REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

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1 C O M U N E D I L U G O D I V I C E N Z A PROVINCIA DI VICENZA Piazza XXV Aprile, 28 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera di C.C. n. 14 del 31/03/2015

2 INDICE TITOLO I FINALITA E DESCRIZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Oggetto pag. 3 Art. 2 Destinatari del servizio pag. 3 Art. 3 Organizzazione e funzionamento pag. 3 Art. 4 Menu pag. 4 TITOLO II SERVIZIO MENSA SCUOLA DELL INFANZIA Art. 5 Utenza e servizi offerti pag. 4 Art. 6 Accesso al servizio e modalità di prenotazione dei pasti pag. 4 Art. 7 Tariffe, modalità di pagamento, morosità pag. 5 TITOLO III SERVIZIO MENSA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1^ GRADO Art. 8 Utenza e servizi offerti pag. 5 Art. 9 Accesso al servizio e modalità di prenotazione dei pasti pag. 5 Art. 10 Tariffe, modalità di pagamento, morosità pag. 6 TITOLO IV COMMISSIONE MENSA Art. 11 Commissione mensa pag. 6 Art. 12 Composizione e funzionamento della Commissione mensa pag. 6 Art. 13 Funzioni della Commissione mensa pag. 6 TITOLO V ALTRE DISPOSIZIONI Art. 14 Norme comportamentali pag. 7 Art. 15 Accettazione del Regolamento pag. 7 Art. 16 Rinvio pag. 7 Art. 17 Entrata in vigore pag. 7 2

3 TITOLO I FINALITA E DESCRIZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina l organizzazione e i criteri di accesso al servizio di mensa scolastica fornito agli alunni che frequentano le scuole statali dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado del Comune di Lugo di Vicenza, laddove il servizio è istituito e funzionante. 2. La refezione scolastica è un servizio pubblico a domanda individuale finalizzato a favorire l adempimento dell obbligo scolastico e ad assicurare agli alunni la partecipazione all attività scolastica per l intera giornata. 3. Il servizio si propone inoltre obiettivi di educazione alimentare con la predisposizione di diete elaborate da esperti della nutrizione e della dietetica e studiate nel rispetto dell età e della salute degli alunni, delle linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica e delle Linee guida per il miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica della Regione Veneto, compatibilmente con le disposizioni previste dalle Leggi Finanziarie e con le effettive disponibilità di bilancio. 4. L Amministrazione comunale si impegna affinché la corretta gestione mantenga alto il livello del servizio offerto e vengano promosse iniziative volte a sviluppare una corretta educazione alimentare negli alunni e nei genitori. ART. 2 Destinatari del servizio 1. Sono ammessi ad usufruire del Servizio Mensa Scolastica: a) gli alunni delle scuole statali del Comune di Lugo di Vicenza, frequentanti le strutture scolastiche dove è funzionante il Servizio Mensa Scolastica; b) i ragazzi iscritti ad attività educative e formative extrascolastiche realizzate dall Amministrazione Comunale o concordate tra Comune, Scuola, Associazioni, nell ambito di un programma formativo integrato; c) i docenti delle suindicate scuole impegnati nelle attività di vigilanza educativa che consumino il pasto insieme agli alunni; d) il personale ATA delle suindicate scuole addetto alla distribuzione dei pasti, all assistenza e alla vigilanza degli alunni durante l erogazione del servizio mensa; e) altri utenti autorizzati alla fruizione del servizio in base a regolamenti, normative vigenti o ad espressa disposizione di Giunta Comunale. Art. 3 Organizzazione e funzionamento 1. Il servizio di mensa scolastica è gestito mediante affidamento ad una ditta specializzata nella ristorazione scolastica con impiego di proprio personale in regola con quanto disposto dalle vigenti leggi sanitarie e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. 2. Il funzionamento della refezione scolastica è garantito, con il coordinamento dell ufficio comunale di Pubblica Istruzione, in sinergia, secondo le rispettive competenze, con la Ditta appaltatrice del Servizio, con l Ufficio comunale di Ragioneria, con l Istituzione Scolastica e ogni altro soggetto ritenuto indispensabile al corretto e regolare svolgimento del servizio stesso. 3. Il servizio è erogato in conformità al calendario scolastico regionale e all articolazione dell orario delle singole scuole. Il servizio di refezione scolastica può essere erogato anche durante i Centri Estivi, con le modalità e criteri stabiliti dall Amministrazione Comunale e nel rispetto del capitolato speciale d appalto. 