULTI PROVVISTA DI MARCATURA CE SENZA CHE SIANO RISPETTATI GLI SPECIFICI REQUISITI PREVISTI, LA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE PREVEDE CHE SIA EMESSO UN ORDINE A MODIFICARE TUTTE LE ATTREZZATURE UGUALI IMMESSE SUL MERCATO EUROPEO, OVVERO A RITIRARLE DAL MERCATO. L ORDINE VIENE EMESSO A LIVELLO NAZIONALE (PROPOSTO) E CONFERMATO A LIVELLO EUROPEO (OPERATIVO) 18 RICORDANDO.. ATTREZZATURE MARCATE CE REQUISITI DI SICUREZZA STABILITI NELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE ATTREZZATURE COSTRUITE PRIMA DEL RECEPIMENTO ITALIANO DELLE APPLICABILI DIRETTIVE CE REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATO V ATTREZZAUTRE COSTRUITE (ANCHE OGGI) IN ASSENZA DEL RECEPIMENTO ITALIANO DELLE DIRETTIVA APPLICABILI CE ( O IN ASSENZA DI DIRITTIVE APPLICABILI) REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATO V 19

11 ATTREZZATURE MARCATE CE VERIFICA REQUISITI DI SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DIRETTIVE ATTI DI RECEPIMENTO APPLICABILI ALL ATTREZZATURA VERIFICA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA ED ELENCO DIRETTIVE IN ESSA CITATE VERIFICA ALTRA DOCUMENTAZIONE (MANUALE ISTRUZIONI,.) VERIFICA DIFETTI EVIDENTI 20 21

12 22 23

13 ATTREZZATURE DI LAVORO REQUISITI ATTREZZATURE NON MARCATE CE 24 PER LE ATTREZZATURE NON MARCATE CE ASSUME RILEVANZA L ANALISI DELL ALLEGATO V, CHE NON E LA SEMPLICE COPIA DEL PRECEDENTE 547 ALLEGATO V INDICE 25

14 CHECK LIST VERIFICA ALLEGATO V 26 ATTREZZATURE DI LAVORO RIASSUMENDO CONTROLLO REQUISITI DI SICUREZZA 27

15 PER VERIFICARE LA RISPONDENZA AI REQUISITI DI SICUREZZA PREVISTI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E NECESSARIO: CENSIMENTO: CE, NON CE CE VERIFICA DOCUMENTAZIONE IN FUNZIONE DELL ANNO DI IMMISSIONE SUL MERCATO RICERCA DIFETTI EVIDENTI NON CE VERIFICA CONFORMITA RISPETTO AD ALLEGATO V EVENTUALE ADEGUAMENTO SI PROCEDE POI CON LA VALUTAZIONE DEI RISCHI. (O ANCHE PRIMA!) 28 ATTREZZATURE DI LAVORO DICHIARAZIONE DI CORRETTA INSTALLAZIONE IMPIANTI 29

16 ATTENZIONE: CERTIFICAZIONE CONFORMITA IMPIANTI DM 37/2008 smi (HA SOSTITUITO LA 46/90 ATTIVANDONE UNA PARTE CHE NON ERA MAI STATA ATTIVATA NELLE AZIENDE) Certificati di conformità (con allegati obbligatori) dal 27 marzo 2008 relativamente ai seguenti impianti: impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia ELETTRICA, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonche' gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; impianti radiotelevisivi, le antenne e gli IMPIANTI ELETTRONICI in genere impianti di RISCALDAMENTO, di CLIMATIZZAZIONE, di CONDIZIONAMENTO e di REFRIGERAZIONE di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione i ed aerazione dei localili impianti IDRICI E SANITARI di qualsiasi natura o specie impianti per la DISTRIBUZIONE E L'UTILIZZAZIONE DI GAS di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali impianti di SOLLEVAMENTO DI PERSONE O DI COSE per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili (NO GRU, CARRIPONTE..) impianti di PROTEZIONE ANTINCENDIO 30 ATTREZZATURE DI LAVORO SISTEMA SANZIONATORIO PER CARENZA REQUISITI DI SICUREZZA 31

17 IL D. LGS. N. 81/08 PREVEDE SANZIONI SIA PER GLI UTILIZZATORI CHE PER PROGETTISTI, FABBRICANTI ED INSTALLATORI DI ATTREZZATURE IL MANCATO RISPETTO DELL ART. 70, C. 1 e 2 E CIOE DEI : REQUISITI NORMATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO (CE) REQUISITI IN ALLEGATO V (non CE) E SANZIONATO PER DATORE DI LAVORO E DIRIGENTE (UTILIZZATORI) GLI OBBLIGHI (E LE SANZIONI) PER LE ALTRE FIGURE CITATE SONO ESPRESSE NEL TITOLO I DEL D. LGS. N. 81/08 32 TITOLO I D. LGS. N. 81/08 Art. 22 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI I PROGETTISTI DEI LUOGHI E DEI POSTI DI LAVORO E DEGLI IMPIANTI RISPETTANO I PRINCIPI GENERALIDI PREVENZIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO AL MOMENTO DELLE SCELTE PROGETTUALI E TECNICHE E SCELGONO ATTREZZATURE, COMPONENTI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE RISPONDENTI ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 1. I progettisti che violano il disposto dell articolo 22 sono puniti con l arresto fino a sei mesi o con l ammenda da a euro. 33

18 TITOLO I D. LGS. N. 81/08 Art. 23 OBBLIGHI DEI FABBRICANTI E FORNITORI SONO VIETATI LA FABBRICAZIONE, LA VENDITA, IL NOLEGGIO E LA CONCESSIONE IN USO DI ATTREZZATURE DI LAVORO, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ED IMPIANTI NON RISPONDENTI ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. IN CASO DI LOCAZIONE FINANZIARIA DI BENI ASSOGGETTATI A PROCEDURE DI ATTESTAZIONE ALLA CONFORMITÀ, GLI STESSI DEBBONO ESSERE ACCOMPAGNATI, A CURA DEL CONCEDENTE, DALLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE. Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 2. I fabbricanti e i fornitori che violano il disposto dell articolo 23 sono puniti con l arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da a euro. 34 TITOLO I D. LGS. N. 81/08 Art. 24 OBBLIGHI DEGLI INSTALLATORI GLI INSTALLATORI E MONTATORI DI IMPIANTI, ATTREZZATURE DI LAVORO O ALTRI MEZZI TECNICI, PER LA PARTE DI LORO COMPETENZA, DEVONO ATTENERSI ALLE NORME DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, NONCHÉ ALLE ISTRUZIONI FORNITE DAI RISPETTIVI FABBRICANTI. Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 3. Gli installatori che violano il disposto dell articolo 24 sono puniti con l arresto fino a tre mesi o con l ammenda da a euro 35

