Utilizzo di polimeri biodegradabili e compostabili nel comparto agricolo ed alimentare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Utilizzo di polimeri biodegradabili e compostabili nel comparto agricolo ed alimentare"

Transcript

1 Utilizzo di polimeri biodegradabili e compostabili nel comparto agricolo ed alimentare INTRODUZIONE L'esigenza di conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle risorse in un nuovo modello di sviluppo ha iniziato a prendere piede a partire dagli anni 70, come conseguenza dell'avvenuta presa di coscienza del fatto che il concetto di sviluppo classico, legato esclusivamente alla crescita economica, avrebbe causato entro breve il collasso dei sistemi naturali. La crescita economica non è di per sé sufficiente, lo sviluppo è reale solo se migliora la qualità della vita in modo duraturo. All inizio del XXI secolo la crescente attenzione rivolta ai biopolimeri trae origine dalla volontà di porre un freno all inquinamento ambientale. Nella sua accezione più ampia, il concetto di sostenibilità implica la capacità di un processo di sviluppo da sostenere nel corso del tempo, la riproduzione del capitale mondiale composto dal capitale economico, umano/sociale e naturale. PLASTICHE Problematica ambientale E difficile immaginare che solo un secolo fa la presenza di plastica nel mondo fosse trascurabile, quando ora essa pervade le nostre vite dai contenitori per alimenti ai dispositivi medicali, fino ai componenti delle 1

2 auto ed ai giocattoli. La plastica consente al nostro cibo di rimanere fresco più a lungo e di poter essere trasportato su distanze maggiori, mantiene i dispositivi medicali sterili, ad esempio tramite gli involucri di aghi o le sacche per il sangue o la soluzione salina, rende le nostre auto più leggere ed efficienti nei consumi, rallegra i bambini nella forma di Lego o Barbie, solo per menzionare alcuni dei tanti usi attuali (Kržan,2012). Questo è sorprendente se si pensa che la plastica è l unico gruppo importante di materiali interamente realizzato dall uomo. La parola plastica deriva dalla parola greca "Plastikos", che significa "in grado di essere stampati in diverse forme" (Joel,1995). La produzione mondiale di plastica è di circa 200 milioni di tonnellate/anno. Tale produzione, in costante aumento negli ultimi 50 anni, ha fatto sì che venisse coniata l espressione "Era della Plastica", applicata a tutta la seconda metà del novecento. Questa definizione dà un idea di quanto l avvento delle materie plastiche abbia inciso sui comportamenti e le abitudini quotidiane dei paesi sviluppati ed in via di sviluppo, e di quanto abbia contribuito allo sviluppo di importanti settori come trasporti, comunicazioni, elettronica, informatica. Settori di utilizzo delle materie plastiche La plastica tradizionale, o sintetica, è prodotta da derivati del petrolio come sottoprodotto della filiera del greggio. La sua caratteristica è quella di essere costituita da monomeri, l unità strutturale ripetitiva che forma un polimero, con una notevole resistenza meccanica ed al calore ma costituisce un grave problema ambientale a causa della sua bassa biodegradabilità e l'accumulo in vari ambienti. La crescente consapevolezza ambientale e la presenza di nuovi regolamenti, nonché nuove tendenze nella gestione dei rifiuti solidi, hanno portato i ricercatori ad incrementare le attività sulla progettazione di materiali polimerici compostabili che si degradano facilmente in condizioni ambientali ben definite. Il metodo tradizionale di smaltimento dei rifiuti (interramento in discariche ed incenerimento) non può essere applicato alla plastica perché: alcune materie plastiche quando bruciano producono gas tossici; quasi tutte le plastiche bruciando producono una notevole quantità di calore che, se non viene utilizzato per produrre energia, si disperde nell ambiente circostante causando un indesiderato aumento della temperatura (inquinamento termico); la plastica non è degradabile, se non in tempi lunghissimi (centinaia di anni), quindi una volta abbandonata permane nell ambiente. Nel Mar Mediterraneo galleggiano 500 tonnellate di rifiuti plastici, che rappresentano circa l 80 per cento della spazzatura presente in mare: tali materiali impiegano dai 500 ai anni per degradarsi e ciò rappresenta un serio problema non solo per le specie marine, ma anche per l uomo, essendo la plastica entrata inevitabilmente nella catena alimentare. Il problema dell accumulo di materiale plastico nelle acque è talmente grave che in un area posta tra la California e le Hawaii si è formata una vera e propria isola di plastica grande due volte l Italia e profonda 30 metri. Lo strano fenomeno è stato causato dalle correnti marine che hanno fatto convergere migliaia di tonnellate di rifiuti sparsi in mare. Ma il problema maggiore 2

