L.R. n. 18/2005 SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO BANDO ANNO 2014

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1 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. del pag. 1/35 L.R. n. 18/2005 SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO BANDO ANNO 2014 SOGGETTO PROPONENTE: Comune di Bassano del Grappa

2 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 2/35 1) TITOLO DEL PROGETTO: EduCARE SOGGETTO PROPONENTE (Ente o Associazione): COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA Indirizzo: VIA MATTEOTTI, 39 Cap: Comune: BASSANO DEL GRAPPA Prov. VICENZA Indirizzo: VIA MATTEOTTI, 39 Telefono: Fax: informacitta@comune.bassano.vi.it Sito web: Codice fiscale - P.IVA: Struttura competente progetto (per gli Enti): AREA II Servizi alla Persona Cognome e nome del responsabile del procedimento (per gli Enti): dott. ssa Annalisa Canesso Telefono: 0424/ a.canesso@comune.bassano.vi.it Cognome e nome del legale rappresentante dell'ente/associazione: Sindaco Prof. Riccardo Poletto Indirizzo: VIA MATTEOTTI, BASSANO DEL GRAPPA (VI) Telefono: sindaco@comune.bassano.vi.it Codice di accreditamento UNSC: NZ00358

3 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 3/35 2) ENTI ASSOCIATI *allegare documentazione comprovante quanto dichiarato (accordi di partenariato, lettera d intenti, etc.) ***Se enti non accreditati al Servizio Civile Nazionale allegare documentazione comprovante: a) attività da almeno 2 anni b) assenza scopo di lucro c) corrispondenza tra le proprie finalità istituzionali e quelle del servizio civile regionale d) capacità organizzativa e d impiego dei giovani del servizio civile regionale LETTERA D INTENTI n. DENOMINAZIONE ENTE ENTE ACCREDITATO AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (SI/NO) 1 Doposcuola 118 compiti NO 2 Doposcuola Dire & Fare NO 3 Coordinamento Volontari A.I.B. e Protezione Civile NO Brenta Monte Grappa 4 Cooperativa Sociale Adelante Onlus SI 5 Associazione Casa a colori onlus per Doposcuola NO ExtraChe? 6 Doposcuola San Vito NO 7 Associazione I.E.S.S. NO 8 Associazione Italiana Soccorritori Onlus NO Sezione di Bassano del Grappa (VI) 9 Fondazione Pirani Cremona NO 3) DESCRIZIONE DEL PROGETTO

4 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 4/35 Data inizio 01/01/2015 Data fine 31/12/2015 Durata 12 mesi Ambito progettuale: ASSISTENZA E SERVIZIO SOCIALE VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E AMBIENTALE PROMOZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA EDUCATIVE E CULTURALI x DELL ECONOMIA SOLIDALE DI PROTEZIONE CIVILE Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: La situazione demografica del Comune di Bassano del Grappa è la seguente: Tab. 2 -Popolazione residente al 31/12/2013 per sesso e classi d età Classi d'età Maschi Femmine Totale da 0 a da 7 a da 15 a da 30 a oltre Totale Il territorio del Comune di Bassano del Grappa è per la maggior parte pianeggiante e, rispetto agli altri comuni afferenti all Azienda ULSS n. 3, registra una forte densità di abitanti. La popolazione totale al 31 dicembre 2013 era composta da n unità di cui stranieri n unità; rispetto alla popolazione totale i minori sono n unità. Pur registrando una forte contrazione economica, permane un ricco sistema di offerte in ambito socio-culturale, appannaggio di un sistema di mercato dinamico, capace di modulare le proposte nel rispetto di quelli che sono gli interessi dell universo giovanile. Anche il fenomeno immigratorio diventa un elemento di complessità per l adolescente e giovane straniero, in bilico fra sistemi di valori differenti: quello della famiglia di origine e quello di un nuovo sistema culturale. In questo scenario il fenomeno della migrazione minorile e/o giovanile deviante, che in questi ultimi anni è in continua crescita, continua a dividere la città tra richiesta maternalista di tutela e richiesta paternalistica di intervento della forza dell ordine.

