Interventi tecnici e pianificazione binazionale dell emergenza dei trafori stradali transfrontalieri Roma 19 dicembre 2014

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1 Interventi tecnici e pianificazione binazionale dell emergenza dei trafori stradali transfrontalieri Roma 19 dicembre 2014

2 Ubicazione geografica Il traforo del Frejus èunagalleriaapedaggiochecollegalafranciacon l'italia. È posto sotto il monte Frejus fra le città di Modane in Francia e Bardonecchia in Italia e corre parallelo al traforo ferroviario del Frejus. 2

3 La storia del progetto Le Camere di Commercio di Torino e Chambery danno vita ad un progetto con lo scopo di facilitare gli scambi commerciali e umani tra l Italia e la Francia 1960: creazionedellasitaf 1962: creazionedellasftrf 1972: firma della convenzione tra l Italia e la Francia 1973/74: decreti di concessione 1974/75: inizio lavori 12 luglio 1980 apertura del Traforo al 30 novembre 2014, sono transitati un totale di veicoli, dei quali il 51,15% è rappresentato da veicoli pesanti ed autobus. La media giornaliera dei transiti nel 2014 (alla data del 30/11) è stata di veicoli pesanti + bus e di veicoli leggeri. 3

4 Caratteristiche generali Il Traforo del Frejus, situato per metà in territorio italiano e per l altra metà in territorio francese, è in concessione a due società rispettivamente al 50%: la SITAF e la SFTRF. Caratteristiche del Traforo Lunghezza: 12,870 km tra Modane e Bardonecchia Altezza libera: 4,54 m Altezza autorizzata: 4,30 m Unico tubo a doppio senso di circolazione Larghezza carreggiata: 9 m tra i due marciapiedi Pendenza longitudinale: 0,54 % nel senso Francia ->Italia 5 Piazzole 5 Gallerie per l inversione di marcia 4

5 Due concessionarie, un unico gestore A partire dal 1 maggio 2007, in ottemperanza alla Direttiva 2004/54/CE emanata il 29 aprile 2004 dal Parlamento europeo, recepita in Italia con il D. Lgs. 5 ottobre 2006 n. 264, l intera struttura del traforo è gestita da un organismo unico, il GEIE-GEF (Gruppo Europeo di Interesse Economico Groupement Exploitation Frejus). A43 Traforo del Frejus A32 Investimenti Pedaggi Esercizio Manutenzione 5

6 Decisioni CIG post incendio del Monte Bianco Premesso che al Traforo del Frejus, fin dall apertura (1980), uno dei punti di forza è rappresentato dal Posto di Controllo Centralizzato unico, situato sul versante italiano, la cui conduzione è assicurata 24H/24H da personale misto, italo francese, perfettamente bilingue, e che la gestione in termini di sicurezza è stata effettuata secondo le prescrizioni emesse dai Ministeri degli Interni dei due paesi tramite i Vigili del Fuoco. 6

7 Decisioni CIG post incendio del Monte Bianco La Commissione Intergovernativa, nell aprile 1999, successivamente all incendio del Traforo del Monte Bianco, ha assunto le seguenti decisioni: Distanza di sicurezza all interno della galleria: 150 m durante la marcia 100 m in sosta Limitazione della velocità a 70 Km/h Limitazione del traffico pesante a 140 veicoli/ora per senso di marcia (con cadenzamento al pedaggio). Scorta di tutti i veicoli trasportanti materie pericolose, identificati da pannello arancione, non interdetti. N.B.: Attualmente il Traforo è classificato in categoria «C» Pattugliamento continuativo del Traforo. e richiesto di effettuare miglioramenti tecnologici al servizio della sicurezza. 7

8 Principali innovazioni tecnologiche al servizio della sicurezza Video DAI Luoghi Sicuri e Rami Semi-barriere Portale termografico Rinnovo illuminazione Cavo termometrico Segnaletica evacuazione La Sicurezza nel Traforo del Frejus è sempre stata una preoccupazione costante delle società concessionarie che, a tale scopo, hanno investito dall incendio del Monte Bianco adoggioltre80milionidieuro, ai quali si deve aggiungere il costo per la realizzazione della Galleria di sicurezza di circa 409 milioni (che diventeranno 553 milioni con la trasformazione in galleria di transito). 8

9 Piano di Soccorso Binazionale Successivamente all incidente del Monte Bianco, gli Enti Pubblici italiani (Ministero dei Lavori Pubblici e Anas), e francesi (Commissione di valutazione dei tunnel stradali nominata dal Governo francese), hanno emesso - nel periodo da aprile a settembre delle disposizioni legislative, direttive e raccomandazioni di carattere generale sulla sicurezza delle gallerie superiori ai metri, con particolare riguardo all organizzazione dei servizi Pubblici e aziendali di soccorso. La Commissione intergovernativa, nella riunione del 2 luglio 1999, su propostadeiprefettidellasavoiaeditorino, ha chiesto di proseguire nella coordinazione dei servizi antincendio e di soccorso su entrambi i versanti. Questa attività di coordinamento internazionale, a cui hanno collaborato i rappresentanti deiservizidipolizia, di soccorso, di protezione civile e delle società concessionarie francesi e italiane, ha dato vita alla nascita della prima versione del (Piano di Soccorso Binazionale) in data 16/02/2001. Ad oggi la versione in vigore è la V.4 aggiornata con al PSB Versione V.2 del 18/06/2014 9