19 QUINDI PER LA FIGURA DEL FABBRICANTE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO MARCATE CE IL SISTEMA SANZIONATORIO E DOPPIO: QUELLO PREVISTO DAGLI STRUMENTI NAZIONALI DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTO (RITIRO DAL MERCATO O MODIFICA OBBLIGATORIA SE NON SONO RISPETTATI I REQUISITI ED E PRESENTE LA MARCATURA CE) - AUTORITA PER LA SORVEGLIANZA DEL MERCATO (MINISTERO) QUELLO PREVISTO DAL D. LGS. N. 81 (SANZIONI PENALI)- ENTE VIGILANZA TERRITORIALMENTE COMPETENTE 36 IL LEGISLATORE, AL COMMA 4 DELL ART. 70, SI OCCUPA DI STABILIRE LE REGOLE PER QUESTA DOPPIA VIGILANZA SE ORGANO DI VIGILANZA VERIFICA CHE UNA ATTREZZATURA IMMESSA SUL MERCATO O MESSA IN SERVIZIO AI SENSI DELLA DIRETTIVA DI PRODOTTO, PRESENTA UNA SITUAZIONE DI RISCHIO RICONDUCIBILE AL MANCATO RISPETTO DI UNO O PIÙ REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA PREVISTI : INFORMA L AUTORITA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA COMPETENTE PER IL TIPO DI PRODOTTO EMETTE PRESCRIZIONE AL DATORE DI LAVORO UTILIZZATORE DEL SIGNOLO ESEMPLARE PER RIMUOVERE LA SITUAZIONE DI RISCHIO (O DISPOSIZIONE SE NON C E VERA A PROPRIA VIOLAZIONE) ORGANO DI VIGILANZA COMPETENTE PER TERRITORIO EMETTE PRESCRIZIONE NEI CONFRONTI DEL FABBRICANTE E DEI SOGGETTI CHE FANNO PARTE DELLA CATENA DI DISTRIBUZIONE ALLA CONCLUSIONE DELL ACCERTAMENTO TECNICO DELL AUTORITA NAZIONALE PER LA SORVEGLIANZA DEL MERCATO (SE RISULTA VIOLAZIONE AI REQUISITI PREVISTI DALLA DIRETTIVA COMUNITARIA DI PRODOTTO) 37

20 ATTREZZATURE DI LAVORO INSERIMENTO NUOVE ATTREZZATURE DI LAVORO 38 ART. 71, C. 1-2 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ATTREZZATURE CONFORMI AI REQUISITI DI CUI ALL ART. 70, IDONEE AI FINI DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE E ADEGUATE AL LAVORO DA SVOLGERE OVVERO ADATTATE A TALI SCOPI CHE DEVONO SEMPRE ESSERE UTILIZZATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NELLA SCELTA DI NUOVE ATTREZZATURE, TENERE CONTO DI: CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLAVORO DA SVOLGERE RISCHI PRESENTI NELL AMBIENTE DI LAVORO RISCHI DERIVANTI DALL IMPIEGO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO RISCHI DERIVANTI DA INTERFERENZE CON ALTRE ATTREZZATURE GIA IN USO 39

21 CAPITOLATO D ACQUISTO 40 41

22 COLLAUDO IN INGRESSO 42 DENUNCIA DI AVVENUTA INSTALLAZIONE E MESSA IN SERVIZIO (ATTREZZATURE DM ) IL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE HA ABROGATO IL DPR 459/96 (RECEPIMENTO DELLA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE), A MENO DELL ART. 11 C. 3 CHE PREVEDE CHE IN CASO DI INSTALLAZIONE DI UNA MACCHINA RIENTRANTE NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DM SIA FATTA OPPORTUNA DENUNCIA ALL ISPESL INVIO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA CE 43

23 SCALE AEREE AD INCLINAZIONE VARIABILE PONTI SVILUPPABILI SU CARRO PONTI SOSPESI MUNITI DI ARGANO E ARGANI DEI PONTI SOSPESI IMPIEGATI NELLE COSTRUZIONI IDROESTRATTORI A FORZA CENTRIFUGA, DIAMETRO ESTERNO PANIERE SUPERIORE A 50 CM GRU E ALTRI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI PORTATA SUPERIORE A 200 KG, ESCLUSI QUELLI AZIONATI A MANO (APPARECCHI = CARICO NON GUIDATO, no Ce e similari) 44 ATTREZZATURE DI LAVORO ALTRI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE 45

24 ART. 71, C. 3 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE AL FINE DI RIDURRE AL MINIMO I RISCHI CONNESSI ALL'USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E PER IMPEDIRECHE DETTEATTREZZATURE POSSANOESSERE UTILIZZATE PER OPERAZIONI E SECONDO CONDIZIONI PER LE QUALI NON SONO ADATTE, SONO ADOTTATE ADEGUATE MISURE TECNICHE ED ORGANIZZATIVE, TRA LE QUALI QUELLE DELL'ALLEGATO VI A SECONDA DEI PUNTI DELL ALLEGATO VI DISPOSIZIONI GENERALI APPLICABILI A TUTTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO (ILLUMINAZIONE, AVVIAMENTO, PROIEZIONE OGGETTI, ELEMENTI MOBILI, CADUTA OGGETTI, MATERIE E PRODOTTI PERICOLOSI, NOCIVI, MATERIALI INCANDESCENTI) DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE MOBILI, SEMOVENTI O NON SEMOVENTI DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE PER SOLLEVARE CARICHI DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE SOLLEVAMENTO PERSONE DISPOSIZIONI PER USO SPECIFICHE ATTREZZATURE DI LAVORO RISCHI PER ENERGIA ELETTRICA, MATERIE INFIAMMABILI ED ESPLODENTI, SALDATURA, LEGNO, FILATURA 46 DELLE DISPOSIZIONI DELL ALLEGATO VI SI TERRA CONTO NELLA REDAZIONE DELLE ISTRUZIONI E PROCEDURE OPERATIVE PER L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 47

25 ART. 71, C. 4 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO DEVONO ESSERE: 1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d'uso; 2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all'articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione; 3) assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza stabilite con specifico provvedimento regolamentare adottato in relazione alle prescrizioni di cui all'articolo 18, comma 1, lettera z) 48 ART. 71, C. 4 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE 5. LE MODIFICHE APPORTATE ALLE MACCHINE QUALI DEFINITE ALLARTICOLO ALL ARTICOLO 1, COMMA 2, DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 LUGLIO 1996, N. 459(N), PER MIGLIORARNE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA IN RAPPORTO ALLE PREVISIONI DEL COMMA 1, OVVERO DEL COMMA 4, LETTERA A), NUMERO 3) NON CONFIGURANO IMMISSIONE SUL MERCATO AI SENSI DELL ARTICOLO 1, COMMA3, SECONDOPERIODO, SEMPRECHE NON COMPORTINO MODIFICHE DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO E DELLE PRESTAZIONI PREVISTE DAL COSTRUTTORE 49