3 è creato da ciò che il nostro occhio non riesce a percepire: micro-particelle di plastica spesse dai 0,3 ai 0,5 mm fluttuano nei nostri mari, alterando in modo significativo gli ecosistemi e contaminando la catena alimentare; gli oggetti di plastica, infatti, mano a mano si riducono in frammenti sempre più piccoli e invisibili ad occhio nudo (Spagnolo,2013). La maggior parte dei film di pacciamatura è attualmente prodotta da plastiche a base di petrolio, generalmente polietilene, e causa un notevole problema di smaltimento dei rifiuti (Halley et al., 2001). Utilizzo plastiche biodegradabili Il problema dell impatto ambientale della plastica può essere risolto, o almeno ridotto, con metodi di recupero tramite raccolta differenziata e di riutilizzo degli stessi materiali a fine vita (riciclo). Per soluzioni più definitive, si punta oggi a sostituire le plastiche tradizionali con plastiche biodegradabili. Secondo un calcolo effettuato dall European Climate Change Program (ECCP) per ogni tonnellata di bioplastica prodotta si potrebbero introdurre nell ambiente circa 4 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno. Le plastiche biodegradabili, dunque, possono rappresentare una valida soluzione ai problemi di smaltimento post consumo, sempre più onerosi sia in termini economici che ambientali. Tuttavia gli enormi vantaggi derivanti dall impiego delle bioplastiche non sono, purtroppo, un dato sufficiente alla loro adozione su larga scala. In primo luogo pesa il fattore economico: sono necessarie condizioni di mercato che scoraggino la produzione di plastica tradizionale, che rimane attualmente un prodotto più conveniente (i sacchetti in materiale biodegradabile costano 3-4 centesimi in più rispetto a quelli in plastica tradizionale). Le bioplastiche, inoltre, non sempre offrono le stesse garanzie qualitative di quelle tradizionali. C è un bisogno costante di investimenti che si traducano in maggiore attenzione alla ricerca: la competitività economica delle bioplastiche, infatti, è minata dai costi elevati per lo sviluppo di nuove tecnologie. Ciò che fa ben sperare verso l introduzione su larga scala di questi nuovi materiali è la crescente sensibilizzazione alle tematiche ambientali, che potrebbe rappresentare uno stimolo decisivo verso la promozione di iniziative legislative a favore della ricerca. I biopolimeri rappresentano un area con grande possibilità di sviluppo perché uniscono elevate potenzialità tecniche, eco sostenibilità sia dal punto di vista delle materie prime e/o del loro recupero a fine vita. E interessante notare che i biopolimeri sono presenti sul mercato da molto tempo, alcuni risalgono alle origini dello sviluppo di questo settore. I primi polimeri sintetici erano basati su risorse naturali. Tra i biopolimeri da risorse rinnovabili storici possiamo citare i cellulosici, il Nylon 11 (PA 11) e le gomme naturali. Invece, tra i polimeri biodegradabili sono stati sviluppati da molti anni i policaprolattoni. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un nuovo progressivo impegno dei grandi gruppi per quanto riguarda l uso di biomonomeri per produrre polimeri tradizionali. In sintesi, il rinnovato interesse verso i biopolimeri è dettato dal crescente impegno nella risoluzione delle problematiche ambientali e dal timore di possibili crisi legate ai prodotti petroliferi (Kržan,2012). 3

4 Classificazione dei materiali polimerici secondo EuropeanBioplastics Biodegradabilità, compostabilità e normativa I termini biodegradazione, materiale biodegradabile e compostabilità vengono utilizzati comunemente ma spesso in modo errato diventando fonte di fraintendimenti. La degradazione di tipo idrolitico è frequentemente considerata sinonimo di biodegradabilità e la biodegradabilità sinonimo di compostabilità. La biodegradazione o degradazione biotica è il processo attraverso il quale il materiale polimerico si decompone sotto l influenza di organismi viventi. I microrganismi (batteri, funghi, alghe) riconoscono i polimeri come fonte di nutrimento ed energia. Inizialmente la degradazione è di tipo chimico e porta alla frammentazione delle lunghe catene polimeriche in frammenti più piccoli.. La biodegradazione è fortemente influenzata sia dalla natura chimica della sostanza che dall ambiente. Essa avviene a ritmi consistenti e può essere gestita industrialmente durante i processi di compostaggio e digestione anaerobica. Alcuni materiali possono biodegradarsi completamente in suolo e questa proprietà può essere sfruttata in specifiche applicazioni, quali ad esempio la pacciamatura. La compostabilità è la capacità di un materiale organico di trasformarsi in compost mediante il processo di compostaggio. Tale processo sfrutta la biodegradabilità dei materiali organici di partenza per trasformarli in un prodotto finale che prende il nome di compost. Esso è un terriccio simile all'humus, ricco di sostanza organica e adatto ad essere usato in agricoltura come ammendante. Migliora la costituzione fisico-meccanica e la fertilità dei suoli. Si ottiene a partire da scarti vegetali e dalla frazione organica dei rifiuti urbani mediante processi di compostaggio su larga scala (compostaggio industriale) o in piccole compostiere domestiche. Il compost ottenuto dagli impianti industriali è un prodotto commercializzabile ed in quanto tale deve rispondere a specifici criteri di qualità chimico fisica e microbiologico-sanitaria fissati dalla legge.attualmente il compostaggio è applicato su rifiuti selezionati, contenenti cioè solo materiale organico biodegradabile. Le plastiche tradizionali non sono ammesse e, se presenti, vengono scartate perché recalcitranti alla biodegradazione e pertanto causa di contaminazione del compost finale. Viceversa le plastiche biodegradabili sono ammesse al compostaggio, ma solo se rispondono ai criteri stabiliti dalle norme che definiscono i materiali compostabili. Il compostaggio di materiali non compatibili è avvenuto in passato, in assenza di regole e nell'anarchia delle definizioni e dei metodi di prova, e ha creato molti danni, specie nella fiducia degli utenti e dei tecnici responsabili degli impianti di compostaggio. Ora non è più possibile grazie alla norma europea EN che è stata pubblicata dal CEN nel 2000 e immediatamente raccomandata dalla Commissione Europea come norma armonizzata, associata alla Direttiva sugli Imballaggi e sui Rifiuti di Imballaggio (94/62/EC) e alla sua gemella EN14995, che applica gli stessi criteri presenti nella norma EN13432 al campo di applicazione più generale delle Plastiche. Secondo i criteri di valutazione presenti nella UNI EN le caratteristiche da esaminare mediante prove di laboratorio sono le seguenti: 4

5 Assenza di sostanze tossiche. Il materiale di imballaggio deve essere pressoché privo di metalli pesanti ed altri elementi indicati nella norma. Biodegradabilità. UNI EN o ISO 14855, ossia la tendenza del materiale di imballaggio ad essere convertito in anidride carbonica grazie ai microrganismi, in modo analogo a quanto accade ai rifiuti naturali. Disintegrabilità. UNI EN 14045, ovvero la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale. Assenza. di effetti negativi nel compost finale. Il materiale da imballaggio non deve contaminare il compost finale con sostanze ad azione eco-tossica e non deve diminuirne la qualità. Ciascuno di questi punti è necessario per la definizione della compostabilità ma da solo non è sufficiente. Ad esempio, un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché deve anche disintegrarsi durante il ciclo di compostaggio. D altra parte, un materiale che si frantuma durante il ciclo di compostaggio in pezzi microscopici che non sono però poi totalmente biodegradabili non è compostabile. La metodologia della EN è stata recentemente adottata a livello internazionale dalla International Organisation for Standard (ISO) come ISO 18606:2013 Packaging and the Environment Organic Recycling (Broglio,2008). Le bioplastiche conformi a tali norme possono giocare un ruolo fondamentale nella valorizzazione e ottimizzazione del processo di compostaggio e nella produzione di compost di qualità. Un materiale è considerato "compostabile" soltanto se soddisfa i requisiti di biodegradabilità (conversione in acqua, CO2 e biomassa mediante l azione di microrganismi) per cui si raggiunge il 90% di biodegradazione in un tempo massimo di 6 mesi, e di disintegrabilità, per cui si ottiene una frammentazione e riduzione delle dimensioni dei residui del materiale tale da determinare la perdita di visibilità nel compost finale. In Europa oggi sono disponibili LOGHI riconosciuti per le plastiche biodegradabili rilasciati da enti certificatori. I principali enti di certificazione europei sono Vinçotte (Belgio) e DIN CERTCO (Germania). Negli USA vengono utilizzati come metodi di riferimento ASTM D5338, D6400, D6868, D5526; in Europa UNI 13432, UNI 14855, UNI 14995, UNI In tutte le normative sopraelencate si considera in genere accettabile una biodegradabilità superiore al 90 % ottenuta in un tempo inferiore a 6 mesi. Perchè usare le plastiche biodegradabili? Le risorse fossili sono limitate e destinate ad esaurimento. Non si possono riformare in tempi brevi perché derivano da processi di natura geologica. Di contro una risorsa rinnovabile non è destinata all esaurimento perché può riformarsi con una velocità confrontabile con quella del suo sfruttamento. La maggior parte dei 5

