Info Rai TV N 242 del 08 Ottobre 2013
|
|
- Leopoldo Manzi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gruppo Aziendale UILCOM-UIL Rai Rai Way Milano Info Rai TV N 242 del 08 Ottobre Canale Expo con sede a Roma, Sel e Pd alla Rai: "Scelta assurda" 2. Rai, ecco le novità del nuovo contratto di servizio 3. La Rai pignorata dall'impresa di pulizie: "Settantasei mila euro di debiti" 4. Rai, Merlo: "Ora basta privatizzazione e liquidazione servizio pubblico" 5. Digitale Terrestre, la Rai ammette: Problemi di ricezione per 500 mila utenti 6. Grillo assedia Gubitosi «Rai faziosa e indebitata» 7. La "TV del futuro" passa per Internet 8. L'alta definizione arranca sul digitale terrestre. Ma ci sono novità in arrivo 9. La censura è in tutto il mondo: ecco i paesi in cui Internet è più libera e quelli in cui lo è meno 10. Lo smart working fa risparmiare 37 miliardi di euro alle imprese 11. Tv e Twitter: Nielsen pubblica i dati degli show più citati 12. Italia, paese del Terziario arretrato. Più lavoro solo per colf e badanti 13. Dove va il mercato del lavoro? Ecco quanti posti ci sono e dove 14. Guida minima all aumento dell IVA 15. Radio digitale: il DAB non ha nessuna speranza contro gli smartphone. O forse sì 16. SERVIZIO DAB: DAL 27 SETTEMBRE LA RAI PASSA AL DAB+ 17. La scalata di Discovery - il dg Castellari: ''Ma non chiamateci terzo polo'' 18. TiMedia: accordo non vincolante con Espresso per integrazione mux digitali 19. Consumi Tv: italiani sempre più teledipendenti, 4 ore e mezzo al giorno davanti alla televisione 20. Osservatorio Agcom: 2,4 mln di italiani senza accesso Internet. Il mobile dimezza il digital divide 21. Pwc: Internet cresce a doppia cifra e salverà l industria dei media 22. Cresce il numero dei disoccupati in Italia, e spariscono 75mila negozi 23. Mercato immobiliare in miglioramento secondo l'omi 24. Associazioni e tasse: Cgia vs Tares, Codacons vs Iva retroattiva 25. Come aggirare la crisi e lavorare in Svizzera Canale Expo con sede a Roma, Sel e Pd alla Rai: "Scelta assurda" Milano, 3 ottobre Il sogno di una Saxa Rubra del Nord, a lungo accarezzato soprattutto dalla Lega, è tramontato da tempo. Ma era lecito aspettarsi che quella piattaforma multimediale che la Rai intende dedicare all Expo del 2015 (sì l Expo di Milano), avesse sede in città, negli storici studi di corso Sempione. Almeno ci speravano Luca Gibillini, consigliere comunale di Sel, e Lamberto Bertolè, capogruppo 1
2 del Pd a Palazzo Marino. Così invece non sarà: l emittente pubblica ha infatti scelto Roma. E in Comune monta la protesta. Il primo a contestare la decisione della Rai è proprio Gibillini: «Perchè la sede a Roma? Siamo molto sorpresi da questa scelta che dimostra un evidente contraddizione: Expo sarà a Milano, coinvolge investimenti pubblici e privati sostanziali di Milano, è nata e vive come promessa di sviluppo territoriale, occupazionale e territoriale commenta il consigliere vendoliano. Secondo le dichiarazioni degli ultimi anni, l evento del 2015 avrebbe dovuto rilanciare, invece, la sede Rai di Milano, che versa in uno stato di profonda difficoltà a causa dei pochi investimenti tecnologici e formativi e per l apparente mancanza di un qualsiasi progetto credibile di sviluppo, non a caso le sedi di Rai 5 e RaiSport2 stanno tornando a Roma». Gibillini rivolge quindi un appello ai vertici di viale Mazzini: «Chiedo che sia ripensata la collocazione della sede di RaiExpo, non solo per ragioni legate all occupazione ma per il bisogno di rilanciare la Rai di Milano, perché la testa dell emittente possa essere dove accade Expo, per essere reale partner di una sfida che coinvolge tutti. Non vorremmo pensare una volta ancora che le logiche che spingono Rai a scegliere Roma siano quelle antiche, della lottizzazione e delle cordate politiche». Richiesta e parole alle quali si associa anche il capogruppo del Pd: «Chiederemo fa sapere Bertolè che si apra una riflessione. Quella della Rai è una scelta che non può non stupire: l Expo si svolgerà a Milano, perché seguirla con una piattaforma localizzata a Roma? Perché non cogliere le opportunità dell evento per valorizzare la sede milanese dell emittente in corso Sempione? Spero che su questi interrogativi ci si possa confrontare e che la Rai ci ripensi». Un accordo da 5 milioni di euro quello formalizzato alla fine di luglio tra l emittente pubblica ed «Expo 2015 Spa», la società di gestione dell evento. Che prevede? Non un nuovo canale, bensì un progetto multimediale che coinvolgerà tv, radio, web e social media. L Esposizione Universale di Milano sarà protagonista della programmazione della televisione pubblica con approfondimenti e persino minifiction, giochi e applicazioni per smartphone. Dieci i professionisti ai quali sarà affidata la presenza dell Expo sui palinsesti delle differenti emittenti e l ideazione e la produzione di programmi ad hoc. I filmati, i servizi e gli approfondimenti realizzati da Rai Expo saranno infine pubblicati online tramite un sito web dedicato al Un progetto a tutto campo. «Eppure Milano ne è rimasta fuori». Giambattista Anastasio e Massimiliano Mingoia Rai, ecco le novità del nuovo contratto di servizio Fine degli spot nei programmi per ragazzi, lotta anti-evasione del canone, trasparenza dei bilanci. Lo schema trasmesso alle Camere: il 26 ottobre il parere della Commissione di vigilanza di m.s. Trasparenza delle fasce retributive con indicazione del numero e dei costi di ogni rispettiva fascia dirigenziale (e comprensivi anche dei valori medi relativi alle fasce non dirigenziali). E ancora: garantire la diffusione dei contenuti con "elevati standard di qualità audio e video"; assicurare un grado di copertura delle tre reti radiofoniche non inferiore al 99% della popolazione; assicurare una copertura del territorio non inferiore all'80%. E soprattutto: "La Rai assicura la qualità dell'informazione quale imprescindibile presidio di pluralismo, completezza e obiettività, imparzialità, indipendenza e apertura alle diverse forze politiche e sociali, nonché la tutela delle pari opportunità". È quanto prevede lo schema di contratto di servizio tra il ministero dello Sviluppo economico e la Rai per il triennio , riporta l agenzia Public Policy, trasmesso 2
3 il 26 settembre alla commissione di Vigilanza. Sullo schema di contratto, composto di 24 articoli, le Camere dovranno esprimersi entro il 26 ottobre attraverso il parere della commissione. Ecco le principali novità. No agli spot nei programmi per ragazzi "Indipendenza dal mercato pubblicitario": una scelta fatta per "garantire dal punto di vista editoriale la piena indipendenza dal mercato pubblicitario" e a "svolgere le attività commerciali ed editoriali in modo che esse non risultino di pregiudizio al migliore svolgimento del servizio pubblico e concorrano alla equilibrata gestione aziendale". È quanto prevede lo schema di contratto di servizio tra il ministero dello Sviluppo economico e la Rai per il triennio Le trasmissioni per i minori devono essere svolte in orari appropriati sulle reti generaliste e medianti canali tematici. Devono inoltre tener conto delle esigenze e della sensibilità della prima infanzia e dell'età evolutiva. Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del contratto, i canali tematici dedicati alla programmazione per minori in età prescolare non potranno avere pubblicità né nei programmi né tra un programma e l'altro. Partiti e associazioni I partiti e i gruppi rappresentati in Parlamento, nelle assemblee regionali e comunali, i sindacati, le associazioni anche politiche e culturali, quelle di promozione sociale, le minoranze etniche e linguistiche potranno accedere alla programmazione della Rai nei limiti e secondo le modalità previste dalla legge. Sarà costituita una struttura interna alla Rai che curi i rapporti con le associazioni e gli utenti per garantire la parità di trattamento senza alcuna discriminazione. Cultura italiana all estero La Rai s'impegna a promuovere l'immagine del Paese e della cultura italiana all'estero producendo, distribuendo e trasmettendo programmi radiotelevisivi per la conoscenza e la valorizzazione della lingua e della cultura italiane attraverso l'utilizzazione dei programmi più significativi del panorama nazionale. Archivio aperto I messaggi di utilità sociale della presidenza del Consiglio dei ministri saranno ospitati gratuitamente; sarà garantita la conservazione degli archivi storici radiofonici e televisivi assicurando l'accesso pubblico in particolare mediante apposite offerte anche gratuite di servizi di media audiovisivi a richiesta accessibili tramite il web. Uguaglianza di genere e dignità della persona Nello schema di contratto di servizio viene affrontato il tema dell'effettivo accesso alla programmazione delle persone portatrici di handicap sensoriali. La Rai intende garantire un'adeguata informazione sulle modalità per consentire tale accesso. Per quanto riguarda la dignità della persona, l'azienda impronta tutta la programmazione su qualsiasi piattaforma al rispetto della dignità della persona e della non discriminazione. Particolare attenzione anche ad assicurare pari accesso a donne e uomini evitando di trasmettere immagini e ruoli stereotipati di entrambi o possano incitare alla violenza di genere. Innovazione e ricerca La Rai sostiene l'innovazione tecnologica in quanto fattore strategico del servizio pubblico e provvede alla graduale digitalizzazione dei propri sistemi produttive per l'area news, a sviluppare prodotti televisivi in alta definizione, a garantire la visione del formato 16:9 e a sperimentare la produzione e la diffusione di contenuti radiotelevisivi e multiscreen mediante l'uso di nuove tecnologie trasmissione sia per il broadcast, sia per il broadband Ip. La qualità La Rai punta alla qualità dell'offerta dedicando un intero capitolo, il 4, alla qualità intesa come capacità progettuale di rinnovamento di contenuti. Che cosa s'intenda per 3
