EFFETTI SULLA SALUTE DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

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1 EFFETTI SULLA SALUTE DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI Lucia Fazzo Istituto Superiore di Sanità Palermo 6 ottobre 2006

2 LO STATO DELLE CONOSCENZE IN TEMA DI EFFETTI SULLA SALUTE DEI CAMPI ELETTRICI

3 PREMESSA Dagli anni sessanta sono comparse in letteratura segnalazioni di disturbi neurocomportamentali in soggetti che risiedono in prossimità di linee e installazioni elettriche. Nel 1979 viene pubblicato lo studio di Wertheimer e Leeper sui casi di leucemia infantile nelle abitazioni ad alta configurazione di corrente. Negli anni successivi compaiono vari articoli sulla possibile associazione fra esposizione a campi a 50 Hz e insorgenza di leucemie infantili e altri tumori. Nel 2000 vengono pubblicate due importanti rianalisi, svolte rispettivamente da Ahlbom e Greenland, dei principali studi casocontrollo sulla leucemia infantile e l esposizione a campi a 50 Hz.

4 Ahlbom et al (2000); Greenland et al (2000) Raddoppio di rischio di leucemie infantili in popolazioni esposte a livelli uguali o maggiori a 0,4 0,5 µt Entrambi i lavori formulano inoltre una analoga raccomandazione: concentrare gli studi futuri su popolazioni esposte a livelli elevati di campo magnetico

5 VALUTAZIONE IARC (2002) Sulla base di queste evidenze, la IARC valuta: limitata evidenza di cancerogenicità nell uomo per i campi magnetici ELF in relazione alla leucemia infantile evidenza inadeguata di cancerogenicità per i campi magnetici ELF in relazione a tutti gli altri tipi di tumore I campi magnetici ELF vengono allocati alla CATEGORIA DEI POSSIBILI CANCEROGENI PER L UOMO (2B)

6 L INDICAZIONE DI CONCENTRARE GLI STUDI SULLE POPOLAZIONI CARATTERIZZATE DAI PIÙ ELEVATI LIVELLI DI ESPOSIZIONE Ahlbom e Greenland (2000) ICNIRP (2003) Review of the epidemiological literature on EMF and health. Tra i requisiti per la validità dei futuri studi viene menzionata la nozione di sufficiente numero di soggetti altamente esposti

7 Il ruolo dei gruppi ad alto rischio nello studio delle relazioni tra ambiente e salute Lucia Fazzo e Pietro Comba Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità Ann. Ist. Sup. Sanità 2004; 40(4): Disponibile online sul sito:

8 Definizione di GRUPPI AD ALTO RISCHIO (Terracini e Segnan 1977) Gruppi di esseri umani per i quali sono dimostrabili (o presumibili, anche se non ancora identificate) esposizioni presenti o passate a cancerogeni in eccesso rispetto alla cancerogenicità di fondo nell ambiente di una popolazione

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10 LO STATO DELLE CONOSCENZE 2. EFFETTI NEURO-COMPORTAMENTALI

11 Accresciuta prevalenza di disturbi neurologici e circolatori e di alterazioni ematologiche in lavoratori di sottostazioni ad alta tensione (Asanova e Rakov, 1966; Korobkova et al. 1972, Sazonova, 1975) Analogie intercorrenti fra questi quadri ed i disturbi associati al lavoro a turni o al jet- lag : desinscronizzazione della ritmicità endocrina circadiana, dovuta ad una azione dei campi ELF sulla secrezione epifisaria di melatonina (Wilson 1988)

12 Poole et al. (1993) : associazione statisticamente significativa fra i sintomi depressivi e la residenza in proprietà confinanti con la fascia di rispetto dell elettrodotto un incremento della frequenza della cefalea, (definita in base al questionario del National Health Interview Survey) di circa il 50%, fra i residenti in proprietà confinanti con la fascia di rispetto dell elettrodotto Verkasalo et al. (1997): nessuna associazione fra residenza in prossimità delle linee e depressione rischio di depressione grave più che quadruplicato fra i soggetti che abitavano a meno di 100 metri dalle linee dell alta tensione

13 Beale et al. (1997): relazione lineare fra l esposizione a campi magnetici, la frequenza di alcuni sintomi psichiatrici e la difficoltà a effettuare un test che richiede memoria, attenzione e coordinamento visuale-motorio van Wijngaardern et al. (2000): un incremento di rischio di suicidio per i lavoratori dell industria elettrica che lavoravano nelle mansioni con maggiori livelli di esposizione, ed una relazione dose-risposta fra il rischio di suicidio e il livello di esposizione nell ultimo anno; soprattutto nei lavoratori relativamente giovani (sotto i 50 anni). Gli autori suppongono che si tratti di suicidi indotti da depressione associata all esposizione a campi ELF