4. Ogni plesso scolastico è dotato di un locale adibito a sala mensa. L accesso alle sale mensa è consentito, oltre che agli alunni frequentanti, al personale dell Istituto comprensivo, al personale docente, al personale ATA, al personale e agli amministratori comunali, al personale dell Azienda ULSS competente per territorio, alla ditta appaltatrice del servizio, ai rappresentanti dei genitori nelle forme previste dagli accordi interistituzionali vigenti. 5. Il personale docente o ausiliario in servizio presso ogni scuola provvede alla rilevazione delle presenze giornaliere degli alunni, di quelli che usufruiscono della dieta speciale e degli insegnanti e alla prenotazione dei relativi pasti presso il centro preparazione pasti entro le ore 9:00 di ogni mattina. Qualora un alunno si assenti da scuola dopo la prenotazione dei pasti, e senza che ne sia stato dato preventivo avviso, il personale addetto comunicherà la variazione al centro preparazione pasti entro le ore 10:00; nel caso non fosse più possibile modificare il numero dei pasti prenotati, dovrà comunque essere corrisposta la quota relativa al pasto prenotato anche se non consumato. 3

4 6. Nel refettorio non è consentito consumare cibi diversi rispetto a quelli previsti dalle tabelle dietetiche. Per motivi igienico-sanitari, nonché per una corretta educazione alimentare, è vietato consumare pasti non forniti dall Amministrazione Comunale. Art. 4 Menu 1. I menu serviti nelle mense scolastiche vengono predisposti dalla dietista della ditta che effettua il servizio e sono validati dai competenti uffici dell Azienda ULSS 4 (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione). Al fine di garantire l inserimento di alimenti che più si adeguano all andamento delle stagioni, sono previste due tipologie di menu: estivo e invernale. La quantità delle porzioni di cibo dovrà rispettare le disposizioni previste dal Capitolato d Appalto. I menù non sono modificabili. Sono consentite variazioni, in via temporanea e straordinaria, nei casi previsti dal capitolato speciale d appalto. 2. Le diete speciali sono pasti che richiedono alcune modifiche rispetto ai menù standard e sono garantiti, esclusivamente su autorizzazione dell Ufficio Pubblica Istruzione, con le seguenti modalità: a. dieta per motivi di salute: la richiesta di dieta speciale deve essere presentata all Ufficio Pubblica Istruzione corredata da apposito certificato medico attestante le restrizioni alimentari e la terapia dietetica da seguire; b. dieta in bianco: la richiesta di dieta in bianco può essere presentata in caso di indisposizione temporanea dell alunno, documentata da apposita richiesta scritta del genitore e adeguata certificazione medica in caso di durata superiore a 5 giorni. La dieta in bianco sarà così composta: - primo piatto: pasta o riso in bianco; - secondo piatto: carne magra al vapore, formaggi magri o in caso di allergie verso un componente specifico, prosciutto cotto; - contorno: patate o carote lessate; c. dieta per motivi etico/religiosi: la richiesta di dieta speciale deve essere presentata all Ufficio Pubblica Istruzione specificando gli alimenti che non possono essere somministrati. 3. I moduli per la richiesta di diete speciali sono reperibile presso l Ufficio Pubblica Istruzione o scaricabile dal sito internet istituzionale. Tutte le richieste di diete speciali sono successivamente inoltrate a cura dell Ufficio Pubblica Istruzione ai seguenti destinatari: al Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell Azienda ULSS 4, all Istituto comprensivo statale per le necessarie misure organizzative, alla ditta che effettua il servizio di ristorazione scolastica e per conoscenza ai genitori che ne hanno fatto richiesta. Allo scopo di consentire la migliore organizzazione del servizio mensa, l Ufficio Pubblica Istruzione può stabilire dei termini entro i quali le richieste di diete speciali, sia per motivi sanitari che etico/religiosi, devono essere presentate. 4. Le richieste di diete speciali dovranno essere ripresentate ogni anno. TITOLO II SERVIZIO MENSA SCUOLA DELL INFANZIA Art. 5 Utenza e servizi offerti 1. Il servizio di refezione scolastica viene offerto agli alunni frequentanti la scuola dell infanzia e prevede il pranzo dal lunedì al venerdì secondo il calendario dell attività scolastica fissato dalle autorità competenti. 