5 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 5/35 In particolare, le conseguenze di percorsi socio-familiari difficili e/o fallimentari da parte dei preadolescenti e adolescenti stranieri si traducono in comportamenti e/o atteggiamenti sintomatici di un disagio più o meno manifesto. Anche da questo punto di vista, il portato di diversità culturale - seppure, per altri versi, rappresenti una ricchezza - si traduce in una sorta di handicap (in rapporto ai livelli di performance imposti dal contesto ospite) che caratterizza in modo specifico i minori immigrati (rispetto ad altre categorie di soggetti). Questi problemi, identificabili come "rischi" per l'intera realtà adolescenziale e giovanile quali che siano le condizioni economiche, geografiche, socio-culturali del singolo, assumono rilevanza e drammaticità educative ancora maggiori per i giovani collocati in territori "a rischio" sociale e culturale. In tali territori per la maggior parte dei giovani il rischio assume le dimensioni della certezza: il secondo tempo diventa luogo di ribadimento di una situazione di marginalizzazione già spesso costruita nei tempi scolastici e/o lavorativi, diventa terreno fertile per il sorgere di fenomeni gravi di subalternità o anche di devianza. Non mancano tuttavia espressioni di disagio giovanile che spesso sono ascrivibile a situazioni familiari difficili dal punto di vista economico, sociale e relazionale che richiedono l individuazione di nuove strategie al fine di mettere in rete risorse e azioni sempre più diversificate e mirate alla costruzione di progetti rispondenti alle caratteristiche individuali degli adolescenti e giovani. Tale tendenza comporta un uso strumentale, da parte dei giovani, del tempo libero, creando, a volte, sperequazioni anche rispetto all accesso. Così facendo, il tempo libero è destinato a restare schiavo delle differenze di estrazione socioculturale, di posizione economico-professionale; un tempo libero terreno di conquista incontrollata da parte delle mode e dei dis-valori consumistici. L unica possibilità di contrastare questo scenario risiede nella scelta di un presenza del pubblico come volontà e capacità di promozione, coordinamento, integrazione di tutte le risorse in campo. Si registra una bassa scolarizzazione dei giovani, interessati ad entrare rapidamente nel mondo del lavoro per rispondere alle esigenze sociali di immagine (vestiti griffati, macchina, cellulare, facili divertimenti ). La partecipazione alla vita associativa vede l'impegno del 50% dei giovani a gruppi informali, a movimenti ed organizzazioni giovanili poco strutturate e flessibili, quasi a rispondere a quella che è una caratteristica tipica delle nuove generazioni, cioè: il nomadismo giovanile. Il quadro di riferimento è pluralistico. Sono preferite le attività auto-orientate (sport, gruppo di amici, gruppo musicale o culturale) piuttosto che quelle etero-orientate (attività politiche, sociali, religiose). Per contrastare alla logica delegante e deresponsabilizzante, l Amministrazione comunale da anni è impegnata nella promozione di politiche partecipative che trovano declinazione operativa all interno di Cantieri Giovani. Questo luogo rappresenta una risorsa strategica per la produzione giovanile, volano di idee ed iniziative, centro in grado di offrire servizi, caratterizzati per una forte dose di sperimentazione. Sul piano gestionale ed operativo, le metodologie privilegiate saranno quelle del peer to peer: i giovani destinatari dell iniziativa potranno mettersi in gioco per trasferire all interno di appositi spazi competenze ed abilità acquisite, utilizzando linguaggi e strumenti comunicativi propri, con adeguate supervisioni in modo da creare risorse umane formate che, in prospettiva, potranno rendersi gradatamente autonome nella gestione di talune iniziative di natura sociale. Tutto ciò per contrastare la tendenza che si registra anche nel nostro territorio legata ad una crisi a livello di partecipazione, nelle sue varie espressioni, alla vita comunitaria da parte dei giovani. Anche a livello nazionale sulla condizione giovanile emerge chiaramente come all associazionismo sportivo è iscritto il 37% dei giovani; ai gruppi parrocchiali è iscritto il 32%, ad associazioni culturali il 20%, al volontariato il 19%, il 18% ad associazioni religiose e a quelle studentesche, alle

6 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 6/35 tifoserie il 13%, ai movimenti politici e agli scout l 11%. Da sottolineare che tali cifre tendono a diminuire con l entrata dei giovani nell età adolescenziale. Parallelamente, nel mondo del volontariato si pone il problema del ricambio e del confronto intergenerazionale rispetto alla cospicua presenza di persone adulte (46-65 anni) e a quella minoritaria dei giovani. Allora non è più differibile la scelta coraggiosa di idee e prospettive che si lancino verso il futuro valorizzando tutte le opportunità atte a sollecitare la partecipazione anche giovanile all interno di esperienze di volontariato. Nel momento in cui la crisi mondiale mette a nudo impietosamente le difficoltà degli ultimi e degli svantaggiati, opacizzando nel contempo le prospettive future dei giovani, sembra assolutamente prioritario ricostruire legami sociali e dare nuovo senso alla comunità. Anche nel nostro territorio così fervido e ricco di volontariato si pone l'esigenza di dare maggior vigore ed incisività all'operato delle associazioni facendo network e creando spazio di confronto e ascolto reciproco, di informazione alla cittadinanza, di messaggio continuo e aggiornato sulle buone pratiche che costituiscono occasione spesso ignorata di accompagnamento, sostegno, partecipazione, vicinanza solidale dove i giovani possono trovare spazio di espressione del proprio impegno sociale. Il progetto EduCARE è rivolto specificatamente ai giovani dagli 11 ai 19 anni, considerati come i beneficiari diretti delle attività. Fenomeni come l esplosione interculturale, la crescente defuturizzazione del mondo giovanile, la disgregazione dei tradizionali assetti della famiglia, l emersione di nuove povertà chiedono un azione di animazione del tessuto sociale (associazioni varie, scuola, parrocchia, gruppi giovani e singoli, genitori, ) capace di far convergere l impegno delle varie agenzie educative attorno ad un unico obiettivo: la promozione del benessere dei minori e dei giovani. Da qui l impegno del Comune nel coordinare le varie realtà presenti nel territorio al fine di disporre di una efficace rete di opportunità, interventi, azioni e risorse, che tuttavia, va ampliata e consolidata. Ecco perché, nello scegliere gli ambiti progettuali, abbiamo ritenuto importante investire nell ambito della promozione ed organizzazione di attività educative e culturali senza, con ciò, dimenticare di sostenere ed implementare le risorse informali presenti nel contesto bassanese. Alcuni dati riferiti al disagio minorile Le politiche assistenziali e di promozione alla salute riferite all area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizioni di disagio e giovani sono state realizzate mediante l erogazione di diversi interventi attivati grazie alla stretta interconnessione tra i servizi pubblici (Comune, Azienda Ulss, Scuola) e del terzo settore (cooperative sociali, associazioni di volontariato, fondazioni, ecc.). Le collaborazioni adottate nei vari ambiti dell area tra l ente pubblico ed il volontariato, sia organizzato che non, ha portato alla continuità di diverse iniziative finalizzate al sostegno dei minori in difficoltà. In quest area, inoltre, va data rilevanza alla collaborazione con le Organizzazioni no profit operanti nel territorio per la condivisione di diversi obiettivi e la realizzazione di progetti specifici: attività dello spazio-neutro, educativa domiciliare, progetti di mantenimento e recupero della famiglia d origine, la sperimentazione di affiancamenti solidali per situazioni di fragilità genitoriale, ecc. Le attività del Centro per l affidamento e la solidarietà familiare (CASF) dell Azienda ULSS n. 3, finalizzate al sostegno e alla protezione della genitorialità, registrano nel 2013 complessivamente n. 67 bambini in affido. Oltre a questa tipologia di affido si aggiunge quella dei cosiddetti