6 polimeri e delle plastiche industriali sono attualmente prodotte a partire da risorse fossili, quali fonti non rinnovabili.i polimeri biodegradabili possono derivare sia da risorse rinnovabili che non rinnovabili. Con il termine biopolimeri si indicano i polimeri derivati da risorse rinnovabili. Le caratteristiche e la disponibilità a basso costo dei polimeri a base di petrolio, però, ha lasciato per lungo tempo ben poco spazio al mercato dei biopolimeri e solo l attenzione per gli aspetti ecologici ha di recente rinnovato l interesse per questa categoria di materiali. I biopolimeri sono generalmente suddivisi in tre gruppi: i polimeri naturali (come l amido e la cellulosa), i polimeri sintetici da monomeri naturali (come l acido polilattico, PLA), i polimeri da fermentazione microbica (come il poli-idrossi-butirrato, PHB e i poli-idrossialcanoati, PHA). I polimeri a base di amido più comuni sul mercato derivano da cereali quali grano, riso, frumento e da tuberi quali patata e tapioca. I polimeri biodegradabili devono essere a basso costo e devono avere prestazioni simili a quelle dei polimeri sintetici. Al fine di raggiungere le caratteristiche suddette, negli ultimi anni i polimeri biodegradabili sono stati combinati con fibre naturali per produrre biocompositi ecocompatibili. L attenzione scientifica ed industriale si è concentrata sullo sviluppo di entrambi, polimeri biodegradabili e loro biocompositi derivati. La sfida attuale è quella di progettare materiali con stabilità strutturale e funzionale durante la conservazione e l'uso, nonché suscettibile alla degradazione microbica senza alcun impatto ambientale negativo. La produzione di polimeri biodegradabili può comprendere differenti procedure che non intaccano la biodegradabilità del materiale. Esse posso essere sintetiche (chimiche) o biotecnologiche (realizzate da microrganismi o enzimi). Le procedure più comuni sono: Produzione di plastiche da polimeri naturali processati meccanicamente o chimicamente (es. plastiche basate sull amido destrutturato). Sintesi chimica di un polimero da un monomero prodotto per conversione biotecnologica di una risorsa rinnovabile (es. uso di acido lattico derivato dalla fermentazione dello zucchero per la produzione di PLA). In questo caso il polimero è prodotto chimicamente a partire da una risorsa rinnovabile. Produzione di un polimero con procedura biotecnologica basata su una risorsa rinnovabile (es. fermentazione di zuccheri in cui microrganismi sintetizzano poliesteri termoplastici alifatici come il PHB). Sintesi chimica di un polimero basato su componenti ottenuti da risorse non rinnovabili con processi petrolchimici (Kržan,2012). L interesse correlato ai biopolimeri (BP), cioè ai polimeri biodegradabili e/o provenienti da fonti rinnovabili, riguarda ormai la maggior parte delle nazioni del nostro pianeta e trae origine dalla volontà di porre un freno al degrado ambientale terrestre. Progressi straordinari sono stati compiuti nello sviluppo di tecnologie di produzione di biopolimeri, tuttavia ancora oggi il mercato dei biopolimeri è un mercato di nicchia, principalmente ristretto al mercato del packaging e dell agricoltura. Può essere valutato attorno allo 0,4-0,5% del consumo totale delle materie plastiche. Secondo le statistiche di European Bioplastics Association si può notare che l attenzione dei mercati dei biopolimeri si sta spostando dalla biodegradabilità verso un maggiore impiego di materie prime rinnovabili (ovvero verso le plastiche di origine biologica). Gli argomenti a favore della sostenibilità, cioè la necessità di tutelare il clima e la riduzione delle riserve di combustibili fossili, premono per la sostituzione delle plastiche basate sui combustibili fossili con polimeri basati su materie prime rinnovabili, che troveranno presto applicazioni più durevoli sul mercato, con un enfasi sul riutilizzo e sulla riciclabilità. Ci si può attendere che i materiali biodegradabili si diffonderanno e miglioreranno il proprio rendimento in aree in cui la biodegradabilità offre un vantaggio tangibile e significativo (ad esempio, i bioteli per pacciamatura).. 6