4 qualità, lo spiega in maniera esplicita lo schema di contratto: sperimentare nuovi formati. La Rai deve proporsi al pubblico come fucina di programmi originali in grado di coinvolgere anche i pubblici più giovani che sono più inclini a immedesimarsi nei modelli proposti dalla televisione; promuovere produzioni audiovisive per esportare l'immagine del Paese; promuovere la conoscenza della Costituzione e dei meccanismi costituzionali e dello statuto dell'ue. Diffondere la cultura della legalità e del rispetto della dignità della persona. Superare gli stereotipi culturali per contribuire alla crescita sociale e culturale e al rafforzamento dei valori etici. La Rai s'impegna a promuovere una compiuta identità sociale che favorisca un miglior radicamento del senso civico e del rispetto della legalità. Spazio alle trasmissioni dedicate alla scienza, all'arte, alla storia e sostegno alle produzioni indipendenti. Attenzione al mondo del lavoro e delle nuove opportunità occupazionali promuovendo la cultura d'impresa. Qualità dell informazione "La Rai - si legge nel capitolo 5 - assicura la qualità dell'informazione quale imprescindibile presidio di pluralismo, completezza e obiettività, imparzialità, indipendenza, e apertura alle diverse forze politiche e sociali del sistema radiotelevisivo (...) e garantisce un rigoroso rispetto della deontologia professionale da parte dei giornalisti e degli operatori del servizio pubblico". Per la Rai essi sono tenuti a "coniugare il principio di libertà con quello della responsabilità nel rispetto della dignità della persona, contribuendo in tal modo a garantire la qualità dell'informazione della concessionaria". La Rai è tenuta all'equo bilanciamento delle trasmissioni, assicurando che esse siano caratterizzate da canoni di pluralismo e di apertura alle diverse forze politiche e sociali. Rispetto della buona fede e dell'identità valoriale e ideale del Paese e della sensibilità dei telespettatori. Attenzione particolare alla privacy delle persone garantendo un contraddittorio adeguato, effettivo e leale. Qualità dell'informazione anche finanziaria: la Rai assicura spazi per la diffusione dell'educazione finanziaria, economica ed energetica quale strumento di tutela del consumatore. Inoltre assicura spazi per la diffusione di informazioni di pubblica utilità al cittadino. Efficienza aziendale e trasparenza dei bilanci L'argomento viene trattato nell'articolo 18, 'gestione economico-finanziaria e alla trasparenza nella comunicazione esterna'. Il primo comma stabilisce: "Il finanziamento delle attività è assicurato con caratteri di certezza e congruità, per il triennio di una durata del presente contratto attraverso il canone di abbonamento, i corrispettivi derivanti da contratti o convenzioni con pubbliche amministrazioni e le altre entrate consentite dalla legge. La Rai è tenuta ad adottare criteri tecnici ed economici di gestione idonei a consentire il raggiungimento di obiettivi di efficienza aziendale e di razionalizzazione del proprio assetto organizzativo. Nell'ottica di una gestione ispirata a criteri di efficienza, la Rai s'impegna a saturare secondo criteri di economicità, la capacità dei propri centri di produzione e persegue l'obiettivo di un adeguato ritorno sul capitale e sugli investimenti, tenendo conto anche delle condizioni del mercato di riferimento. La Rai può svolgere, nel proprio mercato di riferimento, attività commerciali inclusa l'offerta a pagamento in regime di concorrenza, assicurando che le stesse attività siano sviluppate direttamente o attraverso società controllate e comunque con modalità che evitino il finanziamento incrociato, anche parziale, di risorse pubbliche. Sul tema della trasparenza, la Rai pubblica sul proprio sito web il documento, comprensivo di criteri metodologici, sui conti annuali separati dalla società di revisione, in cui indicare anche il costo dei generi predeterminati e di quelli non predeterminati. A tal fine la Rai, nella presentazione dei palinsesti, è tenuta a identificare la programmazione televisiva e radiofonica rientrante nell'ambito delle attività di servizio pubblico con un colore diverso distinguendo i generi predeterminati dai generi non predeterminati. Inoltre, sul sito saranno pubblicati i dati riferiti agli investimenti totali destinati ai prodotti audiovisivi. L'azienda s'impegna a rendere pubblici in termini comprensibili ai cittadini i valori di allocazione delle risorse pubbliche per le principali aree di attività. Verrà costituito un piano di comunicazione per stabilire un filo diretto con gli utenti. 4
5 Collaborazione con il Mise anti-evasione del canone Il ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con altre amministrazioni competenti, s'impegna a individuare le più efficacie metodologie di contrasto all'evasione del canone. È quanto prevede l'articolo 19 dello schema di contratto di servizio tra il ministero dello Sviluppo economico e la Rai per il triennio , sul quale la commissione di Vigilanza Rai dovrà esprimere parere entro il 26 ottobre. Il Mise ha la possibilità di costituire un gruppo di lavoro per il recupero dell'evasione del canone, nel cui ambito saranno presenti anche la Rai e i rappresentanti delle amministrazioni competenti. Il ministero e la Rai riferiscono, con cadenza semestrale, alla commissione parlamentare i risultati delle azioni attuate per il contrasto all'evasione del canone. Tra gli obblighi di comunicazioni, vigilanza, controllo e sanzioni, stabiliti nell'articolo 21, la Rai è obbligata a trasmettere al Mise, all'autorità per le Comunicazioni e alla commissione parlamentare entro i tre mesi successivi alla chiusura di ciascun trimestre, la lista dei programmi, con il numero di ore di programmazione, le telepromozioni, le televendite, spot promozionali, campagne sociali, annunci, sigle, segnali orari. Deve inoltre trasmettere una dettagliata informativa sull'offerta di qualità, sui risultati di ascolto dei canali dedicati ai minori, sul monitoraggio di fenomeni di pubblicità occulta e indiretta. Al ministero dell'economia, all'autorità e alla Vigilanza la Rai deve fornire entro il mese di giugno di ogni anno una relazione sui dati economico-finanziari, gli iscritti a ruolo per le famiglie soggetti al pagamento del canone, i ricavi pubblicitari. Soltanto al Mef dovrà trasmettere entro 15 giorni dalla loro approvazione, i piani industriali, le previsioni economiche e i bilanci consuntivi e della contabilità separata, i bilanci infrannuali al 30 giugno. A garanzia degli obblighi assunti la Rai costituisce alla Cassa depositi e prestiti un deposito cauzionale di 1 milione di euro in soldi, o in titoli di Stato o equiparati al valore nominale. Gli interessi sono di spettanza della Rai. Il Mef può rivalersi dei propri crediti sul deposito cauzionale che la Rai è tenuta comunque a reintegrare. La Rai pignorata dall'impresa di pulizie: "Settantasei mila euro di debiti" Loro non pagavano i dipedenti, e la tv non pagava loro: ma a rimetterci sono i lavoratori, in 40 senza stipendio. Pochi giorni fa, un ufficiale giudiziario si è presentato in via Perini, nella sede di Trento della Rai. In mano aveva un avviso di pignoramento per 76 mila euro firmato dal giudice delle esecuzioni della città trentina su richiesta dell'avvocato Sonia Guglielminetti. Il conto è stato presentato dall'impresa di pulizie adetta agli uffici della tv nazionale. Una quarantina i lavoratori impiegati per conto della Tecno Brill, ex Brillrover, mai pagati dalla Rai nonostante il loro impegno nel pulire la sede. Per evitare di veder pignorate telecamere, computer e apparecchiature per il montaggio, la Rai è stata costretta a sborsare i 76 mila euro. Ma, come riporta il giornale web Trentinocorrierealpi.it, si è riservata la possibilità di presentare opposizione. I fatti - La diatriba in realtà andava avanti da molto tempo. E ad andarci di mezzo sono stati i lavoratori: da molti mesi la Rai non pagava la Tecno Brill, che aveva vinto una gara di appalto, perché questa non pagava gli operai. In questo modo, la Rai ha accumulato un debito di 139 mila euro nei confronti dell impresa. Nel frattempo, la Tecno Brill non si è vista confermare l appalto per le pulizie della sede Rai di via Perini e così ha lasciato a casa una quarantina di lavoratori. Dipendenti che sono stati licenziati dopo che avevano lavorato per mesi senza stipendio, senza neanche ricevere il Tfr. I lavoratori si sono rivolti alla Cgil e all avvocato Guglielminetti che, per cercare di far recuperare loro qualcosa, ha proceduto al pignoramento presso terzi. In altre parole è andata a cercare i soldi della Tecno Brill lì dove c erano. Ovvero i suoi crediti. La Rai aveva smesso di pagare proprio perché le norme prevedono che l ente 5
6 appaltante deve farsi garante del fatto che l appaltatore sia in regola con i pagamenti nei confronti dei propri dipendenti. Però, l emittente pubblica, non ha ritenuto di dover rispondere alle richieste dell avvocato Guglielminetti. Così ha atteso per qualche mese. Ma nel frattempo i quaranta lavoratori licenziati dalla Tecno Brill hanno continuato a tirare avanti senza soldi e l avvocato è andato avanti con il pignoramento presso terzi del credito della Tecno Brill. Per il momento, il legale ha scelto di pignorare beni per un valore di 76 mila euro per garantire un primo gruppo di 12 lavoratori. Poi andrà avanti con il resto del credito della Brill Rover, ovvero 63 mila euro. Rai, Merlo: "Ora basta privatizzazione e liquidazione servizio pubblico" di Giorgio Merlo "Il contratto di servizio per il triennio , anche se andrà discusso e integrato, ha comunque il merito indiscusso di ribadire la centralità del servizio pubblico radiotelevisivo. Dalla qualità dell'informazione alla trasparenza dei compensi, dal rilancio del pluralismo alla piena riscoperta del ruolo del servizio pubblico, emerge la netta volontà di una Rai competitiva e capace di reggere la sfida con la concorrenza. Contro tutte le cassandre - da destra a sinistra passando per Grillo - che invocano la privatizzazione, e quindi la liquidazione, della Rai è giunto il momento di dire se si vuole ancora un servizio pubblico o se lo si vuole azzerare. Il Pd deve esprimere una posizione netta. E cioè, non può che continuare a battersi per un servizio pubblico