7 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 7/35 affiancamenti familiari, cioè di bambini inseriti temporaneamente in famiglie solidali disponibili e supportate dal lavoro di rete dei servizi interni aziendali ULSS (CASF - Servizio di Protezione e Tutela del Minore U.O. Psichiatria Territoriale - U.O. Disabilità, ecc.). Gli affiancamenti solidali sono partiti in via sperimentale nel 2010 e nel 2013, con n. 7 bambini inseriti in altrettante famiglie solidali, diventano una modalità ordinaria di intervento che il CASF utilizza per rispondere in modo flessibile alle complesse situazioni familiari rilevate nel territorio. Nell ambito delle politiche di protezione, cura e tutela dei minori in condizioni di disagio e di sostegno della famiglia di origine, il Servizio Protezione e Tutela Minori dell Azienda ULSS n. 3 nel corso del 2013 ha preso in carico un numero di minori pari n. 187, a cui si aggiunge quello dei neo maggiorenni (n. 30). Il numero di soli minori presi in carico è nettamente inferiore a quello registrato nel 2010 e nel 2011 (n. 240). La riduzione è dovuta a tre fattori: il primo riguarda la chiusura di tutti fascicoli riguardanti situazioni rimaste impropriamente legate al Servizio, per le quali non era più attivo un provvedimento dell Autorità Giudiziaria ed era venuta a cadere la condizione di rischio o di pregiudizio; il secondo viene ricondotto al tentativo di ridurre la durata degli interventi intensivi e l implementazione estesa e approfondita di strumenti progettuali e lo sviluppo di una cultura operativa più partecipativa; infine, l ultimo è conseguente alla diminuzione delle segnalazioni da parte dei Comuni, effettuate solo per le situazioni molto gravi e deteriorate.

8 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 8/35 Per ciò che concerne il Servizio Sociale del Comune di Bassano del Grappa, al 31 dicembre 2013 i minori in carico erano i seguenti: Totale per genere e classi di eta' 0-3 anni 4-5 anni 6-10 anni anni Totale maschi femmine totale Inoltre, nella tabella seguente vengono riportati i minori in carico al Servizio di Protezione e Tutela al 31 dicembre 2013, divisi per tipologia di maltrattamento e motivo di accesso ai Servizi Sociali. Il Servizio rileva inoltre che il 32% dei minori in carico al servizio sono stranieri (n. 60); viene segnalato anche un discreto numero di minori di nazionalità italiana (almeno una quindicina) con almeno un genitore straniero. Essere bambino o ragazzo straniero continua ad apparire quindi, sempre più, una situazione di rischio, anche se meno, forse, di quanto si potrebbe immaginare. Inoltre, emerge con una certa evidenza la situazione di alcune adolescenti immigrate di seconda generazione, per le quali il conflitto intergenerazionale appare particolarmente dirompente, e la situazione di alcuni adolescenti stranieri a forte rischio di devianza. Rispetto alle classi d età il Servizio di Protezione e Tutela rileva la tendenza a segnalare con molta più frequenza ragazzi o bambini più grandi. Rispetto alla popolazione corrispondente sono almeno 3 volte di più i ragazzi da 14 a 18 anni in carico dal SPTM rispetto ai bambini molto piccoli. Il numero dei ragazzi adolescenti segnalati e in carico pone i servizi preposti nella necessità di dotarsi di strumenti di intervento particolari unitamente ad una riflessione che deve interessare tutto il sistema dei servizi territoriali. Sempre per quanto riguarda le politiche di protezione, cura e tutela dei minori in condizioni di disagio e di sostegno della famiglia di origine, il servizio di educativa domiciliare/territoriale, nel 2013, nonostante la congiuntura economica e le conseguenze sociali che comporta, mantiene un importanza strategica all interno del panorama dei servizi alle famiglie e ai ragazzi che si trovano a vivere un momento di difficoltà. Alla base delle motivazioni dell inserimento, gli aspetti riguardanti le difficoltà relative alla famiglia ed alle relazioni familiari sovrastano le problematiche riguardanti il bambino o il ragazzo. Da un analisi dei dati si registra la prevalenza di problemi nella dimensione relazionale all interno della famiglia: la scarsa capacità di svolgere una propria funzione genitoriale (13%); l esistenza di problemi sanitari e di patologie nella salute dei genitori, come possono essere problemi psichiatrici, situazioni di dipendenza da sostanze (13%); la persistenza di problemi relazionali all interno della famiglia e soprattutto tra i genitori (11%), per arrivare poi anche a condotte esplicite e drammatiche di abbandono, maltrattamento e violenza sessuale. Ciò porta in primo luogo due ordini di questioni tra loro strettamente collegate: la conferma della centralità delle relazioni familiari come causa prevalente dell allontanamento del bambino e quindi l importanza del lavoro sociale con la famiglia d origine per evitare questo tipo d intervento sociale. Un altra considerazione è riferita alle motivazioni riguardanti direttamente le problematiche dei bambini e dei ragazzi inseriti, peraltro non indipendenti dalle problematiche relazionali della famiglia, che raggiungono la quota del 9%: soprattutto problemi comportamentali, disturbi psichiatrici e problemi sanitari. Nel 2013, i minori coinvolti in questo tipo di intervento sono stati in tutto n. 11.

