SANITÀ, SALUTE E SALVEZZA. IL CONCETTO INTEGRALE DEL BEN-ESSERE UMANO. SPIEGAZIONE DEI TERMINI

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1 SANITÀ, SALUTE E SALVEZZA. IL CONCETTO INTEGRALE DEL BEN-ESSERE UMANO. SPIEGAZIONE DEI TERMINI Don Filippo Urso 1. Sanità Sanità è un sostantivo che deriva dal latino sanitas -atis, da sanus che significa sano. A partire da questa etimologia un primo significato di sanità è quello della: qualità, condizione di chi è sano, cioè in buona salute fisica e psichica ; secondo questo significato è sinonimo di salute; in senso estensivo e figurato significa rispettivamente l essere giovevole, vantaggioso, utile alla salute o almeno non dannoso e l essere moralmente sano, cioè onesto, retto e non corrotto. Più genericamente per sanità si intende l insieme delle condizioni di salute di una popolazione in quanto posta sotto la tutela dello stato o di altri organismi e come parte del nome di entri, centrali e periferici (per esempio, il Ministero della Sanità, l Istituto Superiore della Sanità, l Organizzazione Mondiale della Sanità: OMS), aventi il compito di controllare la situazione sanitaria in un determinato territorio o di esprimere pareri in materia di sanitaria. Ancora, si intende l organizzazione stessa preposta a tutelare lo stato di salute delle persone o di una particolare categoria di persone: sanità militare o direzione sanitaria, ecc., intendendo anche l insieme delle persone e degli uffici mediante i quali questi organismi esplicano la loro funzione e il complesso dei mezzi e degli impianti di cui dispongono. Infine, si riferisce alla sanità pubblica, cioè alla tutela da parte dello Stato o di altri enti pubblici del bene individuale della salute, cioè del benessere fisico degli individui, sia nell interesse del singolo che della popolazione (cf. La Piccola Treccani. Dizionario Enciclopedico, vol. X, Roma 1996, 699). 1

2 2. Salute 2.1. Salute secondo una visione organicistica Il sostantivo salute deriva dal latino salus utis che significa salvezza. La salute viene definita come stato dell organismo non affetto da malattie (Dizionario Garzanti della Lingua Italiana, Milano 1972, 1521). Secondo questa definizione, piuttosto comune, salute significa assenza di malattia. Il primo limite di questa definizione è nella definizione stessa perchè è espressa in negativo in quanto parla di assenza di malattia e non in positivo indicando uno stato di benessere, ecc. L obbiettivo della salute intesa in questo senso è il ristabilimento del precedente stato di normale efficienza fisica e la prestazione dell operatore sanitario deve essere solo di tipo diagnostico-terapeutico, finalizzata all eliminazione dei sintomi della malattia (M.L. DI PIETRO, L educazione alla salute, in Bioetica. Manuale per i Diplomi Universitari della Sanità, ed. E. Sgreccia M.L. Di Pietro A. Spagnolo, Milano 1999, 291). È una definizione meramente meccanicistica perché tiene conto solo della dimensione fisica della persona, senza considerare quella psichica, spirituale e sociale e riduce la malattia a un fatto incidentale, quando invece la malattia può riguardare talvolta l intera vita di una persona. 2.2 Salute come completo benessere La nota definizione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia e la rivendica come un diritto a livello mondiale per tutti. Una tale definizione supera la visione organicistica della salute intesa come assenza di malattia e e ingloba in sé importanti dimensioni quali quelle psicologiche e sociali della persona malata; tuttavia non considera la dimensione spirituale della persona che ha un ruolo importante nel processo terapeutico di guarigione della malattia o di peggioramento della stessa. Inoltre parlare di salute in termini di completo benessere fisico, mentale e sociale per tutti è in realtà un iperbole culturale o talora voluta mistificazione, non soltanto perché malattia e morte continuano ad esistere e a segnare la vita umana richiamandone il senso della contingenza, ma anche perché i programmi e le politiche vanno in tutt altra 2