10 Piano di Soccorso Binazionale Gli scopi principali del PSB sono quelli di: definire i ruoli e l organizzazione dello e del di allerta binazionale. limitare gli eventuali effetti dannosi derivanti da situazioni di emergenza nel tunnel dovute al transito di veicoli soprattutto pesanti ed in particolare quelli che trasportano sostanze pericolose. definire i ruoli degli Enti Pubblici, i quali durante le operazioni di soccorso, intraprese da un paese nella zona al di fuori della propria competenza territoriale, non potranno essere interrotte prima della loro conclusione completa, salvo decisione contraria del DGOS (Direttore Generale Operazioni di Soccorso); 10

11 Piano di Soccorso Binazionale Gli scenari di riferimento considerati sono: A) Incidente di automezzi in assenza di incendio. B) Incendio di automezzi. (Attenzione: la presenza di Merci pericolose con o senza incendio, implica lo scenario B) C) Incendio alle installazioni tecniche del tunnel. Gli incidenti che coinvolgono i piazzali e le installazioni esterne al Traforo vengono gestiti secondo il PIS (Piano Interno di Sicurezza), e le normative nazionali di riferimento. 11

12 Piano di Soccorso Binazionale Attivazioni 12

13 Situazione tattica interattiva SITAC La, piattaforma di videocomunicazione interattiva, che riproducelasituazionecriticadiuneventoincidentaleinatto,èstata progettata, sviluppata e realizzata dal Traforo del Frejus allo scopo di: abbattere la barriera linguistica che si può creare in un contesto transfrontaliero di gestione unitaria di un opera strategica e binazionale, in particolare tra gli organismi pubblici di pronto intervento; superare alcuni aspetti tecnici e operativi migliorando e rendendo più efficiente il coordinamento transnazionale delle attività di gestione delle emergenze, rispondendo quindi alle esigenze emerse in seno al Comitato di Sicurezza. La è stata anche installata presso le sedi operative delle Prefetture e dei Vigili del Fuoco, sia italiani che francesi, che hanno evidenziato soddisfazione sul suo utilizzo durante la gestione delle emergenze ed hanno pertanto richiesto un ulteriore sviluppo al fine di una maggiore automatizzazione della. 13

14 Progetto SCULPTOR Il Traforo del Frejus accogliendo le richieste di automatizzazione e perfezionamento di da parte degli organismi pubblici, ha deciso di dare corso ad una procedura europea (nell ambito del bando Horizon 2020) per finanziarne lo sviluppo, candidandosi ad Ente Capofila del progetto denominato,inpartenariatoconiltraforodelmontebiancoediltraforodel Somport, componenti dell associazione «Tavola rotonda dei Trafori Stradali Monotubo Bidirezionali» e con il Politecnico di Torino. «STRATEGIA DI STANDARDIZZAZIONE PER UN AGGIORNAMENTO E ABILE UTILIZZO DELLA GESTIONE PRO-ATTIVA DEL CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE EMERGENZE DEI TUNNEL STRADALI BINAZIONALI MONOTUBO E I PERCORSI TRANSNAZIONALI» MIRA AD ABBATTERE LE BARRIERE A LIVELLO COMUNICATIVO, DECISIONALE E OPERATIVO MIRA A RENDERE LE PROCEDURE DI EMERGENZA PIU EFFICACI E PIU DIRETTE ATTRAVERSO UN PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE INFORMATICA 14

15 La sicurezza antincendio Al fine di garantire la sicurezza degli utenti e dell opera, sono presenti 24H/24h: Minimo 16 Agenti di Sicurezza Aziendali Forniti di : 6 autopompe 2 navetta di evacuazione 2 ambulanze 2 veicoli di evacuazione leggeri materiale disincarcerazione 10 veicoli di pattuglia 12 Quad per evacuazione materiale NBCR 2 stazione riempimento bombole aria 15

16 Due postazioni fisse all interno del Tunnel Situate a 4 km circa da ogni imbocco, suddividono il tunnel in 3 sezioni di circa m l una. 2 Agenti di Sicurezza per ogni presidio, presenti 24h / 24 h, con rotazione ogni 2 ore. Galleria di accesso dal tunnel 4 km 4 km 4 km 16

17 Centro di Formazione e Addestramento alle tecniche di intervento nei Tunnel (CFETIT) Realizzazione di formazioni specifiche : formazione alle squadre aziendali e alle squadre di enti esterni, vigili del fuoco francesi compresi; formazione allo stress termico in luoghi chiusi; formazione all utilizzo dell autorespiratore; formazione alle tecniche di intervento nel tunnel. 17

18 La Galleria di Sicurezza Parallela all attuale tunnel e distante da esso mediamente 50 metri è attualmente in costruzione la seconda canna del Traforo del Frejus. GALLERIA DI SICUREZZA TRAFORO AUTOSTRADALE RAMI DI COMUNICAZIONE 18

19 La Galleria di Sicurezza Inizialmente nata come galleria di sicurezza, il 3 dicembre 2012, il governo Italiano ed il Governo Francese hanno deciso che questaoperasaràapertaal traffico con una sola corsia di marcia, nel senso Italia- Francia e che, contemporaneamente, il traforo attuale sarà ridotto ad una sola corsia di marcia, nel senso Francia- Italia. Taledecisionesiponecomeunicoobiettivodiottenereil maggior livello possibile di sicurezza dell opera per i suoi utenti, senza aumentarne la capacità, che sarà sottoposta a limitazione. 19

20 La Galleria di Sicurezza 20

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