26 LA PRECISAZIONE RELATIVA ALLE MODIFICHE APPORTATE ALLE MACCHINE PER MIGLIORARNE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA, FACEVA quindi ESPRESSO RICHIAMO AD UNO SPECIFICO ART. DEL DPR 459/96 (NON PIU RIPRESO NEL D. LGS. N. 17/2010) non e piu rilevante IL CONCETTO E COMUNQUE VALIDO. LA MACCHINE POSSONO ESSERE MODIFICATE QUANDO SIA NECESSARIO UN LORO ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA LE MODIFICHE VANNO ESEGUITE IN MODO CHE I REQUISITI DELLA DIRETTIVA MACCHINE (E DELLE NORME DI RECEPIMENTO) SIANO RISPETTATI D. LGS. N. 17/2010 ART. 15 SANZIONI 1. Salvo che il fatto non costituisce reato, il fabbricante o il suo mandatario che immette sul mercato ovvero mette in servizio macchine non conformi ai requisiti di cui all'allegato I del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro a euro. Alla stessa sanzione è assoggettato chiunque apporta modifiche ad apparecchiature dotate della prescritta marcatura CE, che comportano la non conformità ai medesimi requisiti. 50 ART. 71, C. 6 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE ERGONOMIA SONO PRESE LE MISURE NECESSARIE AFFINCHE' IL POSTO DI LAVORO E LA POSIZIONE DEI LAVORATORI DURANTE L'USO DELLE ATTREZZATURE PRESENTINO REQUISITI DI SICUREZZA E RISPONDANO AI PRINCIPI DELL'ERGONOMIA 51

27 Analisi Ergonomica MISURE Es. UNI EN ISO Analisi Ergonomica POSTURA Es. EN

28 ATTREZZATURE DI LAVORO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI REGISTRATI PIANO DI MANUTENZIONE 54 ART. 71, C. 8 IL DATORE DI LAVORO DEVE PROVVEDERE ALL ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI E STRAORDINARI (EFFETTUATI DA PERSONA COMPETENTE E REGISTRATI) PER TUTTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO SOGGETTE AD INFLUSSI CHE POSSONO PROVOCARE DETERIORAMENTI SUSCETTIBILI DI DARE ORIGINE A SITUAZIONI PERICOLOSE. I CONTROLLI SONO DEFINITI SECONDO LE INDICAZIONI FORNITE DAL FABBRICANTE, O DA LINEE GUIDA, O DA BUONE PRASSI. CONTROLLO INIZIALE TUTTE LE ATTREZZATURE LA CUI SICUREZZA DIPENDE DALLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE (PRIMA DELLA MESSA DI ESERCIZIO E IN CASO DI MONTAGGIO IN UN NUOVO CANTIERE O LUOGO) INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI TUTTE LE ATTREZZATURE SOGGETTE AD INFLUSSI CHE POSSONO PROVOCARE DETERIORAMENTI, SECONDO FREQEUNZE STABILITE DAL COSTRUTTORE, O DALLE NORME TECNICHE, O DALLE BUONE PRASSI INTERVENTI DI CONTROLLO STRAORDINARI SE SONO INTERVENUTE SITAUZIONI ECCEZIONALI CHE POSSONO AVERE RISCONTRI SULLA SICUREZZA (RIPARAZIONI, TRASFEROMAZIONI, INCIDENTI, FENOMENI NATURALI, LUNGA INATTIVITA ) 55

29 RIASSUMENDO: IL DATORE DI LAVORO / DIRIGENTE DEVE PROVVEDERE ALL ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI INTERVENTI DI CONTROLLO INIZIALI E PERIODICI: EFFETTUATI DA PERSONA COMPETENTE DEFINITI SECONDO LE INDICAZIONI FORNITE DAL FABBRICANTE O, IN ASSENZA DI QUESTE, DALLE PERTINENTI NORME TECNICHE O DA BUONE PRASSI O DA LINEE GUIDA. I RISULTATI DEI CONTROLLI INIZIALI, PERIODICI E STRAORDINARI DEVONO ESSERE: RIPORTATI PER ISCRITTO ALMENO QUELLI RELATIVI AGLI ULTIMI 3 ANNI, CONSERVATI E TENUTI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA 56 PERSONA COMPETENTE PERSONA CHE HA LE CONOSCENZE E I REQUISITI PER SVOLGERE CON EFFICACIA IL CONTROLLO; AMBITI DISCIPLINARI DIVERSI RICHIEDONO COMPETENZE DIVERSE AL MOMENTO NON ESISTONO MODALITA DI QUALIFICA UFFICIALI IL DATORE DI LAVORO / DIRIGENTE STABILISCE LA COMPETENZA NECESSARIA E QUALIFICA GLI ADDETTI 57

30 CONTROLLO INIZIALE IL CONTROLLO INIZIALE E SOSTANZIALMENTE UNA SORTA DI COLLAUDO CHE LE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE GARANTISCANO LA CONFORMITA NORMATIVA, LA PRESENZA E IL FUNZIONAMENTO PREVISTO PERLOMENO DI TUTTE LE PROTEZIONI (DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIPARI) 58 CONTROLLI PERIODICI LEGISLATORE PREVEDE GENERICAMENTE DI FAR RIFERIMENTO A ISTRUZIONI PER L USO NORME TECNICHE BUONE PRASSI LINEE GUIDA 59

31 RIFERIMENTI PER DEFINIZIONE CONTROLLI PERIODICI Istruzioni per l uso Predisposte dal fabbricante dell attrezzatura che devono essere redatte in una delle lingue comunitarie. All'atto della messa in servizio, ogni macchina deve essere accompagnata da una traduzione delle istruzioni nella o nelle lingue del paese di utilizzazione e dalle istruzioni originali. Norme tecniche Documenti che stabiliscono criteri di progettazione, materiali, processi e metodi di costruzione e produzione. 60 RIFERIMENTI PER DEFINIZIONE CONTROLLI PERIODICI Buone prassi Soluzioni organizzative o procedurali elaborate e raccolte da Regioni, ISPESL, INAIL, Organismi paritetici di cui all art. 51 del testo unico validate dalla Commissione Consultiva permanente di cui all art. 6 previa istruttoria tecnica dell ISPESL Linee guida Atti di indirizzo e coordinamento per l applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti da: Ministeri, Regioni, ISPESL, INAIL in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le Regioni 61

32 IDENTIFICAZIONE E PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI IN GENERALE SI PUÒ CONSIDERARE CHE LE ISTRUZIONI PER L USO DEL FABBRICANTE CONTENGANO UN CAPITOLO MANUTENZIONE IN CUI VENGONO INDICATE LE OPERAZIONI DA EFFETTUARE E LE RELATIVE PERIODICITÀ. A GRANDI LINEE LE ATTIVITÀ MANUTENTIVE SI POSSONO RAGGRUPPARE IN: MANUTENZIONI MECCANICHE MANUTENZIONI ELETTRICHE LUBRIFICAZIONI 62 ESEMPIO: TABELLA DI RIEPILOGO PREDISPOSTA DA COSTRUTTORE IN MANUALE 63

33 ESEMPIO: TABELLA DI RIEPILOGO PREDISPOSTA DA COSTRUTTORE IN MANUALE 64 ESEMPIO: ATTIVITA RIPORTATE IN FORMA DESCRITTIVA GLI INTERVENTI DA PIANIFICARE VANNO DESUNTI DAL CONTESTO 65