9 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 9/35 Tabella 6: minori in carico al Comune di Bassano del Grappa per tipologia di intervento. Anni Tipologia inserimento conclus minori conclusi minori i minori conclusi minori conclusi Affido Comunità residenziale Comunità diurna Educativa domiciliare Totale Il dato relativo ai casi conclusi è riferito a situazioni di affido diurno non più prorogato, proprio perché si è registrato il superamento della situazione di crisi del nucleo familiare. Inoltre, tra i casi conclusi dobbiamo tenere presente le situazioni di quei minori che hanno raggiunto la maggiore età e/o i minori che sono andati in adozione. La diminuzione e/o contenimento numerico dei minori in struttura è dovuto in buona parte all operatività sempre più caratterizzata da interventi preventivi quali, ad esempio, l educativa domiciliare, la comunità diurna, senza con ciò dimenticare il supporto prezioso da parte dei volontari che quotidianamente sostengono alcuni nuclei familiari considerati a rischio. Prezioso è anche il contributo dei volontari di servizio civile che risultano essere una risorsa importante nell aiutare minori nell espletamento dei compiti pomeridiani e/o inserimento dei ragazzini in attività extrascolastiche presenti nel territorio. Da gennaio 2011 ad oggi sono n. 23 i minori seguiti settimanalmente dai volontari di servizio civile. Prezioso è il contributo fornito dal volontariato organizzato, che offre anche un bacino per il reclutamento di persone e famiglie disponibili alla formazione e all impegno concreto nell accompagnamento e supporto di famiglie con minori che vivono situazioni di difficoltà. La ricchezza del tessuto sociale offre, quindi, la disponibilità di varie famiglie, adeguatamente selezionate e formate, in grado di sostenere l accoglienza temporanea di minori sia in modalità diurna (e quindi con funzione di sostegno) che residenziale.

10 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 10/35 Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo chiaro le modalità d impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: - Attività laboratoriali a Cantieri Giovani e gestione della Sala prove musicale. Cantieri Giovani è uno spazio aggregativo aperto alla frequentazione giovanile che accoglie al suo interno giovani attirati da diverse offerte (più o meno strutturate). L impianto progettuale prevede la realizzazione di corsi e seminari, volti alla creazione di risorse umane competenti e capaci non solo di condurre autonomamente alcuni laboratori ma anche di giungere a forme di autorganizzazione (es. gruppi di giovani che si costituiscono in associazione). All interno di Cantieri Giovani c è la possibilità di accedere a metaservizi quali: l utilizzo di postazioni informatiche, l accesso di internet, l utilizzo di spazi per gruppi progetto e lavoro, l uso di una sala, la consulenza ed il supporto degli operatori. Il progetto comunale per la creatività giovanile prevede l attivazione di laboratori sui linguaggi artistici ed espressivi contemporanei, per la valorizzazione della creatività giovanile del territorio e con spazi dedicati alla manifestazione concreta delle abilità conseguite. I laboratori programmati nel corso dell anno operativo saranno i seguenti: - Laboratorio sulle arti contemporanee e il design sostenibile; - Laboratorio di fonico; - Laboratorio sulla fotografia; - Laboratorio di cittadinanza attiva. Nella politica del presente progetto dal nome suggestivo, EduCARE, la sala prove mette a disposizione dei metaservizi (banca dati sale prove e locali disposti ad ospitare gruppi musicali, negozi specializzati, corsi di approfondimento, concorsi e rassegne per gruppi musicali a livello provinciale, regionale e nazionale; servizi di consulenza nell organizzazione di concerti, contatti con la stampa, network radiofonici e televisivi, ) che hanno l obiettivo principale di promuovere il protagonismo giovanile. Il canale musicale, costituendo collante del pensiero e del linguaggio giovanile, si propone come grande occasione aggregativa e partecipativa, ma anche volano di azioni capaci di stimolare i giovani nel prendersi cura ed educare altrettanti coetanei su segmenti specifici. Presenza di un volontario di servizio civile. Dopo un periodo di accompagnamento da parte degli operatori, il volontario di servizio civile sarà in grado di utilizzare i metaservizi dello spazio (computer, mac, telecamera, videoregistratore,.) e autogestire gli spazi del centro, accogliere i giovani che frequentano Cantieri Giovani e collaborare con gli educatori e i giovani fruitori nell organizzazione e realizzazione di iniziative a rilevanza giovanile. Inoltre, il volontario potrà occuparsi dell aggiornamento della banca dati relativa agli accessi da parte dei giovani, aggiornamento della mailing list, sistematizzazione e archiviazione del materiale cartaceo e informatico relativo alle varie attività inerenti Cantieri Giovani, aggiornamento dei dati relativi ai locali disposti ad ospitare iniziative dei giovani (es. concerti gruppi musicali, mostre, ). La presenza del volontario di servizio civile potrà garantire un maggior supporto agli educatori nella gestione delle varie attività arrivando anche ad ampliare l orario di accesso del servizio da parte dei giovani stessi. EduCARE in famiglia e nella comunità territoriale. Attraverso la presente azione si intende invitare i giovani fra i 15 e i 25 anni ad investire una parte del proprio tempo libero in attività di volontariato da realizzare nella propria comunità territoriale di

