Istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica. Consiglio Nazionale delle Ricerche
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- Saverio Capelli
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1 Istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica Consiglio Nazionale delle Ricerche XML Editor per la compilazione di testi legislativi Analisi funzionale a cura di Carlo Biagioli, Enrico Francesconi, Andrea Ficini Firenze 2002 Rapporto n 12/2002 1
2 XML Editor per la compilazione di testi legislativi Analisi funzionale a cura di Carlo Biagioli, Enrico Francesconi, Andrea Ficini Introduzione Questo documento ha lo scopo di individuare le principali funzionalità che si intendono sviluppare nell ambito del progetto di realizzazione di un editor XML per la compilazione di documenti legislativi. Lo scopo di tale progetto è rappresentato dallo sviluppo di un sistema di editing che supporti il redattore nella stesura di testi di legge, consentendo la produzione di documenti XML aderenti alle DTD dello standard NIR di tipo Base, Flessibile o Completo. Il progetto prevede inoltre lo sviluppo di funzionalità che implementino le principali norme di tecnica legislativa e prassi di compilazione dei testi di legge. Per la realizzazione del prototipo (che potremmo chiamare XMetaLex), il progetto prevede di utilizzare un editor XML disponibile sul mercato e di arricchirlo con alcune funzionalità utili per la gestione dei documenti in questione. In particolare è stato scelto l editor XMetaL che fornisce un ambiente di programmazione in Javascript e VBScript, configurabile anche per Visual Basic, Java e C++. La programmazione delle funzionalità aggiuntive è stata sviluppata in DOM Javascript per la gestione di documenti XML. L utilizzo di tale standard garantisce la modularità dell architettura software, in modo tale che la gestione tramite DOM dei documenti XML possa essere riutilizzata nell ambito di altri editor che supportano tale standard. Il progetto attualmente è in fase di realizzazione e prevede la presentazione di un prototipo, entro il mese di Giugno 2002, che completi le funzionalità già implementate con altre individuate in questo documento. 2
3 Funzioni da sviluppare: 1 Recupero di testi preesistenti: (pregresso) 1.1 riconoscimento automatico e marcatura della struttura formale; riconoscimento e marcatura delle componenti della testa; riconoscimento e marcatura delle partizioni dell articolato; riconoscimento e marcatura delle componenti della coda; riconoscimento e marcatura allegati; 1.2 riconoscimento automatico e trasformazione in links dei rinvii esterni; 1.3 riconoscimento automatico e trasformazione in links dei rinvii interni; 2. Composizione del testo: 2.1 Compilazione di testa e coda della legge; (contenitore) compilazione con forms delle componenti della testa; accesso a registri NIR per dati da inserire; estremi URN e URL atti normativi (es. citazione nel titolo) inserimento titolo; inserimento estremi atto; inserimento preambolo; compilazione con forms delle componenti della coda; 2.2 Composizione del corpo del testo guidata dalla struttura formale mediante: inserimento delle partizioni da menù; inserimento da combinazione di tasti; variatore del rango delle partizioni; spostamento delle partizioni; 2.3 Numerazione automatica aggiornata delle partizioni introdotte; inserimento numerazione appropriata delle partizioni; aggiornamento numerazione partizioni a seguito di mutamenti nel testo; aggiornamento numerazione rinvii interni a seguito di mutamenti nel testo; 2.4. Composizione del corpo del testo guidata dalla struttura funzionale (metadati analitici) mediante: tripartizione invisibile del testo (introduttiva, principale, finale); gestione testo come data base in visualizzazione 5.3; selezione partizioni per tipo disposizione (metadato); scelta partizioni (form1); aggregazione disposizioni selezionate; costruzione partizione appropriata (livello max+1) corrispondente alla nuova aggregazione; selezione partizioni per tipo disposizione, argomento e contenuto argomento (metadato); 3