34 ESEMPIO: ALCUNE VOLTE IL REPERIMENTO DELLE INFORMAZIONI RICHIEDE UNA LETTURA ATTENTA DEL MANUALE 66 MODALITA DIVERSE DA QUELLE PREVISTE DAL FABBRICANTE IL PIANO DI MANUTENZIONE, COSÌ COME RICHIESTO DAL D. LGS. 81/2008, DEVE RIPORTARE TUTTE E QUELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE INDICATE NELLE ISTRUZIONI PER L USO FORNITE DAL FABBRICANTE? 67

35 MODALITA DI ESECUZIOEN DEGLI INTERVENTI A VOLTE NEI MANUALI VENGONO ANCHE INDICATE LE MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI 68 SE LE MODALITA NON SONO DEFINITE, E OPPORTUNO FORMALIZZARE CON APPOSITE ISTRUZIONI COME I CONTROLLI DEVONO ESSERE ESEGUITI 69

36 POSSIBILI ELEMENTI OGGETTI DI INTERVENTO PROTEZIONI: RIPARI E DISPOSITIVI DI SICUREZZA PULSANTI DI EMERGENZA RIPARI FISSI RIPARI MOBILI FINECORSA MICROINTERRUTTORI BARRIERE IMMATERIALI/FOTOCELLULE /OOC COMANDI A DUE MANI COMANDI A UOMO PRESENTE SEGNALAZIONI ACUSTICHE E/O LUMINOSE LIMITATORI DI CARICO 70 POSSIBILI ELEMENTI OGGETTI DI INTERVENTO. MA ANCHE TUTTI I COMPONENTI E LE OPERAZIONI CHE POSSONO AVERE RICADUTE IN TERMINI DI SICUREZZA FUNI E CATENE GIOCHI TRA VITE E MADREVITE LUBRIFICAZIONE/INGRASSAGGIO SERRAGGIO CONNESSIONI ELETTRICHE COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE PULIZIA QUADRI ELETTRICI SERRAGGIO TIRAFONDI/ANCORAGGI/BULLONI VERNICIATURA/CORROSIONI SPESSORI FASCIAME E FONDI SERBATOI TARATURA VALVOLE DI SICUREZZA 71

37 IL PIANO DI MANUTENZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N. 81/08 DEVE PREVEDERE: CONTROLLO INIZIALE INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI TUTTE LE ATTREZZATURE LA CUI SICUREZZA DIPENDE DALLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE (PRIMA DELLA MESSA DI ESERCIZIO E IN CASO DI MONTAGGIO IN UN NUOVO CANTIERE O LUOGO) TUTTE LE ATTREZZATURE SOGGETTE AD INFLUSSI CHE POSSONO PROVOCARE DETERIORAMENTI, SECONDO FREQUENZE STABILITE DAL COSTRUTTORE, O DALLE NORME TECNICHE, O DALLE BUONE PRASSI INTERVENTI DI CONTROLLO STRAORDINARI SE SONO INTERVENUTE SITUAZIONI ECCEZIONALI CHE POSSONO AVERE RISCONTRI SULLA SICUREZZA (RIPARAZIONI, TRASFORMAZIONI, INCIDENTI, FENOMENI NATURALI, LUNGA INATTIVITA ) DAL MOMENTO CHE SI PREDISPONE UN PIANO DI MANUTENZIONE, VALE LA PENA PRENDERE IN CONTO TUTTE LE ATTIVITÀ MANUTENTIVE RIPORTATE DAL FABBRICANTE NELLE ISTRUZIONI PER L USO E NON SOLO QUELLE LEGATE ALLA SICUREZZA 72 IDENTIFICAZIONE E PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI IL PIANO DI MANUTENZIONE COSÌ COME RICHIESTO DAL D. LGS. 81/2008 DEVE RIPORTARE TUTTE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE INDICATE NELLE ISTRUZIONI PER L USO FORNITE DAL FABBRICANTE? E SOLO QUELLE? SE IL MANUALE È FATTO BENE, DOVREBBE DARE INDICAZIONI ESAUSTIVE PER TUTTI I CONTROLLI E LE VERIFICHE DA EFFETTUARE, COMPRESE QUINDI TUTTE QUELLECHE SE NON ESEGUITE POTREBBERO COMPORTARE UN DECADIMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DELL ATTREZZATURE; SE PERÒ È EVIDENTE CHE ALCUNI ASPETTI NON SONO STATI TRATTATI, TALI CONTROLLI/VERIFICHE DEVONO ESSERE INTEGRATI. 73

38 LA REGISTRAZIONE DEI CONTROLLI I RISULTATI DEI CONTROLLI DEVONO ESSERE: RIPORTATI PER ISCRITTO LE SOLUZIONI POSSONO SPAZIARE: DA SEMPLICE RACCOLTA DEI DOCUMENTI CARTACEI CON CUI HA OPERATO CHI HA ESEGUITO I CONTROLLI E SU CUI È STATO ANNOTATO MANUALMENTE L ESITO DEL CONTROLLO ESEGUITO ALL ISTITUZIONE DI UNDATA BASE DELLEVERIFICHE ESEGUITE CON POSSIBILITÀ DI INTERROGAZIONI E GESTIONE DEI DATI INSERITI, STAMPA DEGLI ORDINI SI SERVIZIO E QUELLA DEI REGISTRI DI MANUTENZIONE 74 DOCUMENTARE: ELENCO INTERVENTI PER OGNI ATTREZZATURA 75

39 DOCUMENTARE: SCADENZIARIO INTERVENTI 76 DOCUMENTARE: STORICO DEGLI INTERVENTI 77

40 LA REGISTRAZIONE DEI CONTROLLI I RISULTATI DEI CONTROLLI DEVONO ESSERE: CONSERVATI E TENUTI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA (ALMENOQUELLI RELATIVI AGLI ULTIMI 3 ANNI) SI RITIENE IN OGNI CASO CHE PER DAR RISCONTRO ALL OBBLIGO LEGISLATIVO DI MANTENERE I DATI DEI CONTROLLI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA, NON SIASUFFICIENTELAREGISTRAZIONE SUFFICIENTE INFORMATICA, CHE PUO COMUNQUE ESSERE UTILE PER LA GESTIONE, MA CHE DEBBANO ESSERE ARCHIVIATI E TENUTI A DISPOSIZIONE REGISTRI CARTACEI FIRMATI DALLE PERSONE COMPETENTI INCARICATE DEI CONTROLLI 78 ART. 71, C OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE I CONTROLLI SONO VOLTI AD ASSICURARE IL BUONO STATO DI CONSERVAZIONE E L EFFICIENZA AI FINI DELLA SICUREZZA E SONO SVOLTI DA PERSONALE COMPETENTE; SONO REGISTRATI IN FORMA SCRITTA E TENUTI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA PER 3 ANNI SE USATE FUORI SEDE, LE ATTREZZATURE SONO ACCOMPAGNATE CON DOCUMENTO SCRITTO CHE ATTESTA RISULTATO POSITIVO ULTIMO CONTROLLO 79