11 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 11/35 appartenenza. Quello che ci pare rilevante è di proporre ai giovani della comunità un'occasione (forse rara in questi tempi, almeno nella modalità di realizzazione) per diventare cittadini attivi nel contesto territoriale e dedicare del proprio tempo per entrare nelle dinamiche della vita della comunità. Il percorso formativo è strutturato in moduli di 3 ore ciascuno: la prima parte del percorso è aperta a tutti gli aspiranti giovani volontari mentre la seconda parte è differenziata a seconda del servizio di volontariato prescelto. Ai giovane verrà richiesta una disponibilità di 2/3 ore settimanali. Presenza volontario di servizio civile. Il volontario di servizio civile potrà partecipare attivamente a tali incontri con il seguente ruolo: verbalista, informatizzazione dei contenuti di ogni incontro ed invio del verbale ad ogni singolo partecipante il tavolo. Il volontario di servizio civile verrà sopratutto impegnato all interno del servizio 118 compiti e nell accompagnamento domiciliare di bambini e ragazzi che necessitano di aiuto pomeridiano nei compiti. 4) RISORSE UMANE IMPIEGATE NEL PROGETTO GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE: n. giovani di servizio civile n. ore settimanali Durata progetto (6 mesi / 1 anno) n. 2 n. 30 ore cadauno Eventuali obblighi particolari durante il periodo di servizio Patente, flessibilità e disponibilità a supportare attività realizzate in alcuni giorni festivi ELENCO FIGURE COINVOLTE NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (progettisti, formatori, esperti del monitoraggio, figure referenti per il giovane di servizio civile, etc) cognome e nome qualifica ruolo nel progetto Canesso Annalisa Educatore professionale Referente progetto Cantieri Giovani, responsabile del

12 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 12/35 monitoraggio e formatrice Cerantola Valeria Assistente sociale Operatore locale di progetto, responsabile del monitoraggio, formatrice e referente Area minori del Comune di Bassano del Grappa Pagliantini Stefano Istruttore direttivo Operatore locale di progetto, responsabile del monitoraggio, formatore Cervellin Adriano Assistente sociale Formatore Fasolo Francesca Assistente sociale Formatrice Gasparotto Marilisa Assistente sociale Formatrice Stocco Sandra Assistente sociale Formatrice Brotto Sabina Istruttore direttivo Formatrice Ceccon Paola Assistente sociale Formatrice Lando Daniele Assistente sociale Formatore 5) FORMAZIONE GIOVANI DI SERVIZIO CIVILE (indicare separatamente per la formazione generale e per la formazione specifica, in conformità a quanto previsto all art.15 comma 4 L.R. 18/2005): Sede di realizzazione: Comune di Bassano del Grappa Servizi alla Persona via J. Da Ponte, 37 Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con i formatori accreditati Stefano Pagliantini e Cerantola Valeria. Si prevede l intervento di esperti interni all ente ed esterni (Protezione Civile, Associazione Italiana Soccorritori, Assistenti sociali, Educatore professionale). Nella fase iniziale, per consentire un maggior senso di identificazione con il ruolo del volontario in servizio civile, è anche prevista una lezione in cui alcuni volontari, che hanno già svolto con successo e soddisfazione il servizio, potranno raccontare la loro esperienza. Un tutor d aula accompagnerà il gruppo durante il percorso formativo, gestendo anche momenti extra aula finalizzati a supportare i partecipanti nel delicato processo di apprendimento. L intervento formativo si concentrerà nei primi mesi del periodo di SCV con l obiettivo principale di fornire ai giovani gli elementi necessari per interpretare correttamente il ruolo richiesto ed

13 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 13/35 inserirsi in modo appropriato nel nuovo ambiente lavorativo, adeguandosi alle regole formali ed informali e, più in generale, alla cultura organizzativa dell amministrazione comunale. Si prevede un momento intermedio e finale di verifica del lavoro svolto, finalizzato a rilevare gli apprendimenti, il gradimento da parte dei partecipanti ed il livello di rispondenza alle aspettative iniziali. Contenuti della formazione generale e durata: 1. Servizio civile: io, persona e cittadino. Cittadinanza delle solidarietà I fondamenti giuridici e le regole del Servizio Civile Obiettivo: durante questo modulo vengono indicati ai/lle giovani i principi giuridici e costituzionali (art. 11 e 52 cost. e simili) da cui discende il servizio civile e i riferimenti normativi da cui dipende il loro servizio (legge 64/01, decreto legislativo 77/02, circolari applicative) Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense Durata: 4 ore e mezza 2. Servizio civile: io con (gli) altri. Perché? Le mie aspettative dal servizio Obiettivo: attraverso animazione e dinamiche di gruppo i/le giovani vengono stimolati a interrogarsi sulle loro motivazioni, a esplicitare aspettative e desideri inerenti il servizio, all acquisizione soggettiva dell esperienza che hanno iniziato a vivere. Diventa occasione anche per lavorare sull identità del gruppo e su come lavorare in gruppo. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: 1-10 Metodo: lavori di gruppo, role playing Durata: 4 ore e mezza 3. Servizio civile: io con (gli) altri. Dove? Gli attori del servizio civile e la Carta Etica del Servizio Civile Obiettivo: accompagnare i giovani ad entrare nel sistema servizio civile presentando i diversi attori che a questo sistema partecipano: le istituzioni (Stato UNSC, Regioni), gli enti, ik giovani. Andando a definire le relazioni che si istaurano tra essi. Approfondimento della Carta Etica del Servizio Civile. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Metodo: lavori di gruppo, role playing Durata: 4 ore e mezza 4. Servizio civile: la rappresentanza dei volontari di servizio civile nazionale Gli attori del servizio civile Metodo: lavori di gruppo, role playing Durata: 2 ore 5. Servizio civile: dalla globalizzazione alle globalizzazioni La pace e la non violenza Obiettivo: partendo dall analisi di alcune dinamiche del tempo presente,