credibile, pluralista e di qualità. Il resto è solo gossip e propaganda spicciola". Lo ha dichiarato l'on. Giorgio Merlo, responsabile nazionale Pd servizio pubblico. Digitale Terrestre, la Rai ammette: Problemi di ricezione per 500 mila utenti terrestre-la-rai-lo-ammette-problemi-di-ricezione-per-mila-utenti- 53WfiR1EQBOBHeQpuoQc1J/pagina.html In risposta ad un interrogazione del Pd. Accordo Agcom, governo e Rai dovrebbe eliminare i disagi nei prossimi mesi per le province di Alessandria, Asti, Biella, Torino e Novara R. AL. ALESSANDRIA In risposta ad un interrogazione presentata da tutti i senatori del Pd del Piemonte, la Rai ha riconosciuto l esistenza di problemi di ricezione del digitale terrestre per circa utenti localizzati nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Torino e Novara. La causa delle interferenze - presenti già all atto dello switch off avvenuto il 10 novembre è da ricondurre a una sovrapposizione di segnale con una televisione privata lombarda dal sito di Monte Penice. La Rai comunica che il primo agosto scorso è stato firmato un accordo tra Agcom, Ministero dello Sviluppo economico e l azienda che, modificando alcune assegnazioni di frequenze, dovrebbe risolvere nei prossimi mesi le problemi interferenziali segnalati dagli utenti. Lo scrivono in una nota la senatrice Nicoletta Favero, prima firmataria dell interrogazione e Federico Fornaro, componente della Commissione di Vigilanza Rai. Continueremo a monitorare la situazione - concludono Favero e Fornaro - e a sollecitare la Rai affinché si arrivi finalmente a risolvere queste questioni tecniche. I cittadini che pagano il canone hanno diritto ad avere la possibilità di scegliere tra tutti i canali del digitale terrestre e non soltanto una parte di essi. In alcune aree siamo 6
7 arrivati all assurdo che agli utenti non è consentito neppure vedere RAI 1, RAI 2 e RAI 3!. Grillo assedia Gubitosi «Rai faziosa e indebitata» Il tribuno della rete Beppe Grillo irrompe nella tv pubblica. Un blitz, quello a viale Mazzini del capo del Movimento 5 Stelle, per chiedere conto al dg Luigi Gubitosi degli sprechi del «carrozzone» Rai. Ma anche per rivendicare spazio e «neutralità» ai tg del servizio pubblico in vista delle prossime - e forse imminenti - elezioni. Quando Grillo è arrivato in taxi («occhio che c è Casaleggio nel bagagliaio...») i suoi parlamentari erano già schierati vicino al cavallo simbolo del servizio pubblico. Dopo il solito inseguimento dei cronisti ha improvvisato un comizio sotto la pioggia battente. Accanto a lui un silenzioso Roberto Fico, presidente pentastellato della commissione Vigilanza. «La Rai ha 579 dirigenti, uno ogni 18 dipendenti, e nessuno sotto i 30 anni», ha attaccato Grillo prima di entrare nella sede Rai dove è stato ricevuto da Gubitosi. «Ci lavorano giornalisti ma si spendono all esterno 1,6 miliardi, il 60% dei ricavi, per format e servizi che potrebbero essere sviluppare all interno valorizzando i dipendenti - ha tuonato - Nel 2012 la Rai ha perso 245,7 milioni di euro a causa di una gestione che favorisce nomine politiche e appalti agli amici. È ora di dire basta con i direttori scelti dai partiti. La politica deve uscire dalla Rai». Il pensiero va alla data del voto che con la crisi di governo in atto potrebbe avvicinarsi di colpo. «Impossibile affrontare le elezioni col depistaggio continuo dell informazione pubblica», ha urlato («ma solo perché siete lontani...») il capo M5S che ha denunciato: «Quello che facciamo viene montato ad arte dai capobastone e dai grandi giornalisti come Mario Orfeo». Il direttore del Tg1 è il bersaglio di giornata dell ex comico. «Ci ha sempre odiato, fin dall infanzia - ha detto - È stato messo lì da Caltagirone e per questo vediamo un morto come Casini al Tg1. Questi giornalisti non fanno il loro mestiere, sono zerbini, camerieri o lobbisti. Ora voglio un incontro con tutti i direttori dei tg, come cittadino ma anche come esponente di un movimento che ha preso 9 milioni di voti». Alla sinistra del capo, sotto al diluvio del lunedì romano, anche Roberto Fico. «È il presidente della Vigilanza Rai - ricorda Grillo - e con lui abbiamo una grande chance. Abbiamo chiesto i documenti di dove vadano a finire gli 1,6 miliardi di euro alle società esterne, quando la Rai ha migliaia di dipendenti straordinari che vengono sottoutilizzati». Nel mirino di Grillo fa capolino la «casta» dei giornalisti. «Voi siete partecipi di questa catastrofe - ha detto rivolgendosi a taccuini e telecamere - non ve ne tirerete fuori. Se l italia è al settantesimo posto per la ibertà di informazione è anche merito vostro. Non mi interessa se il "nano" fa quello che vuole con le sue televisioni merdose, mi interessa il servizio pubblico, di cui anche io sono datore di stipendio». Dopo l arringa la truppa grillina si è messa alle spalle del «capo politico» ma nell ufficio di Gubitosi, al settimo piano di viale Mazzini, c è entrato solo lui in compagnia di Fico, sotto i fischi di un drappello di dipendenti Rai. Un incontro durato 45 minuti, durante il quale i parlamentari pentastellati lasciati alla porta si sono messi l anima in pace e si sono ritirati in buon ordine. La Rai, con una nota, ha fatto poi sapere di averli fatti entrare soltanto «per evitare problemi di ordine pubblico». I numeri sciorinati ieri da Grillo sono in linea con quelli illustrati dallo stesso Gubitosi giovedì scorso in commissione di Vigilanza. «L ammontare dei costi della Rai è pari a 2 miliardi e 951 milioni di euro - aveva detto il dg - Se escludiamo personale e ammortamenti, nel 2012 abbiamo speso 1,34 miliardi di costi esterni». Circa due settimane prima, sempre in commissione, era andata in scena l audizione di Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction. Sul tavolo il caso delle «Happy Five», le cinque società beneficiarie negli anni del maggior numero di comemsse da parte di «mamma» Rai. La Andreatta in quell occasione aveva «fatto espressamente 7
8 riferimento a tre società diventate, negli ultimi anni, "fornitori d eccellenza" dell azienda pubblica - riferisce il Movimento 5 Stelle - e destinatarie di un importante fetta del budget annuale (circa 194 milioni di euro per quest anno) dedicato alla produzione di fiction». «La segnalazione di queste società nel corso delle audizioni è uno dei risultati ottenuti dalla Commissione di Vigilanza Rai in questi mesi», rivendicano i grillini. Il Parlamento, nonostante i proclami, non sono riusciti ad aprirlo «come una scatola di tonno». Magari con la Rai ci riusciranno. Davide Di Santo La "TV del futuro" passa per Internet Internet.html Pubblicato da Gianfranco Giardina DDay.it era presente al convegno "La TV del futuro", che si è appena tenuto a Vicenza. Tra i temi, l'offerta Rai in HD, TivùSat e novità Sky. Ma il 4K è lontano. A Vicenza (nell ambito della fiera All Digital) si è tenuto un interessante convegno dal titolo la TV del futuro : sul palco importanti rappresentanti dei principali broadcaster, ben moderati da Enrico Pagliarini di Radio 24. I temi sono quelli già lungamente dibattuti in appuntamenti simili (come il convegno di Saint-Vincent), ma qualche elemento di novità è emerso. Le cose più interessanti si sono sentite sul fronte HD: RAI ha chiesto e ottenuto dal Ministero la conversione del Mux5 dalla sperimentazione del DVB-T2 (che evidentemente interessa meno) alla trasmissione di canali HD. Infatti a breve (pare entro fine anno) saranno messi in onda in maniera regolare i tre canali RAI Uno, Due e Tre in formato HD (gli ultimi due trasmessi appunto dal Mux5). Sullo stesso Mux5 dovrebbe trovare spazio anche un altro canale HD dedicato interamente allo sport, ma non è ancora chiaro se si tratterà del simulcast di un canale Rai Sport o di un iniziativa editoriale nuova. Se il panorama HD per RAI sembra evolversi positivamente, arrivano brutte notizie per La7, che ricordiamolo fu la prima emittente a trasmettere regolarmente in HD sul digitale terrestre, salvo poi sospendere sine die le trasmissioni in questo formato. Bene, ora è ufficiale: La7 HD non tornerà sul digitale terreste, lo spazio trasmissivo costa troppo (secondo alcuni intervenuti anche 10 volte quello satellitare). Ma questa è una buona notizia presto comunque il canale HD tornerà ad essere visibile via satellite, probabilmente nell ambito di un offerta HD catalizzata dalla piattaforma Tivù Sat. Infatti, all interno del pentolone Tivù Sat stanno ribollendo diverse novità: oramai sembra pronta al lancio la piattaforma on demand denominata TivùOn: secondo Alberto Sigismondi, consigliere delegato di Tivù, la proposta TivùOn va oltre le piattaforme Smart TV che costringono i broadcaster a mettere a punto un app per ogni piattaforma e si candida come piattaforma unica e condivisa per tutti i TV con presa di rete. La cosa ci pare assai ragionevole, anche in considerazione del fatto che per accedere a TivùOn con un TV dovrebbe bastare la disponibilità della presa di rete (bollino gold, tanto per intenderci) e la cam di Tivù. Il fatto che l utenza dovrebbe vedere cose diverse a seconda della marca di TV acquistata, infatti, ci pare un principio che fa comodo solo ai produttori di TV che pensano (o sperano) di avere così un elemento di differenziazione nei confronti della concorrenza. Tornando a TivùOn, sulla piattaforma sicuramente troveranno spazio i servizi di RAI Replay, La7 On Demand e anche un servizio di CatchUp TV Mediaset (ovverosia con l ultima settimana di trasmissioni rivedibili in qualsiasi momento) che verrà probabilmente varato entro fine anno, in concomitanza con il lancio dell offerta Mediaset Premium Infinity. A quest ultimo proposito, non è trapelato nulla né sui contenuti che faranno parte dell offerta on demand a pagamento di Mediaset né sulle tariffe che verranno applicate. Di certo si sa che il servizio Mediaset dovrebbe arrivare 8