41 ESEMPIO SCHEDA MACCHINA DA CUI SCADENZIARIO, REGISTRO 80 81

42 ATTREZZATURE DI LAVORO VERIFICHE PERIODICHE D. LGS. N. 81/08 ALLEGATO VII 82 D. LGS. N. 81/08 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE ATTREZZATURE DI LAVORO IN ALLEGATO VII ART. 71, COMMA 11 Oltre a quanto previsto dal comma 8, il datore di lavoro sottopone le attrezzature t di lavoro riportate t in allegato VII a verifiche periodiche volte a valutarnel effettivostatodiconservazioneediefficienzaai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. La prima di tali verifiche La prima di tali verifiche è effettuata dall ISPESL che vi provvede nel termine di sessanta giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi delle ASLeodisoggettipubblicioprivatiabilitati con le modalità di cui al comma 13. Le successive verifiche sono effettuate dai soggetti di cui al precedente periodo,che vi provvedono nel termine di trenta giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi di soggetti pubblici o privati abilitati,con le modalità di cui al comma 13. Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. 83

43 ALLEGATO VII 84 ALLEGATO VII 85

44 ALLEGATO VII 86 VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE IN ALLEGATO VII ART. 71, C OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO RIPORTATE IN ALLEGATO VII SONO QUINDI SOTTOPOSTE A VERIFICHE PERIODICHE VOLTE A VALUTARNE L EFFETTIVO STATO DI CONSERVAZIONE E DI EFFICIENZA AI FINI DI SICUREZZA, CON LA FREQUENZA INDICATA NEL MEDESIMO ALLEGATO. PRIMA VERIFICA: ISPESL (ENTRO 60 GG DALLA RICHIESTA) SE NO IL DATORE DI LAVORO PUO AVVALERSI DELLE ASL OPPURE DI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI ABILITATI SUCCESSIVE VERIFICHE: ISPESL O ASL, ENTRO 30 GG DALLA RICHIESTA, SE NO IL DATORE DI LAVORO PUO AVVALERSI DI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI ABILITATI 87

45 ORGANISMI VERIFICATORI CON IL D. LGS 81/2008 È STATA QUINDI RIBADITA LA TITOLARITÀ DI ISPESL E ASL/ARPA AD EFFETTUARE LE VERIFICHE DI RIQUALIFICAZIONE PERIODICA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO (ART. 71 COMMA 11); INFATTI È STABILITO CHE LA PRIMA DI TALI VERIFICHE SIA EFFETTUATA DA ISPESL E CHE LE SUCCESSIVE SIANO EFFETTUATE DA ASL/ARPA ISPESL (INAIL) ED ASL (ARPA SU DELGA ASL IN ALCUNE REGIONI) SOGGETTI TITOLARI DELLA FUNZIONE DI VERIFICA PERIODICA 88 ORGANISMI VERIFICATORI CON IL D. LGS 81/2008 È STATA INOLTRE PREVISTA PER ISPESL E ASL/ARPA LA POSSIBILITÀ DI AVVALERSI DEL SUPPORTO DI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI PER L EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO DI CUI ALL ART. 71 COMMA 11 ART. 71 COMMA 13 Le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all allegato VII,nonché i criteri per l abilitazione l dei soggetti pubblici o privati di cui al comma precedente sono stabiliti con decreto del Ministro del lavoro DECRETO 11 APRILE

46 DECRETO 11 APRILE 2011 TESTO DEL DECRETO (6 ARTICOLI) ALLEGATO I : CRITERI PER L ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI PER POTER EFFETTUARE LE VERIFICHE ALLEGATO II: MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE ALLEGATOIII: MODALITÀPERL ABILITAZIONE LABILITAZIONE, ILCONTROLLO E IL MONITORAGGIO DEI SOGGETTI DI CUI ALL ALLEGATO I ALLEGATO IV: SCHEDE TECNICHE 90 DECRETO 11 APRILE 2011 LE COMPETENZE ATTIBUITE DAL D. LGS 81/2008 ALL ISPESL SONO DA INTENDERSI CONFERITE ALL INAIL INAIL E ASL/ARPA POSSONO PROVVEDERE DIRETTAMENTE OPPURE POSSONO AVVALERSI DI SOGGETTI ABILITATI PUBBLICI O PRIVATI ISCRITTI IN SPECIFICI ELENCHI. L AZIENDA DEVE FARE RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA ALL ENTE TITOLARE DELLA FUNZIONE (INAIL PER LA PRIMA VERIFICA PERIODICA, ASL/ARPA PER QUELLE SUCCESSIVE), INDICANDO IL NOMINATIVO DEL SOGGETTO ABILITATO, PUBBLICO O PRIVATO, DEL QUALE IL SOGGETTO TITOLARE DELLA FUNZIONE SI PUÒ AVVALERE LADDOVE NON SIA IN GRADO DI PROVVEDERE DIRETTAMENTE. I SOGGETTI ISCRITTI NELL ELENCO DEI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI ABILITATI (ELENCO NAZIONALE ) SONO ISCRITTI, SU LORO RICHIESTA, NEGLI ELENCHI DEI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI ABILITATI ISTITUITI PRESSO LE SEDI INAIL E ASL/ARPA (ELENCHI LOCALI ). DECORSI I TERMINI PREVISTI PER L EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE(60 GG PER LA PRIMA E 30 GG PER QUELLE SUCCESSIVE) SENZA CHE NÉ I SOGGETTI TITOLARI DELLA FUNZIONE(INAIL E ASL/ARPA) NÉ IL SOGGETTO ABILITATO, PUBBLICO O PRIVATO, INDICATO DALL AZIENDA NELLA RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA VI ABBIANO PROVVEDUTO, IL DATORE DI LAVORO PUÒ AVVALERSI DIRETTAMENTE DEI SOGGETTI ABILITATI PUBBLICI E PRIVATI ISCRITTI NEGLI ELENCHI. 91

47 DECRETO 11 APRILE 2011 LE ATTREZZATURE SONO SUDDIVISE NEI SEGUENTI GRUPPI Gruppo SC Gruppo SP Gruppo GVR Apparecchi di sollevamento materiali non azionati a mano ed idroestrattori a forza centrifuga Sollevamento persone Gas, Vapore, Riscaldamento 92 DECRETO 11 APRILE 2011 Gruppo SC: Apparecchi di sollevamento materiali non azionati a mano ed idroestrattori a forza centrifuga a) Apparecchi mobilidi sollevamento materialidi portata superiore a 200 kg b) Apparecchi trasferibili di sollevamento materiali di portata superiore a 200 kg c) Apparecchi fissi di sollevamento materiali di portata superiore a 200 kg Ai fini delle periodicità, viene fatta distinzione tra Tipo mobile/trasferibile e tipo fisso, Età maggiore o minore di 10 anni Modalità di utilizzo regolare oppure particolari d) Carrelli semoventi a braccio telescopico e) ldroestrattori a forza centrifuga 93