14 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 14/35 essenzialmente la globalizzazione, e da alcuni eventi significativi del nostro tempo, i/le giovani vengono aiutati a cogliere le ricadute nella collettività del proprio agire, in termini di solidarietà e condivisione. Attenzione viene posta anche ad un attenta riflessione sul valore della non violenza, sulla difesa dei diritti umani, sulla promozione delle giustizia e sulla pace. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: 2-4 Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense, utilizzo strumentazione multimediale Durata: 4 ore e mezza 6. Servizio civile: gli altri con me nella città Il Servizio Civile scuola di cittadinanza Obiettivo: si approfondiranno i concetti di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale, a partire dal possibile incontro con i testimoni che operano nella società. Essendo anche il modulo conclusivo si vuole verificare il percorso formativo compiuto per cogliere le acquisizioni e le consapevolezze assunte dai giovani rispetto alla loro esperienza di servizio civile. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Metodo: lavori di gruppo, questionari d uscita e di valutazione Durata: 4 ore e mezza 7-8. Servizio civile: io, persona e cittadino. La difesa e tutela dell ambiente Corso di protezione civile Obiettivo: verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso. Programma: - introduzione al corso - introduzione alla Protezione Civile - normativa nazionale e regionale - Il modello integrato nazionale - L organizzazione della Protezione Civile in Provincia di Vicenza - Il ruolo del volontario - L incendio e la prevenzione - Protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio - visita alla sezione locale della Protezione civile Riferimenti ai moduli formativi UNSC: 5 Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense, role playing, lavori di gruppo, visite esterne Durata: 9 ore (suddivise in tre incontri) A cura del Coordinamento Brenta Monte Grappa Volontari Protezione Civile Antincendi Boschivi di Romano d Ezzelino 9. Cenni di diritto costituzionale e diritto amministrativo Gli enti locali ed il Comune di Bassano del Grappa Obiettivo: il titolo V della Costituzione, l organizzazione degli enti locali e la

15 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 15/35 strutturazione del Comune di Bassano del Grappa Riferimenti ai moduli formativi UNSC: 6-10 Metodo: lezione frontale, uso strumenti multimediali, dispense, visite alle varie aree comuali Durata: 4 ore 10. L applicazione del Codice sulla privacy Dlgs 196 del 30/06/2003 Obiettivo: approfondimento delle finalità e principi che sottendono alla normativa, nonché applicazione delle modalità di comportamento ed utilizzo degli atti all interno del Comune di Bassano del Grappa, con particolare attenzione ai dati sensibili e giudiziari. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: 6-10 Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo, uso strumenti multimediali, dispense Durata: 1 ora 11. Nozioni di primo soccorso Obiettivo: Corso di primo soccorso Metodo: lezioni frontali, lavori di gruppo, simulazioni Durata: 12 ore 12. La rappresentanza dei volontari di servizio civile nazionale Obiettivo: far conoscere le forme di rappresentanza dei volontari di servizio civile. La Consulta Nazionale, i rappresentanti e i delegati regionali dei volontari in servizio civile. Il ruolo attivo dei volontari nello scegliere gli organi di rappresentanza Metodo: lezione frontale, simulazione, uso di internet Durata: 2 ore Contenuti della formazione specifica e durata: In proprio presso l ente attraverso gli operatori ed i tecnici dei vari servizi-uffici saranno organizzati incontri preliminari per presentare le attività e le caratteristiche dei servizi gestiti nelle sedi di attuazione previste. Sarà organizzato un incontro con tutti i volontari seguito da incontri specifici per tipologia di sede. Nel frattempo verrà diffuso materiale scritto che illustri finalità, obiettivi, modalità e strumenti di gestione delle attività. Gli incontri in equipe per la verifica periodica dell andamento delle attività hanno anche come specifico focus l individuazione di argomenti che necessitino di ulteriori approfondimenti formativi per i volontari e gli spazi e gli strumenti per realizzarli. La formazione specifica sarà programmata e verificata con il supporto dei formatori. Ogni modulo formativo si chiuderà con una verifica delle conoscenze acquisite e con l eventuale riprogettazione dei successivi contenuti formativi.

16 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 16/35 - Training on the job: elementi di conoscenza dell Ente e delle dinamiche di collaborazione tra servizi diversi - Introduzione, addestramento e inquadramento specifico al progetto (descrizione dei programmi) - Preparazione all attività da svolgere sul territorio e conoscenza specifica della realtà territoriale nella quale il volontario verrà inserito - Partecipazione volontaria ed eventuale a convegni o seminari di approfondimento Altri formatori: la formazione informatica finalizzata alla certificazione ECDL verrà realizzata dal Liceo G. B. Brocchi di Bassano del Grappa quale tester center autonomo accreditato dall AICA (Associazione Italiana per l Informatica e il Calcolo Automatico) per la certificazione delle competenze informatiche secondo il protocollo definito dal marchio internazionale ECDL (European Computer Driving Licence). La formazione rivolta ai giovani in Servizio Civile Nazionale verterà sui seguenti contenuti: 1. Servizio civile: contesto socio-economico-culturale su cui si interviene. Il Servizio Civile in rapporto alle caratteristiche del territorio bassanese Obiettivo: in questo modulo verrà illustrata la situazione socio-demografica del territorio, le potenzialità e le criticità che lo caratterizza e, in particolare, la trasformazione delle problematiche ivi presenti e le attività/interventi istituzionali predisposti per rispondere alle nuove esigenze. Docente: Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense Durata: 5 2. Servizio civile: lavorare in rete e relazioni di prossimità. Il Servizio Civile in rapporto alle realtà/servizi del territorio bassanese Obiettivo: far conoscere ai volontari di servizio civile le diverse associazioni di volontariato e strutture che collaborano con i Servizi Sociali del Comune di Bassano del Grappa. Docente: Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, visita alle strutture/associazioni ed incontro dei rispettivi referenti che illustreranno la propria realtà (storia, mission, modalità di funzionamento e accesso, collaborazioni e modalità operative). Durata: 10 ore 3. Servizio civile: organigramma del Comune di Bassano, in particolare dell Area 2. Il Servizio Civile in rapporto al contesto istituzionale Obiettivo: far conoscere ai volontari di servizio civile la struttura e lo statuto comunale e, in particolare, l organizzazione dell Area 2 in cui sono inseriti facendo comprendere le funzioni e il mandato istituzionale che caratterizza il Servizio: Servizi Sociali. Docenti: Sabina Brotto e Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, visita alle varie sedi comunali e agli uffici dell Area 2