9 con qualche mese di anticipo rispetto al servizio analogo proposto da SKY e anticipato da noi qualche giorno fa. A proposito di SKY, continua la grande offerta HD (61 canali in alta definizione via satellite, contro i quattro presenti oggi su Digitale Terrestre) e sono appunto previsti nuovi sviluppi nella sinergia tra satellite e rete, non solo per quello che riguarda l on demand. Stanno infatti partendo delle sperimentazioni per rendere le trasmissioni standard e la proposta SKY Go più legate: per esempio già con questa edizione di XFactor si tenterà di garantire perfetta sincronia tra la messa in onda satellitare e quella via rete (cosa alquanto difficile) per massimizzare i meccanismi di televoto e garantire un esperienza di continuità perfetta per chi passa da uno schermo all altro. Di certo ha chiarito Massimo Bertolotti di SKY l orizzonte del 4K è molto più lontano: non esiste a oggi un ecosistema funzionante per produrre eventi in diretta in 4K e non sarà disponibile prima del Secondo Benito Mari di Sony, il 2016 sarà l anno dell inizio delle trasmissioni regolari in 4K: ne dubitiamo seriamente, anche se bisogna intendersi su cosa si intende per trasmissioni regolari, un evento spot o un canale 24 su 24 dedicato. Colpisce infine come tutto il panel di intervenuti si fosse in qualche modo coordinato per parlare di Ultra High Definition, ma il termine 4K è poi scappato qua e là nei discorsi di tutti. E questo è il primo problema sulla strada del 4K: finché non ci sarà un termine univoco per indicare questa innovazione, produttori, trade e consumatori finiranno per fare confusione, frenando l adozione dello standard. Dato che è in via di formazione Confindustria TV, l associazione dei Broadcaster che nasce sulle ceneri di DGTVi, il nostro appello è stato di sedersi al tavolo con Anitec (l associazione confindustriale dei produttori) per definire una nomenclatura unica che permetta a tutti di capire di cosa si sta parlando. L'alta definizione arranca sul digitale terrestre. Ma ci sono novità in arrivo Inserito da: Simone Rossi (Satred) Fonte: Radio24 Nelle case degli italiani ci sono oltre 30 milioni di televisori in grado di ricevere trasmissioni in alta definizione ma per ora l'offerta di canali sul digitale terrestre è limitata al 501 di Rai e a 5 canali Mediaset di cui 2 a pagamento. Nei prossimi mesi verranno accesi i primi Tv. In Italia l'alta definizione arranca sul digitale terrestre. Ma ci sono novità in arrivo tre canali Rai (Rai1, Rai2 e Rai3) in HD ma per il digitale terrestre ben poche novità. Il resto dell'offerta italiana di programmi in alta definizione è infatti rappresentato dai 62 canali via satellite della piattaforma Sky (a pagamento) ed è proprio dal satellite che arriveranno altri canali HD come spiega a Radio24 Renato Farina, AD Eutelsat Italia: "Non mi aspetto che nasca una nuova piattaforma ma che aumenti l'offerta di canali HD si Sky e di TvSat". TvSat è una piattaforma gratuita via satellite che ripete i canali del digitale terrestre e che sta per toccare i due milioni di decoder installati. Le altre novità che riguardano il mondo tv arriveranno da internet: sono infatti pronti il servizio Infinity di Mediaset, sul mercato prima di Natale, e River (forse ancora un nome in codice) di Sky come spiega il responsabile innovazione, Massimo Bertolotti: "E' un servizio dedicato agli smart device che arriverà nel primo semestre del 2014". Un servizio cioè visibile su pc, tablet o smart tv, e in generale su tutto ciò che si può collegare ad internet. Si tratta di servizi che, sulla scia del successo di Netflix negli Stati Uniti, permettono di vedere un numero illimitato di programmi (film e altri contenuti video) a richiesta (on demand) sulla base di un abbonamento base mensile che in genere è più economico rispetto ai pacchetti attuali erogati via satellite tramite decoder (come quelli classici di Sky o Mediaset Premium). In alternativa sarà possibile acquistare eventi singoli. Sia Mediaset che Sky non hanno ancora annunciato contenuti e prezzi. 9
10 La censura è in tutto il mondo: ecco i paesi in cui Internet è più libera e quelli in cui lo è meno Libertà su internet Di ccoppola Quando si pensa a Internet si pensa ad un luogo, virtuale, in cui si può godere della massima libertà di espressione e dove si possono trovare tutte le informazioni che si vuole, siano essere importantissime o estremamente futili. Ma non è sempre così. A prescindere dai programmi di controllo messi in atto dalle agenzie governative anche nei paesi che dovrebbero godere di maggiore libertà, non tutti gli utenti del mondo godono delo stesso livello di autonomia online. Freedom House ha stilato una mappa che rappresenti lo stato delle cose nei paesi più rappresentativi. Il rapporto, che si intitola Global Assessment of Internet and Digital Media, viene diffuso una volta all anno e l edizione 2013 mostra quanta censura ci sia ancora in rete. Le categorie sono rimaste le stesse dello scorso report, ma ci sono alcuni piccoli cambiamenti. Ad esempio, gli Usa sono ancora classificati come liberi, ma una macchia è certamente rappresentata dalla vicenda NSA-Prism. 10
11 Il grafico più impressionante, comunque, rimane la classifica dei paesi messi in ordine dal più libero al meno libero.: Gli stati in cui c è scritto no data sono classificati così perché i dati relativi non sono stati raccolti. I paesi elencati sono stati scelti in base alla rappresentatività geografica, economica e politica specificatamente per quanto riguarda la libertà di espressione dei media. 11
12 Lo smart working fa risparmiare 37 miliardi di euro alle imprese Margini di miglioramento ampi per le PMI, che restano ancora le più conservatrici Lo smart working, ossia la possibilità concessa dalle aziende ai dipendenti di lavorare in maniera più flessibile ed efficace tramite l utilizzo di tecnologie informatiche quali il telelavoro e l utilizzo di dispositivi tecnologici, potrebbe portare ad un risparmio netto di 37 miliardi di euro per le imprese italiane, una cifra paragonabile a quella prevista da una Legge di stabilità di un grande Stato. Lo evidenza uno studio della School of Management dell istituto Politecnico di Milano, nel quale vengono riportati i dati delle aziende che decidono di investire sulla tecnologia: aumenta la produttività, i costi si riducono e gli orari dei dipendenti sono decisamente ridotti. Un innovazione davvero intelligente ed economica, che in tempo di vacche magre, è davvero molto utile per rilanciare le attività nostrane; in Europa questo fenomeno sta già riscuotendo molto successo, mentre in Italia stenta ancora a decollare, forse per la mentalità troppo conservatrice della maggior parte degli imprenditori italiani. Che effetti ha lo smart working sui bilanci aziendali? Le analisi del Politecnico effettuate su 600 aziende mostrano che la diffusione di modelli di smart working consentono di incrementare la produttività e di conseguenza le vendite, secondo la teoria economica di Keynes, di circa 27 miliardi e la riduzione delle spese di 10 miliardi di euro. Gli effetti non si fermano soltanto al capitolo contabilità; ogni lavoratore risparmierebbe circa 600 euro, per un totale di 4 miliardi di euro di risparmio pubblico. L utilizzo di smartphone e tablet consente di essere presenti elettronicamente sul posto di lavoro senza spostarsi da casa; una soluzione ottima per ridurre in maniera significative le emissioni di CO2. Dopo un avvio incerto, anche in Italia si vedono i primi risultati Nel 2005 l Italia era penultima nell Unione Europea per utilizzo del modello dello smart working. Dopo 7 anni, si è verificata un inversione di tendenza: un +8% dal 2012 al Le imprese di grandi dimensioni sono quelle che hanno reagito in maniera migliore registrando un significativo abbattimento delle spese improduttive e un incremento della produttività. Stentano a decollare le piccole e medie imprese a causa della loro mentalità conservatrice: soltanto in due casi su 100 i dipendenti riescono ad accedervi. Fra le imprese italiane più all avanguardia, spicca un riconoscimento per la Barilla Barilla, la multinazionale della pasta ultimamente al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni rilasciate dal suo presidente, ha ricevuto un riconoscimento dallo Smart Working Awards 2013 per un progetto che prevedeva la diffusione di questo fenomeno tecnologico. Le imprese più all avanguardia sono invece Mars Italia e Tetra Pak per aver rispettivamente instaurato orari di lavoro flessibili e utilizzato adeguati strumenti di lavoro e nuovi tipi di leadership. Tv e Twitter: Nielsen pubblica i dati degli show più citati Scritto da: Paolino Da oggi Nielsen pubblicherà i dati delle trasmissioni americane più citate su Twitter, per capire se gli investitori possano trovare la cosa utile, ma non tutti sono d'accordo Il finale di Breaking Bad, la scorsa settimana, non solo ha registrato un record d ascolti per la Amc (10,3 milioni di telespettatori), ma ha anche avuto un alto consenso su Twitter: nel corso dell ultima puntata dello show, sono stati 1,2 milioni i tweet inviati per commentare il finale, con oltre 601 mila utenti unici. Ad agosto, il finale estivo di Pretty Little Liars ha avuto 1,9 milioni di tweet, con 637 mila utenti che hanno parlato della serie. 12