2. Il pasto per gli alunni della scuola dell infanzia è composto da primo piatto, secondo piatto, contorno o doppio contorno, pane, frutta/yogurt/dolce. 3. I menu mensili sono affissi presso la scuola dell infanzia e possono essere scaricati dal sito internet del Comune di Lugo di Vicenza. Art. 6 Accesso al servizio e modalità di prenotazione dei pasti 1. Il Comune richiede annualmente l iscrizione al servizio inviando a tutti gli utenti apposita circolare contenente le modalità di erogazione del servizio e di pagamento dello stesso e il modulo di domanda per l accesso al servizio. Tale modulistica è reperibili anche sul sito internet o presso l Ufficio Pubblica Istruzione del Comune. 2. La domanda deve essere presentata in forma scritta, entro il termine indicato nella lettera di cui al comma precedente. Con la sottoscrizione della domanda di iscrizione la famiglia si impegna a 4

5 rispettare il regolamento e ad accettare tutte le condizioni e le modalità di pagamento ivi contenute. La presentazione della domanda potrà avvenire con modalità telematica ove previsto. 3. La domanda di accesso al servizio si considera immediatamente accettata, salvo comunicazione specifica da parte dell ufficio competente; l accettazione dell iscrizione è comunque subordinata al regolare pagamento delle quote dovute per gli anni scolastici precedenti. 4. L eventuale ritiro dal servizio deve essere obbligatoriamente comunicato in forma scritta all Ufficio Pubblica Istruzione del Comune. Art. 7 Tariffe, modalità di pagamento, morosità 1. Le tariffe vengono determinate ogni anno con deliberazione della Giunta Comunale che fissa la quota del pasto. 2. Per la scuola dell infanzia il costo totale dei pasti è determinato mensilmente in base ai giorni di presenza dell alunno e gli stessi devono essere pagati con le modalità ed entro la data di scadenza indicata nella circolare di inizio anno. 3. In caso di mancato pagamento del servizio il Responsabile del Servizio pubblica istruzione: a) verifica che l interessato non rientri nella tipologia delle persone prese in carico dai Servizi Sociali e quindi già destinatari di esenzione dal pagamento; b) invia un 1 sollecito scritto ai genitori con indicazione del termine di pagamento entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione; c) invia un 2 sollecito scritto ai genitori con richiesta di regolarizzare la posizione entro il termine prescritto comunicando che in mancanza di pagamento si provvederà alla riscossione coattiva ai sensi di legge; d) previo ulteriore esame da parte dell Ufficio Servizi Sociali delle eventuali situazioni sociali delle quali farsi carico, convoca per un colloquio, presso le scuole o presso il comune, in accordo con la dirigenza scolastica, gli utenti per i quali sia stato emesso il sollecito di cui al punto c) e) ove il colloquio non vada a buon fine, comunica ai genitori la sospensione del minore dal servizio con l obbligo di ritirare l alunno da scuola prima del pasto. L utente verrà nuovamente ammesso al servizio dopo la regolarizzazione della posizione; f) provvede alla riscossione coattiva del credito scaduto; 4. Gli utenti non in regola con i pagamenti dovuti per il servizio mensa nell'anno scolastico precedente dovranno provvedere a regolarizzare la propria situazione debitoria prima dell'inizio del servizio per il nuovo anno scolastico, in caso contrario non verranno ammessi al servizio. TITOLO III SERVIZIO MENSA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1^ GRADO Art. 8 Utenza e servizi offerti 1. Il servizio di refezione scolastica viene offerto agli alunni frequentanti la scuola primaria e secondaria di 1^ grado nei giorni di rientro stabiliti dalla scuola e nei giorni in cui viene attivato il servizio di doposcuola, secondo il calendario dell attività scolastica fissato dalle autorità competenti. 2. Il pasto per gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1^ grado è composto da piatto unico di primo oppure piatto unico di secondo, contorno di verdure, pane, frutta/yogurt/dolce. 3. I menu mensili sono affissi presso l Istituto comprensivo e possono essere scaricati dal sito internet del Comune di Lugo di Vicenza. Art. 9 Accesso al servizio e modalità di prenotazione dei pasti 1. Il Comune richiede annualmente l iscrizione al servizio inviando a tutti gli utenti apposita circolare contenente le modalità di erogazione del servizio e di pagamento dello stesso e il modulo di domanda per l accesso al servizio. Tale modulistica è reperibili anche sul sito internet o presso l Ufficio Pubblica Istruzione del Comune. 