14 Bonhomme-Faivre et al. (1998) studiarono un gruppo di lavoratori esposti a un campo magnetico a livello del pavimento compreso fra 1.2 µt e 6.6 µt un aumento significativo di alcuni disturbi neurovegetativi, una diminuzione significativa di alcune popolazioni linfocitarie ed un aumento delle cellule natural-killer Questi effetti sembrano essere reversibili se cessa l esposizione (Bonhomme-Faivre et al. 2003)

15 Disponibile online sul sito:

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17 LO STATO DELLE CONOSCENZE 3. EFFETTI SULLA GRAVIDANZA

18 A partire dagli anni Ottanta, tre principali filoni di ricerca: le addette ai videoterminali le utilizzatrici di coperte elettriche esposte a campi magnetici nelle abitazioni

19 Li et al (2002): Incremento di rischio non significativo (RR) di aborto spontaneo associato a un livello del campo magnetico mediato sulle 24 ore uguale o maggiore a 0.3 µt Il rischio di aborto spontaneo aumentava con il crescere del massimo valore del campo magnetico nelle 24 ore, a partire da µt Il rischio relativo era più elevato per gli aborti entro 10 settimane di gestazione e fra le donne suscettibili che avevano avuto ripetute perdite fetali o ridotta fertilità Lee et al (2002): Il tasso di cambiamento del campo magnetico, e il valore massimo mostrarono una significativa relazione dose-risposta con il rischio di aborto spontaneo. In particolare, fu osservato un raddoppio di rischio per il valore massimo di più di 3.5 µt

20 RADIOFREQUENZE ESPOSIZIONI RESIDENZIALI Sono stati condotti sei studi geografici sulla frequenza di neoplasie tra i residenti in prossimità di impianti per le trasmissioni radiotelevisive. In nessuno di questi studi tuttavia la esposizione è stata misurata in modo adeguato e, pertanto, mancano indicazioni adeguate sulla intensità di esposizione in termini quantitativi

21 Selvin et al. (1992): distribuzioni spaziali di leucemia e altre patologie neoplastiche nella popolazione di San Francisco di età inferiore a 21 anni senza trovare correlazioni con un impianto di trasmissione che utilizzava campi a microonde Maskarinec et al. (1994): un aumento di leucemie infantili (non significativo statisticamente) tra i residenti entro 2.6 miglia da un antenna TV alle Hawaii

22 Dolk et al. (1997a): un cluster statisticamente significativo di leucemie e linfomi intorno ad un antenna TV in Inghilterra Dolk et al.(1997b) : studio della mortalità per leucemia e linfoma tra i residenti intorno alle 20 maggiori antenne TV della stessa nazione, senza trovare alcun aumento di rischio McKenzie et al. (1998): una rianalisi dei dati ritrovò una relazione fra leucemia infantile e esposizione a radiofrequenze. Gli autori concludono che il loro studio pone dei dubbi sui precedenti risultati

23 In Italia, Michelozzi et al. (2002) correlazione fra incidenza della leucemia infantile e distanza delle abitazioni da Radio Vaticana, con una significativa diminuzione del rischio all aumentare della distanza dalla stazione radio l eccesso pari a circa tre volte l incidenza dei casi attesi entro 0-4km della stazione radio e più alto dell atteso fino a 6 km di distanza. Il rischio può forse essere stato sottostimato a causa del fatto che la popolazione di riferimento comprende Roma con i suoi noti problemi di inquinamento In Corea, Park et al (2004): la mortalità per tutti i tumori e per leucemie giovanili significativamente più elevata nelle aree in prossimità di siti di telecomunicazioni con radiotrasmettitori di potenza superiore a 100 kw

24 ALTRI EFFETTI A LUNGO TERMINE funzione cardiovascolare, quali modeste variazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa (Szmigielski et al. 1998; Zhao 1994) a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC) sono state rilevate modificazioni dell attività EEGrafica o disturbi del sonno (Repacholi, 1998) Tali osservazioni sono in attesa di adeguate conferme e, comunque, il loro preciso significato clinico è certamente ancora da definire.

