Il silo a trincea nella realtà bresciana.

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1 Il silo a trincea nella realtà bresciana. L allevamento di animali da carne e da latte nella moderna zootecnia ha imposto l uso di tecniche di conservazione dei foraggi che superassero i sistemi tradizionali. La ricerca e la scelta delle soluzioni, che andava completamente riscritta, ha iniziato la sua strada con il tentativo di riutilizzo delle strutture esistenti per poi approdare ormai in maniera diffusa verso la soluzione dei silo a trincea (prefabbricati o in opera) o con la formazione di cumuli occasionali. Purtroppo le soluzioni adottate, efficienti dal punto di vista tecnico ed economico, hanno però sottovalutato gli aspetti legati ai rischi lavorativi che si sono presentati con l utilizzo di queste nuove tecnologie. Negli ultimi anni nel territorio bresciano, diversi eventi infortunistici (fra cui alcuni mortali) hanno portato gli operatori ASL della prevenzione a cercare soluzioni tecniche ed operative che contenessero o comunque limitassero il ripetersi di questi eventi. Il gruppo agricoltura, partendo dalle indicazioni contenute nelle linee guida regionali, ha predisposto la presente informativa tecnica con lo scopo di richiamare e stimolare gli operatori del settore a riflettere, ricercare e migliorare quanto sino ad oggi si è riusciti ad approfondire. L esperienza maturata deriva principalmente dalle analisi delle inchieste infortuni effettuate e in modo sintetico e divulgativo sono state illustrate nelle prime schede della presente informativa. Le soluzioni tecniche proposte unitamente a quelle procedurali, ovviamente aperte alla discussione ed integrazione, partono dal presupposto che allo stato attuale le strutture di stoccaggio sono abitualmente sprovviste di qualunque tipo di protezione unitamente ad una gestione non rispettosa delle buone prassi per gli aspetti di sicurezza. Gli operatori si portano in altezza (molto spesso al di sopra dei muri di contenimento) senza adottare alcun sistema di protezione contro le cadute dall alto. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 1 / 26

2 Infortunio accaduto nell ottobre del In occasione dell infortunio un operatore aveva da poco terminato l operazione di prelievo dell insilato di mais, utilizzando il braccio desilatore montato sul carro unifeed. Dopo aver arretrato il mezzo di circa due metri, l operatore si portava davanti all organo fresante per ripulirlo. In quella posizione veniva investito da una consistente massa di insilato che si staccava dalla parte alta del fronte di taglio. Luogo di lavoro Vista fronte trincea. Zona dell infortunio. Si osservi l eccessiva altezza del materiale (oltre il livello delle pareti di contenimento) da cui il franamento. Macchina in uso al momento dell infortunio Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 2 / 26

3 Infortunio accaduto nel maggio del L operatore, tramite scala portatile in ferro, saliva sulla trincea per rimuovere la terra distribuita sul telo al fine di scoprire una porzione di trinciato prima del prelievo. Durante questa operazione l infortunato scivolava e cadeva al suolo da circa 3 m di altezza riportando lesioni mortali. Luogo di lavoro Vista fronte trincea Luogo di lavoro Vista parte superiore della trincea. Si osservi l estrema vicinanza della zona lavorativa con il fronte di taglio (dislivello di circa 3 mt.). Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 3 / 26

4 Infortunio accaduto nell agosto del L operatore, titolare di azienda agricola, aveva affidato il lavoro di trinciatura, trasporto e compattazione a ditta contoterzista; l operatore, all interno del silo e con attrezzi manuali, procedeva ad effettuare pulizie e piccoli pareggiamenti del foraggio. Mentre un trattorista della ditta contoterzista stava chiudendo il portellone del carro dopo lo scarico, l infortunato si era avvicinato con la probabile intenzione di pulirne il lato posteriore imbrattato di foraggio. In quella posizione, non visibile dal trattorista che ha continuato la sua operazione, l operatore è rimasto schiacciato dal portello del carro mentre si chiudeva. Punto di scarico del foraggio all interno del silo. Si osservi la posizione dell attrezzo manuale utilizzato dall operatore (probabile punto operativo dello stesso poco prima dell incidente). Trattore utilizzato per la compattazione; posizione esterna al silo ma priva di visuale sulle operazioni. Trattore con carro, utilizzato per il trasporto del foraggio. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 4 / 26