7 MATER-BI Caratteristiche L assimilazione fotosintetica della CO2 da parte delle foglie porta alla formazione di amido. Tutti gli amidi contengono amilosio e amilopectina, con rapporti che variano con la fonte di amido. Questa variazione fornisce un naturale meccanismo per la regolamentazione del materiale contenenti le proprietà dell amido. I biopolimeri a base di amido possono essere prodotti da dalla miscelazione con polimeri sintetici. Variando la miscela sintetica componente e la sua miscibilità con amido, la morfologia e quindi le proprietà possono essere regolate facilmente ed in modo efficiente. Questo approccio è stato attuato con successo da Novamont con il marchio Mater-Bi. Proprietà fisiche di materiali in Mater-Bi, poliesteri e poliolefine L'amido può essere termoplastico secondo una tecnologia molto simile alla cottura per estrusione. La cottura per estrusione e formatura è caratterizzata da lavoro e calore sufficiente applicati ad una base di cereali ottenendo un prodotto per cucinare o gelatinizzare completamente gli ingredienti. Le attrezzature utilizzate per l estrusione ad alta pressione riscaldano i materiali durante la lavorazione e li comprimono continuamente. L amido termoplastico può essere solubilizzato senza alcuna formazione di maltodestrine ed il grado di solubilizzazione dipende dalla temperatura di estrusione, il contenuto di umidità dell'amido prima dell'estrusione e la percentuale di amilosio/amilopectina. L amido termoplastico puro può essere elaborato come un plastica tradizionale; la sua sensibilità all'umidità, tuttavia, lo rende inadatto per la maggior parte delle applicazioni. L'utilizzo principale dell amido termoplastico puro è finalizzato a schiume compostabili solubili, vaschette espanse, vaschette modellate con parti stampate, fogli espansi in sostituzione del polistirolo. Miscele contenenti amido termoplastico e poliesteri biodegradabili [come policaprolattone (PCL)] vengono prodotte per aumentare la flessibilità e la resistenza all umidità. Il comportamento biodegradativo dei diversi prodotti è influenzato principalmente dalla biodegradabilità della componente sintetica, anche se la presenza dell amido è in grado di influenzare in modo significativo il tasso di biodegradazione di componenti sintetici intrinsecamente biodegradabili. Da copolimeri sintetici come ad esempio, i sistemi amido/copolimero di alcol vinilico, a seconda delle condizioni di trasformazione, sul tipo di amido e composizione del copolimero, si può generare una grande varietà di morfologie e proprietà come risultato della misura di un complesso formato tra amilosio e molecole sintetiche. Prodotti in Mater-Bi Sotto il marchio Mater-Bi, Novamont oggi produce quattro classi di materiali biodegradabili, tutti basati sull amido e con diversi componenti sintetici: Classe Z: Biodegradabile e compostabile, principalmente per film e lastre. 7

8 Classe V: biodegradabile, compostabile e solubile, in sostituzione del polistirene. Classe Y: Biodegradabile e compostabile, per gli articoli stampati ad iniezione rigidi e dimensionalmente stabili. Classe A: Biodegradabile, materiali non compostabili. Questi materiali in Mater-Bi sono prodotti industriali progettati per i film e fogli. Un esempio importante di applicazione è rappresentato dai sacchetti compostabili per la raccolta della frazione organica e la raccolta dei rifiuti di cantiere. I film e le borse possono essere prodotti mediante pellicola sottoposta a soffiaggio tradizionale e attrezzature di tenuta per polietilene a bassa densità con modifiche minori, raggiungendo produttività simili. I sacchetti di diverse dimensioni vengono già utilizzati da milioni di cittadini europei per la raccolta separata della frazione organica dei rifiuti solidi urbani destinati al compostaggio. L ingresso di Novamont in questo settore di mercato è stato preceduto da uno studio completo sul comportamento dei sacchetti in Mater-Bi in diversi impianti di compostaggio (da cumuli statici a reattori di fermentazione rotante). Il preliminare studio è stato completato in circa 2 anni, da 1992 al Una sintesi di questa preliminare attività è stata presentata alla Conferenza Internazionale 'La Scienza del compostaggio nel 1995 (Bastioli et al., 1997). Sia le prestazioni in uso che di compostabilità dei sacchetti in Mater-Bi in strutture di compostaggio su vasta scala sono state pienamente soddisfacenti. MATER-BI NEL COMPARTO ALIMENTARE Le possibilità di utilizzo di tali materiali sono: materiali di imballaggio usa e getta beni di consumo per uso di routine, quali piatti, tazze, contenitori materiali usa e getta per la cura personale, quali fazzoletti, assorbenti, pannolini rivestimento laminazione sacchetti per pacciamatura agricola Due tipi di biomolecole, idrocolloidi e lipidi, sono generalmente usati in combinazione per la preparazione di film per imballaggio biodegradabili o materiali compositi (Garcia et al., 2000). Biopackaging La protezione e la conservazione di tutti i tipi di cibo è oggi, in materia di imballaggi alimentari, una disciplina importante nell ambito della tecnologia alimentare: riguarda la conservazione e la protezione di tutti i tipi di alimenti e loro materie prime. Finora sono stati utilizzati come materiali di imballaggio i prodotti plastici petrolchimici, per la loro disponibilità in grandi quantità, il basso costo, la buona resistenza alla trazione ed allo strappo, la buona barriera per l ossigeno e i composti aromatici. Di contro hanno una bassissima velocità di trasmissione del vapore acqueo e, non essendo biodegradabili, pongono seri problemi ecologici. Pertanto, il loro uso in qualsiasi forma deve essere limitato e può essere addirittura gradualmente abbandonato per aggirare problemi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti (Tharanathane e Saroja, 2001). Anche se un po' costoso, il biopackaging è il futuro per l'imballaggio soprattutto per alcuni prodotti alimentari a valore aggiunto. Il cibo, sia nella sua forma di prodotto trasformato o in fase di materiale crudo, a seconda della sua attività e dalla temperatura di stoccaggio, è altamente deperibile e quindi ha bisogno di un attento intervento tecnologico per essere preservato più a lungo. La qualità di conservazione degli alimenti è una grave preoccupazione nelle operazioni di trasformazione dei prodotti alimentari. Le perdite in post-raccolta dei nostri prodotti agricoli, per esempio, vanno dal 15 al 20%. Queste perdite sono dovute principalmente ad un uso improprio delle tecnologie praticate in post- 8