3 direzione. Sono paurose le sperequazioni nei diritti all assistenza tra i popoli (sviluppati o in via di sviluppo); e in nome della salute di alcuni si giustifica talora la soppressione di vite di deboli e innocenti (E. SGRECCIA, Quarta di copertina al Dizionario di Teologia Pastorale Sanitaria, ed. G. Cinà E. Locci C. Rocchetta L. Sandrin, Edizioni Camilliane, Torino 1997). Definire la salute come completo benessere se da un lato significa parlare di qualcosa di irrealistico e irrealizzabile, dall altro allarga il concetto di malattia diventa malattia ogni stato di incompleto benessere fisico, psichico e/o sociale, con le conseguenti e immaginabili attese e pretese (M.L. DI PIETRO, L educazione alla salute, 292), con il conseguente passaggio da una medicina dei bisogni a una medicina dei desideri: alcuni esempi del ruolo prevalente in medicina del desiderio rispetto al bisogno è la richiesta della fecondazione artificiale, della manipolazione genetica, del prolungamento artificiale della vita. 2.3 Salute come equilibrio dinamico psico-fisico La salute vista e intesa secondo il vissuto quotidiano e reale dell uomo può essere definita correttamente come un equilibrio tra le componenti psico-fisico della persona. Quando questo equilibrio si altera allora è presente la malattia. Il recupero della salute consisterà allora non nell assenza della malattia - che spesso può rimanere fino alla morte della persona -, ma nella ricerca di un nuovo equilibrio attraverso un processo di crescita di consapevolezza e di responsabilità (M.L. DI PIETRO, L educazione alla salute, 292) che valorizza capacità ed energie presenti in ogni circostanza della vita. Intesa in questo senso la salute non è un dato acquisito una volte per tutte, ma è un compito, una conquista in continuo dinamismo che coinvolge l etica, i comportamenti dell uomo, dai quali dipende spesso la salute o la malattia; perché se la malattia spesso ci accade è vero anche che molte malattie sono causate da comportamenti singoli e collettivi (per es. si pensi al vizio del fumo o all inquinamento atmosferico delle grandi industrie sideurgiche e ai conseguenti tumori polmonari). Secondo questo retto intendere la salute si inseriscono i concetti di promozione e prevenzione accanto a quelli di diagnosi, cura e riabilitazione; infatti il dovere morale 3

4 della promozione e tutela della salute si concretizza nella prevenzione, attraverso comportamenti che prevengono l insorgere della malattia e la rottura dell equilibrio psico-fisico e la cura per il recupero della salute quando questa è ormai compromessa. In questo contesto ha senso anche parlare di educazione alla salute. 2.4 Salute come tensione verso una più piena armonia ed un sano equilibrio a livello fisico,psichico, spirituale e sociale Il Servo di Dio Giovanni Paolo II, nel messaggio giubilare in occasione dell VIII Giornata Mondiale del Malato dell 11 Febbraio 2000, diede una definizione completa di salute all interno di una visione antropologica cristiana dell uomo, aperta alla dimensione spirituale della persona e non chiusa a una considerazione positiva della sofferenza: Nella nostra società vi è il rischio di fare della salute un idolo a cui viene asservito ogni altro valore. La visione cristiana dell'uomo contrasta con una nozione di salute ridotta a pura vitalità esuberante, soddisfatta della propria efficienza fisica ed assolutamente preclusa ad ogni considerazione positiva della sofferenza. Tale visione, trascurando le dimensioni spirituali e sociali della persona, finisce per pregiudicarne il vero bene. Proprio perché la salute non si limita alla perfezione biologica, anche la vita vissuta nella sofferenza offre spazi di crescita e di autorealizzazione ed apre la strada verso la scoperta di nuovi valori. Questa visione della salute, fondata in una antropologia rispettosa della persona nella sua integralità, lungi dall'identificarsi con la semplice assenza di malattie, si pone come tensione verso una più piena armonia ed un sano equilibrio a livello fisico, psichico, spirituale e sociale. In questa prospettiva, la persona stessa è chiamata a mobilitare tutte le energie disponibili per realizzare la propria vocazione e il bene altrui (GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per VII Giornata Mondiale del Malato dell 11 Febbraio 2000, 13). La salute è una tensione: la salute non è mai un dato acquisito una volta per sempre, ma è un cammino verso un armonia e un equilibrio tra le dimensione fisico, psichico, spirituale e sociale dell uomo; un andare avanti che va di pari passo con la virtù cristiana della speranza, tra gli scarti che la vita comporta, sempre comunque puntando verso la 4