5 INFORMATIVA TECNICA SULLE STRUTTURE: SILI A TRINCEA Fase A: Carico silo con materiale da conservare. Utilizzo di trattrice o macchina ruspa. Fonte: Linee Guida elaborate dal "Gruppo di Lavoro per la prevenzione degli infortuni in agricoltura e zootecnia" (Decreti del Direttore Generale Sanità Regione Lombardia n.1777 del e n del ) G) SILI ORIZZONTALI O A TRINCEA - Soluzioni preventive Nelle zone in cui operano le macchine durante la formazione del silo deve essere interdetta la circolazione ai pedoni. E obbligatoria la stesura di procedure operative, comunicate a tutte le persone che operano nell azienda (ivi compresi i contoterzisti), ovvero l applicazione dell art. 26 del DLG 81/2008. Il lato di carico della trincea del silo deve essere collocato in modo tale da consentire la manovra in sicurezza delle macchine (spazio libero anteriore di almeno 15 m). Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 5 / 26

6 Scarico materiale da insilare, raccolto in campo con carro. Silo orizzontale privo di pareti di contenimento (cumulo). Carico silo con trattore e pala anteriore in struttura munita di pareti laterali (silo a trincea). Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 6 / 26

7 Rischio: Operazione svolta con l impiego di più operatori. Generalmente, oltre all operatore alla guida della macchina utilizzata per il riempimento, vi sono gli operatori che trasportano il foraggio e lo scaricano, con manovra di retromarcia, in prossimità del silo di stoccaggio. A volte vi è anche la presenza di altri operatori a terra, che effettuano operazioni accessorie (pulizia dei mezzi di trasporto, sistemazione area, ). Le operazioni possono essere svolte sia dagli operatori interni all azienda sia tramite l utilizzo di personale contoterzista. Rischio di interferenza fra macchina-macchina e macchinauomo. Soluzioni: Possono essere previste solo soluzioni di tipo organizzativo. Andranno previste procedure per garantire che gli operatori assumano posizioni codificate quando le lavorazioni interferiscono. Ad esempio. E solo l operatore addetto alla compattazione che autorizza lo scarico del materiale che può avvenire solo quando costui ha assunto una posizione di sicurezza chiaramente visibile da chi deve effettuare lo scarico. L eventuale presenza di altre persone a terra comporterà l obbligo di verificare l allontanamento delle stesse prima di iniziare lo scarico. Questa la sequenza: 1. Arrivo del carro con foraggio e stazionamento in zona di sicurezza precedentemente definita. 2. L addetto alla compattazione, interrompe il suo lavoro e si posiziona in zona di sicurezza (esterna alla trincea zona C). 3. Verifica, da parte dell addetto alla compattazione, che eventuale personale a terra, si posizioni in luogo sicuro (zona B). 4. Manovra di scarico del materiale dal carro (zona A). 5. Lieve avanzamento del carro per consentire la chiusura del portellone. A chiusura ultimata, effettuare eventuali operazioni accessorie (pulizia della zona posteriore del carro, ) da parte di personale a terra consentite dall addetto alla compattazione sotto sua sorveglianza. 6. Se vi è stato l intervento di personale a terra, il carro può ripartire solo quando si è accertato l allontanamento di questo personale in posizione di zona sicura (zona B). 7. L addetto alla compattazione può riprendere il suo lavoro. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 7 / 26