25 "ELECTRICITY HYPERSENSITIVITY ( EHS ) comparsa di numerosi sintomi aspecifici a carico di diversi organi ed apparati, il cui scatenamento è soggettivamente riferito alla vicinanza di linee elettriche, apparecchiature elettriche, stazioni radio base per la telefonia cellulare, antenne radiotelevisive ed altre fonti di campi elettromagnetici. Rassegne di F. Gobba (2002) e P. Levallois (2002): non esistono criteri accettati per porre diagnosi di "ipersensibilità ai campi elettromagnetici" (Bergqvist & Vogel 1997, Hillert et al 1999, Hillert et al 1998, Miro 1998) Il possibile meccanismo patogenetico è attualmente ignoto e, sebbene talune ipotesi siano state proposte (Gangi & Johansson 2000, Sandström et al 1997), non esistono dimostrazioni al proposito (Bergqvist & Vogel 1997, Hillert et al 1999, Hillert et al 1998)

26 IL PROGETTO LONGARINA DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA

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29 DISTRIBUZIONE DEL CAMPO MAGNETICO (MICROTESLA) GENERATO DA UNA LINEA ELETTRICA A 60 kv Micro Tesla Distanza da lla line a sul piano oriz zonta le (m ) 7.5 m 1.5 m

30 VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE AI CAMPI MAGNETICI GENERATI DALLA LINEA ELETTRICA 1. Misure sperimentali dell induzione magnetica: strumenti di induzione magnetica Emdex Lite prodotti dalla ditta Enertech Consultants 2. Valutazioni teoriche mediante il programma CAMPI, autore Dott. Daniele Andreuccetti dell Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara (IFAC) del CNR di Firenze. Dati di ingresso: configurazione geometrica della linea elettrica, forniti dall ACEA S.p.A., gestore della linea elettrica dati di corrente (gennaio settembre 2004), forniti dall ACEA S.p.A., gestore della linea elettrica posizione dei punti di calcolo (determinati dall utente)

31 Corrente trasportata dalla linea in data 4 agosto I (A) :00 7:00 8:00 9:00 10:00 11:00 12:00 13:00 14:00 15:00 16:00 17:00 18:00 Induzione magnetica misurata in data 4 agosto ,5 2 µt 1,5 1 0,

32 LA POPOLAZIONE IN STUDIO: I CRITERI DI INCLUSIONE Tutti i soggetti residenti per un qualsiasi periodo tra il 1954 e il 2003, in un area a 100 metri a destra e a sinistra dalla linea elettrica: 357 soggetti Sono state definite tre sub-coorti, in base alla distanza dalla linea e dal valore stimato di esposizione: A) I soggetti residenti in abitazioni più vicino alla linea (0-28 metri) ed esposte al di sopra di 0.4 µt (valore stimato con un carico di corrente di 389 A, massimo valore registrato negli ultimi anni) B) I residenti in abitazioni più lontano dalla linea ( metri), completamente esposte al di sotto di 0,33 µt C) I residenti in abitazioni con parte della costruzione a distanza intermedia dalla linea, che non rispondono ai criteri di inclusione di A né di B

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34 Principali risultati dell analisi di mortalità per causa (intera coorte, 322 soggetti) Longarina, anni La mortalità generale dell intera coorte non differisce dai valori attesi (SMR 0.99; 40 oss) La mortalità per tutti i tumori ha mostrato un incremento non significativo (SMR 1.34, 16 oss),, che raggiunge la significatività statistica nei soggetti con più di 30 anni di residenza e di latenza (SMR 2.09, 8 oss; ; SMR 2.24, 9 oss, rispettivamente). E più alta nella sub-coorte più vicina alla linea, pur non raggiungendo la significatività statistica (SMR 1.94, 8 oss) Un incremento significativo è stato osservato per i tumori dell apparato digerente (SMR 3.57, 5 oss),, in particolare del pancreas (SMR 8.19, 4 oss) L incremento della mortalità per tumore del sistema linfoematopoietico è basato su due casi di leucemia e non raggiunge la significatività statistica (SMR 2.10, 2 oss) Fazzo et al, Epidemiol Prev 2005; 29:

35 Cause specific morbidity study of a population exposed to 50 Hz magnetic fields L. Fazzo 1, V. Tancioni 2, N. Vanacore 3, P. Papini 2, I. Iavarone 1, S. Farchi 2, C. Bruno 1, A. Polichetti 4, P. Borgia 2, P. Comba 1 1) Istituto Superiore di Sanità, Department of Environment and Primary Prevention, Rome, Italy 2) Latium Region Agency for Public Health, Rome, Italy 3) Istituto Superiore di Sanità, National Centre For Epidemiology, Surveillance and Health Promotion, Rome, Italy 4) Istituto Superiore di Sanità, Department of Technology and Health, Rome, Italy ISEE Parigi, 2 6 settembre 2006

36 STUDIO DI MORBOSITA Obiettivo: Investigare l occorrenza di malattie anche non letali Metodi: Sono stati ricercati con un metodo di record linkage nel Sistema Informativo Ospedaliero della Regione Lazio i soggetti della coorte in vita al 1/1/1998 (anni 1/1/ /12/2003) Per ogni soggetto sono state considerate le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) relative alla prima ospedalizzazione con diagnosi principale una delle 21 patologie selezionate, successiva all inizio della residenza nell area in studio Sono stati calcolati i Rapporti Standardizzati di Morbosità (SMR), rispetto alla popolazione della regione.