5 realizzazione della propria vocazione e il bene altrui: significativo in questo senso è stato l esempio del Servo di Dio Giovanni Paolo II, tenace nel compimento della propria missione, segnato dalla fragilità del proprio corpo ma sostenuto nelle sue facoltà psichiche e spirituali dall amore di Dio e ai fratelli. Quindi anche un malato inguaribile, un disabile, un anziano acciaccato possono essere in salute, capaci cioè di trovare una propria identità sana, un ben-essere con se stessi e con gli altri, che non risponde tanto a un modello socialmente imposto, ma si fonda piuttosto sul valore personale e risponde a un progetto di vita in cui tutte le esperienze, le gioie come le ferite, vengono integrate e fanno parte a pieno diritto della propria storia personale (L. SANDRIN, Premessa all edizione italiana, in CORNELIUS J. VAN DER POEL, La sofferenza come ben-essere. Una sfida che si può vincere, Milano 1998, 7-8). 3. Salvezza Il termine salvezza è un termine fondamentalmente di uso religioso; traduce l ebraico yesu a (da cui il nome Gesù: Colui che salva), il latino salus (cf. supra) e il greco sotería; nel NT il sostantivo e la forma verbale ricorrono almeno 150 con significati molto ampi, quali: liberazione, vittoria, bene, pace, felicità, prosperità, salute, sicurezza (cf. C. MOLARI, Salvezza, in Nuovo Dizionario di Teologia, G. Barbaglio S. Dianich (ed), Milano , 1384). In senso assoluto la salvezza è l azione con cui Dio per mezzo di Gesù di Nazaret libera l uomo dalla situazione presente o lo introduce in un modo nuovo di esistenza, di cui la risurrezione di Gesù è segno ed anticipo (Ibidem, 1385) e tutto ciò avviene in virtù dello Spirito Santo operante nella fede e nei sacramenti. Nella Sacra Scrittura ci sono varie espressioni per parlare dell avvenimento della salvezza nell uomo: passaggio dalla morte causata dai peccati alla vita, dalla schiavitù alla libertà dei figli di Dio, liberazione dal potere delle tenebre e trasferimento nel Regno del Figlio diletto, spoliazione dell uomo vecchio per diventare nuova creatura a immagine di Dio, passaggio alla vita immortale e partecipazione alla vita divina, ecc. (cf. N. BUSSI, Il mistero di Cristo, Leumann (To) 1979, 113); queste espressioni riconducono tutte al mistero di Cristo, cioè dall incarnazione alla risurrezione; infatti anche se la 5

6 salvezza viene compiutamente dalla Croce e dalla Risurrezione, la vita intera di Cristo è Mistero di salvezza, perché tutto ciò che Gesù ha fatto, detto e sofferto aveva come scopo di salvare l'uomo decaduto e di ristabilirlo nella sua vocazione di figlio di Dio (Compendio Catechismo Chiesa Cattolica, n. 101). Inoltre, se la salute non è mai, soprattutto nelle sue componenti fisiche e psichiche, un dono essenziale, la salvezza lo è, perchè è ciò a cui l uomo tende nella sua domanda di salute, soprattutto quando si scontra con la precarietà e fragilità della natura umana e aspira a qualcosa di più grande della salute stessa; è la nostalgia di infinito che il Padre ha messo nel cuore dell uomo, di cui il credente sperimenta nel tempo della storia il già e il non ancora. Questa salvezza di Cristo si realizza nei gesti sacramentali della Chiesa attraverso i quali il credente è posto in grado di attingere al senso più alto della sua vita e di attuare per dono l attesa di quella salvezza piena che porta in sé come nostalgia profonda e incancellabile (C. ROCCHETTA, Sacramenti, in Dizionario di Teologia Pastorale Sanitaria, 1071). Nella celebrazione ecclesiale dei sacramenti continua l opera salvifica di Cristo: il Signore Gesù cristo, medico delle nostre anime e dei nostri corpi, colui che ha rimesso i peccati al paralitico e gli ha reso la salute del corpo, ha voluto che la sua Chiesa continui, nella forza dello Spirito Santo, la sua opera di guarigione e di salvezza, anche presso le proprie membra (Catechismo Chiesa Cattolica, n. 1421). 6