48 DECRETO 11 APRILE 2011 Gruppo SP: Sollevamento persone a) Scale aree ad inclinazione variabile b) Ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato c) Ponti mobili sviluppabili su carro a sviluppo verticale azionati a mano d) Ponti sospesi e relativi argani e) Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne f) Ascensori e montacarichi hida cantiere con cabina/piattaforma i guidata verticalmente 94 DECRETO 11 APRILE 2011 Gruppo GVR: Gas, Vapore, Riscaldamento a) Attrezzature a pressione: 1. Recipienti i contenenti tifluidi con pressione maggiore di 0,5 05b bar (Rif. art. 3 D. Lgs. n. 93/2000) 2. Generatori di vapor d'acqua 3. Generatori di acqua surriscaldata 4. Tubazioni contenenti gas, vapori e liquidi 5. Generatori di calore alimentati da combustibile solido, liquido o gassoso per impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura dell'acqua non superiore alla temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica, aventi potenzialità globale dei focolai superiori a 116 kw 6. Forni per le industrie chimiche e affini b) Insiemi: Assemblaggi di attrezzature da parte di un costruttore certificati CE come insiemi secondo il D. Lgs. 93/

49 INDAGINI SUPPLEMENTARI DECRETO 11 APRILE 2011 VIENE INTRODOTTO IL CONCETTO DI INDAGINI SUPPLEMENTARI INTESE COME: ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INDIVIDUARE EVENTUALI VIZI, DIFETTI O ANOMALIE, PRODOTTISI NELL'UTILIZZO DELL'ATTREZZATURA DI LAVORO MESSE IN ESERCIZIO DA OLTRE 20 ANNI, NONCHÉ A STABILIRE LA VITA RESIDUA IN CUI LA MACCHINA POTRÀ ANCORA OPERARE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA CON LE EVENTUALI RELATIVE NUOVE PORTATE NOMINALI. IL DATORE DI LAVORO, SULLA BASE DELLE CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL ATTREZZATURA (AMBIENTE, CICLI DI CARICO, MODALITÀ DI UTILIZZO, ) DEVE VALUTARE LA PERIODICITÀ CON CUI EFFETTUARE INDAGINI SUPPLEMENTARI ; TALE PERIODICITÀ NON POTRÀ ESSERE SUPERIORE A 20 ANNI. LE INDAGINI SUPPLEMENTARI DEVONO ESSERE ESIBITE DAL DATORE DI LAVORO NEL CORSO DELLE VERIFICHE SU GRU MOBILI, SU GRU TRASFERIBILI E SU PONTI SVILUPPABILI SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO 96 DECRETO 11 APRILE 2011 SCHEDE TECNICHE DI IDENTIFICAZIONE DELL ATTREZZATURA ASCENSORI E MONTACARICHI DA CANTIERE CARRELLO SEMOVENTE A BRACCIO TELESCOPICO GRU A PORTATA FISSA GRU MOBILE GRU TRASFERIBILE IDROESTRATTORE PIATTAFORMA AUTOSOLLEVANTE SU COLONNA PONTE MOBILE SVILUPPABILE PONTEGGIO SOSPESO MOTORIZZATO SCALA AEREA AD INCLINAZIONE VARIABILE MACCHINA AGRICOLA RACCOGLIFRUTTA ATTREZZATURE A PRESSIONE INSIEME A PRESSIONE COMPILATA IN OCCASIONE DELLA PRIMA VERIFICA IN TALE AMBITO IL VERIFICATORE CONTROLLA ANCHE LA REGOLARE TENUTA DELLE REGISTRAZIONI DELLE VERIFICHE INTERNE (ART. 71, C. 9) ESEMPI 97

50 ORGANISMI VERIFICATORI E MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE L ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO 11 APRILE 2011, INIZIALMENTEPREVISTA 90 GIORNI DALLAPUBBLICAZIONE SULLA G.U. E PIÙ VOLTE PROROGATA, È DIVENUTA EFFETTIVA IL 23 MAGGIO 2012 CON LA PUBBLICAZIONE DEL PRIMO ELENCO DI SOGGETTI ABILITATI PER L EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE (DECRETO DIRIGENZIALE 21 MAGGIO 2012) A QUESTO PRIMO ELENCO NE SONO SEGUITI ALTRI, CHE HANNO ANNULLATO E SOSTITUITO VIA VIA I PRECEDENTI. AL MOMENTO È IN VIGORE L ELENCO PUBBLICATO CON DECRETO DIRIGENZIALE 24 APRILE 2013 IN CUI SONO PRESENTI 83 SOGGETTI ABILITATI 98 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE CHIARIMENTI IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI E DEI RAPPORTI DI LAVORO, D INTESA CON IL COORDINAMENTO TECNICO DELLE REGIONI E CON L INAIL, HA POI PUBBLICATO DELLE CIRCOLARI DI CHIARIMENTO: Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 Circolare n. 23 del 13 agosto 2012 Circolare n. 9 del 5 marzo 2013 AL FINE DI FORNIRE INDICAZIONI PRATICHE IN MERITO ALLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL DECRETO 99

51 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 MODALITÀ DI RICHIESTA DELLE VERIFICHE PERIODICHE AI SOGGETTI TITOLARI DI FUNZIONE SCELTA DEL SOGGETTO ABILITATO INTERRUZIONE O SOSPENSIONE DEI TERMINI TEMPORALI ATTIVAZIONE SOGGETTO ABILITATO DA PARTE DEL SOGGETTO TITOLARE DELLA FUNZIONE MODULISTICA TARIFFAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE 100 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 AI FINI DELLA DECORRENZA DEI TERMINI DI 60 E 30 GIORNI RISPETTIVAMENTE PER LA PRIMA VERIFICA PERIODICA (INAIL) E PER LE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE (ASL) ENTRO CUI I SOGGETTI TITOLARI DELLE VERIFICHE DEVONO EFFETTUARE LA VERIFICA, LA RICHIESTA INVIATA DAL DATORE DI LAVORO SI INTENDE VALIDA SE RISPONDE AI SEGUENTI REQUISITI: se su supporto cartaceo, deve essere su carta intestata, o provvista di timbro dell impresa, e firmata dal richiedente deve riportare l indirizzo completo dove si trova lattrezzatura l attrezzatura da verificare nonché i dati fiscali (sede legale, codice fiscale, partita IVA) e i riferimenti telefonici deve contenere i dati identificativi dell attrezzatura (tipologia, matricola o numero di fabbrica) deve riportare il soggetto abilitato individuato tra quelli inscritti nell elenco istituito presso l INAIL e presso le ASL deve essere indicata la data di richiesta 101

52 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 FERMO RESTANDO QUANTO PRIMA PRECISATO, PER DATA DELLA RICHIESTA SIINTENDE: la data di ricevimento della raccomandata A/R, la data di trasmissione del fax o la data della mail tramite PEC la data della transazione on line attraverso portale WEB la data di consegna brevi manu della richiesta al soggetto titolare di funzione che dovrà essere riportata e firmata su copia fotostatica dal funzionario che la riceve la data di protocollo in arrivo per le spedizioni con posta ordinaria, raccomandata semplice o e mail 102 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 LE RICHIESTE DI VERIFICA PERIODICA DEVONO ESSERE FORMULATE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI (DATI FISCALI DELL AZIENDA, RIFERIMENTI TELEFONICI, NOMINATIVO DEL SOGGETTO ABILITATO, DATA DELLA RICHIESTA,. ). PERTANTO LE RICHIESTE INOLTRATE PRIMA DEL 25 MAGGIO 2012 E NON ANCORA EVASE, DEVONO ESSERE RIPRESENTATE. QUALORA L ENTE TITOLARE DELLA FUNZIONE (INAIL O ASL/ARPA) INTENDA AVVALERSI DEL SOGGETTO ABILITATO INDICATO NELLA RICHIESTA, DOVRÀ ATTIVARLO IL PIÙ TEMPESTIVAMENTE POSSIBILE, DANDONE COMUNICAZIONE AL DATORE DI LAVORO. 103