9 raccolta. Il trasporto dal centro di produzione verso luoghi lontani costituisce ulteriori perdite a causa del deterioramento. Produrre con freschezza, maggiore shelf-life, migliore sapore/aroma e avere un più alto valore nutrizionale sono la necessità giornaliera. I film per imballaggio comunemente utilizzati sono indicati nella tabella sottostante: Anche se una sostituzione totale delle materie plastiche sintetiche con materiali biodegradabili è poco attuabile per alcune applicazioni specifiche, appare evidente e utile l utilizzo per certi prodotti. Esiste una grande opportunità di business in tale direzione. I requisiti essenziali per un buon film per imballaggio (Kader, 1989) sono: consentire una respirazione lenta ma controllata (ridotto assorbimento di) della merce; consentire una barriera selettiva ai gas () e al vapore acqueo; creazione di un atmosfera modificata per ciò che concerne la composizione del gas interno, regolando così il processo di maturazione ed estendendo la shelf-life; diminuire la migrazione dei lipidi (nell industria pasticcera); mantenere l'integrità strutturale (ritardo della perdita di clorofilla) e migliorare la movimentazione meccanica; servire come veicolo per incorporare additivi alimentari (sapore, colori, antiossidanti, agenti antimicrobici); evitare (o ridurre) il deterioramento microbico durante lo stoccaggio prolungato. MATER-BI IN AGRICOLTURA L'uso estensivo e la costante espansione di film plastici (principalmente polietilene) in agricoltura ed in particolare in orticoltura protetta (pacciamatura, piccoli tunnel, serre) è attuato in scala mondiale nel corso degli ultimi decenni (Chandra et al., 1998). La plastica utilizzata per questi scopi in Europa coinvolge centinaia di migliaia di ettari e migliaia di tonnellate di film plastici all'anno (Dilara e Briassoulis, 2000). Il crescente interesse nell'uso di pacciamatura e piccoli tunnel per la coltivazione protetta mira all eliminazione delle erbacce o all anticipazione della maturazione e della produzione, alla protezione delle coltivazioni da alcuni parassiti, al migliorare le prestazioni produttive o a mantenere pulito dal fango il raccolto. Nell 'agricoltura convenzionale i film plastici oggi usati sono: polietilene a bassa densità (HDLE, LDPE), policloruro di vinile (PVC), polibutilene o copolimeri di etilene e di acetato di vinile. Una importante conseguenza negativa di questo diffondersi delle materie plastiche per l'orticoltura protetta è legato alla gestione dei rifiuti di plastica e solo una piccola percentuale della quantità sempre crescente di rifiuti plastici dei prodotti agricoli è attualmente riciclata. Pertanto, l'uso di materiali biodegradabili appare come una sfida alternativa per migliorare le applicazioni sostenibili e rispettose dell'ambiente e delle attività agricole legate alla pacciamatura e piccoli tunnel. Nel tentativo di far fronte al grave e continuamente 9

10 crescente problema dei rifiuti plastici in agricoltura sono stati sviluppati materiali biodegradabili, alcuni dei quali sono già sul mercato, anche se non ancora ampiamente utilizzati (Briassoulis, 2004). Purtroppo, in diversi casi, la biodegradabilità rappresenta anche un problema importante controverso. Così, è noto che i film di poli ε-caprolattone e l alcol polivinilico (PVA) sono facilmente degradati da microrganismi del suolo. L'uso efficiente e redditizio dei film biodegradabili commerciali mira al raggiungimento di elevate prestazioni in tutta la loro vita utile e alla riduzione dell'inquinamento attraverso la pratica rispettosa dell'ambiente. L'agricoltura sostenibile comporta alcune importanti domande tecnologiche. In particolare, i film agricoli biodegradabili devono soddisfare una serie di requisiti di progettazione minima, tra cui: adeguata resistenza all allungamento e alla rottura per l'installazione meccanica, buone proprietà meccaniche per quanto riguarda l'invecchiamento durante la vita utile del film e il 100% di biodegradazione nel suolo preferibilmente prima della successiva stagione di coltivazione. In particolare per i film per piccoli tunnel, i requisiti di design includono anche un comportamento meccanico adeguato a resistere a vari carichi e combinazioni di carico (vento, grandine, carichi di neve, ecc) (Briassoulis, 2004). Inoltre, additivi speciali possono essere richiesti per la modifica delle proprietà fisiche di questi film a seconda della regione geografica, di particolari esigenze di coltivazione e la stagione. Le proprietà meccaniche dei materiali biodegradabili dipendono, in generale, dalla loro composizione chimica, i parametri di lavorazione, lo stoccaggio, le condizioni di applicazione e la modalità di degradazione (Willett, 1994; Choet al., 2001). Tuttavia, il comportamento meccanico del film agricolo biodegradabile non è ancora stato oggetto di una ricerca sistematica in quanto questi materiali sono o in fase sperimentale di sviluppo o la quota di mercato rimane ancora limitata. In un caso, un copoliestere biodegradabile con nerofumo8 rivestito da una pellicola di pacciame (EA) e una di polietilene ad alta densità con nerofumo (HDPE) è stato esposto a condizioni di crescita di colture orticole commerciali per 12 settimane negli Stati Uniti e sono stati riportati risultati positivi (Tocchetto et al., 2001). In questo caso il film per pacciamatura biodegradabile EA è stato sottoposto ad una maggiore trazione e allungamento a rottura rispetto al HDPE che è il film per pacciamatura attualmente usato. È stato dimostrato che le proprietà meccaniche, tra cui la resistenza alla trazione sia della EA che del HDPE erano sufficientemente preservate dalla semina al raccolto. Le variazioni di allungamento a rottura del film EA dimostra che possiede le proprietà necessarie per le applicazioni agricole specifiche. Il presente lavoro riguardava l'analisi del comportamento meccanico della pacciamatura biodegradabile innovativa sui film per piccoli tunnel sviluppate nel corso di un European project volto ad ottimizzare la progettazione di questi film. Il materiale biodegradabile selezionato e usato era il Mater-Bi, un materiale a base di amido complessato con poliesteri biodegradabili. Il Mater-Bi è stato selezionato tra diversi materiali biodegradabili alternativi presi in considerazione, con una particolare attenzione all'applicabilità; il materiale è stato scelto per le applicazioni agricole (biodegradabilità nel suolo, assenza di ecotossicità). Il comportamento dei film biodegradabili in condizioni reali di campo Piccoli tunnel Briassoulis (2004) riporta che in uno studio di campo le caratteristiche meccaniche complessive dei film biodegradabili dei piccoli tunnel sono risultate in generale soddisfacenti, paragonabili alle corrispondenti prestazioni di resistenza alla trazione dei film convenzionali di spessore analogo. Un esempio illustrativo è mostrato in figura: le prestazioni meccaniche del film 30 millimetri L3-NF803/pea-30-04/A, dopo 50 giorni di esposizione, sono risultate buone al pari del film LDPE tradizionale 60 millimetri. Nonostante la presenza di aperture di ventilazione, il film ha funzionato molto bene e non è stata osservata alcuna propagazione di rottura o un prematuro fallimento a causa della pressione del vento. Si può concludere che il criterio di 10