17 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 17/35 Durata: 8 ore 4. Servizio civile: organigramma del Servizio: Servizi Sociali. Il Servizio Civile in rapportai Servizi Sociali comunali Obiettivo: far conoscere ai volontari di servizio civile l organizzazione e i compiti del Servizio: Servizi Sociali, in particolare le competenze attribuite all Area minori e giovani, le modalità operative, le risorse utilizzate e le collaborazioni in atto. Docenti: Sandra Stocco, Francesca Fasolo, Marilisa Gasparotto, Adriano Cervellin, Paola Ceccon e Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, visita alle varie sedi comunali e agli uffici dell Area 2 Durata: 8 ore 5. Servizio civile: io e tutti gli altri: dalla difesa alla promozione dell aiuto e delle tutele La relazione d aiuto Obiettivo: a partire dalle esperienze concrete dei servizi ai minori, giovani e rispettive famiglie, vengono forniti spunti di riflessione e indicazioni circa la relazione d aiuto. Docente: Francesca Fasolo Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense, lavori di gruppo e simulate Durata: 5 ore 6. Servizio civile: essere un team Il Servizio Civile in rapporto al lavoro di equipe Obiettivo: in questo modulo si affronteranno argomenti propedeutici al lavoro di equipe: ascolto, mediazione delle aspettative personali, valorizzazione delle proprie e altrui capacità/abilità. Docente: Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense e simulata. Durata: 4 ore e mezza 7. Servizio civile: gli altri con me. Come? Il Servizio Civile in rapporto alla progettazione Obiettivo: in questo modulo si affronteranno tematiche ed aspetti relativi al progettare (caratteristiche, fasi, tecniche). Partendo dalla definizione di progetto, i volontari saranno chiamati ad una lettura critica del proprio progetto di servizio civile e successivamente ad una simulazione vera e propria di progettazione. Docente: Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale con distribuzione dispense Durata: 4 ore e mezza 8. Servizio civile: disagio e devianza Il Servizio Civile in rapporto alle varie espressioni del disagio e possibili interventi Obiettivo: presentare ai volontari di servizio civile le varie espressioni del disagio presenti nel bassanese, le forme di devianza più comuni, i fattori di rischio e i fattori di protezione. Successivamente si procederà alla presentazione delle metodologie di intervento adottata dal Servizio Sociale e i percorsi perseguibili per un pieno reinserimento sociale. Docente: Valeria Cerantola e volontari Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo e simulata Durata: 8

18 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 18/35 9. Servizio civile: io e l altro. Il Servizio Civile in rapporto alla diversità. Obiettivo: presentare ai volontari di servizio civile le politiche e gli interventi in ambito interculturale e le collaborazioni esistenti con alcune associazioni e comunità etniche locali. Docente: Marilisa Gasparotto, Valeria Cerantola e vari referenti comunità etniche Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo e simulata Durata: 4 ore e mezzo 10. Servizio civile: io e le emozioni. Il Servizio Civile in rapporto al mondo percettivo ed emozionale. Obiettivo: far prendere coscienza ai volontari di servizio civile di quali siano le proprie emozioni imparando, nel contempo, a gestirle ed esprimerle correttamente. Inoltre, si aiuteranno i giovani volontari a decodificare le dinamiche che scaturiscono da una relazione di aiuto. Docente: Francesca Fasolo e Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo e simulata Durata: 5 ore 11. Servizio civile: io e gli altri come comunichiamo? Il Servizio Civile in rapporto alla diversità. Obiettivo: far conoscere i cardini della comunicazione, i diversi codici comunicativi e sperimentare le varie forme espressive. Docente: Francesca Fasolo e Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo e simulata Durata: 4 ore 12. Servizio civile: valutazione finale Obiettivo: valutare gli apprendimenti appresi, le eventuali criticità e/o integrazioni al percorso formativo specifico. Docente: Valeria Cerantola Metodo: lezione frontale, lavori di gruppo e simulata Durata: 4 ore e mezzo I corsi ECDL finalizzati al conseguimento della Certificazione ECDL sono rappresentati da 7 Moduli, secondo il contenuto del Syllabus: 1 - Concetti teorici di base 2 - Uso del Computer e gestione dei file: Windows 3 - Elaborazione testi: Word 4 - Foglio elettronico: Excel 5 - Basi di dati: Access 6 - Strumenti di presentazione: PowerPoit 7 - Reti informatiche: Internet Explorer e Outlook