53 SCELTA DEL SOGGETTO ABILITATO CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 Deve essere scelto dall AZIENDA, e indicato nella richiesta di verifica, nell elenco l dei soggetti abilitati i costituito i presso le direzioni i i regionali competenti per quanto riguarda INAIL e presso le singole strutture per quanto riguarda ASL/ARPA In caso di superamento dei termini di 60 e 30 giorni dalla data di richiesta senza che né l ente titolare della verifica né il soggetto abilitato indicato nella richiesta vi abbiano provveduto, l azienda individua un nuovo soggetto abilitato presente nella Regione in cui si trova l attrezzatura di lavoro da verificare, scelto tra quelli iscritti nell elenco nazionale dei soggetti abilitati. Se nella Regione non c è un soggetto abilitato, si può rivolgere all elenco nazionale 104 ATTIVAZIONE DEL SOGGETTO ABILITATO CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 INAIL/ASL, nel caso per la verifica intendano avvalersi del soggetto abilitato indicato dal datore di lavoro nella richiesta, sono tenuti ad attivare il soggetto abilitato il più tempestivamente possibile e a darne contestualmente comunicazione al datore di lavoro In caso di superamento dei termini di 60 e 30 giorni dalla data di richiesta senza che né l ente titolare della verifica né il soggetto abilitato indicato nella richiesta vi abbiano provveduto, l azienda individua un nuovo soggetto abilitato presente nella Regione in cui si trova l attrezzatura di lavoro da verificare, scelto tra quelli iscritti nell elenco nazionale dei soggetti abilitati. Se nella Regione non c è un soggetto abilitato, si può rivolgere all elenco nazionale 105

54 INTERRUZIONE O SOSPENSIONE DEI TERMINI TEMPORALI CHIARIMENTI Circolare n. 11 del 25 maggio 2012 IL VERIFICATORE FORMALIZZERÀ PER ISCRITTO LA SOSPENSIONE DEI TERMINI E LA RIDEFINIZIONE DI NUOVI TERMINI NEI SEGUENTI CASI QUALORA IL SOGGETTO TITOLARE DELLA VERIFICA (O IL SOGGETTO ABILITATO DI CUI SI SIA AVVALSO) NON POSSA EFFETTUARE LA VERIFICA PERIODICA PER CAUSE INDIPENDENTI DALLA SUA VOLONTÀ (INDISPONIBILITÀ DELL ATTREZZATURA, DEL PERSONALE OCCORRENTE O DEI MEZZI NECESSARI, CAUSE DI FORZA MAGGIORE) QUALORA NEL CORSO DELLA VERIFICA EMERGA LA NECESSITÀ DI ACQUISIRE ULTERIORE DOCUMENTAZIONE O DI EFFETTUARE, A SUPPORTO DELLE VERIFICHE, CONTROLLINONDISTRUTTIVI NON DISTRUTTIVI, INDAGINISUPPLEMENTARI, PROVEDI LABORATORIO, ATTIVITÀ AD ELEVATA SPECIALIZZAZIONE SE UNA DI QUESTE EVENTUALITÀ SI PRESENTI IN CASO DI ATTIVAZIONE DI SOGGETTO ABILITATO DA PARTE DI INAIL/ASL, IL SOGGETTO ABILITATO DOVRÀ DARNE COMUNICAZIONE A INAIL/ASL. 106 APPROFONDIMENTO DI CASI SPECIFICI CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 VIENE PREVISTA LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UNA RICHIESTA CUMULATIVA DI VERIFICA DI PIÙ ATTREZZATURE AVENTI SCADENZE DIVERSE, SPECIFICANDO PER OGNUNA DI ESSE LA DATA EFFETTIVA DI RICHIESTA, INDIPENDENTEMENTE DALLA DATA DI INOLTRO DELLA RICHIESTA DI VERIFICA. VIENE SOTTOLINEATO CHE LE ATTIVITÀ DI VERIFICA PERIODICA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SVOLTE DAI TITOLARI DELLA FUNZIONE E DAI SOGGETTI ABILITATI DEVONO INTENDERSI COME SERVIZI DI NATURA INTELLETTUALE (NO OBBLIGO DUVRI) AI SENSI DELL APPLICAZIONE DELL ART. 26 DEL D. LGS. N. 81/08 SI CHIARISCE CHE LA RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA DI ATTREZZATURE NOLEGGIATE SENZA OPERATORE O CONCESSE IN USO PUÒ ESSERE INOLTRATA DAL NOLEGGIATORE O DAL CONCEDENTE IN USO. 107

55 APPROFONDIMENTO DI CASI SPECIFICI CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 SI EVIDENZIA CHE NON SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DEL DM : ALLE CENTRALI TERMICHE CON POTENZIALITÀ GLOBALE DEI FOCOLAI SUPERIORE A 116 KW A SERVIZIO DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO UTILIZZANTI ACQUA CALDA E NON NECESSARIE ALL ATTUAZIONE DI UN PROCESSO PRODUTTIVO AI SERBATOI DI GPL NON ASSERVITI A PROCESSI PRODUTTIVI CONTINUANO AD APPLICARSI LE PERTINENTI DISPOSIZIONI PREVIGENTI (D.M. 01/12/1975, D.M. 329/2004, D.M. 29/02/1988, D.M. 23/09/2004, 17/01/2005) 108 APPROFONDIMENTO DI CASI SPECIFICI CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 SI EVIDENZIA CHE I PONTI SOLLEVATORI PER VEICOLI, NON RISPONDENDO ALLA DEFINIZIONE DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO ( APPARECCHIO A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO DESTINATO A SOLLEVARE E MOVIMENTARE, NELLO SPAZIO, CARICHI SOSPESI MEDIANTE GANCIO O ALTRI ORGANI DI PRESA ) NON RIENTRANO TRA LE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE ELENCATE NELL ALLEGATO VII DEL D. LGS. 81/2008 E QUINDI NON SONOSOGGETTE SOGGETTE A OBBLIGO DI VERIFICAPERIODICA COSÌ COME DISPOSTO DALL ART. 71 COMMA 11 (RESTANO COMUNQUE GLI ALTRI OBBLIGHI, IN PARTICOLARE QUELLI PREVISTI AI COMMI 4 E 8 DEL CITATO ARTICOLO 71). 109