11 resistenza alla trazione, fortemente associata alla resistenza allo strappo del film, è il criterio di progettazione principale nel caso del sottile film biodegradabile del piccolo tunnel. Tipico piccolo tunnel L3-NF 803 / pea-30s-04 / un film biodegradabile dopo 50 giorni di esposizione tra cunicoli bassi con film LDPE tradizionali L0-LDPEeA / B Pacciamatura I film sottili per pacciamatura biodegradabili a piccolissimo allungamento di valori di rottura sono stati testati per verificare se si degradavano più velocemente delle (più spesse) pellicole convenzionali. Il fine desiderato non è stato raggiunto a causa della direzione della lacerazione di propagazione trasversale lungo i fori aperti per il trapianto (la rottura prematura si ha nei casi di utilizzo di strumenti con bordi dentellati). Tali problemi non sono stati osservati con film biodegradabile più spessi o per pacciamatura tradizionali (ad esempio, spessore di 20 e 25 mm). Pertanto, i teli per pacciamatura biodegradabili molto sottili a base di Mater-Bi devono essere ulteriormente migliorati in termini di comportamento meccanico attraverso l'ottimizzazione dei parametri del trattamento. I film biodegradabili spessi (cioè di almeno 15 mm) possono essere utilizzati in modo sicuro in sostituzione dei teli per pacciamatura convenzionali. 11

12 Tipica pacciamatura molto sottile M2-NF 803 / pea-12b-04 / film biodegradabile dopo 21 giorni di esposizione. Bioplastiche nella normativa e nei PSR A marzo 2014 il Parlamento Europeo ha votato la proposta di direttiva europea sui sacchetti per la spesa presentata dalla Commissione il 4 novembre Si tratta di un voto importante perché per la prima volta il Parlamento Europeo ha approvato una normativa volta esclusivamente a ridurre al minimo la produzione di rifiuti e promuovere modelli virtuosi ispirati all economia circolare che è una delle priorità strategiche dell U.E. Inoltre dopo un lungo dibattito a livello di stati membri il voto ha implicitamente approvato il modello italiano di normativa. L Europa riconosce le differenze dei Paesi membri e le loro possibilità di seguire strade diverse per conseguire il comune obbiettivo di riduzione del 50% delle buste della spesa (shopper) in 3 anni rispetto al 2010 e dell 80% in 5 anni. La legge italiana era contenuta nella finanziaria 2007 e determinava la progressiva riduzione della commercializzazione degli shopper non riutilizzabili e che secondo i criteri fissati nella normativa comunitaria e dalle nostre tecniche approvate a livello comunitario, risultino non biodegradabili e, più precisamente non compostabili. L Italia con questa legge ha portato il consumo di shopper non biodegradabili da circa tonnellate del 2010 a circa del 2013, con una riduzione dell ordine del 50% ed ha migliorato qualità e quantità del rifiuto organico. Il mercato europeo di film plastici è stimato da Amiconsulting attorno alle t di cui il 47% in Sud Europa e dovrebbe crescere a ritmo annuo dell 1,5%. A livello di PSR in alcune regioni si sta promuovendo l uso delle bioplastiche in agricoltura per promuovere ed incrementare i processi virtuosi dell attività agricola verso la tutela e salvaguardia ambientale. A scopo puramente esemplificativo la Regione Emilia-Romagna con la collaborazione di Novamont ha svolto uno studio campione dove si evince che: per ogni ettaro pacciamato con teli biodegradabili rispetto ai teli in polietilene vi è un risparmio di circa 328 di rimozione e smaltimento e un risparmio di 436 kg di se non vengono bruciati in campo. PROSPETTIVE E CONCLUSIONI Uno dei maggiori problemi che condizionano le possibilità di sviluppo dei biopolimeri è il costo. Recentemente, per cercare di superare questo problema, oltre agli studi per migliorare impianti e processi, è sorta la tendenza a stringere accordi tra industrie produttrici di polimeri ed industrie agricole per la produzione di biopolimeri o biomonomeri a prezzi competitivi (bioraffinerie11). In questi ultimi anni si sta affermando sempre più il concetto di un agricoltura per usi non alimentari, volta cioè alla produzione di materie prime e ausiliari per usi a livello industriale (alternativa ecologica ai prodotti di derivazione petrolchimica), dai prodotti energetici ai biolubrificanti, dai colori naturali ai solventi, dalle plastiche biodegradabili ai compositi e alle fibre vegetali. Tutto questo incontrando numerose difficoltà nella fase d avvio delle filiere produttive, oggi è diventata una novità potenzialmente in grado di trasformare il comparto primario da settore arretrato a motore di innovazione. L interesse per gli usi non alimentari dei prodotti agricoli ha acquisito interesse in seguito alla riforma della PAC, 12/10/2011, all entrata in vigore del Regolamento Comunitario Reach sulla chimica e alle nuove misure per fronteggiare i cambiamenti climatici e la dipendenza dalle fonti fossili di energia assunte recentemente dalla Commissione Europea. 12