2. La domanda deve essere presentata in forma scritta, entro il termine indicato nella lettera di cui al comma precedente. Con la sottoscrizione della domanda di iscrizione la famiglia si impegna a rispettare il regolamento e ad accettare tutte le condizioni e le modalità di pagamento ivi contenute. 3. La domanda di accesso al servizio si considera immediatamente accettata, salvo comunicazione specifica da parte dell ufficio competente; l accettazione dell iscrizione è comunque subordinata al regolare pagamento delle quote dovute per gli anni scolastici precedenti. 5

6 4. L eventuale ritiro dal servizio deve essere obbligatoriamente comunicato in forma scritta all Ufficio Pubblica Istruzione. 5. L accesso al servizio viene effettuato mediante presentazione di buoni pasto cartacei acquistabili presso il Comune di Lugo di Vicenza e negli esercizi commerciali indicati nella circolare di inizio anno. Art. 10 Tariffe, modalità di pagamento, morosità 1. Le tariffe vengono determinate ogni anno con deliberazione della Giunta Comunale che fissa la quota del pasto. 2. Il pasto deve essere pagato anticipatamente mediante acquisto di blocchetti da 10 buoni pasto. I buoni pasto devono essere consegnati giornalmente al personale ausiliario preposto. Il personale ausiliario provvede a trasmettere mensilmente all Ufficio Pubblica Istruzione l elenco degli alunni che non hanno effettuato la consegna del buono. 3. In caso di mancata presentazione dei buoni pasti il Responsabile del Servizio pubblica istruzione: a) verifica che l interessato non rientri nella tipologia delle persone prese in carico dai Servizi Sociali e quindi già destinatari di esenzione dal pagamento; b) invia un 1 sollecito scritto ai genitori con indicazione del termine di pagamento entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione; c) invia un 2 sollecito scritto ai genitori con richiesta di regolarizzare la posizione entro il termine prescritto comunicando che in mancanza di pagamento si provvederà alla riscossione coattiva ai sensi di legge; d) previo ulteriore esame da parte dell Ufficio Servizi Sociali delle eventuali situazioni sociali delle quali farsi carico, convoca per un colloquio, presso le scuole o presso il comune, in accordo con la dirigenza scolastica, gli utenti per i quali sia stato emesso il sollecito di cui al punto c) e) ove il colloquio non vada a buon fine, comunica ai genitori la sospensione del minore dal servizio con l obbligo di ritirare l alunno da scuola prima del pasto e a riportarlo per il proseguimento delle lezioni pomeridiane. L utente verrà nuovamente ammesso al servizio dopo la regolarizzazione della posizione; f) provvede alla riscossione coattiva del credito scaduto. 4. Gli utenti non in regola con i pagamenti dovuti per il servizio mensa nell'anno scolastico precedente dovranno provvedere a regolarizzare la propria situazione debitoria prima dell'inizio del servizio per il nuovo anno scolastico, in caso contrario non verranno ammessi. TITOLO IV COMMISSIONE MENSA Art. 11 Commissione mensa 1. Il Comune, qualora ne ravvisasse la necessità, potrà concordare con l Istituto Comprensivo Statale B. Nodari la costituzione di una Commissione Mensa. 2. La Commissione Mensa è un organo prettamente consultivo che funge da strumento di relazione tra gli utenti del servizio e gli organi preposti alla gestione e al controllo del medesimo. Art. 12 Composizione e funzionamento della Commissione mensa 1. La Commissione Mensa è composta da: a) Assessore all Istruzione del Comune o suo delegato, in qualità di Presidente; b) Responsabile del Servizio pubblica istruzione del Comune o suo delegato; c) dietista della ditta che effettua il servizio di ristorazione scolastica; d) n. 1 o più rappresentanti dei genitori per ogni plesso scolastico; e) n. 1 persona per plesso scelta tra il personale ATA che effettua il servizio di scodellamento pasti; f) n. 1 docente per ogni plesso scolastico; 2. La Commissione, dura in carica due anni scolastici. I rappresentanti dei genitori sono eletti in concomitanza con le elezioni degli organismi collegiali scolastici. 3. La Commissione mensa si riunisce su richiesta del Presidente o di almeno un terzo dei componenti mediante formale convocazione da parte dell Ufficio Pubblica Istruzione. La convocazione delle riunioni deve essere fatta dall Ufficio Pubblica Istruzione del Comune con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione, o di almeno 24 ore in caso di 6