8 Operatore a terra Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 8 / 26

9 Fase B: Riempimento silo. Compattazione foraggio con trattrice o macchina ruspa. Fonte: Linee Guida elaborate dal "Gruppo di Lavoro per la prevenzione degli infortuni in agricoltura e zootecnia" (Decreti del Direttore Generale Sanità Regione Lombardia n.1777 del e n del ) G) SILI ORIZZONTALI O A TRINCEA - Soluzioni preventive Per ridurre i rischi di ribaltamento delle trattrici, nel caso di sili con una sola testata aperta, l altezza massima del materiale non deve superare il livello che consenta un franco di almeno 0,50 m al di sotto del muro di contenimento. Rispetto alle pareti laterali il limite massimo in altezza del materiale insilato deve lasciare un franco di almeno 0,25 m; La pendenza trasversale del cumulo non deve superare il 10%, ovvero il 50% della pendenza trasversale ammessa per il tipo di trattrice utilizzata. Cumulo; silo privo di pareti di contenimento e compattazione in atto per raggiunta dimensione altezza del cumulo. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 9 / 26

10 Silo a trincea; compattazione in atto (situazione di pericolo per superamento livello massimo pareti di contenimento). Silo a trincea; compattazione in atto con riempimento della parte frontale e realizzazione rampa per compattazione finale dell intero silo. Rischio: L operazione può essere svolta da più operatori. Generalmente, oltre all operatore alla guida della macchina utilizzata per la compattazione, vi possono essere altri operatori che manualmente pareggiano la superficie del cumulo per facilitare l operazione di compattazione. Rischio di interferenza fra macchina-uomo; rischio di ribaltamento (anteriore o laterale) con il mezzo utilizzato nella compattazione, caduta dall alto da parte dell operatore. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 10 / 26

11 Soluzioni: Vanno controllati i rapporti fra capacità di stoccaggio e quantità di foraggio richiesta. Questo elimina la necessità di sovraccaricare il silo, quindi comporta la scelta organizzativa di poter disporre preliminarmente capacità di stoccaggio sufficienti (prevedere, all occorrenza, spazi aggiuntivi per creare cumuli). La presenza di operatori che effettuano operazioni manuali e di livellamento NON deve essere consentita durante la compattazione meccanica. I cumuli, sprovvisti di pareti di contenimento, non devono superare l altezza di mt. 2 ed avere pareti laterali con pendenze non accentuate. L obiettivo è quello di ottenere un silo con base allargata e rispettare i limiti previsti dal costruttore della trattrice rispetto alla pendenza laterale. Il silo con pareti di contenimento non deve mai essere completamente riempito. Il franco frontale di 50 cm. e il franco laterale di 25 cm. consentono di mantenere il trattore all interno della struttura. L ostacolo, costituito dai bordi del silo, avverte l operatore che sta per portarsi in zona pericolosa. Non è pensabile che la presenza di eventuali parapetti possano derogare a questi limiti di riempimento (diversamente le dimensioni del parapetto raggiungerebbero consistenze improponibili). La pendenza trasversale dell insilato deve essere tale da rimanere all interno del 10% (es. se il silo è largo 6 metri, nel punto centrale la differenza con il livello laterale, non deve superare i 30 cm.). Tutte le pareti dei silo devono disporre di un parapetto normale così realizzato: costruito con materiale rigido e resistente e in buono stato di conservazione altezza utile di almeno un metro costituito da almeno due correnti, con quello intermedio posto circa a metà fra quello superiore e la base. Nel caso di sili affiancati, il parapetto deve essere installato anche sulle pareti divisorie perché il pericolo di caduta (inesistente a silo pieno) si presenta invece durante lo svuotamento del singolo silo. Diversamente il silo può essere interrato ed il problema delle cadute laterali può essere controllato mantenendo il livello superiore del muro di contenimento ad una altezza di un metro rispetto al piano di campagna o del terrapieno. Altezze superiori presentano rischi nel caso di cadute all esterno; altezze inferiori presentano il rischio di caduta all interno quando il silo è vuoto o si sta vuotando. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 11 / 26