13 Twitter misura la popolarità di uno show e Nielsen, la società americana che rileva gli ascolti televisivi, da oggi vuole pubblicare non solo i dati auditel ma anche quelli sui programmi più citati dagli utenti del social network. Nielsen userà i dati di SocialGuide, una società che ha acquisito anche per questo scopo, per evidenziare quali show della sera precedente sono stati al centro delle discussioni di Twitter. NielseN, d altra parte, è da tempo che osserva il social network e che prova a capire se i commenti pubblicati possano avere un effetto sugli ascolti tv: tempo fa la società pubblicò uno studio che dimostrava che quando uno show è citato su Twitter, i telespettatori della trasmissione stessa aumentano. Con i Nielsen Twitter Tv ratings adesso si prova a determinare il successo di un prodotto non solo attraverso gli ascolti tv. Questo non significa che gli investitori d ora in poi guarderanno più i tweet che il numero di telespettatori davanti alla tv, ma Nielsen vuole trovare un nuovo modo di determinare la popolarità di una trasmissione, sebbene non sia ancora certo quanto i tweet possano aumentare gli ascolti. Ad esempio, la prima puntata della decima stagione di Grey s anatomy è stata vista da 9,3 milioni di telespettatori, ma solo utenti hanno twittato a proposito. Nielsen, però, basa il suo esperimento su un altro aspetto: i 225 mila tweet su Grey s anatomy sono stati letti da 2,8 milioni di persone. Un unique audience che non potrebbe aver influenzato l ascolto della serie tv ma che potrebbe comunque interessare gli investitori, che così si troverebbero davanti ad una nuova fascia di pubblico. La società annuncia che la rilevazione dei tweet diventerà più specifica, dividendo i tweet pubblicati dai telespettatori da quelli pubblicati dagli attori ed autori di una serie tv, per capire quando i vip possano avere un peso nella decisione del pubblico di vedere un telefilm. Un percorso lungo, ma che potrebbe portare ad un nuovo modo di pensare ai social network. Questo è solo l inizio: fino ad oggi non erano stati comunicati questi dati, ha detto Sean Casey, vicepresidente di SocialGuide. Eppure, c è chi non crede che quest iniziativa possa portare novità nel mondo degli ascolti tv. Quello che la gente perde di vista è che la grande maggioranza delle conversazioni sulla tv è offline, spiega Ed Keller, amministratore delegato della Keller Fay Group, agenzia di marketing specializzata nel analizzare il passaparola sui prodotti dei network, secondo cui l 80% delle discussioni sulla televisione avviene di persona, il 10% al telefono ed il 10% online. Le conversazioni che avvengono nel mondo reale possono essere spesso abbastanza differenti rispetto a quelle dei social network, dice Keller. Eppure, i social network riescono a far diventare una trasmissione molto discussa, al di là degli ascolti. Anche in Italia, programmi di nicchia come X Factor, su Twitter sono tra i trending topic. Qual è, quindi, la giusta misura? Forse ci vorrà ancora un po prima di capirlo, ma intanto cercare di capire come i social network possano influenzare il pubblico televisivo non è un idea inutile. [Via TheNewYorkTimes] Italia, paese del Terziario arretrato. Più lavoro solo per colf e badanti erziario_arretrato_pi_lavoro_solo_per_colf_e_badanti / Così ci condanniamo alla decrescita. I dati in controtendenza rispetto ad Eurolandia. Le imprese hanno abbassato del per cento il proprio potenziale produttivo. Aumenta la quota di lavoratori a bassa professionalità di ROBERTO MANIA ROMA - Siamo il Paese delle colf e delle badanti, candidato alla decrescita più che ad agganciare la ripresa. Benvenuti! Sì, è vero, l'italia industriale declina ma resiste, siamo pur sempre la seconda economia manifatturiera dell'europa dopo la grande Germania. Ma avanza silenzioso il nuovo operaio-massa, quello dei servizi alle 13
14 famiglie, del lavoro domestico, dell'assistenza agli anziani, composto soprattutto da donne straniere. Quello del terziario arretrato in un Paese che invecchia e continua a perdere colpi rispetto al club delle economie dell'ocse. Accade nelle province del nord post-industriale, come in quelle del sud proto-industriale, senza significative distinzioni. È la nostra metamorfosi del lavoro. È la via tutta italiana alla mini-crescita o alla stagnazione permanente. Dove le imprese hanno ormai deciso di abbassare del 15-20%, e anche più, il proprio potenziale produttivo, e dove aumenta la quota di lavoratori a bassa professionalità a scapito del lavoro intellettuale ad alta intensità di conoscenze e di innovazione. Una anomalia in Europa, che non fa vedere la luce in fondo al nostro tunnel. Perché la direzione intrapresa dai nostri partner continentali va esattamente in direzione opposta: più occupazione qualificata, meno addetti generici. Guida la Germania, anche questa volta, nonostante i milioni di mini-job da euro al mese, che è ripartita dalla sua recessione investendo proprio sulla formazione e riqualificazione del capitale umano, sulla flessibilità nell'organizzazione interna delle imprese più che sulla flessibilità in entrata, spesso fine a se stessa, nel mercato del lavoro. Emilio Reyneri, sociologo del lavoro alla Bicocca di Milano, e Federica Pintaldi, ricercatrice dell'istat e docente alla Sapienza di Roma, hanno indagato sul nostro mercato del lavoro spiegando anche ai non esperti le caratteristiche dell'occupazione e della disoccupazione in Italia, ma soprattutto cercando di interpretare i segnali per comprendere cosa succederà dopo, quando in un modo o nell'altro saremo fuori da questa lunga recessione. Ed è questo l'aspetto più originale della ricerca che è stata raccolta in un volume ("Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi") che uscirà giovedì per i tipi del Mulino. Perché non è solo il Pil - per quanto fondamentale - che ci dice dove andremo a finire e come saremo oltre la recessione. Ci sono altri indicatori. Pure il mercato del lavoro, la tipologia dell'occupazione, la domanda di lavoro, gli occupati e i disoccupati, lo sono. E non sono incoraggianti per il nostro futuro. Nel tumulto della Grande Crisi non siamo stati capaci di guardare (anche in questo caso come in molti altri) oltre il contingente, abbiamo imboccato pigre scorciatoie seguendo le quali rischiamo di perdere il treno della ripresa quando passerà. Scrivono Reyneri e Pintaldi: "Contrariamente alla media dei Paesi dell'unione europea a 15, in Italia diminuiscono gli occupati nell'istruzione e nei servizi alle imprese (dalla pubblicità al marketing, dalla consulenza tecnica a quella manageriale, dalla ricerca e sviluppo alla gestione delle risorse umane), mentre crescono in misura considerevole quelli nei servizi per le famiglie, cioè nel lavoro domestico e nell'assistenza delle persone anziane. Quindi l'italia reagisce alla crisi aumentando non i settori ove si concentrano le potenzialità di innovazione scientifica, tecnologica e culturale, ma quello ove queste potenzialità sono minori". E i numeri - come sempre in questi casi - sono impietosi, azzerando i margini interpretativi: in Europa c'è in media un occupato nel settore dell'istruzione ogni 30 abitanti, mentre da noi (dove le spese per la scuola per anni sono state considerate solo un costo da tagliare) ce n'è uno ogni 41 abitanti. Ma dilaghiamo nei servizi alle famiglie a conferma di un welfare state costoso ma inefficace: abbiamo un occupato ogni 84 abitanti contro una media europea di 159. L'Italia è il Paese in cui gli investimenti pubblici e privati in ricerca e innovazione non vanno oltre, nel complesso, all'1% del Pil. Poco, pochissimo. Con scontate ricadute pure sulla composizione del nostro mercato del lavoro. Ma anche sul Pil, se si pensa - come ha dimostrato Enrico Moretti, giovane economista dell'università di Berkeley che piace tanto a Barack Obama - che ogni singolo posto di lavoro creato nei settori innovativi ne produce a cascata almeno cinque nei settori tradizionali. Non succede in Italia, però. Perché l'italia "è quasi l'unico Paese europeo - scrivono Reyneri e Pintaldi - in cui dal 2008 (anno in cui scoppia la crisi globale, ndr) le professioni più qualificate, cioè quelle intellettuali e tecniche, diminuiscono, mentre continuano ad aumentare le occupazioni elementari". Tra gli intermedi scende la quota degli operai specializzati e qualificati, mentre aumenta quella delle occupazioni non manuali poco qualificate, come gli impiegati e gli addetti alle vendite e ai servizi personali. In Germania è accaduto esattamente il contrario. E così - concludono i due ricercatori - dopo la stagione, nei decenni passati, della "via bassa alla crescita", abbiamo imboccato quella della "via bassa alla decrescita". Pessima scelta. 14
15 Dove va il mercato del lavoro? Ecco quanti posti ci sono e dove Tutto quello che c'è da sapere per trovare le opportunità di impiego di GIULIANA GRIMALDI Dove va il mercato del lavoro?ecco quanti posti ci sono e dove 08:00 - Un esercito silenzioso ogni giorno spulcia gli annunci, manda il proprio curriculum, spera, se non in un contratto, quantomeno in un colloquio, infine, resta senza impiego e stipendio. È l esercito formato dai 3 milioni e 127 mila disoccupati italiani. Le occasioni, però, non sono del tutto sparite. Tgcom24 esplorerà per alcune settimane il mondo dell'occupazione per capire come districarsi tra inserzioni introvabili, contratti sibillini, selezionatori incontentabili e abusi delle aziende. Cercare lavoro può diventare di per sé un lavoro a tempo pieno e come tale richiede competenze e qualche piccolo trucco. Cerchi lavoro? Preparati a fare fuori tanti concorrenti. È di fatto impossibile quantificare con certezza il numero di competitors di ogni disoccupato, ma una certezza c'è: la disoccupazione è cresciuta rispetto all'anno scorso del 14,5 per cento mentre il numero dei posti di lavoro liberi si è mantenuto sostanzialmente invariato. Vale a dire che a caccia di impiego, oggi ci sono almeno 14 persone in più ogni cento candidati. Ecco allora perché la ricerca del colloquio deve essere ancora più mirata e furba. IL MISTERO DELLE POLTRONE LIBERE - L Istat calcola che nel secondo semestre 2013 il tasso dei posti cosiddetti vacanti per il lavoro dipendente sia dello 0,5 per cento. Il dato fotografa le posizioni retribuite nuove o già esistenti, libere o in procinto di diventarlo, per le quali le aziende stanno cercando attivamente una figura adatta. Ma l Istituto nazionale di statistica non dice quante siano in termini assoluti le poltrone effettivamente disponibili in un dato momento visto che si parla di un flusso in continuo divenire. QUAL È L ORIENTAMENTO DELLE AZIENDE - Allora come venire a capo dei numeri? Almeno le stime le abbiamo e le fornisce il report Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che monitora l orientamento delle imprese dell industria e dei servizi con almeno un dipendente. Secondo tale documento, durante tutto il 2013 dovrebbero esserci 750 mila ingressi. Un numero che include assunzioni per i lavoratori con contratto dipendente, nuovi contratti di collaborazione, a partita Iva o di carattere occasionale. Tanti a prima vista. Peccato però, che i disoccupati siamo molti di più: 3 milioni e 127 mila ad agosto secondo le rilevazioni Istat. La luce fuori dal tunnel è allora lontana? Forse no secondo Federico Vione, amministratore delegato di Adecco Italia: Stiamo registrando una timida ripartenza del mercato, ancora leggera, ma presente. Le aziende stanno ricevendo più ordini: è normale che ricomincino ad assumere, soprattutto se si tratta di ditte molto orientate all export. Se non ci saranno sobbalzi politici e internazionali, credo che il trend possa continuare. QUANTE SONO LE AZIENDE CHE ASSUMERANNO? - Secondo il report Excelsior, tra tutte le aziende che si occupano di industria e servizi sarebbero 194 mila quelle che cercano dipendenti, vale a dire il 13,2 per cento del totale. Le più orientate a un ampliamento del personale? Quelle forti sulle esportazioni e quelle che vogliono realizzare nuovi prodotti. QUANTI POSTI NASCERANNO? - Secondo le stime di Unioncamere, nell industria le assunzioni saranno 222 mila. I settori più in espansione saranno quello degli alimentari (29 mila entrate), della metallurgia (23 mila) e della meccanica (31 mila). Nei servizi le assunzioni entro le fine dell anno saranno 528 mila, di cui nel 15