56 APPROFONDIMENTO DI CASI SPECIFICI CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 SI EVIDENZIA CHE I SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E SOSPENSIONE DI ALLESTIMENTI SCENICI, NON RISPONDENDO ALLA DEFINIZIONE DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO ( APPARECCHIO A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO DESTINATO A SOLLEVARE E MOVIMENTARE, NELLO SPAZIO, CARICHI SOSPESI MEDIANTE GANCIO O ALTRI ORGANI DI PRESA ) NON RIENTRANO TRA LE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE ELENCATE NELL ALLEGATO VII DEL D. LGS. 81/2008 E QUINDI NON SONO SOGGETTE A OBBLIGO DI VERIFICA PERIODICA COSÌ COME DISPOSTO DALL ART. 71 COMMA 11 (RESTANO COMUNQUE GLI ALTRI OBBLIGHI, IN PARTICOLARE QUELLI PREVISTI AI COMMI 4 E 8 DEL CITATO ARTICOLO 71) 110 APPROFONDIMENTO DI CASI SPECIFICI CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 SI EVIDENZIA CHE I CARRELLI COMMISSIONATORI NON RIENTRANO TRA LE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE ELENCATE NELL ALLEGATO VII DEL D. LGS. 81/2008 E QUINDI NON SONO SOGGETTE A OBBLIGO DI VERIFICA PERIODICA COSÌ COME DISPOSTO DALL ART. 71 COMMA 11 (RESTANO COMUNQUE GLI ALTRI OBBLIGHI, IN PARTICOLARE QUELLI PREVISTI AI COMMI 4 E 8 DEL CITATO ARTICOLO 71). SI CHIARISCE CHE I PERIODI DI INATTIVITÀ DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO NON INTERROMPONO LA PERIODICITÀ DELLE VERIFICHE PREVISTE DALL ALLEGATO VII DEL D. LGS. 81/2008; PERTANTO ALL ATTO DELLA RIATTIVAZIONE DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO I CUI TERMINI DI VERIFICA PERIODICA RISULTASSERO SCADUTI, OCCORRERÀ PROCEDERE ALLA RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA PRIMA DEL SUO RIUTILIZZO. SI CHIARISCE CHE, NEL CASO DI SPOSTAMENTO DI UNA ATTREZZATURA MENTRE SI È IN ATTESA DELLA VERIFICA, IL DATORE DI LAVORO DOVRÀ COMUNICARNE LO SPOSTAMENTO AL SOGGETTO TITOLARE DELLA FUNZIONE A CUI È STATA INOLTRATA LA RICHIESTA E CONTESTUALMENTE INVIARE UNA NUOVA RICHIESTA AL SOGGETTO TITOLARE DELLA FUNZIONE COMPETENTE PER TERRITORIO. 111

57 RACCORDO CON LA DISCIPLINA PREVIGENTE CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 ATTREZZATURE DI LAVORO, RIPORTATE NELL ALLEGATO VII DEL D.LGS. N. 81/08 E S.M.I., FABBRICATE IN CONFORMITÀ DI DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO E MARCATE CE. PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO DI NUOVA INTRODUZIONE NEL REGIME DI VERIFICHE PERIODICHE (PIATTAFORME AUTOSOLLEVANTI SU COLONNE, CARRELLI SEMOVENTI A BRACCIO TELESCOPICO, ASCENSORI E MONTACARICHI DA CANTIERE, IDROESTRATTORI A FORZA CENTRIFUGA) E GIÀ IN SERVIZIO ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL D.M. 11/04/2011, L AZIENDA, DECORSI I TERMINI PREVISTI DALL ALLEGATO VII DALLA DATA DI MESSA IN SERVIZIO, DEVE RICHIEDERE LA PRIMA VERIFICA PERIODICA ALL INAIL SECONDO LA PROCEDURA PREVISTA ALL ALLEGATO II DEL D.M. 11/04/2011. LA RICHIESTA DI PRIMA VERIFICA PERIODICA COSTITUISCE ADEMPIMENTO ALL OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALL INAIL. 112 RACCORDO CON LA DISCIPLINA PREVIGENTE CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 ATTREZZATURE DI LAVORO, RIPORTATE NELL ALLEGATO VII DEL D.LGS. N. 81/08 E S.M.I., FABBRICATE IN CONFORMITÀ DI DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO E MARCATE CE. PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO GIÀ ASSOGGETTATE ALL OBBLIGO DI VERIFICA PERIODICA AI SENSI DELLA LEGISLAZIONE PREVIGENTE: SE L INAIL HA GIÀ PROVVEDUTO A REDIGERE IL LIBRETTO DELLE VERIFICHE, TALI ATTREZZATURE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE SOTTOPOSTE ALLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA SECONDO LE PERIODICITÀ PREVISTE NELL ALLEGATO VII AL D. LGS. 81/2008, IN ASSENZA DELLA SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL ATTREZZATURA SE GIÀ SOTTOPOSTE A VERIFICA PERIODICA DA PARTE DI ASL/ARPA IN ASSENZA DEL LIBRETTO DELLE VERIFICHE, TALI ATTREZZATURE CONTINUERANNO AD ESSERE SOTTOPOSTE ALLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE, IN ASSENZA DI LIBRETTO DELLE VERIFICHE E DI SCHEDA IDENTIFICATIVA 113

58 RACCORDO CON LA DISCIPLINA PREVIGENTE CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 ATTREZZATURE DI LAVORO, RIPORTATE NELL ALLEGATO VII DEL D.LGS. N. 81/08 E S.M.I., FABBRICATE IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARIDI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO E NON MARCATE CE. LE ATTREZZATURE DI LAVORO GIÀ SOGGETTE ALL OBBLIGO DI VERIFICA PERIODICA DA PARTE DI INAIL EX ISPESL, CHE NON ABBIANO SUBITO MODIFICHE SOSTANZIALI TALI DA RICHIEDERE UNA NUOVA MARCATURE CE, RESTANO ASSOGGETTATE AL PREVIGENTE REGIME OMOLOGATIVO, EFFETTUATO IN VIA ESCLUSIVA DA INAIL (EX ISPESL); SUCCESSIVAMENTE DOVRANNO ESSERE SOTTOPOSTE AL REGIME DI VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA 114 RACCORDO CON LA DISCIPLINA PREVIGENTE CHIARIMENTI Circolare n. 23 del 23 agosto 2012 ATTREZZATURE DI LAVORO, RIPORTATE NELL ALLEGATO VII DEL D.LGS. N. 81/08 E S.M.I., FABBRICATE IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARIDI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO E NON MARCATE CE LE ATTREZZATURE DI LAVORO RIENTRANTI NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL D.M. 4/03/1982 (PONTI SOSPESI MOTORIZZATI), CHE NON ABBIANO SUBITO MODIFICHE SOSTANZIALI TALI DA RICHIEDERE UNA NUOVA MARCATURE CE, RESTANO ASSOGGETTATE AL PREVIGENTE REGIME DI COLLAUDO, DA ESEGUIRSI SECONDO LE PROCEDURE DEL D.M. 4/03/1982; SUCCESSIVAMENTE DOVRANNO ESSERE SOTTOPOSTE AL REGIME DI VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA LE ATTREZZATURE DI LAVORO REGOLARMENTE MESSE IN SERVIZIO SECONDO IL REGIME PREVIGENTE ALLA DISCIPLINA DELLA MARCATURA CE E GIÀ SOTTOPOSTE A VERIFICHE PERIODICHE, DEVONO SEGUIRE IL REGIME DI VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA. 115