12 Esempi pratici già realizzati Silo a trincea parzialmente interrato. La parte sporgente, rispetto al piano campagna (mt. 1), realizza il parapetto di protezione. Nella fotografia si rileva una eccessiva altezza nell accumulo. Silo a trincea parzialmente riempito rispetto all altezza. Il livello massimo raggiunto nello stoccaggio ha una distanza di circa mt. 1 dal bordo superiore del silo. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 12 / 26

13 Silo a trincea con parapetti metallici installati al di sopra del muro di contenimento. Silo a trincea con passerella esterna e parapetto di protezione. In questo caso il pericolo di caduta si presenta su due lati: all interno del silo ed all esterno della passerella. Il parapetto metallico protegge contro la caduta all esterno mentre il muro del silo protegge contro la caduta all interno (la passerella in questo caso è installata ad un metro dalla sommità del muro). Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 13 / 26

14 Fase C: Copertura con materiale plastico e zavorratura. Operazione manuale. Fonte: Linee Guida elaborate dal "Gruppo di Lavoro per la prevenzione degli infortuni in agricoltura e zootecnia" (Decreti del Direttore Generale Sanità Regione Lombardia n.1777 del e n del ) G) SILI ORIZZONTALI O A TRINCEA - Soluzioni preventive..la sicurezza anticaduta dei lavoratori impegnati nella posa del telo di copertura e dei pesi di costipazione si può parzialmente perseguire mediante l installazione di un parapetto anche amovibile o reclinabile, sulle pareti di contenimento o di andatoie esterne alle pareti, da installarsi al momento della costruzione, previa predisposizione degli elementi prefabbricati Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 14 / 26

15 Cumulo. Copertura con telo plastico e zavorratura con materiale inerte e pneumatici (*). Nella fotografia si rileva una eccessiva altezza del cumulo. * nei pneumatici si crea l ambiente adatto all incubazione di uova di zanzara Silo a trincea. Copertura con telo plastico e zavorratura con ghiaietto. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 15 / 26

16 Rischio: L operazione generalmente è svolta da più operatori. Il telo di copertura viene portato in altezza con le macchine utilizzate durante la compattazione. I rischi principali legati a questa fase operativa sono rappresentati dal rischio di caduta dall alto e dal peso e ingombro dei materiali usati per la copertura e zavorratura. Soluzioni: Per quanto riguarda il pericolo di caduta dall alto si rimanda alla presenza del parapetto per i silo a trincea e all altezza contenuta per i cumuli (non superiore a mt. 2). Per quanto riguarda la zavorratura del telo di copertura, è necessario pensare preventivamente e organizzare la fase con materiale allo scopo predisposto. Esistono ad esempio in commercio sacchi in tela da riempire con inerti che possono essere riutilizzati varie volte. Deve essere evitata la copertura del silo utilizzando materiale di risulta o materiale disponibile all occasione. Qualunque sia la soluzione adottata, va considerato il rischio presente nella movimentazione manuale dei carichi e i rischi possibili nella fase di rimozione della zavorra. L utilizzo di zavorre con geometrie definite infatti facilita l operazione di rimozione poiché può consentire l impiego di mezzi meccanici. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 16 / 26

17 Fase D: Apertura silo per prelievo materiale e eventuale asportazione di materiale di scarto. Operazione manuale. Fonte: Linee Guida elaborate dal "Gruppo di Lavoro per la prevenzione degli infortuni in agricoltura e zootecnia" (Decreti del Direttore Generale Sanità Regione Lombardia n.1777 del e n del ) G) SILI ORIZZONTALI O A TRINCEA - Soluzioni preventive.. Per quanto riguarda gli interventi degli operatori in prossimità del fronte di attacco dell insilato per la rimozione dei pesi e del telo di copertura, non appaiono proponibili soluzioni strutturali semplici ed economiche. Per tali ragioni si dovrà procedere in questi casi portando l operatore in quota con ponti sviluppabili o con scale, o con trabattelli, da accostare al fronte libero dell insilato. E in ogni caso da escludere la pratica di camminare sull insilato in prossimità del fronte libero (indicativamente ad una distanza inferiore a 5 m). Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 17 / 26