16 settore alberghiero e della ristorazione, nel commercio al dettaglio e nei servizi di supporto alle imprese e alle persone. Per 750 mila posti che si prospettano, però, 250 mila si perdono per strada: sono infatti, un milione i lavoratori che usciranno di scena nel 2013 causa pensione, licenziamento, dimissioni, scadenza del contratto. Meno assunzioni insomma, ma molti più tempi indeterminati che nel 2013 guadagneranno un punto percentuale andando a rappresentare oltre un quinto delle entrate totali. DOVE SI ASSUME? - A livello territoriale, il 35 per cento del saldo negativo atteso per il 2013 coinvolgerà il Mezzogiorno, in cui il bilancio tra entrate e uscite di lavoratori dipendendenti e no sfiora le 88 mila unità in meno. I contratti che verranno attivati nell anno saranno così distribuiti sullo Stivale: 220 mila nel Nord Ovest, 190 mila nel Nord Est, 148 mila al Centro e 190 mila a Sud e nelle Isole. QUALI I TITOLI DI STUDIO PIÙ RICHIESTI? - I profili più richiesti non sono però, quelli dei laureati. La domanda di dottori, anche se fa registrare il valore storicamente più alto, si attesta soltanto al 15,9 per cento. Più gettonati, invece, i dipendenti con diploma, ricercati nel 43,5 per cento dei casi. Le entrate di personale senza specifica preparazione toccano il 30,5 per certo, mentre quelle di personale con qualifica professionale il 10,2 per cento. QUALI I PROFILI CHE LE AZIENDE ASSUMERANNO? - Più nello specifico, il comparto che offre maggiori spazi è quello delle professioni qualificate nel commercio e nei servizi: sono più di 193 mila i posti chiesti da negozi, attività ricettive, ristoranti, servizi sanitari, sociali, culturali, alla persona e alla sicurezza. L insieme di artigiani, operai specializzati e agricoltori offrirà invece, più di 76 mila posizioni. Numero di ingressi sostanzialmente uguale a quello riservato alle professioni non qualificate. Quasi 70 mila le occasioni per chi lavora in ufficio, vale a dire addetti alla segreteria, movimenti di denaro, assistenza clienti, gestione amministrativa, contabile o finanziaria. Ci sono chance per le professioni tecniche e per i conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi o mobili. Fanalino di coda le professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione che conquisteranno solo - si fa per dire - 29 mila neoassunti. IMMIGRATI E UNDER 30 - Sempre più piccolo lo spazio che le imprese assegnano ai giovani: le assunzioni non stagionali per i ragazzi sotto i 30 anni rappresentano solo il 32,8 per cento, quota in diminuzione rispetto allo scorso anno di quasi tre punti. Stesso discorso per gli immigrati a cui ci si rivolge sempre meno. La quota di aziende che prevedono l assunzione di lavoratori stranieri si è ridotta al 13 per cento, mentre nel 2010 era del 21 per cento. IL REPORT DI MANPOWERGROUP - Più caute le previsioni di ManpowerGroup sull occupazione nel quarto trimestre del 2013: soltanto il 5 per cento dei datori di lavoro italiani studierebbe un incremento delle assunzioni, il 22 per cento prevederebbe addirittura una diminuzione degli addetti e il 72 per cento manterrebbe lo status quo. In nove comparti industriali su dieci le aziende prevedono di licenziare. Unica eccezione sarebbe il comparto dell elettricità, del gas e dell acqua che stima ingressi di nuove forze pari al 2 per cento. Stefano Scabbio, presidente e amministratore delegato di ManpowerGroup Italia e Iberia, commenta così i numeri: Questi risultati sono preoccupanti considerato il tasso di disoccupazione al 12,2 per cento e in particolare la disoccupazione giovanile (15-24 anni) che è ormai al 40,1per cento. Il Governo italiano ha finalmente fatto un primo passo positivo. Nei primi giorni di agosto ha approvato un nuovo piano per il lavoro che semplifica l apprendistato e introduce maggiore flessibilità e sussidi per fornire professionalità ai giovani in accordo con la domanda del lavoro. Ma le imprese sono molto preoccupate per la ripresa delle attività nei rimanenti mesi dell anno. Ottimista? Non del tutto: Gli ordini sono in leggero aumento - conclude Scabbio - ma 16
17 è poco incoraggiante il quadro generale del Paese: non ci sono segnali di un serio progetto sulla crescita che permetta di rilanciare l Italia. Secondo ManpowerGroup, le aziende italiane confermano per il 2013 una crescente difficoltà nel trovare talenti qualificati soprattutto in ambito commerciale. Gli altri profili più ricercati e difficili da reperire, nelle prime posizioni, sono: professionisti in ambito amministrativo e back office, IT, contabilità, finanza e vendite, ingegneri, autisti e operatori su macchine automatiche. Guida minima all aumento dell IVA Da oggi l'aliquota ordinaria sale dal 21 al 22 per cento: quale governo lo ha deciso (non questo) e quali prodotti riguarda Da oggi, 1 ottobre 2013, in Italia l imposta ordinaria dell IVA passa dal 21 al 22 per cento. Circa due anni fa, il 16 settembre 2011, l allora governo Berlusconi approvò il decreto legge che ne decideva il rialzo dal 20 al 21 percento. Anche questo aumento è scattato in modo automatico per via di una norma dell ultimo governo Berlusconi, approvata all epoca nel tentativo di riequlibrare i conti pubblici e convincere le autorità europee della stabilità finanziaria del paese. I tentativi del governo Letta di rinviare di tre mesi l aumento dell IVA operazione che richiede circa un miliardo di euro sono falliti a causa della crisi politica in corso in questi giorni. L IVA è l imposta sul valore aggiunto o imposta sui consumi: si applica in ogni scambio di beni e servizi. Ci sono varie aliquote IVA, in Italia, secondo i beni a cui si applica: è aumentata di un punto percentuale solo l aliquota ordinaria, che corrisponde a circa il 60 per cento del valore degli acquisti complessivi in Italia. Riguarda per esempio i beni legati all informatica (computer, telefoni, tablet), gli elettrodomestici, i mobili, l abbigliamento, le automobili, i consumi di qualità (vini e alcolici). Aumenteranno anche il prezzo della benzina (per circa 1,5 centesimi al litro) e le tariffe dei liberi professionisti e degli artigiani, tra le altre cose. Esistono altre due aliquote, al 4 e al 10 per cento, pensate dallo Stato per tenere bassi i prezzi di alcuni generi considerati molto importanti o di prima necessità. Hanno un aliquota al 4 per cento cibi come pane, pasta, olio, latte e riso, oltre a oggetti di uso molto comune come occhiali da vista, quotidiani e protesi dentarie, oppure servizi come la mensa scolastica della scuola dell obbligo. Anche i libri cartacei hanno un aliquota al 4 per cento ma non gli ebook ed è un aliquota più bassa addirittura del minimo stabilito dall Unione Europea, che è al 5 per cento. Al 10 per cento invece sono tassati beni e servizi come la fornitura dell elettricità, la carne e il pesce e le prestazioni di strutture a interesse turistico. L aumento dell IVA dovrebbe generare in un anno un aumento delle entrate di circa 4,2 miliardi, ma è tutto piuttosto teorico. Molti infatti temono che l aumento dell IVA, specie in un momento così economicamente delicato, abbia un effetto depressivo sui consumi: molte persone potrebbero decidere di fare meno acquisti e anche i beni sottoposti ad aliquota agevolata potrebbero costare di più a causa dell aumento dei costi di produzione e trasporto. Quando l aliquota aumentò dal 20 al 21 per cento, nel 2011, diverse grandi aziende dissero che non avrebbero aumentato i loro prezzi e che avrebbero assorbito l aumento nei loro costi. Radio digitale: il DAB non ha nessuna speranza contro gli smartphone. O forse sì Dalla Gran Bretagna, con la pubblicazione dell'ultimo report OFCOM sull'evoluzione verso il digitale, si sono scatenate diverse voci scettiche. 17