7 massima urgenza. Le funzioni di segretario sono svolte da un impiegato comunale, con le seguenti mansioni: a) redigere i verbali delle sedute; b) fornire ai componenti documenti ed informazioni, nel rispetto della normativa vigente, riguardanti l ordine del giorno. Art. 13 Funzioni della Commissione mensa 1. La Commissione Mensa svolge le seguenti funzioni: a) verifica la quantità, la qualità e il livello di gradimento dei singoli piatti, il rispetto dei menù e delle tabelle dietetiche vigenti; b) verifica il rispetto delle norme igienico-sanitarie dei locali e delle attrezzature utilizzate per la preparazione, il trasporto e la distribuzione dei pasti; c) propone soluzioni migliorative dell organizzazione complessiva del servizio; d) collabora col Comune e con altri eventuali soggetti ad iniziative tese alla promozione di una sana educazione alimentare nei confronti degli alunni. 2. Ai fini dello svolgimento delle suddette funzioni, i membri della Commissione possono accedere ai refettori della mensa previo avviso all Ufficio Pubblica Istruzione, in numero massimo di due per volta, e procedere agli assaggi dei piatti del giorno. Non è consentito loro il contatto con le attrezzature della cucina né con gli alimenti. Ciascuno dei membri può richiedere l assaggio di qualsiasi pietanza prevista nel menù del giorno, prelevata dallo stesso contenitore dei pasti destinati agli utenti. Non è consentito effettuare gli assaggi direttamente dai piatti distribuiti all utenza. L assaggio verrà servito dal personale addetto alla preparazione e/o alla distribuzione dei pasti. Non è consentito rivolgere osservazioni al personale addetto alla preparazione e alla distribuzione dei pasti. 3. Alla fine di ogni sopralluogo, i membri della Commissione sono tenuti a rivolgere eventuali osservazioni sulle modalità di erogazione del servizio riscontrate all Ufficio Istruzione del Comune, in forma scritta. In caso di fondato sospetto di possibili irregolarità che comportino un grave pericolo per la salute degli utenti, dovrà essere trasmessa specifica segnalazione all Ufficio Pubblica Istruzione del Comune affinché questi provveda, previo proprio riscontro d ufficio, alla relativa segnalazione al competente servizio della A.S.L. e all adozione di tutte le necessarie misure previste dalla legge. 4. I sopralluoghi dei membri della Commissione Mensa non possono in alcun modo intralciare il regolare funzionamento del servizio o creare rischi di tipo igienico-sanitario in ordine alla fornitura dei pasti. TITOLO V ALTRE DISPOSIZIONI Art. 14 Norme comportamentali 1. Nel caso in cui si dovessero verificare atti di indisciplina da parte degli utenti, gli addetti al servizio segnaleranno l accaduto al Dirigente Scolastico e al Comune; quest ultimo provvederà ad avvisare le relative famiglie. Nel caso si continuassero a verificare atti di indisciplina il Comune, in accordo con il Dirigente Scolastico, potrà provvedere a comminare all alunno la sospensione temporanea dal servizio (per un numero di giorni dipendente dalla gravità del fatto) con motivata comunicazione scritta alla famiglia. Dopo due sospensioni temporanee è facoltà dell Amministrazione sospendere definitivamente l utente dal servizio. 2. In caso di violazione delle norme del presente regolamento o di compimento di azioni comportanti pericolo, danni e/o disagi all operatività del servizio da parte dell utenza, su segnalazione dei competenti organi scolastici, il Comune in accordo con questi ultimi e previa informazione agli esercenti la potestà o ai genitori affidatari, assume gli opportuni provvedimenti di tutela e di risarcimento. 3. Qualora la famiglia riscontrasse comportamenti gravi in violazione del presente articolo da parte di altri utenti è tenuta a darne immediata comunicazione scritta al Comune. Art. 15 Accettazione del Regolamento 1. La materiale fruizione del servizio di refezione scolastica comporta l integrale ed incondizionata accettazione di tutte le disposizioni di cui al presente Regolamento. 7

8 Art. 16 Rinvio 1. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si rinvia alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti. Art. 17 Entrata in vigore 1. Il presente Regolamento entra in vigore dall anno scolastico 2015/