13 Tuttavia questa nuova attenzione del mondo politico, agricolo e imprenditoriale si è concentrata finora quasi esclusivamente sull uso energetico, soprattutto per la produzione di energia elettrica, alimentando grandi attese. Il decollo, invece, di materiali provenienti da fonti rinnovabili e/o biodegradabili si scontra invece con una struttura del territorio agricolo italiano e con una struttura di costi di produzione che non consentono competitività con i prezzi vigenti sul mercato internazionale. I biopolimeri, quindi, non solo devono rispondere ai requisiti imposti dall ambiente di utilizzo, ma devono anche rispondere ad esigenze tecnologiche, meccaniche e legislative. Questo lavoro è stato basato sulle informazioni e la letteratura attualmente disponibili sull argomento ed è stato ben evidenziato come i biopolimeri possano oggi essere effettivamente usati nel vivere quotidiano e soprattutto in settori per l imballaggio di un vasto numero di alimenti e in agricoltura. Attualmente esistono tecnologie adeguate che aiutano nell abbattimento dei costi, mentre le performance dei vari biopolimeri sono in costante fase di studio e miglioramento. Alcuni biopolimeri sono già una realtà abbastanza diffusa (MaterBi, NatureWorks, BioMax ), ma vengono per lo più usati per imballaggi secondari o nel settore del catering monouso, oppure in settori totalmente estranei a quello alimentare (pacciamature agricole, additivi di pneumatici, fibre tessili). Viste le potenzialità enormi e le buone proprietà di alcuni biopolimeri, sarebbe auspicabile in futuro una maggiore attenzione verso queste applicazioni dirette, approfondendo il potenziale impatto dei biopolimeri sulla qualità della vita. Sulla base di una stima, il volume di produzione di PLA nel 2020 sarà 3.6 miliardi di kg/anno. Per evitare di perturbare l'ecosistema, il processo deve essere ciclico, senza creare squilibri chimici o biologici. I biopolimeri derivati annualmente da materiali rinnovabili consentono processi ciclici che possono essere rinnovati nel corso del tempo in brevi intervalli (meno di 1 anno). I prodotti chimici presi dalla natura saranno restituiti alla natura senza perturbare l'ambiente. Ciò è estremamente difficile perché i nuovi processi richiedono un'intensa attività di ricerca e spese di grandi dimensioni, che devono essere ridotte fino a rendere la ricerca economicamente competitiva. I biopolimeri sono spesso progettati per imitare la "sensazione" di materiali esistenti. Sarà importante nello sviluppo dei biopolimeri identificare e sfruttare le caratteristiche uniche dei materiali. 13

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

Progettare oggetti di ecodesign

Progettare oggetti di ecodesign Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

L. Stefani, M. Zanon. P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia stefani@pati.it infotec@pati.it

L. Stefani, M. Zanon. P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia stefani@pati.it infotec@pati.it risultati ecocompatibili ma performanti: solarizzazione, degradazione programmata, riduzione dei consumi idrici L. Stefani, M. Zanon P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma

31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma 31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Nuovi strumenti per una gestione efficace dei rifiuti. Margherita Caggiano

Nuovi strumenti per una gestione efficace dei rifiuti. Margherita Caggiano Nuovi strumenti per una gestione efficace dei rifiuti Margherita Caggiano Cos è il Mater - Bi : Un granulo Una materia prima da fonti rinnovabili. Cos è il Mater - Bi : Una bioplastica certificata biodegradabile

Dettagli

Rifiuti: da problema a risorsa

Rifiuti: da problema a risorsa CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un

Dettagli

Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere

Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere e Introduzione A partire da aprile 2011 è attivo un nuovo sistema di recupero e smaltimento degli pneumatici fuori uso, che prevede

Dettagli

La filiera degli imballaggi compostabili

La filiera degli imballaggi compostabili IV Forum Interregionale sul Compostaggio 5 marzo 2008 Torino La filiera degli imballaggi compostabili Werner Zanardi Focus qualità dell ammendante compostato il problema delle plastiche nella FORSU standard

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

IL CICLO DEI MATERIALI

IL CICLO DEI MATERIALI 1 LA SOCIETA DEI CONSUMI La nostra società produce molti beni di consumo, perché la pubblicità ci convince che abbiamo bisogno di nuovi prodotti buttando quelli vecchi anche se perfettamente funzionanti,

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Campagna a cura dell Istituto per l Ambiente e l Educazione Scholé Futuro onlus. Con il patrocinio del Ministero dell Ambiente

Campagna a cura dell Istituto per l Ambiente e l Educazione Scholé Futuro onlus. Con il patrocinio del Ministero dell Ambiente Campagna a cura dell Istituto per l Ambiente e l Educazione Scholé Futuro onlus Con il patrocinio del Ministero dell Ambiente Ci vuole meno di un secondo per produrre un sacchetto di plastica ma 400 anni

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Ritorno all'energia nucleare. Una scelta sbagliata per l'italia

Ritorno all'energia nucleare. Una scelta sbagliata per l'italia Ritorno all'energia nucleare Una scelta sbagliata per l'italia Il nuovo governo di centrodestra sta promuovendo un ritorno all'energia nucleare. Perché mai? Ridurre la dipendenza energetica dall'estero

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

Patrizia Sadocco psadocco@sperimentalecarta.it

Patrizia Sadocco psadocco@sperimentalecarta.it Biodegradabilità dei materiali Patrizia Sadocco psadocco@sperimentalecarta.it +39 22395537 1 Stazione Sperimentale Carta, Cartoni e Paste per Carta SSCCP. Rivolto all intera filiera materiali cartari,

Dettagli

COME SI SONO PRODOTTE? Tutte le fonti di energia rinnovabili ed esauribili, oggi a nostra disposizione si sono generate dal sole.

COME SI SONO PRODOTTE? Tutte le fonti di energia rinnovabili ed esauribili, oggi a nostra disposizione si sono generate dal sole. LE FONTI DI ENERGIA COSA SONO? Le fonti di energia sono sostanze in cui all origine è immagazzinata l energia che gli uomini utilizzano. Le fonti di energia più importanti sono quelle che sono in grado

Dettagli

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013 I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per

Dettagli

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune (PAC)

La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione

Dettagli

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi

Dettagli

Il piacere della casa isolata

Il piacere della casa isolata Il piacere della casa isolata La rivista ALTROCONSUMO ha diffuso nel mese di marzo 2014 un articolo inerente guida agli interventi su tetto, pareti e pavimenti che riducono le dispersioni di energia e

Dettagli

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

L Amministrazione comunale

L Amministrazione comunale L Amministrazione comunale ha adottato, negli anni decorsi, una pluralità di iniziative di tutela ambientale da realizzare nel territorio del Comune di Castelgrande, iniziative che si muovono lungo il

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAZZOCCHI, GAVA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAZZOCCHI, GAVA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2429 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MAZZOCCHI, GAVA Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione

Dettagli

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione

Dettagli

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Spinaci Cubello Foglia Più 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Argomento: Sacchetti per la spesa biodegradabili: il quadro normativo europeo

Argomento: Sacchetti per la spesa biodegradabili: il quadro normativo europeo Argomento: Sacchetti per la spesa biodegradabili: il quadro normativo europeo I sacchetti della spesa sono diventati oggetto di molte discussioni dopo che è entrato in vigore il divieto alla loro commercializzazione