4 scelta partizioni (form2); aggregazione disposizioni selezionate; costruzione partizione appropriata (livello max+1) corrispondente alla nuova aggregazione; applicazione delle funzioni di aggregazione all intero documento o a sue parti; 2.5. Generazione di proposte di titoli delle partizioni, partendo dai relativi metadati analitici: progettazione di un modulo morfologico generatore di titoli partendo da termini-argomenti; dai metadati della disposizione generazione di eventuale titolo del comma; per i titoli dei livelli superiori sintesi dei titoli delle partizioni contenute; sottrazione ed eliminazione degli argomenti comuni alle partizioni dell aggregazione considerata; invio al modulo morfologico degli argomenti residuali; generazione titoli candidati; selezione titolo (form) e inserimento nella sede appropriata; 3. Costruzione dei rinvii esterni e interni e loro trasformazione in links; (relazioni) 3.1 formulazione assistita rinvio esterno; inserimento nuovo rinvio; inserimento rinvio già citato; 3.2 formulazione assistita rinvio interno; 3.3 formulazione libera rinvio esterno e invio al parser; 3.4 formulazione automatica mediante puntamento ad atto (da URL a URN a formula rinvio esterno); 3.5 formulazione automatica mediante puntamento a partizione (da num. part. a formula rinvio interno); 3.6 inserimento metadato funzione dei riferimenti esterni (modifica, integrazione, informazione); 4. Inserimento di metainformazioni: 4.1 Inserimento agevolato di metadati generali e analitici; finestre di dialogo e accesso a registri NIR; tipologia fonti autorità emittenti inserimento classificazione per materia; inserimento metadati redazionali; inserimento metadati lavori preparatori; inserimento tipo disposizione e argomenti per ogni comma; disambiguazione di argomenti con accesso a dizionari concettuali giuridici e ontologie di dominio; 4.2 Inserimento di links a documenti accessori autentici (es. modulistica). 4
5 5 Visualizzazioni del testo: 5.1 struttura formale e titoli senza testo (sommario); 5.2 struttura formale e titoli con testo (Gazzetta); 5.3 struttura formale e funzionale (metadati analitici) senza testo (tabella riassuntiva); 5.4 struttura formale e funzionale (metadati analitici) con testo (testo annotato); 5.5 citazioni (tabella); 5.6 definizioni (elenco). 6 Funzioni gestionali 6.1 definizionario aggiornamento del definizionario (data base); connessione del definizionario ad ontologia di dominio; 6.2 aggiornamento dell archivio dei riferimenti del Catalogo (data base); 6.3 eventuali registrazioni (per atti nuovi) su risorse informative NIR. 1 Recupero di testi preesistenti 1.1 Riconoscimento automatico e marcatura della struttura formale Per agevolare recupero e trattamento di testi preesistenti, sarà predisposto un parser per il riconoscimento automatico della struttura formale. Le partizioni così individuate saranno 'marcate' ed il testo potrà così essere elaborato nell'editore per ulteriori interventi (modifiche, inserimento metadati, ecc.). 1.2 Riconoscimento automatico e trasformazione in links dei rinvii esterni Tale funzionalità si inserisce nella gestione di documenti preesistenti (legacy content) ed ha come obiettivo la risoluzione globale dei riferimenti sulla base di un parser delle citazioni, con l attribuzione del tag xml corrispondente e la generazione della URN al testo della citazione individuata. La stessa funzionalità sarà operativa anche per documenti redatti in stile 5
6 xml, secondo quanto descritto al punto 3 ed in particolare al punto. 1.3 Riconoscimento automatico e trasformazione in links dei rinvii interni. 2 Composizione del testo 2.1 Compilazione di testa e coda della legge Al fine di semplificare la compilazione delle formule di testa e di coda di un testo legislativo il sistema dovrà prevedere due funzionalità di aiuto a tale compilazione. Le funzionalità si attiveranno attraverso la selezione delle voci: Formula di testa; Formula di coda. L attivazione di ognuna delle formule consentirà l apertura di una form nella quale il redattore dovrà inserire le parti variabili di ciascuna delle formule. Mediante i bottoni Applica e Ok si ottiene rispettivamente la generazione delle formule e la chiusura della finestra di dialogo con la formula generata. 2.2 Composizione del corpo del testo guidata dalla struttura formale Con la realizzazione delle funzioni descritte in 2.2.1, e è stato riprodotto l'ambiente di lavoro di Word Microsoft in modalità "Struttura". Ai 7 livelli di Word-Struttura corrispondono qui i livelli delle partizioni (comma, articolo, sezione, ecc.) Inserimento delle partizioni da menù Sono state sviluppate funzionalità di gestione della struttura formale di un documento, accessibili tramite l attivazione di macro. Tali funzioni permettono l attribuzione di una semantica, prevista dalla DTD, a parti di 6
7 testo che si intendono introdurre (per es. Titolo, Parte, Capo, Sezione, Articolo, Comma, ecc.). Sfruttando una funzionalità presente in XMetal, l articolazione delle partizioni può essere visualizzata in un menù gerarchico. Navigando attraverso le partizioni è possibile posizionarsi su ciascuna delle partizioni individuate Inserimento da combinazione di tasti Uno degli obiettivi previsti per la conclusione del progetto riguarda la realizzazione di funzionalità simili a quelle descritte per l attribuzione della struttura formale di un documento, da attivare in fase di editing mediante combinazioni di tasti, in analogia alle modalità previste dai più diffusi editor di testi di tipo WYSIWYG. Di seguito sono descritte due possibili alternative di utlilizzo di tasti o combinazioni di tasti, emerse in una preliminare fase di analisi, per realizzare le funzioni precedentemente discusse. In tale descrizione ci si riferisce agli elementi di un documento XML come nodi di una struttura ad albero, indicando: - col termine di fratello di un nodo, un nodo dell albero allo stesso livello gerarchico; - col termine di figlio di un nodo, la radice di un sottoalbero del nodo considerato; - col termine di padre di un nodo, la radice, a livello gerarchico immediatamente superiore, del sottoalbero di cui il nodo considerato fa parte. I Alternativa Uso del tasto Invio Da Libro Da Parte figlio; Da Titolo figlio; Da Capo 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo figlio 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo 7
8 figlio; Da Sezione figlio; Da Articolo figlio Da Comma nodo padre; Da Lettera padre; Da Numero nodo padre; Da Comma padre; Da Lettera padre; Da Numero II Alternativa 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii creano un nodo (Comma di default); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la trasformazione di un elemento comma in un comma alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento lettera (el)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la trasformazione di un elemento lettera in un elemento lettera alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento numero (el)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la trasformazione di un elemento numero in un elemento numero alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento lettera (el)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo padre. Uso dei tasti Invio e Tab. Su qualunque livello della gerarchia individuata dalla DTD: 1) 1 invio crea un nodo fratello; 2) 2 invii creano un elemento a livello superirore (se si preme invio e l elemento è vuoto si crea un elemento a livello ancora superiore); 3) 1 Tab trasforma un nodo fratello in un nodo figlio. Da Comma cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la 8
9 padre; Da Lettera padre; Da Numero trasformazione di un elemento comma in un comma alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento lettera (el)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la trasformazione di un elemento lettera in un elemento lettera alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento numero (en)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo cliccando sul bottone alinea (a) si ottiene la trasformazione di un elemento numero in un elemento numero alinea (sostituzione del corpo con l alinea e conseguentemente introduzione dell elemento lettera (el)); 1 invio crea un nodo fratello, 2 invii posizionano sul nodo padre Variatore di rango delle partizioni Si tratta di un insieme di funzioni che consentono la promozione o la riduzione del rango di ciascuna partizione all interno della gerarchia dell articolato, spostando una partizione verso un livello superiore o inferiore. Tale spostamento può avvenire sia per la singola partizione, che per la partizione e le sotto-partizioni in essa contenute Spostamento delle partizioni Con questi tasti funzione è possibile spostare una partizione ed il suo contenuto prima della partizione dello stesso rango che la precede, oppure dopo la partizione dello stesso rango che la segue. 2.3 Numerazione automatica aggiornata delle partizioni introdotte Inserimento numerazione appropriata delle partizioni Tale funzionalità prevede la gestione automatica della numerazione di tutte le partizioni dell articolato: dal libro, all articolo, al comma (comma 9
10 semplice, comma alinea e sue sottoparti) in cui si sviluppa un testo di legge. Specifiche di numerazione: - Libro: numero ordinale in cifre romane o in lettere; - Parte: numero ordinale in cifre romane o in lettere; - Titolo: numero ordinale in cifre romane o in lettere; - Capo: numero ordinale in cifre romane o in lettere (capo I / capo primo); - Sezione: (eventuale) numero ordinale in cifre romane o in lettere; - Articolo: numero cardinale in cifre arabe; - Comma: numero arabo, seguito da punto e spazio (1 o più), poi maiuscola (inizio frase); - Lettera: lettera minuscola seguita da parentesi tonda e spazio (1 o più), poi minuscola (inizio sub-frase) (se non bastano le lettere si passa a lettere doppie, triple); - Numero: numero arabo seguito da parentesi Aggiornamento numerazione partizioni a seguito di mutamenti nel testo Ogni nuova partizione immessa dovrà essere numerata automaticamente e l introduzione successiva di partizioni che alterino la sequenza degli elementi già presenti dovrà prevedere la rinumerazione automatica di tali elementi Aggiornamento numerazione rinvii interni a seguito di mutamenti nel testo 2.4 Composizione del corpo del testo guidata dalla struttura funzionale E la seconda strategia di formulazione del testo. Vengono immessi 10
11 frammenti dotati di senso compiuto (disposizioni, formalmente considerate come partizioni comma), rimandando l organizzazione logico-funzionale del testo e la seguente e conseguente organizzazione formale ad una fase successiva. La struttura formale (articolato) verrà poi determinata direttamente dal redattore, oppure dal sistema automaticamente ed eventualmente modificata dal redattore. Espresso il testo (momentaneamente piatto (articolo unico e commi)), il redattore quindi lo organizzerà e strutturerà secondo due diverse strategie: - Formale: il redattore aggrega i commi-disposizioni in partizioni superiori (art. ecc), utilizzando il menù partizioni e tutti gli strumenti base descritti in 2.2, - Funzionale: il redattore, invece di determinare direttamente la struttura per la via formale, potrà avvalersi di suggerimenti della tecnica legislativa circa la struttura ottimale, trasformati in strumenti per l aggregazione dei frammenti (commi) in prestabiliti gruppi funzionali. I raggruppamenti così determinati assumeranno contestualmente anche la forma appropriata (partizioni). La scelta di aggregare alcuni commi funzionalmente connessi tra loro, determinerà la nascita di una nuova partizione superiore (in prima battuta articolo); e così via Tripartizione invisibile del testo Il Manuale (Rescigno) di tecnica legislativa (art. 50) divide il testo di legge secondo una prospettiva funzionale in tre parti ideali: introduttiva, principale, finale. Il criterio di appartenenza delle componenti alle parti è quello dei tipi di disposizioni: determinati tipi vanno preferibilmente in determinate zone (es: disposizioni definitorie nella prima parte del testo, disposizioni sanzionatorie nella parte finale). La tipologia delle disposizioni è considerata in questo editore e rilevata attraverso i c.d. metadati analitici. Pertanto è possibile in base ad essa dare suggerimenti circa la collocazione ottimale delle componenti 11
12 dei testi nella varie zone previste. Piuttosto che forzare soluzioni prestabilite, il sistema offre strumenti per creare, raggruppare e muovere gruppi di disposizioni (commi) secondo i criteri suddetti, intepretati e applicati liberamente dal redattore Gestione testo come data base in visualizzazione 5.3 Selezioni ed aggregazioni vengono decise in visualizzazione Selezione partizioni per tipo disposizione (criterio funzionale) E il criterio più semplice. Permette ad es. di aggregare in una partizione apposita tutte le disposizioni di tipo sanzionatorio, se così si intende Selezione partizioni per tipo disposizione, argomento e contenuto argomento (criterio tematico-funzionale) Il manuale, circa la collocazione attimale, indica il solo criterio funzionale basato sui tipi di disposizioni. E' tuttavia rilevabile nella prassi quantomeno un criterio ulteriore, che potremmo chiamare tematico, che integra il primo: si raggruppano anche, ma in combinazioni limitate e prevedibili, disposizioni di tipo diverso ( famiglie ) che riguardano argomenti simili. Tendenzialmente tale criterio opera congiuntamente al precedente: quindi si raggruppano disposizioni connesse per sia per la loro tipologia, che per i loro argomenti. I metadati analitici saranno quindi usati, oltre che a scopi documentari, per agevolare la composizione del testo legislativo. La determinazione della struttura funzionale ottimale segue l apposizione dei metadati analitici alle disposizioni (commi). Infatti è proprio grazie a queste informazioni che verranno individuate strutture logico-funzionali valide. Il sistema, sulla base di alcune regole di articolazione, in parte codificate in regole di tecnica legislativa, in parte tratte dalla prassi della 12
13 composizione, suggerisce criteri (e relativi strumenti) di aggregazione delle disposizioni. I criteri sono vari: - stesso tipo di disposizione (stessa funzione regolativa); - stesso argomento (stesso tema); - tipi di disposizioni diversi ma logicamente connessi ( famiglie ), unitamente ad argomenti comuni (funzioni regolative diverse ma logicamente connesse e stesso tema). Tali criteri sono simultaneamente usati dai legislatori. Pertanto l editor permetterà al redattore di usarli alternativamente nelle varie parti del testo. Quindi la determinazione della struttura sarà effettuata dal redattore, applicando variamente, integralmente o parzialmente le funzioni di aggregazione suggerite dal sistema. Modi di espressione delle scelte di aggregazione Criterio funzionale: se (reiterato) tipo disposizione= aaa allora: - crea nuova aggregazione; - crea nuova partizione di livello superiore (+1); - individua destinazione nel testo (zona iniziale/centrale/finale) Criterio tematico-funzionale: se (reiterato) tipo disposizione= aaa AND tipo argomento = bbb AND contenuto_argomento = ccc allora: 13
14 - crea nuova aggregazione; - crea nuova partizione di livello superiore (+1); - individua destinazione nel testo (zona iniziale/centrale/finale) Si può pensare ad un linguaggio che rievoca i sistemi di ricerca documentaria: IF Disp= xxx(tipo) AND arg=bbb(tipo) AND cont='nnnn'(contenuto) THEN Oppure ad una interfaccia del tipo: Tipo disp. [=,!=]^ Tipo arg. [=,! Cont. arg. [+][- [AND/O [elenco dei tipi]^ =]^ [elenco tipi [=,!=]^ ] R]^ Tipo disp. [=,!=]^ arg]^ Tipo arg. [=,! Cont. arg. [+][- [AND/O [elenco dei tipi]^ =]^ [elenco tipi [=,!=]^ ] R]^ arg]^ Potrebbe essere usata la visualizzazione contenente la tabella riassuntiva delle strutture formali e funzionali (5.3) per indicare le combinazioni preferite, mediante clic sugli elementi (disposizioni, argomenti) selezionati nella tabella stessa. 2.5 Generazione di proposte di titoli delle partizioni, partendo dai relativi metadati analitici 2.5.1Progettazione di un modulo morfologico generatore di titoli partendo da termini-argomenti 2.5.2Dai metadati della disposizione generazione di eventuale titolo del comma I metadati analitici possono essere utilizzati per la rubricazione delle 14
15 partizioni, a partire dai commi. In realtà i commi non hanno titoli (anche se sono stati proposti); d altronde i commi contengono le singole disposizioni e queste sono descritte dai metadati analitici. Quindi occorre partire necessariamente da esse per la costruzione dei titoli di tutte le partizioni Per i titoli dei livelli superiori sintesi dei titoli delle partizioni contenute Il metodo seguito è che il titolo di una partizione (a partire dall'articolo) viene determinato come denominatore comune, per così dire, dei titoli delle partizioni in essa contenute. 3 Costruzione dei rinvii esterni e interni e loro trasformazione in links Agevolazione della formulazione dei rinvii, interni ed esterni, mediante la compilazione di moduli-finestre. Saranno una guida alla corretta formulazione dei rinvii e permetteranno la marcatura dell elemento. Nella stessa finestra si potrà convertire il rinvio esterno in link operativo, richiamando l apposito parser. 3.1 Formulazione assistita dei rinvii esterni La prassi della redazione di atti normativi distingue due diverse modalità di formulazione di rinvii esterni: a) la formulazione per esteso della citazione, nel caso in cui tale citazione compaia per la prima volta nel documento corrente; b) una formulazione semplificata di una citazione, nel caso in cui tale citazione sia già presente nel documento corrente. La formulazione assistita di una citazione prevede l apertura di una form nella quale appare l elenco delle citazioni già inserite nel documento. Dalla form il redattore può decidere: 15
16 1) di inserire una citazione già presente nel documento producendone una formulazione semplificata; 2) di inserire una nuova citazione selezionando il bottone corrispondente. In questo caso viene aperta un ulteriore form nella quale l utente sceglie il tipo di atto che si intende citare e, in funzione di tale tipo, le informazioni previste. Nel caso di inserimento di una nuova citazione, il redattore può decidere di citare globalmente un atto, oppure di inserire una citazione di alcune sue parti (es: articolo 1, comma 1, lettera a), della legge ). Per tale funzione, la form di inserimento di una nuova citazione prevede la possibilità opzionale di comporre la formulazione della citazione delle parti di un atto, selezionando alcune voci corrispondenti alle partizioni (es: Sezione, Capo, Titolo, Articolo, Comma) e inserendo nella finestra di testo corrispondente il numero della partizione che si intende citare. 3.2 Formulazione assistita rinvio interno 3.3 Formulazione libera rinvio esterno e invio al parser; Nei testi preesistenti il rinvio viene passato al parser per il riconoscimento e trasformazione in link. Tale procedura potrà essere usata anche nei testi nuovi, formulando liberamente il rinvio e passandolo poi al parser. Un ulteriore funzionalità per la costruzione di rinvii interni prevede la formulazione libera della citazione e il successivo richiamo della funzione di risoluzione dei rinvii, da attivarsi su tutto il documento oppure su una selezione di una parte del testo. Tale funzione dovrà attivare un parser delle citazioni, con l attribuzione del tag xml corrispondente e gli attributi per il link, al testo della citazione individuata. Per l inserimento di rinvii esterni il sistema potrà prevedere l attribuzione di un riferimento URN alle citazioni di testi legislativi, interrogando il parser URN come servizio Internet esterno. 16
17 Si prevedono due modalità di intervento: 1) Selezione del testo contenente una citazione e attivazione del parser URN per l attribuzione del riferimento; 2) Individuazione di tutte le citazioni presenti in un testo di legge, mediante un parser globale del testo e attivazione del servizio URN esterno. 3.4 Formulazione automatica rinvii esterni mediante puntamento ad atto (da URL a URN a formula rinvio est.); 3.5 Formulazione automatica rinvii interni mediante puntamento a partizione Dal punto del testo in cui si intende inserire il riferimento, si attiva la funzione di costruzione del riferimento interno (e del testo del riferimento (es: articolo 5, comma 3)). L elemento cui si intende far riferimento viene individuato mediante il mouse sulla struttura formale ad albero evidenziata da XMetal. L attivazione di tale funzione inserisce il tag xml corrispondente ad una citazione, successivamente, cliccando sulla partizione che si vuol citare sul menù delle partizioni o su una finestra che riporti la struttura corrente dell articolato, viene generato il testo della citazione e il link (indirizzo) corrispondente. 3.6 Inserimento metadato funzione dei riferimenti esterni Si propone inoltre di aggiungere (solo a scopo dimostrativo, in quanto non previsto dalla DTD) la possibilità di esprimere la semantica del riferimento, quantomeno il tipo generale: modificativo, normativo/integrativo, informativo. Attualmente tali informazioni possono essere espresse soltanto indirettamente, attraverso le metainformazioni disposizioni analitiche. L espressione diretta della funzione dei rinvii, oltre ad essere più 17
18 pratica, permetterebbe di dare tali indicazioni anche nel caso che si preferisca non formulare altre metainformazioni. La soluzione ideale potrebbe essere rappresentata dalla assegnazione della semantica come attributo all elemento Riferimento della DTD specificando di quale dei tre tipi di elementi si tratta: 1) Modificativo; 2) Normativo/Integrativo; 3) Informativo. Si prevede di mostrare il modo in cui si potrebbe operare (finestra che guidi nella costruzione del rinvio e l attributo sulla sua tipologia). Se tale proposta sarà accettata, occorrerà cambiare la DTD. 4 Inserimento di metainformazioni 4.1 Inserimento agevolato di metadata generali e analitici L inserimento dei metadata generali corrisponde all attribuzione di descrittori all intero documento (es: tipo di atto, autorità emanante). L attribuzione dei metadata analitici previsti dalla DTD completa ha scopo documentario, evidenziando le disposizioni che costituiscono il testo con descrittori utilizzabili poi nelle queries per ricerche miranti alla individuazione di frammenti di norme. Un tipo di metadata analitici previsti dalle DTD è costituito da disposizioni e argomenti (sono come un analisi logica del testo del comma). I metadati potranno essere scelti da un menù che riporti le principali liste di metadati analitici e, per ognuna di esse, i metadati che si possono attribuire. Possono essere attribuiti a tutte le partizioni, ma tendenzialmente riguarderanno i soli commi. 4.2 Inserimento di links a documenti accessori autentici Per documenti accessori si intendono per esempio moduli predisposti dall autorità competente per adempimenti formali, collegabili a 18
19 particolari disposizioni del testo in lavorazione. Il sistema dovrà prevedere l attivazione di una funzione Inserisci allegati con l apertura di una finestra di dialogo che consenta l inserimento del path relativo al documento da allegare, ovvero il browsing delle unità disco disponibili per la ricerca e il collegamento al testo normativo del documento da allegare. Mediante il tasto Ok di tale finestra di dialogo si ottiene la generazione del tag xml relativo ad un allegato e l inserimento del path del documento come attributo del tag. Scopo è sia consultazione che compilazione e invio, sempre che l autorità coinvolta intenda autorizzare e predisporre il servizio di ricezione. 5 Visualizzazioni del testo XMetaL già dispone di alcune visualizzazioni: si tratta di confrontarle con quelle richieste e apportare integrazioni. Si è pensato a: 5.1 Struttura formale e titoli senza testo (sommario) 5.2 Struttura formale e titoli con testo (Gazzetta) 5.3 Struttura formale e funzionale (metadati analitici) senza testo (tabella sintetica) 5.4 Struttura formale e funzionale (metadati generali e analitici) con testo (testo annotato); 5.5 Citazioni (tabella) 5.6 Definizioni (elenco). 6 Funzioni gestionali 6.1 Aggiornamento del definizionario (data base) 6.2 Aggiornamento dell archivio dei riferimenti del Catalogo (data base) 6.3 Eventuali registrazioni (per atti nuovi) su risorse informative NIR 19
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