19 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 19/35 Tecniche e metodologie di realizzazione: FORMAZIONE GENERALE La formazione generale viene erogata nella fase di avvio al servizio dei volontari ed è strutturata in giornate suddivisa in moduli tematici. E condotta dal responsabile della formazione, che viene affiancato in alcuni moduli da personale interno ed esterno al Comune di Bassano del Grappa con esperienze e competenze specifiche nelle materie trattate. Il formatore lavorerà con i volontari allo scopo di far loro esplicitare e confrontare le motivazioni e le attese di ciascuno nei confronti della scelta del Servizio Civile, affinché riconducano nozioni, stimoli e impressioni emerse durante il corso alla definizione di un identità di gruppo di giovani in Servizio Civile capace di condividere ed elaborare senso, scopo ed obiettivi comuni. Fornirà loro contemporaneamente una cassetta degli attrezzi in termini di concetti, informazioni, metodologie, utili ad affrontare l esperienza e a costruirne il significato. Le tecniche utilizzate varieranno a seconda dei contenuti del singolo modulo formativo. Prevalentemente verranno utilizzate tecniche animative che prevedono la partecipazione attiva dei volontari attraverso laboratori creativi, lavori di gruppo, role playing, esercitazioni e simulazioni. Alcuni temi saranno trattati, invece, nella forma della lezione frontale e/o del seminario. Verranno utilizzati strumentazioni didattiche di diverso tipo: PC, videoproiettore, TV e videoregistratore, lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili, radio-registratore. Ai partecipanti verranno fornite dispense e supporti didattici per consentire la massima comprensione dei concetti trasmessi e per favorire gli opportuni approfondimenti. FORMAZIONE SPECIFICA La formazione specifica viene erogata principalmente nella fase iniziale del servizio. I moduli di formazione si alternano a primi momenti di affiancamento dei volontari agli operatori locali di progetto di ogni singola sede di attività. Al termine del percorso verrà sottoposto ai volontari un questionario di valutazione. I formatori lavoreranno per fornire ai volontari adeguati strumenti di conoscenza e comprensione della realtà operativa che li mettano in grado di intervenire in maniera quanto più professionale in tutte le attività previste dal progetto. Il percorso formativo rivolto ai volontari prevede: - Lezioni teoriche sull organizzazione dei Servizi alla Persona Area Minori/Giovani e sulle principali metodologie di intervento - incontri di équipe con gli operatori del servizio per aggiornamento sulla struttura del gruppo di lavoro e sulla tipologia dell utenza con il quale i volontari si dovranno rapportare - momenti di formazione sul campo, attraverso interventi mirati sul territorio - verifiche periodiche sull andamento dell esperienza Verranno utilizzati lucidi, proiettore, PC, lavagne luminose e materiale di uso comune nella varie attività previste dal progetto. Inoltre saranno distribuite dispense relative alle attività e alle iniziative dei diversi moduli di intervento. Altri formatori: la formazione informatica finalizzata alla certificazione ECDL verrà realizzata dal Liceo G. B. Brocchi quale tester center autonomo accreditato dall AICA (Associazione Italiana per l Informatica e il Calcolo Automatico) per la certificazione delle competenze informatiche

20 ALLEGATO B Dgr n. del pag. 20/35 secondo il protocollo definito dal marchio internazionale ECDL (European Computer Driving Licence) Sono previsti anche dei momenti di incontro e scambio di esperienze con volontari di altri progetti del territorio di Enti accreditati (Congregazione Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria di Vicenza) al fine di favorire il confronto tra giovani generazioni rispetto alle finalità sia del servizio civile che dei rispettivi enti. 6) AZIONI PROGETTUALI Descrizione dell'articolazione progettuale e specificazione del ruolo dei partners nelle singole fasi/azioni: 1)- Attività laboratoriali a Cantieri Giovani e gestione della Sala prove musicale. Cantieri Giovani è uno spazio aggregativo aperto alla frequentazione giovanile che accoglie al suo interno giovani attirati da diverse offerte (più o meno strutturate). L impianto progettuale prevede la realizzazione di corsi e seminari, volti alla creazione di risorse umane competenti e capaci non solo di condurre autonomamente alcuni laboratori ma anche di giungere a forme di autorganizzazione (es. gruppi di giovani che si costituiscono in associazione). All interno di Cantieri Giovani c è la possibilità di accedere a metaservizi quali: l utilizzo di postazioni informatiche, l accesso di internet, l utilizzo di spazi per gruppi progetto e lavoro, l uso di una sala, la consulenza ed il supporto degli operatori. Il progetto comunale per la creatività giovanile prevede l attivazione di laboratori sui linguaggi artistici ed espressivi contemporanei, per la valorizzazione della creatività giovanile del territorio e con spazi dedicati alla manifestazione concreta delle abilità conseguite. I laboratori programmati nel corso dell anno operativo saranno i seguenti: - Laboratorio sulle arti contemporanee e il design sostenibile; - Laboratorio di fonico; - Laboratorio sulla fotografia; - Laboratorio di cittadinanza attiva. Ogni laboratorio ospiterà attività che prevedono la scansione del lavoro in più momenti, sottolineati strategicamente da inaugurazioni, comunicazioni, incontri, presentazioni ed esercitazioni pubbliche precedute da workshop. Tali attività permettono ai giovani di confrontarsi con il saper fare oggetto dell apprendimento e delle singole esperienze, familiarizzare con le tecniche di comunicazione nei vari linguaggi espressivi. Sono previsti inoltre momenti intensivi di approfondimento, finalizzati alla costruzione degli eventi finali, attivati parallelamente sui diversi linguaggi e caratterizzati dall impronta espressiva ed artistica. I laboratori saranno condotti preferibilmente da giovani, nella logica del peer to peer. Pur essendo strutturati in maniera autonoma, percorsi ed azioni potranno incrociarsi grazie all azione di coordinamento assicurata dal gruppo di coordinamento e quindi confluire in risultati/produzioni/prodotti visibili e fruibili, in un ottica di circolarità ed interconnessione. La mission progettuale EduCARE si svilupperà soprattutto attraverso il servizio denominato 118 compiti, promosso all interno di Cantieri Giovani. Si tratta di un supporto scolastico pomeridiano organizzato da giovani volontari e rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni circa.

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