Dettagli

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com NAOHG LIVING WATER www.naohg.com LE GRANDI TRASFORMAZIONI ECONOMICHE DELLA STORIA AVVENGONO QUANDO UNA NUOVA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE CONVERGE CON UN NUOVO SISTEMA ENERGETICO www.naohg.com COMPANY Registrata

Dettagli

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SARA BORIN DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER GLI ALIMENTI, LA NUTRIZIONE E L AMBIENTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Sara.borin@unimi.it GRUPPO DI MICROBIOLOGIA

Dettagli

Scheda 1 «Eco-innovazioni»

Scheda 1 «Eco-innovazioni» Scheda 1 «Eco-innovazioni» ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI GREEN JOBS Formazione e Orientamento ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI Si definisce eco-innovazione qualsiasi forma di innovazione

Dettagli

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013

Dettagli

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche Titolo: VITA DA RIFIUTI 2 Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche 2. Trasformazioni chimiche 3. In un pugno di terra AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini Sostenibilità I Vantaggi degli Imballaggi Metallici Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini La Sostenibilità è definita come Andare incontro alle necessità delle generazioni

Dettagli

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI & TAGLIABUE 1 LE ENERGIE RINNOVABILI La definizione di energia rinnovabile è spesso legata al termine ecologia. Infatti vengono spesso definite come energie

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi Prospettive energetiche Oggi e Domani DA DOVE ARRIVA L ENERGIA? L energia si può ottenere

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro

Dettagli

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA Dal momento che il turismo: E la principale attività economica del globo Mobilita più di 5 miliardi di persone ogni anno Occupa milioni di

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Area Ricerca e Sviluppo

Area Ricerca e Sviluppo Documento Informativo nr. 119 Data di emissione: 04/05/2005 Revisione n. 0 Area Ricerca e Sviluppo LA SHELF-LIFE DEGLI ALIMENTI Riferimento interno: dr.ssa Bastianon Martina - Area Ricerca e Sviluppo,

Dettagli

COMUNE DI SEGNI ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - PROVINCIA DI ROMA RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA. Arch.

COMUNE DI SEGNI ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - PROVINCIA DI ROMA RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA. Arch. COMUNE DI SEGNI PROVINCIA DI ROMA ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA U.T.C. COMUNE DI SEGNI Arch. Esteban Dukic 1. PREMESSA Negli ultimi anni, visto

Dettagli

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 con la volontà di realizzare stufe a biomasse per ridurre

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Dare valore ai rifiuti

Dare valore ai rifiuti Dare valore ai rifiuti Le cicche di sigaretta: da rifiuto tossico nocivo a risorsa per il green ecologic design ECOMONDO RIMINI 6-9 Novembre 2013 Carmine Ciro Lombardi, ENEA Casaccia Roma Pietro Puca,

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media Esperti di scienze naturali Docenti delle Sm di Cadenazzo e Lugano-Besso 1. Introduzione

Dettagli

A cura di: Dott.ssa Paola Rizzarelli e Dott.ssa Sabrina Carroccio

A cura di: Dott.ssa Paola Rizzarelli e Dott.ssa Sabrina Carroccio A cura di: Dott.ssa Paola Rizzarelli e Dott.ssa Sabrina Carroccio CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri - ICTP - Unità di Catania - Il più grande ente di

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso

Dettagli

e-laborando Classi III B III E a.s. 2012-2013

e-laborando Classi III B III E a.s. 2012-2013 e-laborando Classi III B III E a.s. 2012-2013 PRIMA FASE: LO SVILUPPO SOSTENIBILE Le risorse della terra sono limitate I rifiuti e le emissioni inquinanti, in quanto prodotti dell uomo, hanno un impatto

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

La riduzione dei rifiuti all acquisto

La riduzione dei rifiuti all acquisto Provincia di Varese La riduzione dei rifiuti all acquisto Provincia di Varese Ciclo di Serate di Ecologia Domestica I rifiuti in Italia Una persona produce ogni giorno più di 1,5 kg di rifiuti urbani (media

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Innovazione e qualità

Innovazione e qualità Innovazione e qualità La filosofia dell azienda si basa fin dagli anni 70 sulla ricerca della qualità per garantire al consumatore finale un prodotto fresco e sano TEDALDI L azienda Tedaldi, con sede principale

Dettagli

Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life.

Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life. Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life. Prodotto con una tecnologia tutelata da brevetti internazionali, il Polim-cryl è il risultato della ricerca e dello sviluppo

Dettagli

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA Il nuovo regolamento sulla chimica europea, denominato REACH (Reg. n. 1907/2006) è entrato in vigore il 1 giugno 2007 anche se la prima

Dettagli

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO SCHEDA LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO Per personalizzazione si intente la parte del documento compilata dall ufficio emittente, che solitamente si riduce alla cosiddetta pagina dati ossia quella che

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

LE ENERGIE RINNOVABILI

LE ENERGIE RINNOVABILI LE ENERGIE RINNOVABILI INTRODUZIONE ALLE ENERGIE RINNOVABILI Che cosa sono : L energie rinnovabili sono una fonte di energie inesauribili (o quasi). Lo sfruttamento di esse, non fa si, che diminuisca la

Dettagli

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente Cristiana Viti CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente ENERGIA ED AMBIENTE PROBLEMA ENERGETICO è STRETTAMENTE CORRELATO ALLA TUTELA DELL AMBIENTE perché per produrre energia consumiamo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,

Dettagli

Cos'è e come funziona una discarica.

Cos'è e come funziona una discarica. Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA

LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA CHE COSA E' L'IMPRONTA ECOLOGICA L impronta ecologica INDICATORE è un AGGREGATO E SINTETICO che mette in relazione gli STILI DI VITA di una popolazione con la quantit à di

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca

Dettagli

Cosa bisogna sapere sugli edifici nuovi

Cosa bisogna sapere sugli edifici nuovi Cosa bisogna sapere sugli edifici nuovi Le finestre determinano il carattere della vostra casa e sono il collegamento con il mondo esterno. Le finestre sono soprattutto fonti naturali di luce che creano

Dettagli

Eco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02

Eco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02 LINEE GUIDA GESTIONE e ANALISI DELLE CARTUCCE TONER ESAUSTE Le linee guida di seguito proposte rappresentano una breve analisi dell attuale normativa vigente nel campo della gestione dei rifiuti applicata

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli