APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE. Marina Miraglia
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1 APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE Roma 22 Novembre 2005 Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Reparto OGM e Xenobiotici di Origine Fungina
2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Identificazione del pericolo Caratterizzazione del pericolo Valutazione dell esposizione Caratterizzazione del rischio ANALISI DEL RISCHIO (FAO/WHO 1995) COMUNICAZIONE DEL RISCHIO Comparazione Interazione Priorizzazione Educazione GESTIONE DEL RISCHIO Rischi accettabili Prevenzione Opzioni Costo-beneficio Regolamentazione
3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO GESTIONE DEL RISCHIO COMUNICAZIONE DEL RISCHIO (Modulata per i vari stakeholders)
4 Analisi del rischio per le micotossine review monitoraggio e sorveglianza quesiti da e per la gestione del rischio Valutazione del rischio GESTIONE DEL RISCHIO conclusioni consolidate informazioni tecniche comunicazione del rischio
5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Identificazione del pericolo Caratterizzazione del pericolo Valutazione dell esposizione Caratterizzazione del rischio
6 Attività del CNQRA- ROX a supporto della gestione del rischio GESTIONE DEL RISCHIO Regolamentazione Prevenzione Rischi accettabili Opzioni Costo-beneficio
7 Attività a supporto della definizione delle normative Effetto del processo tecnologico Attività a supporto della prevenzione
8 Effetto del processo tecnologico sul livello di aflatossine, fumonisine e zearalenone nel mais Razionale della ricerca
9 Fornire alla Commissione Europea dati sulla distribuzione dei livelli di alcune micotossine per il mais dalla materia prima ai prodotti finiti: per le aflatossine come richiesto dal Regolamento 257/2002 per alcune fusario-tossine (zeralenone e fumonisine) a supporto della normativa a suo tempo in preparazione
10 Prodotto Cereali (ivi compreso il grano saraceno,fagopyrum spp.) e i prodotti derivati dalla loro trasformazione,destinati al consumo umano diretto o come ingredienti di prodotti alimentari Cereali (ivi compreso il grano saraceno, Fagopyrum spp.) ad esclusione del granoturco, destinati ad essere sottoposti a un trattamento di cernitao ad altrimetodifisiciprima del consumo umano o del loro utilizzo come ingredienti di prodotti alimentari Granoturco destinato ad essere sottoposto a un trattamento di cernita o ad altri trattamenti fisici prima del consumo umano o del suo utilizzo come ingrediente di prodotti alimentari AFB * AFLATOSSINE TOTALI 4 4 * * Se nessun tenore specifico è stabilito prima del 1 luglio 2003, i tenori stabiliti al punto della tabella si applicano successivamente a tale data al mais di cui a detto punto.»
11 L impianto lavora partite da 60 tonnellate Lavora in continuo ad un ritmo di 5 t/ora
12 Distribuzione eterogenea della contaminazione da MICOTOSSINE Piano di campionamento delle AFLATOSSINE: Direttiva CEE 98/53/CE del 16/7/98 (recepita con il Decreto Legislativo 23/12/2000)
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15 MAIS GERME SPEZZATO GROSSO SPEZZATO FINO CRUSCA FARINA PER POLENTA FARINA ZOOTECNICA Polenta cotta Campioni globali : sono stati ottenuti riunendo, miscelando e macinando i 40 campioni elementari
16 Distribuzione dei livelli di AFB 1 nelle frazioni di molitura del mais 6 5, ,15 3,28 (ng/g) ,93 0,51 0,21 0,20 <LR <LR 0 Mais dopo I bagnatura Germe Crusca Spezzato grosso Spezzato fino Farina per polenta Farina zootecnica Polenta (paiolo) Polenta (pentola a press.)
17 Distribuzione dei livelli di ZEA nelle frazioni di molitura del mais (ng/g) ,60 Mais dopo I bagnat ura 214,36 271,49 Germe Crusca Spezzato grosso 13,34 13,40 10,42 Spezzato fino Farina per polent a 314,46 Farina zoot ecnica Polent a (paiolo) <LR <LR Polenta (pentola a press.)
18 Distribuzione dei livelli di fumonisina B1 dalla materia prima al prodotto finito ,92 9, ,08 ug/g , ,6 0,4 0,39 0,14 0 Mais dopo I bagnatura Germe Crusca Spezzato fino Farina per polenta Spezzato grosso Farina zootecnica Polenta
19 Conclusioni Crusca, germe e farina per alimentazione animale risultano essere le frazioni di molitura del mais più contaminate. A causa del trattamento alcalino di raffinazione né nell olio di semi di mais né nella margarina sono mai stati riscontrati livelli di tossine quantificabili. La preparazione domestica della polenta non apporta alcuna riduzione della contaminazione.
20 Effetto degli studi effettuati sulla legislazione Aflatossine Limiti Regolamento 2174/2003 MAIS Prodotti non destinati al consumo diretto Da sottoporre a cernita/trattamenti fisici 5 µg/kg AFB 1 10 µg/kg AFB TOTALI
21 Effetto degli studi effettuati sulla legislazione Aflatossine Limiti Regolamento 2174/2003 MAIS Prodotti destinati al consumo diretto 2 µg/kg AFB 1 4 µg/kg AFB TOTALI
22 Effetto degli studi effettuati sulla legislazione Regolamento 856/2005 FUMONISINE B 1 + B 2 Granturco non trasformato Farina e semola di granturco Alimenti a base di granturco destinati al consumo diretto Alimenti trasformati a base di granturco destinati a lattanti e alimenti per l infanzia 2000 µg/kg* 1000 µg/kg* 400 µg/kg* 200 µg/kg* *Se entro il 1 ottobre 2007 non viene fissato un livello specifico, si applicherà il tenore di indicato.
23 * Se entro il 1 luglio 2007 non viene fissato un livello specifico, in seguito si applicherà il tenore di: 200 µg/kg al granturco non trasformato, 200 µg/kg alla farina e alla semola di granturco e all'olio di mais raffinato, 50 µg/kg alle merende e ai cereali da colazione a base di granturco, 20 µg/kg agli alimenti trasformati a base di granturco per lattanti e bambini. Effetto degli studi effettuati sulla legislazione ZEARALENONE (Reg. 856/2005) Cereali non processati Granturco non trasformato Farina di cereali Farina e semola di granturco e olio di mais raffinato Prodotti di panetteria, pasticceria o biscotteria Merende a base di granturco e cereali da colazione a base di granturco Altre merende a base di cereali e altri cereali da colazione Alimenti trasformati a base di granturco per lattanti e bambini Alimenti per l infanzia trasformati a base di cereali derivati a lattanti e bambini e alimenti per l infanzia 100 µg/kg -* 75 µg/kg -* 50 µg/kg -* 50 µg/kg -* 20 µg/kg
24 Influenza del processo tecnologico sul livello di micotossine Progetti futuri Effetto del processo di termovinificazione sul livello di ocratossina A nel vino
25 GESTIONE DEL RISCHIO Regolamentazione Prevenzione Rischi accettabili Opzioni Costo-beneficio
26 Attività a supporto delle azioni preventive Monitoraggi Impatto sulla normativa Valutazione dell esposizione
27 Determinazione della Ocratossina A (OTA) in campioni di vino di produzione nazionale (Annate )
28 Campionatura di vino 1 anno N=463 Annate Zone di provenienza: Nord Sud Centro
29 Distribuzione percentuale dei vini per intervallo di contaminazione di OTA e zona di produzione Percentuale Nord Centro Sud 20 0 x<0,10 0,10<x<1,00 1,00<x<2,00 x>2,00 Intervallo di contaminazione OTA
30 Distribuzione percentuale dei vini per intervallo di contaminazione di OTA e tipo di vino Percentuale Bianco Dessert 20 Rosso 0 x<0,10 0,10<x<1,00 1,00<x<2,00 x>2,00 Intervallo di contaminazione OTA
31 Campionatura di vino 2 anno N=351 Annate Zone di provenienza: Puglia Calabria Sicilia Sardegna
32 Distribuzione percentuale dei vini per intervallo di contaminazione di OTA e regione di produzione Percentuale Calabria Sardegna Sicilia Puglia 0 x<0,10 0,10<x<1,00 1,00<x<2,00 x>2,00 Intervallo di contaminazione OTA
33 Distribuzione percentuale dei vini per intervallo di contaminazione di OTA e tipo di vino 100 Percentuali rosso rosato bianco 20 dessert 0 x<0,10 0,10<x<1,00 1,00<x<2,00 x>2,00 Intervallo di contaminazione OTA (x)
34 Progetti futuri Indagine sulla contaminazione da micotossine in partite commerciali di mais, frumento tenero e frumento duro dal campo alla prima utilizzazione - MICOCER 2005/2008 Regione Lombardia Effetto del processo di estrazione di olio di semi per spremitura a freddo sul livello delle micotossine
35 Comportamenti del consumatore Scienza e tecnologia Cultura Ambiente Governo e politica Economia periapt Identificazione Rischi Emergenti Agricoltura Informazione Demografia
36 COMUNICAZIONE DEL RISCHIO Formazione PRODUTTORI OPERATORI DEL CONTROLLO UFFICIALE
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38 COMUNICAZIONE DEL RISCHIO Divulgazione Sito web:
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