18 Per raggiungerla zona di lavoro, devono essere utilizzate idonee attrezzature. In questo caso la lunghezza della scala e la scarsa manutenzione della stessa rendono il dispositivo pericoloso. Non deve essere effettuato alcun lavoro in prossimità del fronte di taglio. L attrezzatura deve consentire di raggiungere la zona operativa in modo sicuro. In questo caso la lunghezza della scala e il punto di appoggio scelti, non sono idonei. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 18 / 26

19 Rischio: Operazione manuale. L operatore si porta in altezza per asportare le zavorre, riavvolgere o tagliare il telo e rimuovere eventuali materiali di scarto (il cosiddetto cappello ). Vi è un alto rischio di caduta diretta dal fronte insilato o per scivolamento o franamento dal fronte stesso. In quest ultimo caso vi è anche il pericolo di seppellimento. Il rischio di caduta laterale (anche per presenza di umidità e ghiaccio sul telo) viene considerato sotto controllo con la presenza di parapetti. Soluzioni: Allo stato attuale, non tutte le situazioni di rischio possono essere controllate attraverso soluzioni tecniche. Possono essere previste, ad integrazione, soluzioni di tipo organizzativo. Una modesto uso di macchine per l asportazione del cappello (es. carrello telescopico tipo merlo, pala..) può essere considerata se la sommità del silo è piana. Per raggiungere la zona elevata devono essere utilizzate idonee scale. Per scala idonea si intende una scala di lunghezza tale da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso, con dispositivi antiscivolo alla base ed ancorata o trattenuta da altro operatore (vedi art. 113 D.L.vo 81/2008). Per la rimozione delle zavorre, il materiale può essere scaricato lateralmente o posteriormente al silo utilizzando pale o altro per la calata del materiale. Deve essere evitato lo scarico della zavorratura dalla zona frontale del silo. Per la rimozione del telo bisogna sempre mantenere una distanza di sicurezza come meglio indicato nel pittogramma. Una proposta di procedura operativa integrativa potrebbe prevedere le seguenti modalità di intervento, una volta raggiunta l altezza massima del silo. Le operazioni sotto descritte costituiscono un ciclo standard di lavoro. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 19 / 26

20 La procedura descritta prevede un silo già aperto (si omette quindi la fase di apertura) con disponibilità di una fascia di sicurezza (materiale pronto per essere asportato) di almeno mt. 2/2,5. In questa fascia non sono necessarie operazioni ulteriori. Rimozione delle zavorre per tutta la larghezza del silo e per una profondità pari al consumo di uno/due giorni (indicativamente); Riavvolgimento/asportazione del telo di copertura per la stessa superficie come da pittogramma; Eventuale rimozione del materiale di scarto ponendo particolare attenzione a mantenere una distanza dal fronte di taglio pari alla fascia di sicurezza (mt. 2/2,5). L operatore deve conoscere molto bene il rischio presente in questa particolare fase di lavoro; è indispensabile adeguata istruzione e informazione. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 20 / 26

21 Esempi di scorretta prassi Silo a trincea con eccessivo carico. Fronte silo particolarmente alto con curvatura molto pronunciata verso l alto da cui il pericolo di franamento ed investimento. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 21 / 26

22 Eccessivo avanzamento in profondità del desilatore, da cui deriva una rimozione del telo di copertura non lineare. Le zone di possibile caduta aumentano mentre diminuiscono le possibilità di contenere il rischio con procedure di sicurezza. Scorretto riempimento con sili affiancati per mancanza separazione fra le due strutture. Mentre si sta svuotando il silo di sinistra, il materiale presente sul fianco destro può franare ed investire l operatore. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 22 / 26

23 Questa sintetizza la tolleranza e la trascuratezza del rischio. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 23 / 26

24 Proposte di soluzioni tecniche per la protezione contro la caduta dall alto silo singolo e sili modulari. Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 24 / 26

25 Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 25 / 26

26 Gruppo Agricoltura Asl Brescia Rev pag. 26 / 26

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