37 STUDIO DI MORBOSITA : RISULTATI 1 Sono state analizzate 83 SDO, e qui di seguito vengono riportati i principali risultati Tutti i tumori: incremento non statisticamente significativo nell intera popolazione (SMR 1.25, 95%CI: ; 26 oss.) incremento significativo nei residenti più vicino (0-28 mt) alla linea (SMR 1.94; 16 oss) Tumori primari: incremento non statisticamente significativo nell intera popolazione (SMR 1.61, 95%CI: ; 16 oss) incremento significativo nei soggetti con un periodo di residenza e di latenza maggiore di 30 anni (SMR 1.96; 10 oss, e SMR 1.94; 11 oss, rispettivamente) incremento significativo nei residenti più vicino (0-28 mt) alla linea (SMR 2.29; 9 oss) Tumore primitivo del pancreas: incremento significativo negli uomini (SMR 16; 2 oss) incremento significativo nei residenti più vicino (0-28 mt) alla linea (SMR 23; 2 oss)

38 STUDIO DI MORBOSITA : RISULTATI 2 Tumori secondari e di natura non significativa: incremento significativo negli uomini (SMR 4.77; 4 oss) incremento significativo nei residenti più vicino (0-28 mt) alla linea (SMR 6.20; 4 oss) Malattie ematologiche non tumorali: incremento significativo nell intera popolazione (SMR 3.13; 6 oss) incremento significativo nei soggetti con un periodo di residenza e di latenza maggiore di 30 anni (SMR 5.39; 4 oss e SMR 5.80; 5 oss, rispettivamente) Malattie ischemiche: incremento significativo nei residenti più vicino (0-28 mt) alla linea (SMR 2.82; 6 oss)

39 STUDIO SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE DI LONGARINA Fattori confondenti End point principali End point secondari Esposizione a campi magnetici Sesso, età, scolarità Patologie pregresse e concomitanti Stato di salute (GH) Melatonina Depressione (BDI) Linfociti Cefalea MMPI Quest. Avvenimenti vita Ansia stato e tratto Stay-X1 e X2 Sonno (PSQI) Variabilità cardiaca Fattori confondenti Variabilità pressoria

40 Applicabilità dei metodi descritti del Progetto Longarina allo studio dei campi a radiofrequenza Punti in comune Approccio dei gruppi ad alto rischio Procedure per lo studio dei disturbi neurocomportamentali Opportunità di effettuare studi di coorte in siti di particolare interesse Differenze La distribuzione spaziale dei campi a radiofrequenze è molto più complessa di quella del campo magnetico a 50 Hz Maggiori problemi nell utilizzare la residenza come indicatore di esposizione

41 Per quanto attiene i campi a 50 Hz: Sembra ragionevole concentrare gli interventi preventivi a carattere cautelativo relativamente ai soggetti maggiormente esposti, indicativamente a livelli superiori a 0,5 µt... (LILT 2004; pag. 121)

42 Per quanto attiene i campi a radiofrequenze: L evidenza di cancerogenicità per l uomo appare, ad oggi, inadeguata.. Tali considerazioni non devono ostacolare l adozione di politiche cautelative definite dall attuale normativa in materia (GU 55, 7/3/2001; GU 28/8/2003) E opportuno prefigurare studi sui sottogruppi di popolazione esposti a livelli di particolarmente elevati,, come i residenti in prossimità di impianti radio e TV L istanza di assicurare la sorveglianza epidemiologica di questi sottogruppi è sostenuta anche da considerazioni etiche sull equità della distribuzione dei livelli di esposizione (LILT 2006; pag )

43 Considerazioni conclusive La letteratura scientifica sui campi elettromagnetici contiene numerosi elementi di incertezza, ma indica chiaramente come una priorità lo studio dei gruppi di popolazione con i più elevati livelli di esposizione Questi gruppi hanno spesso numerosità limitata, e la potenza statistica può essere inadeguata. La soluzione è realizzare molti studi indipendenti con protocolli comparabili, e poi effettuare analisi pooled pooled

44 Questo richiede da parte delle ARPA e dei Dipartimenti Prevenzione delle ASL la ricerca attiva dei gruppi ad alto rischio nel territorio. Quest attività può trarre beneficio da una relazione di ascolto e dialogo con le associazioni e i comitati, fermo restando l autonomia di ognuno

45 L attività di risanamento ambientale e di prevenzione sanitaria devono avere come priorità i gruppi di popolazione a maggior rischio, ovvero maggiormente esposti e più suscettibili

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