18 "Il blog Digital Radio Insider ha titolato che il DAB non ha nessuna speranza contro la piattaforma smartphone come "vera" radio digitale. Io però starei molto attento a restare attaccato a modelli interpretativi legati a una elettronica molto vecchia. Non ci si rende conto che il silicio compie passi incredibilmente rapidi e che l'approccio software defined radio accorcia le catene e disintermedia anche gli schemi a blocchi hardware-centrici", osserva il giornalista esperto di radio digitale Andrea Lawendel. Che aggiunge: "Voglio dire che l'obiezione della batteria perderà forza ma mano che la capacità elaborativa e l'architettura stessa di uno smartphone evolve. DAB e 3G/4G hanno molti punti in comune dal punto di vista delle modulazioni, demodulare A o B sarà più o meno la stessa cosa. Mentre c'è una cosa che non cambia: se non prendono piede tecnologie di multicast su IP una infrastruttura 4G continuerà a lungo a rischiare la saturazione quando un numero troppo elevato di utenti si sintonizzerà sullo stesso flusso stream, replicato per gli n ascoltatori. Il modello broadcast, in questo senso, continuerà a essere a lungo molto più economico. Ecco perché io - che sulla radio digitale sono comunque scettico - non tenderei affatto ad escludere forme di sinergia che consentano ai supersmartphone del futuro di funzionare in modalità broadband quando questo è razionale, passando all'ascolto di contenuti broadcast diffusi molto probabilmente via DAB e demodulati centralmente o magari ancora con System on Chip separati ma ad assorbimento sempre più basso. Questo almeno finché non avrremo infrastrutture 5 o 6G su cui effettivamente prima o poi convergerà tutto" (a questo proposito c'è un interessante pezzo di Technology Review sul "Multipath TCP" usato dal nuovo ios 7 per integrare flussi 4G e Wi-Fi, anche se questo accorpamento non piace per niente agli operatori della telefonia mobile). Il fatto è che in questo orizzonte di tempo possono succedere cose molto significative: per esempio che oltre alla Norvegia, anche la Gran Bretagna spenga i network radiofonici in FM, dando una ulteriore spinta al mercato della componentistica DAB. "Diffido sempre degli articoli che "dimostrano" che a medio-breve termine una tecnologia o una architettura ucciderà le altre, in un senso o nell'altro. Per il momento i telefoni smart o feature dotati di chip FM ci sono ancora, anche se non sembrano più essere considerati un must per molta gente", insiste Lawendel. "L'FM consuma pochissimo e il discorso del DAB per il momento è vero, mettere un chip dentro al telefono è oneroso in termini di battery life. Questo però cambierà, il DAB si imporrà sempre più a livello radiofonico, in molti mercati e a quel punto il tema diventa: la radio broadcast (a quel punto probabilmente digitale) avrà ancora senso integrata a bordo di un telefono? Secondo me la giuria deve ancora darlo, il verdetto, anche perché c'è un avversario chiamato car entertainment che potrebbe favorire modelli broadcast. Il quadro è molto più fluido di quanto i detrattori del DAB vogliono far apparire. Magari hanno ragione, ma è presto per dirlo", puntualizza il giornalista blogger di Radio Passioni. Anche il Telegraph sostiene che la maggior parte degli inglesi non si è fatta prendere da un eccessivo entusiasmo per la rivoluzione della radio digitale. In gioco da quelle parti c'è come si è detto l'importante decisione dello switch over dell'fm, che non sarà a questo punto anticipata come sembravano sperare i ministri dell'era Blair- Brown, "ma che a me pare probabile in un contesto in cui il broadcast pubblico è sotto pressione e il DAB appare (ma anche qui i fatti sono da verificare) come una alternativa a costo energetico più basso", osserva Lawendel. Un altro report interessante è quello in cui Ofcom analizza i consumi di notizie in UK (qui per leggere), dove la radio risulta davanti a Internet come fonte informativa primaria ma dietro tv e, incredibilmente, carta stampata. (M.L. per NL) SERVIZIO DAB: DAL 27 SETTEMBRE LA RAI PASSA AL DAB+ PSESSID=159acf1099b2d2c058ddc29c97c54f29 Da venerdì 27 settembre le trasmissioni dei programmi radiofonici digitali RAI in DAB saranno irradiate sull'intero territorio nazionale con lo standard DAB+, in conformità alla delibera AgCom 664/09/Cons. 18
19 Nel caso di difficoltà di ricezione potrebbe essere utile effettuare una risintonizzazione del ricevitore se compatibile al nuovo standard DAB+. Per eventuali approfondimenti sulla radio digitale è possibile consultare la sezione del sito dedicata alla radiofonia digitale La scalata di Discovery - il dg Castellari: ''Ma non chiamateci terzo polo'' Inserito da: Simone Rossi (Satred) Fonte: Ansa La scalata di Discovery - il dg Castellari: ''Ma non chiamateci terzo polo''«si è vero, siamo il terzo editore per audience, ma per favore non chiamateci terzo polo». È scaramantico Andrea Castellari, direttore generale di Discovery Italia. Ora che il gruppo che trasmette Real Time e DMax, anche grazie alle recenti acquisizioni, ha superato Sky e La7 per ascolti complessivi, attestandosi tra il 6 e 7% di share media, preferisce evitare definizioni che, nell'ambiente è cosa nota, portano sfortuna: nessuna emittente è infatti riuscita a scalfire il duopolio Rai-Mediaset, almeno in termini di audience. La crescita del colosso statunitense in Italia, per il momento, appare inarrestabile. E questo anche grazie alla scelta di far sbarcare i canali di punta, già presenti sulla piattaforma Sky, sul digitale terrestre. «Real Time ha avuto una crescita pazzesca dal 2010 in poi. Si è passati dai 5 mila spettatori al minuto medio del 2005 ai mila di oggi - ricorda Castellari -. Poi, la rete fa un genere talmente copiato che calcoliamo che ormai 10 punti di share complessivamente siano ottenuti con questa tipologia di prodotto». Il genere è il factual entertainment: programmi legati alla vita di tutti i giorni, che insegnano a fare bricolage, cucinare, vestirsi, stare a dieta. «Nei canali generalisti non vedo altro che talk show - afferma Castellari -, ma è un genere che a mio avviso ha stancato. Vengono realizzati perchè costano poco, portano in tv personaggi alle volte sgradevoli per fare spettacolo. Ne emerge uno spaccato dell'italia che ha me non piace per niente e non ci rappresenta in modo corretto». «Noi - aggiunge - abbiamo dimostrato che si può costruire un business sano sulla free, senza presentarci come gli americani che arrivano con un'offerta ipercommerciale, ma con prodotti che piacciono alla gente ed hanno anche un contenuto culturalmente interessante». Da un lato Real Time, dedicato alle donne, dall'altro DMax, per gli uomini. Sarà proprio DMax ad ospitare dal 2014 il Sei Nazioni di rugby, ultimo colpo dell'emittente. «Volevamo fare il salto, tentando di distinguerci dalla massa di operatori più o meno conosciuti lontani da Rai e Mediaset - spiega Castellari -. In Italia c'è un livello di fanatismo estremo per il calcio, e per fare pubblicità durante le partite si pagano costi da ubriachi. Il rugby non ha ancora il pubblico del calcio, ma è in forte crescita, esattamente come Dmax». Altra novità è l'arrivo in prima serata su Real Time di Benedetta Parodi con Bakeoff, una gara tra chi fa la miglior torta. «Non escludiamo l'arrivo di altri volti noti in futuro - assicura Castellari -, ma devono essere in linea con la nostra idea di televisione. Il trend è comunque creare sempre più prodotti italiani, perchè crescendo si possono realizzare format di maggiore qualità». Negli ultimi anni Discovery ha lanciato la scalata al mercato italiano con le acquisizioni di Focus, Giallo, K2 e Frisbee, tutte presenti sul digitale. «L'Italia sta dettando un pò il passo di tutta l'azienda - spiega Castellari -. Il mercato della pay per quanto sia florido a livello mondiale è in rallentamento. Il mondo va verso la multicanalità, un modo diverso di fruire i contenuti in modo non lineare». «Ora - prosegue - non pensiamo ad altre acquisizioni, vogliamo consolidare la nostra 19
20 posizione. Giallo e Focus hanno margini di crescita interessanti. E speriamo che l'auditel si sappia adattare al nuovo scenario». Castellari critica il mercato della pubblicità italiano, in cui «i grossi giocatori possono imporre le loro condizioni», ma è ottimista per il futuro. «Quello che gli investitori stanno cominciando a capire - spiega - è che la comunicazione su un canale come Dmax è molto più efficace che su un canale generalista, perchè ha un pubblico focalizzato su certi argomenti e di conseguenza su certi prodotti». TiMedia: accordo non vincolante con Espresso per integrazione mux digitali Inserito da: Simone Rossi (Satred) Fonte: Digital-Sat (com.stampa) Telecom Italia Media comunica di aver siglato un term sheet non vincolante relativo a una possibile integrazione tra la controllata Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB) e le attività di operatore di rete di Rete A (controllata dal Gruppo Editoriale L Espresso), e ciò nell'ottica di valorizzazione degli asset di entrambi anche attraverso la realizzazione di sinergie industriali. La stipula dell accordo preliminare è avvenuta su conforme deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, che ne ha condiviso i contenuti, approvando la prosecuzione del negoziato per la definizione di un accordo definitivo, da sottoporre a tempo debito all approvazione consiliare. L operazione, soggetta alle autorizzazioni previste dalla normativa applicabile, grazie all integrazione di cinque Mux con copertura nazionale (tre derivanti da TIMB e due da Rete A) su un unica piattaforma tecnologica digitale, creerebbe l operatore di rete indipendente leader in Italia, sotto il controllo di Telecom Italia Media. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì preso atto, a parziale miglioramento della situazione patrimoniale della Società (che permane nelle condizioni ex art c.c.), della rinuncia da parte di Telecom Italia a crediti finanziari nei confronti di Telecom Italia Media per un importo di 10 milioni di euro. Consumi Tv: italiani sempre più teledipendenti, 4 ore e mezzo al giorno davanti alla televisione di quezal (Matteo Bayre) Secondo una recente ricerca della società francese Mediametrie, che comprende anche l equivalente dell Auditel d oltralpe, gli italiani battono tutti, o quasi, di fronte al piccolo schermo. Lo studio, relativo al primo semestre del 2013, condotto su scala europea (con i dati USA di riferimento) dimostra ancora una volta l esagerata teledipendenza italiana battuta solo dai grandi numeri del pubblico televisivo americano. Nonostante la crisi, i valori del mercato della televisione sono al centro di tutti i consumi di tempo libero, e l Italia, come detto, detiene il record di quelli catodici: Les italiens nel semestre appena terminato hanno guardato la tv per 4 minuti al giorno in più rispetto a prima, portando la media giornaliera a 4 ore e 34 minuti. Seguono gli olandesi con 3 minuti in più ma su un più ragionevole 3 ore e 21 minuti quotidiani, poi gli spagnoli, 2 minuti in più ma ben assestati su 4 ore e 16 minuti giornaliere. Il dato Usa è 4 minuti in più rispetto al 2012 e 4 ore e 53 minuti di totale, sempre esagerati laggiù. 20
L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliCarta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.
Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta
DettagliIl funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi
Prima di spiegare prezzipazzi come funziona, facciamo il punto per chi non lo conoscesse. Nell ultimo periodo si fa un gran parlare di prezzipazzi ( questo il sito ), sito che offre a prezzi veramente
DettagliI PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del
I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del lavoro e della formazione Conferenza stampa 23 luglio 2013
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
Dettagli(fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/documentazione/fatturazione +elettronica+pa+-+regole+generali/ )
Fattura elettronica: cos è? È un tipo di fattura in formato XML e non un semplice.pdf o scansione della solita fattura. Il formato XML garantisce la conversione dei file per l elaborazione con i principali
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliMi chiamo Stefania Moretti e rappresento l Azienda AUDIO VIDEO ITALIANA, fondata nel 1972 da Vittorio Moretti.
Mi chiamo Stefania Moretti e rappresento l Azienda AUDIO VIDEO ITALIANA, fondata nel 1972 da Vittorio Moretti. La mia Azienda si occupa, sin dall anno di fondazione, di Produzione Cinematografica e Video,
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliArticolo 1 Composizione
Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio
DettagliFILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR
FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore
DettagliGli stranieri alla ricerca del lavoro
STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Gli stranieri alla ricerca del lavoro Dinamiche occupazionali straniere, caratteristiche e modalità di ricerca del lavoro desiderato dai disoccupati stranieri
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCESSO RADIOFONICO E TELEVISIVO ALLE TRASMISSIONI REGIONALI DELLA CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO (RAI)
REGOLAMENTO PER L ACCESSO RADIOFONICO E TELEVISIVO ALLE TRASMISSIONI REGIONALI DELLA CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO (RAI) Approvato con delibera CORECOM n. 16/II/2005 del 15.07.2005,
DettagliCOSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento
COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliDIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato
Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliGRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545
Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a
DettagliUn manifesto di Cna per dare più forza e più voce ai nuovi professionisti
Un manifesto di Cna per dare più forza e più voce ai nuovi professionisti Sono circa 10.000 in provincia di Bologna Sondaggio tra gli iscritti Cna: sono laureati e soddisfatti della loro autonomia Rivendicano
DettagliCHI SIAMO. www.telepaviaweb.tv. La tua finestra televisiva su Pavia e Provincia
CHI SIAMO Telepaviaweb.tv, la prima vetrina televisiva sul mondo della provincia di Pavia che grazie alle potenzialità della rete abbatte limiti e confini dei mezzi di comunicazione tradizionali. Telepaviaweb.tv
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliCostruiamo un futuro sostenibile
Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività
DettagliBCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI
BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliREGOLAMENTO dell operazione a premi Aderisci online a Sky, per te un Lumia 532"
REGOLAMENTO dell operazione a premi Aderisci online a Sky, per te un Lumia 532" IMPRESA PROMOTRICE Sky Italia S.r.l. sede legale in Milano Via Monte Penice, 7 C.F. e P.I. 04619241005 (di seguito Sky ).
DettagliTECO 13 Il Tavolo per la crescita
Componenti TECO 13 Il Tavolo per la crescita Assiot, Assofluid e Anie Automazione, in rappresentanza di un macro-settore che in Italia vale quasi 40 miliardi di euro, hanno deciso di fare un percorso comune
DettagliSTUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.20.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE
STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.11.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.12.0 DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.20.0 ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE Giugno 2007 PREMESSA
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliLa nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni
La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliTrentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliVOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliLe Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliManagement Game 2011
Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini
DettagliI N F O R M A PROMOZIONI 2 0 1 5 M A R Z O
INFORMA PROMOZIONI 2015 M A R Z O INFORMA Ciao a tutti, siamo lieti di presentarvi la nuova Rikorda Informa. Uno strumento di lavoro interamente rinnovato per comunicare, unire e coinvolgere tutto il team
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
DettagliSTRUMENTI PER UNA COMUNICAZIONE INTEGRATA
STRUMENTI PER UNA COMUNICAZIONE INTEGRATA dal 1980 NE NW W SW SE S E Lo scopo principale di una strategia di comunicazione è quello di consentire alla tua azienda di raggiungere in modo più efficiente
DettagliECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)
ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliGaranzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.
Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Sonia Di Naccio Coordinatrice Impresa Donna Roma, 8 ottobre 2014 Garanzia Giovani in Abruzzo La Regione Abruzzo dispone di
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliFondav. I costi: alti e bassi
Fondav Il volo della pensione Per gli assistenti di volo vi è il fondo pensione chiuso Fondav. Dopo la nostra analisi si è rivelato un fondo con pochi alti e molti bassi sia nei costi, sia, soprattutto,
DettagliIl mercato del credito
Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliLa carta dei servizi al cliente
La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliChannel Assicurativo
Intermedia Channel Channel Assicurativo La soluzione per essere protagonisti di una nuova stagione della consulenza assicurativa Il mercato Assicurativo 2007 Il decreto Bersani Nel giro di qualche mese
DettagliCONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26
Unione Inquilini CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30 sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 A seguito della decisione della Presidenza
DettagliProgetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.
CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA
DettagliCasi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta
Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell
Dettaglinon siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna
non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna siamo non bambole Cercasi donne appassionate che vogliono cambiare la politica e migliorare il Paese Vorrei che la conferenza delle donne dell
DettagliRELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014
RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni
DettagliFisco & Contabilità La guida pratica contabile
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliUniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca
UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia
DettagliIndagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia
Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati
DettagliQualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.
Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
DettagliI primi canali televisivi tematici interamente dedicati al motorsport sul WEB
BUSINESS PLAN - WEB TV www.go- kartv.com / www.on- race.tv I primi canali televisivi tematici interamente dedicati al motorsport sul WEB * IL PROGETTO Come ormai è ben risaputo il vasto mondo di internet
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI
DettagliCome capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo
Come capire se la tua nuova iniziativa online avrà successo Ovvero: la regola dei 3mila Quando lanci un nuovo business (sia online che offline), uno dei fattori critici è capire se vi sia mercato per quello
DettagliBenchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna
Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliCHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA.
CHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA. NATA NEL 2008 DALLA FUSIONE DI TRE IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE, CONSIAGAS
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliResoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14
22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello
DettagliI social network. Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati. Non esiste il miracolo
I social network Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati Non esiste il miracolo Si deve lavorare e lavorare duro per ottenere risultati Le informazioni
DettagliRINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013. Elenco e Programmi dei candidati
RINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013 Elenco e Programmi dei candidati ISIA Firenze, aprile 2010 ELENCO DEI CANDIDATI PER LA CONSULTA DEGLI STUDENTI TRIENNIO 2010-2013
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliLA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI
LA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI IDEE DI IMPRESA IN GARA UN RACCONTO DI COSA SIGNIFICA FARE IMPRESA ATTRAVERSO UNA PIATTAFORMA WEB DEDICATA E UN VERO E PROPRIO CONTEST
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliProfessionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni
24 Aprile 2014 Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni Da alcune settimane si è iniziato a parlare
DettagliIl profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi
Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi Luca Mo Costabella Mirare gli interventi sulla base della loro
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report IL RECENTE STUDIO DELLA SVIMEZ CONFERMA NOTEVOLI DIFFERENZE TERRITORIALI ED EVIDENZIA SVANTAGGI COMPETITIVI ANCE SALERNO: CREDITO, CONFIDI A DUE VELOCITA Nel 2013 su oltre 22 miliardi
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
Dettagli4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI
Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva
DettagliLINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano
Dettagli